Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
(li cat oro quaresimale; di vigilare sopra i commercianti, i bottegai, gli esercenti mestieri, e sopra la mondezza delle pubbliche vie e dei canali; di prendere F inizia tiva pel sindacato del pretore e del bargello; di sor vegliare e sindacare il cancelliere e gli altri ufficiali; di nominare il sindaco del Comune ; gli edili, i due distrettori e i cinque saltuari. Terminato Fanno, essi presentavano ai consiglio dei trentuno il rendiconto della loro amministrazione, (Lib. I. Cap. 106. 108. 109
. 111. 113—117. 127. 141. 142.) Agli edili, i quali prestavano puro giuramento, spettava l'immediata e più diretta ispezione del buon andamento, dell' ordine e della pulitezza della città, del commercio, dei pesi e delle misure, delle vie e dei canali. Àveano ovunque libero accesso, anche nel- F interno delle abitazioni ; ed ogni opposizione all' eser cizio del loro ufficio era colpita di multa. (Lib. I. Cap, 111, 112. 127.) Il massaro, oltre al giuramento', dava anche cau zione ; amministrava
direttamente la economia della sostanza, delle rendite c delle spese pubbliche;-.e, spirato 1' anno, rendeva conto al consiglio dei trentuno. (Lib, I. Cap. 106. 110.) Il sindaco era il legale del Comune, l'incaricato della difesa dei diritti del medesimo. (Cap. 116.) Ben differente era cotesto funzionario dai sindaci della città di Trento, le cui attribuzioni vedemmo tracciale nel Libro II. dello Statuto Trentino. Vistituto dei Sindaci mancava totalmente a Rovereto ; e le loro funzioni si scorgono