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Anno:
1858
Ricerche storiche riguardanti l'autorità e giurisdizione del magistrato consolare di Trento
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Autore: Cresseri, Giangiacomo ; Gar, Tommaso / comp. da Giangiacomo Cresseri. riordinate e annotate da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monaui
Descrizione fisica: XXXI, 64 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 89.159
ID interno: 331652
e per tutti gli incontri in cui tornava espediente di far nuove leggi municipali. Que sto diritto della Città fu sempre conservato illeso fino ai dì nostri. E recente la memoria d’ un fatto ben ri marchevole» il principe vescovo Domenico Antonio, che fu il secondo dell’illustre famiglia dei Conti di Thunn, che resse questa città, dopo di avere per dici assoli' an ni esercitata la signoria di Trento con tanta equità che si guadagnò 1’ amore di tutto il popolo, rinunziò alle cure del Principato, alla

ed approvazione di Ire commissarii imperiali, nella quale si legge, che gli Statuti di Trento fieri non pos sunt nec cum penis , nec sine penis, nisi per Nos Con sules, et non per aliquem Reverendissimum Dominum Tridenti . La medesima citazione fu fatta nel 1498 , all’ occasione di una vertenza insorta tra i Consoli e il principe vescovo Udalrieo IY, il quale pretendeva che si osservassero certe leggi fatte dal suo predeces sore , senza intervento del Magistrato, Risulta da questa citazione

, che i commissarii imperiali riconobbero il diritto che aveano i Consoli di Trento di fare le leggi municipali, e che in esso li mantennero. Infatti, ven- tinov’ anni dopo, fu il Magistrato Consolare che fece la celebre riforma dello Statuto, la quale fu confer mata dal Cardinale nel 1527 , ed è in vigore al dì d’ oggi, DO Il metodo che si tenne per V innanzi fu osservato anche nel 1609, quando vennero riformate le Ferie, e nel 1640 per trasportare le fiere di S. Michele, per le cause concorsuali

mite e gioconda sua indole trop po gravose ; ed essendogli dai canonici della Cattedrale

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