1.055 risultati
Ordina per:
Rilevanza
Rilevanza
Anno di pubblicazione ascendente
Anno di pubblicazione discendente
Titolo A - Z
Titolo Z - A
Libri
Categoria:
Scienza del libro, biblioteconomia
Anno:
1858
Statuti, costituzioni, privilegi, ordini, consuetudini, capitoli, carte di regola dei comuni del principato di Trento dal secolo XII al XIX : esistenti in originale od in copia nella Biblioteca e nell'Archivio Municipale di Trento, e nella Biblioteca Tirolese del Ferdinandeo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/169469/169469_16_object_4394377.png
Pagina 16 di 16
Autore: Gar, Tommaso / Tommaso Gar
Luogo: [o.O.]
Editore: [o.A.]
Lingua: Italienisch
Commenti: Xerokopie ; 1 Beil. (Tirolische Statuten, Freiheiten, Privilegien und dgl. mit der Angabe der Sammlungen, in welchen dieselben zu finden sind ... 1834)
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; s.Weistum ; f.Bibliographie
Segnatura: III 82.673
ID interno: 169469
Oenip. Privilegia vallium Anauniae et Soli«. Com 3. 1868. guf. com 3. |749. M b. 4. 17S8. 40 4314». Bibl. tirJ 650. Statuti e capituli delia regola del Mezzo di 8. dietro, confermati dal Card. Lud. Madruzzo. Ms. Fol. 'Bibl. tir. 1197. Carte di regola osala capitoli regolari della couhmunità d( Priò 1718. Ms. BibL trent. Nro. 641. T Carta di regola della magnifica cómmunità di Corredo. Bibl. trent. Nro. 1J33. Capitoli intorno al governo della montagna della c'om- raun'uà dì Smarano. Ma. Bibl. trent

. Nro. 649. Statutum communitatis S.-Siaiaii in valle Anaunia.' Ma. i, Bibl. tir. 65P. Carta di Regola della cómmunità di Banco piève di San Zeno. Ma. Fol« Bibl. tir. 860. Carta di regola della oommuuità di Casez. Bibl. trent. Nro. Ö43. lustramento della recola della coiomauità di IWechel dell' a. 148«. Me. 4. Bibl. tir. 845. Ordinamenti regularia hominum et vicinorum viilae Termoni plobis Enni, Ma. Bibl.treut.Nro. 652. Statutum commnnitatis viilae Hèrcull de a. ISSÒ. Ms. Fol. Bibl. tir. 488. Carta

regulae honorandae communitatis Revodi. Ms. Bibl.trout. Nro« 044. Ani. Doni. Ep. Princ. Com. de Wol- kenateii). Carta d'ordini e Capitoli delta regola della comtnunUà e villa di Romalo 1608. Ma. Fol. Bibl. tir. 1174. Carta regtilae communitatis viilae Bresimil Vaflis Anau niae. Ma. BibL trent. Nro. 642. Car. Madrutìi. Carta regulae universitatla viilae Fundi reformatài«67.* Ma. Fol. Bibl. tir. 806. '' Carta di regola ilei borgo di Fondo nella valle (T Anno ile. Ms. Bibl. trent. Nro. 6 47. Ordini

. InitrumoDtam regolae li on', comm. C&vizanào plebi* Maleti; Ma. Bibl; trent. Nro. 645 e 048, '• Val Fiemme. ft W Imi, Privilege) e jconfìrmazionl degli stessi falli da Vescovi e Principi ul Tronto aljà' valle è! cómmunità di Flèmme. M8. Fol. BibL tir. ftS7, , ' Altri voti, accordi, concordanze, privileggj ed altre cobo stabilite in Ordine ni buon governo della comminuta di Fiemme ed allo bud antiche consuetudini. Ma. Bibl. tir. 857. Ordini voccfii e nuovi de' boschi Tutti per buon uso e tor. 857

. Consuetudini e statuti della valle di Fiemme divisi in tre parti cioè commune, civile e criminale cogli ordini di boschi. Ma. Fol. Bibl. tir. 788. Consuetudini'di Fiemme divise in tre libri cioè diritto commune, -civile e criminale. Ms. Bibl. trent. Nro. 709. Consuetudini <> siano le antichissime e nuove leggi, oe- servante eiprìvUeggj della valle e cómmunità di Fiemme, divise in tre -libri cioè comune, civile e criminale. Ma. Fol. Bibl. tir. 857. Statuto nuovo per la valle di Fiemme concordato coi

1
Libri
Categoria:
Scienza del libro, biblioteconomia
Anno:
1858
Statuti, costituzioni, privilegi, ordini, consuetudini, capitoli, carte di regola dei comuni del principato di Trento dal secolo XII al XIX : esistenti in originale od in copia nella Biblioteca e nell'Archivio Municipale di Trento, e nella Biblioteca Tirolese del Ferdinandeo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/169469/169469_5_object_4394345.png
Pagina 5 di 16
Autore: Gar, Tommaso / Tommaso Gar
Luogo: [o.O.]
Editore: [o.A.]
Lingua: Italienisch
Commenti: Xerokopie ; 1 Beil. (Tirolische Statuten, Freiheiten, Privilegien und dgl. mit der Angabe der Sammlungen, in welchen dieselben zu finden sind ... 1834)
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; s.Weistum ; f.Bibliographie
Segnatura: III 82.673
ID interno: 169469
Ivano. JÌLSISPEnC. Lasino. Ledro. 'GirorcAiuE. Privilegia liominibus Judicanarùm ultra Duronnm, 1507. (Ivi.) — Privilegi concessi da Bernardo Clesio, Principe Vescovo di Trento, ai Comuni delle Giu dicane, di qua e di là del Durone. (Ivi.) V. Telvana. Confirmatio privilegiorum Comunilàtis Kunispergii, 1347. (Bill. Trent. MS.) V. Calavino. (Vaile di) Statuta compilata anno 1435. (Bibl. Trent. MS.) : — Ducali della Signoria di Venezia e decreti dei Principi Vescovi di Trento, concernenti

i privilegi e gli statuti della Valle di Ledro, 1450—1581. (Ivi MS.) — Conferma dei diritti e privilegi concessi dalia Signoria di Venezia a tutte le ville e Co- muni della Valle di Ledro nel 14*26, fatta da Carlo Emmanuele Madruzzo, Principe Vescovo di Trento nel 1632. (Ivi, MS.) — Confirmatio privilegiorum Vallis Leudri, 1511. (Ivi.) — ' Statuti della Valle di Ledro. Venezia, Poletti, 1675. Nuove edizioni con animile, 1677 . . 1762,-1765. (Ivi, a stampa.) ° — Statuti ed Ordini della Valle di Ledro

. MS.) e V. Banale. Magrasio. V. Monclassico. Malgolo. V. Salier. Malosco . Ordines Regulae Comunilàtis Malusci, Ronzoni, Sarnonici et Seji, Vallis Annaniae, 1595. ( Bibl. Trent. MS. ) Margone. Privilegi della Villa di Margone, Ranzo e Pedigazza sopra Castel Toblino, 1491—1620. Mattarello. Meano. Mechel. TiIe.nasio. 3Iezzalo.\e. Mezzasa. (Ivi, MS.) V. Romagnano. Carta di Regola, 1569. (Arch, di Trento.) Carta di Regola, 1482. (Bibl. Tirolese, MS.) V. Mezzana. Carta di Regola, 1504; colle aggiunte e conferme fino

, di Magrasio, di Araago, di Montesio, e della pieve di Vigo. ( Bibl. Tirol. MS. ) Mostagsa di Pine . V. Pine. Montagna . ( Villa ) V. Villamonlagna. Moste della vacca . V. Romagnano. Mori . V. Vicariali, !S t ago e Torbole . Statuti ed Ordini della spettabile Comunità di Nago e Torbole. Innsbruck, Wagner, 1647. — Statuti ed Ordini. Rovereto, Gojo, 4683. Altra edizione del 1718. (Bibl. Trent.) Non (Valle di) V. Anaunia e Annone. Ossala. Ove>o. Pa DERG inone. Pedigazza. Pergine. Privilegia Comunilàtis Volsan

2
Libri
Categoria:
Scienza del libro, biblioteconomia
Anno:
1858
Statuti, costituzioni, privilegi, ordini, consuetudini, capitoli, carte di regola dei comuni del principato di Trento dal secolo XII al XIX : esistenti in originale od in copia nella Biblioteca e nell'Archivio Municipale di Trento, e nella Biblioteca Tirolese del Ferdinandeo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/169469/169469_10_object_4394359.png
Pagina 10 di 16
Autore: Gar, Tommaso / Tommaso Gar
Luogo: [o.O.]
Editore: [o.A.]
Lingua: Italienisch
Commenti: Xerokopie ; 1 Beil. (Tirolische Statuten, Freiheiten, Privilegien und dgl. mit der Angabe der Sammlungen, in welchen dieselben zu finden sind ... 1834)
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; s.Weistum ; f.Bibliographie
Segnatura: III 82.673
ID interno: 169469
PROPOSTA Ogni Comunità del Trentino, fino dai tempi remoti, e durante il Principato , dava a se stessa le leggi , che stimava le più convenienti al proprio ' ben essere , alla direzione ed amministrazione della cosa comunale. Questi regolamenti del Comune detti CARTE DI REGOLA, oltrecchè racchiudono savissimi principii in materia politica , economica, ed anche in parie civile nelle cause minori e più moleste , noch in fatto la più fedele espressione della vita del popolo , un prezioso retaggio

Carte di Regola di tutti i'Comuni del Trentino alle condizioni seguenti: i.° Ciascun Comune, che desidera la pubblicazione della propria Carta di Regola, deve fornire a questa Tipografia una copia esattissima, tratta dall'originale e tradotta in lingua italiana, se il testo è latino. 2. 8 11 Comune singolo o generale , cui spetta la Carta di Regola, deve assumere l'obbligo di almeno 200 esemplari a stampa della medesima. 3.' La impressione sarà eseguita con caratteri e con formato in foglio grande

di 4 pagine, corrispondente al modello di questa Proposta. 4.* Il prezzo di 200 esemplari di ogni foglio di stampa viene limitato ad Austriache Lire 27 in argento, da pagarsi all'atto della consegna che si farà qui in Trento., Per ogni 100 esemplari di più vi si aggiungeranno sole A. L. 3. E qui si osserva, che le ordinarie Carte di Regola possono essere contenute in uno od al più in -, due fogli di stampa, e le poche più diffuse, in tre o quattro circa. 5.* La Tipografia si riserva di trarre per proprio

conto un certo numero di copie di ogni Carta da porre in commercio, allo scopo di formare di esse una RACCOLTA COMPLETA, la quale verrebbe corredata di una Introduzione * storico-legale , e di buoni e copiosi indici. 6.° Il portoposta del carteggio della Tipografia coi Comutìi starà a carico di questi. Potendo a qualche Comune essere andata smarrita la propria Carta di Regola, si dà qui appresso l'elenco di tutte quelle che esistono nella Riblioteca pubblica della Città di Trento, dalla Direzione

della quale, occorrendo, sarebbe data facoltà di ricavarne una copia a spese del chiedente Comune. La sottosegnata Tipografia si lusinga di vedere bene accolta la sua proposta, perchè è d'avviso che l'attivazione di questa tornerebbe molto utile alla pubblica amministrazione, ai cultori della scienza sociale e legislativa, alla storia del nostro paese. Trento nel Luglio J86i. TIPOGRAFIA MARIETTI.

3
Libri
Categoria:
Scienza del libro, biblioteconomia
Anno:
1858
Statuti, costituzioni, privilegi, ordini, consuetudini, capitoli, carte di regola dei comuni del principato di Trento dal secolo XII al XIX : esistenti in originale od in copia nella Biblioteca e nell'Archivio Municipale di Trento, e nella Biblioteca Tirolese del Ferdinandeo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/169469/169469_12_object_4394365.png
Pagina 12 di 16
Autore: Gar, Tommaso / Tommaso Gar
Luogo: [o.O.]
Editore: [o.A.]
Lingua: Italienisch
Commenti: Xerokopie ; 1 Beil. (Tirolische Statuten, Freiheiten, Privilegien und dgl. mit der Angabe der Sammlungen, in welchen dieselben zu finden sind ... 1834)
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; s.Weistum ; f.Bibliographie
Segnatura: III 82.673
ID interno: 169469
; Capitoli. Statuti ed ordini tjelle Corporazioni e Maestranze d' arte e mestieri. Amministrazione della giustizia civile. Amministrazione della giustizia penale. Avvocati e loro Collegi. Notari e lor protocolli o matrici. Varie condizioni della proprietà, pubblica e privata. Locazioni, enfiteusi, permute, Contratti, servitù personali e forestali, tasse, balzelli, collette, taglioni. Rendite e spese dei Comuni. Erario pubblico. _ Sistema monetario, e ragguaglio delle monete antiche colle moderne. Pesi

e mercati. Ordinamenti per l'uso delle acque, delle miniere, delle foreste, dei pascoli. Popolazione e Censo, e Catasto. Matricole di cittadini. Elenco dei Podestà e Pretori, dei Vicarii, dei Consoli. DOCUMENTI RELATIVI ALLA CONDIZIONE .MORALE? DEL PAESE. Cullo e Clero. Descrizioni della Diocesidei Decanati, delle Collegiate, delle Pnrocchie, delle Cu razie e Capellanie. Atti dei Sinodi diocesani. Atti e memorie del Concilio Tridentino. Costitu zione del Capitolo della Cattedrale. Orduii religioni

pubblicazione degli Statuii, Carte di Regola , ec. ordinali'cronologicamente, cosi fio creduto opportuno di compilare un Catalogo alfabetico di tutti quelli che si conservano in originale od in copia nella Biblioteca della città di Trento, o che mi ò noto esistere in altre Biblioteche ed Archivi, dentro e fuor del paese; aluuehe i preposti ai llunicipii e ai Comuni e ciascun privato, veduti quali ci manchino, si disponga a riempir le la cune, comunicandocene l'originale o la trascrizione accurata

. Il dimostrare l'utilità materiale e moiaJs di questa prte della Raccolta Trentina, in cui saranno rappresentati tutti i Comuni, nii parrebbe una ingiuria al buon senso dei miei compatrioti. Trento li 5 Marzo 1858.. TOMMASO GAR.

4
Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica
Anno:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/219652/219652_37_object_4391980.png
Pagina 37 di 823
Autore: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: LXXI, 343 S.
Lingua: Lateinisch
Commenti: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Soggetto: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Segnatura: II 103.173
ID interno: 219652
die qui la nostra legislazione emana da quello spirito che informa la massima parte delle leggi nella Peni sola , in opposizione ai dettami del diritto germanico trasfusi nell'ordinamento della provincia tirolese ( Landes- Ordnung ); il quale, scostandosi dal principio dell'agna zione, accoglieva quello della successione tedescamente appellata stammatica, vale a dire, clic la facoltà deri vata dal padre ritornava ai parenti di questo, ed ai parenti della madre quella proveniente da essa. Non

credo di dover qui discutere quale dei due sistemi me riti la preferenza: farò invece notare un progresso nella civiltà, quello cioè che la nostra legislazione, tendendo a pareggiare le varie classi dei cittadini, non fa alcuna di stinzione fra la successione dei nobili e quella dei plebei. La successione intestata seguiva in sostanza V or dine del gius romano. In primo luogo succedevano i discendenti, indi gli ascendenti, e finalmente le linee trasversali fino al quarto grado della canonica compu

tazione. Coerentemente alla massima di favorire le agna zioni, e quindi i maschi a preferenza delle femmine, si assegnava ai figli nella successione agli ascendenti un precipuo della metà dell'asse per modo, che le fi glie conseguivano solamente la metà di quanto loro sa rebbe toccato jure comuni; anzi, nel caso eli esse fos sero antecedentemente state dotate, si ritenevano per tacitate e perdevano ogni diritto sulF eredità del do tante. (C. 109.) Nella successione a favore degli ascendenti

5
Libri
Anno:
1858
Ricerche storiche riguardanti l'autorità e giurisdizione del magistrato consolare di Trento
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/331652/331652_65_object_5241335.png
Pagina 65 di 98
Autore: Cresseri, Giangiacomo ; Gar, Tommaso / comp. da Giangiacomo Cresseri. riordinate e annotate da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monaui
Descrizione fisica: XXXI, 64 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 89.159
ID interno: 331652
sialo il marchese d’Este, come abbiamo veduto, -su bito dòpo la stessa pace, nominato Nunzio delle ap pellazioni anche della città di Trento, ne viene per conseguenza:» eh’ essa vi fu pure compresa. Stabilita questa verità, agevolmente ne segue, che i capitoli di quella pace, che riguardano tutte le città in essa com prese, si riferiscono anche .ai Trentini* Uno di essi è questo: « Privilegia omnia , et data et concessiones,■ qim in prmjudicium aut damnum urbium et locorum aut personarum

Societatis , occasione belli , ad alicujus injuriam a Nobis aut a Nunciis nostris indulia sunt, deleantur, » 11 decreto, con cui Federigo I. concedette al Vescovo di Trento il dominio della città, non po teva da essa non riguardarsi come pregiudiziale. Se col suddetto articolo della pace di Costanza si ritrat tano tutte le concessioni fatte da Federigo stesso , du rante la guerra, in pregiudizio delle città libere della Lega, egli rivocò dunque anche la concessione da lui fatta, in tempo della stessa

guerra, al vescovo Saio- mone in pregiudizio della libertà dei Trentini ; dovendo di tutte le grazie accordate alle città della Lega par tecipare a più giusto titolo anche le città amiche. Provato, che la città di Trento non fu compresa nella donazione di Corrado, e ch’era libera e indipen dente dal Vescovo, tanto prima che dopo il decreto del il82, cade ora in acconcio d i parlare della -giu- riedizione c he i Consoli vi es ercitavano. Essi ne avevano tutto il governo: imperocché, per far passare

il do mìnio della città di Trento nelle mani del Vescovo , l’Imperatore Federigo !, volle, come vedemmo, che

6
Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica
Anno:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/219652/219652_65_object_4392063.png
Pagina 65 di 823
Autore: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: LXXI, 343 S.
Lingua: Lateinisch
Commenti: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Soggetto: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Segnatura: II 103.173
ID interno: 219652
-— LXIII V— Erano tollerate le meretrici, ma soltanto nel bor dello ; e doveano portare il distintivo d' un nastro giallo pendente dalla spalla sinistra. Contravenendo, si con- ducevano al bordello a suon di tamburo, e si espone vano anche alla berlina, se non pagavano la multa. (C. 104. 105.) La bestemmia era punita con multa, e, in caso d'insolvenza, con immersione per tre volte nell 1 Adige : se la bestemmia era congiunta con ingiurie o percosse alle sacre immagini, col taglio della mano

destra e della lingua. ( C. 5. ) .La falsificazione del sigillo del Principe, del Co mune, o di persone ragguardevoli, di scritture pubbli che, o di scritture formanti piena prova, era colpita dalla pena del taglio della mano destra e di multe cori varie gradazioni. La sola produzione in giudizio di falsi documenti avea multa o carcere ad arbitrio del giudi ce, ed anche il taglio della mano. ( G. 55—57. 75. ) La falsa testimonianza, o la subornazione alla stessa in una causa criminale, portava

al falso testimonio F ap plicazione della medesima pena destinata al reo prin cipale, quando la pena era corporale. Se la pena per quest'ultimo era pecuniaria, doppia era quella pel falso testimonio. Nel caso che l'assoluzione dell' imputato fosse stata conseguenza della falsa deposizione, v' era anche raggiunta del taglio della lingua. Eguale csa- cerbazionc ed una multa corrispondente al dupplicato valore dell'oggetto della causa avea luogo, se la falsa testimonianza erasi prestata in una causa

7
Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica
Anno:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/219652/219652_439_object_4393182.png
Pagina 439 di 823
Autore: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: LXXI, 343 S.
Lingua: Lateinisch
Commenti: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Soggetto: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Segnatura: II 103.173
ID interno: 219652
sindaco, diversi edili, distrcttori (districtores) e cinque saltuari. Componevasi il consiglio generale di no membro di ogni famiglia di cittadini portante i pubblici pesi, e precisamente del capo della famiglia, o, in caso d'impotenza del medesimo, del suo figlio maggiore, che avesse però passata l'età d' anni ventuno. Radunavasi questo consiglio sotto la presidenza del pretore a giorno fisso » cioè ogni anno nel pom- meriggio della festa della Santa Croce ( 5 Moggio ) nel palazzo pretorio

, previo invito nel dì precedente per opera degli officiali del Comune, ed al suono della campana, all' ora stabilita. L' assenza non legittimata portava la multa di tre lire. Oggetto della riunione era la scelta del minore consiglio, di quello cioè dei trentuno. Ciascuno dei cittadini comparsi proponeva separatamente (ad aures) le persone da esso ritenute più meritevoli della pub blica confidenza; ed era di regola che i quattro prov veditori fossero gli ultimi ad esternare il loro avviso. Si passava

quindi allo squittinio segreto , mediante palle bianche e nere ( per balloltas ) sopra tutte le persone proposte, scegliendone a maggioranza di suf fragi ventisette, onde, assieme ai quattro provvedito ri, formare il Collegio. Escludevansi dalla votazione rispettiva tutti i parenti delle persone proposte; ed il massaro stava alla porta della sala per constatare chi usciva e controllare chi si asteneva dal voto. Si am metteva la tribuna e la libertà della parola. Il cancel liere redigeva il protocollo

8
Libri
Categoria:
Scienza del libro, biblioteconomia
Anno:
1858
Statuti, costituzioni, privilegi, ordini, consuetudini, capitoli, carte di regola dei comuni del principato di Trento dal secolo XII al XIX : esistenti in originale od in copia nella Biblioteca e nell'Archivio Municipale di Trento, e nella Biblioteca Tirolese del Ferdinandeo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/169469/169469_4_object_4394340.png
Pagina 4 di 16
Autore: Gar, Tommaso / Tommaso Gar
Luogo: [o.O.]
Editore: [o.A.]
Lingua: Italienisch
Commenti: Xerokopie ; 1 Beil. (Tirolische Statuten, Freiheiten, Privilegien und dgl. mit der Angabe der Sammlungen, in welchen dieselben zu finden sind ... 1834)
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; s.Weistum ; f.Bibliographie
Segnatura: III 82.673
ID interno: 169469
, (Bibl. Trent, e Bibl. Tirol. MS.) e V. Romeno. V. Dercolo. Confirmatio cujusdam privilegi!, 1497. (Bibl. Trent. MS.) (Valle di) ConstitutioGebhardinaVallisFIemmarum (a stampa nel itone//»,ec. MS.nellaBibl.Trent.) Diploma Episcopi Henrici pro Valle Flemmarum, 1313. (Bibl. Trent. MS.) Confirmatio privilegiorum Vallis Flemmarum, 1363. (Ivi.) Privilegium concessum Valli Flemmarum, 1403. (Ivi.) Privilegia concessa et confìrmata 1443. 1447. 1517. 1583. (Ivi.) Consuetudini e statuti della Valle di Fiemme

. ( Ivi. ) Consuetudini o siano le antiche e nuove leggi» osservanze e privilegi della Valle e Comu nità di Fiemme, divise iu tre libri, comune, civile e criminale, ec. (Bibl. Tirol. MS. ) Privilegi e loro confirmazioni fatte dai Vesc. Principi di Trento alla Valle di Fiemme. (Ivi.) Voti, accordi, privilegi ed altre cose stabilite pel buon governo della Comunità di Fiemme, e in ordine alle sue antiche consuetudini. ( Ivi. ) Ordini vecchi e nuovi dei boschi della Comunità di Fiemme. (Ivi, e nella Bibl

. Trent. MS.) Statuto nuovo della Valle di Fiemme, concordato coi Deputati nelle sessioni tenutesi in Trento, 1780. (Ivi; e nella Bibl. Trentina, MS.) Statuto nuovo proposto dal Yescovo Pietro Vigilio alla Comunità di Fiemme, con scritture pro e contra alla tentata introduzione del Codice Giudiziario, 1781—95. (Ivi). Opposizioni allo Statuto suddetto, in tedesco. (Ivi.) Eccezioni della Comunità di Fiemme contro il nuovo Statuto composto per essa, tradotte dal tedesco, 1786. (a stampa, nella Bibl

9
Libri
Anno:
1858
Ricerche storiche riguardanti l'autorità e giurisdizione del magistrato consolare di Trento
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/331652/331652_70_object_5241340.png
Pagina 70 di 98
Autore: Cresseri, Giangiacomo ; Gar, Tommaso / comp. da Giangiacomo Cresseri. riordinate e annotate da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monaui
Descrizione fisica: XXXI, 64 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 89.159
ID interno: 331652
autorità costrìngesse ciascuno ad osservare la pace, così segue a dire: « Nè dello stesso tenore furono »■ tutti quei Principi ; perchè non a tutti fu conferito » un eguale potere. Città vi furono, nelle quali, anche » sotto il Principe, rimaneva in vigore Cordine e Cauto- » rità della Repubblica, ossìa del Comune ; dimodoché il » Principe altro non era che il capo del Senato e del » Popolo, o il capitano della milizia, o C amministra- » tore della guerra. Spediva gli affari più difficili

; in » maniera nondimeno, che nelle risoluzioni più gravi » si richiedeva il consenso della Repubblica. Perciò » noi vediamo i Visconti, gli Scaligeri ed altri, allor- » chè furono innalzati al comando, non avere usato » altro titolo che quello di capitani. Che se taluno ve- » niva anche appellalo signore perpetuo e generale, la » sua dignità non escludeva il governo della Repubblica, 5 ? Con che ampiezza di potere e forinole pregnanti » fosse conferito dal popolo di Ferrara nell’ anno 1264 » il dominio

di quella città e distretto ad drizzo mar- » diese d’ Este e d’ Ancona, si raccoglie dal decreto » e da altri atti esistenti nell’ antico Codice degli Sta- » tuli Ferraresi, Nel leggerli sembra che quel popolo » si spogliasse d’ogni suo diritto per conferirlo al » principe, siccome fecero anche i Modenesi e i Reg- j) giani; pure si conosce che molta autorità si conscr- » vava nel Comune, e gli alti si facevano a nome del * Principe e della Repubblica. Così la Grecia, anche » tempi d’ Omero, ebbe dei

re, il potere dei quali » non era assoluto. Comandavano i regoli al popolo , » ma le leggi comandavano ai re, e una parte della

10
Libri
Anno:
1858
Ricerche storiche riguardanti l'autorità e giurisdizione del magistrato consolare di Trento
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/331652/331652_47_object_5241317.png
Pagina 47 di 98
Autore: Cresseri, Giangiacomo ; Gar, Tommaso / comp. da Giangiacomo Cresseri. riordinate e annotate da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monaui
Descrizione fisica: XXXI, 64 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 89.159
ID interno: 331652
terminare le differenze intorno ai beni feudali, giacenti nel contado o territorio di Trento. Aveva poi la Curia Tridentina il suo giudice ad cognoscendum tantum de criminalibus causis super personis quce ad laudamentum vassalìorum Curim non pertinebant ; cioè sopra tutt’altri che i feudatarii stessi, i quali anche nel criminale do vevano essere giudicati dal corpo dei convassalli; e tale giudice fu appunto Enrico della Bella, di cui parla il documento sopracitato. Ora, se la giurisdizione

ordinaria della Curia Trentina si riferiva soltanto ai beni feudali dispersi nel contado, nè si estendeva sopra la città stessa, ne se- gue che il giudice criminale esercitava anch'egli l’or dinaria sua giurisdizione nel solo contado. In fatti, se fosse stato giudice criminale della città , vi sarebbe risieduto costantemente ; nè ricaveremmo lutto l’opposto dai documenti, che ce lo mostrano in giro quasi con tinuo pel territorio. Dalle seguenti parole di una carta, rogata l’an no 1222, si rileva, che

a quei tempi, diverso da lui, eravi il giudice della città : « Ibique D. Jacobus Judex , qui dicitur Blanzemannus , constitutus in Tridento ad rationem faciendam, » Non cadrà già in pensiere che il Blanzemanno fosse giudice soltanto delle cause civili; giac ché, dalle trentine memorie cosi antiche come moderne ricavasi, che il giudice o vicario o pretore della città ha sempre giudicato tanto nel civile quanto nel criminale. Ma, ottenuta dai vescovi coll’andare del tempo la signoria complessiva

, il giudice criminale della Curia Trentina acquistò la duplice giudicatura della, città, e

12
Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica
Anno:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/219652/219652_24_object_4391941.png
Pagina 24 di 823
Autore: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: LXXI, 343 S.
Lingua: Lateinisch
Commenti: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Soggetto: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Segnatura: II 103.173
ID interno: 219652
diritto di prostarvi V assenso e di confermarle. Bel suo rifiuto di approvare certe leggi o qualcuno dei magi strali proposti dal Comune egli era tenuto a manife stare le cagioni, le quali dovevano essere giuste, legit time e sussistenti; e in caso di discrepanza irreconci liabile, veniva dai contendenti interposta V appellazione all' imperatore o al supremo suo tribunale, Nelle deli berazioni più gravi, quali son quelle dei trattati inter nazionali, della pace e della guerra, di generali con

tribuzioni, di nuovi istituti di nuovi ordini politici ed economici da introdursi, veniva costantemente richiesto il coti senso della cittadinanza. E questa autorità non fu contrastata al Consiglio municipale nemmeno dagli usurpatori temporanei dell' amministrazione del primi- palo nei secoli decimoterzo e decimoquarto.. Dal 1210, epoca della dedizione spontanea della città di Trento al suo vescovo, e della prima redazione formale dello Statuto, non è nota altra riforma di esso fino a quella del 1507

, sancita dal vescovo Bartolomeo Quirmi. Nel 1358 ebbe luogo una novella ricompila- zione delle leggi e consuetudini municipali sotto il ve scovo Nicolò da Brunna, alla quale tennero dietro nel gennajo del 1550 il censimento o determinazione dei beni comunali della città di Trento ; nel luglio del 1540 l'atto solenne di elezione dei Sindaci , procuratori, giu dici, notai ed altri officiali del Comune: documenti che l'Archivio civico possiede in originale. Nel 1575 seguiva un altra riforma delle leggi

13
Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica
Anno:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/219652/219652_458_object_4393238.png
Pagina 458 di 823
Autore: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: LXXI, 343 S.
Lingua: Lateinisch
Commenti: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Soggetto: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Segnatura: II 103.173
ID interno: 219652
XLIII — Pel ruffianesimo la pena corrispondeva a quella dello Statuto di Trento, colla differenza che, in luogo della fustigazione, il ruffiano veniva condotto per la città legato a cavalcioni d'un asino. ( Gap. 227, ) La pena per l'esposizione d' un infante era total mente rimessa all' arbitrio del pretore, in facoltà del quale stava persino 1' applicazione della pena capitale. (Gap. 260.) La bestemmia in privato veniva punita pecuniaria mente; e così la prima e la seconda volta, anche

se fosse stata proferita in luogo pubblico ; ma per la terza volta il bestemmiatore punivasi col taglio della lingua. Dall'arbitrio del pretore dipendeva poi, se ad un be stemmiatore abituato ed atroce. o ad un percussore e deturpatore di sacre imagini avesse creduto d'imporre la pena del taglio della lingua, del taglio della destra, della galera, o fin anche dell'ultimo supplizio, (Gap. 172.) La falsificazione del sigillo del Principe , del Co mune o di altre persone si giudicava a norma del di ritto

comune. (Gap. 207. ) Le falsificazioni di documenti si perseguivano poi con ispeciale severità. Ad un falsi ficatore di pubblici documenti, oltre una multa, si ta gliava la destra ; in casi di recidiva si accresceva la multa. La terza falsificazione faceva salire al rogo. Si scontavano con multe le falsificazioni di scritture pri vate. (Gap, 208. 209.) La produzione in giudizio di falsi documenti pubblici avea per sequela la perdita della lite ed una forte multa od una pena corporale ad arbitrio del

14
Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica
Anno:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/219652/219652_64_object_4392060.png
Pagina 64 di 823
Autore: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: LXXI, 343 S.
Lingua: Lateinisch
Commenti: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Soggetto: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Segnatura: II 103.173
ID interno: 219652
suoi beni; nulla possedendo, veniva, ad istanza del ma rito, frustala per la città e bandita. (C. 66, 67.) Il ratto d'una -vergine'portava pel reo principale la pena di morie, unitamente ad ima multa; pei correi il bando e la multa, o, in difetto del pagamento, il taglio della mano. Era però accordato il beneficio del fare la pace con tre prossimi parenti; ma la giovane, succedendo anche il matrimonio, perdeva la metà de 1 suoi beni a favore degli agnati. (C. 68.) La perdila dei beni della

giovane sembra essere stata ordinata, perchè la leggo supponeva (come si esprime nel proe mio della disposizione) che simili ratti avvenissero per avidità di danaro verso ragazze che avevano o spera vano conseguire qualche buon patrimonio; lì concubinato d'un uomo ammogliato era punito pecuniariamente. (C. 68.). I bigami venivano multati, e, in caso d'insolvenza, frustati per la città. (C. 67.) Onde ovviare a fraudolenti calunnie, tessute per ingordigia di lucro, vi avea la saggia disposizione, che

, so le sovraesposte violenze non erano denunziate entro quindici giorni dopo il fatto, non veniva prestata più fede alle accuse che per queste si fossero posterior mente presentate, (C. 69.) II ruffìanesimo con seduzione di una donna mari tata, di una vergine, o per tale creduta, portava la pena della fustigazione per la città, della estirpazione d'un occhio, della perpetua infamia e del bando. Il giuramento della donna sedotta, in concorso di altri indizii, bastava a costituire la prova legale. ( C. 70. )

15
Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica
Anno:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/219652/219652_23_object_4391938.png
Pagina 23 di 823
Autore: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: LXXI, 343 S.
Lingua: Lateinisch
Commenti: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Soggetto: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Segnatura: II 103.173
ID interno: 219652
con altre città della Marca contro le pretese del loro vescovo e le vessazioni di qualche suo feudatario par lano abbastanza i documenti di quella età. Una restri zione notevole delle libertà municipali avvenne effetti vamente in Trento nei primi anni del secolo decimo- terzo , sotto il vescovo Federico di Vanga, che unì a quello del contado il dominio temporale della città, la quale, lacerata da interne fazioni, gli si diede volonta riamente, a patto però che rimanesse in vigore l'or dine

ed una parte della primiera autorità del Comune. Ed è assai verosimile che in questa occasione si rior dinassero le varie leggi c le buone antiche consuetudini della città, nella stessa guisa che il vescovo raccoglieva dal canto suo in un Codice, dal suo nome detto Van* ghianoy pubblicato con opportune annotazioni dal ciliar, Rodolfo Kink nel 1852, i diritti della sua Chiesa e de' suoi fedeli, e gli ordinamenti delle miniere, che sono i più antichi d'Europa. Di questa prima compi lazione regolare

dello Statuto di Trento non ci resta che una povera traduzione in lingua tedesca, fatta un secolo dopo per uso privato d' un feudatario allemanno ; susseguita da quella dello Statuto del i 558. Malgrado alla restrizione surriferita, fra le prero gative della città di Trento, riconosciute dai vescovi susseguenti, dagli imperatori, dai loro vicarii, dai conti del. Tirolo avvocati della Chiesa, e dai varii signori che occuparono per qualche tempo il dominio del prin cipato trentino, molto rilevante era

16
Libri
Anno:
1858
Vita di Alessandro Vittoria, sculture trentino composta dal Conte Benedetto Dei Giovanelli.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/330382/330382_22_object_4463813.png
Pagina 22 di 145
Autore: Giovanelli, Benedetto ; Gar, Tommaso [Vorredner] ; / rif. e accresciuta da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 139 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 103.172
ID interno: 330382
, e della fabbrica stessa , tutta di mano del suo discepolo e amico. Poco appresso il Vittoria scolpì, eziandio per com missione del maestro, quel bel cammino di marmo, lavorato con sottilissimo intaglio, eli' orna la sala detta della Bussola nel ducale palazzo. Ma è tempo d'i considerare il Vittoria nelle im prese io cui non seguì che i propri! concetti. Come il giudizio più vero d' un uomo risulta quasi sempre dal l' esame e raffronto delle sue opere ; così la vita degli insigni a rielìci si riduce

il più delle volte all' istoria delle principali loro fatiche artistiche, delle occasioni di esse, della condizione del tempo e della terra che li vide nascere o li educò, delle maggiori o minori 7 Do difficoltà superate per riuscire a buon line. Laonde anche noi, nel tessere la vita del Vittoria, dopo il giro di presso a tre secoli, ci al terremo principalmente al novero delle sue opere che più Io raccomandano alla memoria e air aminirazkme della posterità* Già poco dopo il suo ritorno a Venezia

(cioè ai c 2o di Luglio dall'anno 1557») prese a pigione la casa di Antonio Navagero in calle della Pietà, dove è ora il

17
Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica
Anno:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/219652/219652_11_object_4391901.png
Pagina 11 di 823
Autore: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: LXXI, 343 S.
Lingua: Lateinisch
Commenti: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Soggetto: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Segnatura: II 103.173
ID interno: 219652
e attenente alle condizioni del sito e alle tradizióni del popolo ehe lì abitava. E questa causa a noi sembra non potersi trovare in altro, che nett' ordinamento già ben radicato della nostra gente a comune, e nello smi nuzzamento del possesso fondiario. Il sistema comunale, che ostava di sua natura all' assoluto dominio, e la mancanza di latifondi, che impediva la concentrazione detta ricchezza e la dilatazione della servitù colonica, portavano seco i grandi vantaggi, che le proprietà fos sero

la relazione in cui i Comuni trentini si trovavano col Vescovo e cotte famiglie feu datarie e ministeriali, o, come diccvasi, della nobile macinala di S. Vigilio, sarà bene di gettare uno sguar do sulla politica partizione del nostro territorio ni quel- l'epoca, il ducato, o marchesato, o comitato di Trento, secondo il decreto di donazione del 1027, si estendeva sino ai confini della diocesi. Nel 1028 la Chiesa di Trento era stala investita eziandio della contea di Boi- giano f c f /e gj aceva iißi

perimetro detta diocesi, e di quella der Venosta, che apparteneva alla diocesi di Coirà. Iranno, dunque le piccole frazioni della Valsu- TI

19
Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica
Anno:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/219652/219652_442_object_4393191.png
Pagina 442 di 823
Autore: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: LXXI, 343 S.
Lingua: Lateinisch
Commenti: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Soggetto: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Segnatura: II 103.173
ID interno: 219652
dica tore quaresimale; di vigilare sopra i commercianti, i bottegai, gli esercenti mestieri, e sopra la mondezza delle pubbliche vie e dei canali; di prendere l 'inizia tiva pel sindacato del pretore e del bargello; di sor vegliare e sindacare il cancelliere e gli altri ufficiali; di nominare il sindaco del Comune; gli edili, i due discretion e i cinque saltuari. Terminato Y anno, essi presentavano al consiglio dei trentuno il rendiconto della loro amministrazione. (Lib. i Cap, 106. 108. 109

. Ill, 113—117. 127. 141. 142.) Agli edili, i quali prestavano pure giuramento, spettava V immediata e più diretta ispezione del buon andamento, dell'ordine e della pulitezza della città, del commercio, dei pesi e delle misure, delle vie e dei canali. Aveano ovunque libero accesso, anche nel- l'interno delle abitazioni ; ed ogni opposizione air eser cizio del loro ufficio era colpita di multa. ( Lib. I. Cap, HL 112. 127.) Il massaro, oltre al giuramento, dava anche cau zione ; amministrava

direttamente la economia della sostanza, delle rendite e delle spese pubbliche; e, spirato 1' anno, rendeva conto al consiglio dei trentuno. ( Lib. L Cap. 106. 110.) 11 sindaco era il legale del Comune, l'incaricalo della difesa dei diritti del medesimo. (Cap. 116.) Ben differente era cotesto funzionario dai sindaci della città di Trento, le cui attribuzioni vedemmo tracciate nel Libro II. dello Statuto Trentino, L' istituto dei Sindaci mancava totalmente a Rovereto; e le loro funzioni si scorgono

20
Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica
Anno:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/219652/219652_59_object_4392045.png
Pagina 59 di 823
Autore: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: LXXI, 343 S.
Lingua: Lateinisch
Commenti: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Soggetto: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Segnatura: II 103.173
ID interno: 219652
LVII zione della vendetta pubblica, ossia l'applicazione della pena legale. Da ciò ne seguiva, che in quella categoria di delitti che dirittamente colpivano l'individuo e solo in modo mediato la società , il legislatore intendesse punire non tanto l'offesa recata all'ordine pubblico, quanto Voffesa portata al privato, cui egli assumeva di vendicare. Se quindi il privato offeso perdonava, se faceva la pace coli'offensore, cessava nel suo principale fondamento il motivo della pena, e questa

riducevasi per conseguenza a proporzioni minori. Di questa teoria veggiamo conservata una traccia, benché leggerissima, perfino nelle moderne'legislazioni, le quali considerano F indennizzo offerto al danneggiato come una circostanza attenuante, e nei semplici insulti non procedono se non sopra querela dell'offeso. Dissi che conservavano sol tanto una debolissima traccia di quel sistema, perchè maggiormente rischiarate dai lumi della scienza esse considerano anzi tutto la lesione della legge, lo squi

libro con questa recato all'ordine sociale, e pongono in seconda linea il privato interesse. Riesce anche degna di qualche osservazione la cotanto larga applicazione di pene corporali le più fu neste , dolorose e infamanti, e il repentino passaggio da quelle alle pene pecuniarie; ed invece la quasi to tale ommissione della pena del carcere, la quale anzi, nei pochi casi in cui si riscontra, trovasi quasi sempre inflitta soltanto in via sussidiaria alle pene pecuniario. Cosa assai ardua parmi

21