554 risultati
Ordina per:
Rilevanza
Rilevanza
Anno di pubblicazione ascendente
Anno di pubblicazione discendente
Titolo A - Z
Titolo Z - A
Libri
Categoria:
Linguistica
Anno:
1855
Dell'origine e della natura dei dialetti comunemente chiamati romanici : messi a confronto coi dialetti consimili esistenti nel Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/188860/188860_163_object_5237226.png
Pagina 163 di 338
Autore: Sulzer, Giuseppe Giorgio / da Giuseppe Giorgio Sulzer
Luogo: Trento
Editore: Perini
Descrizione fisica: 321, X S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Diss.
Soggetto: g.Tirol ; g.Rätoromanisch<br />g.Romanische Sprachen ; s.Dialektologie
Segnatura: 2.524
ID interno: 188860
od ispettore de’cavalli. A motivo però che dal secolo dì Mezzo in poi colla voce maresciallo si qualificava una carica primaria, e non già subalterna della corte, della milizia, o dell' impero, perciò vi fu chi credeva, doverla derivare più tosto da maire, maitre, major, e da sai = aula, corte. Se- nonchè constando dalla storia, che quel principe, il quale al momento dell’elezione del supremo Capo dell’Impero ger manico dovea tener cura, e provvedere i foraggi pei cavalli, che in tale occasione

s’adoperavano a migliaia, portava ap punto il titolo di iMaresciallo dell’ Impero, e sapendosi inoltre, che gli attributi più comuni si sublimano, e si nobilitano per la nobiltà del soggetto, cui vanno annessi, sarà più espe diente investigare l’origine elim. della voce schalk, skalk, . schall, sciali. In origine questa voce indicava un servo, o per me glio dire quel personaggio qualunque, il quale avea un qualche incarico (carica fr. charge; led. Sorge); e non è che il solito cambiamento della liquida

r in I, che le fa fare una com parsa alquanto diversa. Dal verbo calere (aver cura) il La tino si formò la desinenza aggettiva di cialis od aiis, per in dicare, che il soggetto con essa segnato avea a sostenere o promuovere 1' affare, che s’esprimeva nell’altra parte della voce composta. P. e. Sencschalk, semsrhall, siniscalco = Mag giordomo alla corte dei successori di Clodovieo, re de’ Fran chi; Murescfiaffc, Maresciallo = Scudiere maggiore; Wittisca- lis = fiscalis, it. ufficiale del fisco; IHUmnlcì

servi gra zia!»; Barschalk — servo libero; Dageschalk = servo che la vora a giornata ecc. Cosi le nazioni alemanne combinarono con altre loro la detta voce celtica, la quale, comunque in origine non significasse che servo , coll'andare del tempo creb be io importanza, e partecipò della sorte della voce ministro, la quale parimente un dì non significava che servo : eppure a qual® dignità e quanta non salì in progresso di tempo que sto medesimo vocabolo, dapprima sì comune ed abbietto. Qui major est

12
Libri
Categoria:
Linguistica
Anno:
1855
Dell'origine e della natura dei dialetti comunemente chiamati romanici : messi a confronto coi dialetti consimili esistenti nel Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/188860/188860_20_object_5237083.png
Pagina 20 di 338
Autore: Sulzer, Giuseppe Giorgio / da Giuseppe Giorgio Sulzer
Luogo: Trento
Editore: Perini
Descrizione fisica: 321, X S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Diss.
Soggetto: g.Tirol ; g.Rätoromanisch<br />g.Romanische Sprachen ; s.Dialektologie
Segnatura: 2.524
ID interno: 188860
— 17 — dioma romancio co’suoi compagni sia un'effetto della lingua la tina, se Io menzionale esenziali proprietà linguistiche in Questo punto non si rinvengono? E quindi per non contraddire alla retta ragione dobbiamo ammettere, che 1’, idioma romancio, al pari dé^ii altri Così detti dialetti romanici, abbia per sua causa il celtico; perchèT uno stà all altro nel rapporto di madre e figlia; Queste furono senza dubbio le ragioni* per cui il Marchese Maffei ed altri non pochi (che saranno da noi

in fine a nostra garantigia nominati) sostennero 1 antico lignaggio della lingua volgare italiana, e non la riconobbero per nulla qual metamor fosi della lingua Ialina, ma vetusta al pari di questa per non dir anteriore. (1) Se costoro però così la pensavano della lin gua volgare italiana, sembra, poterli con egual diritto sostenere altrettanto di tutte le germane di lei sorelle, e quindi altresì della così detta lingua romancia. Bla noi, che amammo maisem- prè d&titigaére l’essenza dall’ apparenza

, la materia dalla for ma, non siamo inclinati a soscrivere cosi per intiero alla sen tenza di questi autori. Perciò ci .limitiamo a patrocinare la loro càusa soltanto rapporto alla materia, non però rapporto alla forma: che questa seconda può ad ogni modo aver luogo po sto che ci sia la prima, laddove non trovasi mai forma senza materia. Per questa qui vuoisi intendere 1' elemento linguistico radicale, e per quella la differenza specifica accidentale. Per di mostrare, che anche l’ eslerior forma della

presente lingua vol gare italiana* e consorti, sia coetanea alla lingua latina, conver rebbe far constare, che i dialetti volgari di que’ tempi in Ita li) Quest’opinione è sostenuta pur anche da Cesare Cantò nella sua Storia uoiv. Tom. IH. epoc. III. cap. 23. u Parlavano, dice egli colà, la lìngua ombra o la. osca, la quale rimase sempre al fondo delle favelle italiane: cd anche nel maggior fiore della repubblica usavasi a Roma, giacché la plebe c la gioventù divertivasi delle favole atcllaoe cantate

13
Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Religione, teologia
Anno:
1855
¬La¬ signora di Monza e le streghe del Tirolo : processi famosi del secolo decimosettimo per la prima volta cavati dalle filze originali
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/112443/112443_160_object_5246852.png
Pagina 160 di 255
Autore: Dandolo, Tullio [Hrsg.] / per cura di T. Dandolo
Luogo: Milano
Editore: Boniardi-Pogliani
Descrizione fisica: 259 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Leyva, Virginia M. ¬de¬ ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte ; f.Quelle<br />g.Tirol ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1600-1650 ; f.Quelle<br />g.Nogaredo ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1647 ; f.Quelle
Segnatura: II 102.093
ID interno: 112443
dell’assassinio della Cai- terina, quel sì drammatico rinvenimento del suo teschio nella cisterna di Velate, la balda maechiavellesca lettera dell’Oslo profugo al Cardinale, l’opinione invalsa che la Si gnora fosse stata ammaliata, il pronto trapasso, per effetto delle ricevute ferite, di suor Ottavia, ed altre particolarità di minor entità, che però avrebbero avvivato il racconto, come, per dire d : alcune, le Salve Regine in sì pauroso momento recitate, lo zotico lugubre vigliello del Guardiano delle Gra

zie, gringenui processi verbali di'que’barbieri, medici, fru gatoci di pozzi, mozzi di stalla, portinai; e, sovratutlo, lo straziante sviluppo della deplorabile storia della Signora, qual la udimmo di sua bocca alteramente esposta e integrata, dopo eh’essa già ci era nota a balzi mercè le deposizioni delle complici spaurite. Questa narrativa del Ripamonti, nientedimeno bellissi ma, ci venne proprio a taglio quasi appendice, o comple mento di ciò che negli alti del processo non avremmo po tuto

trovare. Per niun modo, infatti, avrebbon essi saputo rappresentarci gli operosi e felici interventi di Federigo Borromeo a dislricamento della rea matassa, le mirabili conversioni delle peccatrici, in ispezialità la commovente trasmutazione dellaprineìpal rea: anco della violata ospita lità ad eccidio del proscritto andremmo ignari senza le ci tale pagine: per le quai considerazioni mi tenni ad ottima .ventura trascriverle, e volgarizzarle; oltreché, ci suonali esse la vcrsion popolare della tragedia

monzese, della Dandolo. La Sig, rii Monza

14
Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Religione, teologia
Anno:
1855
¬La¬ signora di Monza e le streghe del Tirolo : processi famosi del secolo decimosettimo per la prima volta cavati dalle filze originali
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/112443/112443_172_object_5246864.png
Pagina 172 di 255
Autore: Dandolo, Tullio [Hrsg.] / per cura di T. Dandolo
Luogo: Milano
Editore: Boniardi-Pogliani
Descrizione fisica: 259 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Leyva, Virginia M. ¬de¬ ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte ; f.Quelle<br />g.Tirol ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1600-1650 ; f.Quelle<br />g.Nogaredo ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1647 ; f.Quelle
Segnatura: II 102.093
ID interno: 112443
ni vina? Non era infrequente che fanciulle sagrificate a cal coli d’ambizione, d’avarizia, venissero allora trasferite dai sogni dorali dell’adolescenza, ai silenzi! austeri della cella, da nascenti amori all’isolamento della clausura, cui tosto popolavano de’ fantasmi d’una cupa disperazione, d’un ir- raffrenabil desiderio; e guai se lor si presentava il destro di attuar que’ fantasmi ! Ma, dico io, se nella nidiata d’un tortore, divoratine gli ovi, un’ aspide deponesse i suoi, ac cuseremmo

di pervertita natura la specie deH’inconscio pen nuto perchè dagli ovi eli’ ei covò aspidi anziché tortore escirono ? Quando san Carlo soppresse gli Umiliali, fu visto fon dare gli Oblati, e favoreggiare i primordii de’ Barnabiti, quelli riuscenti apostoli contro le minaceie dell’eresia scendenti dai Grigioni ; questi esiraii educatori dì giovani, e; mercè la predicazione, rinfervoratori di cristiane virtù in ogni classe. Nella vicina Orzinovi Orsola Meriggi po neva si madre della gran famiglia a cui

die nome, dalla qual le fanciulle popolane continuano anche oggi a ritrarre gl’insegnamenti primi, così delle industrie proprie della lor condizione e del loro sesso, come delle virtù che nobili tano la indigenza, e letificano la stessa sventura. Questi, a compenso d’un ramoscello reciso, erano i rami del gran tronco monastico sbocciati e germogliati robusti entro i ristretti confini della Lombardia* ma la Cristianità è una come Dio; e, se consideriamo il monachiSmo qual fu a’ giorni della Signora

15
Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Religione, teologia
Anno:
1855
¬La¬ signora di Monza e le streghe del Tirolo : processi famosi del secolo decimosettimo per la prima volta cavati dalle filze originali
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/112443/112443_11_object_5246703.png
Pagina 11 di 255
Autore: Dandolo, Tullio [Hrsg.] / per cura di T. Dandolo
Luogo: Milano
Editore: Boniardi-Pogliani
Descrizione fisica: 259 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Leyva, Virginia M. ¬de¬ ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte ; f.Quelle<br />g.Tirol ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1600-1650 ; f.Quelle<br />g.Nogaredo ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1647 ; f.Quelle
Segnatura: II 102.093
ID interno: 112443
resto comprende gli allegati e le sentenze) scritti sotto {.letto li ira degli inquisiti, de’testimonii, del giudice, contrassegnati dalle sigle del tabellionato, rinvenni documenti autografi di pugno della Signora e del suo seduttore: mi fe’ grande im pressione considerar que’ caratteri tracciati due secoli fa da mani si ree, presentarmisi ad esprimere, come se tuttodì fervessero, detestabili passioni, su cui posa da sì gran tempo il suggello della morte e dell’inferno! Quasi direi che questo

processo m’invase il pensiero, e vi lasciò di se tale una impronta, che se nè trasmessa in queste carte una imma gine, della quale, alla lor volta, i lettori ricostruiranno l’o riginale nel proprio pensiero : ho praticalo, infatti, di que sti manoscritti lo spoglio più scrupoloso, copiando ciò che vi riscontrai di meglio caratteristico, e riepilogando il re sto; dimodoché mi trovo divenuto possessore della rela zione autentica della famosa, epperò sin qui buja, tragedia, cui la gagliarda penna del

nostro illustre Concittadino non le’ che sfiorare. Penso che appo gl’inmnnerevoli lettori dei Promessi Sposij tra le incancellabili reminiscenze che ne serbano, primeggia, accosto all 5 Innominato, il bello , e scuro viso della Signora di Monza, e i misteriosi suoi casi; ne rimase una crucciosa insoddisfatta, curiosità, come di chi teme eppiir vorrebbe sapere. Uno Scrittore più ricco di dottrina che dì fantasia, ardì assumersi di contentare questa cu riosità, e, in un romanzo di sua fattura

16
Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Religione, teologia
Anno:
1855
¬La¬ signora di Monza e le streghe del Tirolo : processi famosi del secolo decimosettimo per la prima volta cavati dalle filze originali
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/112443/112443_251_object_5246943.png
Pagina 251 di 255
Autore: Dandolo, Tullio [Hrsg.] / per cura di T. Dandolo
Luogo: Milano
Editore: Boniardi-Pogliani
Descrizione fisica: 259 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Leyva, Virginia M. ¬de¬ ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte ; f.Quelle<br />g.Tirol ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1600-1650 ; f.Quelle<br />g.Nogaredo ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1647 ; f.Quelle
Segnatura: II 102.093
ID interno: 112443
. 20' dicembre. — Primo costituto della giovinetta Benvenuta. Mandato d’arresto spiccato contro le Brentegane. Processo verbale contenente la protesta del bargello sul cat tivo stato della prigione, e Pannunzio cbe le Brentegane son fuggite a Yerona. OD 23 dicembre. — Secondo costituto di Benvenuta. 24 dicembre. — Ottavo costituto di Lucia. Petizione del vecchio Santo Peterlino per essere liberato. Mandato d’arresto contro la Filosofa, e processo verbale della sua cattura. 2 gennajo 1647. — Sesto costituto

di Domenica Gratiadei. 7 gennajo. ■— Costituto dì Santo Peterlino, e suo confronto con Lucia. •10 gennajo. — Costituto della Filosofa. 13 gennajo. — Ritrattazioni della Filosofa — Tormentata si dis dice. 18 gennajo. — Settimo costituto di Domenica-Gratiadei. 25 gennajo. — Santo Peterlino sottoposto al tormento. 27 gennajo. — Ritrattazioni di Benvenuta, e suo confronto con Lucia. 28 gennajo. — Domenica Camelline Domenica Gratiadei sotto poste alla tortura. 29 gennajo. —* Arresto di Valentina Andrei figlia

della Filosofa. 7 febbrajo. — Pasqua Bernardini si presenta spontanea. Difesa cbe ne fa Tavvocato Noame. 10 febbrajo. — Arrest] di Catterina Titola, e .1 unipara Ghemola. Costituto di Pasqua, e suo confronto con Lucia.. Pasqua è rimandata libera. Inventario degli oggetti stati trovati presso Catterina Filola. 19 febbrajo. — Costituto di Catterina, 20 febbrajo. — Costituto di Junipara. Yarii costituti relativi a temporali.

17
Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Religione, teologia
Anno:
1855
¬La¬ signora di Monza e le streghe del Tirolo : processi famosi del secolo decimosettimo per la prima volta cavati dalle filze originali
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/112443/112443_192_object_5246884.png
Pagina 192 di 255
Autore: Dandolo, Tullio [Hrsg.] / per cura di T. Dandolo
Luogo: Milano
Editore: Boniardi-Pogliani
Descrizione fisica: 259 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Leyva, Virginia M. ¬de¬ ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte ; f.Quelle<br />g.Tirol ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1600-1650 ; f.Quelle<br />g.Nogaredo ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1647 ; f.Quelle
Segnatura: II 102.093
ID interno: 112443
200 poi io no a manina coll 5 indice steso alle parole depositio ejusdem Mer curico dum fuerit tormento in eil tum sublata sub die 5 no- vembris 1646. deposizione della stessa Mercurio mentre si trovava levata in alto al tormento: a dì 3 novembre 1646. La tortura della corda fu inflitta alla Mercurio per con seguire che alle deposizioni della settimana precedente nvessella a soggiungerne altre. Questa sciagurata dovette essersi pensata di potersi sfogare contro quelle sue nemiche, intentando

loro la tremenda accusa di stregheria, senza che navesse a provenire a lei medesima dannò veruno: non meno stolta che malvagia,, cibando forte errata in suoi calcoli. Dopo le righe qui sopra trascritte,, e Y omissis clic ci suona tortura, eccola, infatti, dichiarare: » signor sì che tolsi fora de bocca hostia per darla alla » Lucìa acciò l’adoperasse alla destrultione della signora » Marchesa madre, e della filiola, e del feto della me- >* desima. In data del 15 novembre altro interrogatorio

18
Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Religione, teologia
Anno:
1855
¬La¬ signora di Monza e le streghe del Tirolo : processi famosi del secolo decimosettimo per la prima volta cavati dalle filze originali
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/112443/112443_137_object_5246829.png
Pagina 137 di 255
Autore: Dandolo, Tullio [Hrsg.] / per cura di T. Dandolo
Luogo: Milano
Editore: Boniardi-Pogliani
Descrizione fisica: 259 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Leyva, Virginia M. ¬de¬ ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte ; f.Quelle<br />g.Tirol ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1600-1650 ; f.Quelle<br />g.Nogaredo ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1647 ; f.Quelle
Segnatura: II 102.093
ID interno: 112443
fe’ chiaro, ma con forme al costume de’ Grandi, che, per soddisfar l’avarizia, tengono speditivo c dicevole al casato collocar le figlie a quel modo. Il convento a cui toccò que sta calamità, giace collocato in antico illustre Borgo, a cui di città non altro manca che il nome, e si trovava soggetto per titolo feudale, largito della liberalità regia in premio di non so quai servigi (4), alla (I) Non so perchè Ripamonti accenni in questa guisa, quasi direi sprezzante, alla famiglia' della Signora

. Io reputo opportuno trascriver, qui sotto, la prima pagina di esposizione di fatti, con cui l’avvocato difen sore della chiesa e convento di s. Dionigi in Milano, esordì nella causa intentata al quarto principe d’Ascoli, pronipote del celebre di Anton de Leyva, per conseguirne il pagamento d’un legato di 400 scudi, che que sto aveva lasciato con suo testamento a quel sagro Sodalizio. « L’origine assai da noi lontana di questo insigne legato, ammirabile » invero, e per la grande magnificenza di chi volle

farlo, e pel lungo » contrasto di chi dovette eseguirlo, richiede a nostra maggiore e più » chiara notizia d’incominciarne il racconto dall’anno 1502, in cui Don » Antonio de Leva, navarrese, pertossi in Italia luogotenente di una banda * eletta , di cavalleria del zio Sanchio-Martino; ove, sotto massimamente » la direzione del gran Consalvo, generale di Ferdinando il Cattolico, » pei gradi tutti della milizia sagliendo, ottenne molte vittorie, e nella » giornata al Parco, famosa per la prigionia

sopra tutti li » dazi! e pubbliche entrate di territorio si ragguardevole, oltre all’an- » nual reddito di settemila dueatoni da sborsarsi dai regolatori del sale, » mercanzia e dogana di quella metropoli. * Pari menti nel giorno 18 luglio del med, anno 4531 dall’ istosso » Imperatore gli fu concesso il dominio della città d’Ascoli, unito al- » Fapprezzabil titolo di principe, c ciò in sogno di stima verso il sin-

19
Libri
Categoria:
Storia culturale, folclore, musica, teatro , Religione, teologia
Anno:
1855
¬La¬ signora di Monza e le streghe del Tirolo : processi famosi del secolo decimosettimo per la prima volta cavati dalle filze originali
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/112443/112443_157_object_5246849.png
Pagina 157 di 255
Autore: Dandolo, Tullio [Hrsg.] / per cura di T. Dandolo
Luogo: Milano
Editore: Boniardi-Pogliani
Descrizione fisica: 259 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Leyva, Virginia M. ¬de¬ ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte ; f.Quelle<br />g.Tirol ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1600-1650 ; f.Quelle<br />g.Nogaredo ; s.Hexenprozess ; z.Geschichte 1647 ; f.Quelle
Segnatura: II 102.093
ID interno: 112443
domum ea tempestate notissimam urbe tota propter opes et honores quos illuc in tra breve tempus indulgentia Di coleste ' penitenti il fine fu come segue: le due com pagne alla Signoì'a, mentre durava il primo fervore della espiazione, trapassarono: la Signora più spettabile per san tità, mentre scriviam questi ricordi, vive tuttodì, curva vecchiardi, scarna,macilente, venerabile, cui diffìcilmente, a vederla qual’è, ti figureresti che sia stata un tempo bella ed inonesta. Terminerò narrando come

andasse spento il malvagio, che colle sue insidie aveva causato cotanta ruina all’al trui virtù: emmi caro narrarlo acciò si addoppili gli esempj, qua della benignità e della cle menza, là della terribilità dei divini giudizi, i quali anco in questa vita perseguitano gli empi, sicché rado avviene che il gastigo, comechè zoppican te, non raggiunga e ghermi sca l’antecedente scellerato. Ito vagando ovunque lo cacciavan le furie da cui esa gitalo, mutati frequentemente nome, vita, vestiménti, dopo

d’essere per alcun tempo riu scito 'a scansare la indegna- zion comune che lo inseguiva, tanto che fu credulo defunto, ecco in qual forma venne pi gliato ed ucciso. Nel cuor della notte, guardingo, ravvolto nel ferrajnolo, e col cappuccio ca lato, nc vcnn’cgli d’un suo vecchio amico alla casa, notis sima a que’ giorni per dovizie ed onori di cui Vaven da poco- ricolma il soffiare d’amica for-

21