E-i>5 (h) Dell*« famiglia Clan di Riva è celebre il Conte Girolamo, Colonello d Infanteria Alemanna, e Sergente Maggiore di sua Maestra Cesarea. Que sta famiglia passò in Boemia, dove sono principi. Nel 1782 visse Francesco Venceslao principe de Claris, nato gli 8 Marzo e marito nel j74 7 a M. Gio- seffa Principessa di Hohenzolern. (12) Riva è la paroccliia più antica di tutta la diocesi, così si deduce dal Parocchiale Diocesano del P. Crisostomo. Il primo Arciprete, di cui si ila memoria
, è Grimoaldo an. 1106. Era collegiata e la prima dopo Bol- giauo, lo dice anche il Santoni nella sua storia della collegiata d' Arco. 11 paroco di Riva fu sempre chiamalo Arciprete, ebbe il titolo di Monsignor, e lalor di Prelato. Tra i suoi Arcipreti vi fu un Vescovo, alcuni adoperali in varie faccende dalla Santa Sede e nel 1 464 uno fu legato a Latore. Altri elevali a Canonici di Trento e di Bressanone, e fatti Vicari Generali, al cuni* distinti in poesia, filosofia, e teologia, in tutti sono cinquanta
. (1 3 ) La famiglia più antica è quella di Riecamboni, poi Moscardini ed Abbondi. I Moscardini sono oriundi di Fiavè ed ebbe in Riva alcuni sog getti di merito, di Pretori di Medici, di Capitani della Rocca, e Consiglieri, c celebre è Adamo Moscardini, gran cuore e zelo per la patria, come dice Marianni, profondo nelle leggi civili e canoniche, e stimato nei consulti presso il Senato di Milano, ed il tribunale della sacra Rota in Roma. Un Avvocalo Moscardini fu adoperato dall 1 Arciduchessa d 1 Austria Claudia
per comporre alcune liti di eredità fra due fratelli Conti <P Arco. La Casa Mo scardini è estinta colla morte del Conte Fermo, Ciambellano di sua Maestà, non essendo rimasto, che una figlia, ora sposa al Conte Carlo Martini, be nemerito potestà di Riva per due volte di seguilo. Nel suo secondo trien nale Magistrato si vide aperta la strada delle Giudicarle, accettale le vene rabili suore del sacro Cuore pel convento di 8. Francesco, procurato P ab bellimento della città col togliere irregolarità
originate dalla barbarie dei secoli spenti (*). (*) Queste suore del Sacro Cuore sono destinate per qualunque ramo di educazione, c Riva dovrà essere graia al suo Magistrato, che con voce con corde .votò l 1 acce!(azione, e donò il convento di S. Francesco, c dar lode insieme al suo Reverendissimo Arciprete, che da gran tempo pensava d’avere un Ordine di Monache, e, propose questo deile suore del Sacro Cuore, Ora la Città di Riva dovrebbe pensare altresì per la educazione de 1 suoi giovani con