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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1836
Storia della Valtellina e delle già contee di Bormio e Chiavenna ; 3
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Pagina 221 di 499
Autore: Romegialli, Giuseppe / Giuseppe Romegialli
Luogo: Sondrio
Editore: Della Cagnoletta
Descrizione fisica: 487, VIII S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Veltlin ; z.Geschichte
Segnatura: II 101.215/3
ID interno: 118982
Vaubecourt e dì altri, camminava lunghesso la riva, seco traendo un cannone da campagna. I salice! stavano in guardia al monte, mentre i gallici cavalli teuevansi pronti a valicar 1 ’ Adda , quando loro fosse avvenuto indurre a battaglia il ne mico accovacciato in Mantello ; ma questo alla prima scarica di cannone, abbandonò prontamente anche quel postò. Arroge a ciò che il duca governatore istruendo il Pappenheim sitila qua lità det movimenti da operarsi, ave vagli, il dicemmo, ordinato <Tastenersi dal

tentare qualsiasi avvanzamento in Valtellina, perchè essendo ne' correnti giorni lo stato di Milano da più lati attaccato , trovato non sarebbesi in grado, di disporre forze ba stanti a continuare i progressi e ad assicurare gli acquisti. Do vesse perciò indietreggiare, abbandonando in tulio la Valle col ridursi alla Riva, ed ivi, in ogni modo, tenere dal nemico sicuro quel posto. Colle troppe scemate d' assai , si ridusse adunque il Pappeti- heira alla Riva e ai posti che ne dipendevano ; ma sia che

fatto potente, diede numerosa guarnigione a Colico e alla vicina Torretta onde im pedire agli alleati l’inoltrarsi da quella parte nel milanese, elu dendo il disegno formato dal Coeuvres, e da vari indizi svelato. Si valse poscia dei marrajuoli per costruire ridotti fin sulla som mità del monte sovrastante alla Riva, e ad eseguire altre opere, come squarci nello scoglio, onde vietare a nemici il riprendere quelle posizioni e riuscir molesti al presidio.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1836
Storia della Valtellina e delle già contee di Bormio e Chiavenna ; 3
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Pagina 218 di 499
Autore: Romegialli, Giuseppe / Giuseppe Romegialli
Luogo: Sondrio
Editore: Della Cagnoletta
Descrizione fisica: 487, VIII S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Veltlin ; z.Geschichte
Segnatura: II 101.215/3
ID interno: 118982
*?. i6 Alia difesa perciò di Riva e Novale, poneva si dal Feria il Pap* peiiheim , sperimentato lungamente, abile e intrepido capitano, Per quegli stessi disegni, ai quali forse, destinava il Serbe)lord , richiamò il Feria gli spaglinoli e gli italiani, lasciando a quei posti soltanto cinquecento cavalli. Venne adunque { a 4 giugno j il Pappenhrim a occupare i passi assegnati ; gua ni le Tre Pievi, eresse nuove fortificazioni, muntile di molta artiglieria, e a quelle che vi èrano aggiunse

onde impegnare quella nazione a far sì che la Vai- tellina restituita fosse nello stato primiero. Erari vi gli ambascia tori francese e spaglinolo, e il primo di essi pretendeva che gli svizzeri chiudessero a spaglinoli il transito fino a tanto che questi se ne andassero dalla Riva; biava il secondo perchè astcncssersi dall’ inviare in Valtellina aprii agli alleali. Nulla però vi avvenne di gusto d’ una parte o dell’ altra. Il grave manco dì soldati a que 1 della lega venuto dall’ aere morbifero

. Per tali smembramenti, ed anche per avere dovuto da Maìeneo e Postillavo spedire quattrocento uomini a rafforzare Cliiaventia, trovassi il Coeuvres a soli tre mila , per il che, lasciato qualche presidio a Campo, Vico, Verceja e al Sasso Corbe , si ritrasse col resto iti Valtellina nel traouasco. E perchè dai inali influssi del corrotto atmosfera della Riva non andavano escuti i soldati del Pappenlieim, permetteva egli che» a vicenda riereassersi an eli’ essi del salubre della destra sponda del

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1836
Storia della Valtellina e delle già contee di Bormio e Chiavenna ; 3
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Pagina 403 di 499
Autore: Romegialli, Giuseppe / Giuseppe Romegialli
Luogo: Sondrio
Editore: Della Cagnoletta
Descrizione fisica: 487, VIII S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Veltlin ; z.Geschichte
Segnatura: II 101.215/3
ID interno: 118982
- mondo di ritorno dal Tiralo, il Brisighella gli si pose presso nel villaggio Molina. Starà quello, dicono il Quadrio e il Lavizzari, cioè che se il Serbelloni a que’ giorni ne* quali debolissimi erano ì presidj alla Riva e a Chiavenna, tentato avesse, agevolmente espugnati avrebbe que' posti ; ma non riescono a far credere che salute per anche inferma tolto lo avesse a fazione sì gloriosa, e ai disegni del Roano di tanta jaltura. Lo dice il Muratori, affer mano alcuni che il Serbelloni non

conoscesse abbastanza il caso di Livigno, che quando non fu più a tempo di volgersi alla Riva e a Chiavenna. Se di questi poco o .nulla sapeva il 8eri bellarli , tanto meno saperne doveva il governatore di Milano cardinale Egidio di Albornoz. La malattia e ia convalescenza del comandante, non devono mai essere cagione di ritardo nelle cose di guerra, e poi non mancano mai allo stato nè ad una armata officiali, cui con fiducia raccomandare F eseguimento di una importante strategica impresa. Accusiamone

piuttosto po chezza di forze militari pel Serbelloni in tempo nel quale Spagna era nel milanese attaccala dal maresciallo di Crequi e dal duca di Parma Odoardo Farnese, e non rigettiamo sospicioni di riva lità o gelosia tra lo spaglinolo e il tedesco capitano, passioni che sempre vedemmo spingere a male fazioni riputate dì sicuro prospero evento. D’ordinario è questo il lato non pure dì al cune alleanze. \ VoL 1(1. »6

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