Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Luogo:
San Martin de Tor
Editore:
Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica:
236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua:
Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti:
Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br>
Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br>
Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br>
Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br>
Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br>
Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br>
Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br>
Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br>
Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Soggetto:
g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura:
II Z 1.092/29(2005)
ID interno:
402742
europea. Preminenti, per ampiezza e rilevanza nelle comunicazioni, sono il solco vallivo dell’Adige, naturalmente, distinguibile in un tratto iniziale, a decorso prevalen temente longitudinale a partire dal Passo di Resia (Val Venosta), e in uno medio, a valle della conca di Merano (Val d’Adige propriamente detta, fino alla Chiu sa di Rivoli, nelle Prealpi veronesi), nettamente trasversale; la Val d’Isarco, che origina dal Passo del Brennero e, dopo un andamento trasversale, s’innesta nella prima
all’altezza di Bolzano; la Valle della Rienza, longitudinale, che confluisce nella Val d’Isarco all’altezza di Bressanone e rappresenta un agevole collegamen- 1 II presente contributo rappresenta l’edizione, tale e quale salvo l’apparato critico e piccole aggiunte o correzioni resesi nel frattempo necessarie a causa dell’avanzamento degli studi, di un contributo portato da me e dal compianto Massimiliano di Pillo al workshop organizzato nel giugno 2002 al Museo Archeologico Nazionale di Parma