Della storia e della condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo ; 2
498 scovo, a coonestar'l’operato. Giorgio troppo de bole perdonava, i banditi ministri dichiarava col pevoli," i castelli ben demoliti come per dritto di guerra, prometteva a’Nanni franchigie ed ampli statoti, quindi in Trento rediva, ove ai 4 d’Aprile scoppiava la seconda sommossa. Alla mena notte uno sciame di faziosi armati e con fiaccole correvano la città, gridando : Viva 7 popolo e 7 Signorj e mora 7 traditori Ingrossati di molto volgo, si piantano avanti il castello, ac cennando
forza cedesse al comune anche la guardia del palano e del castello di Buon Consi glio, ma e si stette tenace sul ricusare. Inanimita dall’evento la moltitudine, recavasi a disertare e demolire le case dei favoriti e dei ministri del prin cipe, e quindi tumultuariamente ad occupare i più prossimi castelli subùr bicarii. Passata così la mattina, ed essendosi dopo .mezodì, giusta il costume, recato il vescovo, a’ ve spri nella cattedrale, fattisi ivi dinnanzi a lui, men tre stava per ritornare a palano