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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1902
¬La¬ questione trentina : considerata specialmente sotto il punto di vista economico amministrativo
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Pagina 6 di 24
Autore: / studio di un patriota pratico e positivo
Luogo: Lecco
Editore: Tipogr. del "Resegone"
Descrizione fisica: 24 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; s.Autonomiebewegung ; z.Geschichte 1900
Segnatura: III 63.940
ID interno: 236531
dell’impero. Senonchè l’art. 19 suddetto non può venir citalo che per compro vare il contrario, che in Austria cioè in base alle leggi fondamentali dello Stato possono sussistere, come effettivamente sussistono, provinole con popolazioni di diverse nazionalità, giacché al terzo capoverso del l’articolo precitato si regolano riguardo alle scuole i rapporti nazionali appunto per quelle provinole che sono popolate da gente di diversa nazionalità. Difatti, come nella provincia del Tirolo troviamo uniti nel

nesso provinciale tedeschi ed italiani, vediamo boemi e tedeschi nella Boemia e nella Moravia, polacchi, ruteni e rumeni nella Galizia e Bucovina, tedeschi, polacchi e boemi nella Slesia, tedeschi e sloveni nella Stiri a, Carinzia e Carniola, italiani, sloveni e croati nella Dalmazia e nell’Istria, italiani e sloveni nel Goriziano e nel territorio di Trieste. Il postulato d’autonomia provinciale non ò perciò garantito nè pre veduto dalle leggi fondamentali dello Stato, e nella provincia del Tirolo

del- P autonomia. A sostegno di questo postulato si adducono motivi storici, costitu zionali ed economico-amminislralivi. Il lato storico della questione venne perlrattato prò e cantra per esteso, e non mi occuperò quindi in proposito, ritenendolo anche di importanza del tutto secondaria. Si domanda poi 1’autonomia sull’appoggio dell'art. 19 della legge fondamentale dello Stato dei 21 Dicembre 1.867 N. 112 B. I. asserendo, che a noi italiani si nega ciò, che già hanno tutte le altre nazionalità

non riscontriamo che quello, che sussiste anche nella maggior parte delle altre provincie austriache.

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1902
¬La¬ questione trentina : considerata specialmente sotto il punto di vista economico amministrativo
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Pagina 18 di 24
Autore: / studio di un patriota pratico e positivo
Luogo: Lecco
Editore: Tipogr. del "Resegone"
Descrizione fisica: 24 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; s.Autonomiebewegung ; z.Geschichte 1900
Segnatura: III 63.940
ID interno: 236531
— 19 — A quanto poi si può prevedere la nostra inferiorità censuarià in confronto della parte tedesca tende a divenir sempre maggiore. Didatti mentre nel decorso decennio (1891-1900) le imposte dirette nella parte tedesca subirono un aumento da 1,989.611 fi. a 2,583.316 6. cioè del 30 %, le stesse nella parte italiana aumentarono da 603.306 6. a 745.482 fi., cioè solo del 20 %, circostanza questa da non trascurarsi nel calcolare i vantaggi od i danni, che possiamo riprometterci da una

separazione amministrativa. Il motivo poi, per cui nella parte tedesca 1’ aumento delle imposte dirette, che forma la base delle addizionali provinciali costituenti la rendita della provincia, è molto maggiore che presso di noi, dipende dal mag giore sviluppo che in quella parte prendono le industrie, e del conse guente maggior benessere che ne deriva. Valga p. e. a renderne eloquente testimonianza il fatto che la tassa per nuovi fabbricati temporariamente esenti da imposta nel 1900 impor tava nella parte

tedesca 85,929 Corone e nella parte italiana 10.561 cor. Qui mi si opporrà, che con un progetto d’ autonomia fondato sopra altre basi si potranno ottenere maggiori vantaggi in riguardo finanziario. Senonchè si dovrà pur ammettere — a meno che non si vogliano tacciare i nostri deputati di leggerezza — che essi nell’ accettare il pro getto d’autonomia presentato all’ultima dieta, abbiano agito dopo.stu diata coscienziosamente la cosa, e nel maggior possibile interesse del nostro paese. Io non posso

, dal punto di vista finanziario, noi stiamo meglio- che coll’ autonomia. E che ciò sia vero lo dovrà ammettere chiunque voglia confrontare la forza tributaria delle due parti della provincia, ed il progressivo sviluppo della stessa nell' una e nell’ altra parte. Imperocché non bisogna perder di vista che appunto nella forza tributaria sta la vitalità dello stato finanziario. L’unico punto oscuro e difficile a controllarsi si è il reddito del dazio provinciale sui grani, giacché è impossibile

il calcolare con esat tezza matematica, quanto vi contribuisca l’uno e quanto l’altra delle due parti della provincia. Anche però nella miglior ipotesi, la differenza a nostro favore non potrebbe inai arrivare a spostare le cifre talmente, che noi, con un’ amministrazione autonoma, arrivassimo a coprire i nostri bisogni con un’ addizionale inferiore od eguale a quella che dobbiamo contribuire mantenendo il nesso provinciale.

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Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1902
¬La¬ questione trentina : considerata specialmente sotto il punto di vista economico amministrativo
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Pagina 22 di 24
Autore: / studio di un patriota pratico e positivo
Luogo: Lecco
Editore: Tipogr. del "Resegone"
Descrizione fisica: 24 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; s.Autonomiebewegung ; z.Geschichte 1900
Segnatura: III 63.940
ID interno: 236531
23 — zionàle. Imperocché incorporati in un sol tutto con uno dei più rag guardevoli domini della corona, avremmo un’ influenza molto maggiore nella vita parlamentare e nello stato in genere, formando un peso non insignificante sulla bilancia dei pubblici destini, con vantaggio della provincia in genere, e del nostro paese in ispecie; laddove, formando corpo da noi soli, avremmo il valore di una quantità trascurabile o poco più. Come nella vita privata, così nella vita politica non si può preten

dere d'aver solo diritti senza obblighi, e fra gli obblighi d’ ogni citta dino il primo si è la fedeltà verso lo Stato, a cui si appartiene. Solo quando si sono adempiuti gli obblighi di cittadini si può anche preten dere che lo Stato adempia i suoi, e che in forza del legame derivante dal nesso dello Stato pensi a sopperire ai bisogni di quelle provinole, di quei paesi, che non possono sopperirvi da sè, e ciò anche quando questi paesi, come pur troppo lo è il nostro, nel complesso dello Stato

, volendo, si può, risparmiando anzi d’assai i nostri contribuenti, rag giungere più di quello, che si potrebbe sperare dopo l’agognata sepa razione. I motivi per cui oggi si vuole mantenere in agitazione il paese, facendogli sperare nella sognata autonomia la panacea di tutti i suoi mah, debbono avere uno scopo ben diverso da quello che si vuol far credere. - Ad ogni modo è certo che l’ostinarsi nel pretendere 1’ autonomia, abbandonando ogni altro interesse non può che condurre il paese in mina, nè può

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Giurisprudenza, politica
Anno:
1902
¬La¬ questione trentina : considerata specialmente sotto il punto di vista economico amministrativo
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Pagina 4 di 24
Autore: / studio di un patriota pratico e positivo
Luogo: Lecco
Editore: Tipogr. del "Resegone"
Descrizione fisica: 24 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; s.Autonomiebewegung ; z.Geschichte 1900
Segnatura: III 63.940
ID interno: 236531
preannunziata venne iniziata nella seduta anti meridiana del 18 Dicembre e continuata in quella pomeridiana del me desimo giorno, dopoché l’onor. D. Brugnara ebbe dichiarato solenne mente, che la tattica dell’ostruzione adottata dai deputali italiani non era diretta nè contro la Dieta, nè contro la maggioranza tedesco della stessa ; che gli italiani non intenderanno nè di paralizzare nò di impe dire il libero andamento degli affari interni della Dieta, cioè gli affari economici e le materie, che interessano

l’intiera provincia, ma che essi prenderanno posizione esclusivamente di fronte al Governo, coll’intento di impedire, che venisse votata la legge presentata dallo stesso. Difatti dopoché nella seduta del 20 Dicembre venne ritirato il dise gno di legge governativo riguardante l’imposta sugli alcool, l’ostruzione venne a cessare. Nella seduta diàie del 21 Dicembre 1900 veniva respinta la seguente proposta del deputato D. Brugnara :

Da oltre mezzo secolo il postulato d’autonomia forma pel nostro paese il perno della politica e diremo quasi l’unica base del programma politico dei nostri rappresentanti al Consiglio dell’impero ed alla Dieta provinciale. . Le fasi, che ebbe a subire questa questione nei 50 anni decorsi, sono già note, per cui non farò che accennare in succinto solo i fatti svoltisi ultimamente. Tutti sanno come alla chiusura della sessione die- tale nel Gennaio 1891 seguirono 10 anni di astensione, e credo

, che oggi sia chiaro ad ognuno quali frutti abbia portato al nostro paese questa tattica. Finalmente il 17 Dicembre '1900 si presentarono i nostri deputati alla Dieta provinciale con una dichiarazione, in cui essi esposero il loro programma, che fino a tanto cioè che la questione dell’autonomia del Trentino non fosse definitivamente risolta nelle vie costituzionali a se conda dei loro postulati, essi si opporrebbero alla deliberazione su qual siasi oggetto, progetto o proposto. L’ostruzione così

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Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1902
¬La¬ questione trentina : considerata specialmente sotto il punto di vista economico amministrativo
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Pagina 5 di 24
Autore: / studio di un patriota pratico e positivo
Luogo: Lecco
Editore: Tipogr. del "Resegone"
Descrizione fisica: 24 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; s.Autonomiebewegung ; z.Geschichte 1900
Segnatura: III 63.940
ID interno: 236531
la Dieta venne da un sottocomitato elaborato un pro getto di legge, che accettato dalla Commissione doveva venir pertrattato nella seduta plenaria della Dieta il giorno 11 Luglio. La discussione e deliberazione di questo disegno di legge venne impedita dall’ostruzione inscenata dai deputati italiani già nella seduta del 9 Luglio di fronte alle proposte del Comitato al bilancio. A quest’ultima fase successero le dimostrazioni più o meno clamo rose prò autonomia , che si fecero lo scorso estate in molti

; « 3. — Del pari anche la curia elettorale del grande possesso sarà « divisa in due sezioni secondo i territori ; « 4. — La Dieta si divide in due curie, una dei Deputati italiani, « l’altra dei Deputati tedeschi; e così pure la Giunta si divide in due « sezioni, di cui una per la parte italiana, l’altra per la parte tedesca; « 5. — Le curie, rispettivamente le sezioni di Giunta deliberano « indipendentemente l’una dall’altra e dalla Dieta complessiva entro i « limiti di legge ed in quanto provvedano

da sè alle relative spese : « a) in affari comunali, compreso il diritto di sorveglianza sui « Comuni ; « b) in affari scolastici (e spetterà allo parte italiana un Consiglio « scolastico proprio provinciale) e sanitari ; « c) in questioni economiche (§ 27 Reg. com. e § 17 Reg. Prov.) « 6. — A ciascuna delle curie sarà assegnata una parte proporzio- « nata delle rendite provinciali; la Giunta provinciale è costituita da « membri. » Nella medesima seduta venne invece deliberato ad unanimità quanto segue : « Viene

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Giurisprudenza, politica
Anno:
1902
¬La¬ questione trentina : considerata specialmente sotto il punto di vista economico amministrativo
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Pagina 20 di 24
Autore: / studio di un patriota pratico e positivo
Luogo: Lecco
Editore: Tipogr. del "Resegone"
Descrizione fisica: 24 S.
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Soggetto: g.Trentino ; s.Autonomiebewegung ; z.Geschichte 1900
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ID interno: 236531
potrebbe provvedere a questa bisogna senza aggravare i propri contribuenti più di quello che lo siano oggidì. Per togliere gli attuali gravi inconvenienti dell’ amministrazione provinciale, per tutelare i veri nostri interessi economici non è l’auto nomia che è necessaria, ma bensì un intervento energico alla dietà pro vinciale con deputati capaci, zelanti e veramente ben intenzionati pei aerò bisogni del paese, tendendo a procurare anche possibilmente un aumento dei nostri mandati, specialmente nella

provinciale ed il danno che ci deri verebbe da un’ eventuale separazione. Posto il caso che le spese provinciali ascendessero a Corone 8 per ogni abitante, mantenendo P attuale nesso provinciale, si potrebbe sop perire alle stesse con un addizionale provinciale di circa il 100 % ; a- dottando invece a base del calcolo il progetto d’ autonomia, la porte te desca potrebbe coprire la propria deficienza col 72 %, mentre per la parte italiana occorrerebbe invece un’addizionale del 190%. Un altro esempio

lo troviamo nelle spese scolastiche. Gli attuali salari dei maestri delle scuole popolari importano complessivamente 1,000.000 Corone, e precisamente -480.000 Cor. per la parte tedesca e 520,000 Cor. per la parte italiana. Se la provincia si assumesse, anziché il 20 %, l’intiera spesa, con un’ amministrazione comune, occorrerebbe un aumento dell’ addizionale provinciale in ragione del 17 %, mentre separata 1’ amministrazione, la parte tedesca potrebbe sopperire alla spesa col solo aumento del 14, mentre

alla parte italiana occorrerebbe il 40 %. Un adeguato aumento dei salari dei maestri importerebbe per l’in tera provincia circa 800.000 Cor., di cui 400.000 almeno per la parte italiana. Nel mentre la provincia potrebbe sopperire a tale spesa col 17 %, per la parte italiana da sola, sarebbe necessaria per ciò solo una sovrim posta del 37%. Di qui la necessaria conseguenza che raggiunta l’auto nomia non si potrebbe neppur pensare a dotare corrispondentemente i nostri maestri, mentre la parte tedesca

curia dei comuni rurali. Necessita inoltre che nella Giunta provinciale due o tre seggi vengano coperti da deputati italiani di energia e di zelo. Solo col dedicarsi con interesse all’ amministrazione provinciale, col prendervi parte attiva, potremo una volta finalmente ottenere nella dieta

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Giurisprudenza, politica
Anno:
1902
¬La¬ questione trentina : considerata specialmente sotto il punto di vista economico amministrativo
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Pagina 21 di 24
Autore: / studio di un patriota pratico e positivo
Luogo: Lecco
Editore: Tipogr. del "Resegone"
Descrizione fisica: 24 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; s.Autonomiebewegung ; z.Geschichte 1900
Segnatura: III 63.940
ID interno: 236531
pregiudizii la storia degli ultimi decenni, dobbiamo pur troppo confessare, che la cagione principale dei nostri danni siamo noi stessi coll’ aver per sì lungo tempo trascurati i nostri veri interessi per concentrare tutta la nostra attività a tutelare gli ideali della nazionalità e difenderla da più o men remoti pericoli ; e se la maggior parte del nostro paese è ridotta oggi a misere condizioni, la causa sta tutta nella politica idealistica fino a qui seguita. Io sono ben lontano dal consigliare che

in sospetto il governo con dispettucci puerili, con quel bel vantaggio del paese che ogni assennato può vedere, i nostri interessi economici più vitali veni vano trascurati, perchè nessuno se ne curava. Chi per poco sia addentrato nell' amministrazione provinciale, può giudicare quanto bene potrebbe fare pel nostro paese anche un sol membro della Giunta, che con intelletto d’ amore si occupasse dei nostri interessi. S’intende da sè che all’ uopo non basterebbe il semplice intervento alle sedute

settimanali, per decidere a tamburo battente sopra questioni studiate da altri, senza averne sott’ occhio e studiatine egli stesso i ma teriali. Invece, nella Giunta non un solo italiano, e perchè? Perchè i nostri deputati si rifiutarono di prender parte alla rappresentanza della provincia. Così per accentuare una dimostrazione contro il nesso provinciale si abbandonano totalmente i nostri interessi ed i nostri affari, e poi si grida all’insipienza della Giunta tirolese. Se vogliamo riandare senza

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Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1902
¬La¬ questione trentina : considerata specialmente sotto il punto di vista economico amministrativo
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Pagina 19 di 24
Autore: / studio di un patriota pratico e positivo
Luogo: Lecco
Editore: Tipogr. del "Resegone"
Descrizione fisica: 24 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; s.Autonomiebewegung ; z.Geschichte 1900
Segnatura: III 63.940
ID interno: 236531
•20 — Del resto non devesi dimenticare, che, per quanto si può prevedere, il dazio provinciale sui grani sta per venir soppresso ancora nei pros simi- anni, ed allora scomparirà anche questo punto oscuro della que stione, ed il calcolo sarà facile e chiaro. Dunque, dobbiamo accontentarci di quanto abbiamo e rassegnarci senz’altro a subire anche per l’avvenire l’amministrazione provinciale col sistema fin qui usato? No. L’amministrazione provinciale è tutt’altro che perfetta; essa pur troppo non

1’ amministrazione provinciale fu per lo passato insufficiente ed inadeguata ai bisogni della popolazione ed alle esigenze dei tempi; che la dieta e la Giunta provinciale anziché assumere la parte, che loro incombeva nello sviluppo della coltura e dell’ economia del paese cercarono di sottrarsi il più possibile ad ogni compito più elevato ; che imitando l’esempio delle altre provincia della monarchia, sarebbe stato dovere di provvedere in maggior proporzione ai bisogni della popo lazione, sgravandone i comuni

dall’erario provinciale; che il pubblico provvedimento pei poveri abbisogna d’ una radicale riorganizzazione. 1 In complesso io mi dichiaro d’ accordo coi principii fondamentali, a cui l’egregio articolista vorrebbe informata 1’ amministrazione pro vinciale. Il bisogno d’ un risveglio dell’ azione provinciale viene sentito anche nella parte tedésca, e la letargia, in cui pur troppo giace ancora l'am-

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