Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
e nell'estremità inferiore del corso dell'Avisio, il quale presso Lavis mette foce nell'Adige stesso, ha una popolazione di 8763 abitanti. Consta di cinque Comuni: Lavis, Meano, Giovo, Faédo e San Michele, e comprende quel tratto della valle del l'Adige che dal distretto di Trento va fino a quello di Egna. È in gran parte montuoso e il suo territorio è dominato da cime poco alte, a pendici non troppo scoscese, in parte disboscate, in parte coperte da bosco ceduo. Lavis, capoluogo del distretto, èunabella
172 Appendice nel 777, sconfissero il longobardo duca, ocapo, Magi- Ione, di Lagaro. Una parte dello storico castello è ben conservata e rimodernata; ma la parte più antica, esi stente già prima della metà del secolo Vili, e la rocca che a monte domina l'attuale edifizio, sono in com pleta rovina. Il castello di Me'zocorona fu dominio e residenza dei signori della famiglia omonima, che lo ebbe in feudo nel 1239 da Mainardo conte del Tiralo, con vasta giu risdizione nel paese circostante e sui
Comuni di Grumo, Nave, San Rocco, Rovere della Luna, Monte, ecc. Passò per successione alla famiglia dei conti Firmian, che lo tenne dal 1473 al 1825 con diritti feudali, ed ora vi abita ancora, signorilmente. Altri castelli di questo territorio, che ebbero nel passato importanza nelle vicende del paese, sono : il castello di Molveno dei sipori di Stenico, famiglia spentasi intorno al 1400; — il castello di Belforte, ora in completa rovina, sopra una punta rocciosa, fra Spormaggiore e Cavedago
; anticamente era detto Ca stello di Sporo , dalla famiglia tedesca Spaur, a cui fu infeudato nel secolo XIV dai conti del Tìrolo ; — il castello di Bellosio del secolo XIV, posseduto dai conti Ktien di Monaco; — il castello di Sporo Sant'Anna, ora un mucchio di rovine ; — il castello, pure rovi nato, di Enno, presso il paesello di Dauno ; — il ca stello di Tono o Thun, sulla vetta di un colle a 600 metri, sopra il paesello di Toss, maestoso, imponente, al principio della valle di Non ; appartenne
all'illustre famiglia trentina dei conti di Tono, che vescovi, principi, capitani e giuristi diede alla città nativa; — il castello o torre di Visióne, su un colle presso la Rocchetta, a cui si danno origini romane e del quale vuoisi che, mediante certi segnali, i presidi romani deirAnaunia fossero avvisati delle mosse dei nemici, i terribili Rezi delle vicine Alpi. II. Distretto di CEMBRA. — Questo distretto ha una popolazione di oltre 8000 abi tanti, ripartiti in nove Comuni: Cembra, Lisignago