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Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 157 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
alleati, e dominanti il Tirolo nel 1809. Il 5 ottobre 1809, i tirolesi che presso Lavis difen devano il ponte dell’Adige, assaliti da numero maggiore di francesi, vennero ricacciati nel paese, ed inseguiti perfino nelle case, ove molti furono uccisi a colpi di baionetta. Dei paesi di questo distretto, dopo Lavis, il più importante è San Michele — egli pure sulla linea ferroviaria del Brennero, alla sinistra dell’Adige, e quasi di fronte aU’imboccatura della valle di Non, l’antica Anaunia

. Il paese è antico, ma va rimodernandosi al soffio fecondo delle industrie che vi prosperano e vi portano un alito di benessere morale e materiale. A San Michele fin impiantato, non è molto, un grandioso Istituto Agrario per la provincia del Trentino, con annesso podere modello, onde le nuove generazioni di agricoltori dai dettati e dalle esperienze della scienza moderna 'v’abbiano a trarre, insegnamenti utili e fecondi per le terre affidate alle loro cure! E poiché l’argomento me ne porge acconcia

dell’Istituto Agrario di San Michele, testé menzionato. Su un poggio, presso San Michele, ridotti a casa rurale, veggonsi ancora gli avanzi del castello feudale di Corona, posseduto ab antiquo dai signori di Piano, poscia dai conti del Tirolo, che lo impegnarono a Bortolo e Piero Zenobio, patrizi veneziani, dai quali passò alla famiglia dei conti Albrizzi, pure di Venezia. G. Chiesi — Italia Irredenta. 20

occasione, debbo notare che da parecchi anni, grazie la lodevole operosità del Consorzio Agrario Tridentino, e grazie all’operosità di benemeriti privati, le industrie agricole nella grande valle dell’Adige hanno preso un notevole sviluppo; la produzione è attivata, rafforzata, migliorata coi più recenti processi tecnici, scientifici, razionali: e segna un periodo di consolante, e per molti altri paesi vicini, di invidiabile progresso. A questi bei risultati non é certo estranea l’influenza benefica

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Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 338 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
un immenso Fola, veduta dall’Anfiteatro sconfinato cimitero, tempestato di cippi, di se polcreti, di lapidi, di colonne, fra cui s’ergono boschetti di cipressi e di pini: siepi di mirti e di mortelle: e piante solitarie di lauro, per gli eroi caduti! È un’illusione singolare che nelle ore del tramonto si può facilmente avere; è l’illusione subita da Dante stesso, che a Pola fu ospitato nel cenobio dei Camaldolesi di San Michele in Monte, e che comparandola ad un effetto consimile da lui osservato 'nella

bassura della Provenza presso ad Arles « ove il Rodano stagnq », la registrò in quei versi, rimasti memorabili, poiché in essi scolpi il confine orientale d’Italia — che a Pola tutti sanno e che neH’Istria tutti ripetono: Si come a Pola, presso del Quarnaro Che Italia chiude e i suoi termini bagna Fanno i sepolcri tutto il luogo varo.... Da San Michele, luogo piuttosto alto a tergo della città, della quale si domina tutta la conca, coi colli che la circondano, e quando tutto all’intorno era deserto

Incantevole è il panorama, che dal colle ove sorge l’Arena si gode di tutta -la città, del suo golfo seminato di isolotti, del porto mercantile ove sono ancorati velieri, zaratini, dal mati, albanesi, greci, italiani, d’ogni forma e dimensione, e qualche vapore: del porto militare, ove si scorgono, fra una selva d’alberature delle navi d’antico modello, le moli tozze, pesanti e le caminiere blindate delle nuove navi di cui va rafforzandosi la marina da guerra-austriaca — che conta la sua aurora

da un giorno ben triste per noi italiani, dal giorno di Lissa. E di là, oltre che il mare e la città, guardando tutto il paesaggio all’intorno dei colli — che si digradano da un lato verso la punta di Compare, e che dall’altro si estendono con leggere ondulazioni, formando delle vallicelle fresche e verdeggianti —- rotti, variegati nel manto del verde vellutato che li ricopre, da protuberanze sassose, dalle forme più strane e bizzarre, con un po’ di buona volontà e dì fantasia, .vi pare d’aver davanti

, e torreggiavano sol tanto qua e là i monumenti grandiosi che Pola medioevale aveva ereditati dalla Pola romana l’illusione di cotesto fantastico sepolcreto, al quale si aggiungevano i sepolcri veri esistenti a piè del monte Zarro e sulla via Flavia, doveva esser completa, si che destò nel poeta sommo impressione fortissima, tale da essere eternata nelle pagine della divina spa opera.

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Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 155 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
vette troppo vicine gli dieno ombra, si ^ode incantevole il panorama, in tutti i suoi particolari, dell’alta valle dell’Adige, da San Michele in vai Venosta sino a Merano, o castel Tirolo ; poiché questa superba valle ■si apre proprio davanti al monte Corno: poi si vedono le sorgenti del versante orientale del Brennero fino a Bressanone; le cime dei monti e dei ghiacciai delle Giudicarle, la Tosa, l’Ada-

paese circostante l’abbia tratto dall’albero cembro, una specie di pino (Pinus Cernirà di Linneo) conosciuto anche dagli antichi e comunissimo, anche in tempi recenti, prima della mala febbre dei diboscamenti, in tutta la bassa vallata dell’Avisio. Il distretto di Cembra è uno dei più poveri del Trentino: la sua gente vive delle 'poche industrie locali, delle quali la maggiore è quella della pastorizia, e dopo viene quella del taglio e della lavorazione prima dei legnami. Nei dintorni di Cembra

a Lavis, si connette benissimo a quel piano di fortificazioni che — appare evidente — i Romani avevano ideato ed in parte attuato nel Trentino, per arrestare la marcia delle orde barbariche, quando dalle nevose vette dell’Alpi minacciavano scendere nelle ridenti valli dell’Adige, del Brenta, del Po. Gli Scancia, i Rottemburgo, i Lichtenstein, i signori da Prato, successivamente, abbellirono, ingrandirono, fortificarono questo castello, per modo che sino alla fine del secolo scorso era considerato come

un modello del genere. Occupato nel novembre 1796 dagli austriaci, riti- ramisi nel Tirolo, fu dalla brigata francese, incaricata di molestare la loro ritirata, bombardato ed espugnato — ma in pari tempo anche incendiato e considerevolmente danneggiato. Oggi questo castello, ritenuto come un modello ed • un gioiello dell’architettura medioevale, avendo la famiglia dei signori a Prato, che prima ne godeva la giurisdizione, rinunciato a questa ed all’idea di restaurarlo — cosa che avrebbe importato non

lieve dispendio —• il castello di Segonzano giace in completo abbandono, e va man mano minando. Generalmente gli alpinisti ed i‘turisti percorrono il territorio di Cembra per recarsi nella bella e selvaggia valle di Fiemme o per compiere l’ascensione del monte Corno, la più in teressante per lo splendido, sorprendente panorama ch’essa presenta, di quante si possono compiere nei dintorni. ^ Il monte Corno veramente non appartiene al distretto di Cembra, bensì a quello di Cavalese in valle dì Fiemme

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Libri
Anno:
1889
Medicaeum tridentinum : id est syllabus medicorum civitatis ac dioecesis Tridentinae interjectis etiam chirurgis omnis aevi ac meriti collectum
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Pagina 79 di 216
Autore: Tovazzi, Giangrisostomo / cura et labore P. Ioannis Chrysostomi Tovazzi
Luogo: Tridenti
Editore: Marietti
Descrizione fisica: 212 S. : 1 Portr.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; s.Medizin ; z.Geschichte
Segnatura: II 109.569
ID interno: 202873
Habere locum inter nostrates scriptores debet, qua de re memoratur in mea « Biblioteca tirolese » (Art. 182) bis verbis : « Tessari Ant. Giuliano medico fisico , fu console di Trento nel., 1708, ! 22 e ’29 trovasi come medico del monastero di s. Chiara ossia di s. Michele in Trento, nonché del castello del Principe Ve scovo. Fu anzi giubilato dell’aula principesca quattro anni avanti di morire, il che successe dopo F an, 1744, ma quantunque giubi lato rece vette il solito salario intero. Egli

volgarmente : il sig. Tessari ». - Sepulcrum fratrum de Tessari cum inscriptione rudi est in coemeterio s. Mariae m,, quod ibi positum fuit an. 1620. 253. — 1709. — Valerianus Pozzi Tridenti medicinae doctor perillustris an. 1709. — «Il molto illustre sig. dottor Valeri Pozzi medico, del convento di s. Michele in Trento». Notetur quod an, 1572 in matriculà reformata civium tri- dentinorum recensita fuit inter antiquas «la Famiglia dal Pozzo». Anno 1711 fuit dira boum mortalitas, seu pestis bovina, quae

diede alla luce un’ ope retta col titolo : Delle virtù delle acque acidule di Pei e BaU nova- mente poste in luce da Ant. Giuliano Tessari medico fisico di S. A. B. Vescovo e Principe di Trento (Trento 1715), cui aggiunse: V Itine rario per andar a detti luoghi , — Noto che in quest’ anno 1780 ■ Gasparo Storti libraio in Venezia tien vendibile un libro intitolato.: Tessari : Sanguinis fluxus multiplex. Forse è del nostro medico. Aggiungo per memoria di questa famiglia orionda da Pinè, che nel 1577

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Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 156 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
mello, ed una infinità d’altre punte che da ogni lato chiudono l’orizzonte, formando un com plesso imponente, meraviglioso. L’ascensione del monte Corno, tanto per Grauno che 'per Capriana, non è difficile : e da Cembra, ove si giunge coi mezzi comuni di locomozione, si compie in otto ore. Il monte Corno è anche interessante dal punto di vista venatorio, trovandosi di frequente nelle sue solitudini, i gallinacci montani, come il francolino ed il fornello, abbondante la lepre e talvolta anche

il capriolo. Il distretto di Lavis se come superficie è inferiore a quello di Cembra, contando soli sessantadue chilometri quadrati, per compenso è di questo assai più importante come densità di popolazione, annoverando circa ottomila e ottocento abitanti, distribuiti in soli cinque comuni di una certa importanza, cioè: Lavis, Meano, Giovo, Faedo e San Michele. È formato da quel tratto della valle dell’Adige, che dal distretto di Trento, a' nord, va fino al distretto di Egna (Neumark) e dal fondo

di questa valle sale ai colli d’ambedue.le sponde dell’Avisio, fino a toccare il distretto di Cembra. Lavis, suo capoluogo, è una bella, cospicua borgata di oltre duemila abitanti, sulla sponda destra dell’Avisio ed a nove chilometri da Trento: delle sue vicinanze e dei suoi rapporti, facilitati dalla ferrovia, che in Lavis fa stazione, risente benefici continui e crescenti. Lavis è forse il più recente dei paesi del Trentino. Ha un secolo, e mezzo di vita appena. Dove oggi sorge Lavis, attivo, pulito

, .filande per la seta,-una fabbrica di biacca, seerhcric ed altro. o . > Sebbene breve la storia di Lavis rammenta due fatti d’una qualche importanza nelle vicende che tennero agitata la fine del secolo scorso ed il principio del nostro secolo. Il primo di questi fatti è l’incendio e saccheggio di Lavis, avvenuto il 5 settembre 1796, per parte dei francesi comandati dal generale Vaubois, sospettante i terrazzani di complicità cogli austriaci, che evacuando Trento si erano ritirati e fortificati in Lavis

, opponendo seria resi stenza all’avanzarsi delle truppe repubblicane. L’altro, fatto fu un episodio della insurrezione del Tirolo, capitanata dal valoroso montanaro Andrea Hofer, contro i francesi' e bavaresi

6
Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 109 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
infirmata dal papa l’elezione di questi e gli altri suoi gradi ecclesiastici, ed egli rinun ciando di buon grado a tutto, lo stesso capitolo eleggeva un altro tedesco, Ernesto conte di Harrah, cardinale ed arcivescovo di Praga: indi Sigismondo Alfonso di Thunn — alla morte del quale ci fu una pausa pegli austriaci e vennero eletti dei nazionali, cioè: Francesco degli Alberti di Poja, Giuseppe Vittorio degli Alberti di Enno, Gian Michele conte di Sporo, Benedetto dei Gentilottr (in tutto dal 1677,fino

ebbe ad albergarli nel suo castello, nel suo palazzo, con tale munificenza che ne rimase fama nella storia. Ciò portò molto in alto il prestigio e la potenza di casa Madruzzo: sicché, alla morte del cardinale Cristoforo, avvenuta in Tivoli presso Roma nel 1567, gli fu nominato a suc cessore nel principato vescovile di Trento, il suo congiunto Lodovico, che tenne il vescovado per la bellezza di trentadue anni. A lui succedettero, come per diritto di eredità acquisita, altri membri di casa

della rivoluzione francese, sotto il cui passaggio si sfasciavano le putredini della vecchia Europa monarchica e semi-feudale, giunsero a Trento il 5 settembre 1796, ultima tappa di quella marcia epica, cominciata a Dcgo e Montenotte, che fondò la fortuna di Bonaparte e collocò in alto il suo nome gettando le basi del cesarismo moderno : marcia trionfale, che nella storia del nostro secolo non ha peranco avuto riscontro, e speriamo per bene dell’umanità non l’avrà più; e se mai dovesse averlo, sia

centrale per gli affari interni e della regione, altri tre mesi-Rialzatasi, colla partenza di Bona parte dall’Italia, la fortuna degli Austriaci, Trento fu nell’aprile del 1797 di nuovo sgombrata dai Francesi e rioccupata dagli Austriaci, che vi stettero per più di tre anni, fino a che la eco e le (Conseguenze luminose della vittoria repubblicana di Marengo, non li ricacciarono G. Chiesi — Italia Irredenta. H

7
Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 172 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
« d’Austria che vi tennero un capitano, o gastaldo : mentre tutte le altre cose spirano gaiezza « italiana. Gli emblemi dei minatori, due martelli in croce che spuntano dovunque, fanno « testimonianza delle miniere d’argento e di ferro lavorate fino a questi ultimi tempi, ora « abbandonate affatto.(»' In Fiera di Primiero, gli escursionisti ed alpinisti che vogliono visitare l’interessante vallata del Cismone, ponno trovare un comodo ed elegante albergo, ,aperto di recente e destinato certo

toccante i 2542 metri-sul livello del mare — le Palle, o come vuole il prof. Martinelli — contro l’usanza paesana consacrata dalla carta dello stato maggiore austriaco, e da quelle, aggiungeremo noi, del Perthes di Gotha — le Pale di f San Martino (3054), poi la Pala di San Martino (3244) ed infine al Cimone della Pala (3343). Quest’ultima, arditissima e pericolosa ascensione piena d’emozioni, fu compiuta da pochi, compresa una signora, ed accompagnati nella maggior parte dalle guide Di Mai, Siorpaes

, Zangiacomo, Lacedelli e Bettega Michele di Transacqua, conosciutissime a Fiera od a San Martino di Castrozza, e dalla Società degli Alpinisti Tridentini, per tali gite raccomandate in modo speciale. La Pala di San Martino, è dopo la Marmolata, il più originale e caratteristico fra i colossi dolomitici delle Alpi orientali. Il panorama alpino che si gode da quèlla cima poco calpestata, é dei più vasti e sorprendenti. « Chi volesse averne una lontana idea — scrive il sig. D’Anna « che col Bettega ne fece

8
Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 153 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
Trentino — Lavarone. da Vicenza potrebbero venire schiere numerose di turisti italiani; di Sella e di Tesino. Con queste strade e date le altezze dei- monti che la circondano da ogni parte, la ricchezza dei suoi boschi, l’equilibrio del suo clima, la Val Sugana si vedrebbe trasformata in breve tempo in un piccolo angolo di Svizzera: con vantaggi incalcolabili pel benessere e per il progresso della sua laboriosa popolazione. Ma vorrà il governo austriaco, che da Innsbruk, regola le sorti e gli

interessi dei sacrificati trentini, riconoscere il di ritto di quei di Val Sugana ed incoraggiarne le speranze? Manco per sogno! Il governo austriaco coi popoli non tedeschi e deboli — perché troppo pochi e troppo poveri non seppero incutergli terrore — non cambiaci sistema antico, adottato dopo la restaurazione del 1815: li tratta come popoli di conquista: conte armenti la cui sorte è nell’arbitrio, nel capriccio dei pastori. Perciò la Val Sugana, non avrà mai dal governo di Vienna, né dal suo

male dell’Austria e del suo governo nessuno andò mai errato. Ci sono dei precedenti odiosi, sta biliti, diventati ormai per le. sacrificate popolazioni del Tren tino, regole fissse, indeclinabili: assurdo quindi il pensare che l’Austria voglia da essi derogare, per far piacere — a chi poi! '— ai poveri valligiani della Val Sugana, ed ai montanari delle Alpi che la circondano. Che diamine, a Vienna son troppo forti e troppo in alto per dare ascolto ai lagni o.dar ragione ai diritti, di-quella gente

troppo poca e troppo povera — e quindi troppo - ' - debole. — Questo, anche in Val Sugana lo si capisce, e perciò non si spera più II bene, né da Innsbruk, nè da Vienna— donde è impossibile che venga -— ma come nel resto del Trentino, come dappertutto, si spera nell’avvenire .^pensando che il-tempo è galantuomo, e che per tutti deve venire il momento del redde rationem, anche pei prepotenti e per gli oppressori del popolo! ■ - Trentino — Donna di Tesino in Val Sugana.

9
Libri
Anno:
1889
Medicaeum tridentinum : id est syllabus medicorum civitatis ac dioecesis Tridentinae interjectis etiam chirurgis omnis aevi ac meriti collectum
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Pagina 193 di 216
Autore: Tovazzi, Giangrisostomo / cura et labore P. Ioannis Chrysostomi Tovazzi
Luogo: Tridenti
Editore: Marietti
Descrizione fisica: 212 S. : 1 Portr.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; s.Medizin ; z.Geschichte
Segnatura: II 109.569
ID interno: 202873
chirurgo nel 1667 in patria. 621 — 1667. — Gio. Batt. Taddei da Àia. medico in patria nel 1667, il quale intervenne coi due precedenti a curare- 1’ arci prete di quella città, don Bonacquisto, il quale era precipitato dalla fabbrica del campanile. . 622 — 1667. — Rocco Pesavento medico fisico a Borgo sua patria nel 1667. (p. Maur, Morizso). 623 — 1670. Giordano Keller da Rovereto, medico circa fi an. 1670. Esercitò la sua arte in Avio, ove morì ai 27 febb. 1681 La di lui vedova Giustina morì

ottuagenaria pure in Avio fi 2 marzo 1726. Sì noti che la famiglia Keller deve essersi stabilita -in Avio col sopradetto medico, giacché prima di lui non si trova colà men tovata; scomparisce di nuovo dopo la metà del secolo scorso. (D.r Segavi a zi). 624 — 1675. — Giovanni Tqnelli da Levico- medico fisico circa il 1675. Morì d’ anni 78 ai 28 febbraio del 1725 e fu sepolto nel monumento della famiglia Tonelli-Matteoni posto nella parroc chiale di Levico. (p. Raim, Toniolli). .625 — 1678. — Rocco Cristelli

, ivi chi rurgo e farmacista nel 1685. (p. Maur. Morizzo). 629 — 1685. — Gio. Michele Homer da Pergine medico in patria nel 1685. Fondò un legato perpetuo di messe.

10
Libri
Anno:
1889
Medicaeum tridentinum : id est syllabus medicorum civitatis ac dioecesis Tridentinae interjectis etiam chirurgis omnis aevi ac meriti collectum
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Pagina 30 di 216
Autore: Tovazzi, Giangrisostomo / cura et labore P. Ioannis Chrysostomi Tovazzi
Luogo: Tridenti
Editore: Marietti
Descrizione fisica: 212 S. : 1 Portr.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; s.Medizin ; z.Geschichte
Segnatura: II 109.569
ID interno: 202873
Bernardina Mattioli Monaca Clarissa in s. Michele di Trento, nata nel 1741 da un Pietro Andrea Mattioli. La casa poi Mattioli nel 1664 era in Contrada Larga: e la casa, ora (1788) Travaglia di Trento in Cognola, fu del Medico Mattioli. (*) 94. — 1527, — Hieronymus Ricci Archiater Annae Reginae uxoris Ferdìnandi I. Regis Hungariae ac Bohemiae, nec non ah an. 1527 Praepositus Tridenti. Fuit natione Tirolensis, ac frater Francisci Riccii Baronis in Sprinzenstein Archiducatus Austriae, Consiliarii praedicti

Regis, et in Praepositura Tridentina, ex fratris Hieronymi resignatiorie, successoris. Anno 1527 Tridenti fuit adhuc Pestis, quae triennio saevit, ita ut ex centenis hominibus vix decem superstites fuere (Vid, Malogr. cit.). (*) Una bella Memoria di Pietro Andrea Mattioli e del suo soggiorno nel Trentino è stata pubblicata dall’ egregio Signore Frane. Ambrosi Bibliotecario Civico di Trento (Trento 1882), ove dice che il Mattioli prima di passare in matrimonio colla Girolama di Varmo, ebbe per moglie

una certa Elisabetta, che lo fece padre di Paolo, e che era nata in Yalle di Non “ ove si era acqui stata una grande riputazione, e guadagnata la stima e l’amore di tutti cosicché quando dovette abbandonarla per andare a Gorizia u costò a lui molto il distaccarsene, chè era di una sensibilità squisita, riconoscente a tutte le esternazioni dì simpatia é di grato animo ricevuto dalle popolazioni tra le quali era vissuto, dolente del fatto, che lo spingeva altrove a prestar 1’ opera sua, in luogo

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1889
Erinnerungen des Trommlers der Welsberger Landesschützen 1848 : historisches Charakterbild aus der Aera der freiwilligen Tiroler Landesvertheidigung mit besonderer Rücksichtnahme auf das Pusterthal
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Pagina 166 di 187
Autore: Arming, Rudolf / von Rudolf Arming
Luogo: Triest
Editore: Morterra
Descrizione fisica: 181 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Commenti: In Fraktur
Soggetto: g.Pustertal ; s.Landesverteidigung ; z.Geschichte 1848 ; f.Erlebnisbericht
Segnatura: II A-938
ID interno: 112177
Michele Monarch Giovanni Ant. Menarcii Luigi Menar ài Arcangelo Dibona Ignazio de Zanna Angelo Veroeai Igmez Juco de Zanna Francesco de Zanna Pietro eie ! Zanna Antonio de Zanna Giuseppe Costantini Arcangelo Majoni Mariano Majoni Nicolò Dimai Giuseppe Menardi Giovanni Maria Dimai Stefano G a spari Antonio Menardi Antonio Degasper Liberal Degasper Angelo Wallefero Giuseppe Lacadelìi Giovanni Maria Zardini Angelo Valle Luigi Al vera Agostino Apollonio Stefano Veroeai Giovanni Veroeai Giacomo

Apollonio Gervasio Belodis Arcangelo Dalus Bortolo G he din a Luigi Alverà Giovanni Siorpaes Angelo Siorpaes Antonio Belodis Giuseppe Alverà Angelo Alverà Simen Ant. Zardini Calisto Alverà Michele Alverà Pietro Antonio Gas pari Francesco Dalus Bortolo Zardini Michele Colli Giuseppe Dibona Angelo Zardini Angelo Lorenzi Serafino de Zanna Gaudenzio Zangrandi Santo Hartigher Giovanni Batti Troger Giuseppe Alverà Giovanni Dimai Simeone Gas pari Angelo Dimai Serafino Ghedina Antonio Belabelo Soravia Antonio

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