alcuna prova : perciò non può farsi vermi calcolo della medesima. Negli Annali di Fulda sotto l’anno 883 si legge: Mons quidam in Italiae partibus de loco suo’ motus, in Àthesim fluvium cecidit, ejusque meatum interclusit. Hi autem, qui apud Ve ronam, et in contiguis locis ejusdem fluminis habitabant, tamdiu utilitate illius carebant, donec idem fluvius per eundem montem quasi cavernulas faciens, ad suum alveum rediret. Così traduco: Un certo monte nelle parti d’ Italia smosso dal suo luogo
cadde nel fiume Adige ed im- 1 pedi il suo corso. Coloro poi, che abitavano presso Verona, e nei luoghi allo stesso fiume contigui, rimasero privi della utilità dello stesso, sino a che il medesimo fiume, operata una specie di cavernette dentro lo stesso monte, ritornò nel suo alveo. Giacopo Tartarotti, il Landino, Clemente Baroni di Sacco, il conte Benedetto Giova- nelli, ed altri opinano che la ruina dei Lavini di Marco sia nata V anno 883 a seconda degli Annali di Fulda.