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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
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Pagina 64 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
— es — ì delia chiesa di Trento e parecchi fendi trentini, in Val di I ^°Ji (1), per cui s'innalzarono sugli altri signori della re- I gione ? non essendo menomazione di rango (secondo il di- I ritto feudale germanico) il tenere fendo ecclesiastico (2). I Di questa avvocatura dei conti di Mavòn non si hanno molte notizie, ma sembra che la loro influenza non fosse so verchiaste ; perchè sulla contea di Trento, nei primi secoli ! dopo il 1000, l'autorità vescovile, di origine già secolare, era

! Sempre forte e diretta : tanto più che il vecchio sistema co munale, preesistente certo nel Trentino alle donazioni im periali, ostacolava, lo sviluppo completo elei sistema feu dale (3). Alquanto diverse erano le cose nelle valli più setten trionali dell'Adige, dove era più forte il diritto feudale, e j più recente e lontana l'autorità vescovile, fit I Ancor prima della creazione dei feudi ecclesiastici del I 1027, si trovavano, nell'alta Val Venosta, i signori di Trasp, I oriundi di un'antica

famiglia milanese, che avevano feudi I fteila Bèzia e poi beni in Engadina e in Venosta, dove erano I stati creati conti del pìccolo feudo di Màzia e sottoposti a Trento. I conti guelfi Di Eppan fda Piano, Appiano) li troviamo fra il 1040-60 investiti dal vescovo di Trento della contea dì Bolzano, mentre per l'estinguersi dell'antico ramo guelfo (1055), ebbero rinvestitura dei possessi di quel ramo, nella contea della «Vallis Oeni superior » e nella valle dell'Qetz. nel 1078, troviamo che

la giurisdizione della contea di Bolzano ©ra da essi divisa col vescovo di Trento, mentre furono infeudati di quelle giurisdizioni, della vecchia contea (1) E g geh (J.), GeschùMe Tirols , cit., pag. 202. (2) Cfr. D udan (A,), La Monarchia degli Asburgo. cit.» pag. 29. (3) Cfr. T jiunn (M.), Il Ducato di Trento, cit., pag. 19.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
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Pagina 100 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
ad estendere i suoi domini, verso ovest, fino alla, soglia del l'altipiano elvetico, ma quando ormai la sua fortuna in Svìzzera era tramontata. Infatti questa, iniziato nel 1315 il lungo processo della propria unità e indipendenza, eolla battaglia di Sempach (1336), dove Leopoldo III perdette la vita, ottenne il primo tratto dei feudi asburghesi e fini col conquistare fin gli ultimi, nel 1474, quando, colla riu nione di tutto il Vorarlberg nelle loro mani, gli Asburgo erano venuti in immediato

contatto col lago di Costanza e l'altipiano elvetico. Il Vorarlberg aveva quindi perduto per gli Asburgo, quali duchi d'Austria, l'importanza di terrà d' unione, per i loro beni aviti, ma conservava quella commerciale, quali conti del Tirolo, signori cioè della regione di sbocco delle strade alpine verso I s Europa occi- zu dentale. Succeduto nel Tirolo il duca Federico, detto Tascavuoia, figlio di Leopoldo III, egli si trovò coinvolto nelle lotte e fazioni popolari, che nel 1407, cacciarono il vescovo

Giorgio da Trento, per le quali egli intervenne nella contea trentina, ma per usurparla ; restituendola però, nel 14-19, ai suoi legittimi vescovi, sotto la minaccia di scomunica del Con cilio di Costanza. Tuttavia, per non essere da meno dei suoi predecessori nelle aspirazioni di conquista verso il mezzogiorno, ottenne di essere investito, dal vescovo Enrico Fleck, dei feudi di Altenburg e di Caldaro, sui colli dell' Oltradige a dominio di Bolzano, e della signoria di Oastelfondo nell'alta Anau- nia

, feudi già occupati dai suoi maggiori, ma illegalmente tenuti ; mentre acquistava la signoria di Nomi alla stretta di Galliano sopra Rovereto, a guardia del movimento com merciale della Valle Lagarina (1). (1) Clr. Mate (M.)» Velschtirol ecc., cit., pag, 85.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
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Pagina 96 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
conquiste, per quanto a malincuore subite da Francesco Carrara, signore di Feltre e Primiero, non fossero ricono sciute da Venèzia, gelosa delle sue vie commerciali per il Cadore e il Trentino. Colla divisione, avvenuta, nel 1379, fra i due fratelli, Leopoldo III rimasto assoluto signore della Stòria e dei possedimenti tirolesi e svizzeri degli Asburgo (mentre Al berto III s'ebbe il ducato d'Austria) consolidò il suo do minio non solo sulla Valsugana feltrine fino a Primo! ano, ma anche

su quella trentina del Perginese e su Primiero (dóve però lasciò i liberi statuti che governavano questa vallata), nonché estese il suo domìnio su Feltre e Belluno (I ) ; dominava così la via commerciale « d'Alemagna » per il Cadore e quella « Trentina » per Bolzano (2). Contemporaneamente alla conquista di questo sbocco meridionale del Tirolo, i duchi d'Austria pensavano ad al largare il loro dominio ad occidente, verso i feudi aviti della Svìzzera, sul versante renano delle catene degli Ari- berg, che

. (2) La « Strada d'Alemagna » che da Venezia, per il Passo di Padalto, il Cadore e l'Ampezzano veniva in Pusterìa, dove s'in contrava con la così detta «Untere Strasse», serviva in gran part© il commercio della Baviera attraverso il Brènnero ; mentre la « Strada trentina » per la Valsugana, veniva in Venosta alla « Ober© Strasse » e portava alla Svèvia e alla Svìzzera.

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