Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
124 logica e di filosofia, e nella pratica del bello scrivere sì in verso che in prosa, aperse nella propria casa un’adunanza letteraria, a cui in tervennero il Tartarotti, il Vannetti, Gottardo Festi, Giuseppe Gi- vanni, Federico Tedeschi, Giambattista Graser, ed altri illustri Rove- retani. Nacque da ciò l’idea di un' accademia pubblica che avesse da tutelare la riputazione accordata alle lettere, ed ai 27 decembre 1751 ne fu fatta la solenne apertura. Due anni dopo (29 settem bre 1753
m seguito il Marchese Scipione Maffei, e il C.te Alfonso-Montanari Veronesi, il dott. Giovanni Lami di Firenze, l’lunsbruchese Giuseppe Antonio Sperges, Francesco Zannotti ed Antonio Ghedini bolognesi, Domenico Balestieri di Milano, il C.te Giambattista Scardi di Brescia, ed alcun altro *). Nell’ anno 1753 ne troviamo altri, tutti estranei a Rovereto e tali da fare onore alla neonata Accademia. Al nome proprio portano aggiunto un nome accademico, e di questi nominiamo i principali, quali sor» Eufemia