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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 52 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
l’autonomia alla Provincia di Bol zano, onde garantire «... lo sviluppo culturale, sociale, econo mico ... » alla popolazione del gruppo linguistico tedesco. É risaputo che rappresentanti della popolazione sudtirolese sono stati sentiti solamente « all'ultima ora » e che essi si sono di chiarati consenzienti all’emanazione dell'attuale Statuto, quando si erano dovuti convincere che ogni ulteriore insistenza per ottenere un’autonomia più consistente per il Sudtirolo era de stinata all'Infruttuosità. Come

della Provincia di Trento e di quelli della Provincia di Bolzano». Benché dall'anno 1958 non si sia più costituita una maggioran za anche nella Provincia dì Bolzano, questi bilanci furono sem pre approvati dal Ministero dell'Interno, senza tentare minima mente un accordo con la maggioranza della Provincia di Bol zano. La maggioranza dei consiglieri della Provincia di Bolzano veni va a mancare non solo per la continuata negazione di deleghe per l’esecuzione delle funzioni amministrative alle Province

della Provincia di Bolzano, la Regione non ha applicato, se non in misura modesta, il primo comma dell’arL 70 (che stabilisce l’obbligo del Consiglio regionale di assegnare annualmente una quota delle entrate tributarie della Regione, in proporzione del gettito ricavato nelle due Province, alle Province, allo scopo dì adeguare le loro finanze al rag giungimento delle finalità ed all'esercizio delle funzioni stabi lite dalla legge); valga quale esempio pars pro toto il bilancio

l'ordinamento regionale come metodo di amministrazione più democratico e funzionale. Sarebbe infatti errato incrinare, sulla base di determinati interventi negativi che pure vi sono stati soprattutto nei primi anni di vita della nostra Regione, il giu dizio favorevole, che è giudizio di principio, sull'Istituto re gionale. Attribuire all’Istituto regionale in se stesso, magari in nome di un •• neonazionalismo economico » di carattere provin- cialistico, colpe per il mancato raggiungimento

di determinati obiettivi, oltre ad essere inesatto sarebbe anche antistorico, dal momento che proprio ora la Nazione intera si appresta, pur con forme diverse ma con simili intenti, a darsi un ordinamen to a carattere regionale. Pure, come dicevamo, i fatti negativi e le delusioni non sono mancati ma trovano la loro ragione anche in una serie di diffi coltà di diversa natura che hanno condizionato l’attività della Regione durante questi vent’anni di vita. Il fatto stesso di rap presentare, assieme alle altre

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Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 240 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
pronunce giuridiche, che esista una possibilità di divieto alla raccolta, a condizione peraltro che tale divieto sia chiaramente e visibilmente espresso. In formazioni sulla materia sono state rivolte a tutti gli enti proprietari di boschi, perché si regolino di conseguenza. Con una interpellanza dei consiglieri Pru- ner e Sembenotti dei PPTT, torna la di scussione sui problema della tutela delle minoranze ladine in provincia di Trento, a proposito delia quale si accusa la Giunta di non aver adottato

alcun provvedimento in tre anni. Risponde il presidente Grigolli: affermata la validità del tema proposto, lo inquadra nelle norme costituzionali e statutarie che vi si riferiscono, rilevando l'incertezza di talune norme che sembrano riferite solo ai ladini della provincia di Bolzano e non anche a quelli della provincia di Trento. Resta comunque accertato che per quel che riguarda toponomastica della cultura e delle tradizioni nessun dubbio può esistere al diritto di una particolare tu tela, che

aventi carattere di sufficiente rappre sentatività; il tema, peraltro, troverebbe sede più adatta se gii interroganti, nella loro veste di consiglieri provinciali, lo svol gessero davanti agli organi della provincia autonoma. Conclude rilevando come l’insi stenza e le modalità con le quali il tema è trattato, palesemente finalizzata a scopi che non sono culturaii né di autentica di fesa dei ladini di Fassa, rischiano di far perdere di vista ì traguardi di primo rilievo che sono, al momento attuale

rientra però nei compiti delle Province autonome che hanno, in materia, competenza legislativa esclusiva. La Regione può intervenire - e lo ha fatto e continuerà a farlo - presso lo Stato per sollecitare particolari misure a salvaguar dia delle caratteristiche dei ladini, anche I con riferimento alle misure richieste e pro- : poste dalla commissione dei diciannove. i Pacifico l'intendimento della Regione - del tutto positivo - verso i ladini di Fassa, si attendono da essi concrete proposte da i enti

, quello di dirette espressioni della vaile di Fassa negli organi elettivi degli istituti autono mistici. il consigliere Pruner svolge un’altra inter rogazione al presidente Grigolli per sapere se le assegnazioni sulla legge per le aree depresse del centro nord, che afferma essere complessivamente di sei miliardi scarsi, devono ritenersi definitive, il che j comprometterebbe la realizzazione dei piani economici provinciali che su questa fonte di finanziamento hanno impostato vasti programmi di attività

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Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 19 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
tempo, ma come è stato vissuto dagli attori di quella memorabi le e solenne giornata. Un sabato, un giorno di Santa Lucia, con la solita fiera per le strade di Trento, un gruppetto di perso ne usciva dalla chiesa di S. Maria Maggiore, dove aveva ascoltato una messa celebrata da mons. Mer- ler, e s’avviava, per la stradetta di San Giovanni, in mezzo a rovine di case bombardate, verso i giardini e il palazzo della Provincia. C’era un tricolore al bal cone, accanto al malinconico vessillo della

Provincia, con le sue strisce violacee che ricordano il princi pato d’una volta. La sala delle sedute, con il bell’emiciclo che è un peccato che sia andato disperso, aveva un’aria lieta, con le sue vivide luci che ricordavano i momenti nei quali era stata sala delle feste di quel nobile albergo della « Belle époque ». Sovrintendeva all'andamento della cerimonia quell'ot timo e preparatissimo funzionario che era il dott. Fer retti, segretario generale della Provincia (giacché non sarà il caso

di dimenticare che la Regione fu ospite e pigionale della Provincia fino a qualche anno fa); le norme di attuazione per la giornata si limita vano a poche righe della Presidenza del Consiglio, ciclostilate sopra quella ruvida carta a buon mercato che è in uso presso il Poligrafico dello Stato. L’ufficio provvisorio venne costituito dal più anziano d’età fra i consiglieri eletti: era il buon dottor Negri, che cam minava già un po’ curvo, aveva una voce flebile e sommessa; sotto i lampadari spiccava il vago

: « Mit dem heutigen Tag... ». Voce che poi si avrà modo di ascoltare spesso in Consiglio. Né si potrebbe dimenticare, sempre parlando del gruppo linguistico tedesco - ed è, purtroppo, fra quelli che oramai sono scomparsi, anzi prematura mente scomparsi - quel temperamento positivo e se reno di buon amministratore che era il dott. Karl Erckert, presente nel primo Consiglio regionale e no minato, poi, nell’ambito della Provincia di Bolzano, presidente della Giunta, incarico che mantenne, con grandi qualità

da autodidatta e da idealista vecchio stile. Certamente, Defant fu uno degli autonomisti più seriamente convinti e più vigi lanti sopra ogni passo della nuova istituzione. Per i comunisti, la provincia di Bolzano aveva man dato Bettini-Schettini, che portava una chioma argen tata sempre in movimento, una figure alla Jaurès; al l'estrema destra, Cristoforetti sviluppava la sua verve,

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Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 47 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
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Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
ed un pomeriggio di attesa, alle 20 in contro di Erich Amonn e Raffeiner con Innocenti. Annotazione di Raffeiner: « Innocenti ci comunicò di aver parlato con il presidente della Commissione, on.le Perassi, su tutte le richieste da noi formulate e che si era deciso di ac cettarle al 90%, tra cui - cosa per noi di grande importanza - il ritorno del l’intero Unterland ossia della Bassa Atesina, ivi compresi i comuni di Egna e di Salorno, alla provincia di Bolzano. Il problema finanziario verrà regolato in modo

delle nostre richieste venissero accol te. Porteremmo l'elenco delle nostre richieste nei prossimi giorni. La sera intense consultazioni tra di noi in al bergo fin dopo mezzanotte ». Dal 19 al 22 gennaio 1948 Erich Amonn e Raffeiner informano del loro colloquio con Innocenti il mi nistro Schwarzenberg (19) il quale era del parere che al punto dove si era arrivati la delegazione altoatesina dif ficilmente potrebbe sottrarsi alla richie sta della dichiarazione sollecitata per non mettere in forse

successivo (22) nuovo incontro con Schwarzenberg alla legazione d’Austria per informarlo dell’avvenuta consegna dell’elenco. A tarda sera altro incontro con Innocenti venuto in Albergo per parlare con Erich Amonn e Raffeiner. Scopo della visita: esame di vari argo menti, tra cui la composizione della Giunta Regionale e di quelle Provin ciali, nonché esame del futuro ordina mento elettorale e delle modalità di approvazione dei bilanci. 23 gennaio, venerdì Giornata cruciale. Dopo una mattinata

da escludere la possibilità di mettere in minoranza i sudtirolesi. Le materie per le quali la Regione, rispet tivamente la Provincia, dovranno esse re investite di competenza legislativa - a parziale accoglimento delle nostre ri chieste - vengono ampliate oppure spo state tra Regione e Provincia. Per quanto concerne la questione dell'au tonomia scolastica, la nostra richiesta di piena autonomia, veniva purtroppo respinta; tuttavia la Provincia verrà investita di competenza legislativa per le scuole

complementari ; verrà inoltre istituito un ufficio di vice-provveditore tedesco e previsto che nel consiglio scolastico provinciale nonché in quello di disciplina avessero diritto a sedere anche rappresentanti degli insegnatiti di lingua tedesca. Ci si veniva incontro anche in altre materie di minore im portanza. Tuttavia il nome di «Südti rol » come denominazione ufficiale ci veniva negato ». 24 gennaio, sabato « Esame della situazione durante la prima colazione in albergo. Il dottor Timi è contento del

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Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 53 di 241
Luogo: Trento
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Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
di previsione 1968, dove su un totale di 16,234 milioni di en trate tributarie è prevista l’assegnazione alla Provincia di Bol zano di 420 milioni, corrispondenti al 2,5% delie entrate ». Il gettito delle imposte indirette nella Provincia di Bolzano attri buibili alla Regione in base all’art. 60 raggiunge almeno il 55% del gettito regionale. Per quanto concerne la spesa della Regione per impieghi sociali o produttivi nelle materie di propria competenza, risulta che nel 1966 la Regione

causati dall'ambiente montuoso e dal la bilinguità della popolazione. La «divisione amministrativa» tra le due Province, promessa ai rappresentanti dei sudtirolesi all'atto della creazione della Re gione Trentino - Alto Adige e che doveva trovare pratica attua zione specialmente coll'applicazione degli art. 14 e 73 dello Statuto d'autonomia risulta invece ridotta ad una amministrazione spesse volte assai complicata. Si pensi per esempio che nel campo dell'agricoltura e delle fo reste - settore

riservato quasi esclusivamente alla popolazione tedesca nella Provincia di Bolzano - « la semplificazione » ha portato sul medesimo territorio alla presenza di tre enti legislativi. Inoltre dobbiamo notare l’assurdità che le Province autonome di Bolzano e di Trento non hanno avuto delegate funzioni che risultano delegate in tutte le altre Province italiane in materia di caccia e pesca. Come premessa per una •> mentalità regiona le » è ovvia una minima conoscenza dei relativi problemi. La Corte

Costituzionale ha dichiarato incostituzionale « la clausola della residenza triennale agli effetti elettorali... ». Nel campo delle deleghe si deve precisare conclusivamente che l'art. 14 è stato praticamente ignorato dallo Stato e che la Re gione ha delegato l'esecuzione di numerose leggi che concer nono le erogazioni di contributi con durata limitata nel tempo, mentre risultano delegate le funzioni per pochissime competen ze di carattere continuativo: espropriazione per pubbliche uti lità, vigilanza sugli

enti locali turistici, apertura rifugi, camping. Per necessità di spazio bisogna ridurre le considerazioni a que ste constatazioni. L'attuale Statuto d'Autonomia affida alla maggioranza di lingua italiana i bisogni speciali della popolazione tedesca. Tale Sta tuto non ha tenuto sufficientemente conto delle necessità cultu rali, sociali ed economiche del gruppo etnico tedesco. I mezzi finanziari concessi alla Regione per l'attuazione delle sue com petenze risultano inadeguati alle entrate

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Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 46 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
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Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
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Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
) non ci sarebbe nulla da fare. La sera di quella stessa giornata visita di Amonn e Raffeiner al consigliere di Stato Innocenti; il quale, illustrate le proposte dello Statuto, alla osservazio ne di Amonn «che si sarebbe trattato di un sacco vuoto », replica «che se fos se lui il presidente della Provincia di Bolzano, con una simile autonomia sa rebbe in grado di mettere nel sacco l'intero Governo ». Dal 10 al 16 gennaio 1948 Tutte queste giornate erano più o me no riempite di incontri dei delegati

portante sarebbe quanto che noi avrem mo detto alla gente una volta tornati nel Sudtirolo. Se avessimo affermato che una autonomia, anche migliorata, sarebbe impossibile ed inaccettabile, avremmo procurato soltanto danno e nessun vantaggio alla nostra popola zione ». Amonn, che aveva nel contempo fatto visita al Ministro austriaco Schwarzen berg, apprende che l’ambasciatore ame ricano non aveva fatto alcun passo a favore del Sudtirolo e che nella que stione della struttura (unione col Tren tino

al toatesini, con il consigliere di Stato Innocenti, con il ministro austriaco Schwarzenberg, con i trentini Elsa Conci, Luigi Carbonari, Danilo Paris, Ing. Guido de Unterrichter ed altri, di conferenze che si protraevano fino a tarda sera e spesso alle ore piccole del giorno successivo. In particolare av venne: nella mattinata del 10 gennaio l’incontro della delegazione sudtirolese con la Commissione dei Diciotto, par lava per primo Erich Amonn, poi Raf feiner, von Guggenberg e Volgger. Raf feiner annota

: « Ritengo che le nostre parole siano state bene accolte e che, comunque, abbiamo lasciato buona im pressione. Il presidente on.le Perassi dichiarò che in Commissione si sarebbe studiato il modo di consentire alla no stra delegazione di partecipare ai lavo ri di preparazione del progetto di Sta tuto ». Nella stessa giornata incontro Raffeiner Innocenti. Raffeiner chiede la formazione di collegi elettorali se parati per Trento e Bolzano. Il consi gliere di Stato lamenta l’atteggiamento della stampa

di lingua tedesca a Bol zano e particolarmente del « Dolomi ten » : a questo atteggiamento ed a quello della Curia di Bressanone, non ché del ASAR di Trento, si deve se il progetto di autonomia non è riuscito migliore. Raffeiner replica che « è im possibile impedire ai cani di abbaiare, mentre intorno tutti gli altri cani stan no abbaiando ». Nel giorno successivo (11) visita di Amonn, di von Guggenberg e di Volgger a Padre Leiber, consigliere per sonale del Papa, per chiedere un inter vento del Santo

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Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 199 di 241
Luogo: Trento
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Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
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Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
: la risposta non può che rilevare l’ovvia constatazione che si tratta di iniziativa che avviene su autorizzazione del Genio Civile e sfugge completamente ad ogni competenza regionale. Ancora il consigliere comunista, rivolto all’assessore Albertini, chiede informazioni sulla riduzione delTorario di lavoro in uno stabilimento cementifero a Mori, come conseguenza della tendenza della ditta ti tolare a concentrare le lavorazioni in stabi limenti fuori provincia: anche nella consi derazione che lo stabilimento

nella interroga zione n. 215 lamenta l'eccessiva onerosità degli accertamenti fiscali effettuati dal l'ufficio imposte dirette di Tione e chiede un intervento del Presidente; la risposta - che non poteva essere diversa - rileva come sfugga ogni possibilità di tale inter vento, nel doveroso rispetto delle varie competenze: gli accertamenti cui l’interro gante si riferisce riguardano lo Stato ed, eventualmente - in quanto titolare di una quota della R.M. - la Provincia autonoma. Lo stesso consigliere

diario delle interrogazioni Il mondo dei cacciatori non è, notoria mente, fra i più tranquilli: ed un problema di questo mondo è prospettato, nella se duta dei 26 aprile, da una interrogazione sui territori di caccia (le « riserve » dette in termine tecnico) della sezione caccia tori di Tuenno e particolarmente sui 2.500 ettari delia « Flavona », che i nembrotti di Tuenno rivendicano alle... loro schiop pettate. Agli interroganti - Pruner e Sem- benotti del PPTT e Gazzi dell’ACA - ri sponde

le lavorazioni in atto a Mori; e, per quel che riguarda le forniture all'Autostrada, rileva come esse avvengano, come la legge impone, attra verso regolari gare di appalto. Alla stessa data è stata svolta l’interro gazione Pruner (PPTT) sul funzionamento del piano verde e sui criteri generali della sua applicazione. La risposta scritta dell'assessore Bolo- gnani (agricoltura e commercio) richiama anzitutto i concetti guida della seconda edizione del piano verde; ricorda come siano state accettate

, a cominciare dallo scorso anno, 8864 domande per quasi 26 miliardi di opere: la temporanea so spensione della accettazione di domande per limitati settori è stata imposta dalla esigenza di non creare inutili attese. In fondata è l'affermazione dell'Interrogante sulla non operatività della legge per la formazione della proprietà contadina: le domande accolte superano le duecento per due miliardi e 800 milioni di mutui. La risposta smentisce anche che i richie denti manchino di sufficiente e tempestiva

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1968
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Pagina 50 di 241
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Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
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la polveriz zazione degli interventi e il mancato coordinamento, che speria mo sia ora raggiunto attraverso il metodo programmatorio. Nel complesso lo Statuto ha dato modo alla nostra popolazione di meglio determinare le linee e direttrici del proprio sviluppo e progresso economico, sociale e culturale? Risponderei affermativamente - nonostante i rilievi fatti - specie tenendo conto dell’azione della Provincia autonoma di Trento, in questi ultimi anni. 50 I mali indicati potrebbero essere ritenuti come

politici ed eco nomici nazionali ed internazionali. Questo contrasto non era stato sufficientemente intuito e compreso nel 1948. Il nuovo Statuto, oltre ad affrontare nuovamente i problemi della minoranza etnica tedesca senza alcun danno e sacrificio di quel la di lingua italiana in provincia di Bolzano, dovrà tener conto della nuova realtà politica europea, di quella del Mercato Comu ne e della necessità ormai avvertita sempre più largamente che gli Enti minori dotati, come la Regione e le nostre

speranze, non va attribuita solo alle responsabilità della classe politica regionale e ad insufficienza dello Statuto d'autonomia e alla parziale sua applicazione. Che l'Austria cominciasse, dopo il 1955, a gravare con illegitti me pretese di controllo, sull’autonomia regionale; che i rappre sentanti politici del gruppo linguistico tedesco intendessero lo Statuto d'autonomia solo come imposto allo Stato italiano agli accordi internazionali e solo rivolto alla soluzione dei problemi della

- che la situazione si è deteriorata con grave pregiu dizio delle istituzioni e con rilevante pericolo per il gruppo lin guistico italiano in Alto Adige. Tuttavia riteniamo che comunque debba sopravvivere la Regione nella sua unità - ricca e povera di potestà - sarà bene che sopravviva. Nulla è peggiore della solitudine; il dialogo, anche se nutrito più di contrasti che di convergenze, c'è stato tra gruppo linguistico italiano e gruppo linguistico tedesco. Nell’unità regionale II dialogo potrà

proseguire. E noi ci auguriamo che una classe dirigente più giovane della nostra e meno appesan tita dal passato riesca a fare quello che la nostra non ha saputo fare. E, tralasciando la questione etnica, che si potrà dire dell’auto- nomia regionale, dopo vent’anni da che l'istituzione è in vigore? Bene e male, come di tutte le istituzioni umane. La nostra gente, serena, severa e generalmente onesta ha prestato un terreno buono sul quale si è radicata l'autonomia, evitando tante - non tutte

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attività politica, quando egli fu chiamato a ricoprire le funzioni di segretario della sezione di Silandro della SVP. Nello stesso tempo ebbe presso l’Ufficio provinciale del Lavoro un inca rico concernente la composizione dei conflitti di lavo ro e nel 1948 entrò a far parte del Consiglio provincia le e del Consiglio regionale. Nel 1952, durante la se conda legislatura, e poi fino al 1956 ricopri la carica di Assessore regionale per gli Affari generali. La stessa carica egli aveva anche nel corso

della terza legisla tura fino a quando i rappresentanti della SVP lascia rono la Giunta regionale (1959). Da allora egli dirige l’Assessorato per l’edilizia popolare e la pianificazio- 40 ne urbanistica della provincia di Bolzano. In qualità di rappresentante del Katholischer Verband der Werktätigen il dott. Benedikter fu, nell’agosto del 1948, confondatore del Südtiroler Gewerkschaftsbund « ispirato alla concezione cristiana della vita ». Come Assessore regionale (dal 1952 al 1959) il dott

I VETERANI Vent'anni sono molti; e sono molte cinque legislature. Tuttavia dei centoquaranta con- siglieri regionali ve ne sono sei che hanno superato lo scoglio di cinque consultazioni elettorali, ed hanno sempre occupato un seggio in Consiglio. Il primato della.. .fedeltà spetta al partito della Volkspartei, che su una rappresentanza di quindici consiglieri (in questa legislatura erano sedici, ma uno ha abbandonato il grup po) ne presenta ben tre che fin dalla nascita della Regione siedono

sui banchi del Con siglio: il dott. Magnago, il dott. Benedikter e l'ing. Pupp; gli altri tre consiglieri veterani sono l'avv. Odorizzi della DC, il cons. Vinante del PSU e l'avv. Mitolo che, singolarmen te, è l'unico, irriducibile antiregionalista che sia sempre stato in Consiglio. Abbiamo voluto che il ritratto di questi personaggi, ormai familiari a chiunque si interessi anche minimamente delle cose di casa nostra, fosse tracciato da giornalisti, senza preoc cupazioni alcuna di carattere

politico, nell'intento, soprattutto, di cogliere l'aspetto uma no. Che è, anche in un politico, il più interessante ed il più affascinante. Il dott. Alfons Benedikter fa parte, con l’ing. Alois Pupp e con il dott. Silvius Magnago della triade degli esponenti della SVP, che, fin dall’entrata in vigore dello Statuto di autonomia, hanno sempre parteci pato, come deputati od assessori alla vita politica della Regione, influendovi in misura determinante. Il dott. Benedikter è nato il 14 marzo 1918 a Pettneu

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Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
provincia, e nemmeno nella nostra città, le industrie a grande dimensione. Non dobbiamo dimen ticare la consistenza demografica di cui disponiamo e la distribuzio ne geografica della popolazione stessa. Il processo di assestamento, an che perché sostenuto da interventi sia statali che regionali, ha avuto un esito non disastroso come ci si poteva aspettare; ma ha finito con il chiudere pericolosamente le ul- 1 teriori prospettive di sviluppo del la città. In effetti l'amministrazio ne comunale non

effetti si sono visti nel deterio ramento costante dello standard di vita delle valli e nell’accumu- larsi dei problemi di sviluppo. Di qui una giustificazione all’atteggia mento dell’amministrazione provin ciale, che ha impostato una tera pia ambientale comprensibile, ma nella quale Bolzano è venuto a trovarsi, per cosi dire, incapsulato, con limitate prospettive per l'avve nire. Si capisce pertanto che per Bol zano esistono due distinti proble mi: un più funzionale rapporto con la sua provincia, che

soddisfazione di più parti colare autonomia - il riconosci mento dei bisogni di Bolzano co me leader dell’economia altoatesi na medesima, per una collabora zione regionale. Fra l’altro il Co mune di Bolzano ha un territorio di circa 5.000 ettari, di cui solo 2.000 utilizzabili. Questi limiti sono avvertiti soprattutto a livello opera tivo, onde si spiega che ha incon trato la strutturazione della zona industriale Bolzano-Laives. - A livello appunto di questo tipo di problemi, cioè particolarmente dei

problemi economici, si rico nosce alla Regione un ruolo positi vo per la loro soluzione? - La risposta positiva è scontata. Ma rispondendo con un semplice sì non vengono prospettati in mo do adeguato i complessi problemi legati àM'integrazione industriale della economia provinciale in ge nere e di quella bolzanina in par ticolare. Noi sappiamo tutti quali effetti, squi- libratori - contrariamente a certe attese - ha avuto la spinta interes sata che in regime fascista si è da ta alla costituzione della

zona indu striale di Bolzano. Infatti, non ap pena l’economia ha ripreso il suo ordinato o meglio il suo naturale sviluppo, importanti condiziona menti hanno ridimensionato la consistenza della zona industriale medesima. Come contraccolpo si è avuta an che una più attenta considerazione del rapporto fra il tipo e la dimensio ne delle imprese industriali e l’am biente sociale, economico e geo grafico offerto dalla realtà altoate sina. In vent’anni abbiamo capito che non sono possibili, nella no stra

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 237 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
Commissione legislativa il 20.7.1960. Approvato dal Consiglio regionale il 24.9.1968. Rifinanzia, adeguandole in sede normativa alle esigenze della programmazione economica, le provvidenze regionali dirette ad agevolare la costruzione di nuovi alberghi o l'ammoder namento di quelli esistenti. Le realizzazioni avverrano in base ad un piano predisposto, per ciascuna Provincia, dall'Ente provinciale per il turismo competente; agli EPT è infatti delegata l'amministrazione della legge. I mezzi a disposizione

Disegno di legge n. 160 - «Concessione di contributi per l’esecuzione di lavori stradali in provincia di Bolzano ». Approvato dalla Giunta regionale il 5.7.1968. Approvato dalla Commissione legislativa il 26.7.1968. Approvato dal Consiglio regionale il 18.9.1968. Si tratta del terzo provvedimento del genere: la Regione interviene con un contributo del- l'1% annuo, per trentacinque anni, a favore di comuni altoatesini che hanno già ottenuto il finanziamento di lavori stradali dallo Stato

. Rendendo con ciò possibile alle amministra zioni comunali di sostenere lo sforzo finan ziario relativo. La legge di cui si parla riguarda la costruzione della strada Bolzano - San Ge- nesio - Merano, in tre tronchi. L’impegno per il bilancio regionale è di 19 milioni e 625 mila lire per il periodo ricordato: in totale 686 mi lioni e 875 mila lire. i Disegna di legge n. 155 - « Nuove provvi- j denze a favore dell'industria alberghiera ». i Approvato dalla Giunta regionale il 7.6.1968. Approvato dalla

sono 100 milioni annui per quindici anni: saranno impiegati nella conces sione di contributi in misura non superiore al 3 per cento sul 50 per cento della spesa am messa. La legge provocherà quindi una massa di lavori per circa 7 miliardi. Disegno di legge n. 175 - « Provvidenze per la realizzazione di opere, impianti o servizi complementari all’attività turistica ». Approvato dalla Giunta regionale il 7.6.1968. Approvato dalla Commissione legislativa il 26.7.1968. Approvato dal Consiglio regionale

il 24.9.1968. Sostituisce la legge regionale del primo luglio 1963, n. 19. Prevede la concessione, a favore delle aziende di cura e turismo o dei comuni che intendano realizzare o completare opere, impianti o servizi complementari alle attività turistiche, un contributo rateale annuo costan te fino al 10 per cento della spesa ammessa e per un periodo di dodici anni. La legge è delegata alle Giunte provinciali che la ammi nistreranno in aderenza ai piani economici, impegno complessivo per la Regione, 100

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 51 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
istituti autonomistici locali, in ordine ai quali si può porre un discorso di aggiornamento e di ristrutturazione in armonia alle nuove esigenze venute via via maturando, ma mai un discorso diretto alla liquidazione degli istituti stessi. Questa osservazione, che riteniamo valida in linea di principio, può avere un concreto ed attuale riferimento al futuro della Pro vincia di Trento, il rafforzamento della cui autonomia - paralle lamente a quella della Provincia di Bolzano — deve in ogni caso essere

assicurato come uno degli impegni prioritari ed irrinun ciabili del Governo verso le popolazioni locali. Due, a nostra avviso, sono gli aspetti che caratterizzano oggi la vita regionale: una profonda incertezza sulla futura strutturazione degli istituti di autonomia, in grave ritardo nell'affrontare adegua tamente i sempre più stringenti problemi della vita economica e sociale. Il primo aspetto è, per cosi dire, la « faccia » istituzionale della permanente acutezza della questione etnica. Pensare che

fascismo tra le popolazioni sudtirolesi e lo Stato italiano avrebbe potuto essere rimarginata solo at traverso una coraggiosa politica, nazionale e locale, di apertura democratica tale da garantire alle popolazioni stesse, con la maggiore celerità possibile, il dispiegarsi dei più ampi poteri di autogoverno, l'adeguato inserimento nei pubblici uffici, la pro gressiva ed effettiva introduzione del bilinguismo in tutti i settori della vita pubblica e civile ov’è oggettivamente necessaria. È ormai

gioranza - né si sono avuti la consapevolezza della necessità e il coraggio politico di contestare la linea di rinnovato centrali smo e di soffocamento delle autonomie locali portata avanti dai vari governi nazionali, in palese e permanente violazione ai pre cisi dettati costituzionali. La mancata costituzione poi, delle regioni a statuto ordinario veniva a porre la Regione Trentino - Alto Adige - con le altre regioni a statuto speciale - nella condizione quasi di « corpo estraneo » al tessuto

istituzionale del Paese e, quindi, di semore minore possibilità di etfettivo intervento nella vita economico-so- ciale, per la mancata attuazione ed applicazione, in settori de cisivi, quali quello dei diritti della Regione in materia idroelet trica e quello della compartecipazione ai gettiti tributari, dello Statuto di autonomia e per la pratica paralisi di altre norme in difetto di disposizioni di attuazione. Né si è compreso - anche, e certamente, per una visione ten denzialmente municipalistica delle

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 200 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
di inefficienza, li problema è completato dalla esistenza e dalla sovrapposizione di competenze e poteri; dello Stato in base alla legge isti tutiva tuttora operante, della Regione per le sue competenze sui parchi e sulla tu tela della flora e della fauna; delle Pro vince per l’urbanistica e la tutela del pae saggio: in questa situazione un'azione uni laterale sarebbe sicuramente non reali stica né fruttuosa: tanto più che una legge regionale in proposito non può - a parere anche dei consulenti legali

L’assessore Nicolodi (previdenza e sanità) premette la mancanza di qualsiasi com petenza regionale nel settore; ricorda tut tavia come la Regione sia sempre stata presente nelle iniziative dirette alla tutela del lavoro, collaborando con gli uffici sta tali e condizionando i suoi interventi di agevolazione all'industria al l'affidamento che le imprese richiedenti danno in campo sindacale. Ogni impegno è stato e sarà posto dalla Giunta per la tutela della liber tà e della sicurezza fisica dei

, chiedendo alla Giunta se non intenda presentare un disegno di legge per l'assunzione da parte della Regione deH’amministraziDne del parco. L’ampia risposta riafferma il valore scien tìfico, naturalistico, economico e sociale del parco dello Stelvio e dei complessi problemi che da essa derivano per gli enti pubblici come per i cittadini; cosi è presente alla Regione il problema del ridimensionamento del parco; a proposito del quale sarebbe però insensato distrug gerlo o ridurlo a dimensioni

— disciplinare un ente superregionale quale è il parco dello Stelvio. La più ragionevole delle vie è quella della collaborazione e della comprensione che porti ad una nuova legge statale che disci plini il parco dello Stelvio tenendo pre senti le competenze regionali e provin ciali. In questa direzione opera la Giunta regionale, che ha richiesto anche l'istitu zione di un apposito comitato di studio, formato da rappresentanti della Regione, delle Province autonome, del Ministero competente. Per i problemi

attuali, dal risarcimento dei danni provocati dalla sel vaggina all’utilizzazione del patrimonio bo schivo. all'esercizio della caccia e della pesca sono stati avviati contatti col nuovo amministratore in clima di cordiale colla borazione e con qualche primo risultato. Giornata piena per le interrogazioni quella del 18 luglio: ne sono state svolte cinque. La prima, del consigliere Vinante (PSI) chiedeva di conoscere, distinti per settore, i fondi assegnati alla Regione sulla legge per le aree depresse

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 37 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
Consiglieri regionali della Provincia di Bolzano: Amonn Erich (svp) - Benedikter (svp) - Bellini Schettini (pei) - Carminiti (psi) - □orna (pri) - Erckert (svp) - Forer (svp) - Magnago (svp) - Mayr (svp) - Menz Popp (svp) - Mitolo (msi) - Muther (svp) - Negri (de) - Panizza (de) - von Pretz (svp) - Pupp (svp) - Strobl (svp) - Tessmann (svp) - Thaler (svp) - Toma (ind.). Consiglieri regionali della Provincia di Trento: Albertini (de) - Be nedetti (de) (*) - Canestrini (pei) - Corsini (pii

regionali della Provincia di Trento: Albertini (de) - Avancini (psu) - Bolognani (de) - Carbonari (aca) (*) - de Carneri (pei) - Corsini (pii) - Dalvit (de) (”) - Fronza (de) - Giuliani (de) - Grandi (de) - Grigolli (de) - Kessler (de) - Manica (psu) - Margo- nari (de) - Martinelli (de) - Mattivi (de) - Odorizzi (de) - Peraz zolli (de) - Preve C eccon (msi) - Pruner (pptt) - Raffaelii (psu) - Salvadori (de) - Santoni (de) - Segnana (de) (***) - Sembenotti (pptt) - Tanas (psu) - Vinante (psu

). (•) In data 9 febbraio 1968 ai cons. sen. Carbonari subentra il cons. geom. Gazzi (aca). - (**] In data 15 novembre 1967 al cons. Dalvit subentra il cons. Gabrielli (de). - (***) In data 15 novembre 1967 al cons. Segnana subentra I! cons. Marziani (de). Consiglieri regionali della Provincia di Trento: Albertini (de) - An- dreolli (de) - Banal (de) - Benedetti (de) - Berlanda (de) - Bondi (psi) - Gardella (pii) (*) - Dalla Rosa (de) - Dalvit (de) - Kessler (de) - Lorenzi (de) - Odorizzi (de) - Paris (psi

) - Pedrini (de) - Preve Ceccon (msi) - Pruner (pptt) - Raffaelii (psi) - Rosa (de) - Salvadori (de) - Samuelli (de) - Sassudelli (de) - Scotoni (pei) - Segnana (de) - Trentin (de) - Turrini (do) - Vinante (psi). (*) In data 25 novembre 1958 al cons. Gardella subentra il cons. Corsini. Consiglieri regionali della Provincia di Bolzano: Agostini (pii) - Benedikter (svp) - Bernhart (svp) - Bertorelle (de) - Brugger (svp) (•) - Dalsass (svp) - von Fioreschy (svp) - Gebert (svp) - Gouthier (pei) - Jenny (svp

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 106 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
turistico intenso (Ceve- ; dale, vai Gardena, Merano-lvigna, Bolzano-Renon; Latemar e Pian de Corones) ; b) sviluppo iniziale (laghi di Resia, vai Senales, alta valle Isarco, prato Piazza, valle Aurina, vai Passiria-Bres- sanone-Plose) ; c) zone ancora allo stato potenziale (vai d’Ultimo, vai Sarentino, Rio Pusteria). il criterio della distinzione del terri torio provinciale per zone è assunto anche nel programma trentino. Ed anche per questa provincia la nuova arteria del Brennero ha un significato

di fondo, con l'avvertenza che è ur gente predisporre adeguati collega- menti per agevolare la deviazione del grande traffico verso le zone turì stiche delle valli. i problemi della doppia stagione, della qualificazione residenziale, della qualificazione degli operatori sono presenti per Trento come per Bol zano. I gruppi di aree individuati dal programma della Provincia autonoma di Trento sono essenzialmente due: a) aree di sports invernali e di resi- ! denza estiva, fra i quali vengono ri cordati

cazioni, il che spiega come anche Bolzano, sempre vigile nella difesa delle caratteristiche dell' economia locale, abbia dato un ampio posto a questo settore. [ Agli effetti del flusso di domanda, I che conta ragionevolmente sia sulla I posizione di confine di Bolzano sia sull’interesse specifico che la do manda nazionale medesima ha sem pre rivelato nei confronti del sog- l giorno in zona alpina, viene consi derata dalla Provincia la validità del l'arteria autostradale del Brennero. Agli scopi che

Brentonico, Folgaria-Lavarone, monte Bondone, Molveno, Andalo, Fai della Paganella, Mendola-Roen, valle del Fersina, Vetriolo e passo del Broccon. Tutti questi sono prospicienti l'autostrada del Brennero o la super strada della Valsugana. I b) aree di sviluppo turistico inver nale ed estivo, sempre a doppia sta gione, ma non insistenti sulle grandi linee. Ne sono state individuate tre: la zona compresa fra Campiglio, passo Tonale e il gruppo del Cevedale; la

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 128 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
dell’at tività regionale - ha consentito l'eli minazione totale della tubercolosi bo vina in provincia di Bolzano ed ha avvicinato notevolmente a questo tra guardo anche la provincia di Trento; registra attualmente un'analoga lotta alla brucellosi; ha elevato in misura sensibilissima il livello genetico e di conseguenza la produzione lattiero- casearia dal lato qualitativo, tanto che non è ormai più infrequente che gli enti di riforma e le grandi stalle della pianura nelle zone di bonifica attin gano

della commercializzazione: i benefici sono riservati alle cooperative, con l'esclusione degli operatori privati. I risultati, dall’inizio della legge al 30 giugno scorso, sono così sinte tizzati (vedi grafico precedente]. Un settore nel quale la Regione oc cupa posizioni di avanguardia è quello della protezione contro la grandine. La costituzione di appositi consorzi - lungamente propagandata ed inco raggiata dopo che studi ed esperienze avevano indicato i mezzi più idonei - è stata

di frutteti o vigneti da promiscui a spe cializzati, allestimento di nuovi frut teti o impianti di vigneti specializzati, acquisti di materiale vivaistico per la selezione viticola, sperimentazioni e studi. Un discorso a parte meriterebbe - per l’importanza che riveste nel contesto della situazione economica dell’agricoltura - la zootecnia: sono oltre trecentomila i capi grossi degli allevamenti regionali, di cui 200.000 bovini (con 120 mila vacche da latte), 50 mila suini, 12.000 equini che con tano

regionale alla realizzazione del centro sarà di ottanta milioni. Di ben altro ordine le cifre comples sive della presenza regionale nel cam po della zootecnia riferita, in massima parte, all’allevamento bovino: due mi liardi e 333 milioni nel quadriennio. Un miliardo e 273 milioni sono stati erogati sulla legge regionale 1 set tembre 1962, n. 18 «provvedimento per il miglioramento ed il risana mento del patrimonio zootecnico », legge che - riprendendo ed ampliando indirizzi adottati fin dall’inizio

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 135 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
la cooperazione Il fenomeno cooperativistico ha una importanza del tutto particolare nella nostra terra: interessa 106 mila soci - tutti capifamiglia — e tocca diret tamente l’interesse di una gran parte della popolazione. A 720 salgono le cooperative tren tine, con 85.000 soci; 270 sono quelle dell’Alto Adige, con 21.000 soci. La federazione consorzi cooperativi a Trento e l’Unione provinciale coope rative e mutue ed il Raffeisenver- band Südtirol di Bolzano, sono gli organismi guida di questo

imponente complesso di attività economiche che vanno dalle casse rurali, con la loro nota azione a vantaggio della classe agricola, alle cooperative di consumo e di raccolta, ai consorzi elettrici, alle cooperative di lavoro, a quelle che esercitano le attività secondarie e terziarie nel campo dell’agricoltura. Un discorso a parte, data l’impo nenza del fenomeno, meritano i ma gazzini per la conservazione e la la vorazione dei prodotti: come per le Casse rurali e artigiane più partico lareggiati accenni

, n. 8 - « Provvedimenti a favore della Cooperazione » — delegata per l’attuazione alle province di Trento e di Bolzano — che prevede l’eroga zione di sussidi e contributi per l’in cremento ed il miglioramento della cooperazione nella Regione, intesa come movimento di progresso e di solidarietà. Ai sensi della legge, vengono stan ziati fondi per lo studio della coope razione, per la pubblicazione di studi cooperativistici di particolare inte resse, per promuovere riunioni e con vegni per la trattazione di problemi

cooperativi, per organizzare viaggi di studio e la partecipazione a convegni e congressi cooperativistici, per cu rare la stampa e la propaganda della cooperazione ed attuare iniziative a carattere divulgativo, connesse alle esigenze di un maggior sviluppo e di una più moderna struttura della coo perazione. Interviene con contributi anche per l’organizzazione e lo svolgimento di corsi di preparazione e di aggiorna mento per gli amministratori, i sin- daci, i dirigenti e il personale dipen dente degli enti

l’erogazione di contributi e sus sidi è la vigilanza sulle cooperative, compito affidato alle tre associazioni di « rappresentanza, tutela, assistenza e revisione delle cooperative ad esse aderenti»: la Federazione dei Con sorzi Cooperativi nella provincia di Trento, il Raiffeisenverband Südti rol e l’Unione Provinciale Coopera tive e Mutue nella provincia di Bol zano; le quali provvedono con la re visione obbligatoria biennale di tutte le cooperative associate, l’assistenza tecnica, legale

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 198 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
e le prime due sue variazioni, non figurano fra le leggi della Regione. In occasione di questa terza variazione - che opera uno spostamento interno a finanziare la legge relativa al centro logistico di Selva in Gardena - l'approvazione è stata invece concessa anche dal SVP in considerazione forse del particolare interesse del provvedi mento finanziario per la provincia di Bolzano.

La legge viene a completare una lunga serie di interventi regionali - iniziati nel 1960 - per la costruzione di nuovi ospedali o l'am pliamento e l'ammodernamento di quelli esi stenti. Una modifica di particolare rilievo è stata apportata con l’art. 1 che estende i previsti benefici a tutti gli istituti pubblici di cura della regione, mentre le leggi precedenti avevano precise destinazioni. L’estensione è stata resa possibile dalla stesura di un piano ospedaliero che precisa le necessità

-4 miliardi. Legge regionale 2 settembre 1968, n. 28 - « Intervento della Regione per il migliora mento dei servizi di trasporto degli infermi ». Approvata dalla Giunta regionale il 18.3.1968. Approvata dalla Commissione legislativa com petente il 10.7.1968. Approvata dal Consiglio regionale il 26.7.1968. Il titolo stesso della legge ne definisce le fi nalità: si tratta di 50 milioni, ripartiti a metà fra le due province, a disposizione dei comi tati provinciali della Croce Rossa di Trento e Bolzano

e della Croce Bianca di Bolzano, es senzialmente per l’acquisto di nuove auto- ambulanze ed il perfezionamento del servizio trasporto infermi. Dichiaratamente la legge ha carattere tran sitorio e prelude ad un provvedimento or ganico di coordinamento del settore. Legge regionale 2 settembre 1968, ri. 29 - « Finanziamento deile comunità e dei consor zi di Valle ». Approvata dalla Giunta regionale il 7.6.1968. Approvata dalla Commissione legislativa com petente il 21.7.1968. Approvata dal Consiglio

regionale il 30.7.1968. Rappresenta lo stralcio di un altro, più ampio provvedimento che riguardava la costituzione, i compiti, il funzionamento delle comunità di valle per l'intera regione. Ritirato il primi tivo disegno di legge per l’accertata esigenza di un ulteriore approfondimento della materia, con questo provvedimento si stanziano 15 mi lioni all’anno per la concessione di contributi alle Comunità di Valle già esistenti, onde agevolarne il funzionamento. Legge regionale 2 settembre 1968

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Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 213 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
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Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
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Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
di Bolzano, con più deciso orienta mento da parte dei trentini), il tema della industrializzazione è indicato come la soluzione strategica e defi nitiva del nostro sviluppo economico. Pare infatti indubbio che l’agricoltura sia destinata per un periodo ancora considerevole a proseguire quel suo processo di ammodernamento e di ri strutturazione che, affinandone le tec niche, alleviando la fatica attraverso la motorizzazione razionalizzando le produzioni, consoliderà le sue capa cità produttive

: ma continuerà a get tare sul mercato del lavoro quelle braccia che, in ragione della sua evo luzione, diventano superflue; che l’ar- tigianato, pressato e condizionato dalla produzione di serie, non offre prospettiva alcuna di assorbimento di mano d’opera, così come il com mercio, che si giudica ormai al limite delle sue capacità di assorbimento ed, eventualmente, in relazione alle nuove tecniche di vendita, con una esuberanza di addetti. Rimangono i settori del pubblico im piego, peraltro statico, quello

di lavoro viene valu tato in ragione di 10 milioni; per cui soltanto la creazione di quei 15.000 posti richiederebbe un impegno fi nanziario di 150 miliardi; senza con tare le necessità pressanti - in questo nostro tempo di costante e veloce sviluppo tecnologico, di ampliamento dei mercati e, con essi, della concor renza del rinnovamento e dell’aggior namento degli impianti. Cifre, come si vede, da capogiro. Al meno a considerarle così, d’acchito. Se invece guardiamo indietro in que sti ultimi anni

e facciamo un po' di conti, ci accorgiamo che, in fondo, i traguardi che la programmazione ci prospetta non sono fuori della realtà; e che le nostre attese e le nostre speranze per il futuro hanno saldi motivi a loro conforto. Rimane comunque la certezza che al di fuori del settore industriale non esiste una prospettiva sufficientemen te sicura di sviluppo; mentre un de cadimento di esso - per l’interdipen denza dei fenomeni economici - fini rebbe sicuramente per avere conse guenze negative anche sugli

altri aspetti dell’economia. Ecco, allora, che si impone un esame della politica svolta, dei traguardi rag giunti, delle iniziative attuate, delle premesse che sono state poste affin ché fosse possibile questa ristruttu razione. Una impresa non facile: si trattava - ed in buona parte si tratta ancora di trasformare una economia tradizio nale che da sempre aveva avuto il suo pilastro nell’agricoltura per farne una società moderna ed avanzata, al lineata a quella di Paesi e Regioni che, pur vicini

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 94 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
un lungo sforzo per uscire dall’ isolamento La dura lezione che la grande crisi economica degli anni '30 aveva dato a tutti i responsabili della vita nazio nale e internazionale; il successo che per contro hanno avuto, all’indomani dell’ultima guerra mondiale, i pro grammi di sostegno e di intervento per rilanciare l’economia mondiale; in fine il maturare delle tecniche previ sive e il continuo ampliarsi delle responsabilità delle Pubbliche ammi nistrazioni possono indicarsi come le esperienze

in base alle quali, anche da parte delle correnti politiche e di pensiero più avverse, è stato accet tato, sia pure con sfumature assai si gnificative, il principio della program mazione in politica economica. L’Ente pubblico - e la Regione in par ticolare per i compiti specificamente economici che lo Statuto le affida - ha assunto coscienza, al tempo stes so, della sua forza come operatore economico, delle cui decisioni i pri vati debbono tener conto, e della sua responsabilità affinché gli ostacoli

alla diffusione del benessere ed alla par tecipazione di tutti i cittadini ai beni della civiltà siano superati. è senza dubbio un vanto della Regione Trentino - Alto Adige e delle due Pro vince autonome che la costituiscono, di aver sviluppato un proprio orienta mento programmatorio in parallelo e spesso in anticipo sulle decisioni na zionali. Queste ultime hanno una fi nalità ben precisa, che il documento elaborato dal Consiglio dei Ministri nel gennaio del 1965, così indica con estrema

concretezza di espressione; « Le finalità della programmazione si riassumono nel superamento degli squilibri settoriali, territoriali e so ciali che caratterizzano tuttora lo sviluppo economico italiano. In parti colare la programmazione si propone: a) l’eliminazione delle lacune tuttora esistenti in dotazione e servizi di pri mario interesse sociale: scuole, abi tazioni, sanità, sicurezza sociale, ri cerca scientifica, formazione profes sionale, trasporto, assetto urbanistico; b) il raggiungimento di una

) e di stabilità « ester na» (equilibrio dei conti con l’estero). Entro questa prospettazione, come ve dremo, la programmazione economica regionale, sia pure articolata con le peculiari articolazioni provinciali che sono state proposte dalle procedure, ha trovato espressione rispettiva mente nel « programma di sviluppo economico per il quinquennio 1966- 1970 » per la Provincia autonoma di Bolzano; nello « Schema di sviluppo economico provinciale » per la Pro vincia autonoma di Trento e nel con seguente

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 43 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
Durante la legislatura 1960-1964 fu Presidente del Consiglio regionale e del Consiglio provinciale di Bolzano. Nei due primi anni della quinta legislatura fu presidente del Consiglio provinciale e dal 1967 Presidente del Consiglio regionale. Il più significativo riconoscimento alla validità e al diritto di essere della Regione Trentino-Alto Adige, intesa come entità politico-amministrativa, è venuto dai consiglieri che ne hanno costituito le prime cin que assemblee legislative con particolare

riferimento, a sostegno della tesi, per i rappresentanti delle mino ranze, autonomisti e no. Nessuno di essi ha mai avuto occasione, neppure nella foga dialettica di pur aspre polemiche, di con testare o di mettere in forse la corretta destinazione e l’onesto maneggio del pubblico denaro. Questa e altre circostanze, impedendo che sull’atti vità dell’Ente autonomo si proiettasse una sia piccola ombra di sapore scandalistico, hanno concorso a conferire alla nostra Regione il prestigio di cui meri tatamente

gode. Sono stati molti i consiglieri che coi loro mattoni o col contrappeso delle loro critiche hanno concorso a costruire questo solido edificio che, di certo, non crollerà per colpa dei suoi realizzatori. Soltanto due di essi, l'ex presidente della Giunta avv. Tullio Odo rizzi (DC) e il socialista Mario Vinante, godono però fra i trentini del singolare privilegio di aver assistito alla posa della fatidica prima pietra e di aver poi con tribuito ininterrottamente dal 1948 ad oggi, alla forma zione

e alla crescita di questa Regione, attraverso le sue leggi e i suoi ordinamenti. L’Ente autonomo iniziò la propria attività legislativa il mattino del 13 dicembre 1948, dopo il riconoscimento giuridico ottenuto con la legge costituzionale del pre cedente 26 febbraio la quale rese esecutivo lo Statu to speciale della Sottocommissione Perassi e applicò il patto Gruber-Degasperi. Quel 13 dicembre, lo ricordo benissimo, Mario Vinan te, giunse all’appuntamento, nella sala di Piazza Dan te, un poco

e giornalistici. Ci si chiedeva perché i socialisti della vallata lo avessero preferito a Ottone Dalprà, loro vessillifero antimarcia, e al dott. Felicetti, recentemente passato al PSIUP, considerando, anche, che la sua tessera odorava ancor d’inchiostro avendola ottenuta sul finire del 1945. In precedenza aveva ritirato, come tanti altri impiegati, quella del PNF senza però manifestare eccessivi entusiasmi per quel regime. Anzi, proprio al tempo dell’orbace non era difficile vedere « Mario- ti » (così

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