Vittorio Alfieri : il poeta del mito ; 23° simposio internazionale di studi italo-tedeschi ; resoconto dei colloqui internazionali di ricerca sul tema: etica e scienza per il governo dello sviluppo ; la ricezione della fenomenologia tedesca nel pensiero italiano e francese = Vittorio Alfieri.- (Studi italo-tedeschi ; 23 )
Cavallucci perugino, e dedicate al Sereniss. Principe Pietro Grimani, Doge di Venezia, Venezia, Pietro Bassaglia, 1747, p. 131. 19) ANGELINI, Della “Merope”..., pp. 128-29; MAFFEI, La Merope..., pp. 32-33. 20) ANGELINI, Della “Merope”..., pp. 128-29; MAFFEI, La Merope, pp. 31-33. 21) I. PINDEMONTE, Elogio del marchese Scipione Maffei, in Elogi di letterati, I, Verona, Libanti, 1825, pp. 52-53. Abbastanza sfocato è il giudizio con cui Pindemonte si sbriga del Lessing: “Non parleró del Tedesco
Lessing, che nella sua Drammaturgia il biasma, vedi acutezza di critica,! che non seguità in ogni suo passo Euripide, secondo il quale Egisto conoscea se medesimo, ed entrava in Messene col disegno bello e fatto di ammazzare il Tiranno” (p. 51). 22) Cfr. V ALFIERI, Tragedie, edizione critica, vol. X, Merope, Testo dejinitivo e redazioni inedite, a cura di A. FABRIZI, Asti, Casa d’Alfieri, 1968, p. 3. Alfieri allude alla morte del fratellastro, figlio del primo marito di Monica Tournon, il marchese
di Cacherano, di cui anche nella Vita, Epoca I, cap. V 23) Giova a questo punto mettere insieme le schede disponibili sulla presenza del Maffei tra i libri e le carte dell’Alfieri. Negli atti Aljieri in Toscana sopra citati, troviamo il Maffei nel catalogo dei libri alfieriani di Villa Strozzi (F. ARDUINI, Vicende della biblioteca di Aljieri: un dono , munijico' di Frangois-Xavier Fabre alla Palatina di Ferdinando III, I, pp. 131-65 (p. 134); la Merope è presente nell’ “Inventaire des livres trouvés dans
la maison des émigrés Albany et Alfie- ry rae de Provence Maison Thélusson” (redatto nel 1794), edito da CH. DEL VENTO, “Io dunque ridomando alla plebe francese i miei libri, carte ed effetti qualunque”. Alfieri émigré a Firenze, II, pp, 491-578 (p. 571). Tra i libri di Alfieri a Montpellier è presente una Merope (Venezia, appresso P. Bassaglia, 1797 [ma sarà 1747]), acquistata nel 1798 (come sembra di poter ricavare da una lettera alFAlfieri di Ippolito Pindemonte pubblicata dalla Domenici) per 4 paoli
: cfr. V ALFIERI, Tragedie postume, III, Alceste Prima, a cura di C. Domenici, Alceste Seconda, a cura di R. de Bello, Asti, Casa d’Alfieri, 1985, pp. 321-22. L’Alfieri si interessó anche ad altre opere del Maffei, come testi- monia la nota autografa (conservata ad Asti) che si riferisce all’erudito e biblio- filo Giovanni Battista Baldelli (1766-1831), pubblicata dal Caretti nel commen- to alla lettera di Alfieri al libraio Carlo Scapin di Padova del 4 agosto 1798: “Pregheró il sig.r Cavalier