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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1930
Trentino e Alto-Adige.- (Studi e monografie ; 7).- (Rapporti fra proprietà, impresa e mano d'opera nell'agricoltura italiana ; 3)
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Pagina 74 di 88
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Treves
Descrizione fisica: 83 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Landwirtschaft
Segnatura: III 106.613
ID interno: 93050
ovvero, mediante una mercede più elevata, il casaro medesimo provvede alla cibaria. Degno infine di rilievo sono i giornalieri che sono occupati nei magaz zini di frutta nella stagione autunnale invernale, il cui principale contin gente è dato da elementi femminili ; il compenso viene concesso a giornata, eccezion fatta per i dirigenti che vengono pagati mediante una fissa mensi lità e talora anche cointeressati nella gestione. I pochi impiegati che sottostanno nel Trentino ed Alto-Adige

dal ’70-90 venne fron teggiata pure attraverso un intenso lavoro all’estero, i cui risparmi furono subito impiegati nell’acquisto di altri fondi di proprietà borghese o nella eliminazione dei pesi ipotecari (1). Questa l’evoluzione avvenuta nel Trentino. L’Alto-Adige ebbé da secoli una propria rappresentanza rurale — del Bauernstand ceto elei contadini-proprietari — alla dieta provinciale, prova evidente questa di una diversa situazione economico-sociale e quindi, ad onta delle interferenze

feudali ed ecclesiastiche, di una maggiore indipen denza. Ma essendo la regione del Trentino ed Alto-Adige di natura montana, le normali colture del suolo non rendono che modestamente e risulterebbero sovente pressoché irredittizie qualora si dovesse attuarle in regime di sala riato ed avventiziato : solo le plaghe ad intensa produzione frutticola, che impiega un modesto quantitativo di lavoro manuale, possono normalmente prosperare ovvero altre che sono dotate di produzione legnosa a favore delle

private aziende o d’altri cespiti ed attività non rurali (industria alberghiera di modeste esigenze come nell’Alto-Adige, di industrie del legno come nella Gardena, ecc.) riescono a mantenersi in equilibrio. Le sorti quindi della piccola proprietà coltivatrice, in condizioni nor mali di produzione, dipendono in gran parte da altri coeffi centi. economico- sociali. L’Alto-Adige trovò il modo di salvaguardare la. proprietà coltiva li) La formazione della piccola proprietà coltivatrice nel dopo-guerra

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1930
Trentino e Alto-Adige.- (Studi e monografie ; 7).- (Rapporti fra proprietà, impresa e mano d'opera nell'agricoltura italiana ; 3)
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Pagina 16 di 88
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Treves
Descrizione fisica: 83 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Landwirtschaft
Segnatura: III 106.613
ID interno: 93050
trovano occupazione nell’industria alberghiera e sul fondo-valle in qualità di lavoratori agricoli o dell’artigianato ; inoltre dalle campagne provengono impiegati, maestri e maestre, addetti ad uffici pubblici e privati in numero notevole ; ( piasi tutti però si fermano nell’Alto-Adige. Anzi immigrano in numero considerevole lavoratoli agricoli sul fondo- valle ti no a . Merano, coloni trentini sulle aziende eli Bolzano e d’altre nella zona fino a Merano : elementi di Val di Non discendono

, viticoltura). Il sistema celtico tendeva alla dispersione dei complessi aziendali. Appare verosimile che l’origine di molti villaggi trentini possa essere riferita alla fondazione celtica; intorno ai primieri casolari e fondi devono essersi sviluppate — per contingenze idriche ed ado zione del sistema latino — le susseguenti generazioni. Il disperdimento delle aziende nell’Alto-Adige deve in parte pure avere origini celtiche ; però quivi per specifiche ragioni storiche ed idrogeologiclie si potè

maggiormente mantenere il sistema originale attraverso i secoli. Poi ché, dal lato agrario, il tipo celtico rappresentava una organizzazione inte grale, cioè intorno ai casolari si aggruppavano i seminativi ed i prati e gli adeguati beni si Ivo-pastorali. La conquista romana apportò un vasto riordinamento civile nel Tren tino, dove lingua, usi e costumi e diritto divennero ben presto latini (1) ; però l’ordinamento terriero preesìstente non deve aver subito alcun radicale mutamento. L’Alto-Adige venne

conquistato parecchio tempo dopo il Trentino, allor quando Druso nel 15 a. C. lottò un triennio per domare le popolazioni mon tane dell’Alto Adige e ricongiungersi al Lago di Costanza col fratello. I Ko- (l) L’editto della Tavola desiano- (40 d. G.) documenta il fatto specifico, cioè le po polazioni della valle di Non s’erano abusivamente assunti diritti connessi colla cittadi nanza romana, da lungo tempo, -per salvare dall’incameramento i beni vicinali e per go- dere^ altri favori ; anzi avevano adottato

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Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1930
Trentino e Alto-Adige.- (Studi e monografie ; 7).- (Rapporti fra proprietà, impresa e mano d'opera nell'agricoltura italiana ; 3)
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Pagina 14 di 88
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Treves
Descrizione fisica: 83 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Landwirtschaft
Segnatura: III 106.613
ID interno: 93050
CAPITOLO II. A) Cenni sulla demografia. La popolazione presente di fatto ammontava all’epoca dell’ultimo cen simento, 1° dicembre 1921, a (111.717 abitanti e la popolazione residente (le gale) a 663.537 abitanti, distribuiti per circa il 61 % nel Trentino e per il 36 % nell’Alto-Adige, come dimostra il seguente specchietto. La popolazione (censimento 1921). La densità raggiunge 16, rispettivamente 48 ab. per Kmq. di superficie territoriale, vale a dire la media di altre regioni montane

(Piemonte 17 e 49 ab. per Kmq. nelle zone montane). Tuttavia fra Trentino ed Alto-Adige esiste una notevole differenza, giac che il primo denota una densità pressoché 'doppia rispetto al secondo, per grado di produttività sia nel Trentino indiscutibilmente inferiore. Più evidente risulta il differenziamento demografico riportando i dati ad una scala più ampia, cioè alla densità per Kmq. di area lavorabile. Com plessivamente risiedono 351 abitanti, ma il co efficiente sale a 420 ab. nel; Trentino, mentre

nelP Alto-Adige scende a 280 abitanti. (Nei Trentino prevale l’addensamento della popolazione in piccoli vil- l6ggÌ.e~l>orghi, attorno ai quali è dislocata in ordine sparso e frammentato la campagna lavorata ; nell’Alto-Adige prevalgono !.. casolari s parsi 'sui fondi lavorati oppure minuscoli aggruppamenti di caseggiati quasi sempre sciolti gli uni dagli altri (eccezione fatta dell’Alta Venosta, dei dintorni di Bol zano, parzialmente della Posteria e di qualche altra plaga). Elementi diversi

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Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1930
Trentino e Alto-Adige.- (Studi e monografie ; 7).- (Rapporti fra proprietà, impresa e mano d'opera nell'agricoltura italiana ; 3)
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Pagina 67 di 88
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Treves
Descrizione fisica: 83 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Landwirtschaft
Segnatura: III 106.613
ID interno: 93050
per difetto di proventi silvo-pastorali o per la gravezza dell’adeguato uso — mal grado le estensioni boschive circostanti —, nell’Alto-Adige l’equilibrio è ri stabilito attraverso il congegno consortile e pertinentale, il cui minimo spo stamento travolgerebbe Finterà struttura aziendale. Del resto le maggiori imprese capitalistiche silvo-pastorali spettano ai Comuni sia in forma di beni pubblico-demaniali quanto presumibilmente pa trimoniali. In particolar modo la Venosta possiede notevoli

estensioni, sulle quali le popolazioni od i masi, come suona il concetto nell’Alto-Adige, eser citano ampli diritti di uso civico. II. — Le imprese armentizie. Kisultano sporadiche, in seguito alla struttura terriera in precedenza rilevata ; solo qualche pecoraio locale alpeggia gli ovini propri ed altri affida tigli da vicini sulle montagne più disagiate, per le quali paga un congruo affitto. Tendesi naturalmente alla continuità di pascolo. III. — 'Le imprese staccate dal suolo. Qualitativamente

esistono le imprese già riassunte per il Trentino; tut tavia i negozianti di legname — mediante numerose segherie — assumono nell’Alto-Adige un maggior rilievo e le imprese per la elaborazione e lo smer cio delle frutta una notevole consistenza. Bolzano e Merano sono centri importantissimi per il commercio delle frutta — in prevalenza mele ■ — e per la corrispondente manipolazione. Di ordinario, come già venne rilevato, le frutta si contrattano sull’albero prima della raccolta « a blocco » per

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Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1930
Trentino e Alto-Adige.- (Studi e monografie ; 7).- (Rapporti fra proprietà, impresa e mano d'opera nell'agricoltura italiana ; 3)
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Pagina 20 di 88
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Treves
Descrizione fisica: 83 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Landwirtschaft
Segnatura: III 106.613
ID interno: 93050
i tonfativi di imitare l'uso e la proprietà silvo-pastorli, sollevarono opposi zioni a mano armala nell'Alto-Adige : i beni delle vicini« e comunità nel Trentino vennero assegnati per la gran parte al Tei) te comunale die da or gano agrario assunse funzioni prevalentemente politico-amministrative : grassazioni d'ogni genere e contribuzioni furono imposte ai privati ed ai vil laggi. di maniera che la regione ne usci economicamente liaceata. 2Cel 181Ö rientrò i'Amstria. Furono aboliti i privilegi

feudali, affrancati i « livelli » gravanti sulle campagne, regolati e disciplinati in parte mediale appositi commissioni i dirilli di proprietà e di uso dei beni silvo-paslorali, introdotto il catasto flSoo) per equilibrare T’imponibile fondiario e quindi il libro fondiario per assicurare lo sialo giuridico degli immobili, codificate le tradizioni vigenti nell'Alto-Adige a proposito dell'unità aziendale (1900) eri istituito nel 1880 il Connirjlio agrario. il 1 novembre IMS entrarono in Trento

di strade, acque, sentieri si susseguono senza possi bilità di una stabile sistemazione; l'ampiezza risulta sempre — eccezion fatta dei Tondi appartenenti a categorie borghesi — inferiori al fabbisogno fami gliare (tanfo lavorativo quanto produttivo). Il sistema vincolistico dell-’A lto-Adige parte dal concetto del bene fami gliare e delleronomia terriera in generale. I terreni lavorabili vengono di stinti in vincolati e liberi; i primi comprendono i complessi aziendali ba stanti per una famiglia

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