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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1925
Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
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Pagina 86 di 198
Autore: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Luogo: Roma
Editore: S.A.I. Industrie Graf.
Descrizione fisica: XII, 186 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturzerz. S. [181] - 182
Soggetto: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Segnatura: I 119.191 ; I A-4.606
ID interno: 161448
pugnale in mano, in atto di uccidersi. Pare probabile che essa sia opera di Jorg Kolderer, il costruttore degli sporti, del 1525. Alle pareti notiamo; a) due eccellenti lavori di tempera di 1111 ignoto maestro tedesco del principio del se colo xv che rappresentano la Visitazione di Mafia Vergine e la Fuga in Egitto, prove nienti dalla Chiesa di Santa Margherita; b) quattro grandi tavole dipinte che erano suiraitar maggiore gotico della parrocchiale fatte eseguire da Giovanni Multscher di Ulina

nel 1456-1458. L'autore non ci è noto con precisione. Ciascuna tavola o battente ha due quadri che illustrano scene della vita di Maria Vergine (tra le quali la migliore è la Morte di Maria) e della Passione. Questi dipinti sono molto importanti per l'arte te desca e specialmente sveva: essi furono re staurati ed in parte ridipinti nel 1898 dal prof. A. Hauser di Monaco ed ora presentano una bella gamma di vivi colori; c) un breve originale d'indulgenza per la parrocchiale, del 1333, con nitide

miniature; d) disegno del pergamo della parrocchiale fatto nel 1525 dal pittore vipitenese Vigilio Räber, levato nel 1753; e) disegno a penna originale rappresen tante una pianta-veduta della città come era nell'anno 1608, eseguito per ordine del can celliere Matteo Burglechner; /) un armadio a molti cassetti, intagliato con legal di vari colori. Le quattro figure sono la Giustizia, la Carità, la Temperanza e la Prudenza. È un bel lavoro di produzione lo cale.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1925
Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/161448/161448_101_object_4463188.png
Pagina 101 di 198
Autore: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Luogo: Roma
Editore: S.A.I. Industrie Graf.
Descrizione fisica: XII, 186 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturzerz. S. [181] - 182
Soggetto: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Segnatura: I 119.191 ; I A-4.606
ID interno: 161448
i dotti se essa sia stata dopo la Via Claudia Augusta che seguiva la Val Venosta, la prima via nella regione atesina tra il mondo latino e la Germania. Ciò è però probabile, date le sfavorevole condizioni naturali della Val dTsarco e ia vicinanza al centro romano di Maia (Merano), Anche il nome di Giovo non ha una origine da tutti accettata, ma mentre qual cuno lo mette in relazione ad un « mons Io vis », altri pongono l'etimologia pili facile e natu rale dalla parola, latina jttgiis (giovo). Quali

siano state esattamente le comuni cazioni ed i transiti per questo valico all'epoca romana e quale intensità o meno essi abbiano avuto, è difficile studiare e meno ancora affer mare, Tuttavia qualche scoperta archeologica come le monete dell'imperatore Traiano tro vate nell'alta Val Passiria sulle rive del Rio di Valtina (Waltenbach) e tratti di via indi cati come romani, ci attestano che senza dub bio i romani conobbero e usarono il valico. Certo co 11'apertura della via dell'Isa] co nel tratto

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