grandißlmo honors et triunfo , non contò più di due Vefcovi ( cofa, che confelfa anche il Sig. Muratori negli Annalid'Italia all' Anno 1328.); guanto meno quella di Milano, in cui come leftè udimmo, piccola ftfta d 'kebbe? Si potfà psrfuader di leggieri, che nella men festeggiata fienvi entrati più Vefcovi, che nella affai più {bienne? VII, Benché fi figuri, che non men di tre Vefcovi abbiati folen- nizzata la Coronazione del Bavaio feguita in Milano. Vi farà quin di per avventura intervenuto per vieppiù

quello di Regio. Per altro col Villani camminati perfetta mente d'accordo anche i due Padovani contemporanei Scrittori , che fono i Cortufi Tom. XII. Rer. Jtal. Scriptor. col. S40. , ove della prefata Coronazione feguita in Milano parlando 1' accertano sattem, non già: per mano del Vefcovo di Trento , ma anzi per Epifcopum cAreti num., & Epifcopum Brmìenfem nbelles Ecckßae . E per rapporto al- FominertcTC il Vefcovo di Trento, concorda ancora BonmcontroMo- rigia Scrittore del Cronico di Monza

agli Annali di Milano, febbene anche dal Ch. P. Gio. Domenico Mani! in Notts ad To. : F, Odorici Raynaldi ad è®. ct>* 1327. Yalufoffi cotasto la teftimonianza lorc>, che conforme al ' x 2 Fuh

domanda brevemente non .meno che fran camente m avvifo di poter soddisfare con dire , ciò eflfer avvenuto parte pel Parlamento 3 di cui {opra facemmo ricordanza, fupponen-, do i detti Scrittori , che il noftro Vefcovo: nel medefimo abbia avu to impegno, ed intereffe : parte .dall'* eflferft immaginati «, che sciolto tal Parlamento, e partirò da Trento il Bavaro, gli abbia fatta {cor ta il noftro Prelato, seguitandolo fino a Milano , e quivi con etto- lui trattenendoli, qual Partitante della Fazione

de Ghibellini con tra quella de ^ Guelfi, tutte cofe da noi {ventate con la contraria te-, ftimonìanza dì autentiche Carte. XXI. Se non che ha potuto dar anfa a . fimigliante impoftura an che l'equivoco di confondere la Coronazione del Bavaro con la Co ronazione VII. feguita fìmiimente in Milano nel M.CGC.XI., cui v'ha tutto il motivo di credere intervenuto il noftro F. Enrico, fecondo il Corio, ed un Manoscritto. Anzi affermandofi ciò al det to anno M.CCC.XI. negli Annali Milane!! da noi già citati, v'ha

ra- * gione di sospettare, che ficcome il loro Autore trovò il Vefcovo di Trento flato presente alla Coronazione del detto irrigo FU. fatta ini Milano, l'abbia poscia voluto quivi del pari presente anche a quel la del mentovato Bavaro. Che nel detto anno 1311. il noftro F. Enrico ü a fi ritrovato in Milano, può vederli preffo il P. Gregorio di Valcamonica Provinciale Minore Riformato , nella fu a Opera de' 'Popoli Camuni pag. 379. e feg., ove reca un Diploma del medefimo '■irrigo fu. con la Data : Me dio

di Carlo V. . ed anche si della felicijpma Cafa d*^iußria fedele e perpe tuo Tutore . the della Chief a ferma Colonna. Loda in lui, non che' la Gcnerof % ed Jllußre Progenie di Madruzzo , ma eziandio Y eccelfo %Anim® 3 f eaeìfe z e rare Virtù , /' immenfa Bontà 5 e Gentilezza^ il glorio] 0 grido del# alto, e degno nome &c. Altra di ^Akjfto degli Horatj Bshgnies in data da Milano a 3 20 d'Ottobre del 1546. in cui accerta, che dal Mondo ogni kor fentiva produrre del gran Cardinal di Trento Magnanimità

ßupende 5 H. Opere miraculofe , e che alloggiando egli in Milano in Camp del Signor Fabio Tefcatori ebbe ad udire le infinite éf innumerabili laudi fui. Al- tra. di Lodovico Chìeregato Arcivefcovo d'Antibali in data de' 25. cembre 1546. in cui non folamente Io chiama gran Cardinale di Trena to , non pure gli manda lavorati per fuo paflàtempo di fua mano alcuni Quadretti tratti dalle Opere del q. Valerio Vicentino 3 che in { q mi- gitante lavoro lo afferma eifere ftato in que' tempi unico e lieber

4to Memorie - àcuo ^kfondre Vi(an' eletto foffe clà Corte Ccfarea in Senator di Min Ho veda u altra Lettera, che da Trento a z, di Maggio ' a 6 V riffe iA# tonio T 'barelli con la fopraferitta : villo Reverendißmo H- l Vn]/ffo w Card- é Trincile di Tremo , ó 1 Brejfenone & dignijpmo Guberna- ^ £iMil an ° m ^° f em P re GratioftJJimo & OhfervandiJJimo &c. fu- y it a &c. in Milano &c. XXL La ventèlima prima Lettera è del grand* Arcivescovo di Mi lano, e Cardinale San Carlo Borromeo, il quale

ec. ss E piti »■folto. =3 Non voglio bora reftar di farle faper, come trovando- 35 mi. VdVpaflati a ragionamento con certi Francefi, che procurano la li- 3} bcratione di xAndtlot^ gli difli 5 che e (Ten do una parte dell! prigioni in Con- flantinopolì^ & l'altra in Milano 3 a tue pareva fi doveffe governai 1 „ la'cofa di maniera, che l'uno non potesse burlarli dell' altro ec. zz E nella Profèritta di propria mano nella flessa Lettera afferma 55 effo Duca =s- Essendo io quel vero fervitor di lei, & certo Ami