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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 391 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
mitiamo qui a una semplice osservazione metodologica circa la scelta, dichiarata nella nota 251 a p. 144, di riportare “le trascrizioni in tedesco standard”, anche se “tutte le interviste con parlanti tedescofoni si sono svolte in svizzero tedesco”. Non ci è chiara la ragione di tale scelta, se non è semplicemente quella molto pratica di facilitare la lettura del volume a lettori non svizzeri; sembrerebbe infatti buona regola della ricerca in socio- e etnolinguistica riportare brani

di interviste nella varietà di lingua in cui queste si sono svolte (eventualmente con una tradu zione in una lingua standard di ampia circolazione). Naturalmente, nei Grigioni italiani ha notevole rilevanza nel repertorio linguisti co anche il dialetto italoromanzo locale, a cui P icenoni dedica infatti l’opportuna oculata attenzione. La forza del dialetto varia molto da regione a regione e da località a località (per es., nel Poschiavino, dove in ogni caso vi è un elevato sentimento di identità e prestigio

locale “italiano”, la parlata locale è assai più forte a Poschiavo, dove “il dialetto è usato in tutti gli ambiti tranne che in quello ufficiale”, 158, che a Brusio). Nel Moesano, presumibilmente per influenza del confinante modello ticinese, si assiste al fenomeno tipico del rapporto fra italiano e dialetto in aree italoromanze in questi ultimi decenni, cioè al “livellamento lin guistico verso l’italiano soprattutto fra i più giovani” (174). Rispetto a Poschiavo e Moesano, in Bregaglia da un lato

è più forte la presenza del tedesco, anche in termini di orientamento di prestigio, e dall’altro il dialetto sembra dominare come lingua veicolare, grazie anche al suo deciso valore di we-code non privo di prestigio (195). A Casi particolari dell’italofonia è dedicato, sempre ad opera di M. P icenoni , il cap. V (201-232). Si tratta della frazione bilingue italiano-tedesco di Maloja, a cui già si è accennato, e dell’isola trilingue (o plurilingue) di Bivio. A Ma loja, tipica comunità di transizione

fra mondo italofono e mondo germanofo no, e dove recentemente è stata istituita una scuola bilingue, l’analisi condotta permette di configurare (confermando in generale le conclusioni di B ianconi 1998, l’unica indagine sociolinguistica di rilievo esistente per i Grigioni italia ni prima del presente volume) una situazione per certi aspetti paradossale, in cui gli “italofoni assumono nei confronti dell’italiano, lingua maggioritaria, un atteggiamento minoritario che si traduce in difesa della

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 411 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
Werner Pescosta Storia dei ladini delle Dolomiti 2010. 712 plates. 55,00 Euro. ISBN 978-88-8171-090-4 I ladini delle Dolomiti sono una delle 12 minoranze etnico-linguistiche “storiche” riconosciute in Italia, insediati nelle cinque valli periferiche della vecchia contea del Tirolo, che dipartono dall’imponente massiccio del Sella: Val Badia, Val Gardena, Val di Fassa, Livinallongo con Col le Santa Lucia e Cortina d’Ampezzo. Questo volume intende narrare lo sviluppo di questa parte del

territorio dolomitico, dalla preistoria ai giorni nostri, mettendo a fuoco le molteplici vicende politiche, sociali, culturali ed economiche che hanno dato origine alla lingua, alla cultura e all’identità della comunità ladina. Fin dai primi anni dopo il Mille l’area ladina — esclusa Cortina d’Ampezzo, che fino al 1511 fu una delle centene del Cadore — apparten ne ai principati vescovili di Trento e Bressanone; successivamente seguì le sorti del Tirolo, essendo passata mano a mano sotto la giurisdizione

lingua neolatina, non per mise alla comunità ladina di ottenere il tanto auspicato riconoscimento politico, a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. Alla fine del conflitto, con l’assegnazione del Tirolo meridionale all’Italia, la minoranza entrò a far parte di un nuovo stato. Seguì un periodo di dub bi e perplessità — anche rispetto a certezze tradizionalmente acquisite — in cui la dimensione ladina venne negata dalle forze politiche. I ladini furono accomunati, a seconda delle circostanze

e delle decisioni internazionali, al gruppo italiano o a quello tedesco, come quando il trattato delle opzioni del 1939 li costrinse a scegliere fra le due nazionalità e, quindi, a negare la propria. Nell’ultimo mezzo secolo, un’inaspettata ripresa dell’economia ha offerto ai ladini la possibilità di affermare con più decisione la propria identità. La comunità ladina, della quale oggi fanno parte all’incirca 30.000 per sone, ha ottenuto un parziale riconoscimento legislativo e sta vivendo, per certi

versi, un rinascimento della propria lingua e cultura. Tuttavia ciò non è sufficiente a garantire la sopravvivenza della minoranza, che si trova tutt’oggi nella necessità di legittimare la propria identità etnica e di difendersi da un avvertito pericolo di assimilazione da parte della cultura italiana dominante. Questa ricerca, attraverso la ricostruzione del passato, propone alla medi tazione dei lettori temi strettamente connessi con un’esigenza oggi attuale: la ricerca delle proprie radici, che

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 10 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
Premessa Dopo l’edizione speciale della “Ladinia” del 2009, dedicata interamente al con vegno “Essere ladini oggi”, l’attuale numero XXXIV si ripresenta al pubblico con otto articoli scientifici e ben 17 recensioni. Tutti i contributi, in parte piuttosto ampi, riguardano le tre aree della Retoromania. Il volume è nuovamente correda to di un supporto elettronico (DVD) grazie al quale l’utente può navigare attra verso l’universo acustico dei dialetti parlati in Italia, con un occhio di riguardo

al Sudtirolo e al Trentino. Merita una menzione a parte anche il fatto che, a partire dalla presente annata, il nostro periodico porterà il sottotitolo “Revista scientifica dl Istitut Ladin Micurà de Rü”. Il primo contributo, di Sven K ödel , è una ricerca linguistico-statistica di carat tere storico che illustra le indagini condotte agli inizi del XIX secolo, ovvero ai tempi di Napoleone, in Italia (soprattutto nella parte settentrionale e nel Tirolo). Particolare attenzione è rivolta al ruolo del

funzionario parigino Charles-Étienne Coquebert de Montbret (1755-1831), esperto di geografia, statistica ed economia che ha condotto i rilevamenti linguistici. - Con la lettura del contributo di Barbla E tter ci inoltriamo, invece, nella Retoromania occidentale. L’autrice si occupa dello stato attuale e delle prospettive della lingua standard scritta Rumantsch Gri- schun - un tema che interessa da vicino anche il Ladin Dolomitan, lingua unitaria ancora in cerca di consenso all’interno della Ladinia. - Nel

contributo seguen te Wolfgang E ichenhofer commenta con il solito rigore (e da un punto di vista prevalentemente etimologico) il vocabolario sursilvano-tedesco di A. D ecurtins pubblicato nel 2001 (si tratta oramai del quinto contributo di questo tipo per “La dinia”). - In seguito, Luca M elchior presenta una ricerca sui vicini orientali dei Ladini, i Friulani, in cui analizza le competenze e gli usi linguistici dei friulani emigrati in Baviera. - Il saggio di Günter H oltus e Johannes K ramer riguarda

tutta la Retoromania; i due autori presentano e commentano una lunga serie di pubblicazioni scientifiche uscite tra il 2004 e il 2008 relative al romancio, al ladi no dolomitico e al friulano. - Rut B ernardi e Paul V idesott ci riportano ai primi tentativi letterari ladini fornendo alcuni componimenti d’occasione risalenti agli inizi del XIX secolo in versione originale, in una trasposizione nell’ortografia attuale e in traduzione tedesca. - Il penultimo contributo ha a che fare con il DVD

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Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 393 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
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Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
presso le quali è mantenuto vivo l’uso di romancio e italiano, l’unico argine alla loro scomparsa dal panorama linguistico di Coira è da cercare nella scuola e nei luoghi di lavoro in cui vi sia un certo impiego anche delle lingue di minoranza. L’ultimo ampio capitolo descrittivo, l’VIII, che da solo costituisce una comple ta monografia, è frutto del lavoro di M. G rünert ed è dedicato a Die Sprachen auf institutioneller Ebene (263-386). Vengono presi in esame gli usi istituzio nali, pubblici

, transazionali delle lingue nel Cantone, sulla base dei dati raccolti mediante questionari inviati via e-mail a circa 1.800 unità (pari all’incirca al 30% del totale del personale) e una serie di interviste con dirigenti del perso nale governativo e dell’amministrazione cantonale, dei tribunali, delle assicu razioni, della Graubündner Kantonalbank e della Ferrovia Retica, al fine di delinearne con precisione la pratica linguistica ufficiale ed effettiva: usi parlati e scritti, norme esplicite, produzione

e fruizione di documenti, traduzioni, tipi di testi scritti, ecc. Ne emerge una radiografia ricca di dati, materiali, casi par ticolari, abbondantemente documentati anche qualitativamente con brani tratti dalle interviste. Anche nei materiali scritti prodotti dal Cantone si riproduce la configurazione d’impiego delle tre lingue che già ben conosciamo, con un manifesto confinamento minoritario del romancio: da un rilevamento su 2.674 testi di legge e informativi (compresi quelli on-line ) dei vari uffici

cantonali, si ricava per es. (336-338) che il 72,3% è in tedesco, il 22,2% bilingue tedesco e italiano, il 2,4% trilingue ted./ital./romancio. Gli usi complessivi nei diversi ambiti dell’amministrazione cantonale vedono il tedesco assolutamente domi nante con percentuali fra il 95,8% e il 99,9%, e l’italiano guadagnare menzione a scapito del romancio quando si passa dalla comunicazione interna a quella verso l’esterno: solo il 14,8% di 1.722 rispondenti dice di trovarsi a usare l’ita liano (e il 18,7

% il romancio) coi collaboratori e colleghi di lavoro, mentre nella comunicazione col pubblico dice di trovarsi a usare l’italiano il 39,8%, contro il 22,1% del romancio (385). Particolare rilievo ha in questa problematica la questione del Rumantsch Grischun. La recente legge cantonale sulle lingue in vigore dal 2008 prevede che autorità di governo e amministrazione della giustizia usino le lingue ufficiali nella loro forma standard, e quindi per il romancio, esplicitamente, il Rumantsch Grischun ; è dato

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 373 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
Silvia Del Magno V icario , Federico (ed.): Furlan e ladin te normative e a scuele. Ats des Fiestis ladinis 2006 e 2007 / Friulano e ladino nella normativa e a scuola. Atti delle Feste ladine 2006 e 2007, San Daniele del Friuli, Biblioteca Guarneriana, 2009, (= Quaderni guarneriani, n.s., 5), 204 pp. Il presente volume, pubblicato nel 2009 con il sostegno della Regione Friuli- Venezia Giulia, della Provincia di Udine, della Fondazione CRUP e con il patro cinio della Società Filologica Friulana

, raccoglie gli Atti della II e della III Fieste Ladine, che si sono svolte, con buona partecipazione di relatori e di pubblico, nell’agosto del 2006 e nell’agosto del 2007 a San Daniele del Friuli. La raccolta è curata da Federico V icario , che si era occupato precedentemente anche della pubblicazione degli Atti della I Fieste ladine del 2005, il IV Colloquium retoro- manistich - il volume, Ladine loqui (2007), è pubblicato dalla Società Filologica Friulana. 1 Gli aspetti della normativa relativa alla

tutela, alla promozione lingui stica e all’insegnamento delle lingue minoritarie nella scuola sono gli argomenti centrali, insieme ad altri affrontati nei convegni, dei 18 contributi di questa pub blicazione, scritti in due lingue, in friulano e in italiano. Il volume si apre con la presentazione in friulano del sindaco di San Daniele, Gino Marco P ascolini (Presentazion, 7-8), cui fa seguito la premessa del curatore F. V icario (Pream- bul/Premessa, 9-12), che introduce gli argomenti trattati

. Il primo articolo di Alessandra B urelli La formazione degli insegnanti di friula no (15-33) prende in esame la formazione dei docenti di friulano come strumento fondamentale per l’insegnamento della lingua minoritaria a scuola. Grazie alla legge 482 del 1999 le lingue locali vengono integrate nel curriculum scolastico delle scuole dell’infanzia e primaria allo scopo di favorire un’educazione pluri lingue. La questione della tutela e della promozione della lingua friulana dal punto di vista legislativo

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Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 392 di 419
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Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
fondersi in un’unità dinamica, al punto da far affermare a P icenoni che dal pun to di vista economico e culturale “Maloja rappresenta, oggi, più che un’interse zione fra due culture diverse una zona doppiamente periferica” (217). A Bivio (oggetto un quarto di secolo fa della dettagliata indagine di K ristol 1984) il tedesco è molto progredito, passando nei dati censuari sulla lingua principale dal 37% del 1980 al 55,4% del 2000, a scapito del romancio (18,3% e 12,3%) ma soprattutto

dell’italiano (42% e 29,4%); il dialetto bregagliotto ha una certa presenza come lingua veicolare informale, almeno presso le classi d’età non le più giovani. Per il mantenimento a lungo termine del plurilinguismo sembra fondamentale, nelle stesse parole di un insegnante (225), il ruolo della scuola elementare bilingue, che si innesta su quella che oggi si può definire “una com presenza pacifica delle lingue” (231). Il cap. VI, Orte des deutschen Sprachgebietes (233-250), ad opera di Th. G ad - mer , prende

in esame la situazione di tre località walser nell’area tedescofona del Cantone, Vals, St. Peter e Klosters, dove è largamente dominante il tedesco (Standarddeutsch e Schweizerdeutsch), dato nel censimento 2000 come lingua principale da percentuali fra il 95,5% (St. Peter) e l’88,7% (Klosters). Come lingua marginale, l’italiano ha tuttavia una presenza maggiore rispetto al reto- romancio: a Vals, otto intervistati su 48 dicono di usare nella vita quotidiana l’italiano “oft” e 18 “manchmal”, contro uno

e tre rispettivamente per il roman cio (opportunamente, a differenza che in altre parti del lavoro, vengono qui date cifre assolute invece di percentuali, che quando gli incroci di variabili riducono a scarsa consistenza numerica il campione di riferimento in effetti risultano superflue se non incongrue). Il viaggio nella complicata geografia linguistica del Cantone si conclude nel ca poluogo: Chur - Hauptstadt des dreisprachigen Kantons Graubündens (cap. VI, 251-262), studiato congiuntamente

affermazioni del pa ragrafo conclusivo del capitolo: “In der Familie werden die Minderheitssprachen gelernt, der Einfluss des deutsch geprägten ausserfamiliärischen Kontextes ist je doch so stark, dass das Deutsche für die Kinder zu Hauptkommunikationssprache wird” (262); essendo scarso, se non nullo, nei confronti di questa perdita delle lin gue di minoranza presso le giovani generazioni, l’effetto delle molte associazioni

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Pagina 394 di 419
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come lingua principale, e il romancio è in leggera flessione come lingua parlata e in notevole calo come lingua principale. Mentre i territori tedescofoni e italofoni sono compatti, G rünert osserva che “per quanto attiene alla presenza del romancio come lingua tradizionale del luogo [...] le quote va riano al punto da rendere problematica una delimitazione del territorio” (406). Le sole forze che si contrappongano efficacemente alla regressione del roman cio, che svolge un ruolo importante ormai

solo nell’uso in famiglia, sono “gli atteggiamenti positivi di parte della popolazione nei confronti della lingua mi noritaria”, e la scuola, che “in certi comuni [.] può essere considerata «l’ultima fortezza» del romancio”. La legislazione e la politica linguistica grigionese, da ritenere molto avanzate, difficilmente potranno fare da argine all’ulteriore regres sione di questa lingua minoritaria. Dall’insieme delle varie considerazioni via via proposte G rünert arriva alla conclusione, circa

le relazioni fra le lingue nel re pertorio grigionese, che “il presente rapporto documenta una bipartizione tenden ziale del paesaggio linguistico grigionese. L’unico confine linguistico netto che viene percepito nei Grigioni è quello tra lo spazio dominato dal tedesco e quello dominato dall’italiano. Il territorio romancio tradizionale è fortemente integrato nello spazio dominato dal tedesco” (413). Per quello che riguarda in generale le opinioni dei parlanti e delle istituzioni, infine, si può dire che

sulle aree minoritarie prese sotto la lente d’ingrandimento, condotte con la stessa me todologia e gli stessi fini all’interno di un quadro di ricerca unitario, allo scopo di fornire una valutazione complessiva del plurilinguismo nei Grigioni. L’impresa come tale è certamente riuscita, e rappresenta un ennesimo contributo rilevante proveniente da quel vero e proprio laboratorio tradizionale del plurilinguismo che sono la Confederazione Elvetica e, nel suo piccolo, il Canton Grigioni. Il flusso

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(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 381 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
Anna Bogaro P re A ntoni Beline: Trilogjie, Udine, Ribis, 2000, 266 pp. Nell’aprile del 2007 è mancato pre Toni B eline (don Pier Antonio B ellina , nato a Ven9on/Venzone nel 1941): la letteratura friulana contemporanea ha così perso irrimediabilmente una delle sue voci più altisonanti. Resta una settantina di opere di vario genere a perpetuarne il discorso. Si è scelto di ricordare qui Trilogjie attraverso la sintesi di un contributo proposto nel convegno Academie in onor di pre Toni Beline

, in occasione della Fieste Ladin tenutasi a San Daniele del Friuli nell’agosto 2008. Pre Toni è stato maestro, instancabile scrittore, autore di ri flessioni ed editoriali pubblicati rispettivamente sul settimanale della Arcidiocesi udinese La Vita Cattolica e sul mensile La Patrie dal Friùl (del quale è stato a lungo direttore), nonché traduttore di testi verso la lingua friulana (fondamen tali le versioni della Bibbia, del Lezionario e del Messale, lavori realizzati sulla scia di un altro grande prete

, pre Checo Placerean, don Francesco Placereani, da Montenars). L’opera Trilogjie tormentade viene prima pubblicata nel 1995 da Glesie Furlane. L’edizione del 2000, ora riproposta nella cornice dell’Opera omnia con presenta zione di pre Tonin Cappellari, è legata all’assegnazione del Premio letterario in lingua friulana “San Simon 1999” che si tiene dal 1980 con cadenza annuale a Co- droipo (Udine), per la sezione dei saggi. La motivazione della giuria recitava così: metint adun tre grancj personafs

Lorenzo Milani, Oscar Wilde e Pier Paolo Pasolini - così differenti tra loro, ma anche tanto vicini nel tormento della loro esistenza, l’autore con passione, ricerca, riflessione e partecipazione umana riesce ad im bastire, oltre ad un’analisi critica e storica di livello sulla vita e le opere di questi autori, un confronto spesso problematico con la sua situazione personale e quella del popolo friulano, con grande naturalezza di lingua e di scrittura.) Si tratta di un saggio letterario, dal momento

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 388 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
delle altre due anime del repertorio linguistico grigionese, più marcato per la ro- manciofonia (dal 23,4% al 14,5%) e meno marcato, ma comunque sensibile, per l’italofonia (dal 15,8% al 10,2%). Come ben si percepisce appena si conoscano un po’ i Grigioni, questo quadro generale non dà affatto conto della complessità della situazione. Emerge infatti ben presto, quando si cominciano a guardare i dati in maniera più analitica e loca lizzata, la tradizionale immagine linguisticamente tripartita

della realtà cantonale, costituita da tre Sprachgebiete assai diversi: un ampio territorio tedescofono con presenza quasi nulla delle altre due lingue (es.: Schiers, con 89,6% ted., 1,2% rom., 1,6% it.), l’area romanciofona con presenza consistente del tedesco (es.: Scuol, con 49,4% romancio, 39,2% ted. e 3,9% it.), e l’area grigionese italiana con dominanza assoluta dell’italiano (es.: Poschiavo, con 90,4% it., 7,9% ted., 0,4% rom.). Merita notare che la presenza dell’italiano in entrambe le zone

non italofone aumenta considerevolmente se si considera la lingua della conversazio ne quotidiana: 7% a Schiers, 23,7% a Scuol (e 19,6% contro 5,1% lingua princi pale nel capoluogo cantonale, Coira). G rünert giunge quindi a schizzare, prima di passare a un’analisi dei dati statistici risultanti dai censimenti nelle località dei singoli distretti del territorio tradizionalmente romanciofono (anch’esso peraltro nient’affatto riconducibile a un’immagine unitaria), così la situazione plurilingue del

di inquadramento generale sulla base dei censimenti, seguono minuziose esposizioni ed analisi dei dati relativi ai singoli territori risultanti dall’in chiesta effettuata. Nel cap. III (Orte des traditionellen rätoromanischen Sprach gebietes, 157-138), R. C athomas esamina dettagliatamente la situazione in otto località del territorio tradizionalmente romancio: Lumbrein, Ramosch, Müstair (dove dal censimento il romancio risulta essere molto forte); Laax (dove la forza del romancio è media); Samedan, Sils/Segl

, Surava e Andeer (dove la posizione del romancio risulta via via più debole). Nelle prime tre località il romancio appare essere effettivamente ancora molto vitale. A Ramosch, che tende a presentare le percentuali più alte di romanciofonia, per esempio più dei due terzi di 54 rispon denti dicono di usare esclusivamente il romancio nella conversazione a tavola in famiglia, il romancio è la lingua dominante nella comunicazione reciproca tra ge-

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 374 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
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ID interno: 598193
dera le lingue minoritarie un inestimabile patrimonio di tutti, e le Controriforme che, criticando l’uso del friulano nel settore amministrativo e scolastico, tentano di minare il livello di tutela che la lingua friulana ha faticosamente raggiunto negli ultimi anni. Dei provvedimenti normativi a salvaguardia delle minoranze linguistiche ladine, ma soprattutto della prospettiva che si trovano oggi ad af frontare i ladini delle Dolomiti, si occupa l’articolo di Fabio C hiocchetti , diret tore

dell’Istituto ladino di Fassa, I Ladini delle Dolomiti: declino o rinascita? (53-58), che tratta delle difficoltà della comunità ladina impegnata nella difesa e nella valorizzazione della propria identità culturale e linguistica. Nel contributo successivo, Scuola e territorio. Ambiente, storia e cultura tra Ci- vidale e le Valli del Natisone (59-66), Nadia C icuttini presenta il suo lavoro di tesi di laurea, discusso alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Ateneo friulano, sul rapporto che lega scuola

e territorio. Il progetto, rivolto a bambini della scuola primaria, propone un percorso naturalistico da fare a piedi alla sco perta della città di Cividale del Friuli e dintorni, un’esperienza didattica diversa, ma molto apprezzata, per insegnare la storia, la cultura e la lingua del proprio territorio. I due interventi successivi portano l’attenzione su due diversi enti impegnati nel la promozione della lingua friulana. Nel primo, L’Agjenzie regionàl pe lenghe furlane e la Scuele (67-72), Lorenzo F abbro

illustra l’attività in questo settore della Agjenzie regionàl pe lenghe furlane (ARLeF), di cui è stato Presidente fino al 2008; nel secondo, Giovanni F rau presenta invece Il contributo del Consorzio Univeritario del Friuli alla promozione della lingua e della cultura friulane nella scuola (73-79). Entrambi gli autori si soffermano sull’attività delle istituzioni per favorire l’insegnamento della lingua regionale nella scuola e sottolineano l’importanza di insegnarla con l’ausilio di docenti

competenti. Emerge, quindi, la necessità di sviluppare corsi di aggiornamento rivolti a insegnanti in servizio, soprattutto, come anche l’allestimento di strumenti didattici utili all’insegnamen to veicolare della lingua, strumenti disponibili, ad ora, solo in parte; auspicabile sarebbe, a tale proposito, una più attiva collaborazione di tutti i soggetti impe gnati nella didattica del friulano a scuola, per predisporre programmi e supporti comuni. Tra gli strumenti a disposizione della comunità per

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 390 di 419
Luogo: San Martin de Tor
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Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
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ID interno: 598193
brani significativi), su diversi aspetti delle situazioni indagate, e individua per al cune delle località studiate caratteri che le contrassegnano peculiarmente: così, per Sils/Segl viene notato il particolare valore del romancio come Abgrenzungs instrument per sottolineare la diversità con gli altri e l’appartenenza al gruppo locale, in contrapposizione alla fitta frequentazione turistica del paese (91-92). Le opinioni dei parlanti paiono riflettere esattamente la situazione che emerge dai

dati statistici: il romancio ha una sua roccaforte in località in cui è tuttora impie gato in diversi domini, ma nel complesso risulta una lingua sicuramente minac ciata nel suo territorio, e destinata ad impoverirsi sempre più sia per il numero e la distribuzione sociale dei parlanti sia nei domini d’uso. La stessa valutazione tendenzialmente positiva delle prospettive che l’introduzione della koinè scritta rumantsch grischun può avere per il futuro del romancio lascia emergere sacche

di pessimismo; a Samedan il 25% e a Sils/Segl il 21% dei rispondenti ritiene il rumantsch grischun “schädlich” per il futuro della lingua minoritaria (contro il 26% e rispettivamente un basso 12% che lo ritiene “nützlich”, 135). M. P icenoni analizza nel cap. IV (138-200) la situazione delle Regioni del terri torio di lingua italiana, col corredo di una quantità enorme di tabelle statistiche, dati, dettagli, materiali, brani di interviste, ecc., tutto minutamente commentato. Anche la minoranza italofona

e di Stampa in Bregaglia, che hanno visto scendere fra il 1970 e il 2000 dal 98,1% all’81,1% (161) e rispettivamente dall’81,2% al 66,1% (181) la percentuale di chi dichiara l’italiano lingua prin cipale (ma per Stampa occorre tener conto della situazione del tutto particolare dell’importante frazione bilingue di Maloja). È arduo per il lettore muoversi in tanta abbondanza analitica per ogni singolo caso quale qui ci è presentata, e non è facile trarre dalla massa di dati i lineamen ti diagnostici

centrali per l’apprezzamento della situazione, ma comunque dalla presente analisi, sintetizzando molto, non risultano minacce a breve termine per l’italiano nel suo territorio. Una conferma lampante di ciò sono i comportamenti e gli atteggiamenti della parte tedescofona dei parlanti del campione indagato (que stionari e interviste), che mostrano un diffuso orientamento verso l’italiano e il conseguente bilinguismo. Assieme a questa considerazione generale, si possono fare varie spigolature non prive

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 385 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
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Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
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ID interno: 598193
Qui, per pre Toni, il poeta profetico al tàs suturno e solitari (“tace cupo e so litario”). È con il ritratto di don Milani, il primo in ordine di apparizione nella Trilogjie, che l’autore si identifica particolarmente in virtù del suo doppio ruolo di maestro e di prete, un mistir cun dos musis (“un mestiere a due facce”), e anche del suo amore per lo studio. Qualcos’altro unisce i due sacerdoti: i rapporti con la Curia, non sempre facili. La parte del trittico destinata a don Milani raffigura

, i coetanei friulani rischiano di perdere anima e corpo già alla fermata del pullman che li condurrà via dal paese. Se possiamo arbitrariamente aggiungere una qualità che ha accomunato e ancora accomuna nella memoria don Milani e don B ellina , questa è la passione per la divulgazione. Nel caso di pre Toni, un’attività a beneficio del popolo friulano e pertanto esercitata in marilenghe, in una prosa assai gradita dai lettori. Si è discusso, post mortem, sulla possibilità di rieditare alcune sue opere

in versione italiana per aumentarne il numero dei destinatari ma, in accordo con gli eredi, Glesie Furlane (sodalizio del quale don B ellina era vivace animatore) ha per ora respinto l’ipotesi, in ossequio alla tenacia con cui pre Toni ha sempre scritto, e predicato, in un friulano potente, ricco e moderno.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 387 di 419
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ID interno: 598193
lo caratterizza: oltre alle citate prefazioni, introduzioni e conclusioni nelle tre lingue cantonali, si alternano capitoli in tedesco e in italiano, a seconda delle regioni linguistiche oggetto di indagine) fornisce nel complesso un’accurata e minuziosa radiografia, ampiamente analizzata e commentata, degli usi linguistici attuali nelle diverse aree del Canton Grigioni e dell’ideologia linguistica che vi è associata, come risultano dall’immagine ricavabile dalle risposte ai questionari e dalle opinioni degli

intervistati, nonché dall’esame di materiali opportunamente compiuto sul terreno. La base empirica dell’indagine è molteplice. Da un lato, la raccolta dei dati ha interessato come punti d’inchiesta 18 località del Cantone, in ciascuna delle quali sono state condotte un numero minimo di otto interviste semistandardizzate e sono stati fatti compilare almeno 40 questionari con parlanti di diversa età, fascia sociale e appartenenza linguistica; per un totale di circa 220 interviste complete (più altre

20 interviste parziali “mit Personen, die [...] öffentliche Funktionen wahrnehmen”, 16), e di circa 1.100 questionari. Dall’altro lato, per quel che ri guarda le istituzioni cantonali, sono stati utilizzati circa 1.800 questionari com pilati da persone attive nelle varie articolazioni politiche, amministrative e di servizi del Canton Grigioni, e una cinquantina di interviste con rappresentanti delle istituzioni. Su tutti questi aspetti metodologici e di disegno generale della ricerca informa con molti

dettagli l’Einleitung (1-23), dovuta a M. G rünert , con la collaborazione di R. C athomas per quel che riguarda gli aspetti relativi agli atteggiamenti linguistici, alla lealtà linguistica e al prestigio. Il primo capitolo descrittivo, Die drei Sprachen Graubündens aufgrund der Volkszählungsergebnisse (25-56), anch’esso opera di M. G rünert , è dedicato all’esame della situazione generale dei Grigioni alla luce dei risultati dei cen simenti linguistici. Secondo l’ultimo censimento nazionale del 2000

, il 68,3% dei 187.000 abitanti del Cantone dichiara come lingua principale il tedesco, il 14,5% il romancio, e il 10,2% l’italiano; corrispondentemente più alte sono le cifre relative alla lingua parlata dell’uso quotidiano (Umgangssprache), domanda che ammetteva risposte plurime: 85% tedesco, 23,6% italiano, 21,6% romancio. Come ci si aspettava, la dinamica temporale mostra in un trentennio un progres sivo aumento della tedescofonia (dal 57,6% al 68,3%) e un corrispondente calo

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Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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ID interno: 598193
Federico Vicario C isilino , William: Lingue in bilico. Buone pratiche nella tutela delle minoranze linguistiche in Europa, Roma, Carocci, 2009, 112 pp. Il volume che qui si segnala, uscito nel 2009 nella collana Lingue e letterature della Carocci di Roma, con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, è ope ra di W. C isilino , giurista, riconosciuto esperto di diritti linguistici, responsabile del Servizio identità linguistiche e corregionali all’estero della Regione autono ma Friuli

-Venezia Giulia, attivo nel settore della cultura e dell’associazionismo friulano. L’argomento del volume è la promozione e la valorizzazione delle lin gue minori in Europa, argomento che viene svolto attraverso la rassegna di alcuni programmi o interventi di tutela applicati a diverse realtà, più o meno grandi, del nostro continente. Il titolo del volume Lingue in bilico. Buone pratiche nella tutela delle minoranze linguistiche in Europa, crea un efficace contrasto tra la condizione di difficoltà

, a collaborare con gli altri; l’approccio ad un problema attraverso le buone pratiche vuol dire essere propensi, in generale, a cercare e ad adottare, se del caso, soluzioni pensate e già sperimentate da altri per risolvere problemi uguali o simili ai nostri. L’idea o il metodo non sono affatto nuovi, al contrario, dal momento che l’incremento della conoscenza, nei più diversi settori, muo ve prima di tutto dall’esperienza che altri fanno al nostro posto e prima di noi, dall’eredità di saperi e di competenze

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Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 386 di 419
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Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
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Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
la volta del Canton Grigioni a formare l’oggetto di una minuziosa monografia sugli usi e comportamenti linguistici della popolazione e sulla gestione del plurilinguismo. Questo “Funzionamento del trilinguismo nel Canton Grigioni” è un grosso volu me di XX + 460 fittissime pagine (e otto cartine) della collana “Romanica Hel vetica”, e rappresenta il risultato di una ricerca finanziata dall’Istituto grigione di ricerca sulla cultura, dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica, dal Governo

del Canton Grigioni, dalla Pro Grigioni Italiano e dalla Lia Ru- mantscha, condotta dai quattro coautori (con la collaborazione di Annalisa C a - thomas ) e seguita nel suo procedere da Georg J äger (che ne è stato con Sandro B ianconi anche l’ideatore) e da Bruno M oretti . Viene a colmare (come sottolinea B. M oretti nella Prefazione da cui citiamo, p. IX) la mancanza per i Grigioni sia di “studi sulla situazione generale e sul ruolo delle lingue a livello cantonale” sia di “studi specifici

[...] per le comunità italofone [...] e per quelle tedescofone”, e consente di illuminare per il romancio aspetti rimasti sinora “inesplorati [.] in una realtà in cui la presenza della lingua varia in maniera considerevole a seconda della regione e del luogo e in cui si manifestano tendenze anche molto differenti”. 1 Cf. P icco 2001. 2 Cf. D ell ’A quila /I annàccaro 2006. “Ladinia”, XXXIV, 2010, 383-393 ISSN 1124-1004; © Istitut Ladin Micurà de Rü, San Martin de Tor (BZ)

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 389 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
nitori e figli giovani, tutti i rispondenti che lavorano lo usano sul luogo di lavoro, ecc. Surava e Andeer presentano invece un profilo opposto, di debolezza e notevole regressione del romancio. A mo’ di confronto con la situazione della minoranza ladina in Italia, indichiamo nella Tab. 1 alcune cifre relative all’uso dichiarato, in un contesto largamente comparabile, per le località della presente indagine in cui il romancio risulta più e meno forte e rispettivamente per le località della

Ladinia dolomitica in cui il ladino risulta più e meno forte. 3 Tab. 1: Comportamento linguistico dichiarato a tavola [Domanda del questionario: Grigioni, “Welche Sprache sprechen Sie am Mittagstisch?” / Ladinia: “Te cie lingac y/o dialec rejoneise pa entan mangé (soura desch)?”. Nel questionario della Ladinia erano possibili risposte plurime. Percentuali arrotondate all’unità] Senza poter qui approfondire il discorso, notiamo en passant che in generale, da un confronto fra i dati analitici

complessivi delle due inchieste su cui non abbia mo qui lo spazio per soffermarci, 4 il ladino in Ladinia dolomitica risulta più forte che il romancio nei Grigioni romanciofoni, contrariamente a quello che riteneva mo ci fossero ragioni per aspettarci. La dinamica evolutiva appare inoltre pesan temente sfavorevole al romancio: in tutte le località oggetto di indagine (tranne che a Ramosch, dove si è registrato un incremento di due punti), la percentuale dei romanciofoni è diminuita fra il censimento del

1990 e quello del 2000 (127), in una misura che in certi casi appare catastrofica, andando dal meno 5% di Mü- stair al meno 50% di Surava (che quindi in soli dieci anni ha visto dimezzata la romanciofonia). R. C athomas si dilunga ampiamente, alla luce anche delle interviste condotte (delle quali vengono riportati, in questo come negli altri capitoli del volume, ampi 3 Le cifre sono tratte da D ell ’A quila /I annàccaro 2006, 232. Il questionario elaborato da D ell ’A quila e I annàccaro ha fatto

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 382 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
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Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
può intuire quanto il lavoro del B ellina travalichi la saggistica e sconfini nell’au tobiografia, seppure implicita: parola dopo parola, la sua prosa in presa diretta - sulla falsariga delle sue prediche accorate e retoricamente fascinose - trova una propria via che ci conduce ad un quarto personaggio: lo stesso don B ellina . Nelle pagine della Trilogjie ci si imbatte spesso nella sua quotidianità spicciola, come nel suo modo di pensare e soprattutto di credere: O soi lat a ciri virtüt

persino il fatto di essere scomparsi prematuramente. La parte centrale del tritti co è dedicata a Oscar Wilde, il personaggio apparentemente più dissonante nel coro a tre voci. Se la scelta di don Milani, prete come B ellina , così come quella di Pier Paolo Pasolini, vissuto in Friuli e grande innovatore della letteratura in marilenghe, risultano logicamente plausibili, per Wilde dobbiamo ricorrere alle motivazioni dello stesso autore: Cuant che, suntun ledanar, si viot a fluri une rose, si varès

, qualità quest’ultima che lo accomuna a don Milani e a Pasolini, cosa sia davvero l’uomo al cospetto dei suoi limiti. Il capitolo dedicato a Wilde elude quasi del tutto l’immagine - fin troppo abusata nella pubblicistica di vario genere - del ritratto di Dorian Gray che si raggrinza nel solaio quale simbolo di una verginità morale e di una giovinezza in dissipa-

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 384 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
definizioni della sua opera, come “la più im portante operazione culturale della storia del Friuli” e “l’unico che ha saputo capire la questione friulana nella sua essenza e nella sua giusta collocazione” o anche l’attribuzione di un carattere sacrificale e quasi cosmico alla sua morte, mi sembra più giusto fermarmi alla soglia della sua anima e mettere a fuoco il suo messaggio, pp. 238-239). E il messaggio di Pasolini consiste innanzitutto nella visione profetica del nuo vo tiranno dell’omologazione

un messaggio, come quello del Vangelo, che è ruda religione e sostanza, p. 246). Se Wilde è definito benefattore culturale, Pasolini viene ad essere il difensore del la nuova classe dei calpestati: i tibiäts culturäi (“i calpestati culturali”), un aspetto che lo avvicina a don Milani. B ellina vi trova, da prete, un limite invalicabile: se Pasolini aiuta a vedere il male, non aiuta con la stessa forza a sperare in una redenzione, nemmeno laica.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 357 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
de la Dolomites herausgegebenen Bände Ladini Oggi - III. Il mondo ladino tra passa to, presente e futuro. Dalle caratteristiche del territorio ai valori della gente ladi na della Provincia di Belluno (Cortina d’Ampezzo 2008) und Il Ladino Bellunese nella Pubblica Amministrazione (Pieve di Cadore, s.a.) sowie das von Giancarlo S oravia erstellte Glossario Italiano - Ladino Cadorino di Venas (Rom 2009). Bibliographie M-I = G oebl , Hans/B AUER , Roland/H AiMERL , Edgar (eds.): Atlant linguistich dl ladin

dolomitich y di dialec vejins, la pert / Atlante linguistico del ladino dolomitico e dei dialetti limitrofi, la parte / Sprachatlas des Dolomitenladinischen und angrenzender Dialekte, 1. Teil, Wiesba den 1998, 7 voll.; [mit 3 CD-ROM: Salzburg 1999-2000, 1 DVD: Salzburg 2002-2005]. A gostini , Mario et al.: Ladini Oggi II. Alla scoperta del mondo ladino: elementi di conoscenza dell’area ladina della Provincia di Belluno, Cortina d’Ampezzo 2007. C omitato del V ocabolario delle R egole d ’A mpezzo

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 174 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
seine früheren Studien zu den “dinamiche economiche e sociali dei Ladini dolomitici” (ib., 109 n. 1) fort: “Se esiste un ‘modello ladino’ nell’elaborazione del ‘sentire l’identità’, esso si basa sulla necessità di integrare su una base cognitivamente coerente la percezione della continuità a partire dalla consapevolezza delle differenze reali” (ib., 134). Luca C ampanotto (2004) präsentiert einige Ergebnisse seiner “tesi di laurea in Diritto Amministrativo, Regionale e degli Enti Locali” mit dem Titel

La tutela giuridica delle minoranze linguistiche nella Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia aus dem Studienjahr 2002/2003: La mia tesi si propone l’ambizioso obiettivo di portare a termine uno studio il più possibile esaustivo, aggiornato, organico e razionalizzato del corpus normativo statale, internazio nale, regionale e locale applicabile sul territorio della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e posto a tutela di tutte le tre minoranze linguistiche regionali, delle sue luci e delle sue ombre

, del suo passato e della sua possibile evoluzione futura, anche in una prospettiva de iure condendo (ib., 22). In einem weiteren Beitrag (C ampanotto 2005) kommentiert er die “Proposta di Legge Costituzionale d’iniziativa del Consiglio Regionale approvata ai sensi dell’articolo 63, secondo comma, dello Statuto Speciale nella seduta pomeridia na dell’1 febbraio 2005 e recante Statuto Speciale della Regione Friuli Venezia Giulia/Regjon Friùl Vignesie Julie/Deùela Furlanija Julijska Krajina/Region

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 180 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
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Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
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