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Libri
Categoria:
Geografia, guide
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[ca. 1888]
Guida di Rovereto : con una pianta della città.- (Guide Woerl)
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Pagina 14 di 19
Luogo: Würzburgo [u.a.]
Editore: Woerl
Descrizione fisica: 13 S. : Kt.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Führer durch Rovereto
Soggetto: g.Rovereto ; f.Führer
Segnatura: I A-4.415
ID interno: 160812
Da Rovereto si può intraprendere una breve passeggiata .■.'.-verso la Madonna de! Monte (254 m). La Chiesa fu eretta (1636) 'dal vescovo trentino Carlo Emmanuele Madruzzö : ora appartiene alla nobile famiglia G. B, Tacchi. Il Monu mento colla cripta é opera del Segusini di Belluno, Il panorama che si gode dalla piattaforma è stupendo. A pochi minuti dì distanza troviamo gli avanzi del Castello di Lizzana opera dei Romani. In questo Castello venne ospitato nel 1014 l’Imperatore Enrico II ehe

.ritornava dall’ Italia. Anche Dante godette ivi per lungo tempo l’ospitalità diGuglielmo d I C a 1 1 e 1 bare o che era amico di Alhoino della Scala, signore di Verona. Il divino poeta ricorda il suo soggiorno nel castello di Lizzana nel XVII canto' del Paradiso. là dove egli dice : Lo primo suo rifugio e *1 primo ostello ■ ; . Sarà la cortesia del gran Lombardo, Che in su la Scala porta ’I santo uccello. Dalle mura di questo castello Dante contemplò i sotto? 'posti 'Slavi ni di Marco eternandoli nel

XII canto' dell’ ■ Inferno coi versi: Qual’ é quella ruina che nel -fianco Di quà da Trento l’Ädico percosse, Q per tremuoto o per sostegno manco - m * » * * • $ * * Anche un altro sommo poeta italiano, Petrarca, allor quando dovette alpinem raptim penetrare Trident um . trovo ospitalità nel detto castello. Questo venne distratto (1489) dai Veneziani’ed .ora non,-; rimangono ohe alcuni tratti di muro, la fontana ed altre.-an- : -.tiche costruzioni. Dietro domanda al proprietario (Bar. Lui- .'degg

) pud essere visitato.» Dal castello' si arriva in breve a Lizzana e di qui ,per.; Marco alla Stazione ferroviaria di Mori, oppure passando ■ per Lizzanella si ritorna a Rovereto. Al principio degli; Biavi ni di Marco si trovano le Marmitte-dei Giganti; - ■'(un dilavaménto dei ghiacciaj,). Ohi vuol godere d’un bel-:, lissimo panorama, si porti- ai Dossi di Volauo (386 m). Nel paese di Volano evvi una Chiesa antichissima. In vici-..- , hanza giace la villa Tacchi-con selva e parco, degni d’essere

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
[ca. 1888]
Guida di Rovereto : con una pianta della città.- (Guide Woerl)
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Pagina 16 di 19
Luogo: Würzburgo [u.a.]
Editore: Woerl
Descrizione fisica: 13 S. : Kt.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Führer durch Rovereto
Soggetto: g.Rovereto ; f.Führer
Segnatura: I A-4.415
ID interno: 160812
' . Castellano (785 m) con un Castello appartenente alla Famiglia Lodron. Questo era una volta proprietà dei Castel» barco, che furono di là cacciati dai Lodron. Due fratelli Castelbaroo in seguito a ciò s’impossessarono del conte Pietro Lodron che si trovava ai Bagni di Bormio e lo fecero prigione. S’intermise nella vertenza l’Imperatore Sigismondo il quale decretò che Castelnuovo e Castellano dovessero rimanere ai Lodron, e che I Castelbaroo fossero risarciti con 16000 fiorini. Da Castellano

passando per la valletta di Boriala il ascende allo Stivo (2044 m) oppure entrando nella Valle 'di Gei e toccando il lago di Gei si può salire alla B e cop (1764 m). Discéndendo si giunge ad Aldeno e Homi. Sopra Homi esistono ancora gli avanzi del castello omonimo che nel 1525 venne dai contadini sollevati abbruciato assieme al castellano. - Il castello di Homi veniva dato in feudo dal vescovo di Trento al Duca Federico d’Austria nel 1424 e pili tardo passò ad Aldrighetto di Castelbarco. I figli

cripta*;--; Halle vicinanze - di essa si scorgono gli avanzi d’uri' antico-; / castello. Di là si gode una magnifica vista. Sembra eh#:;-',; quella località debba scomparire come il villaggio di Fano.'..-;.

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Categoria:
Geografia, guide
Anno:
[ca. 1888]
Guida di Rovereto : con una pianta della città.- (Guide Woerl)
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Pagina 8 di 19
Luogo: Würzburgo [u.a.]
Editore: Woerl
Descrizione fisica: 13 S. : Kt.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Dt. Ausg. u.d.T.: Führer durch Rovereto
Soggetto: g.Rovereto ; f.Führer
Segnatura: I A-4.415
ID interno: 160812
“' (2263 m) eco. Storia. Rovereto', _ come quasi tutti i paesi della Val d’Adige era una sta* 'Mone etnisca, divenuta in seguito possesso dei romani, come appare dai moltissimi oggetti ■scavati: come citta si fece nome soltanto verso il 12° , Secolo. Stando alla tradizione sembra che nell’ anno 970 una princi- ; pessa boema sia giunta in questa valle ed abbia fatto erigere il Castello ’ Ai Barco: del reato .Rovereto in quell’ ©poca consisteva soltanto in. un '.gruppo di case, che erano costruite nelle

vicinanze del Pont©Forbato. Questa principessa boema ditesi abbia preso per marito un giovine .cara* .„fiere seco venuto di Boemia, il quale in seguito cambiò' il suo nome di famiglia in quello' di Castelbarco, come si chiamava il castello fatto eri- ; ■gore-dalla mogli©. Un figlio di questi principi. di nome Giovanni. Castel- ■ barco fondò' la lìnea del Castelbarco Lagarimi, Questa famiglia s’impòs-. :'Sesaò il mano in mano dell’ intiera valle lagarina e prese le partirei 4 Guèlfi, entrando perciò

in lotta col vescovo dì Trento, che era Ghibellino'.. ‘ 'Guglielmo ■ di Castelbarco (1300) fortificò il castello e fece innalzare dello aura, giacché Rovereto incominciava ad essere una stazione d’importanza.-' Guglielmo ii 'Castelbarco non lasciò morendo alcun figlio ; in tal modo G possesso' della vali© Lagarina venne diviso fra ì suoi nipoti. Avendo ■ ’Ùn'Azzone di Castelbarco lasciato i suoi beni al figlio bttoro (1410) i •.quali dopo la morte (1411) di questi dovevano' entrare in possesso iella

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