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Fogli Annunzi Legali Prefettura Trento
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Pagina 11 di 16
Data: 16.08.1933
Descrizione fisica: 16
-corrente della Banca concorda taria verso Istituti di Credito, ai quali, contestualmente all'apertura di credito, consegnò in pegno Titoli di Stato, (Buoni del Tesoro, Obbligazio ni Venezie, Consolidato Italiano 5 per cento, Buoni del Consorzio Sovven zioni Valori Industriali e Obbligazio ni Ipotecarie Geomarm), e precisa mente: 1) debito in «conto-corrente anteci- pazioni titoli» verso la Banca d'Italia, Succursale di Trento L. 1.069.247.70 garantito da nominali L. 1.355.000.— di Titoli di Stato (nom

.— Buoni Consorzio Valori Industriali e da no minali Lire 350.000.— Obbligazioni Ipotecarie Geomarm ; 4) debito vers,o la Banca del Tren* tino e Alto Adige per riporto fine giu gno di Lire 910.000.— garantito da nominali Lire 1.000.000.— Buoni del Tesoro. Tutti questi debiti (1-4) sono ora completamente estinti col realizzo di Titoli dati a pegno. I rimanenti titoli invenduti ancora giacenti presso la Banca d'Italia e il Banco di Napoli si renderanno dispo nibili man mano che verrà lóro paga

to il riscontro di portafoglio, perchè detti titoli in [base agli statuti e Rego lamenti delle Banche anzidette, ga rantiscono anche il buon esito delle cambiali da loro riscontate alla Ban ca concordataria. Portafoglio Riscontato, consiste in cambiali riscontate dalla Banca, con cordataria presso alti'i Istituti di credito, e precisamente: Banca d'Italia L. 1.185.164.80 Banca di Napoli 278.176.20 Islit. Fed. di Credito 3.000.— B.ca del Trent, e A/A 2.029.699.50 L. 4.496.040.50 171 A questi Istituti sono già

diversi 2.355.35 Obbligaz. ipotecarie 18.585.71 Fondo ammortamen to obblig. estraende 58.764.29 Il riassunto dei Creditori privilegia ti è quindi il seguente: Depos. a risp. e in c.to corr. del pers. L. 237.229.68 Dep. cauz. del per. 8.711.55 Dep. e cti. cti. con diritto a compensa zione con debiti verso la Banca 105.495.— Tit. a com. soggetti a estraz. di premi 425.220.40 Dep. a com. (Göns. Ital.) del Personale 28.448.— Dep. a com. (Cons. Ital.) soggetti a comp. 61.785.50 Banca d'Italia conto

anticipazioni 1.069.247.70 Banco di Napoli - c.to emiss. ass. 303.373.25 Banca Pop. Coop. An. Novara c.to e- missioni assegni 305.958.92 Banca del Trentino e A/A - riporto 910.000.— Portafoglio riscon tato presso: Banca d'Italia 1.185.164,80 Banco di Napoli 278.176.20 B.ca de] Trentino e A/A 3.029.699.50 Istit. Fed. di Cre dito Corrisp. div. 22.409.95 Creditori diversi 2.355.35 Obbligaz. Ipot, 18.575.71 Fondo Amm. Ohblig. 58.764.29 in totale jU 9.053TÖT5.8Ö Le passività della Banca, accertate

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Pagina 9 di 12
Data: 19.04.1933
Descrizione fisica: 12
176.345.— e quindi la Banca Aiu tila Popolare potrà ritirare i titoli dopo (pagato il debito. d) La Banca d'Italia: Nelle filiali di Trento, di Rovereto e Riva, ha a garanzia polizze anticipazioni, conto emissione assegno e conto incasso ef fetti Lire mominali 2.279.300.— Con solidato Littorio 5 per cento e Lire 3.394.900.— Obbligazioni delle Vene zie, Lire 21.200.— Prestito Nazionale 5 per cento, Lire 79.300.— Rendita Italiana 3.50 per cento, nonché Buo ni del Tesoro Novennali 5 per cento per Lire

722.000.— in totale nominali Lire 6.496.700.— come da relative polizze. Il debito della Banca verso la Ban ca d'Italia ammontava agli 8 marzo 1933 a Lire 4.502.191.70. Questo debito potrebbe aumentare nel caso di mancato ritiro delle cam biali alla scadenza da parte dei de bitori, ed a suo tempo riscontate al la Banca d'Italia. La Banca Mutua Popolare va in credito quindi verso la Banca d'Italia dell'eccedenza, ohe potrà essere ritirata alla liquidazione del conto. e) Esattorie e Tesorerie: Osservia

diversi titoli. Dall'esame delle singole posizioni e dalle in l'orinazioni assunte, riteniamo cihe da tale impostazione del bilancio si potranno realizzare L. 100.000.—, dando così una svalutazione di Li re 106.170.52. H) Beni immobili. — Le proprietà immobiliari della Banca, valutate nel bilancio in Liire 1.499.000.— si pos sono dividere in due gruppi; quello cosliluito dalle proprietà acquistate dalla Banca per proprio uso e quello degli stabili pervenuti im seguito a si stemazione coi debitori

L. 1.834.741.70. Totale vai. contab. L. 48.400.820.45. Totale pres. real. L. 16.599.221.17. Analisi del passivo. Riteniamo opportuno di suddivide re il passivo in tre categorie: a) Crediti privilegiati. b) Crediti assistiti da garanzia. c) Crediti eh ir ogr afa ri. I creditori privilegiati sono quelli ai quali è assicurato il privilegio per i loro crediti a sensi di legge. I creditori assistiti da garanzia so no quelli ai quali la Banca iha dato in deposito titoli, im base ai quali il cre ditore ha anticipato

le somme che ne formano il debito e sui quali titoli, depositati in garanzia, il creditore ha diritto di pagarsi. I creditori assistiti da pegno su de posi io sono: a) La Banca Cooperativa Anonima di Novara, sede in Milano, che ha un deposito di garanzia della Banca Mu tua Popolare per l'emissione di as segni circolari ed incasso effetti, co me da analoga convenzione, di nomi nali Lire 163.200.— in Obbligazioni delle Venezie. II debito della Banca Mutua Popo lare all'8 marzo 1933 verso la Banca Anon

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Pagina 9 di 9
Data: 13.02.1937
Descrizione fisica: 9
((pubblicalo nella «Gazzetta Ufficiale» del Regno) ed in relazione agli arti coli 15 e seguenti del R. decreto & giugno 1913, n. 700, si notifica che da Franzoi Fortuna è stato denunzia to lo smarrimento del certificato provvisorio del Prestito del Littorio- n. 11576 del capitale nominale di L. 100.— emesso dalla Banca d'Italia succursale di Trieste il 22-1 1927 a favore di Franzoi Fortuna. Si diffida chiunque vi-abbia inte resse che, trascorsi sei mesi dalla data della prima pubblicazione del presente

certificato provvi sorio del Prestito del Littorio nume ro 2238 del capitale nominale dj L. 100.— emesso dalla Banca d'Italia Succursale di Trento il 23-12 1923 a favore di esso denunziante. Si diffida chiunque vi abbia inte resse che, trascorsi se; mesi dalla da lli della prima pubblicazione del pre sento avviso nella «Gazzetla Ufficia le» del Regno, senza che siano state notificale opposizioni a ehi ha de nunziato lo smarrimento, e sia stato depositalo il relativo atto di notifica presso questa

N. 57 di smarrimento di certificato prov visorio del Prestito del Littorio. In applicazione dell'ari. 5 del de creto Ministeriale 15 novembre 1926 (pubblicato nella «Gazzetta Ufficiale» del Regno) ed in. relazione agli arti coli 15 e seguenti del R. decreto 8 giugno 1913, n. 700, si notìfica che da Dilitz Ferdinando fu Luigi Dom.lo a Resia è sitato denunziato lo smarri mento del certificato provvisorio del Prestito del Littorio n, 17355 del ca pitale noni, di L. 500.— emesso dalla Banca d'Italia Succursale

15 0 seguenti del R, decreto 8 giugno 1913, 11. 700, si notifica che da Carli Geremia fu Lorenzo, Parro co di SI epico, è stato denunziato la smarrimento del certificato provvi sorio del Prestito del Littorio nume ro 16266 del capitale nominale di L. 100.—, emesso a suo favore dalla Banca d'Italia Succursale di Trento il 24 gennaio 1927. Sj diffida chiunque vi abbia inte resse che, trascorsi sei mesi dalla da ta della prima pubblicazione del pre sente avviso nella «Gazzetta Ufficia le» del Regno, senza che

5 per cento n. 10139 del cap. noni, di L. 100.— intestato al panificio Girardi e Giacomoni dj Vil lazzano, emesso dalla Banca d'Italia Succursale di Trento il *19-1 1927. b>i diffida chiunque vi abbia inte ressi che trascorsi sei mesi dalla da ta della prima pubblicazione del pre sente avviso nella «Gazzetta Ufficia le» del Regno senza che siano stale notificale opposizioni a chi ha de nunziati! lo smarrimento senza che siano stati depositali i relativi atti di notifica presso questa Direzione

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Pagina 4 di 5
Data: 10.07.1937
Descrizione fisica: 5
Prestito del Littorio. In applicazione .dell'art. 5 del De creto Ministeriale 15 novembre 1926 (pubblicato nella «jGazzetta ■ Ufficiale del Regno » ed in relazione agii arti coli 15 e seguenti del R. Decreto 8 giugno 1913, n. 700, si notifica che da Pindarelli Egidio è stato denunziato lo marrimento del certificalo provvi sorio del Prestito del Littorio 5 per cento n. 8100 del cap. noni, di L. 100 emesso idalla Banca d'Italia Succur sale di Trento il 17-1-1927 a favore di Pindarelli Kgidio dorn.to

R. Djecreto 8 giugno 1913, n. 700, si notifica che da Avancini Giovanni è stato denun ziato lo smarrimento del certificato provvisorio del Prestito del Littorio 5 per cento n. 15398 del capitale no minale di L. 100 emesso il 24-1-1927 dalla Succursale della Banca d'Italia di Trento a favore di Avancini Gio vanni domiciliato a Brez. Si diffida chiunque vi abbia inte resse che, trascorsi sei mesi dalla da ta della prima pubblicazione del pre sente avviso nella « Gazzetta Ufficia le » del Regno, sejiza che

to n. 13595 del capitale nominale di L. 100 emesso dalla Banca d'Italia Succursale di Trento il 20-1-1927 a favore di Lanzerotti Giovanni fu Gior gio. Si diffida chiunque vi abbia inte resse che, trascorsi sei mesi dalla da ta della prima pubblicazione del pre sente avviso nella « Gazzetta Ufficia le » del Regno, senza che siano state notificate opposizioni a chi ha denun ziato lo smarrimento e senza che sia no stati depositati i relativi atti di no tifica presso questa Direzione Genera le, nonché

Prestito del Littorio. In applicazione dell'art, 5 del De creto ministeriale 15 novembre 1926 (pubblicato nella « Gazzetta Ufficia le » del Regno) ed in relazione agli articoli 15 e seguenti del R. Decreto 8 giugno 1913, n. 700, si notifica che da Longhi Emilia ved. Cancppele & stato denunziato lo smarrimento del certificato provvisorio del Prestito del Littorio 5 per cento n. 3676 del ca pitale nominale di L. 100 emesso il 4-1-1927 dalla Banca d'Italia Succur sale di Trento a favore di Caneppele

R. Decreto 8 giugno 1913, n. 700, si notifica che da Bonapace Onorato è stato denun ziato lo smarrimento del certificato provvisorio del Prestito del Littorio 5 per cento g. 6689 del capitale no minale di L. 100 emesso il 17-1-1927 dalla Succursale della Banca d'Italia di Trento a favore di Bonapace Ono rato fu Serafino domiciliato a Tione (Trento). Si diffida chiunque vi abbia inte-' resse che, trascorsi sei mesi dalla da ta della prima pubblicazione del pre sente avviso nella « Gazzetta Ufficia

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Pagina 3 di 3
Data: 21.08.1937
Descrizione fisica: 3
da Giacomozzi Maria è stato denunziato lo smarrimento del certificalo provvi sorio del Prestito del Littorio 5 per cento N. 10198 del capitale nominale • di L. 100 emesso dalla Banca d'Italia Succursale dì Trento il 24-1-1927 a favore della Sig.ra Giacomozzi Maria .'domiciliata a Vezzano (Trento).' Si diffida chiunque vi abbia inte resse che, trascorsi sei mesi dalla da ta della prima pubblicazione del pre sente avviso nella «Gazzetta Ufficiale« del Regno, senza che siano state noti ficate opposizioni a chi

Pubblico. Avviso N. 91 di smarrimento di certificato provvi sorio del Prestito del Littorio. In applicazione dell'art. 5 del De creto Ministeriale 15 novembre 1926 (pubblicato nella «Gazzetta Ufficiale •del Regno» ed in relazione agli arti coli 15 e seguenti del R. Decreto 8 giugno 1913, n. 700, si notifica che da Eccher Riccardo fu Carlo è stato de nunziato lo smarrimento del certifica to provvisorio del Prestito del Litto rio 5 per cento ri. 4616 del cap. noni, di L. 100 emesso dalla Banca d'Italia

Ufficiale» de! Regno) ed in relazione agli arti- col 15 e seguenti del R. decreto 8 giu gno 1913, n. 700, si notifica che da Romen Giuseppe di Antonio è stato denunziato lo smarrimento del certi ficato provvisorio del Prestito del Lit torio 5 per cento n. 7611 del capitale nominale di L. 200 emesso dalla Suc cursale della Banca d'Italia di Trento il 18-1-1937 .a favore di Romen Giu seppe di Antonio dom. a Barbiano Fraz. Colma (Bolzano). Si diffida chiunque vi abbia inte resse che, trascorsi sei mesi

, n. 700, si notifico che da Nesler Guida fu Cirillo è stato denun ziato lo smarrimento del certificato provvisorio del Prestito del Littorio 5 per cento n. 16584 del capitale no minale di L. 100 emesso dalla Banca d'Italia Succursale di Trento addì 24- 1-1927 a favore di Nesler Guida fu Ci rillo domiciliato a Me z z ol ombar d o (Trento). Si diffida chiunque vi abbia inte resse che, trascorsi sei mesi dalla da ta della prima pubblicazione del pre sente avviso nella «Gazzetta Ufficiale» del Regno

Littorio 5 per cento N. 13709 del capitale nominale di L. 100 emesso dalla Banca d'Italia Succursale di Trento il 20-1-1937 al nome di Torresani Vigilio, ■Si diffida chiunque vi abbia inte resse che, trascorsi sei mesi dalla da ta della prima pubblicazione del pre sente avviso nella «Gazzetta Ufficiale»? del Regno, senza che siano state no tificate opposizioni a chi ha denun ziato lo smarrimento e senza che sia no stati depositati i relativi atti di no li fica presso questa Direzione Genera le, nonché

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Pagina 6 di 23
Data: 13.09.1933
Descrizione fisica: 23
presentazione della proposta di Concordato il Portafogli Cambiario, compreso quello che si trovava al risconto presso la Banca d'Italia ed il Banco di Napoli nonché presso la Cassa di Risparmio unito al Portafoglio in sofferenza ascendeva a L. 73.530.663.23 come è portato dalla situazione contabile. Questa partita è formata in prevalenza da Portafoglio finanziario, che la Banca rinnovava alla clientela alla scadenza verso pa gamento di decurtazioni del 10 per cento ed alle volte del 5 per cento — questo con

ce, a scopo semplicemente indicativo, a l,— Lira essendo notorio che la fabbrica è stata distrutta da un incen dio e si teine che l'indennizzo della Società di Assicurazione non possa servire, oltre che per i debiti, a ri costituire il capitale azionario. Altro gruppo di azioni minori sen za valutazione nominale e precisa mente azioni ICLE, Banca Cattolica Veronese, Testi, Cot. Veneziano, Stia, Banca Cattolica del Veneto, Miniera di S. Rom ed io, Credit Anstalt, Wiener Bank Verein valutate

di L. 57.693.953.69 la perdita definitiva è di L. 4.476.600.— e probabile di Lire 8.953.600.69. Titoli eli terzi in deposito. Questa rubrica comprende i Titoli che furono dati da terzi alla Banca a prestito con facoltà alla Banca di di sporne, dando luogo così ad un con tratto che giuridicamente si deve qua lificare di mutuo. Il regolamento per il deposito fruttifero di titoli stabiliva al punto g) che la Banca si impegna ai restituire, trascorsa regolare disdet ta, titoli della stessa natura, senza ob bligo per

la numerazione o tagli e che tale obbligo invece assumeva per ti toli sorteggiabili a premio. Ne segue che i titoli non sorteggiabili entrava no a far parte del patrimonio della Banca, obbligata a restituire titoli o in loro luogo, denaro. E però, di que sta rubrica, L. 3.679.508.40 calcolati al corso 16 giugno, vanno girate alla voce precedente, cioè ai titoli di pro prietà della Banca. Restano invece i'n questa rubrica come Titoli di proprie tà di terzi quella parte degli stessi che, essendo sorteggiabili

a premio, ri manevano di proprietà del cliente, per un vero rapporto di comodato. Questi sono complessivamente no minali L. 4.397.500.—, che sommati a quelli sopra indicati di Lire 3.679.508.40 danno complessivamente L. 8.077.008.40 di cui la relativa voce della situazione contabile del 16 giu gno approntata dalla Banca. Partecipazioni ad altre aziende. Questa voce è esposta in Bilancio con L. 1.975.327.67. Valutata dal Com missario a L. 1.819.674i67 costituite, per la massima parte dalla quota che

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Pagina 2 di 23
Data: 13.09.1933
Descrizione fisica: 23
Ufficiale del Regno e nel Foglio An nunzi Legali delle Provincie di Tren to, Bolzano e Belluno entro 12 giorni da oggi. Trento, li 1 settembre 1933 - XI. II Presidente ff.: f.to Bertolotti. I Giudici: f.to Dott. Sette; f.to Dott. Sifuinpo. II Cancelliere: f.to Demattè. RELAZIONE del Commissario Giudiziale alla Pro cedura di Concordato Preventivo del la Banca del Trentino e dell'Alto Adi ge - Consorzio economica registralo a garanzia limitata - Trento. Un po' di Storia. Or sono quasi ciuquant'anni, nel

l'aprile 1886, si fondava in Trento con le disposizioni della legge 1 apri le 1873 B. L. I. 70 come Consorzio ec. reg. a garanzia limitata la Banca Coo perativa di Trento, che presto estese le sue Filiali nelle principali borgate trentine: Pergine, Male, Cles, Cava- lese, Borgo, Mezzolombardo. I soci erano da prima 456 con un capitale di Corone 36.980.—, e depo siti a risparmio e conti correnti pas sivi arrivavano complessivamente al- l'incirca a 120 mila Corone. Nell'anno 1899, pure nel mese

di a- prile, si costituì in Trento la Banca Cattolica Trentina del pari come un Consorzio econ. reg. a g. 1. con un ca pitale iniziale di Corone 67.000.—. I depositi a risparmio e conti cor renti segnarono in quell'anno Corone 1.460.197,03. Anche questa Banca fon dò successivamente diverse succursa li ed agenzie. Allo scoppiare della guerra mondia le, la Banca Cooperativa aveva aumen tato il suo capitale a Corone 1.293.800, i depositi e conti correnti ascendeva no complessivamente a circa

~ 43 mi- • * Jioni. La Banca Cattolica Trentina alla „ .slessa data teneva un capitale di Co- verone 1.466.620.— e i suoi depositi e ,. conti coprenti- •ascendevano cornples- '•''••''sivaiménfe.»' efreft 4ä milioni e mezzo Il bilancio della Banca Cooperativa del 31 dicembre 1926, che fu l'ultimo dell'esercizio precedènte alla fusione segnava un capitale di Lire 3.226.992 e vi si riscontravano depositi e conti correnti per complessivi 120 milioni e mezzo circa. Quello analogo della Banca Cattoli ca conteneva

un capitale di Lire 3.362.376.—- con depositi che arriva vano a Lire 144 milioni e mezzo circa. La Banca Cattolica dal dicembre 1925 fino alla fusione si era visto di minuire i propri depositi di circa 26 milioni che arriverebbero a 42 milio ni se si tien conto degli interessi ca pitalizzati, ed a questo stato di disa gio ha chiaramente alluso la relazione del Consiglio della Banca Cooperativa alla adunanza generale del 6 febbraio 1927 nella quale fu votata la fusione, ricordando che la crisi che poteva

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Pagina 4 di 16
Data: 16.08.1933
Descrizione fisica: 16
penale del Presidente. Banca Industriale F.to: Chemelli F.to: Dr. Mengoni OGGETTO Relazione del Commissario Giudiziale del concordato preventivo della Banda Industriale - Trento. Con decreto del 17 giugno 1933 - XI il R. Tribunale civile e penale di Trento ordinava J'avviamento della procedura di concordato preventivo sulle sostanze della Banca Industriale S. A. in Trento, nominando Giudice Delegato a tale procedura il Sig. Cav. Giovanni Antoniolli e a ■Commissario Giudiziale il sottoscritto, con

l'inca rico di accertare le attività e passivi tà della concordataria di indagare sul la condotta della debitrice e di presen tare entro il termine di trenta gior ni, prorogato successivamente di al tri dieci giorni, l'elenco dei creditori ,e debitori, nonché un rapporto parti colareggiato sulla situazione economi ca e sul risultato delle indagini circa la condotta della debitrice, invigi lando nel frattempo l'amministrazione dell'azienda. Entro il termine di 20 giorni fissa tole, la Banca

concordataria ha ot temperato alle disposizioni del citato decreto del R. Tribunale, presentando puntualmente l'elenco completo dei creditori, il completamento dello sta to particolareggiato ed estimativo del le attività e comunicando la proposta definitiva di concordato approvata a termini dell'art. 39 dello Statuto So ciale. La Banca Industriale, fu costituita in forma di Società Anonima il 4 no vembre 1907 a rogito notaio Dr. Sil vio Conci, con un capitale di Corone un milione, convertito poi in lire

600.000 al 19 aprile 1919. Scopo della Banca era l'esercizio del credito per promuovere l'industria e il commercio. Dalla fondazione fino allo scoppio della guerra mondiale assolse il suo compito finanziando diverse indu strie, delle quali, - trascurate le pic cole e le medie - vanno ■menzionate la S. A. Marmifera Ligure di Carrara, della quale mi occuperò nel corso del la relazione, e la Fabbrica Cementi Portland Frizzerà, venduta al 3 apri le 1919 alla Italcementi, che la pos siede e la gestisce

tuttora. Durante il conflitto mondiale la Banca condusse una vita stentata, con attività molto ridotta. Invece dopo l'auspicato ricongiun gimento alla Madre Patria, riprese i contatti colla clientela e colle Società finanziarie, continuò nel suo pro gramma industriale-commerciale en* trando come azionista e assumendo il finanziamento di nuove industrie. Ap partengono a questo periodo la S. a g. 1. Pettinificio Trentino di Lavis, messa in liquidazione alla fine del 1927, la S. a g. 1. Miniera

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Pagina 8 di 16
Data: 16.08.1933
Descrizione fisica: 16
stesse; b) che il numerario di cassa corri sponde esattamente alla somma espo sta a bilancio; c) che i Titoli di proprietà della Banca o presso la stessa depositati da terzi a comodato, esistono effettiva mente o nelle casse della Banca o presso altri Istituti, dati a pegno di conti anticipazioni oppure presso. Banche, Società e Ditte; dati a pre stito allo scopo di costituire cauzioni esattoriali o di lavori; d) che i Valori depositati dai clienti a semplice custodia, o a custodia

e in amministrazione o in cauzione di an ticipazioni, sono tutti custoditi nelle casse delle Banche già dal giorno del loro deposito nel loro esatto ammonta re, nè di essi fu mai fatto .uso dall'I stituto; - e) che non furono emessi nè crediti nè debiti, per cui il bilancio corri sponde effettivamente alle attività e passività accertate. Esistono però delle divergenze col la Banca del Trentino e A/A nella chiusura dei conti corenti al 14 giu gno 1933. La Banca del Trentino e Alto Adi ge all'atto di chiudere

il bilancio 14 giugno 1933, girò un suo credito ver so la Banca Industriale per Lire 1.627.020.—, che già dall'originale te neva in un conto-corrente «speciale», sul conto-corrente di debito «ordina rio» della predetta Banca. Tale debito proveniva dalla sotto scrizione di L. 196.792.— di azioni della ex Banca Cooperativa da parte della ex Banca di Trento e da due ul teriori sottoscrizioni di azioni della Banca del Trentino e Alto Adige da parte della Banca Industriale per Li re 879.932.— rispettivamente

Lire 548.496.—-, effettuate al 23 aprile 1925, 24 marzo 1927 e 18 gennaio 1929, dietro richiesta delia ex Banca Coo perativa rispettivamente della Banca del Trentino e Aito Adige e coU'intesa che il tasso del conto «speciale», si sarebbe compensato col dividendo. L'Amministrazione della Banca In dustriale è d'avviso che detto debito di Live 1.627.020.— acceso'per la sot toscrizione di dette azioni debba com pensarsi colle azioni stesse, nel sen so, che perdendo queste il loro va lore, resti estinto

. Su mia richiesta però per la pru denza, necessaria nell'accertamento del passivo, tale importo fu inserito nel bilancio 14 giugno 1933 della Ban ca Industriale tra le passività chiro- grafarie, sempre però nel suo origi nario conto «speciale». La Banca Industriale si riserva per qualsiasi evenienza il riesame della vertenza e rispettivamente l'oportu- nità della richiesta del 2 per cento di premio di garanzia corrisposto agli altri soci. Altra divergenza tra la Banca del Trentino e Alto Adige

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Pagina 9 di 23
Data: 13.09.1933
Descrizione fisica: 23
d'Italia per l'incasso e da-questa, trasferiti in conto nuovo. Rimangono così in que sta categoria come chirografari: gli assegni bancari della Banca non ri scossi per Lire 640,827.09, i soci in conto provvigione per Lire 7S.656.96 posta collegata con quella dei divi dendi da pagare. Una partita di crediti non ritirati per Lire 267.085.24 ove sono concen trate diverse restanze di vecchi conti, dei quali esiste nella contabilità l'e lenco. In questa categorìa sono comprese ancora Lire 929.446.02

tito li azionari i quali al loro realizzo po trebbero lasciare scoperto un margine e far divenire per lo stesso chirogra- l'ario un credito che altrimenti sareb be impostato come privilegiato. Conti in Valuta Estera per Lire 2.046.796.63. Sono da collocarsi fra i chirografari. Questa partila ha una corrispondente partita nell'attivo nei Corrispondenti debitori che vale a ga rantire la Banca da ogni danno-per. le oscillazioni dei cambi. Altro sottotitolo di questa categoria sono le Amministrazioni

che vanno considerate come passività chirogra- farie e che importano L. 93.991.32. Non sono da confondersi coi depositi a custodia e riflettono incassi che .la Banca faceva per conto di persone od Enti che avevano affidata l'ammini strazione alla Banca. Altro sottotitolo Proroghe passive per L. 3.049.000.— che vanno collo cate fra i privilegiati. Riflettono anticipazioni accordate da Istituti di Credito alla Banca verso riporto di Titoli che sono appunto ga rantite dai Titoli stessi; e però sono

da considerarsi privilegiati perchè as sistili da cauzione. Altro sottotitolo di questa categoria sono le Banche divise in due gruppi: quello morato per L. 1.620.644.20. Si tratta di Banche fuori piazza che ave vano conto corrente colla Banca del Trentino e dell'Alto Adige e che all'e poca delia chiusura degli sportelli so no rimaste creditrici. L'altro gruppo è il privilegiato o garantito che ammonta a Lire 23.161.387.49. In questa partita sono compresi i debiti verso l'Istituto di emissione, Banco di Napoli

, Banca di Novara, iBanco di Sicilia e altri: tut te posizioni garantite da cauzioni che superano l'ammontare dèi debito. Vi è compreso anche il credito ga rantito della Banca Industriale dipen dente da operazioni fatte con suoi fondi e per suo mandato e che vanno, considerate come beni di terzi. Altro gruppo di questa categoria è~ il Portafoglio Riscontato con Lire 31.318.193.85 pure assistito da cauzio ni eccedenti l'ammontare del debito. Si tratta di risconti fatti presso le maggiori Banche. Gli

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Pagina 3 di 12
Data: 13.10.1934
Descrizione fisica: 12
A. R. S. G. A. I. in Caderzone. Associazione (Rifugio S. Giuliano Ano nima Immobiliare pro 1930-1931. Attivo: 1) Terreno mq. 88 a iL. 0.50 L. 44.— 2) Edificio 27.000.— 3) Mobili ' *■ 628.— 4) Denaro , 1.091.65 5) Cjrediti : a) Banca T. A. A. 1.— b) Banca d'Italia 300.— 6) Varie: Azioni in deposito N, 23 115.— Merci in deposito 30.— Premi lotteria e carto line 610.35 Totale Attivo Lire 29,820.- 13 Ottobre 1934 - XII — N. 30 439 Foglio Annunzi Legali della Provincia di Thento Passivo: 1) Azioni vendute N. 117 L. 883

: 1) Terreno L. 8.80 2) Edificio 27,000.— 3) Crediti : a) Banca T. A. A. 10.— b) Banca d'Italia 300;— 4) Mobili ■ 150.— 5) Azioni in deposito N. 38 190.<—■ Totale Li re 27,658.80 Passivo: 1) Azioni vendute N. 162 L. 810.-— 2) Debiti di partita 5,452.15 3) Patrimonio netto 21,396.65 Totale Li re 27,658.80 Caderzone, li 25 settembre 1930-XII. (iL. S.) F.to Mosca Valentino - Vice presidente. I sottoifirmati sindaci, dopo aver e- saminato con cura le operazioni regi strate nel libro Giornale, nei registri

Registro d'ordine. Trascritto al N. 2 Voi. 285- 11-240, Società N. 126 allegato nel far scicolo 15 dell'anno 1934. R. Tribunale Civile e Penale Treiito li 19 settembre 1934 - XII. Il Cancelliere: A. Demattè. 758 PAGAMENTO 758 Bilancio della A. R. S. G. A. I. Associazione Rifugio S. Giuliano Anonima Immo biliare in Caderzone pro 1931-1932. Attivo: 1) Danaro in Cassa % L. 72.SO 2) Terreno mq. 88 ai L. 0.50 44.— 3) Casa 27.000— 4) Mobili 636.85 5) Banca d'Italia 300.— 6) Banca T. A. A. 27.05 7) Credito 81.—

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Pagina 13 di 23
Data: 13.09.1933
Descrizione fisica: 23
. Admeto Pettinari, Direttore della Banca d'Italia Trento B. Dott. Morghen Emilio, Direttore Fe derazione Casse Rurali Trento B. Lorenzi Cav. Mario, Direttore della Gassa di Risparmiò Trento B. Crivelli Conte Francesco, Presiden te Istituto Credito Fondiario Trento B. Garbari Augusto fu Vittorio, nego ziante Trento. Zottele Attilio, Borgo Valsugana. Zanoni Dott. Attilio, commercialista Trento B. Cav. Romano Endrizzi, S. Michele all'Adige creditore in proprio e per la CUSVA. Cav. Aurelio Lorenzoni

tempo già liquidati anche dalle atti vità di lento realizzo. Ii. D. L. 8 febbraio 1924 N. 136. Il N.o dei creditori della Banca che risulta dell'elenco nominativo Pro dotto dalla Banca stessa e completato pai dal Commissario, la rilevanza deli passivo raggiungono certamente i limi ti previsti dal R. D, citato acchè il Tribunale ritenga estremamente diffi cile far luogo alla convocazione dei creditori e alla votazione sul concor dato. Il sottoscritto quindi fa espressa proposta di prescindere dalla

in Cles, cre ditore in proprio. On. Dott. Bruno Mendini, Presiden 275 te della Magnifica Comunità di Flem me e Podestà dj Cavalese. Margoni Cav. Giuseppe per la Curia Principesca Vescovile di Trento. Fiorio baron Alvise avvocato in Me rano, creditore in proprio. Trento, 22 luglio 1933 - XI. Il Commissario Giudiziale: Aw. Dr. Adolfo de Bertolini. RELAZIONE ■della Delegazione dei Creditori nel Concordato preventivo della Banca del Trentino e dell'Alto Adige al R. Tribunale Civile e Penale di Trento

. Al R. Tribunale Civile e Penale di Trento. Chiamati da cod. Ecc.mo Tribuna le all'Ufficio di Delegati dei creditori del concordato preventivo proposto dalla (Banca del Trentino e dell'Alto Adige con decreti 26 e successivo 29 luglio anno* corrente, noi sottoscrìtti : Crivelli Conte Franco, avvocato, Pre sidente dell'Istituto di Credito Fon diario della Regione Tridentina - Fio- rio Barone Alvise, avvocato - Loren zoni Cav. Aurelio - jMorghen Dir. Er inilio, Direttore della Federazione dei Consorzi Cooperativi

- Zanoni Dr. At tilio, commercialista - ci Siamo tosto accinti al compito, con piena coscien za della responsabilità dellb stesso» sia per il grande numero dei credito ri e importanza degli interessi che siamo chiamati a rappresentare, sia per I'mportanza della Banca nell'eco nomia del paese. A tale scopo in frequenti riunioni e con lavoro quasi continuo noi abbia mo preso in esame la situazione del la Banca e le cause del dissesto; ' le attività, procedendo a valutazioni con analisi specialmente ,per

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Pagina 2 di 4
Data: 19.09.1928
Descrizione fisica: 4
dalla Banca d'Italia filiale di Trento in data 20-1 27. Si diffida chiunque vi abbia interesse che, trascorsi sei mesi dalla data della prima pubblicazione del presente avvi so nella «Gazzella Ufficiale« del Regno, senza che siano siale notificate opposi zioni a chi ha denunzialo io smarrimen to e si a stato depositalo il relativo atto di notifica, presso questa Direzione Ge nerali e, nonché, se l'opponente ne fosse in possesso il. certificato si provvederà per la consegna, a chi di ragione, dei

15 e seguenti del R. Decreto 8 giugno 1913, n. 700, si notifica che da Conci Emilio fu Giuseppe, domiciliato' a Brentonico è stato denunziato lo smarrimento del certificato provvisorio 'del Prestito del Littorio il. 731 di L. 200, emesso in suo favore dalla Banca d'Italia filiale di Ro vereto (L'I 1-1-27. Si diffida chiunque vi abbia interesse che, trascorsi sei mesi dalla data delia prima pubblicazione del presente avviso' nella «Gazzetta Ufficiale» dici Regno, senza che siano state notificale oppo sizioni

del R. Decreto 8 giugno 1913, n. 700, si notifica che da Tanel Faustina fu Battista, domiciliata a Spormaggiore é stato denunziato lo smarrismenlo del certificalo provvisorio deil Prestito del Littorio n. 14353 di L. 500 emesso in suo favore dalla Banca d'Italia filiale di Trento in data 21-1-27. Si diffida chiunque vi abbia inieres- se che,'trascorsi sei mesi dalla data del la prima pubblicazione del presente av viso nella «Gazzetta 1 Ufficiale del Regno» senza che siano stato notificale opposi

. AVVISO N. 84 di smarrimento di certificalo provviso rio del Prestilo dei Littorio, In applicazione dell'art. 5 del Decre to Ministeriale 15 novembre 192(5 (pub blicalo nella «-Gazzella Ufficiale» del Regno) ed in relaziono agli articoli 15 e seguenti del R. Diocroto .8 giugno 1913, il. 700, si notifica che da Innocenti Io landa di Angelo, domiciliala a Resenell-o è stalo denunziato ' Io smarrimento del certificato provvisorio del Prestito del Littorio n. 878 di L. 100 omesso in suo favore dalla Banca

d'Italia filiale di Ro vereto, in data 14-1-27. Si diffida chiunque vi abbia interesse che, trascorsi sei mesi.dalla data' della priiiva pubblicazione deii presente avviso nella «Gazzetta Ufficiale del Regno.» senza che siano stato notificate opposi zioni a chi ha denunziato lo smarrimen to, e sia stato depositalo il relativo' alto di notifica presso questa Direzione (ìe- norale, nonché, se l'opponente ne fosse in possesso il certificato si provvederà per la consegna, a ehi di ragionv, dei titoli

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Pagina 5 di 16
Data: 16.08.1933
Descrizione fisica: 16
Alto Adige alla data 14 giugno u. se., provoca immediatamente la chiusura degli sportelli della Banca Industria le. E così il concordato e la sua pro cedura non può che procedere di pari passo, non perdendo di vista il lega me d'origine, la vita in connine e i reciproci rapporti. Nell'espletamento degli incarichi affidatimi dal R. Tribunale, io ho spinto le mie indagini fino all'anno di fondazione della Banca Industriale e potei rilevare che già dalla sua aper tura aveva uno 'Statuto, un Regola

mento interno, un Regolamento per la Commissione esecutiva, che risul tano modellali su statuti e regola menti allora in vigore presso le altre Banche dello stesso indirizzo. Constatai pure che fin da principio venivano tenuti regolarmente i libri prescritti e in particolare i libri del le assemblee generali, i verbali del Consiglio d'Amministrazione e della Commissione esecutiva. Altrettanto dicasi per la Banca dì Trento. i Il mio esame particolareggiato però si riferisce sopratutto al periodo sus

delle rendite e delle spe se di ogni esercizio fino alla richiesta di concordato. Già nella sua prima seduta del 9 marzo 1927, il nuovo Consiglio di Am ministrazione passava in rapida ras segna le attività della Banca, provve dendo alla nomina del Consigliere De legato e del Direttore e tracciando le loro attribuzioni. La presa in consegna della Banca di Trento avvenne nei corso del mese e al 31 marzo 1927 veniva compilata la prima situazione contabile delle due Banche riunite. Il programma

fatale ruota di in teressi inesigibili. Tutte le energie e la buona volontà degli Amministratori e del Personale furono impiegate nel realizzo di que sto programma, il quale grazie alle direttive, all'azione e all'assistenza della Banca del Trentino e A/A e par ticolarmente del Suo Direttore Gene rale, nel 1932' sembrava già raggiunto, tanto che la Banca del Trentino e A/A stessa nella relazione all'assemblea generale di quell'anno poteva annun ciare che anche la Banca Industriale era sistemata. Ciò

era avvenuto sia attraverso for tunate sistemazioni e liquidazioni condotte a buon termine dal 1927 al 1932 e in massima parte in seguito al noto provvedimento dei 35 milioni concessi dal Governo Nazionale, sul la quale somma la Banca Industriale beneficiò della! quota di Lire 21.372.045.74, quale controvalore di altrettante attività cedute all'Istituto- di liquidazioni in Roma. Benché le richieste della Banca in occasione della presentazione dei me moriali al Governo Nazionale, in pre visione

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Pagina 3 di 6
Data: 26.08.1931
Descrizione fisica: 6
. Rovereto, li 19 agosto 1931 - IX. Giacomo Orsi - notaio. 283 PAGAMENTO ' 283 Avviso. In virtù del Decreto reso dal Pre sidente del Tribunale di Rovereto in data 7 marzo 1931 - IX sull'istanza del Sanatorio Europa in Arco in per sona del suo legale rappresentante Signor Rovighi Luigi in Arco, si in vita chiunque possiede il vaglia del la Banca d'Italia qui sotto esattamen te trascritto, che venne dall'istante Sanatorio Europa smarrito, a volerlo presentare alla Cancelleria di detto Tribunale nel Termine

di giorni qua ranta, avvertendo che in difetto esso sarà dichiarato inefficace riguardo al suo possessore. Banca d'Italia Succursale Salerno - N. 094415 - L. 6216. A presentazione di questo vaglia cambiario la Banca d'Italia pagherà al Sanatorio Europa in Arco Lire seimiladuecenlosedici. Salerno, 16 febbraio 1931 - IX. Ili Cassiere: firma illeggibile — 11 Capo della .Suce.: firma illeggibile. Rovereto; li 20 agosto 1931 - IX. F.to avv, Oreste Angelini. 284 PAGAMENTO 284 Estratto. di Decreto

d'ingiunzione per la noti fica a senso degli art. 368, 142 C. P. C. Con decreto in data 30 marzo 1931 - IX il Pretorie di Rovereto, su ricorso della Banca Mutua Popolare di Rove reto in persona del Presidente cav. L. Costa ha ingiunto a Caracristi Enrico di Giuseppe di Sacco ora residente in Chaussei de Bruxelles Trais Fon tanes N. 27 Vicvorde (Belgio) e a Contatti Saverio ifu Saverio e Ga.spe nni Ernesto fu Basilio e Nardelli Narciso fu Giacomo di pagane in via solidale fra loro alla predetta Banca nel

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Pagina 14 di 23
Data: 13.09.1933
Descrizione fisica: 23
in tutta l'economia del paese, della quale costituiva elemento essenziale. La Banca non aveva scopo di lucro per tradizione e ,per la sua stessa struttura cooperativa. Anziché un in teresse capitalistico essa perseguiva una funzione nella raccolta del ri sparmio e nella distribuzione del cre dito nella Regione. I depositii, ammontanti) (complessi vamente al momento della chiusura a circa L. 170 milioni, provenivano per L. 158 milioni dalla Provincia di Trento, raccolti in buona par te nelle

filiali dal risparmio della piccola bor ghesia e delle classi rurali, e per L. 12 milioni dalla Provincia di Bolzano e da Cortina d'Ampezzo. Non è possi bile stabilire il numero delle ditte; ma le partite erano complessivamente oltre 84.000 con una media di circa L. 2000 per ciascuna. Particolarmen te penosa in linea morale è la condi zione del «piccolo risparmio» che Ja Banca aveva promosso ira scolari e operai. i prestiti, sempre al 'momento della chiusura, ammontavano a circa Lire 140 milioni

L. 55.5 mi lioni erano investiti nella Provincia di Bolzano e a Cortina d'Ampezzo, e L. 78 milioni in Provincia di Trento: la differenza era impegnata in invesimen- ti in un gruppo di Istituti veneti, pro venienti dalla ex Banca Cattolica. Bolzano e Ampezzo assorbivano cosi circa 43 milioni del risparmio tren tino. Per il fatto che nel territorio d'a zione della Banca mancano i grandi patrimoni privati, mentre le disponi bilità dei paese povero ma eminente mente risparmiatore affluivano nella forma

di modesti depositi presso gli Istituti locali e segnatamente presso la Banca; che le forme di società per unioni non erano in uso, oltre che per difetto di capitale disposto a correre alea, anche per le difficoltà frapposti? dalla precedente legislazione; per la tradizione stessa nell'esercizio del credito; era fatale che iniziative in dustriali o commerciali non potessero svilupparsi senza l'intervento di Isti tuti di credito, e che tali'finanziamen ti avessero la tendenza ad essere di lento realizzo

. Questo ha reso possibile notevoli sviluppi; ma ebbe per con seguenza immobilizzi e perdite col manifestarsi e poi con l'aggravarsi in proporzioni non mai prima conosciu te della crisi mondiale, e di quella specifica della Regione. E' doveroso però rilevare che diversamente il pae se non avrebbe raggiunto lo sviluppo toccato negli anni passati, e che fa Banca avrebbe avuto un campo di at tività ben limitato, mancando a quel lo che comunemente veniva conside rato suo compito. Considerando ne cessarie

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Pagina 9 di 16
Data: 16.08.1933
Descrizione fisica: 16
. Verona 12.000.— S. A. Min. tS. Romedio 1.495.000.— Fabbr. Cementi d. Garda 10.000.— B. T. A/A az. pagate 70.500.— B. T. A/A az. a controp. 1.627.020.— Totale L. 4.887.540.- Totale generale L. 13.518.442.55 Al 14 giugno 1933, dei titoli di Stato giacevano in Cassa soltanto L. 50.000 Buoni del Tesoro e L. 8.700.— Con solidato Italiano 5%, mentre il resto era stato dato a pegno per anticipi in conto-corrente o per l'emissione di assegni circolari, alla Banca d'Italia, al Banco di Napoli e alla Banca Pop

166 Buoni Cons. Sovv. Val. Ind. Scadenza 1938 L. 48.111.40 Scadenza 1934 96.944.40 Total e L. 145.055.80 Obbligazioni Ipotecarie. Banca Nazionale del Lavoro-Geomarm L. 5.850.000.— Banca Industriale - nom. 51.720 a 90.— 46.431.— Totale L. 5.896.431.— Azioni. Marmifera Ligure L. 1.000.000.— Soc. Trent. Eletti*,^. 43.750.— Soc. Cementi Armati Centr. 517.660.— Sind. Agr. Industriale 40.000.—- Soc. Gen. Elettr. Tr. 50.000.— Istit. Lav. Hai. all'Est. 510.— Società Atesina 21.100.— B.ca Mutua Pop

sportello, che sono in bilancio a 90.— e verranno sorteggiate in buona par te entro il corrente anno, alla pari. Vi è poi l'importante stock di ob bligazioni ipotecarie per nominali L. 5.850.000.— emesse nel 1932 dalla Banca Nazionale del Lavoro, Gestio ne Marmi di Carrara e Fivizzano, colle norme e garanzie del R. I>. L. 3 luglio 1930 n. 1045, D. M. 11 aprile 1931, che la Banca ebbe in corrispet tivo di altrettanto suo credito verso la S. A. Marmifera Ligure e Ditta Fra telli Faggi olii di Carrara

eventuale che verrà spuntato sulle nominali L. 500.000.— vincolate a garanzia costituirà quin di una sopravvenienza attiva. Dal gruppo di titoli industriali e bancari ho sLralciato per intero: Li- ré 1.000.000.— di residuo capitale a- zionario della S. A. Marmifera Ligure in liquidazione, Lire 1,697.520.— di azioni della Banca del Trentino e Al to Adige e Lire 1.495.000.— di azioni della Miniera di S. Romedio e altre poste minori, apportando a questa 167 categoria di titoli una svalutazione globale

di Lire 4.629.180.—. Ecco quindi in riassunto le svalu tazioni apportate ai Titoli di proprie tà della Banca: L. 9.255.10 ai Titoli di Stato L. 1.356.000.— alle Obblig. ipotec. L. 4.629.180.— ai Titoli industriali e bancari, in totale L. 5.994.435.10 Riepilogando: i Titoli di proprietà della Banca, inscritti a bilancio 14 gku gno 1933 per L. 13.518.442.55 diffalcate le svalutaz. p er 5.994.435.10 li ritengo realizzabili per 7 .524.0 0 7.45 Dei titoli di terzi in deposito frut tifero (comodato

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Pagina 3 di 23
Data: 13.09.1933
Descrizione fisica: 23
to delle perdite ad esempio: Ditta De Lorenzi, Soc. An. Hallier & Vavpetic, Cesare Sommadossi, Bizerba. La notizia della sovvenzione gover nativa non arrestò però la diminuzio ne dei depositi, la quale oltre che dai panico <diffu.so£i per l'insolvenza della Unione Bancaria Nazionale di Brescia e della Banca Mutua Popolare di Bel luno, era favorita dal ribasso del pie de dell'interesse, attuato da prima (lu glio 1932) per convenzione delle Ban che locali e quindi (ottobre 1932) per la nota

superarono i 12 milioni, nell'aprile qualche cosa di più di 8 milioni, nel maggio 11' milioni'.e nei primi 14 gior ni del giugno -—■ tenuto calcolo degli interessi capitalizzati — 8 milioni e mezzo. Complessivamente dal 31-12-1930 u- scirono depositi per L. 126.(580.000. Fu appunto il 14 di giugno 1933, che la Banca, atteso che il ritiro dei depo siti segnava una intensità, che non si sarebbe potuta fronteggiare, non ria pri dopo la> pausa meridiana i propri sportelli e ciò per evitare maggiori perdite

a coloro che non si erano af frettati a prelevarli. . Il provvedimento fu tempestivo e tosto dopo avanzata la proposta di concordato se ne ebbe a riconoscere l'opportunità nell'occasione della sca denza dei versamenti da farsi alle Te sorerie per le Esattorie gestite dalla Banca le quali chiedevano un pronto pagamento e minacciavano lo storno del contratto, la perdita delle cauzio ni e le multe di legge se non si fos sero rifornite le casse dei Cornimi e non si l'osse pagata al Fisco la tangen

te contrattuale. Se la Banca non avesse avuto in questo momento dei mezzi avrebbe do vuto subire il maggior danno, della Svendita delie cauzioni, oltre a tutte ; le altre conseguenze. Il non aver aspettato la Banca di vedere esaurita l'ultima risorsa riuscì utile anche ad impedire i protesti del le cambiali riscontate presso £rlì Isti tuti di emissione e di mag giore potenza, ove fu invece pos sibile di ritirarle liberando in parte le cauzioni ed attendendo direttamen te a definire i rapporti con la clien

tela, che non si sarebbero potuti de finire senza gravi perdite qualora fo& se stato necessario di precipitarne il realizzo. Garanzia Statale. Una delle attività della Banca di grande importanza, che si rende at tuale col concordato, è la garanzia statale dipendente dal R. D. L. 9 di cembre 1920 N. 1883 e dal Decreto Ministeriale 1 febbraio 1922. Questa garanzia statale risale all'e poca della conversione delle Corone austriache e fu accordata dal Gover no in funzione delle perdite derivanti dalla

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Pagina 11 di 23
Data: 13.09.1933
Descrizione fisica: 23
270 e col ricavato provvederà ad adem piere la seguente offerta: 1. La Banca pagherà al cento per cento le spese di giustizia. 2. La Banca pagherà al cento per cento fuori concordato i crediti pri vilegiati nei limiti della capienza dei rispettivi privilegi ed in quanto si tratti di cauzioni e pegni 'fino al loro valore di realizzo, tutto ciò alla sca denza se ne siano accertati la qualità e l'ammontare. 3. La Banca pagherà ai creditori chirografo ri a saldo delle loro prete se e sempre a far

del 5 per cento annuo per sei mesi sulla rata ad a) e di altri sei mesi in più per le rate ad b), c), d). 4. Tutti questi pagamenti sono ga rantiti dalle attività della Banca con trollate dal Commissario Giudiziale e dalla delegazione dei creditori, che si pronuncerà sempre a semplice mag gioranza, e costituite dai seguenti gruppi: Cassa, Effetti pubblici, Porta foglio commerciale, Beni immobili ciella Banca e dell'Istituto Immobilia re Tridentino del quale la quasi tota lità delle azioni trovansi

in possesso della Banca, unica creditrice dell'I stituto, Garanzia Statale, Portafoglio finanziario, garantito per una parte anche di ipoteche. Tutto questo in quanto occorre per coprirne il fabbi sogno ed il ricavato di tali attività verrà amministrato per i creditori stessi, sotto il controllo del Commis sario giudiziale e della delegazione dei creditori, i quali rimarranno a tale scopo quali mandatari dei creditori medesimi investiti delle più ampie fa coltà di controllo anche durante il pe riodo

dell'esecuzione' del concordato. 5. In espressa deroga al disposto dell'art. 21 della Legge 24 maggio 1903 N. 197 potrà la Banca concordataria compiere efficacemente anche tutti fili atti di detto articolo contemplati sem pre però col consenso del Commis sario Giudiziale e della maggioranza della delegazione dei creditori^ quali mandatari della Massa dei creditori a sensi dell'ultimo ■ comma del punto precedente. 6. In caso diTinunzia o di ces sazione per qualsiasi motivo della fun zione del Commissario

Giudiziale o di quella dei Membri della delegazione dei creditori la loro sostituzione sarà demandata all'Ili.mo Signor Presiden te del Tribunale di Trento. 7. Per le attività della Banca di lento realizzo come verranno determi nate e nuovamente valutate in con tradditorio della Banca dal Commis sario Giudiziale in unione della Com missione composta dalla Delegazione dei creditori, la quale si pronuncerà a maggioranza in quanto non occor rano per garantire le rate di cui ad 3) e comunque per una loro

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Pagina 19 di 23
Data: 13.09.1933
Descrizione fisica: 23
ed alle loro forze, per lo smobilizzo, ri tiene che le previsioni potranno ave re adempimento nella liquidazione. ... .III. - ■ ' CONCLUSIONI La proposta di concordato ■ votata dall'Assemblea Generale del 10 luglio 1933 - XI prevede questi patti: «Omologato il concordato, la Ban ca del Trentino e dell'Alto Adige, consorzio economico registrato a ga ranzia. limitata, A) « Si metterà tosto in liquida- « zione e col ricavato provvederà ad « adempiere la seguente offerta: « 1. La Banca pagherà al cento per

« cento le spese di giustizia. « 2. La Banca pagherà al cento per « cento fuori concordato i ^crediti « privilegiati nei limiti della capien- « za dei rispettivi privilegi ed in « quanto si tratti di cauzioni e pegni « tino al loro valore di realizzo, tutto « ciò alla scadenza se ne siano accer tati la qualità e l'ammontare. « 3. La Banca pagherà ai creditori « chirografari a saldo delle loro pre- « tese e sempre a far tempo dalla da- « ta della sentenza di omologazione « del concordato: « a) un primo

ad a) e di altri sei mesi « in più per le rate ad b), c), d). « 4. Tutti questi pagamenti sona « garantiti dalle attività della Banca « controllate dal Commissario Giudi- « ziale e dalla delegazione dei credi ti tori, che si pronuncierà sempre a « semplice maggioranza, e costituite « dai seguenti gruppi : Cassa, Effetti « pubblici, Portafoglio commerciale; « Beni immobili dfjlla Banca e dell'I- « stituto Immobiliare Tridentino, del « quale la quasi totalità dèlie azioni « trovansi in possesso della Banca

durante « il perodo dell'esecuzione del con ti cordato. « 5. In espressa deroga al disposto « dell'art, zi della Legge 24 maggio « 1903 N. 197 potrà la Banca concor- « dataria compiere efficacemente an- « che tutti gli atti da detto articolo « contemplati, sempre però col con ti senso del Commissario Giudiziale e « della maggioranza della delegazione « dei creditori, quali mandatari della « Massa dei creditori a sensi dell'ul ti timo comma del punto precedente. « 6. In caso di rinuncia o di cessa

ti zione per qualsiasi motivo della « funzione del Commissario Giudizia li le o di quella dei Membri della de ci legazione dei creditori la loro sosti ti tuzione sarà demandata all'Ili.mo « Signor Presidente del Tribunale di « Trento. « 7. Per le attività della Banca di « lento realizzo, come verranno de li terminate e nuovamente valutate in « contradditorio della Banca dal Coni ti missario Giudiziale in unione della « Commissione composta dalla dele- « gazione dei creditori, la quale si « pronuncerà

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Giornali e riviste
Fogli Annunzi Legali Prefettura Trento
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regolarmente convocate in pleno osservanza dello Statuto ed alle stesse sono state portate a cognizione le re visioni praticate dalla Banca a sensi dell'Ordinanza del Ministero della Giustizia dei 24 giugno 1903 N. 134. I libri commerciali tenuti dalla Banca corrispondono a quelli pre scritti dal Codice di Commercio e ri sulta del pari che il Consorzio ha os servate le forine stabilite dal Codice di Commercio per l'approvazione da parte del Tribunale degli atti sociali e relativa trascrizione

. La contabilità tenuta dalla Banca corrisponde alle discipline bancarie e rispecchia l'esatto svolgimento delle operazioni giornaliere. II funzionamento delle Filiali era sorvegliato direttamente, oltre che da revisioni periodiche dei Sindaci, da continui contatti con la Direzione che si teneva costantemente informata del l'andamento degli affari e da una se zione apposita di ispettorato, il quale curava il controllo diretto mediante ispezioni dei singoli Uffici almeno u- rta volta all'anno e presentava

un rap porto dettagliato sull'andamento dei singoli servizi e sull'applicazione dei regolamenti. Il rapporto veniva pre sentato direttamente al Presidente, al la Direzione ed al Capo Sindaco. Non risulta che gli amministratori abbiano contravvenuto ai divieti di cui la legge 4 giugno 1931 N. 660 ri spettivamente R. D. L. 30-12-1930 N.ro : ' 1459. '• Azione della Banca nell'Alto Adige. Ancor prima della guerra mondiale e precisamente nell'anno 1909 la Ban ca Cooperativa apriva un suo Ufficio

. Al l'epoca della fusione la Banca teneva investiti nell'Alto Adige —■ compresa Cortina d'Ampezzo — circa 36 milior ni ed al 14 giugno 1933 circa 55 mi lioni. I depositi di questa regione am montavano in quest'ultima data a 12 milioni. Cause del dissesto. Fu già accennato nell'introduzione che la Banca del Trentino e dell'Alto Adige è nata bacata perchè non ha potuto liberarsi di poste perdenti del passato. Per questo la garanzia statale, limi tata alla perdita per la conversione delle corone, non era

certamente suf- fic ente. Gli investimenti di carattere indu striale, che direttamente o indiretta mente attraverso la Banca Industriale, pesavano sui suoi bilanci, non pote rono anche nei successivi esercizi es sere eliminati, come sarebbe certo sta to nelle intenzioni dei suoi dirigenti, e d'altro canto questi investimenti vennero sempre più a pesare per il precipitare delle sorti dell'Industria, assillata dalla crisi universale. La nuova Banca ha giustamente cambiato programma limitando la sua azione

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