143 risultati
Ordina per:
Rilevanza
Rilevanza
Anno di pubblicazione ascendente
Anno di pubblicazione discendente
Titolo A - Z
Titolo Z - A
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_22_object_3904533.png
Pagina 22 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
Gli Anauni adunque, italiani di origine, entrarono allora a far parte dell' impero romano : anzi, quando Augusto spartì l'Italia in undici regioni, assegnando alla decima, chiamata Venezia, anche il nostro Trentino, l'Ànaunia fu aggregata al municipio di Trento,, continuando poi a far parte della stessa regione o provincia e del medesimo municipio anche quando più tardi l'imperatore Adriano divise l'Italia in diciassette Provincie. A quel tempo, dove sorge adesso Sàìizeno, esisteva un pago (vil

laggio o borgo) chiamato Meclim, Methol, o Metho, o anche Meclo 0 Meda, il quale aveva allora non poca importanza, giacche a mattina di esso, sopra una prominenza sporgente dal fianco della montagna», che gradatamente si eleva, c'era un fortilizio romano, detto anche adesso « Ca si ir ». Anzi, siccome quel piano che si estende per alcuni chilometri quadrati sopra l'odierno villaggio è tutto pieno di mon ticeli! di macerie e ruin e, si può facilmente dedurre quanto quel borgo fosse stato vasto. Doveva

però essere anche antichissimo, e lo fanno conchiudere moltissimi rinvenimenti di oggetti che in ogni tempo si ebbe la fortuna di scoprire in quella località, oggetti che appartengono ad epoche assai anteriori alla venuta di Cristo, fram misti però a non pochi del tempo dei romani e giù giù fino al se còlo ' sesto della nostra era. Per citare una delle ultime scoperte dirò, che nel 1869 a pochi metri dall'apertura della valle di s. Romedio, verso Sanzeno, si trovarono sotto terra delle monete

e fuori della valle cariche distinte a grande onore della patria terra, che appunto per questa benemerenza di molti

1
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_141_object_3904773.png
Pagina 141 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
1891.— S. A. R.raa il principe vescovo Eugenio Carlo Valussi la in quest' anno una visita privata alla tomba dei ss. Martiri A- naimiesi e al santuario di san Romedio. Ai 21 settembre, in Levico, dove s'era recato a salutare un amico, muore per insulto apoplettico in età d'anni 82 don Giovanni de Manincor da Casez, già maestro nella scuola normale e poi pro fessore nella scuola reale elisabettina di Rovereto, nella quale ultima dimostrò la sua valentia nell'insegnamento della lingua italiana

e della geografia, fino a che ottenne il meritato riposo. Tenne con lode per due volte la direzione provvisoria della scuola reale. Sì applicò con cura speciale allo studio del dialetto e della storia della valle di Non, e negli Atti dell' Accademia degli Agiati di Rovereto, alla quale apparteneva fin dal 1871, pubblicò alcune osservazioni su qualche punto storico della stessa valle (1888) e « Del dialetto della valle di Non > con una poesia « La musica dei giaitì » (1891). Altri lavori suoi furono

pubblicati nei programmi dell' i. r. scuola reale. Lasciò inoltre una bella raccolta di poesie in lingua e in dia letto anaune, che non volle mai pubblicare. 1894. — Ài 6 di novembre muore in Malgoio nell' età di 65 anni don Carlo de Tavonati da T a von, Giacomo Bonadiraan da Roschel con un capitale di fiorini 350 fonda un legato di messe 4 all' anno, obbligandone il beneficio di Banco. Cade un fulmine sul campanile della parrocchiale di cui ne manomette il coperto. Fu questo rifatto a spese dei comuni

in filosofia e s. teologia. Fu ordinato sacerdote ai 28 ottobre. Il comune di Sanzeno, eccitato dal parroco, delibera di por mano al restauro della chiesa di s. Alessandro, chiusa già da diversi anni, perchè minacciava rovina. Ne vennero rimesse le fondamenta, e assicurate con due chiavi le muraglie. Il parroco poi ne fece ab-

2
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_23_object_3904535.png
Pagina 23 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
suoi figli s' ebbe dall' imperatore Claudio conferita la cittadinanza romana, come ne fa solenne testimonianza la famosa « tavola clesiana », iscrizione in bronzo rinvenuta alcuni anni sono ai < campi neri » di CI es. Non sì creda però che l'influenza della civiltà romana fosse giunta a ridurre quei valligiani a quella mitezza d' animo e purezza di costumi, che oramai è per noi inseparabile dall'idea di civiltà ; •che una tale civiltà è frutto esclusivo della predicazione evangelica e della

professione del cristianesimo, ne Fincivilimento romano, per quanto avanzato, finche era pagano la poteva raggiungere. Non è quindi a meravigliare se quegli antichi Ariauni tuttora gentili, al tempo dell' illustre vescovo di Trento s. Vigilio, che ne fa fede in una sua lettera, giungevano ancora ad immolare alle moltissime di vinità, che adoravano, persino vittime umane. Era questo uno stato di cose assai triste, e s. Vigilio nella veemenza del suo zelo per la propagazione della fede affrettava coi

desiderio il momento di poterla recare e stabilire anche nell' Ànaunia. Quindi con somma letizia accolse i tre santi chierici Sisinnio, Mar tirio ed Alessandro inviatigli dalla Provvidenza, affinchè gli fossero coadiutori nelle fatiche dell' apostolato. Oriundi della Cappadocia, dopo aver visitato i luoghi santi della Palestina e le tombe degli apostoli Pietro e Paolo a Roma, s' erano finalmente fermati a Milano, attrattivi dalla fama ovunque diffusa della santità e dottrina del grande Ambrogio, che

essi la valle, spargendo dappertutto il seme del vangelo, ve li lasciò a continuare e compire la santa opera incominciata. E il luogo ch'ebbe la fortuna d'essere scelto da loro a centro, d'onde la luce della fede doveva irraggiare per tutta la valle, si fu appunto Meda. Ivi eressero un'umile chiesetta, la prima sorta in tutta 1' Anaunia, dove potessero raccogliersi i neofiti, ed ivi presso fabbricarono un ospizio per se e per ricevervi i forestieri cristiani. Nè i novelli convertiti, sì di Meda che

del resto della valle, erano pochi, giacche la parola penetrante dei tre apostoli, le fatiche

3
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_46_object_3904582.png
Pagina 46 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
, presenti ì signori sacerdoti Gi roldo parroco di San Sisinio .... Nicolò prete, Marco prete di Casez, Pasquale prete- di San Sisinio, Bertoldino Giovanni,'detto Sarzono della villa di Salter Federico detto Znnain. Fedrigato dal detto Malgolo, e Marino del fu Nicolò di San Sisinio,. ed altro gran popolo di uomini e donne ivi radunato. Ili signor fra Ferino da Mantova, per la grazia di Dio vescovo arbane.se, consacrò la chiesa di S. Maria di Malgolo nella pieve di San Sisinio e il cimitero della stessa

chiesa ad onore dell'eterna- ed individua Trinità e di Maria sempre Vergine, in onore e riverenza della quale la etesa chiesa è stata edificata e degli apostoli Pietro e Paolo e degli altri Santi di Dio. E nell' ottava della dedicazione della stessa consacrò anche l' altare della medesima chiesa, nel quale solennemente e divotameate e con somma venerazione ripose delle reliquie di Santi e del latte della Vergine, dell'abito (?J di S. Caterina, del legno della Croce, e di altri molti Santi e Sante

di Dio. Ordinò poi che V anni versario della dedicazione di detta chiesa venga celebrato nella festa di S. Stefano., l'anniversario poi del detto altare nella ottava di Pasqua. A tutti ecc. »

4
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_135_object_3904761.png
Pagina 135 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
da Cusiano, domiciliato a Cles, scolpì in legno per la parrocchiale di Sanzeno una statua della Ma donna addolorata. Costò fiorai 130, e ai 16 settembre fu solenne mente benedetta e portata in processione con numeroso concorso di popolo. Don Davide Marinelli da Casez parte da Romeno e va cap pellano a Revò. 1861. — Addì 14 luglio viene ordinato sacerdote il padre Sisto Stancher da Tavone, cappuccino della provincia di Trento, nato ai 28 maggio 1836, e fattosi religioso ai 10 dicembre 1858. 1863. — Don

Carlo de Tavonati da Tavon viene nominato cu rato di Bozzana. Cappellano; don Riccardo Blasinger da Fondo (31 agosto). Le LL. Maestà Ferdinando e Marianna d' Austria offrono per il progettato ristauro della parrocchiale fiorini 200. 1864. — Beneficiato curato di Salter: don Davide Marinelli da Casez (25 luglio). Beneficiato curato di Casez; don Vigilio Janes da Rain a di Castelfondo (10 giugno). In quest' anno per cura del parroco si fecero dei ristauri nella chiesa parrocchiale. Fra il resto furono

tirati a piombo i muri verso mezzodì, quello che si trova all' ingresso della sagrestia, e quello di rimpetto : poi si imbiancò tutta la chiesa, la cui volta, con infe lice pensiero, fu tinta in azzurro. La sabbia occorrente fu condotta dalla popolazione e la spesa fu sostenuta in gran parte dalla fami glia Widmann. Nel ristauro si tolsero dalle pareti della chiesa i quat tordici grandi quadri che la adornavano, rappresentanti Cristo, la Madonna e i dodici apostoli, e furono dati alle fiamme

5
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_49_object_3904588.png
Pagina 49 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
1446. — Prete in Sanzeno : don Gregorio, Prete in Sanzeno: don Federico. In quest' anno era già fiorente nella pieve di Sanzeno la Scuola ostala Confraternita del Corpo di Cristo, la quale aveva fondi propri e proprio statuto. Scopo di essa era quello di mantenere vivo il divin culto nella chiesa della pieve, di conservarne e ripararne le fabbriche, di far carità ai poverelli della parrocchia non solo, ma anche ai fore stieri. Centro della medesima era Sanzeno. 1455. — Esisteva già allora

in Banco la chiesa di s. Antonio abbate, per riparare il coperto della quale la confraternita del Corpo df Cristo sostenne la spesa. 1461. — ÀI «Palù* presso Tavon er a vi già allora una chiesa dedicata a s. Pietro apostolo. Di fatto ai 2 luglio il vescovo di Trento, Giorgio Ha eh, stando in Bolzano, investiva Antonio Veldeger da Tavon di tre casolari in Tavon « erntet al Palù presso la chiesa di s. Pietro, » come si può vedere nel celebre codice desiano. 1463. — Resasi vacante la parrocchia di Sanzeno

papa una data somma sul beneficio parrocchiale. Pare sia stato nominato invece Parroco di Sanzeno don Giovanni Petri della diocesi di Reggio. 1467. — Grande concorso in Sanzeno in occasione della festa dei santi Martiri nostri, In questo giorno, il popolo, subornato dai caporioni, partendo dalla piazza della villa si recò al castello di Coredo, e vi assediò il castellano Firmian, il quale s' era reso odioso per le pesanti imposizioni con cui vessava i sudditi del principato. 1469. — Il priore

di san Romedio don Nicolò Rittlich si fa frate dei cavalieri di s. Giovanni gerosolimitano. Perciò il papa Paolo II nomina con bolla 31 agosto Priore di san Romedio don Giovanni Vogler da Eichenstet, canonico e sommo scolastico della cattedrale di Trento.

6
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_120_object_3904731.png
Pagina 120 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
1790. — Ai 2 maggio muore a Mezocorona don Alessandro Si smi o Martirio Parolini da Roschel, ivi cappellano zelantissimo per 32 anni. Ai 14 agosto, mentre si preparava per la celebrazione della messa, vien colto da apoplessia il parroco don Giuseppe Leone Mel chior!. Sacramentato in fretta, subito dopo spirò nel Signore. Aveva 58 anni d' età, e resse la pieve con somma lode. La sua salma fu sepolta nella solita tomba dei parroci. Avendo rifiutata la vicaria don Tommaso Casari, ai 24 agosto

viene nominato Vicario parrocchiale : don Michele Antonio Donati da Banco. 1/91. — Parroco di Sanzeno: don Tommaso Bruti da Strembo, Costui era nato ai 27 settembre 1751, ed era curato di Vezzano fino dal luglio del 1782. Prese possesso della nostra pieve ai 13 feb braio per mano di mons. Simone Albano Zambaiti canonico e vica rio generale. Cappellano: don Tommaso Lorenzi da Rendena (innovembre). W92. — L'indulgenza del « Perdono di Sanzeno » concessa —^ come si notò sopra all'anno 1644 — da Urbano

Y111, era stata sem pre confermata di settennio in settennio, dietro domanda dei par roci della nostra pieve. Ma visto che d' anno in anno si faceva sempre più numeroso il concorso dei fedeli alla visita della parroc chiale onde lucrare quella indulgenza, il romano pontefice Pio VI con bolla 7 settembre concede in perpetuo l'indulgenza plenaria a chiunque visitasse con le debite disposizioni i sette altari della nostra chiesa parrocchiale, disponendo di più, che tale indulgenza si possa lucrare

dodici volte all' anno, nei giorni però da destinarsi dalla Curia di Trento. E questa scelse a tal fine prima di tutti gli otto giorni dell' ottava della consacrazione della suddetta chiesa, — dai 12 ai 19 gennaio, il tempo cioè del solito «Perdono di Sanzeno»—, e $oi le feste dell' Epifania, dei ss. Martiri anauniesi, dì s. Giovanni Battista e di s. Vigilio, — La bolla qui in parola fu sempre conser vata gelosamente nell' archivio parocchiale : ma S. A. R. il principe vescovo Eugenio Carlo V alussi

per sue ragioni la volle a Trento, nè fino ad ora fu rimandata. Egli dichiarò tuttavia, che essa ha e deve avere il suo primitivo valore. In quest' anno al vecchio organo che stava sulla cantoria della parrocchiale, ne fu sostituito uno nuovo, costruito per fior. 1000 dal l' organare Innocenzo Cavazzani da Avio, domiciliato a Trento.

7
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_149_object_3904789.png
Pagina 149 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
' « Anaunia sacra », uno della <; Vita, dei ss. Martiri a , un « Compendio » della stessa; più la lettera ve scovile dei 28 agosto 1897, l' atto della ricognizione delle reliquie fatta in quel dì 6 settembre, il promemoria delle feste fatte allora in Sanzeno, e finalmente una medaglia commemorativa di bronzo, coniata con molte altre a Milano in questa occasione, la quale sul diritto porta 1' effigie dei tre santi, e sul rovescio le parole seguenti : XV — CENTENARIO DEI SS. MARTTRI ANAUNIESI SISINIO

MARTIRIO ALESSANDRO MDcccxcvii. Poi si distese sopra le reliquie un nuovo drappo dì seta rossa, e sopra dì questo il velo trovato nella prima ricogni zione, nonché i due pezzi della antica cassa di legno, che formavano i capi della medesima. Il coperchio fu fermato con viti e con fregi di ferro, i quali ornano lo stesso e gli spigoli della nuova cassa. Poi con il sigillo vescovile fu fermato in quattro luoghi con la ceralacca un cordoncino di seta rossa, che corre intorno aila cassa. Il rima nente dell

' arca vecchia fu messo tra la nuova e le pareti interne dell' urna e sopra la cassa stessa. Infine fu chiuso il sarcofago. Devesi però notare, che col permesso del Vescovo venne riem pito delle ceneri dei nostri santi un tubo di vetro, che serve di re liquia, e viene custodito in un piccolo tabernacolo dell' altare della chiesa di s. Alessandro. Nella sagrestia della parrocchiale invece conservasi un osten sorio di metallo dorato, contenente una porzione di reliquie man date in questa occasione

8
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_54_object_3904598.png
Pagina 54 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
1492. — Priore dì San Romedio : don Guglielmo di Castel Nano. 1493. — Trovasi ancora vicario parrocchiale don Pietro da Quetta, mentre, benché assente, e chi sa da quanto tempo, era pure Parroco di Sanzeno: don Enrico Himthaymer, prete della dio cesi di Salisburgo, il quale anzi in quest' anno passava all' eternità. Rimase quale Vicario 2?arrocchiale: don Pietro da Quetta. Entro l'anno viene eletto Parroco di Sanzeno: don Lodovico Simonetta, canonico di Coirà, Questi, essendo investito

di parecchi altri benefici, non venne a risiedere nella sua nuova cura, ove rimase quale suo Vicario jmrrocchiale ; don Pietro da Quetta. Ai 10 agosto moriva il prìncipe vescovo Udalrico de Freudsberg, alla cui generosità si deve la continuazione della fabbrica della chiesa parrocchiale. Della vecchia basilica vìgiliana sarebbe a noi caro sa pere che cosa sia rimasto in piedi o conservato; ma le memorie su ciò nulla ci tramandarono. È probabile però, giusta il giudìzio degli intendenti, che siano

facciata esterna della chiesa si collocarono, scolpiti in pietra, i due stemmi dell' Hin- derbach e del Freundsberg. Almeno bisognerà ritenere, che se non del tutto, certo il più importante della maestosa fabbrica era stato allora eseguito. Solo la facciata era rimasta in greggio. 14%. — La nobile famiglia de Tavonati aveva nel cimitero, il quale si era conservato intorno alla chiesa parrocchiale, un monu mento per i suoi defunti. Questo stava a ridosso della parete esterna, e siccome in causa dei

lavori fatti intorno alla chiesa reclamava un ristauro, in quest'anno viene rinnovato, apponendovisi anzi un'iscri zione. 1497. — Il vescovo donnastense Francesco Della Chiesa, suffra- ganeo di quello di Trento, ai 17 settembre consacra la chiesa dei ss. Pietro e Paolo in Casez assieme ai tre altari di questa : nel mag giore, sacro ai ss. Apostoli Pietro e Paolo, fu collocata una reliquia

9
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_70_object_3904630.png
Pagina 70 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
Àncora in quest' anno fu perciò fatta e posta la invetriata ed il retino di ferro all' occhio della chiesa, vale a dire al finestrone rotondo che è sopra la porta maggiore. Lo attesta il millesimo ap postovi 1617. - Giusta gli ordini visitali viene cambiata 1' ancona del l' aitar maggiore della parrocchiale ; ma per torre uno sconcio, si fece uno sproposito. Cosa strana infatti ! nella nuova ancona furono rappresentati i santi tre Re, anziché i tre santi Martiri Ànauniesi, ai quali ognuno ben

sapeva che era' dedicata la chiesa e F aitar mag giore. Ma siccome la spesa era sostenuta dalla nobile famiglia de Tavonati, e questa aveva una speciale predilezione per i tre Re, di cui era divotissima, si lasciò il buon senso per non disgustarla. Ep pure i tre Re avevano, da anni ed anni, un altro altare nella stessa chiesa. 1611). — Nella parrocchiale di Fondo per cura di quel parroco^ don Baldassare Endrizzi da Rallo, e a spese della chiesa fu collo cato un nuovo altare laterale, dedicato

cessava in quest' anno nella nostra pieve la confraternita del Corpo di Cristo, essendo già fio rente quella del SS. Sacramento, che aveva presso a poco lo stesso fine dell' altra. 16*31. — Col concorso delle ville di Salter, Malgolo, Tavon, Banco e Sanzeno, e con quello della confraternita del SS. Sacramento si paga la spesa incontrata per P invetriata ed il retino del fine strone della facciata della parrocchiale. 163$.— Cappellano: don Giovanni Gentilini dalla Val di Sole. Si fanno i parapetti agli

altari dei tre Re e di s. Vigilio della chiesa parrocchiale. 1624. — Si ristaura il coperto della detta chiesa.

10
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_80_object_3904650.png
Pagina 80 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
riformati della provincia di Trento. Egli era fervente terziario francescano e volle essere sepolto in una propria tomba nella chiesa del convento suddetto. 1695. — Cristoforo Tavonati istituisce un legato perpetuo di quattro messe annue da celebrarsi nella chiesa di s. Alessandro e di altre quattro all' altare di s. Caterina nella parrocchiale. Si tiene nella nostra Pieve la visita canonica. In questa occasione, essendo divenuto inservibile il cimitero che circondava la chiesa parrocchiale, venne

Circa questo tempo si scoprirono accidentalmente le ossa dei due santi anacoreti Davide ed Àbramo, compagni di s. Romedio,. delle quali s'era perduta affatto la memoria, e che fino dai pri mordi del secolo XVI giacevano nascoste e dimenticate in una nic chia scavata nel macigno dietro 1' altare della cappella di s. Romedio. Fatta l'invenzione di quelle reliquie, si giudicò di lasciarle ancora nel loro posto. 1691. — Il papa Alessandro Vili concede indulgenza plenaria a chi visitasse con

abbandonato, e ne fu aperto un nuovo, 1' attuale, di fronte alla facciata della chiesa, che fu poi benedetto assieme all' ossario, il quale stava a ridosso della sa grestia, dal vescovo Giorgio Sigismondo de Sinnersberg, suffraganeo- del tridentino.

11
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_144_object_3904779.png
Pagina 144 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
Il signor Massimiliano Bertagnolli da Sanzeno, capitano dei bersaglieri provinciali, pubblicava in Trento coi tipi degli «Arti gianelli le sue « Notizie storico-critiche intorno alla chiesa, di San zeno e al luogo del martirio dei santi anauniesi». Ai 29 maggio si tenne in Sanzeno un' adunanza della commis sione per le feste centenarie. Vi si trattò dei vari ristauri da farsi nella parrocchiale. Fra i ristauri decisi e poi di fatto eseguiti segna liamo i seguenti. Si ristaurò con una spesa

rilevante il tetto della chiesa, e si posero nuove travature e nuove scale al campanile. Si fecero pur nuove le inferriate delle finestre alle quali furono messi vetri, di stile gotico, usciti dalla celebre fabbrica Neuhauser d'Inns bruck. Costarono fiorini 1200, per due terzi pagati dalle famiglie dei nobili della pieve, alle quali si concesse perciò 1' onore di mettervi il loro stemma ; a questa spesa concorse con fiorini 90 anche la fami glia Sarcletti di Casez. — Si pulirono tutte le pareti della

rev.mo Capitolo della Cattedrale di Trento. — Gli al tari ebbero nuovi tutti i cuscini; per il maggiore si comperò uno splendido e grandioso tappeto. Anche la gioventù della pieve, emigrata ai lavori in America, sì ricordò in tale occasione della patria, e mandò il suo obolo gene roso a gloria ed onore dei santi Martiri. Con quello si fece 1' acqui sto di un magnifico baldacchino, procurato dalla ill.ma contessa Triangi di Trento per soli fiorini 223. E siccome ignoti ladri, penetrati in quei dì per

12
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_113_object_3904716.png
Pagina 113 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
1' epistola (per volontà espressa della famiglia Tavonati, che ve 1 aveva messo fino dal 1617, e non ne aveva concesso l'allontana mento se non a questa condizione) onde porre un sodo fondamento al nuovo altare si dovette distruggere la cripta nella quale anticamente stava l'urna dei Martiri, prezioso monumento che trovavasi sotto il pavimento del presbiterio, e che era stato conservato per volere del vescovo Giovanni Hinderbach, quando nel 1472 ne aveva levate le sante reliquie. Così si potè

Battista, e furono rimessi tutti i vetri delle finestre. A ricordo della distruzione della vecchia cripta, si pose nella sagrestia la seguente iscrizione ; SS. MARTYRUM ANAUNIENSTUM CRYPTA SUB ARA MAXIMA OLIM CONDITA ANNO CID13CCLXXT DETECTA. Per la erezione del nuovo altare era stata posta la condizione che la famiglia Gentili avesse il diritto di esporvi l'immagine della b. Vergine del buon Consiglio. Perciò fu data commissione al cele bre pittore Giambattista Lampi, il vecchio, gloria della vicina

Ro meno e dell' Anaunia, di fare la nuova ancona per l'altare in pa rola, nella quale però, oltre la Madonna, dovevano essere rappre sentati anche i tre santi Martiri. Ed era anche tempo, che si pen sasse a questo : nel posto che, giusta le prescrizioni liturgiche, loro apparteneva, stavano già da 154 anni i santi tre Re. In attesa che venisse compita la nuova ancona, si mise sull' aitar maggiore la sola imagine della Madonna del buon Consiglio, togliendola dall' al tare di s. Giovanni Battista. Per

tutti questi lavori la famiglia Gentili diede la cospicua somma di fiorini 3000, con i quali si soddisfece quasi per intiero la spesa dell' altare, un' altra persona diede fiorini 2000 e un' altra an cora fiorini 1000. Queste due ultime nella loro modestia vollero, che il loro nome restasse occulto, rimettendo la ricompensa della loro offerta nelle mani di Dio. Ä perpetua memoria dei Gentili si collocò sul presbiterio la seguente iscrizione :

13
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_74_object_3904638.png
Pagina 74 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
In questo tempo T altare di s. Stef ano, che si trovava nel mezzo- di essa chiesa, venne trasportato lungo la parete sinistra. Il vescovo Carlo Emanuele Ma(3ruzzo fa la visita pastorale della pieve di Sanzeno. Ai 27 luglio visita la parrocchiale. In quest' occasione egli dovette constatare, che il popolo s' era assai, raffreddato nella divozione verso i gloriosi Martiri Anauniesi. Giu dicando egli che forse questo provenisse dall' essere pressoché na scosta 1' urna contenente le loro reliquie

, affine di metterla in vista dei fedeli ordinò, che essa fosse tolta da dietro 1' aitar maggiore e- dal coro, dove giaceva fino dal 1472 e che « a maggior decoro delle prefate reliquie venga eretta presso 1' altare dei tre Re, dove ap punto esìste nel muro della chiesa un arco di pietra a tal uopo costruito, una cappella, e vengano colà trasportate ». Anzi per sop perire alla spesa ordinò che venga fatta per vari anni una questua. Bella era l'idea, ma forse perchè non quadrava al popolo, non venne

effettuata. Nel santuario dis. Romedio devono essere stati fatti circa questo- tempo dei ristauri, e probabilmente anche delle aggiunte. Di fatti: troviamo, che ai 28 luglio mons. Gesse Perckoffer, vescovo bellinese e suffraganeo del tridentino, consacrava 1' altare della cappella di s. Romedio posta su in alto nel santuario, collocandovi le reliquie dei ss. Martiri anauniesi e anche quelle del santo Eremita. Sembra doversi assegnare a questo tempo 1' erezione dell' arco- trionfale che sta al principio

della gradinata del Santuario e così anche P erezione e le pitture a fresco delle cappelle della Deposi zione e di s. Nicolò. La grande probabilità di questa congettura de riva dal giudizio degl' intelligenti, secondo i quali gli accennati la vori portano l'impronta di quest'epoca, e, per riguardo alle cappelle, anche dal fatto, che nei documenti anteriori a questo tempo, almeno in quelli finora noti, delle stesse non si fa menzione alcuna. Sor gono esse sull' area dov' erano la cucina e il vòlto

che serviva di stanza ai ss. Eremiti. Nella tomba di famiglia, posta nella chiesa di Tavon, viene sepolta la salma di Romedio Stancheri. 1650. — Don Giovanni Pantaleone Betta da Malgolo, dottore in ambe le leggi, viene ai 10 maggio investito della parrocchia di Lomasoj 1651. — Dietro istanza del parroco Micheli il vescovo concede in perpetuo il titolo di Arcipretura alla parrocchia di Sanzeno, e- quello di Arciprete al parroco della stessa.

14
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_20_object_3904529.png
Pagina 20 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
iti me da due grandi finestre a sesto acuto e da una più piccola a mezzaluna. Il soffitto, che è piano, porta dipinta a fresco la Depo sizione. Anche le pareti sono adorne, se pure ciò si può dire, di affre schi, fatti nel secolo XYII, rappresentanti i dodici Apostoli, Maria an nunziato dall' Angelo e assunta in Cielo. In un canto della cappella mi venera Gesù nel sepolcro» 1* ultima stazione della Via Crucis. Là vicino per una botola, cMusa da ribalta, sì nuò scendere in un bugigat tolo, eti

zamente dipinte con affreschi del secolo XVII, in cui si rappresen tino i principali fatti della vita del santo anacoreta Romedio. Un ar madietto nel muro racchiude ivi le reliquie credute appartenenti ai due suoi compagni. Un piccolo altare barocco compie 1' ornamento di questa cappella. Si ascendono altri due gradini, gli ultimi, e si entra nella quinta cappella, quella dedicata a s, Romedio. È fabbricata proprio sul co cuzzolo più alto di quel monte, ed è bassa e piccolissima. Due colonne

la dividono in due esigue navate. L' urna che si vede sopra 1' altare, il quale sta di fronte alla porta d'ingresso, contiene le reliquie del Santo, davanti allo quali sarebbe pur desiderabile, che ardesse peren nemente almeno una lampada. Il pavimento della cappella è a mosaico. Prima di abbandonare' il santuario sarà bene dare uno sguardo anche alla costruzione del grandioso suo tetto, la cui struttura è assai bella e solida. > La fabbrica, qual' è al presente, di questo edificio, che può a tutta

ragione ritenersi per la più grande curiosità della bellissima valle del Nosio, nel suo complesso si fa ascendere al secolo XL Il santuario di s. Romedio è retto da un sacerdote che ivi ri siede col titolo di Priore. Il beneficio priorale venne fondato già nel 1206, e fino dal 1513 ne è patrono il seniore della illustre e benemerita famiglia dei conti Thunn. Dal 1529 in poi il priore ebbe obbligo di residenza. Nel 1742 con decreto vescovile egli fu dichiarato affatto indipendente dal parroco, cosa

questa, che fu alcuna volta voluta in giustamente sconoscere dai rettori della chiesa di Sanzeno.

15
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_97_object_3904684.png
Pagina 97 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
In Tavern viene solennemente eretta la confraternita della Ma-. donna del Carmine. 1789. — In maggio, erigendosi nella cattedrale di Trento il nuovo altare maggiore, fu pur troppo distrutta la bella e veneranda cripta di s. Massen za, nella quale per tanti anni, assieme ad altre, erano state venerate le reliquie dei nostri Martiri, portate a Trento da s. Vigilio, e là collocate nel 1145, Furono messe provvisoriamente con altri undici vasi di varie reliquie in una nicchia praticata nella pa rete

del duomo presso P altare della Addolorata, in attesa di posto migliore. Priore di san Romedio : don Giambattista Marcolla da Vigo d' Anaunia. Prete a Casez: don Gioacchino Lodovico Concini da Casez. Diacono : don Giangasparo Ziller da Sanzeno. 1740, — Prete novello : don Giangasparo Ziller da Sanzeno. 1741. — Prete novello : don Bartolomeo Marinelli da Casez. La statua della Madonna, collocata dietro P ancona dell' aitar maggiore della chiesa del s. Rosario, era ornata dei seguenti oggetti

anzi concessi dal vescovo 40 giorni d* indulgenza a chi recitasse innanzi alla stessa un Pater, Ave e Gloria, Ai 27 marzo un tal Giovanni Vielmi da Tavon fonda una messa perpetua per la festa della Madonna del Carmine, da celebrarsi in Tavon : il capitale è consegnato da amministrare alla confraternita. In causa di abusi la r.ma Curia ordina, che nelle domeniche e nelle feste i missari e primi ssari delle ville soggette alla parrocchia celebrino la messa subito dopo suonata P Ave Maria del mattino

e non più tardi ; e proibisce agli altri sacerdoti di celebrarla nei detti giorni prima della messa solenne della parrocchia. Ciò per non di strarre il popolo dall' intervenire a questa funzione. Viene rinnovata nel santuario di s. Romedio se non tutta, al-

16
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_19_object_3904527.png
Pagina 19 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
, e più avanti la scala, per la quale dal cortiletto si sale all'o steria; di fronte la gradinata del santuario; a destra l' abitazione del priore, di fabbrica antica, ma in seguito rinnovata, dalla quale per una scala interna si può ascendere ai locali superiori, e poi fino alla sagrestia della cappella della Deposizione dalla croce, che è la maggiore. Lo scalone che conduce alle cappelle del santuario bontà 123 gradini. Là dove esso ha principio si innalza una specie di arco trion fale e, fatti

dieci gradini, trovi a destra la prima cappella, piccola assai, quella di s. Giorgio, con affreschi, che starebbero meglio levati via, fatti da un tale Antonio Dona de Mazin. Subito dopo, a sinistra, cominciano le cappelline della Via Crucis, eretta probabilmente verso la metà del secolo XVIII, entro le quali si veggono delle statue in legno di gusto depravato. Dalla cappella di s. Giorgio dopo altri 36 gradini si giunge al pianterottolo, ove due lapidi ricordano le visite fatte a quel luogo

da Andrea Hofer e dall'arciduca Francesco, e dopo dodici gradini rivolti a destra si arriva là, dove la scala si trova al coperto, d s onde con altri ventisei gradini si arriva alla cappella di s. Michele, nella quale si custodisce il SS. Sacramento. Collo stile go tico di questa stonano assai 1' altare barocco e i quadri della Via Crucis che vi è eretta. Fuori di questa cappella la scala, dalle cui pareti pendono qua dri votivi e grucce, dopo altri trenta gradini mette su di un ripiano. A destra

di questo si esce sopra un terrazzino, da cui si domina il profondo della valle; a sinistra invece una porta ti fa entrare nella cappella della Deposizione di nostro Signore dalla croce. Riceve questa

17
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_96_object_3904682.png
Pagina 96 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
. Ai 12 ottobre visita il santuario di s. Romedio il celebre giu reconsulto Antonio Roschmann, prefetto della biblioteca d' Innsbruck, proarchivista aulico, ed istoriografo provinciale. Egli aveva conce pito il desiderio di scrivere un' opera sul santo Eremita, cosa che anche fece. Si riformano gli statuti della confraternita del SS. Sacramento. 1785. — Don Stefano Bonaventura Pollini, ancora primissario della parrocchiale, fonda con ragnesi 32 un legato per la celebra zione di due messe annue nella chiesa

di Tavon. 1736, — Giusta ordine ricevuto vien chiusa con muro la porta che dalla sagrestia della chiesa del s. Rosario metteva ad un attìguo granaio. Vien pure abbassato il lavabo della stessa sagrestia, e si rinfrescano i quadri della chiesa. 1737 . — Prete novello: don Gioacchino Concini da Casez. 1738* — A questo tempo si deve porre la erezione del beneficio primissariale di Malgolo. Infatti troviamo quale primo Primissario di Malgolo : don Giovanni Donato Bott da Malgolo. Cappellano : don Stefano

Bonaventura Pollini da Tavoli (in no vembre) pure primissario come prima. Chierici teologi: Romedio Concini e Gioacchino Lodovico Con cini da Casez e Giangasparo Ziller da Sanzeno. Vigilio Prati da Cles costruì in legno gli altari di s, Stefano e di s. Caterina per la parrocchiale. La ancona di quest' ultimo è opera del pittore Dallatorre, Demolita la vecchia e brutta sagrestia della medesima chiesa, ed un volto attiguo, sulF area rimasta libera ne viene costruita una nuova, nella quale, a vero decoro

18
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_72_object_3904634.png
Pagina 72 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
1635. — Pinete privato : don Giacomo Gentili. 1636.— Il vescovo di Trento consacra ai 28 maggio la chiesa dell'Inviolata in Riva, e tre giorni dopo consacra anche i quattro altari della stessa, inchindendo in quello di s. Onofrio reliquie dei Martiri Anamnesi. 1637. — Cessa il parroco don Gezzi, e viene eletto Parroco di Sanzeno: don Roniedio Sicher da Core do (?) d'anni 30 d'età, il quale prende possesso della parrocchia ai 17 maggio, mentre il Gozzi riceveva l'investitura della parrocchia

di Tassullo. Si introduce il pio costume di recarsi ogni anno in proces sione nella festa di s. Antonio di Padova dalla nostra parrocchia alla chiesa dei francescani di Cles, dedicata a quel santo. 1638.-—Viene rifatto il coperto della chiesa di Casez. Cappellano: don Giovanni Barisella da Tuenno. Priore di san Romedio: don Nicolò Manincor da Casez. A questo tempo pare si debba assegnare la fabbrica della chiesa delle «Fucine» fra Sacco e Rovereto, fatta a spese dei fratelli Fer rari di Sacco, per aver

scampata la peste del 1630, chiesa questa, la quale, benché in origine sia stata dedicata ad altro titolare, più- tardi fu sacra a s. Romedio. 1639. — Cappellano : don Giambattista Hochenhauser da Me rano. Nella chiesa maggiore del santuario di s. Romedio viene se polta la salma della madre del priore Manincor. Nella tomba di sua famiglia, avanti l' altare di s. Caterina nella parrocchiale, vien deposta la salma di Lucrezia Tavonati, 164-0. — Per convenzione fatta col parroco, al primissario fe stivo

di Casez, beneficio probabilmente giusto allora istituito, fu accordato il diritto a ventiquattro pranzi presso il parroco, obbli gandosi però il primissario all' assistenza alle funzioni parrocchiali. — Questa pratica vige anche al presente in forza delle capitolate successive imposte ai curati di Casez. Il maestro intagliatore Simone Lehner lavorò un parapetto per l'aitar maggiore della chiesa parrocchiale, che fu poi dorato dal Bundi. Nella tomba Tavonati, posta nella stessa chiesa, viene deposta

19
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_102_object_3904694.png
Pagina 102 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
«ai Sasdei » stimato ragnesi 75; uno «alle Fe- drighe » stimato ragnesi 27. Riguardo al priorato di san Romedio si deve notare, che, in occasione della visita, il principe vescovo Thimn fece un decreto, con il quale dichiarava il priore affatto indipendente dal parroco di Sanzeno, e in conseguenza indipendente anche il Santuario. — Tale decreto servì ai nostri giorni al priore per essere riconosciuto, per gli effetti della nuova legge della congrua, vero curatore d' anime indipendente. Cappellano : don

Giuseppe Lutterotti da Roveda (in novembre), 1743,—Viene imbiancata la chiesa di Piano. Monsignor Firmian, arcivescovo di Salisburgo, dona a san Romedio un calice del valore dì fiorini 500. 1744, — Il falegname Alessandro Prati da Cles fa il cimiero con armadio per il battistero della parrocchiale. Il parroco redige un inventario di tutto ciò che appartiene alle singole chiese e confraternite della pieve. 11 prelodato arcivescovo di Salisburgo dona a san Romedio un altro calice del valore di fiorini

300. Don Giuseppe Concini da Casez si trovava in Vienna quale cappellano caudatario di quell'arcivescovo. 1745, — Ai 5 febbraio don Lorenzo Mina da Piano, dopo le funzioni della parrocchiale, cui .aveva assistito, ritornandosene a casa, cade dal ponte nel rigagnolo Rimai, e vi si annega. Trasportatone il cadavere nella chiesa di s. Alessandro, viene poi sepolto nella par rocchiale nella tomba avanti l'altare della SS. Trinità. Il decano di Ens, don Giorgio Bombardi, dona a san Romedio un calice

20
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/EFM/EFM_53_object_3904596.png
Pagina 53 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
1476. — Il suffragane«} Albertino nella dedicazione dell' altare dei ss. Fabiano e Sebastiano da lui fatta nella chiesa di Vervò ai 17 ottobre adoperava tra le altre reliquie quelle dei nostri Martiri e di s. Romedio. 1480 (?) — Circa questo tempo, con la benedizione di Dio, si diede principio alla fabbrica della nuova magnifica chiesa parroc chiale di Sanzeno, eretta sul posto prima occupato della antica basi lica vigiliana. À quest' opera volle concorrere generosamente con il suo danaro

il munificentissimo principe e vescovo Giovanni Hin derb ach. 1483. — Priore di San Romedio: don Giovanni de Reffan. Il vescovo fra Giorgio dell' ordine carmelitano, suffragando del tridentino, consacra ai 29 novembre l' altare della chiesa di Segno, adoperando per esso reliquie dei martiri Sisinio, Martirio e Ales sandro e quella ancora del santo eremita Romedio. 1486, — Ai 21 settembre moriva il vescovo di Trento Giovanni Hinderbach, lasciando incompleta la fabbrica della parrocchiale di Sanzeno. Fino a qual

ciera ed altarino. Si trova questa poco sopra i primi gradini della scala, per cui si ascende al Santuario, .a mano destra. 1490. — Si stamparono in un Breviario gli atti minori dei tre Martiri anauniesi, i quali, giusta gli eruditi, sono meritevoli di fede, avendo per se 1' autorità di documenti irrefragabili : somigliano as sai alla vita dei medesimi santi scritta da fra Bartolomeo da Trento. 1491.— Vicario parrocchiale: don Pietro da Quetta, Probabilmente poco tempo prima era stata fabbricata

a Casez la chiesa dei ss. Pietro e Paolo, e in quest' anno sul muro dietro F altare laterale della stessa venne dipinta un' immagine di Maria Santissima.

21