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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Pagina 24 di 70
Autore: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Luogo: Ohne Ort
Descrizione fisica: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Deutsch
Commenti: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Soggetto: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Segnatura: III 152.887
ID interno: 134173
a sfiorare dal voltone, versandosi nella galleria a valle. Questo sfioratore di superficie, diviso in 4 parti 1, 2, 3, 4, ha una larghezza di m 12, cioè doppia di quella della galleria. Ai due sfioratori laterali 1 e 4, l’acqua arriva attraverso due gal lerie G,; e dopo avere sfiorato raggiunge, attraverso altre due gallerie laterali G z , la galleria a valle. Immediatamente a valle della ventola la galleria si biforca nelle due gallerie di accumu lazione, delle quali, come già si è detto

si trova il pozzo P l contenente il galleggiante e comunicante con la galleria a valle mediante una tubazione in ferro di 5'. Dal locale delle pompe si può scendere per un altro pozzo P 2 , fino al premistoppa di destra dell’albero della ven tola, mentre dalla finestra si accede, perla scala A, a quello di sinistra. Le eventuali perdite dei premistoppa e le infiltra zioni vengono evacuate da un cunicolo collegante i locali delle teste d'albero e dei premistoppa con la finestra (fig. 346

a catena K, la cui rotazione è provocata dalle escursioni verticali del galleggiante G posto nel pozzo comunicante con il livello a valle della ventola. Un contropeso p assicura la rotazione del disco K in entrambi i sensi. Calettata sul maschio M vi è una leva I la quale ha la sua corsa limitata, rispetto al disco K (ed alla camicia jF), da due arresti a a regolabili. L’apertura automatica della ventola è determinata dall'abbassarsi del livello a valle, con il quale si abbassa anche il galleggiante

oltrepassato il punto in cui si è chiuso il contatto in c, il contatto stesso si interrompe e l'elettropompa automatica E 1 si ferma. Da questo momento, la chiusura continua per effetto dello squilibrio idraulico fra monte e valle della ventola. La fune del galleggiante congiunta ad una catena Gali, è rinviata alla periferia del disco K da una ruota r il cui asse di rotazione è spostabile nel modo indicato dallo schema. Questo spostamento è eseguibile anche con comando a distanza del motorino m e serve

a variare la posizione relativa del galleggiante rispetto a quella della ventola. Con ciò si ottiene di potere va riare la quota in cui la ventola entra sotto il controllo automa tico del galleggiante; in altre parole quindi si può variare a pia cere la quota minima di abbassamento del livello a valle. La corsa della puleggia di rinvio r è di m 0,50, corrispondente ad una escursione di 1 metro del galleggiante, come appare dallo schema. Ad ogni estremità di corsa il rinvio ha il comando di due

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Pagina 22 di 70
Autore: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Luogo: Ohne Ort
Descrizione fisica: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Deutsch
Commenti: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Soggetto: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Segnatura: III 152.887
ID interno: 134173
Come appare dalla figura, questa pressione supplementare si esercita però in misura perfettamente identica nelle due metà, sopra e sotto l’asse di rotazione della ventola, che resta perciò in perfetto equilibrio, cioè rimane chiusa. Le condizioni cambiano quando il livello a valle scende a causa di un richiamo di acqua dalla Centrale. Il diagramma delle pressioni è allora quello della fig. 33 c). La pressione supplementare a monte corrispondente all’area a a ” b’ B à' non è più suddivisa

in misura eguale sulla parte superiore e su quella inferiore della ventola, ma è maggiore sulla parte inferiore all’asse e la ventola si apre, sotto l’azione di detta forza, nel senso della freccia, lasciando defluire acqua nella galleria a valle. In realtà l’asse di rotazione della ven tola non è posto al centro di figura ma un po’ più in alto, di modo che la ventola, indipendentemente dalle pressioni idrau liche, ha la tendenza a rimanere chiusa. Con lo spostamento dell’asse di rotazione si ottiene

inoltre che quando il livello L 1 è a quota normale, si ha già un po’ di pressione maggiore nella parte inferiore, pressione che, non appena sia aiutata da una leggera diminuzione di pelo a valle, riesce a vincere gli inevita bili attriti dovuti al considerevole peso della ventola e la apre. Quando il pelo d’acqua a valle ha di nuovo raggiunto la quota normale, le pressioni d’ambo i lati della ventola tornano a equilibrarsi ed essa chiude per tendenza propria. Praticamente invece si riscontra che

la pressione piezometrica sulla parte superiore della faccia a monte della ventola è mag giore di quella sulla faccia a valle, per il fatto che parte della pressione piezometrica dell’acqua che passa in alto per la ven tola aperta si trasforma in energia cinetica. Lo stesso fenomeno si ha nella parte inferiore della ventola per la quale si verifica un maggiore effetto di pressione statica, sulla faccia a valle della medesima (fig. 336). La ventola tende quindi a chiudersi e il movimento viene altresì

aiutato dal maggior peso della parte inferiore della ventola rispetto a quello' della parte superiore. S'intende che tale effetto che tende a portare la ventola in posizione di chiusura, si verifica già prima che il livello statico a valle sia ritornato al normale; ed ove vi sia una chiamata continua di acqua, si stabilirà uno stato di equilibrio a ventola aperta; il che significa che ad un dato de flusso continuo, corrisponde un certo grado di apertura della ventola stessa. A causa degli attriti

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1931
Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
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Pagina 34 di 70
Autore: Società Idroelettrica dell'Isarco / Società Idroelettrica dell'Isarco
Luogo: Ohne Ort
Descrizione fisica: 68 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Deutsch
Commenti: Aus: L'energia elettrica ; Vol. 8, Fasc. 11/12
Soggetto: g.Eisack ; s.Wasserkraftwerk
Segnatura: III 152.887
ID interno: 134173
. Nel fabbricato principale, e precisamente nella parte a monte •dell'avancorpo, sono installati i 3 gruppi per produzione di •energia a scopo industriale, in quella a valle i tre gruppi per l’energia per trazione. È riservato il posto per un eventuale futuro quarto gruppo. La larghezza della Centrale e gli spazi liberi tra i singoli gruppi sono stati dimensionati allo stretto necessario per ga rantire la comoda circolazione attorno al macchinario e la buona sorveglianza, ritenendo più conveniente

di potere disporre •di due spazi di una certa ampiezza per lo scarico del macchina rio in arrivo e per il montaggio, piuttosto che largheggiare in su perficie libere fra i singoli gruppi. La stazione di trasformazione -A 235 kV è disposta a monte dell’avancorpo e quella a 65 kV venne in un primo tempo prevista disposta simmetricamente a valle. La sala dei quadri di comando si sarebbe in tal guisa trovata al centro, tra il macchinario a 16 2/3 c quello a 42-50 periodi e le due stazioni di trasformazione

con la possibilità di vedere direttamente le due stazioni esterne e, portandosi sul vicino balcone prospiciente la sala macchine, anche il macchinario. In seguito si è trovato opportuno di trasferire la stazione ester na a 65 kV all'attuale posto a valle della Centrale, perche lo .spazio in prossimità dell’avancorpo si era dimostrato troppo •esiguo, ma sopratutto perchè non si è voluto occupare stabil mente uno spazio tanto prezioso per la installazione di un can tiere e per lo scarico

dovettero essere spinte alla pro fondità di 13 metri sotto il piano di campagna. Ciò richiese con siderevoli lavori di scavo, per complessivamente ca. me 50 000 in terreno per la massima parte alluvionale e di ghiaia compatta. Solamente nel tratto interessante il canale di fuga, si incontrò ad una certa profondità ancora la roccia. Per tenere asciutto lo scavo dalle abbondanti acque freatiche, vennero scavati due pozzi, uno a monte e uno a valle dello scavo, e 6 pompe centri fughe estrassero l’acqua per

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