Derivazione dall'Isarco fra Ponte all'Isarco e Cardano
a sfiorare dal voltone, versandosi nella galleria a valle. Questo sfioratore di superficie, diviso in 4 parti 1, 2, 3, 4, ha una larghezza di m 12, cioè doppia di quella della galleria. Ai due sfioratori laterali 1 e 4, l’acqua arriva attraverso due gal lerie G,; e dopo avere sfiorato raggiunge, attraverso altre due gallerie laterali G z , la galleria a valle. Immediatamente a valle della ventola la galleria si biforca nelle due gallerie di accumu lazione, delle quali, come già si è detto
si trova il pozzo P l contenente il galleggiante e comunicante con la galleria a valle mediante una tubazione in ferro di 5'. Dal locale delle pompe si può scendere per un altro pozzo P 2 , fino al premistoppa di destra dell’albero della ven tola, mentre dalla finestra si accede, perla scala A, a quello di sinistra. Le eventuali perdite dei premistoppa e le infiltra zioni vengono evacuate da un cunicolo collegante i locali delle teste d'albero e dei premistoppa con la finestra (fig. 346
a catena K, la cui rotazione è provocata dalle escursioni verticali del galleggiante G posto nel pozzo comunicante con il livello a valle della ventola. Un contropeso p assicura la rotazione del disco K in entrambi i sensi. Calettata sul maschio M vi è una leva I la quale ha la sua corsa limitata, rispetto al disco K (ed alla camicia jF), da due arresti a a regolabili. L’apertura automatica della ventola è determinata dall'abbassarsi del livello a valle, con il quale si abbassa anche il galleggiante
oltrepassato il punto in cui si è chiuso il contatto in c, il contatto stesso si interrompe e l'elettropompa automatica E 1 si ferma. Da questo momento, la chiusura continua per effetto dello squilibrio idraulico fra monte e valle della ventola. La fune del galleggiante congiunta ad una catena Gali, è rinviata alla periferia del disco K da una ruota r il cui asse di rotazione è spostabile nel modo indicato dallo schema. Questo spostamento è eseguibile anche con comando a distanza del motorino m e serve
a variare la posizione relativa del galleggiante rispetto a quella della ventola. Con ciò si ottiene di potere va riare la quota in cui la ventola entra sotto il controllo automa tico del galleggiante; in altre parole quindi si può variare a pia cere la quota minima di abbassamento del livello a valle. La corsa della puleggia di rinvio r è di m 0,50, corrispondente ad una escursione di 1 metro del galleggiante, come appare dallo schema. Ad ogni estremità di corsa il rinvio ha il comando di due