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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1908
¬La¬ famiglia Fedrigazzi di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 16)
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Pagina 8 di 28
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 23 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 3/4
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/16
ID interno: 165295
signore del castello di Vigolo, e discendente da una,Castelletti di Nomi per sè e suoi successori della giurisdizione di Nomi, e anche il vescovo Sigismondo Alfonso dei conti Thun con lettera 23 gen naio 1671 rinnovava quella investitura al figlio di Ottavio, Ber nardino Tabarelli. (*) , ,Sorse perciò un contrasto fra il vescovo dì Trento, e l’arci duca Ferdinando , Carlo, il quale con lettera 26 aprile 1655 pre gava il vescovo di voler infeudare Michele Fedrigazzi della contea di Nomi

in Valsugana, conservandogli però il titolo di signore di Nomi, cosicché da quest’anno in poi il Fedrigazzi si chiamava signore di Nomi e di Telvana. ( a ) Dopo la partenza del Fedrigazzi da Nomi, per ordine del capitano di Trento, baron Carlo Colonna Vòls, signore di Sie- chenberg, colonnello e delegato arciducale e dietro richiesta dì Marc’Àntonio Bertelli, signore di castel Volsana, che di nuovo era stato nominato capitano ed amministratore della contea di Nomi, si fece l'inventario dei beni mobili

e delle scritture esistenti nel palazzo nuovo e vecchio, in data 11 aprile 1654, a rogiti Matteo Segala, presenti Francesco Cavalcabò, burgravio della città di Trento e Gio Battista Comenduno di Chiusole, sergente delle milizie. ( 4 ) Michele Fedrigazzi nominava i seguenti personaggi a diri gere la giurisdizione di Telvana: 1653. Gio Battista Endrici de Cilà, consigliere arciducale, capitano, Baldassaro Ippoliti, vice capitano e commissario fiscale, Dottor Giulio Francesco Ceschi, provicario

. A cancellieri: Lorenzo Fiorentini, Pietro Capello, Bortolo Capello, Giovanni Doazzer e P) Archivio di Luogotenenza in Innsbruck, Libri feudali trentini XXIII/254. (-) Ferdinandeum Innsbruck, Dipauliana 1305 N.° 48. ( 3 ) Archivio di Luogotenenza, Pest-Archiv XXVI/100. ( 4 ) Archivio notarile di Rovereto, tribunale di Rovereto.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1908
¬La¬ famiglia Fedrigazzi di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 16)
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Pagina 6 di 28
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 23 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 3/4
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/16
ID interno: 165295
La famiglia Fedrigazzi è oriunda da Massone, paesello presso Arco, c sino dall’anno 1270 era nominata fra i gentili, cioè fra gli uomini liberi dipendenti esclusivamente dal principe vescovo di Trento, col solo obbligo verso lo stesso del giuramento feudale e di seguirlo ad ogni sua richiesta armati ed a cavallo. Da Giovanni e Bona Segalla il giorno 8 maggio 1611 nacque a Massone Michèle Antonio Fedrigazzi che avviatosi al commercio si procurò un censo invidiabile. Si stabilì da prima a Salò

vescovili di Trento e con diploma 13 settembre 1642 gli fu dall’arciduchessa Claudia de Medici, contessa del Tiralo, conferito il titolo di aulico mercante. (-) . L’arciduca Ferdinando Carlo con diploma dei 20 marzo 1647 conferiva a Michele Fedrigazzi la nobiltà dell'Impero, lo stemma gentilizio e l’esenzione dai giudizi ordinari, privilegio di foro. ( !J ) Il sunnominato arciduca con documento redatto in Innsbruck in data. 4 del mese di giugno 1650, firmato da Ercole Widmann vendeva a Michele

Fedrigazzi il castello e la contea di Nomi per l’importo di fiorini settantacinquemila da sessanta crucigéri (caran- tani) con tutti i beni feudali è allodiali annessivi tali quali l’arci duca li aveva ereditati da Ferdinando Castelletti. ( 4 ) Il giorno 29 settembre 1650 Michele Fedrigazzi, proveniente da Trento a cavallo ed accompagnato dal suo seguito dalla parte di Àldeno, faceva solenne ingresso a Nomi. Nominava a suo vi si) Protocollo di consiglio di Innsbruck. ( 2 ) Archivio Moli di Nomi

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1908
¬La¬ famiglia Fedrigazzi di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 16)
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Pagina 7 di 28
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 23 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 3/4
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/16
ID interno: 165295
, ( :i ) l’arciduca Ferdinando Carlo vendette il castello e la giurisdizione della Pietra, tenuti in pegno da Bortolameo. conte Wolkenstein, benemerito capitano di quel castello, a Michele Fedrigazzi per l’importo di ventiduemila fiorini, (f) Ma a quanto sembra il Fedri gazzi deve averne tenuto possesso per poco tempo, perchè lo stesso arciduca in data 9 dicembre 1653 ( 5 ) cedette il castello ad Antonio Girardi di Castello, suo consigliere e capitano di Trento, per lo stesso importo. Il Girardi poi lo rivendette

a Michele Fedrigazzi in data Innsbruck 14 aprile- 1657( u ) per l’importo di ventitremila e seicento fiorini e ne rilasciò la quietanza in data 4 maggio dello stesso anno; O e un documento scritto su cartapecora, che inco mincia: Wir Anton Girardi von Casiell Freiherr ziwi Staiti am Gallian, Herr za Gleben and Randlstein, ecc. Siccome la contea di Nomi era feudo della chiesa di Trento, l’arciduca Ferdinando Carlo non aveva nessun diritto di venderla, e di questo parere fu il capitolo della cattedrale

di Trento, il quale nella seduta dei 14 giugno 1650, presenti il decano Giu> seppe Gelfo, Ernesto baron Trapp, Gerolamo conte Wolchenstein, Bernardino Malanotte e Francesco de Alberti, protestava contro il vescovo Carlo Emanuele Madruzzo, per l’intenzione che aveva di infeudare Michele Fedrigazzi della contea di Nomi, senza aver prima ottenuto il consenso del capitolo della cattedrale. ( s ) Il principe vescovo Madruzzo accolse la protesta del capitolo e nell’anno seguente 1651 investiva Ottavio

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