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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Pagina 28 di 122
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Descrizione fisica: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 115 - 117
Soggetto: g.Südtirol;s.Obstbau
Segnatura: III 1.372
ID interno: 231099
seguito alla subentrata capacità di mantenere — per i successivi dis sodamenti — altre famiglie; 4) il tipo slavo , il quale, importato dalle schiatte barbariche provenienti dalla Drava, si affermò — non ostante le assimilazioni verificatesi — per circa un millennio nella Pusteria orientale, dove tracce somatiche e psicologiche segnalano lo stanziamento degli slavi; il tipo scomparve verso la metà del 1700 in conseguenza delle lotte in testine e della guerra mossa dalla burocrazia; constava

della comunio ne di tutti i beni a cui soprastava a vita un capo (denominato cc Vorhauser »); il tipo classico consisteva di caseggiati allineati sui due lati della strada, dietro i quali in forma di lunghe striscie si sten devano le particelle fondiarie; del tipo slavo restano ora appena pal lide tracce attraverso le forme allungate ed allineate dei fondi, men tre i caseggiati si aggrupparono in altri modi. Tra questi tipici sistemi esistono numerose combinazioni che si svolgono, in particolare

sulle zone frutticole, ora in senso dinamico spezzando ogni legame di tradizione o di coltura, e talora verso lo statico irrigidimento, a seconda delPanibiente e dei ceti che gestisco no la proprietà poderale. In genere i contadini (1) tendono a rispet tare i sistemi tramandati, per costrizione di fatti. Poiché l’Alto Adige è il paese classico delle tradizioni ferree sotto ogni aspetto, in seguito a molteplici circostanze. d) - Proprietà impresa e mano d’opera. La superficie territoriale della

Provincia di Bolzano abbraccia 708.549 ettari, di cui coltivati risultano a norma del Catasto Agrario circa 89.131, cioè il 13 per cento; e di tal contingente i seminativi oc. cujjano il 35, i prati permanenti il 52 e le colture legnose specializ zate il 13 % (di cui il 6 a vite ed il 7 % a meleto). Notevole si pa lesa il distacco colturale rispetto all’attigua provincia di Trento. (Il II termine di contadino — il Bauer — suona dal lato economico e sociale diver samente dall’uso adottato in parecchie

regioni d’Italia, cioè di lavoratore agricolo e di reto fra i più bassi della società: il Bauer è il proprietario-imprenditore-lavoralore di un podere di discreta ampiezza e gode fra i ceti sociali di una considerazione pari a quella di qualsiasi industriale o libero professionista; anzi l’appartenenza al cosidetto Bauernstand (ceto dei contadini) rappresentò sempre un titolo di orgoglio e di onore sociale, partico larmente se il podere venne trasmesso in linea familiare integralmente per alcune gene

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Pagina 7 di 122
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Descrizione fisica: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 115 - 117
Soggetto: g.Südtirol;s.Obstbau
Segnatura: III 1.372
ID interno: 231099
si spinge in senso obliquo verso Vipiteno, incuneandosi fra le rocce porfiriche e scistose; ■3) della piattaforma porfrica che copre il nucleo centrale del la provincia di Bolzano e s’estende nel Trentino fino al torrente Fer- sina; dal livello dell’Adige (circa 260 metri) e dell’Isarco si elevano, scarse di vegetazione, le pareti rossigne fino a circa 1200^ metri, alla quale altezza si trasformano negli ondulati pianori di^&an-Genesio, del Renòn e della Val d’Ega; vi scarseggiano le acque

di origine glaciale, i cui depositi mo renici modellarono larghi tratti lungo la Rienza, l’Isareo e l’Adige e crearono l’ambiente adatto per la viticoltura intensiva, come avviene sui colli di Caldaro, Appiano, ecC. ; 6) dei terreni alluvionali di recente formazione in seguito al l’azione fluviale e torrentizia; costituiscono l’intero fondovaile del l’Adige e le grandiose conoidi della Venosta e le restanti plaghe di deiezione in corrispondenza dei torrenti che scendono dai fianchi mon tagnosi

; contengono sabbie silicee e micacee e detriti ciottolosi della più svariata specie, i quali, sbarrando sovente il corso dei fiumi, crea-

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Pagina 111 di 122
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Descrizione fisica: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 115 - 117
Soggetto: g.Südtirol;s.Obstbau
Segnatura: III 1.372
ID interno: 231099
bensì le imprese agricole, sottoponendosi ad ogni sorta di prestazioni, ma il trasferi mento dei diritti enfiteutici avveniva in ordine familiare, con prefe renza al primogenito, per volere dei direttarii senza spostare la strut tura aziendale. Dal lato sociale però questa evoluzione portò alla formazione di (1) Mentre si correggono le bozze di stampata, sono pubblicate le risultanze delle opzioni degli allogeni elle si trasferiranno dalla provincia di Bolzano in Germania. A favore della

marono fino alla più recente epoca, dominando integralmente l’econo mia agricola e l’ingranaggio sociale. L’economia curtense praticata dai romani mediante gli schiavi continuò attraverso la servitù della gleba sotto le schiatte baiuvaricbe ed all’ombra dei monasteri: i dissodamenti promossi nel medioevo tendevano alla creazione di aziende adeguate alle unità familiari. Nes sun mutamento, di rilievo, avvenne all’epoca della sudditanza, attra verso la quale i contadini assunsero a proprio rischio

la frantumazione aziendale, per evitare l int'oiivetiiente della polverizzazione fondiaria? Potranno essere, come per il passato, valorizzate le aziende disperse al monte, data la loro segregazione spesso dai più elementari servizi sociali? Fino a qual punto potrà essere conveniente la costruzione di strade interpoderali ov vero quelle che dai masi dispersi conducessero al fondovalle?

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Pagina 15 di 122
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Descrizione fisica: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 115 - 117
Soggetto: g.Südtirol;s.Obstbau
Segnatura: III 1.372
ID interno: 231099
3) dalFattività artigianesca ed industriale — in pieno sviluppo questa nella zona di Bolzano — che in unione col movimento com merciale offre lavoro a ceti discretamente numerosi; 4) dalla produzione legnosa, da cui le aziende agricole di mon te e numerosi Comuni traggono larghi proventi. Secondo i più recenti dati statistici, come rilevasi dal prossimo specchietto, la popolazione della Provincia di Bolzano si dediche- rebbe per il 44,5 per cento all’economia terriera (agricoltura e sel

vicoltura), per il 29 per cento all’industria e trasporti, per il 12 per cento al commercio e per il 14,5 per cento ad altre attività, ciò che! manifesta un soddisfacente equilibrio fra le svariate occupazioni. E’ logico che la vicina Provincia di Trento, priva pressoché di industrie e scarsa di traffici commerciali, debba dedicarsi in maggior misura all’agricoltura, anche se questa si dimostra nel Trentino, in genere, altrettanto povera. Degno di rilievo è il fatto che la Provincia di BoL zano assorbì

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Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Pagina 21 di 122
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Descrizione fisica: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 115 - 117
Soggetto: g.Südtirol;s.Obstbau
Segnatura: III 1.372
ID interno: 231099
mente, nei limiti imposti dall’econotma chiusa , un confortevole mi glioramento che con ritmo più accelerato si svolgerebbe se la defi- cente viabilità non comprimesse la vita rurale, segregando dal mondo civile uomini, animali e prodotti (1). Anche la frutticoltura penetre rebbe in zone più elevate se i trasporti risultassero meno disastrosi. La viabilità è ottima lungo il corso dei principali fiumi, cioè dell’Adige, dell’Isarco e della Rienza ■— tratti questi già percorsi dalle vie romane

da nord-ovest (passo di Resia) lasciarono tracce della loro permanenza; ed assimilazioni e fusioni delle svariate schiatte etniche rivelano i rinvenimenti cranologici ed etnologici. Difatti, provenienti dalla pianura padana, si stanziarono nelle conche di Bolzano, Merano, Bressanone e di Bruni co nel neolitico schiatte preindoeuropee, alle quali si sovrapposero nel periodo del bronzo, giungendo dalla Posteria, gli libri che si spinsero fino nella Venosta e nella Valle di Non; e quindi sopravvennero

di poderi), dotando di appropriati nomi le particelle fon diarie ed i singoli poderi (3), finché verso il 580 d. C. sopraggiun- (1) Particolarmente le donne, confinate fra i proverbiali tre «K» (Kirche chiesa. Küche cucina e Kinder figli) risentono gli effetti dell’isolamento, discendendo esse ta lora sul piano solo per brevi istanti in occasione della cresima e del viaggio di nozze. La tenacità delle tradizioni è per buona parte riferibile all'elemento femminile trattenuto sulle isolate aziende

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Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Pagina 42 di 122
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Roma
Editore: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Descrizione fisica: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 115 - 117
Soggetto: g.Südtirol;s.Obstbau
Segnatura: III 1.372
ID interno: 231099
liare. In seguito alle estensioni paludose sulle zone atesine di Mera no e di Bolzano, debole era la consistenza bovina, forte l’allevamen to ovino. La malaria emaciava le popolazioni che in talune plaghe ras somigliavano — per usare le frasi dello Staffler — più ad « ombre vaganti » che a persone umane, ciò che avveniva fra il resto a Gar- gazzone e nelle attigue plaghe sulle quali nel presente momento si ri scontrano le più intensive ed attive piantagioni frutticole. La costruzione della

ferrovia del Brennero nel 1867 ed in seguito della Bolzano-Merano nel 1881 provocò un radicale mutamento nel- l’economia agricola per il rapido ed accresciuto assorbimento dei pro dotti viti-frutticoli ad opera dei paesi di Oltr’Alpe; e Merano, circo- scritta intorno alla Chiesa ed allungata verso i portici — ed insidiata dal Passirio — si trasformò in pochi decenni nella più rinomata sta zione climatica. Però l’Adige ostacolava, in conseguenza delle periodiche piene, la trasformazione fondiaria

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