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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1894
Österreichische Reichs- und Rechtsgeschichte : ein Lehr- und Handbuch
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Pagina 284 di 598
Autore: Werunsky, Emil / von Emil Werunsky
Luogo: Wien
Editore: Manz
Descrizione fisica: VII, 989 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: In Fraktur
Soggetto: g.Österreich;s.Recht;z.Geschichte Anfänge-1894
Segnatura: II 109.498/1
ID interno: 132993
augustissimae. dorous Austriacae in comitatum dominosque comites Arcenses iurisdictio, Oeni- ponti 1679. — de gesti, Memorie genealogiche sulla nobile famiglia ^Trentina de' Belenzani , Verona 1896. — Gerold, Il castello di Bel vedere in Val di Pine. Il castello della Piatta — La „Fagitana'. di Paolo Diacono, in: Trid. I und II. — Cicalini, Le origini della nobil famiglia dei Bertelli illustrate da un secentista, in: Riv. Trid. VIII. Besp. von Neugebauer in: FMGTV. VI, 174f. — Jnama, Nobile famiglia dei

castello di Caramala (in: Valle del Chiese), Trento 1887. — G. Jnama, Antichi dinasti di Castel Coredo, in: Riv. Trid. IX. - Äußerer, Die Herren von Schloß und Gericht Castelcorno im Lagertal (Vallagarina) in: Jahrbuch der heraldischen Gesellschaft Adler, N. F. XXI. Besp. von Neugebduer in: FMGTV. VIII, 260f. Ins Italienische übersetzt von Perini und Tamdnini in: San Marco III. — Jndma, Il castello e la giurisdizione di Castelfondo nella Valle di Non, in: A. Tr. XV. — Papaleoni, Le vicende del paese

e castello di Mer lino (in: Valle del Chiese), Trento 1888. — de Festi, Genealogia Clesiana, in: A. Tr. XV. — Ladurner, Die Edlen von Enn, in: ZFTB. III. F., 13. H. — de Festi, Genealogia dei nobili dinasti d'Egna (Enn, Neumarkt), in: A. A. A. Serie III, v. 10. Unter dem- / selben Titel auch in: Alto Adige V. Besp. von Neugebauer in: FMGTV. IX, 154f. — Alberti d'Enno, I Signori di Enno ora Conti degli Alberti d'Enno, in: Trid. IX und X. — de Festi, Me morie-genealogiche della nobile casa Pesti nel

Trentino, Pisa 1888. — Bottelli, Notizie intorno al castello di Fiemme e suo comitato, Trento 1899. — Balduzzi, I Signori di Firmian. Memorie genealo giche. Pisa 1878. — Ladurner, Die Grasen von Flavon im Rons- berge, in: AGAKT. V. — b. Jaksch, Die Abstammung der Grafen von Flavon im Nonstale, in: FMGTV. III, 233f. — Gar, Memorie intorno alla famiglia Graziadei, Trento 1862. — Äußerer, Schloß und Gericht Grumesberg, in: ZFTV. III, 54 (im obern Zimmertale, Val ài Cembra). — Suster, Del castello d'Ivano

. A. Serie III, v. XV. — Papaleoni, Studi Lodroniani, in: Archivio storico italiano Serie V, t. 47, p. 414f. — Giuliani, La storia dei Madruzzo, in: Trid. VII. — Menapace, Malgoio nella pieve di Torra, castello, signori, villaggio e territorio dello stesso nome, in; A. Tr. VIII. — Juama, Famiglie e castelli de' Malosco e de' Vasio nella Valle di Non, iti: A. Tr. XIX. — De Vigili, La famiglia Metz e il significato di questa parola nei documenti medie vali, in: A. Tr. VIII. — Reich, Castelli della vecchia

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 70 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — somma sia stata adoperata per lavori straordinari della „Stua Grande', perchè l'importo di 112 fiorini rainesi sborsati per i dipinti di questa sala sembra troppo esiguo per questi lavori. Dopo aver discussa ulteriormente la questione risguar- dante gli organi dell'esecuzione dei lavori, di quella parte del Castello che rìsale all'epoca del rinascimento, ritor niamo volentieri a trattare quanto concerne la compila zione dei progetti

S. Giovanni, nel 1530 la Porta Savonarola in Padova; pose le fondamenta della chiesa di S. Maria delle Grazie e del castello di Osopo. Nell'anno 1533 gli venne affidata la direzione dei lavori della cap pella del Santo in Padova. Quale pittore dipinse nel 1490 le ale dell'organo di S. Zeno in Verona, ove eseguì principalmente molti affreschi di grande importanza. Negli anni 1506—1508 Falconetto fu occupato a Trento, per incarico del Capitolo, nell' esecuzione del grande or gano del Duomo, quale

inclinazione per l'immediato abbellimento ed in grandimento della Residenza, non è da escludere il caso che Falconetto abbia ricevuto l'incarico di compilare il progetto della parte del rinascimento del Castello, tanto più che ambedue questi personaggi furono in Roma e co nobbero per certo le parti del Vaticano, donde, come ab biamo osservato più sopra, fu presa l'ispirazione per l'ese cuzione del Castello. Falconetto fu anche in Mantova, ed ha lavorato pei Gonzaga. In questa occasione egli dovrebbe aver

fatta la conoscenza del prima nominato Ingegnere Zaffran, diret tore dei lavori della parte del rinascimento del Castello, con che si spiegherebbero naturalmente i loro rapporti per la compilazione dei progetti, direzione ed esecuzione dei lavori dello stesso. Siccome Falconetto era partigiano dell'Imperatore Mas similiano passò, in tempi torbidi, da Verona a Trento. Tutto quindi ci fapresumere che egli abbiapresoparteattiva all'ese cuzione della parte del rinascimento del nostro Castello. Non v'ha

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 237 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
SEL Sgomberata Ia Valsugana dalle schiere di Eccellilo il castello di Selva fu ritornato ai discendenti della casa di Caldonazzo. Nel 4285 lo tenevano Leone e Rizzando e nel 4340 Guglielmo, figlio di Rizzardo, lo rinunziò a Nicolò di Bruna, vescovo di Trento, colla ferma fiducia che i vescovi di Trento fossero per aver' cura di lui e 'della sua posterità nei loro bisogni in con siderazione della fedeltà e divozione sua e de’suoi 'antenati n quella chiesa. Questa linea di Caldonazzo si chiamava

dal ca stello de Silva. Nel 4349 il castello fu oc cupalo da Jacopo da Carrara, signore di Padova, e nel 4350 fu ceduto .al marchese di Rrandeburgn da Alberteìlo da Parma , ivi capitano per Francesco-da Carrara. Il principato di Trento fu ritornato dal Bran- deburgo ai. vescovi nel 4359, e sembra che fosse restituita anche la giurisdizione di Levico, essendovi nel 4374 Arrigo di Cal daico, capitano e reggente in nome del ve scovo. Da un documento dell’ anno 4474 parrebbe che,il castello di Selva

e la giu risdizione di Levico fossero congiunte a quella di Caldonazzo, di cui era signore ' Jacopo Trapp ^ ma di là a non molto tro viamo Levico in potere dei principi di Trento, e nel 4495 il vescovo Udalricó' di Lichtenstein fece riStaurare il fastello cò me accennava un” iscrizione che stava so pì a la porta. ‘Qualche aggiunta vi fece il vescovo Giorgio, di Naidech, come accen navano due iscrizioni del 4547. Ma quello che più contribuì a ornamentare questo castello fu 1 Bernardo Clesio, e ci, piace

di qui riportare fa descrizione che ne fa mon signor Angelo Massarelio, ' segretario del concilio di. Trento. « Il 43 settembre 4545 4. reverendi car dinali Santa Croce e Polo alle 49 ore si partiremo da Trento alla volta di Lievego- • per andar a trovare il cardinale di Trento il quale li aveva invitatila'! suo castello. Li,accompagnava N signor Nicolò illadrutio, fratello maggiore di esso cardinale di Tren to, e il signor Sigismondo d’Arco, con'dieci cavalli. Detto Lievego è lontano da Trento dieci

miglia. E prima una.bella villa in un piano assai largo, rispetto all’ essere fra grandissimi 'monti, presso unjago di lun ghezza quasi un miglio e'larghezza un tiro d’archibugio , dal qual lago ha principio il fiume Brenta che passa a Padova, E il paese assai ben coltivato alla pianura. Lungi dulia villa di Lievego un miglio, ili un colle, è posto un bellissimo castello, qual chiar mano la'Selva; è del .vescovo di Trento in temporale e spiriuiak È un loco molto S EX 481 bene ornato di bellissime

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Giornali e riviste
Alpenzeitung
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Pagina 2 di 6
Data: 16.05.1939
Descrizione fisica: 6
sette z „Äipeujeituag' Dieirstag, den 16. Mai^1939-XVU Me trismi>b«le« Tiie Missilmi in Turimi Die Begrüßung äurch äen Grafen von Torino / Hnnàeetèausencke säu men àie Straßen / Die Msssenkunàgebungen auf àr Piazza Castello Torino, 13. Mai. Nach sieben Jahren hatte die Levölte» rung des Piemonte wiederum das große Erlebnis, den Duce unter sich zu haben. Ganz Torino prangte in festlichem Schmuck, alles war Leben und Bewe gung. Alle Straßen und Plätze auf den Aufahrtsftraßen wimmelten von Men

des ersten Tages bildete das große Volksfest im Stadion von To rino. wo sich an die 100.000 Menschen eingefunden hatten. Der Duce sah den sportlichen Vorführungen und Musik- und Tanzdarbietungen mit großem In teresse zu und wuà immer wieder von den Massen begeistert gefeiert. Ve» «Zen Schaffenden Torinos aus. Nun ging die Fahrt nach der Piazza Castello weiter, wo mehrere Wasfenver- eimgungen den Duce laut begrüßten. Es ging durch den Corso San Maurizio, wo nur die einfache Bevölkerung stand

ausländisches Material verwendet wurden. Die weiteren Besuche galten der Rio- nalgruppe „Maranotti', dem Dopolavoro „Lancia', dem Dopolavoro „Snia Vi scosa' und den neuen Lokalen der So zialfürsorge. Inzwischen waren die Men» schenmassen auf der Straßen noch zahl reicher geworden. Feierlicher Ausklang Dann kam die letzte große Veransta!> tung des zweiten Tages des Duce in To rino. Auf der Piazza Castello standen geordnet die Bataillone der Miliz. Der Gcneralstabschef der Miliz crdnete den Gruß an den Duce

scuW mit. Hierauf leiste ten die Milizsoldaten den Waffengruß und der Duce verließ das Podium, um den Vorbeimarsch abzunehmen, der in tadellosem römischen Paradeschritt durch geführt wurde. Dann wurde das Denk mal für Porcu del Nunzio enthüllt, der in den ersten Kampstagen für den Fa- fcismus auf der Piazza Castello fiel. Ein ungeheurer Begeisterungssturm begleitete dèn Duce auf seiner Rückkehr nach dem Regierungspalast, den er um 19.45 Uhr betrat. Mehrmals zeigte er sich am Balkon

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Libri
Anno:
24 S. : Ill.
¬Il¬ canto del Castel Tirolo
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Pagina 30 di 34
Autore: Barolo, Agostino / Agostino Barolo
Luogo: Merano
Editore: Poetzelberger
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Schloss Tirol;f.Belletristische Darstellung
Segnatura: 314
ID interno: 180991
Note storiche esplicative del > Canto€ L'origine del castello è romana, da una torre di vedetta chiamata »Teriolis« — Si sa che dove arrivavano i Romani aprivano strade, erigevano ponti, pietre miliari, torri fortificate; e tale torre — Teriolis - fu la pietra iniziale di quello che doveva poi essere il castello. Da Merano (latino: Maia) passava la strada detta »Claudia Augusta« dal figlio di Druso, Claudio. Essa &i staccava ad Àltinum dalla strada che da Padova conduceva ad Àquileia e, per

di Coirà diede il luogo in feudo a un Conte Alberto della Val Venosta che trasformò l'edificio in castello — Vuole la leggenda che abbia dimorato nel Castello la vedova di re Corrado IV 0 e che il suo figlio Corradino sia venuto a visitarla - La tradizione narra che anche Dante vi abbia sostato nel suo randagio andare per l'Italia settentrionale — La leggenda più interessante è quella che narra le dissolutezze della duchessa Margarete Maultasch - così detta forse per la conformazione della sua bocca

il cui labro inferiore era notevolmente sporgente — Sposata dodicenne al novenne Giovanili di Lussemburgo, giunta all'età maggiore si sbarazzò dello sposo cacciandolo dal castello e passò in seconde nozze con Ludovico di Brande- burgo - Si dice che Margareta, sposa adultera, abbia spento col veleno il suo secondo marito ed il figlio Majnardo III 0 per avere maggior libertà nel suo libertinaggio per il quale sì serviva dei cavalieri che frequentavano il castello e delle stesse guardie passiriane che

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Giornali e riviste
Fogli Annunzi Legali Prefettura Trento
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Pagina 1 di 5
Data: 08.11.1939
Descrizione fisica: 5
; in mancanza di deposito non si dà corso alla pubblicazione, fatta eccezione per quelle a credito. Il prezzo delle inserzioni, a sensi e per gli effetti del R. Decreto 11 gen naio 1923 N. 254, è di cent. 50 per ogni linea o spazio di linea. Annunzi a Pagamento immediato «04 PAGAMENTO 004 R. Prefettura di Trento N. 12392 -4C Il Prefetto della Provincia di Trento Vista ristaimi hrdata 21) marzo 198S XVI dell'Azienda Elettrica di Castello di Flemme diretta ad ottenere l'untò-' rizzazlone, in via di Sanatoria

,, alla costruzione e all'esercizio di una linea elettrica alla tensione di 220 volta che partendo dalla cabina di trasformazio ne di Castello di Fiemme mette capo alla Segheria Bonelli in Comune di Ca stello di Fiemme; : Visto il nulla osta 28-7-1088 n. 02-21SS del Comando del IV u Corpo d'Armata di Bolzano ; Visto 'il nulla osta .10-10-1988 n. -1-1808 della Direzione del Demanio del la TI Z. A. T. di Padova; Visto il nulla osta 21-7-1988 n. 0021. dell'Azienda Autonoma Statale della Strada di Bolzano

Elettrica di Castello di Flemme, in tia di sana toria di costruire ed- esercitare mia li nea elettrica alla tensione di 220 Volta, che, partendo dalla cabina dì trasfor mazione di' Castello di Fiemme, inette capo alla segheria Bohelli in comune di Castello di Flemme. Il presento consenso è subordinato all'osservanza di tutte le disposizioni vigenti o da emanarsi, dì quelle con tenute negli atti e nei documenti citati ed è dato sotto l'intera responsabilità dell'utente per 1 danni che possono es sere

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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 164 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
sino a tregua spirata; e,, per quel termine fu disposto che Biagio fosse soccorso nell' ideata impresa da Federico dì Graiffenstein, capitano del Duca. Spirata la tregua, Biagio insorge, ed eccita tutti a seguirlo; ma i Tesini non rispondono al suo invito, e Francesco da Carrara, tat colte le sue genti, con i soccorsi ottenuti dal marchese d’ Este e dai Bassanesi, fa invadere il tenere di Grigno. Biagio a mala pena può ripararsi nel castello d' Ivano, dove avea sede la sua famiglia- ma le milizie

carraresi, smantellato il castello di Gngno, lo inseguono e lo circuiscono in modo, che vedendo come ritardasse a venire F aiuto promesso dal Duca, patteggia con il-capitano Giovanni degli Obizzi una tregua di otto giorni. E nel frattempo era morto in Mi lano il duca Rodolfo (27 luglio), e tuttavia il capitano Graiffenstein, memore degli ordini avuti dal principe defunto, scende ih Valsugana, e dà principio alle sue operazioni militari contro il castello di san Martino sopra Scurelle. Meditava

di assalire i Carraresi eh’ erano sotto il castello d’Ivano ; ma visti i loro apprestamenti, e spaventato dal numero delle loro forze, dà di volta, e più non pensa a quell’ im presa. Biagio si trova per ciò abbandonato a se stesso, e, costretto ad arrendersi, consegna il castello (24 settembre) a Francesco da Lione, che iacea in nome del Signor da Carrara 3 ). es n duca Leopoldo, fratello di Rodolfo, avea ottenuto da Bernabò in isposala di lui figlia Verde (ottobre 1374), alla qual© il Visconti diede

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 72 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS! — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — nascimento per il tratto che comprende quattro finestre, risale all'anno 1686. Sulla rustica dell'angolo del nuovo edificio si legge l'iscrizione della Fig. 63. Sotto al cornicione è collocato lo stemma (Fig. 64) del Principe Vescovo Alberti di Poja. I locali di questa aggiunta portano nelle piante Tav. I, II e III i numeri 174—180. Quelli al pianterreno non sono decorati, mentre le stanze del primo e secondo pia no sono ricche

conchiudere che lo stesso Alberti abbia fatto il progetto di questa parte del Castello. Stanza No. 177 (primo piano). Sulla volta è dipinta la Caduta degli Angeli ribelli; all'intorno sono disposti quattro einen Wagen über den Körper eines Türken, der eine weisse Fahne in der Hand halt. Vier Medaillons umgrenzen das Bild. Das eine stellt einen alten Mann dar, der in der rechten Hand einen Schlägel und eine Lampe hält und in der linken das Porträt Innozenz XI. mit der Schrift: „1688 Innocenzo

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