Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
192 Appendice rimasero padroni di tutta la valle Lagarina, nonché delle sue grandi tributarie, le valli Arsa, Teiragnob e Fol- garia, confinando i Castelbarco — fuor di Beseno, che tennero ancora — al di là della sponda destra dell'A dige nella valle Gresta ed ai tre castelli più sopra nominati. La fortuna dei Veneziani in valle Lagarina durò fino al 1487. Il 25 aprile di quest'anno Sigismondo arciduca d'Austria, che alla chetichella aveva radunati in Bolzano circa 15.000 uomini, tra Tedeschi
e Svizzeri, fece pro ditoriamente imprigionare i mercanti veneziani accorsi, come di consueto, alla fiera che in quell'epoca colassù tenevasi. Quest'atto di prepotenza fu la sfida lanciata contro Venezia, che la raccolse, ed in breve tutta la valle fu in armi. Dopo la battaglia di Galliano, già ricordata, per la pace firmata in Venezia il 13 novembre dello stesso anno, la valle Lagarina ritornò alle condizioni di prima, ma per poco. Nel 1507 l'imperatore Massimiliano ri prende la guerra contro Venezia
, in odio alla quale si forma, tra le maggiori potenze d'Europa, il papa e vari principi italiani, la famosa Lega di Cambrai. La valle Lagarina fu tolta ai Veneziani, che dovettero rinun- ziarvi per sempre nei successivi trattati, coi quali sep pero scomporre la Lega di Cambrai. Impossessandosi della valle Lagarina, l'imperatore Massimiliano fece bombardare Rovereto, quantunque lo sapesse già sgombro dal presidio veneto e divise la regione in varie piccole signorie, date a famiglie sue fidate, quali
i Traph, i Lichtenstein, i Lo drone ; ai principi-vescovi di Trento, suoi alleati, toccarono i vi cariati di Arco, Ala, Mori e Brentonico; ai Castelbarco, in disgrazia dell'imperatore, non rimase che Gresta colla povera sua valle. Più tardi, ritornati in favore dei principi-vescovi, furono investiti dei quattro vicariati suddetti, di cui godettero la sovranità fino al 1796. Duran te il periodo napoleonico la valle Lagarina fece parte del Dipartimento dell'alto Adige. Dopo il 4815 fu incorporata, col
Trentino, nella provincia del Tirolo. Dopo il 4866 la valle Lagarina fu tagliata assai ir regolarmente dallalinea di confine tra l'Impero Austro- Ungarico ed il Regno d'Italia, che del territorio, geo graficamente, spettante alla valle Lagarina possiede i paesi di Ossenigo, Peri, Dolcè, Ceraino, alla sinistra dell'Adige;, e Belluno, Brentino, Rivaita, Ganale alla destra, e giù giù fino alla Chiusa di Verona, Valli sussidiarie . — Le maggiori valli formanti il sistema della valle Lagarina ed a questa