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passare il ponte di legno sul torrente Molina. Bella in alto a d, la chiesa di Zorzoi; ma il paese resta nascosto. Lasciata poi a d, la stretta valli ce Ila di Zorzoi, sul ponte di legno detto Ponte delle Moline, o anche Ponte d' Olirà, si passa sulla s. del Cismone. Si à tosto di fronte il gruppetto di case dette Moline, dalle quali scende una graziosa casca- tella. A s., di là dal torrente, pendici a granoturco e viti ; e più avanti, sur una spianatina, le casucce dì Olirà, nascoste fra alberi

; e sopra esse, su su alti, ed arrampicati tisi fra le rupi, I filari di viti. Dal Ponte delle Moline (appoggiato su due sporgenze roc ciose della scaglia) si arriva in pochi minuti alla frazione di Moline. È un, gruppetto pittoresco, formato da poche case, alcun© sulla strada, altre a d. di essa fra viti, noci © gelsi, altre a s., come appiccicate ai dirupo che precipita a picco sul torrente: e fra esse un molino, dal quale scende, con mille spruzzi, la graziosa cascate]la che abbiamo visto-da lontano

1511 dagli Imperiali (che quindi-in vasero la valle di.Primiero; v. p, 202); rifatto nel 1531. Non ne restane ■ che poveri ruderi. - Siamo ormai nella stupenda e celebre gola dello Schenèr, una delle più.belle delle Alpi Venete. Il torrente rumoreggia giù profondo a ». nel burrone ornato di cespugli, coi ciglioni fiancheggiati dal bosco, Di là- dal Cismone si veci© scendere la gola di Val della Selva, foltamente boscata, al S della quale torreggia il Af, Piaz. Tosto -dopo si passa il ponte di

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1895

Trentino orientale ; P. 2 : Valle media dell'Adige e valle dell'Eisack, valle dell'Avisio, valle del Cismone, Dolomiti trentine.- (Guida del Trentino ; Vol. 1)

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7* Da Cavaiese a Prcdazzo» Dopo Cavalese la postale (sempre sulla d. dell’Avisio, lungo le falde dei .monti Rocca, Cucal e Cornon) corre per breve tratto direttamente verso 1*1,. e poi piega a s , per girare la valletta dì Spiane s, sulla d. della quale è il bersaglio militare, Poco dopo il Km. 66 si passa sopra un ardito ponte in pietra ad. un solo arco, su verde valletta, quasi sempre asciutte. Si perdono presto di vista Cavalese ed i paesi che gli stanno a sera; ed in compenso ci si spiegano

sempre più belli da vanti verso E il Cimon della Pala, e le altre punte del gruppo delle Dolomiti di Primiero. Giù a d., presso PAvisio, stanno i Masi (v. p. 122); e di là dal torrente si prolunga boscosa la catena dei Lago fai; e volgendosi invece a guardare verso 0 si distinguono sempre meglio le cime del gruppo di Brenta. Si scende leggermente, si fa una grande svolta a s,,. si passa il ponte ad un alto arco in pietra sulla Val Stava, ed al Km. 29 si arriva a Tèsero ( m. 1053; c, 401, ab. 2117

il villaggio, compresi anche i masi Sannosseo, Vallone, Sopra il Ponte, Ponte, Sotto il Ponte, Loco, 'Bomros, Piera, Porina, Zanon, Gitagiola, Ziere. Possale, Stava, Proprian, Fontana, Morirai, RonchelTo , Bo- sedef, Pampeago, sparsi su per la Val di Stava; e c. 463, ab. 2320 il comune, compresa cioè anche la frazione di Lago., giù sulla s. dell'A visio, alla quale appartengono anche i masi di Bus, Roneosorjno, Chiesuraccia, Fassanel, Tre$selunie ) Già - lina , Barca, Gaso, Gatto, Zen, Logorai, Talamon

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d, dei Cismone, Eugenio Beauharnais viceré d’Italia. A N dtl pónte vede si una specie dì serraglio o serra (dalla quale il ponte, detto prima pontetio, ebbe il nome) formata da un grande masso e da pali, su cui, al tempo della mendda, si vedono giù profondissimi i menadcis fermare o spingere in nanzi i tronchi fluitati. Quell’enorme masso venne trascinato lì sotto dalla piena del 1748. II ponte è ad un solo arco di pietra, cavalca uno stretto e profondissimo burrone* e poggia su rocce

di durissimo calcare del Giura; e dal parapetto, guardando verso S, si gode la vista del bel quadro formato dal gruppetto di case dette Maoii, alle quali si giunge per un ponticello dì legno che cavalca il Senaiga, torrente che ve nendo da sera, sì getta nel Cismone poco a 8 del ponte. Presso questo, sulla d. del Cismone, Osteria e stallo . [Serra-Laaion. — II paese Ci Lamon (m. 028: ab. 4356', da Peìtre Km. 17.20). per il quale passa la vecchia mulattiera per Primiero, resta in alto a s. della

bellissima nel suo corso superiore. Salendo per questa valle, per Arino, Colle di Rode no. e Boa, e passato il confine presso Co- ronini, si raggiunge (ore 4 l/ 2 ) Castel Tesino (m. 891)■ Vedi: Par. 1, p. 386]. D'O'po il ponte la strada continua, con lieve pendenza, sulla d. del Cismone. A. s. attira la vista un curioso torrione di roccia, che pare messo là a. guardia di boscosa vailetta. Fra la strada ed il torrente s’allarga qualche prato o campicello da granoturco, e sulla costa a s. s’arrampica

- mone, la strada svolta bruscamente verso sera, por la valle di questo 1 , e lasciando a d. il.largo letto ghiaioso di.quello. Si vede in basso a d. f e poco alto 1 sul Cismone, il ponte di legno che mena a .Sornva e Sovramonte (ab. 3585* da Feltra Km. 19 . 80 ). La strada sempre tagliata nella roccia (che qua

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a forza di. mine. La strada passa, qui su due ponticelli di ferro ritirabili con ca tene ; e verso S si stacca., la strada che sale - al forte di Falèr. La carrozzabile, sempre tagliata-nella "rupe, continua ad al zarsi ognor più sul letto del torrente. La'-valle, che per buon tratto' è .stretta, in modo da concedere appena posto al tor rente ed. alla via, s'allarga quindi, allietata eli fronte da ameno-colle; e la strada continua piana sino al ■■ Ponte dalla. Serra.. 11' ponte su cui passiamo venne

costruito per la nuova strada ; ma accanto a" questo 1 , al lato S, sussiste ancora il ponte vecchio coperto di edera. Questo è di costru zione medioevale-;. ma nulla ne ricorda l’epoca precisa. .Niente resta dell'antico ponte romano, che serviva per la- Là Claudia A Vinate. Durante fa repubblica, in caso-di guerra si costruiva qui un bastione, il quale, secondo il parere di Bernardino. ■Malhi- podestà di Feitre, con dugento fanti cnm sui schioppetti over archtbusi intertegnirà ogni grande esercito sino

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importante del ponte di I«avis, ancora difeso dallo Schweigl, al quale a’erano uniti anche il Torggler, il Tònig, ed" altri rinforzi. 11 Peyri, il giorno 2 Ottobre, per prendere eli fianco' i Tirolesi, mandò, traverso i monti, verso Cembro il colonnello - Pe ree vai con un ■ battaglione' rii a questi trovò mano una tale opposizione, che non poti; giungere a Ijavis che il giorno seguente. Tuttavia- il Peyri, che era a Gardolo, elee!«« d’avanzarsi ; e con due battaglioni di truppe italiane mosse

all'assalto elei ponte di Lavi*. I Tirolesi, che avevano anche un cannone, si difesero valorosamente ; ma una parte degli Italiani, fanteria e ■cavalleria, passato l’Avisio ai ■ Vodi (ov* è ora il ponte sulla ferrovia), senza che i Tirolesi so ne accorgessero, giunsero 1 a prenderli alle spalle. ì Tiro lesi allora furono costretti -a ritirarsi ; e 40 di essi, rifugiatisi casa del dazio, vennero uccisi a baionettate. Grandi furono glori,© le perdite dei Tirolesi; eliè le sol© compagnie

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- 'ii A dosi, sparsa di paeselli, abbellite eli villaggi (v. p. 2); e la valle dell* Adige V» allargandosi. La ferrovia va piegando sempre verso NO ed avvicinandosi all'Adige; e passa il famoso via dotto tingo m. M2, detto Ponte dei Vodi, tutto' in pietra rossa, traversante il letto dell' AvisToT interrótto qua e là eia isolette eoo alberi e da rovine di case. Esso mostra, colle sue larghe ghiaie quasi sempre asciutte, quanto questo torrente si faccia tremendo e distruttore nelle epoche

di piena. E prevedibile clic Il ponte sarà fra non molti anni sepolto' dalle ghiaie. Seguo (8 Km.) la stazione di La vis. Presso essa non sono che le cantine dei fratelli Ar mellini. La borgata (v. p. 6) resta a 2 Km. verso E, all* in gresso della valle di Cambra, nella quale si vede spuntare il campanile di Verls, Si Anno davanti i monti Fmsrnr (ni. 1549) ai cui piedi è Fai (m, 950), ed il Monte dì Messotedesro »òpra, cui è la Favogna (m. 1875). Tra Potutiti** e Favogati è Tingreflao della "Val di Non

fiuine, per Va' ponte di ferro (costrutto nel 1885 in luogo donde assai bella vista su S, Michele p, 21);- e, passata anche la -Fossa di omonimo) arriva alla stazione di' Si, lMute, scalo per-Val di Non e Val di Sole. | La col 'noma di 8. Michele, che è di li -da! flnme ^ ^ ^ ^'Circa 3 pE ^AmM iL^c-mtr^GMM il nome alla"stazione]. Di fronte, a piè del monte, è Messo-

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: ed a s. corre il Cismone, di là dal quale si innalza il boscoso declivio del Sedo là. In 20 minuti si giunge a Siror (v. p. 224) ove, per un ponte di legno, si passa sulla d. del Cismone. Spariscono quasi tutti i paesi della vallata di Primiero* e, oltre Siror, non si vede che Transacqua ed a 8 l’orrizzonte è chiuso dalle Vette di Felire, fra le quali spicca il Patione, colla sua cima che pare un tetto. Tosto di là dal ponte cominciano le svolte della carrozzabile; ma alla prima svolta, pochi passi dopo

il ponte, si può prendere la viuzza che scende fra le case dì Nolesca (contrada di Siror) e che attraversa la strada militare per ricondurre poi tosto in essa. Si rivede verso 8 parte della vallata (con. Siror, Tona- dico, Ormanico, Transacqua), la Val di Canali e le punte che la incoronano. À d, si presenta sempre più bello il Sass Mam% colla Cuna Cimerlo, e si presentano ognor più di stinte la Cima Ball, Pala di San .Martino; Rosetta, Cimmi della Pala , La strada, sempre tagliata negli schisi

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Le case del paesello sono sparse qua e là, e molte su a s. sulla ripida costa, Dal ponte, per contradina selciata e fian cheggiata da case, in l / 4 d’ ora si arriva su alla chiesa di S. Sebastiano (espositura della parrocchia di 8. Giovanni) benedetta il 3 Agosto 1562 da Biagio Aliprandmi vescovo di Belluno, allora suffraganeo del vescovo di Bressanone. Su essa è dipinto il solito gigantesco 8. Cristoforo. Il beneficio dì Penìa fu eretto nel 1848 dal sacerdote Limone Micheluzzi, morto nel 1880

dalla chiesa si entra in bosco, e per rustico ponte di legno si. ripassa sulla s. dell’Avisio. Graziosa cascata fra rupi ve stite di musco e coronate di alberi. La salita comincia a farsi un po’ ripida, fra rado bosco, proprio sotto le erte pareti del Ye.rn.el; ma la strada procede anche per qualche tratto piana, o con, lievi su e giù, a poca distanza dalla s. deli’ A.visio, che scende romoroso fra i massi che ne coprono il letto, e dei quali è pieno anche il bosco. Dopo 1 f 4 d’ora si ripassa sulla

riuscì di nuovo ad aprirsi una strada, parte fra massi, e parte per vie sotterranee. — Una tradizione vuol che sul Pian Trevisan sia avvenuta una lotta tra i Fassani e gli abitanti della Marca Trivigiana; ma probabilmente non si tratta che d’una rissa dì pastori]. ■— A. 20 min. dal ponte si arriva al. I capitello (che è, come ì. seguenti, in muro, col tettuccio di legno, e chiuso da grata) della 'Via Crucis che continua poi su per il bosco, dando alla strada il nome di

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camosci ; In. basso il diavolo' ; e la scritta ilice : Adi 8 Agosto 1658 M, Panta - lion Condan Stefen Ile - Zulian data Grava insieme - co» suo figlio Mickiel f. - far p. sua divosion. [Da Pozza verso E per Meìda per la valle di Pozza,, tutta prati e pascoli, alla Cappella del Crocifisso, l ora. — Bivio. A s. per la valle dì 8. Nicolò al gruppo del Golìa* ; a d. per la celebre Valle dei Monsoni al passo delle Selle ed a 8. Pellegrino]. Da Pozza in pochi minuti si va a Porrà'(m. 1318 al ponte

Rondi, sopra cui torreggia la bella cima délTAwi dei Coi de Moncion (m. 2057). Poco dopo Ferra, superato il ponte di legno (rn. 131.8) si passa sulla-a. dell'Avido. Di là dal ponte capitello con gròssa grata. Sempre bassa presso il torrente, la strada continua sotto le pendici del M. Zumela (rn. 2140) e poi delle Pale (m. 151.1). In fondo alla valle si comincia a vedere Mazzin. Bello su a a. sulla verde costà il paesello di Moncion; e via lontane, nello 1 sfondo 1 verso oriente, a S dei Dirupi eli

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punto bellissima vista su Fiera), o per la postale verso Mezzano, passando un piccolo ponte alle Sorride. Il ponte è provvisorio, giacché il vero ponte delle Osne, tras portato via dalle acque nel 1885, non venne più rifatto. Si può quindi costeggiare il torrente, arrivare alla nuova fabbrica di mattoni e tegoli detta la cepperà, e ritornare per Mezzano. 6. Cola òr l j 4 d’ora. Piccolo colle, sormontato da; una gran croce sopra la chiesa. Vista su Fiera e villaggi vicini; bella, ma neppur

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, rasentando le.falde del MvvtHx a - poca- distanza dalla ». deir Adige. Dopo mono il Km. -2 •! arriva (Km.'18 da Trento) al ■ Masetto. [Di--qui al stacca la strada che, passato l'Adige sovra in ponte, e traversata la grossa borgata di Messole* ; di essa coni© di Mezzolom bardo, par- ori volume seguente)'conduce in Val di Non. E appunto Masetto" che ■ sono calcolate le distanze, -chilometriche Màis' sai pilastri lungo le strade postali di Vai di Non s Val.di Soie. Sarebbe opportuno, specialmente dopo

-la costru zione del-ponte, di 8.- Giu sii Dii,» che quelle distanze venissero, ». »cani# di confusioni, calcolate dalla stazione dì 8. Michele, meno -eli È Km], et, co-mune di ma (c. ¥8,-Ab. 654, compresi anche i masi o casali dì .Codino, Masetto, Bareo, Belvedere, Cuna:si, .Centofinestre, Montermie (Kftnigsberg), Mulino delia, Valle, Mulini Pondo, 'Togn,\ Pallai e_-Cadin aliò, — Scuola di due épeaafiòr. 4M. —Tiv Osterie..— Nell'archivio comunale il conservano varie pergamene antiche). 11 paese è posto

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Cronache sulle invasioni francesi nel Trentino : nozze Girardi-Dalla Rosa ; [19 ottobre 1895]

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Autore: Reich, Desiderio ; Girardi, Azor [Gefeierte Pers.] ; DallaRosa, Adriana [Gefeierte Pers.] / [Desiderio Reich]

Luogo: Trento

Editore: Scotoni e Vitti

Descrizione fisica: 49 S.

Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte 1703<br>g.Trentino ; z.Geschichte 1796-1797

Segnatura: I 129.793

ID interno: 65715

di contrastare in seguito ai Francesi il passaggio del Nos, al quale scopo era stato giu rotto il ponto di pietra, dotto volgarmente di s. Cri stoforo, ed alla Rocchetta erano sialo costruite delle palizzate fra il detto ponte da questa parto mi oltre la detta Rocchetta fino al colle, dotto volgarmente di s. Margherita ; tali difese perù presentando poca spe ranza di toner lontano il nemico, orano di piccolo con forto agli oppressi. Era La festa della Natività della Vergine, allorché superate dai nemici

al momento die alcune guardie, poste a questo scopo qui al vicino ponte .dui Nos. annunziassero l'arrivo del nemico, per sottrarsi allora soltanto an eli’essi alla rovina. In sioiil modo gli ala tanti unnau- mesi, sbigottiti .sommamente, presero qual’ottimo con siglio la fuga, ondo i villaggi specialmente di ^puro e di Donno ed altri dei dintorni e più vicini alia ro-

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comoda un grandioso anfiteatro; ed a 8 di esso, profondo s nascosto, scorre L’ Avisio. — In l f 4 d'or& si va alla torri cella MafTei, donde bella vista su Geni, farà e sull'A visio. [Di fronte a Cembra, verso mattina,, ma separatone me diante la profondissima valle dell. 1 Avisio, è Savi piano (m. 693; c. 57; ab, ,264. — Scuola). — - Vi si va da Cembra in, ore 1, Lz, per il Ponte di Pozzolana (m. 425) a Lotta, donde per la carreggiabile in J /. 2 ora al paesello, {tosto sulla costa occidentale del

al- l 1 altro, non c’è comunicazione. Il Ponte Alto che varcava P A visio (m. 331) esisteva ancora nel 1695 ; ma venne lasciato andare in rovini dopo che quei di Albiano cominciarono la Sito per distaccarli dalla parrocchia di Gemimi; lite vinta,, dopo due secoli, nel 1767. — Ila Stwignana in, "4» ora si scende L Spiazzo di Segonzano (v. p. 78) |.

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e di Pian di Carri pido sm. 3191). ■—■ Versò' fronte 'air albèrgo,, è il passo boscoso di Colbricon il Colbricon (m. 2600) a SO, e la Cavalazza il. Tosto' dopo Paneveggio la postale passa il ponte di Bocche, confine amministrativo fra Flemme e Primiero. A Km, 5 da Paneveggio (Km. 56 da Ugna), la strada po stale 'bèllissima, montando sempre fra bosco sin presso al va lico, giing® al Patto di Rollo (m. 2032), proprio ai piedi del Cànone della Pala, Di qui essa scende serpeggiando a (Km. 66) S. Martino

folto, sempre per la buona carreggiabile eh© continuà con lieve pendio'. Si passa un altro torrentello su ponticello di legno senza spalliere, e presto si à vicino a. il. il Travignoto, che mormora fra il bosco, SÌ lascia a d. una stua, ed il largo letto ghiaioso del torrente, e si rientra nel bosco. A l/ t ora da .Paneveggio si giunge al ponte sul Giuribrutto. Non lo al passa; ina si continua per la carrag ei torrente, che rumoreggia fra grandi maasi a livello della strada. Si vedono verso

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vigneti. Giù a ». verso ds,- vagamente disteso a piè del monte, il lungo 1 e di Te ruteno (tod. Traroin, m. 272). 'Su a^d. al, .lascia ■Mfitzon fra. '367■ c. 16, -ab. 116* frazione di Kgna). Si passa il. ponte sol Rio di Trodena (detto anche Rio della Fili), che scende per largo letto ."ghiaioso, • si-lasciano su a di le pit toresche .roviitif 'dì Castel Caldiìf, in alto 1 di un colle verde àd -isolato. - NSMS UAAL.Ì antico, e lo si vuol -far risalire ài celtico ‘.passo jiffvstfo, Eni e Caldi

ff formarono in seguito mi Solo fendo. ■ Nella guerra di Enrico eli Rottenburg contro 1*arciduca Federico IV, Ulrico di Matach s Pietro di'Sporo, i Federico, presero i due castelli di Rnn e Guidili |. ONA-TacDioiA-CAVALflRR. — Appena passato il ponte,-pie- a d. « salendo per un sentiero erto si arriva, 1 ora, » Pin3<&io o Glene (in. 600), gruppo 1 di case colo- per la carrozzabile-si sale al 3#«Iiìi*» di - Val

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- a d. un colletto boscóso con- due chiesette «1. una torre. Seguo una breve e verde trinca, ed una grande svolta; e - quindi si À di fronte il ponte di ferro sulla lite ir/ (lungo m. 60, ■ alto m. 1 ii villaggi di Piixhtt e : Wir-lf nfn'ty? lo-si passa, re»tendo poi, sino a Toblach, sulla ». ilei -torrente; « lasciano-su a : ». # » varie altezze, pittoreschi paeselli; » gli a ». la" Hiiin* serpeggia nell*ampio letto delle sue-rovine. SI traversano due piccoli tunnel; con continue svolte ■■ si sale, osi passa

11-7iovhW che traversa òfang; sì corre sulla trine*«; si vedo a s. UN bel ponte di pietra a 4 archi per la postale; e pur a >. s’apre splendida l*jl»»Mo/jc>7An/, coi -pacasi dì Imier» o (Mwr- G gì erri va (Km. 46) «Ila »taxione di 1>.DW). La ?triziouctna (la parte inferióre in muro, io legno) serve per i paeselli di NiiÀ^Otamg (c. 47, ab. 345) che abbiamo già visto; (o. 47, O Offct-Ofattg (c* N), ab, UOtt)

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; e. 1.49, ab. 743, compresi i villaggetti di Meida e Frema (sulla, s, deli’ Avisio, presso il Rivo di 8. Ni colò), ed i casali Basse di sopra, Basse disotto, Prò. Il timbro del paese porta le parole:. Comunità centrale di Fassa. — Tre scuole (un maestro e due maestre): spesa fior. 500. — Fiera di bestiami il primo Giovedì prima di 8. Martino. — Osterie con alloggici: Agitila Nera, di G. B. Cassali; Leone d' Oro, di Amadio Pezzei ; Alt Andrea (con noleggio cavalli), Al Ponte. Il paese è formato d' una

lunga contrada irregolare, lungo la quale sono sparpagliate case vecchie e nuove, li paese è dominato ad E dalla Punta di Vallacela (m. 2638) e dal Sasso di Me2codi (m. 2559), che sorgono nude su dal bosco. In fondo alla contrada, di là dall’ A vàio (trattenuto dà forti argini) è l’albergo Al Ponte ed il Bersaglio; e più in là (ov’è una parte del villaggio) sorge una casa a forma di forte 'torre. La chiesa di S, Nicolò fu dichiarata li 1.1 Agosto 1691 espo si tura dipendente dalla parrocchia

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capanne, ma neppure alzarsi nè parlare. 10. Val Noana, bello orrido. Dalla Fiera, per Mezzano, 1 ora alla imboccatura della valle. IL Ponti del Sciòss (chiocciola) per Mezzano o liner ore 2 l j r Gita interessante, per la'speciale costruzione della strada tagliata nella roccia, per la bella vista, e per una cascata. ■ Ad E della Fiera, tosto di là dal. ponte sul Cismone, sulla 8. di questo e del Canali, presso la confluenza elei due tor renti (trattenuti da forti argi nazioni, compiute nel 1888

), siede Transacqua (c. 313, ab. 1,4.98; comune composto delle tre frazioni, poco lontane l’una dall’ 1 altra, di Transacqua (con. maso Ai Fossi di dentro), Pieve (colle case Al.Boal, Chie- sure, Ospitale, Busa, Buca, ed i masi Seudelle, Mêlas, Gua stala, Guastaja dì sotto) e più ad E Ormameo o Romanico (con Vanuggia, ■ Poi Ponte dTTransacqua; negozi, di Msrti.no Michele ■ Zagonel, Giovanni Mot; conciapelli di Vittore Meneghetti; Giovanni e Francesco Mot noleggiano cavalli). Le case sono pei* lo più

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Segonzano, e su. Sevignano e Lona. Con una grande svolta si gira la Val Ai Vedauna, il cui rivo è 'cavalcato da ■un ponte in 'muratura; s dì nuovo si gode bellavista sulle frazioni di Segonzano col castello e ponte. Qui la flora co mincia a confondersi in modo nuovo e strano. Presso gli ’abati pendono' dalle viti i grappoli d'uva ; la quercia ombreggia il larice,, Il castagno-tocca i rami elei gelso, s gli alberi frut tiferi sono 1 mescolati colle conifere ; ed invano il botanico' cercherebbe qui

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il ponte sul rivo, si va a raggiungere la car rozzabile per Castello'.; e se invece sì sale 'per il Giaron (a- cl., di là da altro ponticello',, osteria'all* Ancora, con’ne gòzio), s si passa un ponte in muratura,, si trova la stradina selciata ed a zig-zag che monta alla chiesa:; ed anche di lì si raggiunge la carrozzabile. La chiesa, sacra a 8. Antonio di Padova,, bianca ed isolata, fu erette © consacrata nel 1852; od il cimitero" fu benedetto nel 1881. Dal piazzaletto ai bella vista sul

Libri

Categoria:

Geografia, guide

Anno:

1895

Trentino orientale ; P. 2 : Valle media dell'Adige e valle dell'Eisack, valle dell'Avisio, valle del Cismone, Dolomiti trentine.- (Guida del Trentino ; Vol. 1)

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