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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 67 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
va nello stato della Repubblica; senza il quale traffico haverebbero gran mancamento de danari » (1). In queste fiere beri raramente si trovavano i veneziani perchè lasciavano principalmente ai tedeschi la funzione di espandere nei mercati della Germania i prodotti d’ Oriente, ina questa è caratteristica del Medio-Evo, in quello moderno, principalmente la funzione intermediaria è esercitata in buona parte dai veronesi, che accorrendo in gran numero a queste fiere portano a Venezia i prodotti

di cui un tempo fu essa la sola monopolista; i tedeschi invece attirati ad Anversa, ad Amsterdam, ad Amburgo si limi tavano a portare le merci sino a Bolzano. L’influenza di queste sulla navigazione era assai rilevante, perchè numerosissimi provvedimenti sia doganali, che sanitari, erano posti in atto nelle epoche suddette, onde facilitare maggiormente il commercio di transito a cui Verona ritraeva grandi vantaggi. Il dazio della Stadera di Verona a cui le mercanzie discendenti dalla Germania

traffico rag giunto dal fiume in questo periodo. Difatti non potendo più Venezia divu gare, come nell’evo medio, i prodotti orientali per I’ Europa, a cagione della nuova situazione, inter mediaria principale era in quest’epoca divenuta 1 Olanda. Ci restano oggi a testimonianza di questo periodo sì bello per la navigazione molti documenti; basta sfogliare infatti un qualsiasi registro dell’Officio di Sanila di Verona per potere averne subitamente una idea ; i numerosi proclami a stampa poi di questa

epoca e della Sanità di Venezia, e dei Rettori di Verona stanno come sicura conferma. II. Maffei stesso (2) descrive il traffico rilevantissimo con le sunnominate regioni, del quale già abbiamo avuto occasione di riportare un tratto. Per poter comprendere il motivo come tutti questi documenti ne parlano, bisogna notare che 1 ’ epoca della quale trat tiamo è famosa per la pestilenza fierissima che gira per l’Europa, e alla cui entrata nel territorio veneto s’interpose la Repubblica con l’istituzione

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1896
Guida illustrata per la Ferrovia della Val Sugana : in occasione dell'apertura della Ferrovia della Val Sugana, 26, Aprile 1896
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Pagina 32 di 62
Luogo: Vienna
Editore: Luksch
Descrizione fisica: 36, XXIII S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Valsuganabahn
Segnatura: II 59.312
ID interno: 218146
nell’orizzonte appare quando il cielo e perfettamente sereno la striscia rilucente dell’Adriatico. Dobbiamo rinunciare all’ enumerarione dei giganti alpini e limitarci a citar brevemente il grappo dell’Adamello e del Presa nella, i'Ortler, i Rosengarten, le dolomiti di Primiero ecc. ecc,; e dobbiamo lasciare al cortese lettore di completare con la propria ■esperienza queste brevi esposizioni. L’ascesa della Cima d’Asta si fa da Strigno per Bienno lungo la Talle della Chiepena fino al monte

e pericoloso. Ad ambe le rive della Chieppena giace il doppio villaggio di Villa-Agnedo (391 m, 614 ab.) e precisa- niente Villa alla destra, Agnedo alla sinistra riva del torrente. Mentre il treno si sofferma per breve tempo nella stazione Villa-Agnedo - Strigno, possiamo osservare ancora una volta a sinistra l’antico Castello d’Ivano situato pittorescamente sul colle, il quale è uno dei castelli più ben conservati della Valsugana. Nulla si sa di certo sull'origine del castello, la cui storia ù ricca

di avvenimenti importanti; alcuni fatti storici qui si svolsero. Noi 1509 qui dormi una notte l'imperatore Massimiliano I. che si recava a Padova. Al tempo della ribellione dei contadini (1525) Osso venne distrutto o messo a sacco. 11 primo documento che parla dei castello & del 1187. Esso dice clic il castello apparteneva alla famiglia D’Ivano che dominava (ino circa l’anno 1300 su Strigno o i dintorni, piu tardi appartenne ai signori di Castelnuovo o di Carrara, nel 1455 ai conti Trapp, nel 1487

diritta (-1675 vi.) e dalla finestra del vagone possiomo ammirare uno strano e meraviglioso spettacolo, Sopra di noi a sinistra vediamo un ponte naturale della larghezza di 26*9 m. il così detto }ì l 3 onie dell Orco.“ formato da due piloni giganteschi di roccia, sormontato eia un altro grande masso di dolomite ; esso venne a quanto pare formato dalle corrosioni dell’ acqua. La leggenda popolare racconta che un giorno un pecoraio, trovandosi col suo gregge su quelle ripide pendici, non trovava il modo

di scendere e vedeva sè e il suo gregge in grave pericolo. Egli votò allora la sua anima all’ „Orco“, il genio maligno il quale apparso improvvisamente fece sorgere quel ponte che salvò il pecoraio e le sue bestie. ■ . Al verde della valle succedono grigi terreni attraverso i quali corre rigonfio il Brenta. Le roccie si avanzano sempre più verso il torrente e così giungiamo a Grigno (261 ?», 1125 ab.). Il Grigno s’apre a sinistra in forma di una gola profonda che è formata dal torrente Grigno che discende

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 88 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
sul fiume in città. Per le merci invece che provenivano da Venezia, per via d’acqua (2), era stata creata in Verona stessa la cosidetta Dogana del Ponte delle Navi, anch’ essa istituzione della Repubblica Veneta. Tanto l’una che l’altra erano sorte sugli antichi dazi, che pagavano le zattere e le navi : 1’ uno quello del Ponte delle Navi di spettanza al Vescovo (3), l’altro al Monastero di S. Maria in Organo. La Dogana dell’Isolo (tav. XVI-XVII) era situata sulla sinistra dell’Adige su una lingua

di terra compresa fra ì due rami del Canal delle Seghe (4), così chiamata una diramazione d’Adige oggi scomparsa dopo i lavori di arginatura del fiume (5). Le navi (1) Archivio Storico Italiano , Serie IH, T. V. Ant. Ardi. Veronesi, Archivio di Sanità: Registri vari. (2) V’era . anche la Dogana per le merci che provenivano per via di terra. , - (3) Questo Ponte, che fu ricostruito nel 1894, era così chiamato già fin dal sec. XIII, lo dice il Simeonì in Verona , Guida- Storico-Artistica della Città

e Provincia. Vi era qui uno scalo su cui, come altrove sull’Adige, esigeva un toloneo il Vescovo, Il primo ponte era di legno, ma fu ricostruito in pietra da Cansignorio fra il 1373-75: sotto l’ultima arcata di si nistra passava il Canale dell’Acqua Morta. Vedere anche A. Da Lisca - Le Fortificazioni di Verona dai tempi romani al 1866 . Verona, Tip. Coop. 1916, pag- 5 1 * (4) 11 Canale dell’Acqua Morta si era formato in seguito ad una piena avvenuta nell’alto Medio Evo, come risulta dagli studi

archeologici e geologici. La prima parte di esso era formata da due braccia, che avevano il nome di Canal delle Seghe, che si riunivamo poco prima del Ponte dall’Acqua Morta nei pressi della chiesa di S. Tommaso, questo canale, poi, continuava sotto il nome di Acqua Morta ed andava ad unirsi all’Adige al Ponte delle Navi. (5) L’Isolo-dì S, Tommaso, il Canale delle Seghe, quello dell’Acqua Morta sono oggi tutti scomparsi con la costruzione dei muraglioni avvenuta dopo la grande inondazione del 1882.

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 16 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
nuove tasse, come aveva fatto nel 1303 e molto tempo prima nel 1293, aggravando i dazi sul sale in Lendiuara » (1). Alla fine del XIII secolo e al principio dei XIV le vicende della guerra di Ferrara avevano chiuso ai Veneziani il tronco di Po che passa vicino alla città degli Estensi. Ne soffrivano essi nel commercio perchè tale impedimento inibiva loro di correre il fiume e gli affluenti (2). Noti riuscendo ad assicurare la navigazione contro le ostilità Ferraresi disegnarono di aprire

Verona (3) occasione strata flenda de Athace in Padum, et de Pado in AtìiacÀm per Terras Verone. Tutte le spese erano a carico dei Veronesi i quali si assumevano dì dare tale lar ghezza al canale, che due navi potessero incontrarsi senza impedirsi nel viaggio. La via era sicura e libera a tutti i mercanti Veneziani (4). In quanto ai dazi, i Veronesi si contentavano della metà di quelli che venivano pagati vicino a Ferrara da tutti i mercanti, eccetto i Veneziani e i fedeli della Repub blica ì quali

. Fatto per la necessità del momento, riaperta la via del Po più breve e più comoda, esso doveva presto venire ab bandonato. E la chiusura di Ferrara fu tolta nello stesso anno (3 Ottobre). Berengario cardinale, vescovo di Tuscolo, ed Arnaldo Pelagrina cardinale diacono di S, Maria in Portico, pendenti le trattative per la riconciliazione di Venezia con la (1) G. Giomo - I Misti del Senato e della Repubblica Veneta (i293-133r) - Venezia 1887, (2) Marchesini V. A. - Commercio dei Veneziani nel

Territorio di Verona ai primi tempi della Dominazione Scalìgera (1260-1329), Verona, tipografia G. Civelli, 1889, pag, 26. (3) Ho controllato nell'Archivio di Stato di Venezia la citazione del Marchesini su questo patto: Commemoriali, libro I, carte 160, t. n, 425 - Commercio dei Veneziani nel territorio di Verona ecc., pg. 87. (4) Marchesini - ibidem. (5) Marchesini - ibidem. (6) Nel documento vengono specificati i dazii che si pagavano a Ferrara. Questo è ripor tato nella monografia del Marchesini

a pag. 28, (7) Marchesini ■ Commercio dei Veneziani ecc., pag. 28 - Commemoriali della Repubblica ' di Venezia ; libro I, carte 191, n. 543 - in Archivio di Stato.

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 5 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
diritto. Il fine propostomi fu quello di trattare la navigazione sull’ Adige in rapporto al com mercio veronese, un argomento di grande importanza ed interesse, ma che- mai fu studiato da alcuno, sia pure in linea sommaria, forse per la scarsezza del materiale e perchè anche quél poco che è rimasto è disperso qua e là negli archivi. Oggi che si parla tanto dell’ Adige e del suo modo di sfruttamento e della sua poca navigabilità, non si ha nemmeno V idea quale ottimo mezzo di trasporto riuscisse

importantissima collezione, lamhi di scrittori valorosi e di colleghi carissimi d’ Università. Riconoscenza vivissima debbo perciò all’egregio Comm. Prof. Vittorio Friederichsen, Direttore Generale dell’Istituto, che ne ha accettata la pubblicazione ed all’ On. Prof. Luigi Messedaglia, insigne studioso, vanto della mia Verona, che si ben degnamente rappresenta al Parlamento Nazionale, che mi fu largo di consigli e di aiuti e che, mercè il.suo interessamento, mi procurò V ambita fortuna di vedere pubblicato

nel « Quaderno » il mio modesto lavoro. Accennerò ora in rapida sintesi allo svolgimento seguito nella monografia : ho creduto opportuno per molte ragioni, di lasciare il grande avvenimento storico, quale fu la scoperta della via alle Indie, come termine suddivisorio del presente studio, quantunque prettamente scolastico. .Debbo dichiarare anzitutto che, d’ accordo col Prof. Bonfante, ho limitato la trat tazione al.periodo compreso dal sec. XIII al sec. XVIII, trascurandone i precedenti, e per

la troppa vastità, e per la mancanza assoluta di materiale necessario alle ricerche. Non voglio però diminuire con questo 1’ importanza della navigazione per il periodo del basso Impero e dell’ alto Medio Evo, che dev’ essere stata anche allora abbastanza attiva, tanto è vero che nei lavori di costruzione dei muragiioni dopo V inondazione del 1882, fu rinvenuto in Verona, lungo la riva &, Lorenzo , un grosso masso eli pietra dell’epoca romana, raffi gurante dei rostri di cui allego una fotografia (tav

, I). Da quanto risulterebbe, a S, Lorenzo doveva esistere fino dall’ epoca romana lo state per le navi che transitavano per V Adige. Nella prima parte dunque della trattazione ho cercato di descrivere ricorrendo àllo Schaube e ad alcuni Autori veronesi, quali il Maffei, il Cipolla, il Simeoni, come era la organizzazione e le condizioni di effettuazione del trasporto fluviale durante il predominio economico e commerciale, mondiale di Venezia, soffermandomi specialmente a considerare, come sia stata funzione

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 66 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
il 1700 abbiamo potuto rinvenire, pure inedito, un vastissimo elenco (1) di merci prove nienti da quasi tutte le regioni d’ Europa, di cui già accennammo. In esso, oltre alle merci di Fiandra, ve ne sono anche quelle d’ altri paesi, così, per esempio, vengono citate le porcellane della China e le droghe dell’ America, che pervengono dall’ Olanda dove sbarcavano. Quest’ elenco di mercanzie dei vari paesi è molto esteso, e non è a ritenersi esagerato facendo menzione di esse alcuni proclami

a stampa e le tariffe del dazio della Stadera delle loro provenienze. I prodotti invece esportati da Venezia col mezzo dei burchieri di Verona e poi di Pescantina cominciano a poco a poco a diminuire ; per buona parte del XVI secolo è da ritenersi che la scoperta della via delle Indie non annulla immediatamente la provenienza di merci veneziane ; esse perdurano, ma verso la fine la concorrenza di quelle dei Paesi Bassi, fanno divenire principali prodotti i grani ed il sale ; verso la line del 1700

si parla ancora di spezie che salivano l’Adige, ma crediamo trattarsi di lieve entità. I grani invece e specialmente il sale occupano la maggior parte dei trasporti fluviali ; dei primi, poi, come già si disse, le importazioni da parte dei Trentini erano abbastanza forti e di ciò se ne fa menzione anche negli ultimi periodi della Repubblica, quando per un cattivo lavoro all’arginatura del fiume alla Chiusa (2). è resa impossibile la navigazione e quindi il trasporto è effettuato unicamente per il Lago

di Badia, ora ignoriamo se questi colli furono condotti direttamente da essi o debbano comprendersi iu quelli già citati perchè caricati a Badia stessa sui burchi dell’ arte di Verona (4) ; Transito per Verona 1654 N. dei colli 4391 1654 N. dei colli 334 1655 » » » 3754 1655 » » » 354 Fra i fattori principali, che influirono grandemente sullo sviluppo della navigazione sul fiume Adige, furono le già a noi note fiere di Bolzano, che nell’ epoca di cui parliamo erano divenute fiorentissime ; già

da antica data si tenevano nella domenica di mezza quaresima, nel giorno della festa di S. Genesio (25 Agosto), di S. Tommaso (21 Dicembre) e quella meno importante e meno antica di S. Andrea (30 novembre). Quivi erano portati I prodotti provenienti da tutti i paesi d’ Europa e principalmente dalla Fiandra, dalla Ger mania e dall’Inghilterra, e davano luogo alla formazione di numerosissime contrattazioni. Per avere una idea sul movimento nel traffico che effettuavasi in queste fiere ripro duciamo qui

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 30 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
GAPITOLO IV. Sommario : Il Commercio del Legname e la sua organizzazione — L’ Arte dei Radaroli. Pure strettamente connesso all’argomento della navigazióne commerciale sull’Adige, è tutto ciò che ha riferimento al traffico del legname ed alla sua Organizzazione, ed è tale l’importanza che esso ha avuto nei secoli scorsi, che siamo nell 1 evidente necessità di trattario in un capitolo a parte, anche perchè esso ha avuto una caratteristica: quella di avere una speciale organizzazione propria

. Si può dire sicuramente che il traffico dei legname ha avuto un’ effettiva prepon deranza su tutta la navigazione commerciale, che venne esercitata sull’ Adige per tutto il periodo fino al cinquecento, perchè questo legname, oltre ad avere un largo impiego nelle industrie veronesi e nelle costruzioni dei barconi e delle zattere ad uso dei tra sporti fluviali, esso, come più. volte ci dice il Marin (1), era richiesto in grande quantità a Venezia, pure per la costruzione delle navi della Repubblica

. È chiaro, quindi quale doveva èssere l’interesse di Venezia, e una precisa dimo strazione l’abbiamo nei patti, che però ignoriamo, conclusi con Verona in questa ma teria, ai quali vogliono alludere gli Statuti del 1228 (2). Come già ricordammo in altra parte, il paese fornitore di questo legname era essenzialmente il Trentino (3), da dove in grandi quantità veniva esportato eoi mezzo della fluitazione usufruendo del vantaggio dell’ Adige, via assai comoda perchè facilitata dalia corrente

, in contrapposto alle pessime condizioni in cui trovavansi allora le strade. Esercitava questo commercio 1’ Ars Radar olorum, la corporazione cioè dei negozianti di legname, che aveva preso appunto il nome dai radi, rathes, o zattere (si chiamavano anche satieri) e che si serviva esclusivamente dì questo solo mezzo di trasporto (4). Su la data precisa della sua formazione nulla si conosce; certo è ehe essa esisteva già nel 1223 perchè, come scrive il Simeoni, essa si trova già nominata in tale anno ir» alcune

carte del Monastero di S. Maria in Organo e ad essa pure alludono gli Statuti del 1228 imponendo « alle Arti di non stabilire patti contrari agli interessi della città e da far approvare dalla Domus Mercatorum i loro Statuti ». Il primo statuto dell’ Arte dei Radaroli è quello del 1260, che assieme a quello dei Sartori, sono gli unici due rimasti di tale epoca: fu poi successivamente modificato nel 1319 con la revisione generale ordinata da Gangrande. Esaminiamo ora gli articoli prin cipali

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Giurisprudenza, politica , Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1994
Südtirol-Handbuch.- Stand: Jänner 1994.- (Sonderdruck zur Informationsschrift des Landtages und des Landesausschusses)
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Pagina 238 di 248
Autore: Garavelli, Iris [Red.] ; Bozen <Provinz> / [hrsg. von der Südtiroler Landesregierung. Red.: Iris Garavelli ...]
Luogo: Bozen
Editore: Autonome Prov. Bozen
Descrizione fisica: VI, 258 S. : Ill., graph. Darst., Kt.. - 13., überarb. Aufl.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Politik ; f.Verzeichnis<br />g.Südtirol ; s.Landeskunde<br />g.Südtirol ; f.Statistik
Segnatura: II Z 1.665/1994
ID interno: 192461
* Gruber, Karl: Kunstlandschaft Südtirol, Bozen 1984* Gruber, Karl: Ert tla Val Badìa. Kunst im Gadertal. Arte in Val Badia. Bozen 1987* Gubert, R,, Pollini , G., Rovati, G.: Giovani, società e cultura. Indagine sulla condizione dei giovani dii lìngua italiana in Alto Adige. Su commissione della Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige. Assessorato all'Istruzione e cul tura in lingua italiana, Leiters 1984* Hafner, Max: Jahrbuch des Südtiroler Sängerbundes, Bozen, 1981 liiescu, Maria und Siller

: Der Jöchelsturm in Sterzing, brsg. von der Messerschmitt Stiftung (= Berichte zur Denkmalpflege VII) Innsbruck und Bozen 1992* Ladinia - Sföi Cultural dai Ladins dies Dolomites, Institut Ladin “Micurà de Ru', San Martin de Tor, 1977 ft. Ladinien. Land und Volk in den Dolomiten, Jahrbuch des Südtiroler Kulturinstituts 1963/64, Bozen La scuola in cifre in provincia di Bolzano - anni scolastici 1972/73 - 1989/90, Istituto provinciale di statistica (editore), Bolzano 1992 Morin, Josef: Das Schulwesen in Südtirol

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Giurisprudenza, politica , Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1995
Südtirol-Handbuch.- Stand: Jänner 1995.- (Sonderdruck zur Informationsschrift des Landtages und des Landesausschusses)
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Pagina 191 di 202
Autore: Garavelli, Iris [Red.] ; Bozen <Provinz> / [hrsg. von der Südtiroler Landesregierung. Red.: Iris Garavelli ...]
Luogo: Bozen
Editore: Autonome Prov. Bozen
Descrizione fisica: VI, 212 S. : Ill., graph. Darst., Kt.. - 14., überarb. Aufl.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Politik ; f.Verzeichnis<br />g.Südtirol ; s.Landeskunde<br />g.Südtirol ; f.Statistik
Segnatura: II Z 1.665/1995
ID interno: 192460
Kunstschätzen des Landes. Bozen 1989* Gruber, Alfred (Hrsg.): Nachrichten aus Südtirol. Deutschsprachige Literatur in Italien, 1990* Gruber, Karl: Kunstlandschaft Südtirol, Bozen 1984* Gruber, Karl: Ert tla Val Badia. Kunst im Gadertal. Arte in Val Badia. Bozen 1987* Gubert, R., Pollini, G„ Rovati, G.: Giovani, società e cultura. Indagine sulla condizione dei giovani di lingua italiana in Alto Adige. Su commissione della Provincia autonoma dì Bolzano - Alto Adige. Assessorato all’Istruzione e cul tura

, von Nössing J, und Stampfer H., Bozen 1987* Kustatscher, Erika, Möller, Angela und Roland und Stampfer, Helmut: Der Jöchelsturm in Sterzing, hrsg. von der Messerschmitt Stiftung (= Berichte zur Denkmalpflege VII) Innsbruck und Bozen 1992* Ladinia - Sföi Cultura! dai Ladina dies Dolomites, Institut Ladin “Micurà de Rü”, San Martin de Tor, 1977 ff. Ladinien. Land und Volk in den Dolomiten, Jahrbuch des Südtiroler Kulturinstituts 1963 / 64 , Bozen La scuola in cifre in provincia di Bolzano - anni scolastici

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 69 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
di detta arte, veniva pure assegnato con tale decreto il percorso per la navigazione dal Ponte delle Navi di Verona fino sopra Trento ( 3 ). La grande affluenza di merci dalla Germania e dagli altri Stati della Europa Occidentale faceva si che il centro fluviale ove sorgeva detta arte divenisse assai fiorente e difatti la posizione di Pescantina nel XVI, XVII e XVIII secolo è importan ìs sima. Per potere regolare meglio i suoi trasporti sull Adige essa aveva stabi ito ungo il corso del fiume proprie

stati depositati in pena della robba, cavalli, barche et altre pecuniarie » ( 5 ). era ques o uno dei fattori principali dei dissolumento dell’importantissimo centro di Pescantina e del a sua rigogliosa arte navigante. Più lardi nei 1764 il fortissimo inasprimento apporta o alle tariffe della Dogana di Sacco rendendo il. trasporto delle mercanzie per la via del l’Adige sempre più difficile, rifiutandosi i mercanti di sottostare al pagamento di un forte dazio, 1 ’ arte di Pescantina riceveva

un ulteriore tracollo passando la maggioranza delle merci per il Lago di Garda. Quelle che provenivano infatti da Verona erano portate sino a Riva, indi nuovamente su carri fino a Trento, le merci invece della Lombardia navigavano indubbiamente il lago da Peschiera o Salò fino a Riva e successivamente a Trento come le altre. Non risulta però che la via del Lago fosse la più economica, anzi questa era la più costosa dell’altra e più scomoda e per i continui carichi e scarichi, e poi perchè più difficile

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 47 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
Trento, ricordata in moltissimi documenti, poi Trento stessa e da ultimo Sacco, pure esso molte volte citato, che trovasi sulla destra dell’Adige, dirimpetto a Rovereto. I centri importanti dal lato commerciale luogo il corso del fiume, discendendo l’Adige dopo Sacco, erano Pescantina, un dì fiorente per industrie e traffici, oggi non più che una grossa borgata, sede di un’arte navigante numerosa, e dove si costruivano, come pure ancora prima della recente guerra ed anche presentemente, delle

barche di grande portata che, per distinguere il tipo, hanno preso il nome dal luogo d’origine. 11 porto fluviale piu importante era Verona. Quivi facevano scalo tutte le mercanzie delle diverse provenienze per essere smistate ed inviate per le rispettive direzioni. La Repubblica Veneta vi aveva fatto sorgere durante il AVI secolo delie dogane: principale la dogana d’Isolo (1), dove le merci provenienti dalla Fiandra e dalla Germania erano sottoposte al pagamento del famoso Dazio della Stadella

eseguire lo scarico dei colli di mercanzie erano adibiti i facchini della Dogana dipendenti dallo Scaricatore (3), ma di essi poi troviamo una fraglia, nella prima metà del XVIII secolo, presso la Dogana del Ponte delie Navi. Gli altri centri dopo Verona, che continuano a godere anche in questo secondo periodo di grande floridezza commerciale, sono Porto Legnago e Porto Badia, quest’ul timo divenuto sede di una numerosa arte di burchie«. La navigazione discendente era evidentemente favorita dalla forza

della corrente, ma per quella ascendente l’alaggio animale era necessario, alaggio che effettuavasi me diante corde dalla riva (4). Seguiva infatti il corso del fiume una via alzata da dove i cavalli ed i bovi eseguivano il traino delle barche, e lungo di essa trovavansi le stazioni per il cambio degli animali, Partendo da Venezia un burchio andava a rimorchio fino a Ghioggia e poi a Brondolo, quivi un cavallo effettuava il traino fino alla Cavanella, indi dopo averlo cambiato proseguiva fino alla

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 45 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
delle rigogliose industrie delle Fiandre e della Germania, si aggiungono quelli orientali, monopolio prima delle Repubbliche marinare. Notiamo anzitutto che si obbligava alle mercanzie discendenti dai paesi «oltramon tani » di seguire unicamente la via fluviale delFÀdige e ciò si trova più volte ricordato nei numerosi proclami del Magistrato alla Sanità di Venezia, esistenti nei registri del- F Ufficio di Verona ( 1 ), e la ragione è facilmente spiegabile, per evitare che per le nume-1 rose strade

zazione navigante, sorgono nuovi cantieri per le costruzioni dei barconi fluviali e un maggior numero di persone si dedica all’esercizio della navigazione; alla primitiva Ars Nauteriorum, esistente in Verona, che aveva il monopolio del traffico sull’Adige, sorgono altre arti, con un numero di iscritti rilevante per ciascuna di esse. Assistiamo così al sorgere dell’Arte dei burchieri di Badia, di cui però ignoriano l’anno di formazione;, nel i&M l’Arte di Pescantina ( 3 ) e nel 1635 ( 4 ), pure

, ma tutte debbono essere condotte alla Dogana d’Isolo, sotto pena alla perdita della robba, che sara applicata quanto sia per la metà all’occorrenze di Sanità, e l’altra metà a beneficio de gl’ac- cusatori, o de publici ministri, eh’haveranno fermata la mercanzia altrove scaricata, e perciò sarà severamente prohibito ahi Barcaruoli, e Zatteri lo scaricare o permettere che siano scaricate merci d’ alcuna sorte procedenti come sopra in altro sito, fuori ch’ alia Riva della Dogana sudetta in pena di Ducati

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1939
¬I¬ trasporti sull'Adige da Bronzolo a Verona e gli spedizionieri di Sacco
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Pagina 13 di 133
Autore: Canali, Guido / Guido Canali
Luogo: Gleno
Descrizione fisica: 130 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Archivio per l'Alto Adige ;34;
Soggetto: g.Etsch;s.Binnenschifffahrt;z.Geschichte 1600-1800 ; <br>g.Etsch;s.Flösserei;z.Geschichte 1600-1800
Segnatura: II 102.472
ID interno: 106813
, ne rappresentava autorevolmente ; gFinteressi e le aspirazioni. Nel 1691 venne costituita una compagnia (Fedrigotti, Baroni e C.), confermata dal Go verno dTnnsbruck. Ma il Magistrato ricorse, in prò della ' libertà delle spedizioni fino allora goduta, ottenendo in fine dalle Superiorità del Tiralo un decreto annullativo della compagnia stessa (11). Tra il 1693 e il 1694 ven nero erette e stabilite, peraltro, non una, ma due società. \ (10) _Floss : Ordnung dell’anno 1684 (vedi neH’introduzione, avanti

l’enunciazione dei diversi capitoli), C. R., lìb. 15, fase. I. Ma già prima assai, nella conferma di Massimiliano del 1605, non si fa alcun cenno a Compagnie costituite, e solo si parla genericamente di Conduttori di Sacco (Arch. Corale di Sacco, Tomo 8°, f. 5-8). (11) Prodotte, lib. 27, f. 281, 283, 325, 334; lib. 28, f. 265, 279, 280. I consociati; dieci di numero per rappresentare le dieci famiglie, erano, all’atto della costituzione della compagnia, i seguenti : Giovanni Fedrigotti, Geronimo Fedrigotti

ed Eredi Ger.mo Fedrigotti il Vec chio, Giovanni Maria e Felice Baroni, Francesco Gielmini, Carlo Ba roni, Cristoforo Baroni, Giovanni Vicentini, Fedrigo qm. Antonio Fe drigotti, Bortolamio Fedrigotti, Graciol Gracidìi, tutti di Sacco. I primi quattro erano i soli spedizionieri praticanti, avanti l’erezione della compagnia (v. oblatoria 1' dicembre 1691, Prodotte, lib. 34, fase. 1). In un’altra oblatoria del 18 gennaio 1694 ( Ibidem ), il termine di cessazione di questa e rispettiva data d’inizio d’una

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 76 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
particolarmente la nostra attenzione sull’Ufficio di Sanità di Verona, Esso fu fondato primamente in Venezia durante la fierissima pestilenza del 1348 (1) per preservare lo Stato Veneto dal contagio che infuriava allora in Europa e venne poi istituito ìd ogni città della terra ferma, man mano che queste venivano sotto il suo dominio. Questa-organizzazione sanitaria rappresenta una delle forme più progredite del tempo; nessun altro Stato vantava un tipo simile a quello creato da Venezia e gli effetti dei

provvedimenti emanati da quest’ Ufficio furono assai benefici perchè valsero a preser vare, ad eccezione di alcune volte, dal contagio. La Repubblica vi aveva dato un carat tere di grande importanza e aveva adibito a quest’ufficio tre nobili, che avevano preso il nome di Provveditori alla Sanità. Sebbene tutti gli Uffici delle Provincie fossero stati istituiti su questo tipo esistevano pure grandi differenze. Ignoriamo l’epoca precisa della sua formazione in Verona, ma da quanto a noi risulta, avrà dovuto

avere origine nella prima metà del sec. XVI, ma non era al suo sorgere ben regolato, perchè si trova scritto « come la nomina di chi in esso veniva effetto affa preservazione della comune salute fu sotto vari titoli ein un numero diverso a misura de’ riguardi, e delle occorrenze, sino a tanto che dal Conseglio di II e E di questa Mag. e fedelissima città con Parte presa sotto lì 19 febbraio 1576, fu stabilita l’elezione di tre nobili in Provveditori alla Sanità» (3). Duravano in carica un anno

assai elevata, perchè oltre a pène pecuniarie, potevano ordinare anche quella della vita. Queste cariche di sanità, secondo il Ferrari, erano poco ambite, tanto che cercandosi quasi sempre 1 ’ esonero, il Consiglio era venuto nella determinazione di far pagare una data somma a chi si rifiutava, e se così era in Padova, riteniamo che Verona, che faceva pur essa parte dello Stato veneto, non sarà stata differente. Durante la pestilenza del 1630-31, per tenere a posto queste autorità locali sempre

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1939
¬I¬ trasporti sull'Adige da Bronzolo a Verona e gli spedizionieri di Sacco
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Pagina 114 di 133
Autore: Canali, Guido / Guido Canali
Luogo: Gleno
Descrizione fisica: 130 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Archivio per l'Alto Adige ;34;
Soggetto: g.Etsch;s.Binnenschifffahrt;z.Geschichte 1600-1800 ; <br>g.Etsch;s.Flösserei;z.Geschichte 1600-1800
Segnatura: II 102.472
ID interno: 106813
112 r trasporti sxjll’adigü da bronzolq a vérona soprattutto per ragioni di carattere militare (141), il prò- blema della canalizzazione del tratto fra Bolzano e Bron- zolo tornò sul tappeto. Si era anzi richiesto l’anticipa zione d’vm’ingente somma al Magistrato Mercantile, per poter dar pronto inizio all’esecuzione dell’opera, e questo aveva promesso una largizione alla Camera di diecimila fiorini, non appena sì fosse dato principio, in forma lode vole, ad essa. Tuttavia, per ragioni non bene

, sotto il Governo bavarese, si insisteva ancora sull’opportunità della rea- (141) L’Adige rappresentava un’ottima via per il più celere tra sporto di bagagli e di truppe, die calassero in Italia, e già, come sap piamo, lo stesso Leopoldo I si era valso di essa, durante ì primordi della guerra dì successione di Spagna. E’ evidente che l’immediata spedizione per acqua da Bolzano avrebbe presentato maggiori vantaggi, per il minor dispendio di tempo e la minore spesa. (142) Sul finire del 1706 erano

ormai decise, in Italia,, le sorti della guerra di successione spagnuola e probabilmente, essendo venuta già meno la ragione prima della necessità contingente del canale, per i tra sporti militari, ne venne rimandata ad altro tempo l’esecuzione. (143) C.R., lib. 16, n. 7. Il Bigagnati fu, insieme con altro inge gnere veronese, il Perotti, presumibilmente al principio del 1705, in Bolzano, per rilevare i luoghi e preparare il disegno del canale da aprirsi (Codice 45 , fiera di Mezza Quaresima 1705

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1930
¬Il¬ nuovo valico ferroviario dello Stelvio : studio tecnico-economico eseguito per incarico del Consiglio Provinciale dell'Economia di Milano
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Pagina 29 di 112
Autore: Tajani, Filippo / Filippo Tajani
Luogo: Milano
Editore: Archetipogr.
Descrizione fisica: 104 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Eisenbahn
Segnatura: III 87.750
ID interno: 215619
doli in politici, militari ed economici. Si ponevano nella prima categoria: a) indipendenza del traffico italiano colla Germania, assicurata dal fatto che la linea Stelvio-Rezia taglia il nostro con fine a soli 50 km. dal confine germanico e che questo tratto è per corso sul territorio di una nazione amica della Germania e nostra; b) facilità di rapida nazionalizzazione dei paesi dell’Alto Adige, fa cendoli gravitare su centri di attrazione come Milano e Genova ben più potenti che i modesti

lungo confine da Santa Maria a Cima Venezia, confine che è ora servito da una sola linea di grande traffico la quale militarmente deve provvedere, a tutta la difesa della Venezia Tridentina e che si arresta a Bolzano, per proseguire con linea di minor potenzialità fino a Merano e Malles (una semplice interruzione di linea fra Trento e Bolzano lascerebbe ora senza alcun mezzo logistico di grande portata tutta la Venezia Tridentina a nord di Trento; di qui la necessità di una nuova linea di difesa

e di offesa che possa fronteggiare, assieme alla linea esistente, i tre sbocchi tedeschi contro il nostro territorio di S. Candido, Brennero e Rezia), c) contatto diretto fra Genova e i grandi centri industriali della Liguria, del Piemonte e della Lom bardia con la Venezia Tridentina, evitandosi l’angolo retto Milano- Verona-Trento, percorrendo cioè l’ipotenusa del triangolo anziché i due cateti; d) garanzia del traffico militare di qualunque intensità perchè servito da trazione elettrica in regioni

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1939
¬I¬ trasporti sull'Adige da Bronzolo a Verona e gli spedizionieri di Sacco
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Pagina 125 di 133
Autore: Canali, Guido / Guido Canali
Luogo: Gleno
Descrizione fisica: 130 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Archivio per l'Alto Adige ;34;
Soggetto: g.Etsch;s.Binnenschifffahrt;z.Geschichte 1600-1800 ; <br>g.Etsch;s.Flösserei;z.Geschichte 1600-1800
Segnatura: II 102.472
ID interno: 106813
poteva, arrestandosi o retrocedendo, incorrere in alcun pericolo (164). Diverse erano le stazioni daziarie lungo l’Adige. Oltre quella di Bronzolo, più importante di tutte, altre ve ne erano ad Egna, Salorno, Lavis, Sacco, Vò (165) e Borghetto. Il porto o riva di Sacco che ser viva d’approdo per le zattere e per le barche, era chiuso da una robusta catena. s}c ^ sfc Il privilegio della Compagnia di Sacco, conseguito neH’aiino 1744, doveva, come tanti altri, venir spazzato via durante la breve

parentesi napoleonica, e più precisa- mente nel periodo bavarese, al principio dell’Ottocento. L’abuso fatto del goduto monopolio delle spedizioni, i fre quenti maggiori aggravi imposti alla mercatura, gli arbi tri, la necessità soprattutto di una radicale riforma del sistema dei trasporti che meglio rispondesse alle esigenze determinate dai tempi nuovi, ne rendevano inevitabile il decadimento e la soppressione, già tante volte e così te- (164) Quale. importanza avesse per il buon ordine della naviga

zione l’osservanza di consimili disposizioni, lo dimostra il fatto che di esse è fatto cenno anche nel regolamento nautico contenuto nel privi legio di Maria Teresa (§ 27). Nel dicembre del 1773 ima zattera della Compagnia, nell’uscire dal Ponte della Pietra, in Verona, incontrò, senza che avesse ricevuto alcun segnale di preavviso, cinque barche di Pescantina che risalivano il fiume. Nonostante le grida degli zat- tieri affinchè retrocedessero, queste proseguirono, cosicché la zattera, ingombrata

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Giurisprudenza, politica , Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1993
Südtirol-Handbuch.- Stand: Jänner 1993.- (Sonderdruck zur Informationsschrift des Landtages und des Landesausschusses)
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Pagina 226 di 234
Autore: Volgger, Franz [Red.] ; Bozen <Provinz> / [hrsg. von der Südtiroler Landesregierung. Verantwortl. Schriftleiter: Franz Volgger]
Luogo: Bozen
Editore: Autonome Prov. Bozen
Descrizione fisica: VI, 246 S. : Ill., graph. Darst., Kt.. - 12., überarb. Aufl.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Südtirol ; s.Politik ; f.Verzeichnis<br />g.Südtirol ; s.Landeskunde<br />g.Südtirol ; f.Statistik
Segnatura: II Z 1.665/1993
ID interno: 192462
, G.: Giovani, società e cultura. Indagine sulla con dizione dei giovani di lingua italiana in Alto Adige. Su commissione della Provin cia autonoma di Bolzano - Alto Adige. Assessorato all’Istruzione e cultura in lin gua italiana, Leiters 1984* lliescu, Maria und Silier-Runggaldier, Heidi: Rätoromanische Bibliographie, Ro manica Oenipontana XIII, Innsbruck 1985 Kreuzer-Eccei, Eva: Aufbruch - Malerei und Graphik in Nord-, Ost- und Südtirol nach 1945, Bozen 1982* Kristanell, Roland: Musik in Südtirol

und Volk in den Dolomiten, Jahrbuch des Südtiroler Kulturinsti tuts 1963/64, Bozen La scuola in cifre in provincia di Bolzano - anni scolastici 1972/73 -1989/90, Isti tuto provinciale di statistica (editore), Bolzano 1992 Morin, Josef: Das Schulwesen in Südtirol (Ratffeisenverband Südtirol - Bozen), Bozen 1979 Moser, Hans (Hrsg,): Zur Situation des Deutschen in Südtirol. Sprachwissen schaftliche Beiträge zu den Fragen von Sprachnorm und Sprachkontakt, unter Mitwirkung von Oskar Putzer, Innsbrucker

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 17 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
della navigazione fluviale; per quanto riguarda anteriormente al 1200 alle notizie già date ben poco può essere aggiunto, dopo questo secolo invece alcuni documenti che ci sono pervenuti, informano come l’eser cizio dei trasporti fluviali era monopolio di speciali arti. In quest’epoca e nelle succes sive fino al XVI secolo solo due sono le arti che navigano l’Adige : l'Ars Nauteriorum ( 2 ) di Verona e quelle dei Badatoli ( 3 ) pure di questa città, che avremo occasione di esami nare in seguito

traffico sul fiume s’ intensifica talmente, in seguito a queste nuove condizioni, che gli statuti dei cauteri e delle altre arti, che vengono riveduti e compilati nel 1319 , risentono immensamente del nuovo am biente creatosi. (1) Commemo>dali della Repubblica dì Venezia, Libro I, carte igi, n. 345 - in Venezia, Archivio Generale di S. Maria dei Frari (Archivio di Stato). Si noti che questi Commemo- ' riali sono stati pubblicati dal Predelli sotto forma di Regesti a cura della R. Deputazione Veneta

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