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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
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Pagina 64 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 343.180
ID interno: 615084
commesso un grande errore storico, imperdonabile. Infatti cosi si era indebo lita la giustificazione del confine sul Brennero. La Val di Fassa, in provincia di Trento, non era stata neppure chiamata all'opzione; a Ampezzo, in provincia di Belluno le opzioni erano state impedite da gruppi di italiani legati a Tolomei; in Val Gardena, in Val Badia e in Valle di Livinallongo i risultati dell'opzione erano molto differenti tra di loro: in Val Badia il 36% aveva optato per il "Reich", più o meno

come in quella di Livinallongo, in Val Gardena invece aveva optato per il "Reich" l'80% come nel resto del Sud-Tirolo. Da parte del "Reich", oltre alla politica etnica, c'era un secondo aspetto eco nomico per dare il permesso ai ladini di optare. La popolazione gardenese con la scultura in legno era in grado di sostenere un ramo economico molto interessante per il "Reich", tanto che fu programmato di espatriare i garde- nesi unificandoli nella sola zona della Carinzia. Il "Commissario del Reich per

settimana di dicembre, quando scadeva anche il termine dell'opzione a Selva, i risultati furono quasi uguali a prima: 11 dichiarazioni di colore bianco (Italia) per 21 cittadini e 26 dichiarazioni (Reich) di colore arancio per 45 cittadini. Il trasferimento dei gardenesi sarebbe dovuto diventare un buon esempio di politica di insediamento e di politica etnica del nazionalsocialismo. Escludere così ancora una volta una porzione della Ladinia faceva parte del programma e sembrava addirittura che la gente

in valle se lo augurasse, ma alla fin fine non si arrivò a tanto. Gli eventi della Seconda Guerra Mondiale, susseguitisi uno dietro l'altro, costrinsero i due regimi ad abbandonare il progetto della opzione. Il numero delle persone che se ne erano veramente andate dalla Val Gardena era di circa 1500 e questo era anche la media del rimanente Sud- Tirolo, cioè un terzo di quelli che avevano optato per il "Terzo Reich". In tal modo i tempi intorno alla fine della Seconda Guerra Mondiale non solo furono

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Wolkenstein in Gröden : von den ersten Besiedlungen zur touristischen Hochburg
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Pagina 60 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig / hrsg.vom Tourismusverein Wolkenstein in Gröden ... Text und Gesamtkoordination: Rudolf Mussner. Beitr. von Herwig Prinot ...
Luogo: Bozen
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 327.857
ID interno: 589052
Hitler und besonders durch den „Anschluss" Österreichs an das Deutsche Reich wurde das Südtirolproblem immer mehr zu einem wirklichen Störfaktor zwischen Italien und Deutschland. Das Tagebuch des italienischen Außenmi nisters Ciano spricht eine klare Sprache: „Italien verlangt von Deutschland die Sicherung der Brennergrenze, und weil man Berge und Flüsse nicht verset zen kann, muss man eben die Menschen versetzen ". So kam es im Jahr 1939 zu einem radikalen Projekt, dem „Optionsabkommen

". Die tatsächlich unwirtlich gewordene Heimat war ausschlaggebend dafür, dass 1939 so viele Südtiroler bereit waren für das Deutsche Reich zu optie ren. Gleich nach der Bekanntgabe der Option spaltete sich das Südtiroler Volk in „Geher" und „Dableiber". Diese standen sich nun in Hass und Streit ge genüber. Jeder Südtiroler stand vor der „bitteren Alternative, entweder durch Dableiben dem Volkstum oder durch Gehen der Heimat untreu zu werden, ins Deutsche Reich zu übersiedeln oder in der zunehmend italienisch

werdenden Heimat zu bleiben". (Rolf Steininger) Nach dem Sturz Mussolinis und dem Übertritt Italiens zu den Alliierten, be setzten deutsche Truppen Italien. In Südtirol war eine größere Begeisterung zu verzeichnen, weil sich ab diesem Moment die Hoffnung auf Befreiung vom italienischen Faschismus vergrößerte, die Option und Umsiedlung hin fällig würden und die Hoffnung auf einen „Anschluss" an das Deutsche Reich wiederkehrte. Staatsrechtlich blieb Südtirol bei Italien, obgleich Hitler eine Art „De-Facto

der Propaganda und den Zwangsmaßnahmen des NS-Regimes gegenüber Widerstand zu leisten, um die „Dableiber" vor Übergriffen der Deutschland-Optanten zu schützen. Noch 1939 wurde der Südtiroler Andreas-Hofer-Bund gegründet, der wieder holt Deserteure unterstützte und Kontakte mit den Alliierten und Partisanen gruppen hielt, (vgl. Gerald Steinacher, Südtirol im Dritten Reich ... ) Nach 1945 blieb Südtirol kurze Zeit unter amerikanischer Kontrolle, und im Herbst 1945 fiel die Entscheidung der Alliierten

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
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Pagina 67 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 343.180
ID interno: 615084
Il conflitto in Val Gardena dal maggio del 1945 Ci sarebbe di nuovo tanto da raccontare e non sarebbe facile parlare della situazione politica del Sud-Tirolo durante gli anni 1943/44/45, quando la nostra regione era veramente "congiunta" con il "Terzo Reich". L'opzione aveva diviso la popolazione della nostra valle ancor più del resto della Provincia di Bolzano. Veniva domandato e preteso sia dagli stessi garde- nesi che dalle autorità nazionalsocialista che la comunità della valle rimanesse

unita. In tal modo si erano acuite ancor di più che nel resto dell'Alto Adige le differenze e i rimorsi di coscienza tra coloro che avevano optato per il "Reich" e i "Dableiber" (coloro che restavano sul posto). Dopo l'armistizio italiano con gli alleati dell'8 settembre 1943 e dopo l'occupazione tedesca dell'Italia e del Sud-Tirolo, il "Comando dei gruppi popolari" della Val Gardena si lasciarono andare con estrema cattiveria contro coloro che avevano scelto di rimane re. Alcuni optanti per

il "Reich" si erano riuniti in qualità di "Capi dei gruppi popolari" nel "Servizio per l'Ordine e la Sicurezza (SOD)", un'organizzazione nazista avente funzioni come la Polizia. Uno dei suoi strumenti per provocare l'altra parte era la chiamata alle armi presso l'esercito tedesco. Questo era come una sentenza di condanna, che significava andare in guerra ed essere presi prigionieri. Proprio in Val Gardena ciò toccava soprattutto alla minoranza "scomoda " dei "Dableiber", di doversi sottomettere

definitivamente a quelli che avevano optato per il "Reich". Vorrei riferire e dare una spiegazione su un caso particolarmente triste e assai straordinario che si verificò proprio nella nostra valle. Nel maggio 1945 furono strappate dal letto all'alba e trascinate via da "gruppi partigiani" cinque persone molto note e stimate, conosciute come optanti per il "Reich", durante una retata di pulizia etnica selvaggia da parte di partigiani, con una vendetta soffocata nel sangue. Nel bosco di Pescul, al Passo

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
[1999]
Ahrntal : ein Gemeindebuch
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Pagina 115 di 344
Autore: Hartungen, Christoph ¬von¬ [Red.] / [Hrsg.: Gemeinde Ahrntal. Red.: Christoph von Hartungen ...]
Luogo: Frangart
Editore: Karo-Dr.
Descrizione fisica: 347 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Ahrntal ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 166.188
ID interno: 183328
Abstimmungsergebnis für Deutschland zu erreichen. Dadurch hoffte man, eine geschlossene Abwanderung und eine ebenso geschlossene Wiederansiedlung irgendwo in Deutschland zu erreichen, wie es Himmler mehrmals zugesichert hatte. Auch wurde von einigen VKSlern die Hoffnung geäußert, dass bei einem hundertprozentigen Ergebnis eine Revision der Brennergrenze zu einem späteren Zeitpunkt möglich sein könnte. Vorerst aber sollten alle Südtiroler „Heim ins Reich!", wie der verlogene Propagandaspruch lautete. Optanten

und Dableiber zwischen Hammer und Amboss Organisatorisch war man schon ab Mitte September auf die Ab stimmungsschlacht vorbereitet. Das Reich hatte in Bozen die „Amtliche Deutsche Ein- und Rückwandererstelle" (ADERST) errichtet unter der Leitung von SS-Major Wilhelm Luig und mit Zweigstellen in Meran, Brixen, Sterzing und Bruneck. Der ADERST zur Seite stand die illegale Organisation des VKS, die in zahllosen gutbesuch ten Ortsversammlungen die Bevölkerung von der Aussichtslosigkeit eines weiteren Verbleibs

in der Heimat zu überzeugen versuchte. Auch wurde nicht mit verlogenen Versprechungen von großzügiger Besitzablöse, Zuweisung neuer besserer Bauerngüter gar bis zum vierten männlichen Erben und generell von einer sorglosen Zukunft im Reich gespart. In der Gemeinde Ahrntal fanden bis zum 8. Oktober 1939 sechs Versammlungen in Luttach-Weißenbach, St. Johann, Steinhaus, St. Jakob, St. Peter und Prettau mit insgesamt 120 Teilnehmern statt. Ein Rundbrief des Kampfringes vom 5. November bringt diese Mobilisierung

: ein Tiroler gebe seine angestammte Heimat nie auf; man gehe einer ungewissen Zukunft entgegen, da ja Deutschland seit 1. September im Krieg war; die Lage im Reich sei gar nicht so rosig wie es die

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
(2012)
Jenesien am Tschögglberg : Landschaft - Geschichte - Kultur - Kunst
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Pagina 194 di 454
Autore: Parteli, Othmar [Hrsg.] / hrsg. im Auftr. der Gemeinde Jenesien von Othmar Parteli ...
Luogo: Lana
Editore: Tappeiner
Descrizione fisica: 452 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Jenesien ; z.Geschichte g.Jenesien ; s.Heimatkunde
Segnatura: III A-34.258/1
ID interno: 583295
1941. Am 23. Juni 1939 trafen sich im Sitz der Gestapo (Ge heime Staatspolizei) in Berlin deutsche und italieni sche Vertreter, um eine »endgültige Lösung des Pro blems Südtirol« 29 zu finden. Das Ergebnis der Verhandlung war der Beschluss zur Umsiedlung der Südtiroler ins Deutsche Reich in drei Etappen. Zu nächst sollten die in Südtirol lebenden Reichsdeut schen, dann die nicht bodengebundenen und zuletzt die bodengebundenen Volksdeutschen umgesiedelt werden. Die genauen »Richtlinien

für die Rückwande rung der Reichsdeutschen und Abwanderung der Volksdeutschen aus dem Alto Adige« 30 wurden erst im Oktober 1939 veröffentlicht, womit die eigentliche Wahl begann. Innerhalb der darauf folgenden drei Wochen mussten die Reichsdeutschen, die sich vor wiegend aus Personen zusammensetzte, die nach dem Anschluss an Italien (1919) die österreichische Staatsbürgerschaft behalten oder die italienische nicht bekommen hatten, ins Deutsche Reich aussiedeln. Die sogenannten Volksdeutschen mussten

bis zum 31. De zember 1939 entscheiden, ob sie für das Deutsche Reich optieren oder im Königreich Italien bleiben wollten. Das Familienoberhaupt entschied für die gan ze Familie. 31 Den Südtirolern war die Möglichkeit ge boten, entweder für Deutschland zu optieren und aus zuwandern (Optanten) oder für Italien zu optieren (Dableiber), was mit der Gefahr verbunden war, in die italienischen Provinzen südlich des Po oder gar nach Sizilien umgesiedelt zu werden. Gleich nach Be kanntwerden des Abkommens über die Option

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
[1999]
Ahrntal : ein Gemeindebuch
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Pagina 114 di 344
Autore: Hartungen, Christoph ¬von¬ [Red.] / [Hrsg.: Gemeinde Ahrntal. Red.: Christoph von Hartungen ...]
Luogo: Frangart
Editore: Karo-Dr.
Descrizione fisica: 347 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Ahrntal ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 166.188
ID interno: 183328
Christoph Option und Operationszone Alpenvorland von Hartungen ( 1939 - 1945 ) Die historischen Voraussetzungen Das fahr 1939 bringt den dramatischen Höhepunkt einer Krise, die sich seit einigen fahren immer unverhüllter ankündigte. Das seit der Zustimmung Mussolinis zum Anschluss Österreichs an das Dritte Reich immer unverhohlenere Zusammengehen der beiden faschistischen Staaten Deutschland und Italien musste über kurz oder lang auch Auswirkungen auf Südtirol haben: Das Land wurde dem Bündnis

zwischen den Achsenpartnem geopfert. Nicht verzich ten wollte das Dritte Reich aber auf die Viertelmillion „grenzland kampferfahrener Tiroler". Daraus entstand der Plan diese herauszu holen und zwar durch eine freiwillige Abstimmung: die „Option". Das Unternehmen war das Ergebnis deutsch-italienischer Ver handlungen vom 23. funi 1939 in Berlin am Sitz der Geheimen Staatspolizei (Gestapo) unter dem Vorsitz Heinrich Himmlers und sah die Aussiedlung binnen Jahresende 1941 jener Südtiroler vor, die bei der Option erklären

würden, die deutsche Staatsbürgerschaft annehmen und ins Deutsche Reich abwandern zu wollen. Der Völkische Kampfring Südtirol Trotz des niederschmetternden Eindruckes, den das Abkommen unter den Südtirolem hervorrief, konnte Himmler davon ausgehen, dass diese sich doch fürs Abwandem entscheiden würden. Er verfügte im Lande über eine verlässliche Organisation, die ihm bedingungslos gehorchte, nachdem er ihren Vertretern den „heiligen" Willen des Führers Adolf Hitler und die „Sinnhaftigkeit" eines Opfers von 250.000

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Wolkenstein in Gröden : von den ersten Besiedlungen zur touristischen Hochburg
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Pagina 64 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig / hrsg.vom Tourismusverein Wolkenstein in Gröden ... Text und Gesamtkoordination: Rudolf Mussner. Beitr. von Herwig Prinot ...
Luogo: Bozen
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 327.857
ID interno: 589052
das Fassatal in der Provinz Trient zur Option nicht zugelassen wurde. In Cortina d'Ampezzo, in der Provinz Belluno, wurde die Option durch italie nische Kreise um Tolomei verhindert, und im Grödnertal, im Gadertal und in Buchenstein waren die Optionsergebnisse äußerst unterschiedlich: Im Ga dertal optierten 36% für das Deutsche Reich, ähnlich war die Situation in Buchenstein. Im Grödnertal optierten 80% für das Deutsche Reich. Damit lag Groden als einziges ladinisches Tal im Südtiroler Durchschnitt

nationalsozialistischer Siedlungs- und Volkstumspolitik werden. Diese nochmalige Zerreißung La- diniens war Programm und schien auch gewünscht und gefordert zu sein. Dazu kam es allerdings nicht. Der weitere Verlauf des Zweiten Weltkrieges unterbrach das „Projekt" Option. Die Anzahl der aus dem Grödnertal tatsäch lich Abgewanderten betrug ca. 1.500 Personen und entsprach damit dem Südtiroler Durchschnitt (ein Drittel derjenigen, die für das Dritte Reich op tiert hatten). So war die Zeit gegen Ende des Zweiten Weltkrieges neben

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Wolkenstein in Gröden : von den ersten Besiedlungen zur touristischen Hochburg
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Pagina 75 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig / hrsg.vom Tourismusverein Wolkenstein in Gröden ... Text und Gesamtkoordination: Rudolf Mussner. Beitr. von Herwig Prinot ...
Luogo: Bozen
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 327.857
ID interno: 589052
Hier ein kurzer Blick auf die Geschichte, um besser verstehen zu können, warum die Bahn genau in Kriegszeiten erbaut worden war: Italien, das seit 1882 mit dem Österreichisch-Ungarischen Reich sowie mit Deutschland alliiert war, hatte bereits 1915 geheime Abkommen mit Frank reich (einem Alliierten Englands) abgeschlossen und wollte zu diesen über treten sollte Österreich sich noch weiter, ohne Einverständnis der Italiener, Richtung Osten ausbreiten. Dass die Allianz zwischen Italien, Frankreich

und England immer enger wur de, war den österreichischen Geheimdiensten natürlich nicht verborgen ge blieben. Diese strebten daher nach einer engeren Verbindung zu Südtirol und zu anderen für Italien interessante Gebiete. Die Bahn war die beste Mög lichkeit, um Munition, Waffen und Soldaten von einer Grenze zur anderen zu befördern. Die Grenze zwischen dem Österreichisch-Ungarischen Reich und Italien verlief vom Gardasee durch die Brentagruppe, die Palagruppe, das Fassatal, die Marmolata, den Nuolau

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Wolkenstein in Gröden : von den ersten Besiedlungen zur touristischen Hochburg
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Pagina 70 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig / hrsg.vom Tourismusverein Wolkenstein in Gröden ... Text und Gesamtkoordination: Rudolf Mussner. Beitr. von Herwig Prinot ...
Luogo: Bozen
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 327.857
ID interno: 589052
aus. Die Richtlinien für die Ab- und Rückwanderung der „Volksdeutschen" aus Südti rol ins Deutsche Reich sahen vor, dass es nur den Eltern, die für Deutschland optiert hatten, erlaubt war, ihre Kinder an einem zugelassenen Privatunter richt in deutscher Sprache teilnehmen zu lassen. Der Leiter der „amtlichen deutschen Ein- und Rückwanderstelle" (ADERST) SS-Obersturmleiter Wil helm Luig und der italienische Schulamtsleiter Armande Frattini vereinbarten im Jänner 1940 die Einrichtung deutscher Sprachkurse

". Wichtiger waren die Freude am Umgang mit Kindern und der Wille „sich mit aufopfernder Arbeit in den Dienst der Volksgemeinschaft zu stellen". Im März 1940 konnten bereits 288 Schul stellen mit 465 Lehrkräften eröffnet werden. Die Bevölkerung hatte durchaus das Gefühl, innerhalb des italienischen Staates und der faschistischen Politik eine eigene Schule zu haben. Höhere Schulen blieben den Südtirolern verwehrt. Schulleitungen konnten nur begabteren Südtiroler Schülern eine Ausbildung im „Dritten Reich

verschiedene Schul typen: Mittelschule, Hauptschule und Oberschule. 1941 waren 470 Südtiroler in Rufach und 223 Südtirolerinnen in Achern eingeschrieben. 1942 besuchten 1.400 Südtiroler im Deutschen Reich eine höhere Schule. Im ersten „Trans port" im Oktober 1940 nach Rufach befanden sich auch einige Schüler aus Wolkenstein. Mit dem Einmarsch der deutschen Truppen in Italien im Herbst 1943 und nach der Einrichtung der „Operationszone Alpenvorland", die die Provinzen Bozen, Trient und Belluno umfasste

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Dorfbuch der Gemeinde Partschins : mit den Ortsteilen Partschins, Rabland, Töll, Quadrat, Vertigen, Tabland, Sonnenberg ; [Natur ; Geschichte ; Kultur]
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Pagina 321 di 576
Autore: Lassnig, Ewald / Ewald Lassnig
Luogo: Partschins
Editore: Gemeinde Partschins
Descrizione fisica: 576 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Deutsch
Commenti: 1. Aufl. Literaturverz. S. 576
Soggetto: g.Partschins ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 317.218
ID interno: 572359
Bürgermeister von Partschins wird von den faschistischen Machthabern abgesetzt. An seine Stelle tritt ein italienischer Amtsbürgermeister (Podesta'). Inbetriebnahme der Trink- und Löschwasserleitung in Rabland 1935 Simon Gamper, „Zollwirt“, kauft erstes Privatauto in der Gemeinde, mit dem er auch Taxidienste durchführt. 1939 Am 23. Juni 1939 wird zwischen den Diktatoren Hitler und Mussolini ein Umsied lungsabkommen abgeschlossen, welches die Aussiedlung der Südtiroler ins Deutsche Reich

vorsieht („Heim ins Reich“). Die Gemeinde Partschins hatte am 23. Juni 1939 2005 Einwohner, davon 1870 Deutsche (93,2 %) und 135 Italiener (6,7 %). Unter dem Eindruck des faschistischen Terrors, dem zur damaligen Zeit die Südtiroler ausge setzt waren, optierten in unserer Gemeinde 1739 Personen (93 %) für Deutschland, 7% waren „Nichtoptanten“ bzw. „Dableiber“. Diese Zeit ist eine der dunkelsten Ka pitel in der Geschichte unseres Landes. Die schicksalhafte Entscheidung, die den Süd tirolern aufgezwungen

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Wolkenstein in Gröden : von den ersten Besiedlungen zur touristischen Hochburg
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Pagina 66 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig / hrsg.vom Tourismusverein Wolkenstein in Gröden ... Text und Gesamtkoordination: Rudolf Mussner. Beitr. von Herwig Prinot ...
Luogo: Bozen
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 327.857
ID interno: 589052
Der Konflikt im Grödnertal im Mai 1945 Die Namen der fünf Grödner, die von den Partisanen entführt, auf den Stau- lanzapass gebracht und dort gefoltert und umgebracht worden waren. Die Tafel mit den Namen hängt im Fried hof von St. Christina. Es würde zu weit führen auf die politische Situation in Südtirol in den Jahren 1943 bis 1945 einzugehen, als nämlich das Land dem Dritten Reich „ange schlossen" war. Ein besonderer Einzelfall sei hier kurz beleuchtet. In 6roden wurden im Rahmen

waren und ins Deutsche Reich „gehen" mussten. Hält man sich die Situation im Grödnertal ab 1943 vor Augen, so werden die Gründe für den Vorfall vom Mai 1945 nachvollziehbar. Das Massaker von Gro den ist in seiner Art einmalig und Südtirolweit ein Einzelfall, der zeigt, wie sich der Hass zwischen denjenigen, die sich für die Heimat entschieden hatten und den Deutschland-Optanten zugespitzt hatte. EINMAL JtUyMUP IMJJSMaü IMliSiab Wolkenstein in Groden Die Geschichte 64

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
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Pagina 283 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 343.180
ID interno: 615084
a partecipare ai Campionati del Mondo di Sci a Zakopane in Polonia e per rappresentare l'Italia "Hansi di Gialin" dovette cambiare nome, perché sicuramente non era una cosa accettabile da parte del regime fascista che uno che si chiamava Nogler di cognome vincesse gare per l'Italia. Così gareggiò con il nome di "Giovanni Nano". Nello stesso anno fu chiamato negli "Alpini" in Val d'Aosta, ma nel frattempo suo padre aveva optato, a nome della sua famiglia, per il "Reich". Hans Nogler dovette allora

abbandonare l'esercito italiano e nel 1940 fu chiamato nella "Wehrmacht" (Forze Armate Tedesche). Fu assegnato al gruppo sportivo e così potè di nuovo prendere parte a molte gare di sci. Egli insegnò anche ai giovani del "Campo di Addestramento Militare" a St. Anton dove ottenne il primo posto anche ai Campionati del "Reich tedesco". Vinse complessivamente nove titoli nazionali per tre nazioni differenti: l'Italia, l'Austria e il "Reich". Nel 1945 Hansi trionfò anche nella gara dalla forcella del

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Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Wolkenstein in Gröden : von den ersten Besiedlungen zur touristischen Hochburg
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Pagina 212 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig / hrsg.vom Tourismusverein Wolkenstein in Gröden ... Text und Gesamtkoordination: Rudolf Mussner. Beitr. von Herwig Prinot ...
Luogo: Bozen
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 327.857
ID interno: 589052
gepachtet, musste diese aber wieder abtreten, als er 1939 für das „Reich" optierte. Die Villa Langkofel wurde 1938/39 renoviert und un ter faschistischem Regime in Villa Sella umbenannt. Nach 1980 wurde die Pension verkauft. Heute steht hier ein Haus mit Ferienwohnungen und einer Pizzeria. Hotel Cir Das Haus wurde 1938 von Malia Demetz (Plan) erbaut. Nachdem sie ein Stockwerk gebaut hatte, vermietete sie hier zusammen mit ihrem Gatten Quirino Zardini einige Zimmer, allerdings nur eine Saison lang

, da sie für das „Reich" optierte und daher wegzog. Das Gebäude wurde daraufhin von der „Ente Tre Venezie" übernommen. 1947 erwarb Marcaurelio Pasti anlässlich einer Versteigerung in Venedig das Gebäude. Die Familie Pasti kam so nach Wolkenstein und trug maßgeblich an der Entwicklung des Skigebiets am Dantercëpies bei: In den Jahren 1947/48 wurde das Hotel Cir erbaut, dann der Sessellift vom Grödner Joch zum Dan tercëpies und schließlich die Gondelbahn von Wolkenstein aus. Hotel Gardenia - Pension Delago Das Haus

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