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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1905
Alla vetta d'Italia : prima ascensione della vetta più settentrionale della grande catena alpina spartiacque ; (cima nord del Monte Lana, o Glockenkaar K. della carta militare austriaca) ; (m. 2194)
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Pagina 23 di 48
Autore: Tolomei, Ettore / Ettore Tolomei
Luogo: Torino
Editore: Candeletti
Descrizione fisica: 46 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Tolomei, Ettore ; g.Klockerkarkopf ; f.Erlebnisbericht
Segnatura: 1174
ID interno: 184507
ALLA VETTA D'ITALIA landa fra le corna, e una pesante campana al collo, la mandria entra nei villaggi, cui i giovani del paese si fanno incontro e 1 accolgono con vivacissime dimostrazioni di gioia. Giuoco usuale le bocce e i birilli e preferito esercizio il tiro a segno. Di con tinuo fucilate rintronano nella valle, fucilate usano nelle pro cessioni sacre e nelle feste famigliari 5 in ogni solennità è d'ob bligo lo sparo dei mortaretti. Il commercio principale è degli armenti e del legname

: legname da fuoco, tronchi, tavole, trementina e resina, carbone. V'è l'in dustria dei merletti al tombolo che fu già in fiore, nella quale tuttora s'occupano le donne, producendo lavori assai graziosi che nei villaggi vengono offerti agli ospiti estivi. Molti uomini emigrano, parte dell'anno, boscaiuoli 0 minatori. Le miniere della Valle Aurina, già famose, danno minerale scarso, ma il rame puro ricavato è di qualità ricercata e pregiatissima per certi assai fini lavori 1 ). Ai nostri giorni una delle

« angolo tranquillo » del suolo italiano sono ben rari, spiace il dirlo, anzi rarissimi gli Italiani. Fino alla Pieve di Dures i registri dei forestieri con tengono ancora qualche nome nostrano ; nell'alta valle nemmea uno. Suonano nella piccola cosmopolis delle « verande » tutte le lingue d'Europa, eccetto però l'italiana, fino ad ora. Del nostro popolo, invece, non mancano rappresentanti in dustri e operosi nei maggiori luoghi della valle. Qui, come in tutta la Pusterìa, l'afflusso dei nostri sarebbe

delia valle. Il minerale, estratto dalle cave di San Valentino e condotto giù sui carri, veniva poi sottoposto al lavoro di fucina. La fon deria andò distrutta neil'inondazione del 18'S.

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