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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1866
¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
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Pagina 83 di 116
Autore: Branca, Ascanio / par Ascanio Branca
Luogo: Firenze
Editore: LeMonnier
Descrizione fisica: 115 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Freiwilliger ; g.Tirol ; z.Geschichte 1866
Segnatura: II 145.935
ID interno: 114238
dei'volontari, il loro cuore batterà più fotte per la patria comune, e sarà molla potente .per riunirsi quando che sia al corpo della nazione. . . '' ' II sangue generoso sparso nel Tiro lo, non fu dun que invano, al pari che non andò perduto l’eroico va lore, mostralo dai nostri soldati a Cusloza e dai nostri marinar a bissa. Quésto sublime plebiscito di -sangue, die suggella tutti gli altri, questa .nobile gara,.,per coi tutti i figli d’ Italia di qualunque provincia, e sotto qua lunque 'divisa

iT .aver .combattuto una verace guerra-, e''di a vere strap pato con la forza delle armi un lembo di terra italiana allo straniero. Se anche questo lembo, F invidia di una maligna diplomazia non ha consentito che fosse riunito aìF Italia, Ja memoria della camicia rossa, che certo non si cancellerà- facilmente dall’ animo dei Tirolesi /Festa pegno del riscatto del Trentino : nel!' avvenire. Scossi oramai quei robusti. Alpigiani nella placida quiete dei loro monti, dai cantici marziali

si strinsero nel patto di morire per là sa lute della patria, méntre è stata la più splendida manife stazione del valore'italiano, è la maggiore speranza pèl le sue sorti future. Con tutti i rovesci, Cusloza e Lissa han mostrato che T Italia aveva un esercito ed una llolta, capace di morire piuttosto che di cèdere. Che importa che i suoi generali, che i suoi ammiragli siano stali ina datti all'altezza del compito? La Francia repubblicana, ini ziava le sue guerre con generati cóme il pittore Caricaux

, e come il medico Doppét per riuscire a que’grandi,die furono Dumouriéz, Hoche, Moreau, Massena, ed in-cima a tutti,Napoleone.:Ma.noi, la Dio mercè, non siamo a questo caso: tra i nostri generali ne-abbiamo dei valenti, e forse tra i meno apprezzati, e poi, ad esser giusti, bi sogna pur dirlo; i nostri generali non hanno avuto li bera la- mano nella condotta della guerra, e noi siamo

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1866
¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
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Pagina 33 di 116
Autore: Branca, Ascanio / par Ascanio Branca
Luogo: Firenze
Editore: LeMonnier
Descrizione fisica: 115 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Freiwilliger ; g.Tirol ; z.Geschichte 1866
Segnatura: II 145.935
ID interno: 114238
guardo all* organizzazione dei volontari; forse questa'era .altresì li loro più vagheggiata speranza.. Infatti il Sé ghi gno si combatteva a Custoza,ei cinque reggimenti accan tonati nelle provincia meridionali appena cominciavano a muovere dai Depositi ‘di Bari e'di. Barletta,, sfumate la lontana ■prospettiva -di'.uno sbarco in. Dalmazia, che'la condizione della Botta, allora,non .ben nota, rendeva impossibile,,. In questo sopravvenne Cusloza: lo sgo- ' mento:, -che 'è i! solito compagno

-d’- una, -esagerata fiducia, ■ a* impadronì- dai .comandanti dea' esercito ; ,© mentre si provvedeva' al concentramento- ed; al riordinamento di questo, si credette utile di;,affidare a'.Garibaldi la difesa' di Brescia e delle , posizióni sul Mincio. Allora si raccol gono nella provincia, bresciana a. tutte, fretta i reggimenti volontari del mezzogiorno-/ si fanno richiamare'fretto- lesamente I primi-Corpi spediti nel -.Timte, cominciano le mare«.' e contromarce, che: non. dovevano cessare nemmeno

durante P. armistizio. Quel! ardente gioventù,, die si'aspettava ad aprire o- per un verso o per un- altro la via di Vienna all- eser cito', è Invece condannati dal bel principio della 1 cam pagna ad un'assoluta immobiliti, - ed a far la- guardia agli Austriaci, che si avvisassero a-lasciare fi. covo-ed a, varcare, il Mincio. • -

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1866
¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
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Pagina 73 di 116
Autore: Branca, Ascanio / par Ascanio Branca
Luogo: Firenze
Editore: LeMonnier
Descrizione fisica: 115 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Freiwilliger ; g.Tirol ; z.Geschichte 1866
Segnatura: II 145.935
ID interno: 114238
La vera responsabilità di questi fatti va deferita ai Ministeri della guerra e della--.marina,'che obliando il lago -di Garda, ne avevano‘trascurata ogni difesa. Vera mente si diceva da taluni che il maggiore Bianchini, già comandante deir arsenale di Salò, avesse avuto inca rico di provvedere; e non vi adempisse fedelmente; in ogni ipotesi i-mezzi messi a -sua disposizione non erano proporzionati. al bisógno. Essendosi .poi-intimata guer ra, sin'dal IO giugno, e giungendo al--Ministero repli

*- .cale istanze'''dal'Comando dei volontari, perchè si- prov vedesse almeno tardivamente, non per questo si spiegò maggiore alacrità, e solo il 23 luglio, ossia due giorni prima della sospensione d’armi , il ministro Depretis in viava l’ingegnere navale cav. Borghi con una'trentina dì artefici. La difesa della-.riviera di Salò in mancanza di'validi mezzi, quali erano buone'cannoniere, e suffi cienti artiglierie -di grande- portata fu sostenuta con scarse forze dal prestigio del nome dì Garibaldi e dei

suoi volontari e dall’energia;di un uomo incrollabile, come il generale Àvezzana. X. La sospensione d’ armi. Dopo il combattimento di Tiarnò, mentre -si ras sodava l’acquisto della Valle di Ledro, si completava sulla sinistra l’occupazione delle Giudicane.-Da Tiarno, Garibaldi trasferiva il suo quartier generale; a.Colonia, piccolo' villaggio' presso a Greto' in Pieve dì Buono e spingeva le -sue forze al'di là di Dione per'Circondare i forti di Lardaro. L* in vestimento di essi-era completo-;

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1866
¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
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Pagina 47 di 116
Autore: Branca, Ascanio / par Ascanio Branca
Luogo: Firenze
Editore: LeMonnier
Descrizione fisica: 115 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Freiwilliger ; g.Tirol ; z.Geschichte 1866
Segnatura: II 145.935
ID interno: 114238
v. All*ingiù delle Giudicane e della Val -di .Ledro cor*. .ri®«' altro '.-giogaie,...che si diramano dalla. Rocca d’Anfo -sino, alla riviera' di Salò / parecchie delle quali fan parie dei Tirolo e sonn come una'specie d’opere avanzale, -ctene-garentiseono gli approcci dalla.parto, del. mezzo* -giorno.. ;Tra. questi-, .monti dalle rive'del Jago -cT-ldro -s’inoltra una strada, che a (.traversa i paeselli di Haoo e -di--Moerno; mentre;la-strada, che ■ costeggia il 'lago di Garda : finon;Liinone

:'pre86ntarun altro, adito dalla parie di ; tarante/ Purèse T impadronirsi di queste posizioni, come Tenie' infatti praticato,, poteva giovare,a conte nere gli Austriaci nelle Giudicane e nella Val di Ledro, ed impedire un contro-attacco del nemico-ai Ranchi della, nostra linea d’operazione; non riusciva-di efficace ■ apto..alla -nostra/offeriva;-, perchè, sempre bisognava vdiscendero:ia:'Vat.di Ledro-,:-per-guadagnare.la strada- di ■Riva, .come, dall’altra parte era mestieri: tonare il .forte di-Lardare

,-per raggiungere - Trento dalla'parte di ,-Tione, .Eppure' questi erano i varchi piu agevoli, ■ -. ; L*operare-pel-passo dello. Steivio .non era nem* ;aeiko.'da/pensarsi/-:poiché di-,là si-penetrava in.- paese -allatto tedesco,/-allontanandosida. tu.tte-.Ie-nostre-risorse, separandosi,' addirittura'-da-lT 1 esercito-,, e lasciando, espo sta la -provincia -bresciana alle-' correrìe-del '-nemico. -Re* -'.stava-solo 1 -'a-secondare I*attacco diretto per le Giu dicarle, mediante operazioni «cessorie

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1866
¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
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Pagina 109 di 116
Autore: Branca, Ascanio / par Ascanio Branca
Luogo: Firenze
Editore: LeMonnier
Descrizione fisica: 115 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Freiwilliger ; g.Tirol ; z.Geschichte 1866
Segnatura: II 145.935
ID interno: 114238
D'altronde, lasciandosi libera ed indipendenlé l’opera dei volontari, questi potrebbero sempre che il biso gno lo richiedesse, levarsi in soccorso della patria, serbando la loro caratteristica originalità, e formando una forza sui generis, figlia dell'entusiasmo del mo mento. Coordinando a queste riforme di un ordine gene rale, alcune altre di unendole più, speciale, si potreb bero ottenere altre economìe, ed impiegare per bene l' esercito stanziale in tempo di pace. Cosi forse torne rebbe

ad esercitarlo nelle marittime spedizioni. Secondariamente si otterrebbe il risparmio di altri 6 o 7,000 uomini di truppa permanente; ed infine si toglierebbe l’anormalità di un Corpo, che senza avere ninna differenza tecnica dal resto dell’esercito, ne fosse distaccato, in guisa da formare un Corpo isolato, e senza una facile prospettiva di carriera. M evitare poi qualunque divergenza tra i Ministeri della guerra e della marina, i Corpi destinati a servizio di mare, potrebbero dipendere dai coman danti

delle squadre o dei dipartimenti marittimi, du rane il tempo della foro destinazione, conservando le loro attinenze con l’esercito, per la parte esclusivamente necessaria. In tempo di guerra poi, potendosi avere a disposizióne un numero strabocchevole di soldati, sa rebbe facile provvedere alle imbarcazioni richieste per

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1866
¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
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Pagina 75 di 116
Autore: Branca, Ascanio / par Ascanio Branca
Luogo: Firenze
Editore: LeMonnier
Descrizione fisica: 115 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Freiwilliger ; g.Tirol ; z.Geschichte 1866
Segnatura: II 145.935
ID interno: 114238
datole quadrilàtero veniva .cinto ed isolalo da ogni parte/ e la bandiera deli’aqnila grifagna che tuttora vi- svento lava, vi sarebbe rimasta prigioniera a vano spauracchio, I nostri prigionieri sarebbero stati pure i vari distac camenti Austriaci, cui.era mancato il tempo.di. ritirarsi. Richiamando tutte le nostre forze oramai inutili sul. Tonale, e lasciando vene sul Lago di Garda solo quante fossero state-bastevoii a contenere qualche correria del presidio di- Peschiera, e della flottiglia

Austriaca, con r arrivo delia Divisione Coscnz-, che si avanzava da Ras- sano, noi raccoglievamo nel Trentino un corpo di 60,000 uomini, misto di: esercito e volontari di reciproco sprone gli uni agli altri, e che si completavano a vi cenda. Da.in corpo siffatto,' con un duce supremo quale Ga ribaldi , che -poteva all’uopo valersi di generali speri mentali, come Medici e Cosenz, suoi antichi luogotenenti, con volontari già incallii! alle fatiche della guerra per la penosa campagna durata,, con-soldati

come ciucili del. no stro esercito, anelanti di gloria, e comandato da capi de voti a Garibaldi, quali miracoli V Italia non doveva aspet tarsi'? E dire che questo esercito che si trovava nella migliore posizione strategica, Ubero, di tentare .per le alpi del Tirolo tedesco, meno munite e fortificate di quelle del Trentino, di scendere nella Talle del Danubio e minacciare Vienna; o pure di operare pili prudentemente per la Valle della Dràwa'per-attaccare di fianco l’esercito austriaco opposto

a Ci aldini, do vesse sgombrare il. terreno conquistato- per volute ra gioni strategiche, sembrerebbe una sciarada, • se .non fosse recentissima storia. - Poiché ci sia in guidati dal -filo del nostro ragiona mento, egli è mestieri di volgere uno sguardo alle ope razioni dell’ 1 esercito ed- all* evoluzioni della nostra diplo-

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1866
¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
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Pagina 84 di 116
Autore: Branca, Ascanio / par Ascanio Branca
Luogo: Firenze
Editore: LeMonnier
Descrizione fisica: 115 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Freiwilliger ; g.Tirol ; z.Geschichte 1866
Segnatura: II 145.935
ID interno: 114238
certi che dopo un primo scacco, avrebbero saputo prender la rivincita, senza l’anormale posizione crea* taci dalia cessione delia Venezia. Laonde per noi, il nucleo diluiti gii errori lo tro viamo, meno nella condotta dell'esercito, che nell’indi rizzo della nostra politica; con che non vogliamo diret tamente censurare questo o quel ministro, pia tutti quelli che 'più avevano influenza nei Consigli delia Co rona. Se vi fosse stala una mente audace al pari di Cavour o di Bismark, l’Italia poteva

decidere, dei destini di Europa. Potendo dopo Sadowa rapidissimamente ro- ' vesciarsi sulle fuggenti schiere delF-Austria, prima che ' un intervento francese-avesse potuto avverarsi', ■!’, Italia diventava la vera arbitra della .situazione.. Imperocché r Austria già schiacciala doveva accettar la legge elei y-incitore/é l’Italia vittoriosa. riboccante di entusiasmo e di prestigio, non essendo ancora avvenuti i casi di bissa, poteva col suo peso far traboccar-la bilancia dalla parte cui si volgesse

. Essendo anche suo interesse'' di noe distrugger del lutto F impero austriaco, che ri dotto a potenza massimamente slava, riesce un baluardo contro il colosso moscovita, ed fin freno per la politica prussiana, costringendola, ad amicarsi i popoli della Ger mania, a scongiurare la permanente minaccia: l’Italia si trovava nella magnifica posizione, che i suoi interessi collimavano con quelli della Francia sua antica e.simpa tica alleata, e che la sua generosità verso il vinto, le veniva dettata da ogni

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1866
¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
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Pagina 16 di 116
Autore: Branca, Ascanio / par Ascanio Branca
Luogo: Firenze
Editore: LeMonnier
Descrizione fisica: 115 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Freiwilliger ; g.Tirol ; z.Geschichte 1866
Segnatura: II 145.935
ID interno: 114238
rinato, a nuova vita, quasi rimproverava se stesso eli aver severamente giudicalo uomini, la cui politica era coronala da si felice successo. In breve; voLo unico del paese era Y indulgenza verso di tutti, sol che la lotta finale dell’italiano risorgimento rispondesse all'altezza del line cd alla dignità della nazione. Per non defraudare alcuno della sua parie di gloria, per far mostra di tutta la potenza,, di che l’Italia sì sentiva capace, fu altamente invocata la formazione di un Corpo

di Volontari; mo strandosi la nazione pronta a qualunque più grave sagriflcio, sol che la guerra fosse preparata su vasta scala e proseguita col massimo vigore, avvalendosi di tutte le forze nazionali. Ed i 'ministri, non sapendo con trastare la-piena'traboccante del sentimento, italiano, accettavano la formazione dei Corpi Volontari, quasi a malincuore, facendo ogni opera per infrenarli e ri stringerli nel cerchio della militare disciplina; di guisa che dovessero riuscire piuttosto una meschina appen dice

, aggiunta all’esercito regolare, anziché una splen dida manifestazione delle armi popolari. Perocché il governo, che si era tracciato nella- guerra un angusto confine, mediante gli accordi diploma ilei, per una pro simi tu osa impreveggenza stimando di avere- forze -più che baste voli al suo bisogno', riguardò i volontari come una concessione largita al sentimento' nazionale, più che un efficace, mezzo;di guerra. Grandi senza dubbio erano le difficoltà, nelle quali ver sava il Ministero della Guerra per

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1866
¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
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Pagina 82 di 116
Autore: Branca, Ascanio / par Ascanio Branca
Luogo: Firenze
Editore: LeMonnier
Descrizione fisica: 115 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Freiwilliger ; g.Tirol ; z.Geschichte 1866
Segnatura: II 145.935
ID interno: 114238
avveniva soltanto, e forse era vero, dopo la voluta ri tirata strategica, perchè si era creata una posizione di sastrosa/ colT-aver dato all’Austriaco tutto il tempo di rifarsi temuto, abbandonandogli un terreno acquistato a prezzo di tanto sangue, e che sarebbe riuscito utilissimo per la continuazione della guerra. Ma quasi questo non bastasse, quasi, la misura non fosse colma, e si volesse addirittura far desiderare una pace poco lieta/ che po nesse termine ad uno stato d’ incertezze dolorose

, la sfera del 10 agosto alle ore nove, quando alla dimane scorreva il termine della sospensione d'armi,-e quando le nostre truppe avevano a precipizio sgombrato il Ti* rolo, giungeva un altro dispaccio, con cui si-prescri veva al generai Garibaldi di vegliare alla difesa delle nostre posizioni del Caffaro e eli Rocca d’Ardo. Quindi si ritornava per la terza volta inutilmente affannosi sui monti; mentre nella pianura indifesa, dalla parte di De- 'senzano, gli Austriaci fingendo d.’ignorare la continua

zione delle trattative, facevano una vana móstra d’in vadere il, suolo lombardo. Al danno s’aggiungeva r insulto. XI. . v ' .1 risultati, della campagna. . Così aveva termine la campagna del 1866, che re sterà memorabile negli annali italiani, per 1’ eroico va lore dei soldati e per l’inettitudine forse obbligata dei comandanti. 11 Corpo dei volontari più fortunato dei suoi fratelli dell 1 esercito e della flotta, per aver sortito a condottiero Garibaldi, quasi solo poteva vantarsi

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1866
¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
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Pagina 40 di 116
Autore: Branca, Ascanio / par Ascanio Branca
Luogo: Firenze
Editore: LeMonnier
Descrizione fisica: 115 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Freiwilliger ; g.Tirol ; z.Geschichte 1866
Segnatura: II 145.935
ID interno: 114238
volontari, gli Austriaci si erari mostrati minacciosi dalla parte del Caffaro e di Rocca d’Anfo; mentre nel tempo stesso varcavano i passi del Tonale e dello Stelvio mi nacciando d'invadere la Valtellina, e discendere per Edolo nella pianura lombarda, ' La Valtellina, regione assai prossima al teatro della guerra, e che bisognava tenere in buon assetto di difesa, al pari del lago di Garda, era stata completamente neglet ta; mentre il lasciarla -indifesa poteva.'fornire al nemico l’adito di sboccare

-all’improvviso.nell*alta Lombardia. L'unico provvedimento' preso dal governo era-stato' di decretare la formazione di 2 battaglioni di guardia na zionale mobile, sotto gli ordini del colonnello Guicciardi, i quali all* aprirsi dell* ostilità non esistevano- diversa- mente, che sulla caria, su cui era scritto il decreto- ■ Forse si era creduto che i volontari! abbastanza nume ro-si potessero -sostenerne la difesa, ma Garibaldi, al co minciare della campagna, potendo disporre di appena un terzo delle sue forze

, ed essendo pel fatto di Gustoza obbligato a coprire Brescia,, non poteva certamente soc correre i Valtellinesi, i quali, furono abbandonati a se stessi. Insomnia in .'qualunque modo si voglia considerare 1* indirizzo -della guerra del-ß-ö-, si, vedrà a chiare note, che la mancanza di una mente regolatrice, una cieca

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1866
¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
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Pagina 46 di 116
Autore: Branca, Ascanio / par Ascanio Branca
Luogo: Firenze
Editore: LeMonnier
Descrizione fisica: 115 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Freiwilliger ; g.Tirol ; z.Geschichte 1866
Segnatura: II 145.935
ID interno: 114238
-forra, detta Val d'Aiu- pola-, dove quasi non sembrerebbe aperto varco di sorta, va a riuscire in un'altra vallata,-detta Val di Cedro. Quindi seguitando'il corso della valle, la'strada procede per ferta detta del Ponaie,.-intagliata nel'sasso e rag giunge Riva, dove continua a dirigersi verso Trento, con- giungendosi allo stradale, che Viene da Roveredb. L'an gusta, gola di Val d’Ampola era stata’dagli Austriaci chiusa a dirittura con un piccolo forte che- spazzava-'tutti i passi praticabili

. Fortificate pure era Ferta del Fonale, e specialmente poi Riva, importantissima’posizione, sia pel piccolo.porto assai monito sul lago di Garda, sia per le -varie strade che- vi -meftoit capo ; potendo da quel punto centrale., ed avvalendosi della ferrovia, oh®: passa per Roveredo, condursi rapidamente a Trento e- -nel quadrilatero, nelle Giudicane ©'.sul lago-'di'-Garda* Dal- f altra parti poi di Storo c-di Condì no, leGiùdicarie'ai dilargano leggermente in Pieve'di Buono, prima di rag giunger Tini

» Ma'poco lidi là della.-Pieve, di. Buono, nel punto dove la valle più-si restringo, era vi in-'altro fortilizio detto di Lardaro, armato con. 1 § pezzi di cannone ed assai più considerevole del piccolo forte d* Ampola. I monti, che dividono' lo Giudicane dilla Val di Ledro son dirupati 1 . 0 , modo da non offrire ad un Corpo d* Armala altro- comodo passaggio, che non-sia quello che attraversa il fondo, dille Valli ora descritte.

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Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1866
¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
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Pagina 31 di 116
Autore: Branca, Ascanio / par Ascanio Branca
Luogo: Firenze
Editore: LeMonnier
Descrizione fisica: 115 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Italien ; s.Freiwilliger ; g.Tirol ; z.Geschichte 1866
Segnatura: II 145.935
ID interno: 114238
uomini, molto meno si troveranno adatti a comandarne 200,000, ed il gran numero solo servirà ad accrescere la confusione e i danni della sconti Ita, Se a queste considerazioni si voglia aggiunger F al tra,, che il 24 giugno niuno poteva prevedere gli stre pitosi ed inaspettati trionfi dei Prussiani, ..apparirà evi dente che sarebbe stata somma imprudenza di accampare con tutto l’esercito fra ßorgoforte e Venezia, lasciando da parte il quadrilatero. Dappoiché.una grande battaglia vinta da Benedek

, sollevando il partito .austriaco in. Germania, e dandogli agio di riunire tutti i contin genti federali, permetteva ai Bavaresi ed all’8° Corpo austriaco ad essi congiunto di calarsi rapidamente dal Tirolo in soccorso dell'esercito del sud, che sboccando contemporaneamente in masse poderose dalle vallale dell’Adige e della Brenta, poteva assalire l’esercito ita liano di fianco e da tergo. Nò corto pochi giorni sareb bero stati sufficienti a prender Lcgnago per assicurare cosi no punto d’appoggio

sull’Adige; mentre in pochi giorni, verificandosi tristi eventi nella Germania, lali mosse dei nemici potevano benissimo aver luogo; come altresì poteva .benissimo avvenire, clic .stante F inazione della nostra flotta, altri Corpi provenienti dall' Istria e dal centro dell’impero si fossero avanzati nel Friuli. Al con-

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