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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 206 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
dell’Assesso rato regionale per gli enti locali. Si è incominciato con le elezioni re gionali del 1952 (il primo consiglio era stato eletto in base alle norme transitorie dello Statuto) e con quelle svoltesi nei comuni della provincia di Bolzano nel secondo quadriennio di vita della Regione. Dal 1965 in avanti anche le amministrative svol tesi in provincia di Trento hanno avuto luogo in base ad una legge regionale e con la regia della Regione. Siamo, quindi, il prossimo 17 no vembre, alla quinta

quattro milioni di schede Una delle attività delle quali il grande pubblico è meno a cono scenza, è quella che riguarda i ser vizi elettorali della Regione. Si tratta tuttavia di un settore che è d’importanza fondamentale: poiché proprio attraverso le consultazioni elettorali ai vari livelli si esercita quella sovranità popolare che è alla base della democrazia. Fatta eccezione per le elezioni poli tiche riguardanti la Camera ed il Senato, tutte le altre vengono orga nizzate e svolte a cura

consultazione per il rinnovo del Consiglio regionale organizzata dalla Regione; mentre in questo frattempo, nei 340 comuni della Regione (il loro numero è an dato variando: in aumento fino alla scorsa legislatura, in ragione della ricostituzione di comuni già auto nomi prima del fascismo, in dimi nuzione in questi ultimi tempi corrispondendo all’orientamento cal deggiato anche dalla Giunta regio nale verso la costituzione di unità territoriali più consistenti economi camente e demograficamente) si sono

avuti in media quattro rinnovi dei consigli comunali in provincia di Bolzano e tre in provincia di Trento. Sarebbe lavoro improbo quello di ricostruire, attraverso la consulta zione degli archivi, la fisionomia di ciascuna delle tornate elettorali, te nendo anche presente che le scadenze per le comunali sono diverse nel l’arco del quadriennio; ridotte a tre grandi appuntamenti soltanto da una recente legge regionale di proroga di un folto gruppo di consigli comunali, ad evitare coincidenze con

le ele zioni politiche e con quelle regionali. È tuttavia abbastanza agevole tener conto del fatto che, finora, le ele zioni regionali già svolte hanno in teressato la prima volta 434.348 elettori iscritti in 835 sezioni eletto rali e l’ultima, nel 1964, 518.068 elettori in 1178 sezioni elettorali, per avere una sufficiente idea della dinamica di un fenomeno che im pone costanti aggiornamenti ed una flessibilità di adattamento aderente alle necessità dell’evoluzione conti nua. Complessivamente si può

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 144 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
gazione di 35 milioni a favore di 15 enti pubblici del Trentino e di 5 della provincia di Bolzano a titolo di con tributo per le spese di esbosco ed allestimento del legname schiantato. La seconda - per il ripristino della viabilità forestale - ha consentito la realizzazione di 180 progetti di ripri stino di altrettante strade danneggia te dalle alluvioni (di cui 138 in pro vincia di Trento e 42 in provincia di Bolzano] per una spesa complessiva di 945 milioni sulla quale la Regione

di conoscenze ed esperienze difficil mente traducibile in cifre, che è of ferto all'intera collettività ed assume alla lunga, anche sul piano economico un’incidenza notevole. L’accenno al Centro del Legno - in attività ormai da tre anni e per il quale si sta realizzando la sede a S. Michele - richiama anche gli sforzi compiuti sul terreno dell'avanzata scientifica: il centro, appunto, sorto per la collaborazione della Regione, della Provincia di Trento e del Centro nazionale delle ricerche; l'ampliamen

è intervenuta con 320 milioni in conto capitale e con un impegno annuo di circa 27,5 milioni per concorso in teressi. Infine, a favore delle aziende agricole di montagna danneggiate dalle allu vioni è stata erogata, dagli ispettorati forestali ripartimentali, la somma di 374 milioni e 619.000 lire di cui 209,3 milioni in provincia di Bolzano. L'eccezionale impegno di lavoro che il 1967 e il 1968 hanno portato per la Regione nel settore forestale ha consentito anche la riprova dell'esi stenza - negli uffici

altezze al pino nero per i ter reni più aridi; all’abete, alle latifoglie, al pioppo. Le foreste demaniali di proprietà ed in gestione diretta della Regione, sono dieci: Paneveggio, Cadino, S. Mar tino di Castrozza, Caoria, Latemar, Funes, Passiria, Chiusa, Vipiteno e Soldà, con una consistenza che si va luta sui 72 milioni di me. di legname. L’utilizzazione normale è ridotta, in relazione alla necessità di porre ri paro ai danni causati nel passato dal l’eccessivo sfruttamento; purtuttavia, nel

to dei compiti di ricerca scientifica e di sperimentazione pratica della sta zione agraria regionale anche al set tore forestale; l'impegno ottenuto dal Ministero competente della colloca zione in Regione di un istituto supe riore di studi forestali, collegato con le varie università italiane - sono tre tappe, significative, raggiunte in que sta legislatura sulla via di un pro gresso che cammina anche qui; e che ci aggiorna alle esigenze nuove e corrisponde ad una vocazione antica per cui, sempre

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 50 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
la polveriz zazione degli interventi e il mancato coordinamento, che speria mo sia ora raggiunto attraverso il metodo programmatorio. Nel complesso lo Statuto ha dato modo alla nostra popolazione di meglio determinare le linee e direttrici del proprio sviluppo e progresso economico, sociale e culturale? Risponderei affermativamente - nonostante i rilievi fatti - specie tenendo conto dell’azione della Provincia autonoma di Trento, in questi ultimi anni. 50 I mali indicati potrebbero essere ritenuti come

politici ed eco nomici nazionali ed internazionali. Questo contrasto non era stato sufficientemente intuito e compreso nel 1948. Il nuovo Statuto, oltre ad affrontare nuovamente i problemi della minoranza etnica tedesca senza alcun danno e sacrificio di quel la di lingua italiana in provincia di Bolzano, dovrà tener conto della nuova realtà politica europea, di quella del Mercato Comu ne e della necessità ormai avvertita sempre più largamente che gli Enti minori dotati, come la Regione e le nostre

speranze, non va attribuita solo alle responsabilità della classe politica regionale e ad insufficienza dello Statuto d'autonomia e alla parziale sua applicazione. Che l'Austria cominciasse, dopo il 1955, a gravare con illegitti me pretese di controllo, sull’autonomia regionale; che i rappre sentanti politici del gruppo linguistico tedesco intendessero lo Statuto d'autonomia solo come imposto allo Stato italiano agli accordi internazionali e solo rivolto alla soluzione dei problemi della

- che la situazione si è deteriorata con grave pregiu dizio delle istituzioni e con rilevante pericolo per il gruppo lin guistico italiano in Alto Adige. Tuttavia riteniamo che comunque debba sopravvivere la Regione nella sua unità - ricca e povera di potestà - sarà bene che sopravviva. Nulla è peggiore della solitudine; il dialogo, anche se nutrito più di contrasti che di convergenze, c'è stato tra gruppo linguistico italiano e gruppo linguistico tedesco. Nell’unità regionale II dialogo potrà

proseguire. E noi ci auguriamo che una classe dirigente più giovane della nostra e meno appesan tita dal passato riesca a fare quello che la nostra non ha saputo fare. E, tralasciando la questione etnica, che si potrà dire dell’auto- nomia regionale, dopo vent’anni da che l'istituzione è in vigore? Bene e male, come di tutte le istituzioni umane. La nostra gente, serena, severa e generalmente onesta ha prestato un terreno buono sul quale si è radicata l'autonomia, evitando tante - non tutte

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1891
Brani di storia trentina
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Pagina 330 di 336
Autore: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: IV, 335 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole
Soggetto: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 102.539
ID interno: 336861
, e in quelle di Bologna e Perugia; nel 1860 gli fu affidato il governo del Collegio Alberoni, ove egli stesso era stato educato, e per ben vent'anni lo diresse con somma carità e prudenza; venne quindi promosso a Capo della provincia religiosa romana, e a Visitatore generale della sua Congregazione. Le esimie sue virtù e lo zelo istancabile col quale attendeva alla educazione della gioventù e al benessere spirituale del prossimo, resero cara e benedetta la sua memoria non solo presso gli alunni da lui

secolo decimosesto Jacopo Acconcio (Conci) di Ossana ; il quale costretto a spatriare per opinioni riformistiche, pubblicò in estere contrade alcuni suoi lavori critico-legali (vedi Barbacovi) che gli meritarono distinta rinomanza. Nel secolo susseguente maggior numero si rileva in questa classe : i Pan vini (Pan e vin) di Samo elevo, i Tanviùi di Male, i Farina di Mezzana, i Martini di Pejo dettarono legali e- lucubrazioni, delle quali taluna ci fu dato rinvenire fra le carte della nostra valle, che

far onore al loro antico maestro e benedicevano alla di Imi me moria: a premio dei cospicui suoi meriti ebbe da Sua Maestà nel 1838 la gran medaglia d'oro, e morì nel 1840, dopo aver bene ficato con perpetue fondazioni le scuole ed i poveri del luogo natio. E farò .parola finalmente del benemerito don Francesco Gaggia di Pellizzano, frate della Congregazione di S. Vincenzo, morto a Roma nel 1882 : si applicò da giovane al suo ufficio di missionario nella diocesi di Piacenza, a cui apparteneva

al levati, ma anche presso i Principi della Chiesa che si giovarono dell'opera sua. Venendo ora a parlare di persone non ecclesiastiche, dirò pure che la Val di Sole ne conta sì bel numero fra le distinte da non dover invidiare nessuna altra valle del Trentino. Vedo qui già ab antico tenuto in gran pregio lo. studio delle leggi e, oltre la • caterva dei già menzionati notai, troviamo assai molti che riuscirono dotti giureconsulti e validi avvocati. Fra questi si rese celebre nella seconda metà del

manifestano anche oggi la perizia delle leggi e 1' acutezza del raziocinio ; pur tardi comparisce in bella fama la famiglia Manfroni di Caldes, della quale un Giovanni Leopoldo pubblicò nel 1727 un bel trattato de Prudentia et Ju risprudential e molt' altri di poi coprirono onorevolissimi impieghi. Anche un dott. Francesco fece stampare nel 1778 un carta geo-

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Pagina 203 di 392
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/32(2008)
ID interno: 497329
chiararsi “ladini”, provocando “un serio falsamento dei dati reali” che “ha nei fat ti oscurato l’effettiva rilevazione dei ladini dolomitici della diaspora”, privando gli istituti culturali delle minoranze (enti funzionali della Provincia) e in generale l’intera popolazione di minoranza linguistica del Trentino, di un supporto prezio so di conoscenza e di comprensione delle realtà linguistico-minoritarie insediate nella Provincia. 42 In mancanza di una normativa generale inoltre, l’iniziativa

di tutela delle comu nità minoritarie “diffuse” è lasciata il più delle volte all’attivismo di associazio ni e singoli gruppi, osteggiati magari da quanti, in “madrepatria”, si ritengano portatori unici dell’eredità linguistica tradizionale. Da questo punto di vista un caso interessante è rappresentato dall’associazione Vatra Arberesh (“Focolare al banese”) di Chieri in Provincia di Torino, costituitasi nel maggio del 2000 con lo scopo principale di “riunire gli Arbereshe del Piemonte ai fini della

” in provincia di Trento, qui e al paragrafo successivo, si desumono da <http://www.minoranzelinguistiche.provincia.tn.it/normativa/>, <http://www.minoranzelinguistiche.provincia.tn.it/news/-locali/pagina471.html> e <.../pagina309.html (consultati il 13.6.2008), e da comunicazioni fornite dal prof. Roland B auer (Università di Salisburgo) e dal dott. Alessandro Pierini (Servizio per la Promozione delle Minoranze Linguistiche Locali della Provincia Autonoma di Trento) , che qui ringrazio. 43 Le informazioni

ha svolto un ruolo significativo in campo promozionale e non solo, avviando contatti con le minoranze storiche del Piemonte e organizzando tra l’altro, alla fine del 2004, un convegno sulla tutela delle minoranze linguistiche fuori dagli insediamenti originari (V atra 2004). Con l’organizzazione del convegno, l’associazione intendeva promuovere la propria richiesta di un’applicazione dell’articolo 3, comma 3 della 482 e l’idea- 42 Le informazioni e le citazioni relative alla problematica “neoladina

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 110 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
programma ' della Provincia di Trento riguardano la ristrutturazione organica e funzio nale dei comuni; l’emanazione di una legislazione differenziata; l’opportu nità di sollevare i comuni da molti e pesanti compiti. Si prevede inoltre il riassetto dei bilanci anche con ri ferimento alla riforma tributaria e con limitazione del ricorso al cre dito, o meglio, una riorganizzazione delle disposizioni relative. È stato giustamente rilevato che, per questo primo triennio, la pro grammazione economica non

e | la sistemazione di strade si pongono | ai primi posti le strade Tires - Fiè, j Bolzano - S. Genesio, Merano - Ave- ! lengo ecc. ! Il programma della Provincia di j Trento ha senza dubbio come sua massima preoccupazione la defini zione del nastro autostradale del Brennero e del collegamento con Venezia per la Valsugana. Esistono tuttavia e vengono riconosciuti i problemi riguardanti il collegamento dell’ autostrada del Brennero con Riva e della diffusione del movi mento del nastro di scorrimento costituito

poteva approfondire i complessi rapporti fra interventi pubblici e partecipazione privata agli investimenti program mabili. I parametri della presenza privata sono difficilmente definibili onde si osserva che questo primo triennio costituisce, meglio che una programmazione economica in senso generale, una programmazione degli interventi pubblici, utile anche a cer tificare quale potrà essere la reazione delle forze economiche private alle opportunità ed ai vincoli posti dal l’autorità programmatrice

. Ebbene, la prevalenza della respon sabilità pubblica è assoluta e ciò viene dimostrato dal largo spazio che si attribuisce nei programmi a due settori che costituiscono rispettiva mente l’infrastruttura della viabilità e dei trasporti e la copertura dei bi sogni della collettività attraverso il sistema della sicurezza sociale. Per quanto riguarda la viabilità ed , i trasporti, è già nella convinzione generale che l’impalcatura portante . è data dall’arteria del Brennero, la : quale interessa tutte

e due le pro vince e da alcune grandi trasversali, ; che sono rappresentate dalla super strada della Valsugana, dalla super strada Bolzano - Merano e dall’auto strada d’Alemagna per la parte rica- ! dente in Alto Adige. | A queste linee di fondo debbono poi | essere riferite le progettazioni riguar- ; danti nuove comunicazioni, con al cune opere che sono realmente di grande impegno e che ovviamente non potranno realizzarsi nel triennio. Se ne accenniamo, lo facciamo solo perché occorre, nella

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 106 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
turistico intenso (Ceve- ; dale, vai Gardena, Merano-lvigna, Bolzano-Renon; Latemar e Pian de Corones) ; b) sviluppo iniziale (laghi di Resia, vai Senales, alta valle Isarco, prato Piazza, valle Aurina, vai Passiria-Bres- sanone-Plose) ; c) zone ancora allo stato potenziale (vai d’Ultimo, vai Sarentino, Rio Pusteria). il criterio della distinzione del terri torio provinciale per zone è assunto anche nel programma trentino. Ed anche per questa provincia la nuova arteria del Brennero ha un significato

di fondo, con l'avvertenza che è ur gente predisporre adeguati collega- menti per agevolare la deviazione del grande traffico verso le zone turì stiche delle valli. i problemi della doppia stagione, della qualificazione residenziale, della qualificazione degli operatori sono presenti per Trento come per Bol zano. I gruppi di aree individuati dal programma della Provincia autonoma di Trento sono essenzialmente due: a) aree di sports invernali e di resi- ! denza estiva, fra i quali vengono ri cordati

cazioni, il che spiega come anche Bolzano, sempre vigile nella difesa delle caratteristiche dell' economia locale, abbia dato un ampio posto a questo settore. [ Agli effetti del flusso di domanda, I che conta ragionevolmente sia sulla I posizione di confine di Bolzano sia sull’interesse specifico che la do manda nazionale medesima ha sem pre rivelato nei confronti del sog- l giorno in zona alpina, viene consi derata dalla Provincia la validità del l'arteria autostradale del Brennero. Agli scopi che

Brentonico, Folgaria-Lavarone, monte Bondone, Molveno, Andalo, Fai della Paganella, Mendola-Roen, valle del Fersina, Vetriolo e passo del Broccon. Tutti questi sono prospicienti l'autostrada del Brennero o la super strada della Valsugana. I b) aree di sviluppo turistico inver nale ed estivo, sempre a doppia sta gione, ma non insistenti sulle grandi linee. Ne sono state individuate tre: la zona compresa fra Campiglio, passo Tonale e il gruppo del Cevedale; la

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 116 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
e dall’altro, la spesa di mezzi propri, particolarmente con ri guardo all’istruzione professionale. Il programma della Provincia di Bol zano è molto dettagliato per questo aspetto e indica distintamente la spe sa per le scuole elementari (4,4 mi liardi circa); per le scuole medie (5 miliardi circa); per le scuole supe riori (1,3 miliardi). Del tutto parallela è l'indicazione che si rinviene nello schema della Provin cia di Trento, dove tuttavia esiste la realtà dell'Istituto universitario di scienze

, nell’unità di intenti fra Re gione, Provincia di Bolzano e Provincia di Trento, un futuro più conforme agli ideali della nostra civiltà.

Infine esiste, nel programma, e lo diamo a conclusione soprattutto per il significato altamente civile e for mativo, il problema della scuola e dell'istruzione. Esso si articola distin tamente nel settore delle scuole vere e proprie e nel settore della cultura in generale, ivi compreso, per il suo valore formativo, il settore dello sport. Si tratta di ambiti vivamente e seria mente sentiti da tutte e due le pro vince ed alle quali occorrerà da un lato l'intervento statale per le sue competenze

corsi pro fessionali. La prospettazione che abbiamo ten tato non può certo dirsi completa. È infatti necessaria la lettura diretta dei documenti che ordinano la pro grammazione, così come sono stati presentati al coordinamento regionale, per rendersi conto della complessità della tematica. È chiaro che non si risolverà il problema della program mazione se tutte le forze non si rac coglieranno attorno a questo sforzo. In effetti, come osserva il documento di coordinamento regionale, I'« am piezza

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Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 78 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
di uso civico od altri enti pubblici proprietari di boschi danneggiati dalle alluvioni la Regione ha va rato due leggi. La prima (6-7-1967, n. 10] ha consen tito l’erogazione di 35 milioni a favore di 15 enti pubblici del Trentino e di 5 della provincia di Bol zano a titolo di contributo per le spese di esbosco ed allestimento del legname schiantato. La seconda - per il ripristino della viabilità forestale - ha con sentito la realizzazione di 180 progetti di ripristino di altrettante strade

Si tratta quindi di circa sei miliardi e mezzo che, aggiunti ai tre e mezzo spesi nel 1967, coprono nella loro totalità i danni alluvionali. Un discorso a parte merita la selvicoltura. I danni definitivamente registrati sono stafi ingenti: 384.500 me. di legname schiantato (103.500 in provincia di Bolzano] di cui 300.000 circa utilizzabili; all'incirca la metà risultano venduti, a prezzi peraltro che hanno risentito gravemente di una situazione di mercato che, di per sè pesante, è stata

danneggiate dalle alluvioni (di cui 138 in provincia di Trento e 42 in provincia di Bolzano) per una spesa complessiva di 945 milioni, sulla quale la Regione è intervenuta con 320 milioni in conto capitale e con un impegno annuo di circa 27,5 milioni per concorso interessi. Infine, a favore delle aziende agricole di montagna danneggiate dalle alluvioni è stata erogata, dagli Ispettorati forestali ripartimentali, la somma di 374 mi lioni e 619.000 lire di cui 209,3 milioni in provincia di Bolzano

. L'eccezionale impegno di lavoro che il 1967 ha com portato per la Regione nel settore forestale (132% di aumento delle disponibilità, 180% di incremento degli impegni, cioè dei lavori attuati) ha consentito anche la riprova della esistenza - negli uffici forestali, In quelli di sistemazione dei Bacini montani, in quelli che fanno capo agli ispettorati ripartimentali - di una organizzazione di lavoro e di un gruppo di tecnici costituenti una struttura operativa estremamente valida.

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 174 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
di Campiglio e la costruzione del Centro logistico ed organizzativo dei Campionati del mondo di sci a Selva Gardena. Quello che si deve rilevare, a questo proposito, è che le due iniziative (per una spesa complessiva di oltre mezzo miliardo) non esauriscono il proprio compito nella singola manifestazione o nel settore specifico. La presenza del Centro Coni a Madonna di Cam piglio viene a valorizzare definitiva mente uno dei « poli » di sviluppo turistico della provincia di Trento, così come il Centro

Le grandi realizzazioni Si parlerà in altro luogo della fon damentale opera, destinata ad esten dere e perfezionare gli impianti a fune. Essi hanno una particolare im- i portanza nell'ambito dello sviluppo ! della domanda; la loro delicatezza i ì dal punto di vista tecnico e le esi genze di sicurezza impegnano assai attivamente il competente ufficio, per il quale anzi si è provveduto alla do tazione di un apposito laboratorio, A mostrarne il significato decisivo basterebbe ricordare

la costruzione della nuova funivia del Cermis, esem pio insigne di collaborazione tra l’ini ziativa locale e la propulsione regio nale. Questo impianto - che ricor diamo fra i tanti - apre la zona del Cermis a prospettive che, in qualche anno, saranno in grado di assicurare accanto ad una stagione estiva ormai affermata in vai di Fiemme, una sta gione invernale di prim’ordine. Ma occorre far parola di due impegni che la Regione ha assunto e svilup pato con vigore: la creazione del Cen tro Coni di Madonna

olimpionico di Gardena conferisce una definitiva sanzione alle caratteristiche inver nali della valle in cui sorge. Con riflessi meno vistosi, ma anche più duraturi, si presenta l’azione re gionale nei confronti della conca dì Caldonazzo già ricordata per la cui bonifica e sistemazione sono stati stanziati dieci milioni. Una spesa, come si vede, relativamente mode sta, la quale tuttavia potrà stabiliz zare una evoluzione altamente posi tiva del suggestivo bacino lacustre, senz’ altro il più importante

della regione. Un’analoga preoccupazione, seppure interessante un altro aspetto, è quella assunta per il Lago di Tovel, mentre già un terzo lago, quello di Levico, ha beneficiato del positivo riflesso determinato dalla sistemazione delle Terme, una delle voci più importanti della nostra qualificazione turistica. Non può sfuggire, in questa rapida prospettiva, la connessione esistente da un lato fra economia turistica ed economia agricola e quella fra eco nomia turistica e cultura. È nella esperienza

10
Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 213 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
di Bolzano, con più deciso orienta mento da parte dei trentini), il tema della industrializzazione è indicato come la soluzione strategica e defi nitiva del nostro sviluppo economico. Pare infatti indubbio che l’agricoltura sia destinata per un periodo ancora considerevole a proseguire quel suo processo di ammodernamento e di ri strutturazione che, affinandone le tec niche, alleviando la fatica attraverso la motorizzazione razionalizzando le produzioni, consoliderà le sue capa cità produttive

: ma continuerà a get tare sul mercato del lavoro quelle braccia che, in ragione della sua evo luzione, diventano superflue; che l’ar- tigianato, pressato e condizionato dalla produzione di serie, non offre prospettiva alcuna di assorbimento di mano d’opera, così come il com mercio, che si giudica ormai al limite delle sue capacità di assorbimento ed, eventualmente, in relazione alle nuove tecniche di vendita, con una esuberanza di addetti. Rimangono i settori del pubblico im piego, peraltro statico, quello

di lavoro viene valu tato in ragione di 10 milioni; per cui soltanto la creazione di quei 15.000 posti richiederebbe un impegno fi nanziario di 150 miliardi; senza con tare le necessità pressanti - in questo nostro tempo di costante e veloce sviluppo tecnologico, di ampliamento dei mercati e, con essi, della concor renza del rinnovamento e dell’aggior namento degli impianti. Cifre, come si vede, da capogiro. Al meno a considerarle così, d’acchito. Se invece guardiamo indietro in que sti ultimi anni

e facciamo un po' di conti, ci accorgiamo che, in fondo, i traguardi che la programmazione ci prospetta non sono fuori della realtà; e che le nostre attese e le nostre speranze per il futuro hanno saldi motivi a loro conforto. Rimane comunque la certezza che al di fuori del settore industriale non esiste una prospettiva sufficientemen te sicura di sviluppo; mentre un de cadimento di esso - per l’interdipen denza dei fenomeni economici - fini rebbe sicuramente per avere conse guenze negative anche sugli

altri aspetti dell’economia. Ecco, allora, che si impone un esame della politica svolta, dei traguardi rag giunti, delle iniziative attuate, delle premesse che sono state poste affin ché fosse possibile questa ristruttu razione. Una impresa non facile: si trattava - ed in buona parte si tratta ancora di trasformare una economia tradizio nale che da sempre aveva avuto il suo pilastro nell’agricoltura per farne una società moderna ed avanzata, al lineata a quella di Paesi e Regioni che, pur vicini

11
Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 63 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
23 MILIARDI DI INVESTIMENTI NELLA „FRAGILE“ ECONOMIA INDUSTRIALE L'alluvione del novembre 1966, ha inciso in misura particolare sulle strutture deH’economia industriale, turistica e commerciale. Per quel che riguarda particolarmente l’industria ed il commercio all’ingrosso, l’evento si è verificato con intensità tutta particolare - e con conseguenze gra vissime - in alcune zone della Valsugana, del Pri miero e di Fiemme e nella zona settentrionale del centro urbano di Trento: ubicazióni che

erano state considerate ottimali dalle autorità e dai tecnici per indirizzarvi gli insediamenti nuovi e rinnovati delle attività industriali e del commercio all'ingrosso; e dove molte realizzazioni avevano preso piede e consistenza. Valga per tutti l'esempio della « Baur-Foradori » di Strigno: uno stabilimento nuovo che doveva essere inaugurato il 7 novembre 1966 e che era stato realiz zato attraverso lunghi contatti dei competenti uffici regionali con gli operatori economici in una zona nella quale

l'avvio di una permanente attività industriale avrebbe risolto il problema dell’assestamento econo mico di una vasta zona. L’alluvione distrusse total mente lo stabilimento: la « risposta » all’alluvione 10 ha - ad un anno o poco più di distanza - ricostruito. 11 colpo inferto all’economia industriale (ed a quella commerciale per taluni suoi aspetti dell’organizzazione distributiva e del commercio all'ingrosso] assumeva carattere anche più grave per le caratteristiche pecu liari della nostra

a nord ed a sud, nei decenni a cavallo del secolo, dai paesi di lingua tedesca alla piana lombarda, esplodeva il « boom » della nuova civiltà della macchina. Una situazione che non subì molti mutamenti nem meno dopo la prima guerra mondiale, in quel periodo si registrò, invero, qualche realizzazione: dalla « zona » di Bolzano a taluni insediamenti a Trento ed a Rovereto. Prescindendo dalla polemica che gli insediamenti a Bolzano hanno suscitato (non ancora sopita), rimane il fatto che il progresso

registrati da 275 aziende industriali (250 delle quali in Trentino) ed i 4,5 miliardi di danni al commercio (anch’essi quasi esclusivamente in provincia di Trento) pesavano assai più di quanto l'identica cifra avrebbe potuto incidere in una qua lunque delle regioni italiane dove l'industrializzazione abbia tradizione più antica ed organizzazione più solida. Per questo assume significato particolare il fatto che nessuna azienda industriale abbia, da noi, chiuso de finitivamente i battenti in conseguenza

12
Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1955
¬La¬ delega delle funzioni amministrative della Regione Trentino-Alto Adige alle Provincie di Trento e Bolzano : (Art. 14 Statuto Speciale)
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Pagina 5 di 39
Autore: Agostini, Mario / Mario Agostini
Luogo: Milano
Editore: Giuffrè
Descrizione fisica: 39 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Delegation ; s.Verwaltung ; g.Südtirol ; g.Trentino
Segnatura: II 206.334
ID interno: 323651
co stituiti in una federazione regionale. ( 3 ) L’accordo intervenuto a Parigi il 5 settembre 1946, tra il Governo Italiano e quello Austriaco, in esecuzione del quale venne emanata la Legge 26 febbraio 1948, è del seguente tenore: 1) Gli abitanti di lingua tedesca della provincia di Bolzano è quelli dei vicini comuni bilingui della provincia di Trento, godranno di completa egua glianza di diritti rispetto agli abitanti di lingua italiana, nel quadro delle dispo sizioni speciali destinate a salvaguardare

ha attribuito alla Regione ed alle dette provincie, come tali, proprie competenze tassativamente indicate. Lo Statuto speciale presenta, per vero, una caratteristica tutta particolare rispetto a quello della Sicilia, della Sardegna, della Val d’Aosta, poiché accanto al regime autonomo dell’Ente regione sussiste quello delle provincie suddette ( * ), autonome rispetto all’Ente stesso nell’ambito delle rispettive competenze, cosicché il complesso sistema autonomo regionale, è costituito dalla

somma delle autonomie della Regione e delle Provincie ( 3 ). dall’Austria e che consenta, per l’appunto, un’autonomia amministrativa, con nessa ad un principio di libertà d’azione in talune materie che possono essere riconosciute alla disponibilità degli organi amministrativi locali. Ed è stato affer mato che, sotto il profilo storico, il Trentino, al quale è stato aggregato nel l’Ente Regione l’Alto Adige, per i suoi precedenti e per la sua tradizione, ha l’attitudine a reggersi amministrativamente

ed autonomamente, fors’anche per chè venne, per secoli, a trovarsi delimitato fra due civiltà, mantenendo sempre un volto suo proprio, ma nettamente italiano, attraverso vicende secolari, che avrebbero potuto avere altre conseguenze, se la vigilanza ed il carattere della stirpe non avessero costituito così tenace e valido argine alla pressione teu tonica. ( 2 ) Secondo Balladore Pallieri (Lo Statuto del Trentino Alto-Adige, in Relazioni internazionali, 1948, p. 90), le due Provincie sarebbero due Enti

il carattere etnico e lo sviluppo cul turale ed economico del gruppo di lingua tedesca. In conformità dei provve dimenti legislativi già emanati o emanandi, ai cittadini di lingua tedesca sarà specialmente concesso: a) l’insegnamento primario e secondario nella loro lingua materna; b) l’uso, su di una base di parità, della lingua tedesca e della lingua ita liana nelle pubbliche amministrazioni, nei documenti ufficiali, come pure nella nomenclatura topografica bilingue; c) il diritto di ristabilire i nomi

13
Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 45 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
mava la richiesta delle consultazioni dirette. La disputa registrò anche un episodio clamoroso, quando, nel dicem bre, trecento contadini convenuti da ogni parte della provincia, inscenarono una clamorosa dimostrazione dinanzi alla Prefettura di Bolzano, penetrando anche - senza molti riguardi - all'in terno del palazzo per esprimere la loro protesta contro le negate consultazioni. Poco dopo il Ministro Gruber, di ritor no da Londra, potè dare assicurazione al presidente del SVP, Erich Amonn

« 75 » di Ruini, alla quale erano stati rimessi, per l’esame, gli abbozzi di statuto spe ciale per le varie Regioni. La sottocom missione dei 18, presieduta dall’on. Pc- rassi, aveva l’incarico particolare di esaminare lo Statuto del Trentino-Alto Adige. Della commissione Perassi face va parte Ton. Elsa Conci ; ai lavori par tecipavano anche, sia pure senza dirit to al voto, i deputati trentini alla Co stituente, on. Luigi Carbonari e on. Da nilo Paris. All’inizio del 1948 Erich Amonn ed il dott

. von Guggenberg, si recarono a- Vienna, per un ultimo contatto col Mi nistro Gruber, onde sapere su quali ap poggi da parte dell’Austria si sarebbe potuto contare nelle trattative a Roma. Le settimane che seguirono furono quelle veramente decisive per la for mazione dello Statuto speciale di au tonomia; viva ed intensa fu la parteci pazione dei rappresentanti della popo lazione di lingua tedesca alla elabora zione delle norme del progetto ed im pegnata la loro fatica di studio, di con tatto, di convincimento

, di persuasione nei confronti degli esponenti della Commissione e di quanti potessero es sere di aiuto al loro impegno. Il consigliere regionale am. Raff einer, assessore effettivo della Giunta in ca rica, senatore per due legislature per il collegio di Bressanone, fu tra i prota gonisti di quelle giornate e di quelle trattative; ne tenne un diario del qua le ci ha consentito di pubblicare - per la prima volta in Italia - alcuni brani; affinché, in questo ventennale, fosse possibile dare più esatta misura

della atmosfera, delle difficoltà, degli incon tri che avvennero sia col Governo na zionale, sia fra rappresentanti trentini ed altoatesini a Roma. Il diario si presenta come un docu mento singolarmente umano e vivo, fatto di notazioni acute, non prive ta lora di qualche nota di bonario umo Costituente, si decise di inviare a Ro ma già all'indomani tale delegazione. Furono chiamati a comporla: Erich Amonn, dott. Otto von Guggenberg, dott. Friedl Volgger, dott. Karl Tinzl ed io ». 9 gennaio, venerdì

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1910
¬Il¬ Trentino : guida pratica
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Pagina 11 di 196
Autore: Battisti, Cesare / C. Battisti
Luogo: Trento
Editore: Soc. Tipografica Ed. Trentina
Descrizione fisica: 178 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; f.Führer
Segnatura: II 89.154 ; II A-18.349
ID interno: 71486
Il servizio telefonico. Le città del Trentino e parecchie borrite delle valli, sono fra loro congiunte con rete telefonica. Oltre che con l'interno della provincia, si può comunicare dalle stazioni più importanti, anche con alire città: Bolzano, Merano, Innsbruck, Monaco, Salisburgo, Vienila. E' in progetto la congiunzione con Verona e le altre città italiane. Monne per gli automobili forestieri, L' esercizio degli automobili è regolato per tutta l'Austria dalle disposizioni dell' ordinanza

gotenenza della provincia, presentando in duplo i disegni e la descrizione della macchina e sottoponendo la stessa ad una prova. Però gli automobilisti del Regno d'Italia, della Baviera e della Sassonia, possono rimanere e viaggiare fino a tre mesi all'in terno, anche con macchine non conosciute. Prima della scadenza dei tre mesi, se intendono rimanere ulteriormente, devono pre sentare la domanda. Gli automobilisti di altri Stati devono invece chiedere il permesso al più tardo entro 14 giorni dal

ministeriale dei 27 settembre 1905, Bollettino Leggi Impero N. T56. In base alle stesse possono viaggiare nel territorio austriaco solo quelle macchine che dalla Luogotenenza provinciale sono riconosciute adatte. In genere ogni fabbrica d' automobili pos siede tale concessione pei tutti i tipi di macchina che produce e rilascia al compratore lina copia del certificato' di concessione con indicazione del numero di fabbrica della macchina. Man cando tale attestato, bisogna chiedere la concessione ala Luo

momento della loro entrata sul suolo austriaco. Tutte le macchine devono esser munite di un segno di ri conoscimento. Macchine automobili e motociclette con annessa carrozzella, devono portare una piccola targa co ' numero sul davanti e una più grande, sulla parte posteriore. Per le motociclette basta una sota targa col numero messo in un posto molto visibile. 1 viaggiatori ricevono queste targhe valevoli per tre mesi, gratuitamente all'ufficio di dogana. T numeri di targhette estere devono esser

15
Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
[ca. 1950]
Progetto di statuto per le due regioni ""Südtirol"" e ""Trentino""
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Pagina 4 di 23
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed. Athesia
Descrizione fisica: 21 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol "; s.Autonomiestatut
Segnatura: II 107.471
ID interno: 238273
1° Costituzione delle Regioni Südtirol e Trentino Art. 1. Sono costituite in Regioni autonome ognuna a sé stante entro il nesso della Repubblica Italiana a) la Provìncia di Bolzano coi Comuni di Bronzolo-Branzoll, Egna- Neumarkt, Ora-Aucr, Salorno-Salurn, Montagna-Montan, Magrè-Margreid, Gortaccia-Kurtatsch, Termeno-Tramin, Trodena-Truden, Valdagno-Aldein, Senale-Unser Frau i. W,, S. Felice-St, Felix, Anterivo-Altrei, e le fra zioni di Lauregno-Laurein, Proves-Proveis della Provincia di Trento, e Cortina

d’Ampezzo, Collè S. Lucia e Livinallonigo-Buchenstein della Provin cia di Belluno sotto la denominazione 'Siidtirol' e col capoluogo Bolzano-Bozen. b) la Provìncia di Trento senza i Comuni e le Frazioni indicati su a) e compresi i Comuni della Provincia di Brescia ed i Comuni della Provincia di Vicenza, sotto la denominazione 'Trentino' e col capoluogo Trento*

Visti gli articoli 108, 123, 125 della Costituzione italiana; Visto raccordo 5 settembre 1946 stipulato a Parigi tra il Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri d’Italia Alcide De Gas-peri ed il Ministro degli Esteri dell’Austria Karl Gruber, quale accordo è allegato al trattato di pace per l’Italia; viste le deliberazioni dei Consigli comunali dei Comuni di Cortina d’Ampezzo, Colle S, Lucìa, Livinallongo, nonché dei Consigli comunali dei Comuni di ...... ; considerato che tanto

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1955
¬La¬ delega delle funzioni amministrative della Regione Trentino-Alto Adige alle Provincie di Trento e Bolzano : (Art. 14 Statuto Speciale)
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Pagina 4 di 39
Autore: Agostini, Mario / Mario Agostini
Luogo: Milano
Editore: Giuffrè
Descrizione fisica: 39 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Delegation ; s.Verwaltung ; g.Südtirol ; g.Trentino
Segnatura: II 206.334
ID interno: 323651
LA DELEGA DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE DELLA REGIONE TRENTINO - ALTO ADIGE ALLE PROVINCIE DI TRENTO E DI BOLZANO (*) (Art. 14 Statuto Speciale) Sommario: 1. Criteri di ripartizione della competenza fra Regione e Provincia. Competenza per materia. Connessione fra potestà legislativa e funzioni amministrative, - Amministrazione regionale diretta e amministrazione regionale indiretta. Delegabilità alla Provincia dell’esercizio di potestà am ministrative regionali. Facoltà e non obbligo di delega

era contenuto nel R. D. 26 settembre 1921 n. 1322, con il quale il Governo del Re veniva autorizzato a pubblicare, nei territori annessi, lo Statuto e le altre leggi del Regno ed ema nare le disposizioni necessarie per coordinarle con la legislazione vigente in quei territori ed in particolare con la loro autonomia provinciale e comunale. (La Regione era allora costituita nell’unica Provincia della Venezia Tridentina). Il citato D.L. e la Legge 26 febbraio 1948 in particolare, hanno tenuto conto

. - 3. Competenza della Giunta regionale. Forma deH’atto di delega. Controllo sull’esercizio dell’attività delegata. Modificabilità e revocabilità della delega e degli atti delegati. 1. La Legge costituzionale 26 febbraio 1948 n. 5, (Statuto per il Trentino-Alto Adige), istituendo in Ente autonomo il Trentino- Alto Adige ( ! ), comprendente le Provincie di Trento e di Bolzano, (*) Questo lavoro è stato già pubblicato in «Il Consiglio di Stato », no vembre 1954. f 1 ) Un generico impegno dello Stato in tal senso

dell’aspirazione autonomistica locale, che ben può dirsi derivata dall’in fluenza di passati lontani regimi e di istituzioni economiche-sociali, che ressero la Regione Tridentina. Non pare dubbio, invero, che un nesso logico e storico sussista tra tale aspirazione e le speciali condizioni in cui, sopratutto il Trentino, nei più dif ferenti periodi della sua storia, venne a trovarsi. Giacché ciò che in parti colare contraddistingueva e contraddistingue questa aspirazione, non è tanto una riforma pura e semplice

17
Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 99 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
in questi ambiti debbono essere assi curati dalle disponibilità regionali. II programma nel dettaglio prevede la creazione di una cooperativa di se condo grado che raccolga tutte le 34 latterie della provincia, con la costru zione di uno o due centri di lavora zione. La capacità lavorativa è calco lata intorno ai 2 milioni di quintali, con una spesa di oltre due miliardi e mezzo, e con la previsione di un intervento FEOGA. Ppr Ip cantino cruciali iOA ir» lo provincia) è pure proposta la costi tuzione

l’agricoltura L'agricoltura giustamente riceve un sostanziale rilievo sia nello schema trentino che in quello altoatesino. In quest'ultimo tuttavia (come appare dalla stessa collocazione del capitolo relativo, che apre i settori di inter vento nello schema predisposto dalla Provincia di Bolzano) l’agricoltura vie ne considerata, in certo senso tradi zionalmente, come la struttura base in cui innestare tutti gli altri settori di sviluppo. Per il Trentino, invece, la base operativa è data dal

contesto industriale, poiché evidentemente ci si rende conto, da parte della Pro vincia di Trento, che è la struttura del settore secondario che regola la pro duttività del settore primario e non viceversa. I settori operativi esplicitamente indi cati da Bolzano sono la sperimenta zione agraria, l'attività dimostrativa, l’assistenza tecnica, la zootecnia, le strutture di trasformazione e com mercializzazione della frutta e la di fesa antigrandine. È chiaramente di chiarato inoltre che gli investimenti

di una cantina centrale, pre vio ammodernamento dei 24 impianti esistenti. La cantina centrale avrà il carattere di cooperativa di secondo grado. La spesa nel settore vitivinicolo, ove si considera anche una bonifica dei vigneti, salirà a circa 2 miliardi. Attesa l'importanza della produzione pataticola in Alto Adige occorrerà am pliare le due cooperative per il seme a Bressanone ed a Brunico; ed una iniziativa di potenziamento è richiesta anche per la lavorazione e la distri buzione degli ortaggi

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 55 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
. La città di Trento sostenne sempre una specie dii municipale indipendenza. Di che luminosa prova è che essa faceva da se i proprj statuti sottoponendoli soltanto all’approvazione de’Vescovi Principi. Colla pace di Luncville, 4802, fu questo principato trasferito in potere del- l’Àustria,che lo unì alla provincia del tirolo. Presto dopo fece parte del regno di Baviera, poi di quello d’Italia, fondato e retto da Napoleone e finalmente fu riunito al Tirolo. Le principali epoche della storia Trentina sono

. 6.° Il reggimento del vescovo Egnone. uomo d’ardimento imperterito e d’irremovìbile fermezza . verso la metà del secolo decinmlerzo. 7.° Il governo di Bernardo desio e il Concilio ecumènico, nella prima metà del dccimoseslo secolo. 8.“ Il Trentino unito sul principio del secolo decimonono , alla provincia del Tirolo, sotto il dominio della Casa d’Austria. Non scarso è il numero de’ Trentini distinti nelle scienze e nelle lettere. Vi c chi crede essere stalo trentino Sosto Rufo , scrittore di cose romàne. Certo

conchiudere trattati di alleanza e fare camhj di territori cogli stessi Conti del Tirolo, i quali per più titoli riconoseevansi vassalli della Chiesa trentina, ricevendone investiture. Conservarono i Vescovi Principi il sistema feu dale già stabilito abantìco, e alcuni feudatari ebbero ne’ loro distretti Famini- nistrazione della giustizia civile e criminale. Ma essi accordarono o confermarono anche ai Comuni, nelle loro così dette Carte di Regola, grandi privilegi che equilibravano il potere di quelli

è ehe trentino fu quel Secondo, caro ad Agilolfo re de’ Longobardi, ed a Teodo linda sposa di lui e vedova di Autark dal quale trasse Varnefrido. noto sotto it nome di Paolo Diacono, parte delle istorie de’Longobardi. E venendo a’tempi a noi più vicini, la città di Trento court un Martini Gesuita, di cui si hanno relazioni su l’Impero della Cina; un Sardogmi, che ridusse a facil metodo la teologìa; un Giacopo Cresseri e un Gmiilolti , versatissimi nelle antichità, spe cialmente trentine

19
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 33 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
194 Appendice I. Distretto di ROVERETO. — Il Capitanato distrettuale comprende ammini strativamente tutta la valle Lagarina e convalli, insieme a piccola parte della valle superiore dell'Astico, con oltre 52.000 abitanti. Esso è poi diviso nelle seguenti giudicature: 1° distretto della Pretura urbana di Rovereto, con circa 21.000 abitanti, ripartiti nei Comuni di Rovereto, Besonello, Calliano, Folgaria, Lizzana, Marco, Noriglio, Isera, Sacco, Terragnolo, Trambilleno, Yallarsa, Villa Lagarina

, Avio, Borghetto, Chizzola, Santa Margherita, Pilcante e Serravalle. Bovereto (circa 1 0.000 ab., a 214 ni. sul livello del mare). — È sede del Capitanato distrettuale ; del Tri bunale circolare e della Corte d'assise pei finitimi di stretti; della Pretura urbana ; della Camera degli av vocati, per il circondario giudiziario; della Camera di commercio ed industria, stendente la sua giurisdizione su tutto il Trentino (360.000 ab.) ; e sede d'una fi liale della Banca Àustro-Ungarica. Appartiene alla

, solcato dall'Adige, percorso dalla ferrovia e da varie strade postali e carreggiabili, si presta a tutte le coltivazioni delle nostre pianure ed è dai suoi abitatori coltivato con grande cura. Un poggio isolato, nei pressi della stazione ferroviaria, detto Doss' Circole, consente di abbracciare con un solo sguardo il panorama grazioso della piccola città e girando all'intorno tutto il pano rama dell'incantevole bacino roveretano e delle alte cime che Io chiudono. Rovereto ha tutti gli agi di una città

si veggono ancora dipinti a fresco i ritratti di tutti i podestà veneti, che tanta orma di saggio governo quivi lasciarono. 11 Castello è, fra gli edilizi pubblici di Rovereto, il più cospicuo ed antico. Le sue origini sono anteriori al mille, probabilmente longobarde. Fu ricostrutto verso il 1300 da Guglielmo di Castelbareo, fattosi si gnore di gran parte della valle Lagarina. 1 Veneziani lo ingrandirono e fortificarono meglio, secondo le esi genze militari d'allora, costruendo il massiccio torrione

dalla parte del Leno, che ancora oggi domina da quel lato la valle. Fu, nelle vicende di quegli anni fortunosi, varie volte assediato, bombardato ed in parte anche incendiato. L'Austria, nel 1782, ne fece demolire le fortificazioni e lo ridusse a semplice caserma, ufficio al quale anche al presente è riservalo. Dal torrione del Castello si ba una magnifica vista su tutto il ter ritorio circostante. Il Palazzo della Pubblica Istruzione, già Alberti— Poja, costruito nel -1772 e comperato, per farne

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 25 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
186 Appendice protettorato dell'Austria sul Trentino, col pretesto della comune difesa dei territori posseduti dal conte del Tiralo, dai principi-vescovi di Trento e da quelli di Bressanone. Durante il reggimento del cardinale Bernardo Clesio, cominciato nel 1514, Trento fu teatro di una nuova sommossa popolare contro i feudatari e l'alto clero ; sommossa che, essendosi estesa nel contado, prese il nome di Guerra Rustica. Fu domata dàlie forze •ve scovili unite a quelle del conte del Tiralo

ed i capi fi nirono o per mano del carnefice o nelle segrete del castello e della Tor Verde. Il punto culminante dello splendore, per il princi pato di Trento, fu durante il vescovado del cardinale Cristoforo Mad ruzzo, conosciuto più specialmente nella storia col nome di Cardinale del Concilio. Com'è noto il Concilio Ecumenico, che prese il nome di Trento dal luogo nel quale tenne il maggior nu mero delle sue sessioni, fu organizzato ed indetto per riformare e disciplinare

le istituzioni'ecclesiastiche e dichiarare i dommi della fede, a fine di fronteggiare il progresso clamoroso e rapido che in buona parte d'Eu ropa, contro la Chiesa romana, faceva la Riforma di Lutero. Per sottrarre il Concilio dalle influenze troppo dirette della Corte di Roma ed in pari tempo da quella della Germania, ove ardeva allora il maggior fervore riformista, per volere di Cario V e, secondo il Mura tori, anche per consiglio di Giovanni Morose, vescovo di Modena e nunzio pontificio alla Corte imperiale, si stabilì di fissare

munificenza ad ospi tare nel castello del Buon Consiglio, nella villa degli Alberi, nei principali palazzi della città pontefici, car dinali, vescovi, prelati d'ogni titolo, legati d'impera tori, re, principi, repubbliche che venivano a sotto mettere al Concilio questioni, reclami, desiderati. Ciò portò molto in alto il prestigio e la potenza di Casa Madruzzo ; sicché, alla morte del cardinale Cri stoforo, avvenuta in Tivoli presso Borna nel 1561, gli fa nominato successore nel principato vescovile il suo

congiunto Lodovico, che tenne il vescovado per tren tadue anni. A lui succedettero, come per diritto di eredità, altri membri della Casa Madruzzo fino al prin cipe Carlo Emanuele, col quale la nobile famiglia si spense. Colla morte dell'ultimo Madruzzo, il Capitolo dei canonici tridentini, nel quale risiedeva la potestà della elezione vescovile, cominciò ad inclinare verso l'ele mento straniero o, per meglio dire, austriaco. Il suc cessore di Carlo Emanuele Madruzzo fu Sigismondo d'Austria, figlio

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