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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Pagina 82 di 374
Autore: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl. des Landesschulrathes
Descrizione fisica: XVI, 356 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. u. ital.
Soggetto: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Segnatura: II 108.400
ID interno: 598805
— 69 - * # 2. Relazione del maestro Erminio Zaniboni sul secondo og getto : Scuola festiva o di ripetizione. « Chiamato a riferire su uno dei più importanti oggetti, che ver ranno pertrattati nella presente sessione della conferenza provinciale dei maestri delle scuole popolari e civiche della nostra Provincia, dopo la promulgazione della legge scol. prov. 30 aprile 1892, il mio amor proprio ne sarebbe lusingato e n’andrebbe superbo, se non fosse in me la cognizione della mia incapacità, per

(distretto); a Bolzano (distretto) 70; a Braneck (distretto) 56: ad Inusbruck (distretto) 67 ; a Kitzbiìhel (distretto) 25; a Kufstein (distretto) 25; a Landeck (distretto) 42 ; a Lienz (distretto) 40; a Reutte (distretto) 38, quindi nella parte tedesca della Provincia 580. A Trento (città) 2; a Cles (distretto) 67 ; a Rovereto (distretto) 8 ed in Ampezzo e Cortina 2, quindi nella parte italiana della Provincia 79. « Questa sproporzionata, dirò anzi enorme differenza nel numero delle scuole festive

o di ripetizione esistente nell’anno scolastico 1895- 1896 nelle due parti della Provincia, portando naturalmente il mio pensiero alla ricerca delle cause, ebbi ad accorgermi quanto difficile sia il nostro lavoro pel miglioramento delle scuole popolari del Ti-

presentemente è costituita 1. Può supplire ad una parte dell’insegnamento normale della scuola popolare ? 2. E da desiderare che venga mantenuta, dove esiste, o che venga introdotta dove non esiste ? 3. Quale regolamento deve essa avere? « Lo studio degli atti inviatimi già nell’ agosto decorso mi fece conoscere che nell’anno scolastico 1895-1896 in Tirolo esisteva il seguente numero di scuole festive o di ripetizione : 2 a Bressanone (città), 44 a Bressanone (distretto) ; 1 a Merano (città), 94 a Merano

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Pagina 350 di 374
Autore: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl. des Landesschulrathes
Descrizione fisica: XVI, 356 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. u. ital.
Soggetto: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Segnatura: II 108.400
ID interno: 598805
succedono più così di frequente. — Il § 37 non. dichiara pi nulli i contratti stipulati prima della nomina provvisoria e dopo nomina definitiva. Non è esagerazione il dire che anche dopo la v mina definitiva più della terza parte dei docenti della parte Italia della provincia {della tedesca non so) si lasciarono indurre ad acc tare contratti, specialmente circa il quartiere. Conosco dei casi cui il comune fa firmare la quitanza per l’intero indennizzo, affi di avere dalla provincia il percento intero

, ed ai docenti ne pa solo una parte in forza d’ un contratto. Ciò è immorale per ambo parti!! Questi fatti creano dei precedenti dannosi all’intero ceto, contratto tra docente e comune è la legge e non altro. Non per < tetto della presente legge, ma per proteggere i deboli e i timidi co tro eventuali pressioni, e perchè gli egoisti non abbiano da poi eluderla a svantaggio dei loro colleghi, io appoggio caldamente proposta. Per la parte italiana della provincia si rende veramei necessaria. (La proposta viene

accettata con voti 77.) 31. Proposta, al § 47 b. « Fu fatta la proposta, che io appoggio, di modificare il § 47 i seguente modo : § 47. b) Pene disciplinari sono : a) la redarguitone; b) la privazione temperarla o duratura di un’aggiunta d’anzianità o delle aggiunte di anzianità nel una parte della stessa ; servizio ; c) la rimozione dalle funzioni di dirigente la scuola e la per dita della rimunerazione ad esse congiunta ; d) il licenziamento ....

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
(1979/1983)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 24 - 28. 1979 - 1983)
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Pagina 19 di 32
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: Abschlussaufnahme von: 1979,1-4 ; 1980,1-4 ; 1981,1-4 ; 1982,1-3 ; 1983,1-3 ; Vorhandene Dubletten: 1979,1-4 ; 1980,1-2. 4 ; 1981,1. 3-4 ; 1982,3 ; 1983,1-3<br />Ladiner in Südtirol. - 1979
Soggetto: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Segnatura: III Z 342/24-28(1979-83)
ID interno: 319179
Biotopi e zone umide Nei 39 biotopi della provincia si caccia. Il biotopo è il “luogo di vita,,, meglio di rigenerazione della vita selvatica. Si rammenta a proposito il fortissimo abbassamento numerico di flora e fauna minore, la destabilizzazione dei cidi naturali, lo squilìbrio creato dalla caccia. Si chiede la protezione integrale dei biotopi e delie zone umide della provincia. Parchi naturali La Provincia e per essa l’Assessorato tutela am biente, ha progettato la creazione di otto parchi

di caccia almeno agli uccelli ed ai pìccoli mammife ri entro il perìmetro dei cinque parchi naturali co stituiti in provincia di Bolzano. Strade Negli ultimi 15 anni sono state costruite 2500 km di nuove strade niella provincia e si progetta di costruire altri 2000 km. La riduzione del verde-ossigeno, l’intensificazione del traffico con le note conseguenze di inquinamen to sulle colture, sulle persone e quindi un ulteriore appesantimento della polluzione dell’aria; la costru zione non ottimale delle

natu rali, cinque dei quali sono stati realizzati finora e nei quali sussiste il divieto dì costruzione di impian ti e strutture turistiche non espressamente autoriz zate, ma vì è permessa la caccia contrariamente a quanto vietato espressamente dalla precitata legge 968 nazionale che la proibisce anche nei parchi na turali della nazione. Chiediamo, pertanto, in attesa del referendum — per l’applicazione del quale nelle regioni a statuto speciale deciderà la Corte costituzionale —, il divieto

più confacenti alla salute. Se la provincia autonoma donasse ai contadini dei masi una Jeep anziché allargare ed asfaltare ogni stradina, oltre al irisparmio di denaro pubblico si otterrebbe lo scopo di mantenere il più possibile lontano questo perìcolo e intatto l'ambiente. Industrie e Inquinamento Il momento partieoi annerite delicato per i “posti di lavoro,,, le condizioni ambientali dei posti di lavo ro; ii tipo di lavoro svolto dalle industrie attual mente esistenti nel 'territorio

dì funzionalità da par te dell’Autorità. Acque Nelle acque dei principali fiumi si riversano i li quami urbani, scarichi industriali e pesticidi in grande quantità. Anche i corsi d’acqua di montagna sono ricettivi degli scarichi deH’mtensa attività al berghiera, campeggi: quindi ancora responsabilità al turismo. E’ assolutamente indispensabile ohe la Provincia provveda nel più breve spazio di tempo al censi mento di tutte le risorse idriche e quindi a stabilire le relative zone di rispetto per sorgenti

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
-1997
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, 3/4)
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Pagina 93 di 114
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: 112 S. : Ill.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital.
Soggetto: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Segnatura: III Z 342/40(1997), 3/4
ID interno: 331947
hanno a cuore, della (nostra) scuola e so cietà, il presente ed il futuro, ma anche la dignità dell’umana intelli genza e della persona e non solo per gli abitanti di questa provincia. Quella facoltà, già collocata alla periferia, accuratamente staccata da un già minuscolo ipotetico cen tro universitario a Bolzano (tra costosissimi progetti commissiona ti e poi cancellati nello spazio di qualche mattino) avrebbe meritato da tempo più attenzione. E' lei, Scienze della Formazione, che ha riaperto

della Formazione, ma anche Lingue e Letterature Stranie re ed Economia. Il progetto fu reso molto cautamente pubblico nella primavera del '96. Questa è la principale caratteristi ca dei progetti intorno all’universi tà ed alla scuola in generale nella nostra provincia, purtroppo: miste ri, mercati, chiacchiere, fughe di notizie, colpi di scena, pettegolezzi intorno ad elaborazioni a volte anche promettenti. Per saperne qualcosa il cittadino partecipe della cosa pubblica è co stretto da anni

von Foerster "Wissen und Gewissen-Versuch einer Brücke”, Suhrkamp Verlag, Frankfurt am Main 1993, S.194) Se le idee, i contrasti, le fantasìe ed i miti intorno ad un'Università in AltoAdige-Sudtirol trovassero spazio, materializzate-rappresenta- te, in una sorta di galleria dei Ri tratti e delle Forme, potremmo ora sostare per guardare aH'indietro e dirci che forse "ci siamo": l’Uni versità starebbe per nascere in pro vincia - Provincia di Bolzano. Ma, guardando più attentamente ai modi in cui essa sta

prendendo forma (e lo stile ci appare ormai chiaro), non possiamo tacere di delusioni e preoccupazioni. A che gioco si gioca?...Questa domanda ci appare legittima ed attuale. Vorrei suggerire una riflessione particolare sulla facoltà dì Scienze della Formazione: c’è una grande urgenza di sguardi molteplici, disinteressati e generosi che pos sano riportare (forse) in primo pia na questa trascurata creatura. Chiedo che questa riflessione sia ripresa ed avviata in modo più de ciso e vivo da coloro che

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
(1971/1974)
Der fahrende Skolast ; 16. - 19. 1971 - 1974
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Pagina 14 di 24
Autore: Südtiroler Hochschülerschaft
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: Abschlussaufnahme von: 1971,1-4 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-4 ; 1974,1-3 ; Vorhandene Dubletten: 1971,1-3 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-5 ; 1974,1-3
Soggetto: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Segnatura: III Z 342/16-19(1971-74)
ID interno: 319173
, per lo più emotiva, e soprattutto con una visuale limitata ai confini della nostra provincia. Ho partecipato a tali convegni nella doppia veste di persona mistilingue e di responsabile di un partito, da un lato per soddisfare la naturale esigenza dì ciascuno dì una continua ricerca e conoscenza di se stesso, dall’al tro per trasferire nell'azione politica i risultati e gli obbiettivi che da un’analisi corretta dei problemi emer gono in altri termini per adeguare l’azione politica alla realtà e non

, e di favorire uno sviluppo economico, sociale e culturale delle popolazioni della provincia di Bolzano tale da arrestare l’emigrazione e remorragia di forze giovani e tale da evitare che le difficoltà che oggi già si incon trano possano' ricreare delle tensioni pericolose. Proporzionale etnica, obbligo del-la madre lingua, resi denza prolungata in provincia o in regione per poter ac cedere a dei diritti: sono palliativi per tamponare mo mentaneamente la situazione, sono altresì garanzie dove rose nei

merito agli studenti universi tari sutirolesi di aver voluto per primi affrontare un aspetto così peculiare e così vitale per le popolazioni della nostra regione. E’ stata una presa di coscienza della situazione, della realtà esistenti nella Provincia di Bolzano. E’ stato anche un atto di coraggio, perchè, abbando nando luoghi comuni divenuti ormai retorici ed irritanti, si sono voluti analizzare i problemi che interessano lo sviluppo di tutti i gruppi etnici conviventi nel Sudtirolo. Il convegno

, di espe rienze fra popolazioni etniche diverse è un fatto alta mente positivo, perchè favorendo la reciproca conoscen za, è in grado di eliminare sospetti, timori e anacroni stici pregiudizi. E’ in definitiva una valorizzazione della sensibilità umana. Il fatto maggiormente positivo di queste giornate è stato proprio quello di aver creato la possibilità di esa minare insieme un problema che è comune a tutti e tre i gruppi etnici della provincia: quello appunto della lingua. E’ certamente assai

Impressioni sui convegno di studi della SH Sono stato a suo tempo un sostenitore delle iniziative che in questi due anni la SH ha intrapreso, per affrontare ed analizzare il problema della convivenza dei gruppi etnici nel Sudtirolo, sia come problema generale che come insieme di problemi particolari, perchè per la mia condizione di mistilingue ero convinto che molti di quel li che sì considerano « gravi problemi » in realtà sono tali solo perchè essi sono visti da un’angolatura partico lare

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Pagina 11 di 374
Autore: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl. des Landesschulrathes
Descrizione fisica: XVI, 356 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. u. ital.
Soggetto: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Segnatura: II 108.400
ID interno: 598805
diversi sistemi di banchi, di lavagne e di altre suppellettili scolastiche. L’esposizione ebbe gran numero di visitatori e fu generalmente apprezzata. Quale ricordo duraturo della medesima ogni scuola della provincia ricevette il quadro patriottico « Eroi Tiro lesi del 1809 », che il pittore tirolese prof. Francesco de Defregger aveva dedicato all’ esposizione. Alla prima conferenza provinciale straordinaria dei maestri fu anche concesso di porgere a Sua Maestà l’Imperatore per mezzo d’ima propria

, e di rispondere benignissi mi a mente all’allocuzione del capo della deputazione colle seguenti parole : « Accolgo con vero piacere l’espressione dei sentimenti di fedeltà 6 dì gratitudine del ceto magistrale tirolese. « A voi è affidata la gioventù della provincia. Siate in ogni tempo ricordevoli della nobile meta, ma anche della grave respon-

xiv Kurz Francesco, maestro dirigente a Kufstein, Lorenzoni Luigi, maestro a S. Michele, Mariacher Carlo, maestro civico a Bruneck, Micheli Carlo, maestro dirigente a Sacco, Platter Ugo, maestro civico a Innsbruck, Waxstatter Giuseppe, maestro dirigente a Kirchbichl, Zecchini Adamo, maestro dirigente a Riva. Secondo il § 19 dell’Ordinanza ministeriale degli 8 maggio 1872 l’ispettore scolastico provinciale D.r Giovanni Hausotter aveva da tenere la presidenza della giunta permanente

. dell’occasione della prima conferenza provinciale straordinaria un comitato di maestri e di maestre del distretto scolastico civico di Innsbruck con sovvenzione dell’i. r. Luogotenenza preparò un’espo sizione di mezzi didattici nelle sale dell'i. r. istituto magistrale. L’im presa trovò zelante cooperazione tra maestri, amici della scuola e industrianti, così che si potè approntare in breve tempo una copiosa collezione di mezzi didattici per tatti gli oggetti d’insegnamento della scuola popolare, e dei

deputazione l’omaggio del ceto magistrale tirolese e insieme il suo ringraziamento per la sanzione delle nuove leggi sco lastiche provinciali. Sua Maestà si è graziosissimamente degnata di ricevere il 29 settembre, alle udienze generali nella corte, la deputa zione della conferenza composta del presidente D.r Giov. Hausotter, ispettore scolastico provinciale, del suo sostituto ispettore scolastico provinciale G. Stanger e dei membri della giunta L. Haselsberger, Fr. Kurz, C. Micheli e Ad. Zecchini

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Pagina 22 di 374
Autore: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl. des Landesschulrathes
Descrizione fisica: XVI, 356 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. u. ital.
Soggetto: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Segnatura: II 108.400
ID interno: 598805
19 giugno e dei 22 ottobre 1899 fu fatto quindi per questa conferenza pro vinciale il seguente regolamento interno: § 1. Preside della conferenza provinciale dei maestri è quel- l’i. r. ispettore scolastico provinciale, che sarà a ciò invitato dall'i. r. consiglio scolastico provinciale. Questi nomina il vicepreside. § 2. La conferenza sceglie due segretari, l’uno dai rappresen tanti i maestri dei distretti tedeschi, l’altro da quelli dei distretti italiani della provincia. Gli eletti sono obbligati

da parte della giunta permanente, qualora ciò non fosse deliberato con una pluralità di due terzi dei voti. § 5. La discussione ha luogo in due sezioni, delle quali l’una abbraccia i membri dei distretti tedeschi, l’altra quelli dei distretti italiani della provincia. Le pertrattazioni della sezione tedesca sono dirette dal preside, quelle della sezione italiana dal vicepreside. 0- gnuno di essi chiama dal seno della propria sezione un sostituto per la presidenza nella medesima. Segretario della

La conferenza provinciale straordinaria dei maestri tenuta addì 27 settembre 1893 conchiuse ad unanimità di eleggere uno dei due segretari dai rappresentati dei distretti tedeschi e uno da quelli dei distretti italiani, ed inoltre che la giunta permanente fosse composta di 9 membri, 5 dei distretti tedeschi e 4 dei distretti italiani. La giunta permanente raccomandò di osservare questo conchìuso anche nella conferenza provinciale dell’anno 1899. Ideilo sedute della giunta permanente dei

ad accettare reiezione, se non erano rivestiti di questa funzione onorevole durante il periodo scorso. I segretari tengono i protocolli ufficiali delle singole sedute, ì quali contengono gli oggetti della pertrattazione, le proposte e le deli berazioni prese. I protocolli vengono preletti nella prossima seduta e, ottenuta l’approvazione, sono firmati da chi la presiede. Per ap provare il protocollo dell’ultima seduta, si scelgono in essa quattro membri, due dai distretti tedeschi e due dagli italiani

. § 3. Il preside nomina due ordinatori, l’uno dai membri te deschi, l’altro dai membri italiani della conferenza quali organi della corrispondenza fra chi dirige le sedute e i singoli membri che vi intervengono. § 4. Gli oggetti da discutersi sono in genere stati fissati e ri partiti negli ordini del giorno delle singole sedute già prima del principio della conferenza. Spetta però alla medesima dì ampliare l’or dine del giorno, ma non ò ammessa la discussione di un nuovo oggetto senza previa discussione

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Pagina 129 di 152
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Soggetto: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Segnatura: III Z 342/40-41(1995-96)
ID interno: 319184
fa in chiave politica. L’aumento delle sole borse di studio per l’estero te desco avrebbe certamente destato sospetti, avreb be dato l’impressione di una politica dell’istruzione, che la provincia ovviamente aveva paura di dare. Per evitare ciò la provincia ha sempre rifiutato di dare ascolto alla richiesta dell’ASUS/SH di aumen tare le borse dì studio per l’estero tenendo conto della svalutazione della lira. Una borsa di studio “giusta” ed equa secondo noi dovrebbe essere tale da permettere ovunque

, ob diese Stipendien den hier erwähnten Grundanforderungen entsprechen und je nach Ergebnis für das Studienjahr 1996/97 Vor schläge im Landesbeirat einzubringen. Gerhard Janser Nuovi orari d’apertura dell’ufficio ASUS/SH a Bolzano: da lunedì a venerdì: dalle 14.00 alle 17.00 lunedì, mercoledì e venerdì: dalle 9.00 alle 12.00 Attenzione: martedì e giovedì mattina l’ufficio rimane chiuso al pubblico Borse di studio 1995/96 Con il bilancio di previsione complementare di luglio la provincia ha aumentato di due

miliardi l’importo stanziato per le borse di studio di studenti/esse che frequentano l’università all’estero. L’intervento del- l’ASUS/SH presso il presidente della giunta sembra aver dato frutti, dato che fino a questo momento l’au mento delle borse di studio riguardava solamente l’inflazione in Italia. Questo aumento comporterà un dislivello tra le borse di studio tra chi studia in Italia e chi studia all’estero: la categoria più alta per l’anno accademico 1995/96 raggiungerà Lire 8.360.000.- (Italia

) e Lire 9.600.000.- (estero). Per quelli che fre quentano un’università in Austria o in Germania si gnifica che la borsa di studio dopo il cambio avrà ora il valore della borsa di studio di tre anni fa (!). C’è da ricordare il fatto che fino ad ora l’aumento differenziato e disuguale delle borse di studio era stato dichiarato non fattibile per motivi giuridici. Que sto ostacolo ora non sembra più essere valido. Per questo motivo emerge la possibilità di interpretare le esitazioni di poco tempo

, in Ita lia come all’estero, di poter studiare; precisamente vorremmo che con la borsa di studio della fascia più alta fosse possibile permettersi un’abitazione ade guata e un tenore di vita minimo, senza essere ob bligati a lavorare durante gli studi. Il lavoro andrebbe altrimenti ad aumentare gli anni di studio previsti. Ora spetta all’ASUS/SH e agli studenti stessi verifi care se queste borse di studio corrispondono alle esigenze base sopra elencate, e a seconda del risul tato proporre alla

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
(1979/1983)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 24 - 28. 1979 - 1983)
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Pagina 18 di 32
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: Abschlussaufnahme von: 1979,1-4 ; 1980,1-4 ; 1981,1-4 ; 1982,1-3 ; 1983,1-3 ; Vorhandene Dubletten: 1979,1-4 ; 1980,1-2. 4 ; 1981,1. 3-4 ; 1982,3 ; 1983,1-3<br />Ladiner in Südtirol. - 1979
Soggetto: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Segnatura: III Z 342/24-28(1979-83)
ID interno: 319179
torio della provincia e cioè all’interramento gradua le e sistematico e quindi alla distruzione di una vasta zona (10 ettari) per rimpianto di meli, deno minata “Palude della volpe — Fuehsgrab,,, di pro prietà del comune di Appiano, per la quale sul libro del Ministero dell'Agricoltura e Foreste "La tutela naturalistica del territorio pubblico,, è raccomanda ta — a pagina 163 — la protezione integrale perché oltre ad essere importante come "zona umida,, e quindi habitat pei - uccelli stanziali

e di passo, era Phabitat di una rarissima orchidea — probabilmente unica in tutte. le Alpi — e precisamente da Liparis I ceselli. Potremmo fare qui un lungo elenco di zone di strutte per fini politico-consumistici e speculativi con notevoli danni ambientali entro i confini della nostra provincia, anche se l'ecologia non può essere contenuta entra confini sia. pur etnici. Non si può negare alia provincia autonoma e, quindi, agli Assessorati alla Tutela ambiente e Agri coltura e foreste un certo frenaggio

. I tentativi e gli studi della provincia sulla lotta integrata non danno finora risultati positivi in quanto l’agricoltore non recepisce che parzialmente. Succede come all’automobilista il quale sa che in un viaggio in macchina da Milano a Roma consumerà ossigeno quanto un uomo in 70 anni di vita, riflette, poi prende la macchina per andare in 'ufficio a 10 minuti da casa — considerando certe comodità non discutibili. II WWF chiede, quindi, maggior coscienza per i i problemi deU’agricoltura, incentirazione

, ma itale sensibi lità è rivolta spesso agli effetti e non alle cause ed è con una sorta di rassegnazione a ragioni inelutta bili che si giustifica l'avanzamento della degradazio ne ambientale. Agricoltura — Frutticoltura In fondovalle vi è una intensa monocoltura del melo e della vite con largo uso di pesticidi di cui, gli uffici preposti, consigliano un uso moderato e prodotti meno tossici dei tradizionali. Manca tutta via un. adeguato piano di controllo e quindi l’agri coltore è libero di coltivare

assoluto di caccia agii uccelli in considerazione anche della Direttiva europea aprile 1979 per la loro protezione, la cui scadenza per l’adozione è nel prossimo aprile. Tale direttiva giace da due anni, quindi, nei cassetti dei Ministeri. Il decadimento della qualità delle mele prodotte, nonostante l’aspetto cosmetico da "mela, di Bianca neve,, è da imputarsi alla concimazione chimica; lo scarso contenuto in minerali e i gravi problemi di conservazione non vanno ignorati e trascurati ulte riormente

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Pagina 84 di 374
Autore: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl. des Landesschulrathes
Descrizione fisica: XVI, 356 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. u. ital.
Soggetto: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Segnatura: II 108.400
ID interno: 598805
alle domande proposte, interessai gli onorevoli i. r. Ispettori scolasti ci della parte italiana della Provincia, i quali gentilmente corrispo sero riferendomi ciò che qui ini permetto di ripetere. «L’i. r. ispettore scolastico distrettuale della Yalsugana : Da 8 anni fungo quale ispettore scol. distr., durante i primi 6 pei distretti polìtici di Gavatese e di Primiero, nei due ultimi pel distretto di Valsugana (Borgo). In nessuno dei tre distretti ho mai conosciuto alcuna scuola festiva o di ripetizione

, perchè non ne esi stevano nè ne esistono presentemente; quindi rispondo negativamente alla sua domanda, ed osservo che non è a desiderare che vengano introdotte ove non esistono, e sono assolutamente da sopprimersi le esistenti. Questo è il mio parere, condiviso dalla generalità dei maestri della parte italiana della Provincia, Germano Greif.

istruzione ed educazione della gioventù, l’erezione di biblioteche scolastiche, idea questa appoggiata dai maestri del distretto, come espressamente dichiararono in una conferenza delle Società magistrali dì Tal di Non e di Sole nel mese di aprile del 1896. « I presidi degli altri due distretti di Rovereto e di Ampezzo non fecero veruna esplicita dichiarazione. « Per avere un’idea possibilmente esatta dello stato delle nostre scuole festive nell'ultimo anno scolastico 1898-99, e rispondere quindi

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Pagina 359 di 374
Autore: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl. des Landesschulrathes
Descrizione fisica: XVI, 356 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. u. ital.
Soggetto: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Segnatura: II 108.400
ID interno: 598805
. «Riguardo ai quartieri c’è però ancora un altro guaio. I comuni della parte italiana della provincia (della parte tedesca non so) hanno trattato generalmente male i maestri in fatto di quartiere. Molti co muni hanno offerto ai maestri quartieri inabitabili o non confacenti alla posizione del maestro. Moltissimi maestri furono costretti ad ac cettare contratti ed importi avvilitivi, cioè, invece dell’avverso legale fior. 30, 25, 10 ed anche 7, per- non abitare un quartiere indecente, malsano o non aver

italiana della provincia. Appoggio anche l’ag giunta: Nel caso che il comune abbia un’ abitazione propria pel docente, spetta al Consìglio scolastico di strettuale, dopo sentito il medico distrettuale, il giudicare se essa corrisponda pienamente alle pre scrizioni.

liti o dispiaceri. «Insomma nella parte italiana il § 57, si può dire che non andò in vigore e che vi si supplì con contratti. Fu ed è tuttora il focolaio dei dispiaceri. La causa di tutto questo 6 il fatto, che il quartiere stabilito dal § 57 è, come si disse, insufficiente, che i comuni della parte italiana non hanno quartieri appositi pei maestri, e che Favverso stabilito non è relativo al valore reale dei quartieri nelle singole lo calità. «A ogni persona è cosa più grata l’avere l’indennizzo

in denaro anziché il quartiere in natura per poter accontentare il proprio bi sogno e il proprio gusto. L’essere costretti ad abitare un quartiere, che non sodisfa ai bisogni, o che non piace, è come essere in prigione. « Appoggio perciò la proposta in tutta la sua estensione e non pongo dubbio che venga approvata dall’Eco. Dieta, perchè non si oppongono nella maggior parte dei casi difficoltà pecuniarie, ed è e- ridente l’assoluta necessità della modificazione del § in parola al meno per la parte

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
(1971/1974)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 16 - 19. 1971 - 1974)
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Pagina 22 di 44
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: Abschlussaufnahme von: 1971,1-4 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-4 ; 1974,1-3 ; Vorhandene Dubletten: 1971,1-3 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-5 ; 1974,1-3
Soggetto: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Segnatura: III Z 342/16-19(1971-74)
ID interno: 319173
il gruppo linguistico italiano, per niante entusiasta del compromesso politico raggiunto,-ha compreso l'utilità dell'insegnamento della lingua tedesca nelle scuole e che la conoscenza delle due lingue è una delle condizioni essenziali per poter continuare a vivere nel la provincia. Ma non si è ancora sentita, salvo le solite rare ecce zìoni di pochi isolati, l'esigenza di conoscere la storia locale, la dimensione socio-economica della provincia nel quadro dei rapporti fra l’Italia, l'Austria e la Germa

attraverso gli italiani mandati in provincia. Il gruppo italiano era in un certo senso un gruppo colo nizzatore, Nel dopoguerra il grup po linguistico italiano è stato an cora l'appendice delle scelte cul turali nazionali, ma ha dovuto affrontare in maniera nuova il problema dei rapporti con l'altro gruppo al quale venivano ricono sciuti i diritti fondamentali. In realtà il gruppo linguistico italiano non ha affrontato questo problema che in termini astratti, mentre la questione dì fondo era impostata

nei confronti della cui tu-, ra dell'altro gruppo nè site posto mai seriamente il problema delle minoranze linguistiche, lasciando quindi aperta la strada alla con trattazione -meramente politica. Si potrà obbiettare che nel gruppo linguistico italiano molti si sono dimostrati disponibili all'istitu zione di - scuole bilingui aperte in differentemente ai due gruppi e al_ la realizzazione di una vita reli giosa comune ai due gruppi oltre che a manifestazioni culturali co muni e che il gruppo

di lingua te desca ha in genere opposto rifiuti piu o meno decisi, .Ma quelle prò- poste non erano probabilmente ac cettabili perchè in un ambiente cittadino come quello di Bolzano, una scuola bilingue, per'motivi fa vilmente intuibili, si sarebbe tra dotta in un involontario strumento di assimi1 azioneo Cosicché viene da pensare che tali proposte po tranno forse essere accolte soltan to in una situazione che veda iT gruppo di lingua tedesca più sicu ro della sua forza, E ’ certo che solo dì recente

ni a, he.nuove generazioni che crescono negli ambienti cittadini .possono trovare un punto d’incontro sul piano della civiltà dei consumi che produce un livellamento degli atteggiamenti e degli ideali, ma è innegabile che le strutture domi nanti della cultura locale non as secondano questi incontri che re stano perciò privi di una mediazte ne culturale. Che le nuove genera zioni dei due .gruppi possano appa rire spregiudicate agli attuali cinquantenni, è fuori di dubbio;ma non tutto il nuovo è consistente

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
(1986/1987)
Der fahrende Skolast ; 31. - 32. 1986 - 1987
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Pagina 37 di 51
Autore: Südtiroler Hochschülerschaft
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: Abschlussaufnahme von: 1986,1-3 ; 1987,1-3 ; Vorhandene Dubletten: 1986,1<br />Frauenskolast. - 1986
Soggetto: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Segnatura: III Z 342/31-32(1986-87)
ID interno: 319181
, hanno fondato delle società e dei consorzi — vedi quello del Superski Dolomit — che non guarda chiaramente alla provincia di appartenenza. Se non abbiamo la possibilità di avere l’ammissione alla provin cia di Bolzano, richiesta che 5 comuni fassalii hanno già fatto 14 anni fa, abbiamo sempre la possibilità di andare d’accordo tra Ladini per gli interessi del territorio e della popolazione che lo abita. Skolast: Vi sentite discriminati nei confronti del resto della po polazione della provincia

di Trento? Anesi: I 5 comuni della valle di Fassa, onde superare proprio questo senso di discriminazione, di frustrazione, anche a livello legislativo, dederso di chiedere l’ammissione alla provincia di Bolzano. Abbiamo detto — al tempo ero consigliere comunale — dal momento in cui siamo in Sudtirol, godiamo delle stesse leggi dei Ladini di Bolzano. La gente questo handicap lo sente. E se 15 anni fa questa era una cosa di poche persone che veniva no chiamati «esaltati», che avevano una sensibilità

torio, questo ambiente è stato dichiarato una delle cento mera viglie del mondo dall’UNESCO e sarebbe assurdo che questo territorio venga spartito amministrativamente in modo cosi di stanziato uno dall’altro, per cui quello che si fa a Bolzano non si sa a Trento e viceversa. Nel campo dei trasporti e della viabilità, come anche a livello turistico, dove non esìste coordinamento nelle varie iniziative, succedono cose turche: I privati che sono notoriamente più intelligenti dell’ente pubblico

la compagnia degli Schutzen della Val di Fassa, costituita nel 1985 a Moena. Skolast: Come direttore dell’azienda di soggiorno di Canazei hai formato per lunghi anni l’avvenire della valle e sei corre sponsabile nel bene e nel male dello status quo. Anni d’oro per la realtà turistica di valle, anni che però hanno significato Tasse to indiscriminato verso l’ambiente e la stessa qualità di vita. Anesi: Corresponsabile nel bene e nel male? Io sono diventato direttore dell’azienda per sbaglio, non sono

di Fassa è senz’altro un fatto positivo, ciò che è negativo è l’assalto indiscriminato. Gli ecolo gisti si scagliano eccessivamente contro i servizi che vengono of ferti al turista — vedi funivie, i servizi che lo qualificano — pi uttosto che sui tanti edifici costruiti. La rovina di un posto è la speculazione edilizia, la costruzione delle stazioni in quota, della I seconda casa. La difesa culturale c’è stata di più in Alto Adige, soprattutto nelle valli ladine, non sempre per una maggiore

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Pagina 357 di 374
Autore: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl. des Landesschulrathes
Descrizione fisica: XVI, 356 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. u. ital.
Soggetto: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Segnatura: II 108.400
ID interno: 598805
dì educatori della gioventù, spetta indubbiamente lo stesso onorario che ricevono gli impiegati dello Stato e della Provincia appartenenti alle ultime classi di rango, la prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri ritiene ben giu sta la preghiera, che vengano sodisfatti i desideri contenuti nella Pe tizione sterzingheriana, secondo i quali ai docenti, che hanno dato Te sarne di abilitazione, deve venir accordata la stessa paga che perviene agli impiegati dello Stato o della Provincia appartenenti

— 344 — -i- * -i- Le proposte del relatore italiano corrispondano nel loro complesso a quelle del relatore tedesco, la cui motivazione fu da lui espressa nella forma della seguente Risoluzione : « Considerato che, come in ogni stato, così in modo particolare nella professione d’insegnante è necessario che l’esercizio del proprio impiego procuri contentezza e tranquillità d’ animo, e che a queste pregiudicano essenzialmente le cure per il mantenimento; " considerato che il maestro specialmente

alle ultime classi di rango. Medesimamente la prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri aderisce alle altre preghiere della Petizione sterzingheriana e specialmente ritiene di assoluta necessità il miglioramento delle pen sioni delle vedove e degli orfani, poiché colla presente pensione sta bilita dalla legge e tanto più in causa del rincaro dei mezzi di sussi stenza nel Tirolo, sentito e riconosciuto da tutti, riesce assolutamente impossibile il poter campare. Inoltre la Conferenza provinciale

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
(1971/1974)
Der fahrende Skolast ; 16. - 19. 1971 - 1974
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Pagina 15 di 24
Autore: Südtiroler Hochschülerschaft
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: Abschlussaufnahme von: 1971,1-4 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-4 ; 1974,1-3 ; Vorhandene Dubletten: 1971,1-3 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-5 ; 1974,1-3
Soggetto: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Segnatura: III Z 342/16-19(1971-74)
ID interno: 319173
nazionalità, ma imo strumento di progresso 1 co sciente, civile ed intelligente. La lingua materna deve poter vivere autonoma, deve mantenere i suoi valori di civiltà, ma non. deve diventare uno strumento di sopraffazione etnica. Accanto' alla lin gua materna la seconda lìngua, da apprendimento ag giuntivo e scarsamente motivato, deve poter svilupparsi spontaneamente. La realtà della nostra Provincia rifiuta una seconda lingua con fini esclusivamente utilitaristici, perchè in quest’ultima maniera non

contribuirebbe alla reciproca conoscenza e comprensione. Un bilinguismo così inteso può portare ad un miscu glio di culture o alla perdita di parte delle proprie caratteristiche ? E’ evidente che se ogni lingua è espressione di una particolare civiltà, l’armonica conoscenza delle lingue parlate nella nostra Provincia, porta di conseguenza alla accettazione anche dell’altra civiltà. Senza questa accet tazione il discorso linguistico, ai fini della comprensione, resta sterile ed artificioso. Questo fatto non

rappresenta però un danno per lo sviluppo della persona. La cultura non ha infatti con fini, steccati, pregiudizi; la cultura è diffusiva e si apre all’uomo indipendentemente dal gruppo al quale ap partiene. Possedere due o più strumenti di comunicazione non costituisce perciò alcun pericolo; è fattore invece di ar ricchimento spirituale e di apertura mentale. Spetta perciò alla Provincia avviare, nel rispetto re ciproco, le possibilità di collaborazione viva, intelligente e realistica. E’ questo

un atteggiamento degno della persona uma na; la realtà delle cose esige ormai dì vedere e di agire non più mitologicamente, ma antropologicamente. Si devono eliminare gli ostacoli che impediscono una reale convivenza: restare nel dubbio, nel timore, nel pre giudizio, è atteggiamento sterile, mortificante e significa non avere capito il ruolo della nostra Provincia. Il convegno organizzato dalla Hochschùlerschaft è scatturito proprio dall'esigenza di vedere con chiarezza nel futuro delle nostre popolazioni

. E’ una realtà che si è potuta riscontrare anche durante le giornate del convegno. La lingua, nella nostra particolare situazione, non è solo espressione del proprio' mondo, della propria esperienza, ma mezzo per comunicare, per comprendere i valori, le caratteristiche, la cultura dei gruppi linguistici. Significa questo assimilazione o integrazione di uno dei gruppi etnici? Significa essere realisti, adattarsi cioè alla realtà del la nostra regione: il bilinguismo non è un compromesso fra due

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
1900
Bericht über die erste ordentliche Tiroler Landes-Lehrerconferenz zu Innsbruck am 24.-26. October 1899 = Relazione sulla prima conferenza provinciale ordinaria dei maestri del Tirolo tenuta a Innsbruck il 24, 25, 26 ottobre 1899
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Pagina 356 di 374
Autore: Tiroler Landes-Lehrerconferenz <1, 1899, Innsbruck> ; Hausotter, Hans / erstattet von dem Vorsitzenden Hans Hausotter ...
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl. des Landesschulrathes
Descrizione fisica: XVI, 356 S.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. u. ital.
Soggetto: g.Tirol ; s.Schule ; z.Geschichte 1899<br>g.Tirol ; s.Lehrer ; z.Geschichte 1899
Segnatura: II 108.400
ID interno: 598805
— 343 sezza di personale abilitato all’insegnamento nella parte italiana della provincia è tale, che se non ci fosse questa classe di maestri, reste rebbero senza docente 239 scuole. Appoggio anche questa proposta. 33. Proposte, al § 56. a) « Gli aumenti decennali vengano cambiati in aumenti quin quennali e decorrano dall’attestato di abilitazione.» b) « Venga eliminato il II capoverso del § 56, che tratta degli aumenti quindecennali. » «Trovo giusto e ragionevole l’appoggiare queste proposte

momento dell’ attestato di abilitazione e non dalla no mina definitiva, La definitività non era cosa che stesse in balia dei maestri; molti comuni per sfuggire le conseguenze d’incoiato la ne garono ai loro maestri, e l’ordinamento provvisorio sussistente nella provincia fino ai 30 aprile 1892, non era tale da favorire la defini tività. La legge stessa dei 1892 ammetteva il 1897 come anno di ter mine nell’attuazione della legge. Con gli aumenti quinquennali, accor dati eventualmente in base

. Non c’è provincia in tutta la Monarchia che abbia regolato gli aumenti di anzianità a decenni e a quìndecenni, e questo basta per dimo strare che questa disposizione è per lo meno strana. «E stato già più volte dimostrato che le disposizioni del III ca poverso di questo paragrafo hanno trascurato i maestri vecchi, quei maestri, che per aver insegnato in un tempo in cui i salari dei do centi erano mercedi irrisorie, hanno dovuto sovraccaricarsi di lavori accessori e menare una vita di stenti

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
(1984/1985)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 29 - 30. 1984 - 1985)
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Pagina 30 di 100
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: Abschlussaufnahme von: 1984,1-4 ; 1985,1-2 ; Vorhandene Dubletten: 1984,1. 3-4
Soggetto: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Segnatura: III Z 342/29-30(1984-85)
ID interno: 319180
lo psichiatra ha senza farselo porta via e per non farselo portar via si allea con tutto il mondo. Prima, mentre SchöIIberger parlava della situazione a Bolzano, mi veniva iti mente la storia della provincia di Pordenone. Pordenone è una provincia che esiste dal 1970, perchè prima faceva parte della provincia di Udine. Prima del 1970 i malati di Pordenone andavano all’ospedale psichiatrico di Udine. Quando è nata, la provincia si è chiesta cosa fare, se continuare a usare l’ospedale psichiatrico di Udine

il massimo potere possibile è necessaria. Poi sono necessarie le alleanze politiche. 10 ho molta ammirazione per un collega ed amico di Brema, voi immaginate in Norddeutschland, molto rigida, con un potere socialdemocratico, che non è un megadirettore, è un giovane della nostra età e ha la capacità e la forza morale di mettere in difficoltà tutti i suoi capi gerarchici e di allearsi direttamente col potere politico per fare delle cose, anche piccole inizialmen te; stanno cercando di smontare un piccolo

, o se fare un ospedale psichiatrico a Pordenone. La provincia dì Pordenone, assieme all’unico Psichiatra neoassunto, un certo Schitta, che aveva lavorato a Gorizia con Basaglia, decisero di non fare ne una cosa ne l’altra, ma semplicemente di aprire dei servizi territoriali e di riportare a Pordenone i malati cronici. Certamente Pordenone non mandava i malati in Nordtirolo, perchè questo è un altro problema che in più avete, e non so come risolverlo. SH; Es freut uns, daß wir die ersten

17
Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
(1986/1987)
Der fahrende Skolast ; 31. - 32. 1986 - 1987
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Pagina 36 di 51
Autore: Südtiroler Hochschülerschaft
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: Abschlussaufnahme von: 1986,1-3 ; 1987,1-3 ; Vorhandene Dubletten: 1986,1<br />Frauenskolast. - 1986
Soggetto: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Segnatura: III Z 342/31-32(1986-87)
ID interno: 319181
dell’Alto Adige, dimenticandosi che anche nella provincia di Trento vivono dei Ladini. Tra l’altro lo statu to della regione Trentino-Alto Adige paria di un gruppo linguistico-etnico Ladino. In provincia di Trento non si può parlare di tutela delle minoranze linguistiche come si fa in Alto Adige: neanche pallate di lingua d’ufficio, nè di autonomia (abbiamo l’autonomia di tutti Trentini verso lo stato), non esi ste alcun tipo di «Proporz», non esisterà mai, anche se dovesse essere riconosciuto il gruppo

sca conte lingue madri, cresce con tre lingue contemporanea mente. Skolast: Cosa vogliono ì Ladini? Anesi: Vogliamo una fonna giuridica come nell’Alto Adige! Anche se non dobbiamo dimenticarci dei Ladini della provincia di Belluno, una zona dimenticata e una minoranza trascurata. In questo contesto mi sono fatto promotore di una iniziativa che ha già istituito un comitato interladino, inter dolomitico, promosso e composto dagli assessori alla cultura delle provincie di Trento e Bolzano e dalla

Ladino, perchè saremmo si e no il 2% di una popolazione provinciale. Fino ad adesso, non essen doci un censimento in proposito, siamo considerati «Italiani». Esistono si delle popolazioni «ladine», ma non godiamo di tute la del gruppo; questa minoranza gode esclusivamente di una va lorizzazione culturale. Skolast: Avete anche voi paura dell’«Interethnische Unterwan- derung», visione che giustifica alcuni esponenti della SVP a po sizioni apologetiche? Anesi: In Trentino c’è il grande pericolo — che

18
Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
(1979/1983)
Der fahrende Skolast ; 24. - 28. 1979 - 1983
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Pagina 39 di 50
Autore: Südtiroler Hochschülerschaft
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: Abschlussaufnahme von: 1979,1-4 ; 1980,1-4 ; 1981,1-4 ; 1982,1-3 ; 1983,1-3 ; Vorhandene Dubletten: 1979,1-4 ; 1980,1-2. 4 ; 1981,1. 3-4 ; 1982,3 ; 1983,1-3<br />Ladiner in Südtirol. - 1979
Soggetto: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Segnatura: III Z 342/24-28(1979-83)
ID interno: 319179
camma primo dell’articolo 18 del De creto del Presidente della Repubblica (DPR) 752/1976. ultima versione: "La dichiarazione di appartenenza ad uno dei tre gruppi linguistici viene resa e sottoscritta nel censimento generale della popolazione da ogni cittadino maggiorenne residente in provincia di Bolzano o dal legale rappresentante,,. Aggiunge il comma secondo: "Copia della dichiarazione rimane al dichia rante mentre l'originale viene conser vato nel comune di residenza che, salva a tutti gli

implicitamente anche esclusivo. Non risulta quindi del tutto chiaro come, dopo il DPR 216/1981, i non residenti in provincia di cui all’articolo 16 del DPR 752/1976, ovviamente introdotti per non creare differenze di tratta mento fra cittadini, possano parteci pare ai concorsi banditi. Tutto questo sviluppo è confermato dalla campagna per il censimento svolta dalla SVP, Quello che doveva essere una dichiarazione diviene un "Bekemitnis,, (professione di fede). Ai Presidente di questo partito e della Giunta

fattispecie che non può non ricordare l’articolo 6 (Imposizione di marchi o segni distintivi) della legge 962/1967, prevenzione c repressione del delitto di genocidio. Anche qui sembra utile rilevare che il decreto del 1976 non prevedeva an cora un uso legittimante della dichia razione sotto considerazione, tale principio fu introdotto alcuni mesi più tardi con. il DPR 104/1977, che in questo senso modifica il DPR 752/1976 nello specifico caso degli esami di bi linguismo. L’uso legittimante diviene

conseguenze a suo dire implicite, il Presidente della Giunta provinciale vuole perfino farsi legittimare dall'or- dinamento della Repubblica il disco noscimento dì una serie di diritti fondamentali dell’uomo, rigettando sul non dichiarante la responsabilità del fatto. In pratica egli minaccia espres samente la perdita dei diritti civili laddove [’ordinamento vigente prevede al massimo un’ammenda, del resto di assai dubbia applicazione. Laddove la Costituzione (articolo 3), lungi da far dipendere

l’uguaglianza dei diritti da un obbligo dei cittadino, ne fa un obbligo degli organi della Repubblica, dunque anche dello stesso Presidente dì Giunta provinciale. Del resto ’’ob bligo risulta esteso anche alla Re pubblica austriaca, giusto il primo capoverso dell’Accordo di Parigi, ca poverso che è anche elemento portan te delle risoluzioni delle NU sull’Alto Adige, nelle quali è stato introdotto contro le originali intenzioni del l’Austria stessa: "Considerando che il detto Accordo istituisce un sistema

19
Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
(1995/1996)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 40 - 41. 1995 - 1996)
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Pagina 21 di 113
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: Enth.: 1995, Nr. 1/2 - 3/4 ; 1996, Nr. 1/2 - 3/4<br />Universität in Südtirol : Vortragsreihe und Podiumsdiskussion = Università in Alto Adige. - 1995<br />Frauenhaus zwischen Autonomie und Anpassung : Tagung, Bozen 17. 9. 1994 = Casa delle donne tra autonomia e adattamento. - 1995<br />50: unvergessen = 50: dimenticare mai. - 1995
Soggetto: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Segnatura: III Z 342/40-41(1995-96)
ID interno: 319184
ed i procedimenti legali. La “metodologia dell’accoglienza”, elaborata in questi anni dall’Associazione, è la sintesi della teoria e della pratica quotidiana. È stata elaborata ed approfondita nei momenti di riflessione e di progettualità collettiva ed oggi è il cardine su cui le attività ruotano, ha prodotto anche un insieme di vincoli basilari per tutte: la segretezza assoluta e l’anonimato, il consenso della donna per ogni iniziativa, la non valutazione delle donne e dei loro percorsi, l’utiliz

lavoro ha avuto negli anni. L’ipotesi iniziale era molto complessa, e nasceva da un dubbio: è possibile coniugare la pratica politica di relazio ne con i bisogni di donne in gravi difficoltà? È possibile costruire un luogo di forza a partire da situazioni in cui le donne sì trovano in condizione di dipendenza, subordina zione, pericolo grave? Quanto della nostra pratica, esperienza, passione per le donne può essere utile? Quali le forme, quali le risorse da utilizzare, da cercare, da mettere in rete

ai suoi obiettivi ai suoi tempi di decisione, al suo consenso, pur esprimendo il nostro parere, il possi bile progetto che insieme possiamo costruire.Sui suoi im prescindibili bisogni abbiamo costruito la nostra organiz zazione, il modo dì cercare risorse e di entrare in relazione con ii mondo dei servizi sociali, delle istituzioni. Il Centro dì Accoglienza è una struttura complessa che offre collo qui di accoglienza e consulenze specialistiche (legali, psi cologiche, di orientamento) con una equipe

fra mattina, pomerig gio e sera con ruoli di coordinamento e di affiancamento alle donne. In quattro mesi, dopo una prima fase di rassi curazione e riposo, è possibile fare un esame di fattibilità del progetto iniziale, avviare soluzioni e mettere in gioco tutte le risorse, possibili della donna e nostre per recupera re casa, lavoro, tranquillità per ì figli, relazioni familiari ed amicali perse. Tornare a pensare al futuro. È anche il tempo in cui si avviano il sostegno o la terapia psicologica

zo in positivo delle loro strategìe dì sopravvivenza, il ri spetto dei loro valori fondamentali, anche quando sono molto lontani dai nostri. Alcuni anni fa la parola servizio ci metteva in difficoltà, ci sentivamo come espropriate dalla nostra unicità, assi milate ai consultori e alle assistenti sociali. Oggi ci sem bra giusto definire parti del nostro lavoro come servizi. Servizi propositivi ed innovativi, che si collocano nell’a rea della sperimentazione sui nuovi bisogni e soggetti so ciali. Il fenomeno

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Libri
Categoria:
Pedagogia, insegnamento
Anno:
(1971/1974)
.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 16 - 19. 1971 - 1974)
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Pagina 21 di 44
Luogo: Bozen
Editore: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Descrizione fisica: Getr. Zählung
Lingua: Deutsch
Commenti: Abschlussaufnahme von: 1971,1-4 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-4 ; 1974,1-3 ; Vorhandene Dubletten: 1971,1-3 ; 1972,1-3 + Probenr. 1-2 ; 1973,1-5 ; 1974,1-3
Soggetto: g.Südtirol ; s.Student ; f.Zeitschrift
Segnatura: III Z 342/16-19(1971-74)
ID interno: 319173
sono diversi: non tutti gl_ italiani che vivono in provincia conoscono in maniera sufficiente la lingua italiana e non tutti i tirolesi conoscono bene il tedes co). Invece si potrebbe ipotizzare una maggiore opportunità di comunanza di idee, di atteggiamenti, tra l'italiano di Bolzano e il tedesco di Bolzano, specialmente se si rea. lizza un inserimento più largo di appartenenti, al gruppo linguistico tedesco nell'industria, negli im pieghi e nei servizi pubblici. Resta, è vero, il diaframma della

KULTUR - (PSI) La presenza del gruppo linguistico italiane è nella nostra provincia quasi esclusivamente di tipo citta dino e comunque di fondovaile» Ne gli atteggiamenti e nelle aspira zioni il gruppo linguistico Italia, no e orientato verso modelli di vi_ ta urbana. Fa eccezione la zona dell 9 Unterland, nella quale è pos sibile individuare una situazione ■ fluida per questo rispetto. Alto carattere ha la presenza del gruppo di lingua tedesca e di que_l lo .ladino, che hanno subito

un ri tardo nel loro distacco dai model li tradizionali di cultura contadi na sia per le vicende economiche europee fra le due guerre sia per la ' particolare politica svolta dal regime fascista. E* facilmente immaginabile che l'italiano di Bolzano, che vive nel maggior centro cittadino della provìncia, abbia poco in comune, j negli atteggiamenti e nelle aspira, zioni, con il contadino che vive isolato in montagna, anche trascu rando il fatto che la lingua è di - versa (o, se,si vuole, che i dia letti

diversità della lingua, ma si sa che, specialmente negli ambienti mercantili, si riesce a trovare una via d'intesa e si riesce a trafficare quanto basta; non solo: i matrimoni misti hanno generato la figura del perfetto bilìngue che, pur facendo una scelta volon taria di gruppo, è naturalmente portato (non importa se con un atteggiamento forzatamente polemi co) a fungere da tramite fra ì gruppi= Vediamo come stanno le cose o, me glio, quali sono i problemi cultu rali in senso lato dei due gruppi più

consistenti. I problemi che il gruppo linguistico tedesco ha dovu to affrontare dal 1922 in poi sene stati i seguenti: 1 ) periodo fascista: sopravvivenza avendo come puntello la civiltà contadina tirolese; 2) occupazione nazista: recupero della propria forza, ma col pe ricolo di una assimilazione del la tematica nazista, per molti - " versi distruttiva della civiltà contadina; 3) dopoguerra: recupero della pro pria forza nello stato democra tico attraverso la difesa della propria identità, difesa legata

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