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Libri
Categoria:
Arte, archeologia , Economia
Anno:
[1935?]
¬Das¬ Merkantilgebäude und der Merkantilmagistrat in Bozen : anläßlich des zweihundertjährigen Bestandes des Hauses
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Pagina 37 di 55
Autore: Handels- und Gewerbekammer <Bozen> / hrsg. von der Handels- und Gewerbekammer in Bozen
Luogo: Wien [u.a.]
Editore: Schroll
Descrizione fisica: 37, [4] S. : Ill.. - [Im Bildteil veränderte, nicht als solche angezeigte Neuausg., um die "Italianità" Bozens zu beweisen]
Lingua: Deutsch
Soggetto: k.Handels-, Industrie-, Handwerks- und Landwirtschaftskammer Bozen;z.Geschichte 1635-1851 ; <br>g.Bozen / Merkantilgebäude
Segnatura: III A-27.299
ID interno: 341763
nichts von ihm. „Verona illustrata', ein 1732 bei Jacopo Vallarsi und Pierantonio Berno erschienenes Werk, führt unter den berühmten Palästen der Stadt wohl Canossa, Bevilaqua, Pellegrini, Maffei, Verzi auf, aber nichts von Perotti. Der 1795 von der Druckerei Moroni herausgegebene Fremden' führer „Compendio della Verona illustrata' ist noch flüchtiger. Die „Descrizione di Verona e della sua provincia' vom Jahre 1820 nennt nur einen Pietro Perotti als Maler eines Bildes in Sta. Apostoli. Und doch hatte sich Francesco

1727 nach viertägiger Krankheit einer rosepiglia della testa e scaranzia in Verona erlegen. Das Alter des Verstorbenen wird darin mit 63 Jahren an' gegeben. Das würde ebenso wie der Vorname mit seiner Bozner Tätigkeit übereinstimmen, wc durch wenigstens so viel festgestellt wäre, daß unser Perotti um 1664 geboren und 1727 als Mit' glied einer in Verona gutbekannten Künstler' familie gestorben ist. * * * Francesco Perotti erhält vom Bozner Mer' kantilmagistrat durch Vermittlung seines schon

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 76 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
specialmente nel* i. e. r. Archivio della Casa e Corte e dello Stato in Vienna. La fonte a cui ogni scrittore dovette ricorrere e il Poemetto-pubbli cato in Venezia presso Marcolini nel 1539 — del celebre Pier Andrea Mattioli, senese, il quale essendo adetto alla Corte di Bernardo Clesio, vide e descrisse il Castello nei tempi di sua pompa maggiore. Diamo in fine un elenco di autori ed opere pubblicate prima del 1905, anno in cui la presente opera fu mandata alle stampe, e che trattano più o meno del

Vescovo Francesco Felice degli Alberti (1758—1762), contenenti copie di documenti e di altri importanti atti. Benedetto Bonelli : „Monumenta ecclesiaetridentinae. ' Trento 1760-1765. Francesco Bartoli, Socio d'onore dell'Accademia Clementina di Bologna: „Le Pitture, Sculture ed Architetture della città di Trento e di altri luoghi' 1780. (Il manoscritto si conserva nella Biblioteca di Trento.) Diari del Conte Graziadei e del Pietrapiana, 1796—1824. Sigismondo Manci: „Annali di Trento fino al 1824

in italiano della precedente con note ed aggiunte 1898. Luisa Anzoletti: Breve disertazione su qualche parte del Castello con tenuta in un opuscolo pubblicato in Trento Y 11 ottobre 1896. Dr. Giovanni Schmölzer, i. r. Professore ginnasiale: „Die Fresken des Castello del Buon Consiglio in Trient und seine Meister'. Innsbruck 1901. (In quest' opuscolo e ancora prima in qualche sua comunicazione Io Schmölzer attribuiva a se la scoperta dei dodici busti dipinti da Dosso Dossi, che una volta come abbiamo già

storico Innsbruck, 1902. Sac. Vicenzo Casagrande: „Arazzi fiamminghi dei Principi Vescovi di Trento.' Trento 1903. Nostra Conferenza tenuta a Roma nel Congresso di Scienze Storiche, che ebbe luogo dai 2 fino ai 9 Aprile 1903. Dr. Gino Fogolari, Direttore del Museo di Cividale: Descrizione degli affreschi della Torre d'Aquila, a luì mostrati da me quale direttore dei lavori di ristauro. „Rivista Tridentum', 1905. ['I*, ^ 'r=T3^-^T| la : ,»<. ài/]® .W'jf Fi<r. 66. ANHANG. Alle Ausführungen

principio sino all'anno 1518.' „Miscelanee', gesammelt vom Fürst Bischof Franz Felix degli Alberti (1758—1762), enthaltend Kopien von Dokumenten und anderen wichtigen Akten. Benedetto Bonelli: „Monumenta ecclesiae tridentinae'. Trento 1760-1765. Francesco Bartoli, Ehrenmitglied der „Accademia Clementina' von Bologna: „Le Pitture, Sculture ed Architetture della città di Trento e di altri luoghi' 1780. (Das Manuskript ist in der städtischen Bibliothek in Trient aufbewahrt.) „Diari' des Grafen Graziadei

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Pagina 54 di 481
Autore: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Luogo: Trento
Editore: Seiser
Descrizione fisica: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Xerokopie
Soggetto: g.Duino / Schloss
Segnatura: II A-1.623
ID interno: 137259
no dedicasse alla dea Speranza; stima perciò che quel fabbricato quadrangolare segnato dalla tavola Peutìngeriana presso al Timavo sia la chiostra appartenente al santuario della Speranza Augusta, ove trovavano ricetto i concorrenti alla vicina termale, potendo essi passare in barca dall’ uno all’ altro di quei luoghi 1 * Certo è che quando i Cristiani poterono uscire dalle cata combe e professare liberamente la loro religione, sul luogo del tempio pagano presso il Timavo surse un tempio

cristiano; e dopo che S. Benedetto ebbe introdotto in occidente la vita monastica, ebbevi là un cenobio, che contasi fra i piti antichi e venerandi del Friuli. Vogliono che il santuario sorgesse fino dal secolo quarto dell’Era volgare; ma notizie non se ne cominciano ad avere che nel sesto o nci settimo, come vedremo più innanzi. Gli scavi fatti pochi anni addietro per allargare il presente cimitero, inducono a credere, il convento essere stato nella parte meridionale della chiesa non sopra il Ninfeo

, dove fu collocato dal Kandier. Altri ruderi che il medesimo dotto archeologo asserisce aver veduti nella sua giovinezza *, gli diedero occasione a congetturare dalla loro forma esagono, che oltre la chiesa esistesse un battistero. Pur troppo un incendio dei secoli scorsi, che distrusse l’archivio della parec chia, non lasciando indietro che un libro mezzo abbrustolito, ci ha sottratti preziosi documenti, i quali avrebbero gettato gran luce sopra questo punto. L’archivio di Duino conserva una

semplice copia, tratta, come vi è notato, da un corale della chiesa del Timavo, su cui S. Giovanni Damasceno avrebbe scritto di sua mano un avve nimento da ricordarsi più innanzi. Il documento, mancante d’au tenticità, serve più a confondere che a rischiarare le idee; ciò non di memo di ogni indizio che si rinviene deve tenersi conto, lasciando al dimani la cura di spiegare ciò che non comprendcsi oggi. Stando a questo scritto, al tempo del Damasceno, cioè nell’ottavo secolo, la chiesa al Timavo

vè'uxttg tv&Vi tii; ri;r dd/.axxm ìxnintorxos;, Tri.axet /.ai flaOni T/oXaiiM. s Yi si rinvennero le spartizioni delle celle; et! è il medesimo sito, dove stava anche la casa arcidiaconale. ' 3 Vedi il Giornale u ISIstria„ nel quale il Kandier parla con grande predilezione più volte della chiesa di S. Giovanni al Timavo.

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