2.285 risultati
Ordina per:
Rilevanza
Rilevanza
Anno di pubblicazione ascendente
Anno di pubblicazione discendente
Titolo A - Z
Titolo Z - A
Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/615084/615084_212_object_5812030.png
Pagina 212 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 343.180
ID interno: 615084
Pensione Villa al Sole (fino al 1990). Bar Costa negli anni '50. Bar/Pensione Nives, demolita nel 2007. Villa Langkofel - Pensione villa Sella. Pensione Villa Al Sole Questa pensione fu costruita nel 1933 da Andrea Senoner - Burdengèia; ma solo nell'anno 1950, dopo averla ristrutturata, fu realizzata una pensione. Nel 1990 fu poi abbattuta e trasformata in residence. Bar Costa (attualmente hotel Europa) Negli anni 1937/38 fu costruita la prima casa da Franz Costa senior - fornaio da Caspier

1936 una ditta di taxi con 4 autorizzazioni. Fu ucciso dai partigiani nel 1945 con altri 4 della Val Gardena. Nella casa Nives ci fu la "Pro loco" e l'Azienda turistica dal 1956 al 1965. La pensione Nives è stata affittata per vari anni e nel 2000 è stata comprata dalla famiglia di Luis Linder che l'ha abbattuta nel 2007 per costruirci l'hotel Nives. Villa Langkofel - Pensione Villa Sella La prima casa in questo posto a Pian da Tieja fu costruita prima della Grande Guerra da Johann Nepomuk Demetz

e si chiamava "Villa Langkofel - Sasso lungo". Nepomuk prese in affitto la baita Ncisles (poi Rifuggio Firenze) dal DÒAV e dovette cederla, quando optò per il "Reich" nel 1939. Il nome della Villa Langkofel è poi stato cambiato al tempo del Fascismo in Villa Sella, quan do fu ristrutturata nel 1938 o 1939. Dopo il 1980 è stata venduta ed è stata realizzata una casa con appartamenti da affittare e la pizzeria "Villa Sella". Hotel Cir Fu costruito nell'anno 1938 da Malia Demetz - Pian. Malia finì

1
Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Wolkenstein in Gröden : von den ersten Besiedlungen zur touristischen Hochburg
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/589052/589052_212_object_5811610.png
Pagina 212 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig / hrsg.vom Tourismusverein Wolkenstein in Gröden ... Text und Gesamtkoordination: Rudolf Mussner. Beitr. von Herwig Prinot ...
Luogo: Bozen
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 327.857
ID interno: 589052
Pension Villa al Sole (vor 1990). Bar Costa (in den 1950er Jahren). Bar/Pension Nives (2007 niedergeris sen). Villa Langkofel (heute Villa Sella). Bar / Pension Nives Die Pension Nives (heute ein Hotel) wurde nach dem Ersten Weltkrieg (zwi schen 1920 und 1930) von Gabriel Riffeser (Maciaconi) erbaut. Er war der erste in Wolkenstein, der mehrere Autos besaß und 1936 sogar ein Taxiunter nehmen mit vier Lizenzen gründete. 1945 wurde Gabriel Riffeser zusammen mit vier weiteren Grödnern

von den Partisanen ermordet. Im Haus Nives war von 1956 bis 1965 das Fremdenverkehrsamt unterge bracht. Die Pension Nives wurde jahrelang verpachtet, bis sie im Jahr 2000 an Luis Linder verkauft wurde, der sie 2007 niederriss und das Hotel Nives erbaute. Villa Langkofel / Pension Villa Sella Dieses Haus am Tlusel-Hof im Ortsteil Plan da Tieja wurde von Johann Ne pomuk Demetz vor dem Ersten Weltkrieg erbaut und erhielt den Namen Villa Langkofel. Johann Nepomuk Demetz hatte damals vom DÖAV die Regens burgerhütte

gepachtet, musste diese aber wieder abtreten, als er 1939 für das „Reich" optierte. Die Villa Langkofel wurde 1938/39 renoviert und un ter faschistischem Regime in Villa Sella umbenannt. Nach 1980 wurde die Pension verkauft. Heute steht hier ein Haus mit Ferienwohnungen und einer Pizzeria. Hotel Cir Das Haus wurde 1938 von Malia Demetz (Plan) erbaut. Nachdem sie ein Stockwerk gebaut hatte, vermietete sie hier zusammen mit ihrem Gatten Quirino Zardini einige Zimmer, allerdings nur eine Saison lang

Villa Delago, später Pension Delago, war 1934 von Hans Delago (Sohn des Professors und ehemaligen podestà Leo Delago) erbaut worden. Auch König Umberto von Savoyen urlaubte 1939 hier zusammen mit seiner Frau Maria José von Belgien und den Kindern Vittorio Emanuele und Maria Pia. 1970 erwarb die Familie Luis Hofer das Haus, vergrößerte es und änderte den Namen in Hotel Gardenia um. Hotel Casa Alpina / Dopolavoro Ferroviario di Bologna Das erste Haus wurde in den Jahren 1939/40 vom „Dopolavoro

2
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165296/165296_32_object_5690712.png
Pagina 32 di 61
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 56 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/17
ID interno: 165296
Nell’anno seguente fu nominato canonico di Passavia. Era già in vestito con bolla di Pio II, come si è narrato, della parrocchia di Villa di cui pigliò possesso ai 3 di gennaio 1562. Ma il cardinale Madruzzo non volle cedere sul juspatronato della chiesa di Villa, così che il conte Felice fu più volte obbligato a recarsi a Roma, senza che la questione potesse fare un passo avanti verso la so luzione definitiva. Il conte Pesti asserì, che fu stabilito l’accordo fra j Lodron e il vescovo

di Trento ai 14 febbraio 1581, giorno, nel quale fu nominato parroco di Villa il conte Antonio mediante bolla di papa Gregorio in data 14 febbraio 1581; ma ciò non corrisponde al vero, Antonio fu nominato parroco dopo la morte del conte d’Arco dal cardinale Cristoforo Madruzzo in data 22 oprile 1561 ( x ) e continuò ad esserlo fino al 1612. Antonio s’era recato a Roma, dove ebbe un’udienza dal papa Gregorio XIII, come risulta da una lettera dello stesso scritta al fratello Felice in data, Roma

5 settembre 1580 : Sono staio a S. S. e gli parlai della pieve di Villa. S. S. non vi fece dificultà ed disse, la potete tenere, fate che sia ben governata, come più a longo a bocca narrerò a V. S. Di poi. ringraziato di ciò Stia Santità la supplicai per un aitar privilegiato per ì morti. S. S. mi rispose : non soliamo dare questi altari se non in qualche collegiata o monastero dove ordinariamente, vi sono ogni giorfto più mese, ma vi daremo più presto altre indulgenze (-). E tenne la parola; chè il conte

Antonio ritornando da Roma nel febbraio 1581 portò seco oltre a molte indulgenze anche per Castellano, un breve che dichiarava priviieggiati per tutti i giorni dell’ottava dei morti gli altari della parrocchiale. Antonio fece in cidere sulla pietra questo breve, che si può vedere tuttora sulla parete esterna della chiesa di Villa. Di qui ebbe origine quel legato di messe, che s’intitola in octava mortuorum, messe che vengono celebrate anche al presente. In pari tempo ottenne la bolla pon tificia, che

dispensava Antonio dalla residenza e gli accordava la facoltà di reggere la parrocchia di Villa col mezzo di un vicario, godendone egli stesso i proventi. In data 28 febbraio 1580 Antonio nominava don Vicenzo (b Repertorio dell’archivio vescovile I 48 fol. 233. (-) Archivio parrocchiale di Villa,

3
Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Wolkenstein in Gröden : von den ersten Besiedlungen zur touristischen Hochburg
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/589052/589052_213_object_5811611.png
Pagina 213 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig / hrsg.vom Tourismusverein Wolkenstein in Gröden ... Text und Gesamtkoordination: Rudolf Mussner. Beitr. von Herwig Prinot ...
Luogo: Bozen
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 327.857
ID interno: 589052
Das Haus Villa Delago (heute Hotel Gardenia) beherbergte die italienische Königsfamilie. Hotel Miramonti Das Hotel Miramonti (heute ein baufälliges Gebäude oberhalb der Kreuzung von Grödner- und Sella Joch), wurde 1938, zur Zeit des Faschismus, von der „Opera Nazionale Dopolavoro" erbaut. Nach dem Krieg wurde es jahrelang verpachtet, bis es 1994 geschlossen wurde. Das Gebäude fiel zunächst in Besitz der Autonomen Provinz Bozen Südtirol bevor es für 433.354,00 Euro an die Gemeinde Wolkenstein

verkauft wurde. Pension Ciampinoi Gegen Ende des Zweiten Weltkrieges begann ein gewisser Signore!!! mit dem Bau dieses Hauses. Nach dem Krieg, 1948, verkaufte er es (auch wenn noch nicht fertig gestellt) an Emil Demetz (Hotel Mondschein). Dieser eröff net^ hier 1950 eine Pension. Seit 1980 gibt es in diesem Haus ein Restaurant/ Pizzeria. Wolkensteinschlössl / Villa Dolomit! Dieses Haus, das heute den Namen Villa Dolomit! trägt, ist einzigartig in sei nem Stil und zieht noch immer neugierige Blicke

gingen 1944 und 1945 sogar hier zur Schule. Nach dem Krieg wurde das Haus mehrere Jahre lang während der Sommer monate als „Kinderheim" genutzt. Geführt wurde es bis nach 1960 von der Familie Kasslatter (Hotel Olympia). Wolkenstein in Groden Der Fremdenverkehr Königin Maria José mit ihren Kindern Vittorio Emanuele und Maria Pia vor dem Haus Villa Delago. Hotel Miramonti. Wolkensteinschlössl / Villa Dolomiti 211

4
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165296/165296_27_object_5690707.png
Pagina 27 di 61
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 56 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/17
ID interno: 165296
Crederò che il conte Paride deha aver deto a V. S. d’un certo aio che feze el Canzeler del Vicario Spirituale di Trento Il quale fu di questa m.aniera. Il viene a Villa f emendo intender dove fosse le spoglie del q. Francesco (arciprete defunto) et sopra ciò si examinete con mia licenza, testimoni et finito questo damò il reverendo vicario , et li comi.se sotto pena excomunicatione che dovesse haver bona cura dela pieve che da Cardinal sarà sodi- sfato, et de più clamò prete Andrea et li dete

le giave dela ca nonica et li disse che dovesse custodire quele poche cose che li era. Questa cosa è pasata alquanti giorni che non si è saputo bene il certo, inteso bene il certo signor conte Gasparo et io con dot nodari et testimoni forestieri siamo andati dall preti e di toghe per il signor conte Gasparo queste formali, parole. Reve rendi io in nome di mio fratello il conte Paride et de miei cugini Felize,- Antonio et Agostino come veri signori del ius- patronato de Santa Alarla di Villa intenderne

in pochi giorni di presentare uno prete aio al ordinario, fratanto haverete bona cura delle anime di questa pieve, et non mancar al debito vostro, che da noi sarete certamente sotisfati, et cosi è scrito con quela so lenità che in ciò fa bisogno ( 1 ). Come rilevai da una relazione dell’archivio di Villa, il conte Gasparo, cugino di Felice, citato nel documento aveva in pronto trecento armati, per opporsi a chi avesse azzardato prender pos sesso della chiesa. Era corsa la voce che il cardinale Madruzzo

avrebbe mandato a Villa il suo nipote Spaur colla scorta di seicento soldati. 11 conte Felice scriveva da Roma che la bolla di papa Pio IV, che nominava parrocco di Villa il conte Antonio Lodron, era pronta e che presto l’avrebbe mandata o portata seco. Affrettò il suo ritorno, dopo aver ricevuto dal suo vicario Martinelli una lettera nella quale lo avvisava, che minacciava nel Trentino una sollevazione. Evidentemente la minaccia di questa azione si riferiva alla famosa lite fra il vescovo di Trento

ed i conti d’Arco per il juspatronato e possesso del priorato di San Tomaso. Il contado de Arco sta sull’arme, perchè è tolto il poseso di S. Tomaso, Nicolò e in colera et avvisato tati quell deli quatro ( x ) Archivio parrocchiale di Villa.

5
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1907
Festschrift zum 50-jaehrigen Bestande, zugleich 44. Jahresbericht über das Jahr 1906 : [Vorarlberger Landes-Museum ; 1857 - 1907]
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/498240/498240_8_object_5692220.png
Pagina 8 di 284
Autore: Vorarlberger Landesmuseumsverein
Luogo: Bregenz
Editore: Vereinsbuchdr.
Descrizione fisica: 298 S. : Ill., graph. Darst.
Lingua: Deutsch
Commenti: Text teilw. in Fraktur
Soggetto: g.Vorarlberg ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: III A-35.869
ID interno: 498240
. (M.-B. XXXV 1806). Unter den Privatgebänden ist außer der früher erwähnten Villa Salinus der auf den: ehemaligen Kloster Thalbach'schen Gute im Jahr 1878 entdeckte römische Keller schon aus dem Grunde hervorzuheben, als derselbe die reichste Ausbeute an Kleinfunden lieferte, die während all der vielen hiesigen Ausgrabungen jemals an einer Stelle gemacht wurde. (M.-B. XX 1880). Der Fund ist deshalb besonders wichtig, weil der Keller schon zu römischer Zeit überbaut wurde; ein Hypokaustum lag darüber

', jetzt Trüdinger'schen Anwesen, ein großer Gebändekomplex freigelegt, den er „eine landwirtschaftliche Villa" benennt. (M.-B. XXIII 1883/84). Die zweite Ausgrabung im Jahre 1886 in der Oberstadt Bregenz förderte ein kleines Privatbad zu Tage. (M.-B. XXVI 1887). In den darauffolgenden Jahren wurden auf dem Ölrain noch verschiedene kleinere und größere Bauten Lloßgelegt. Mit der Durchforschung der römischen Begräbnisstätte hatte Jenny seine hiesigen Ausgrabungen begonnen — auf dem gleichen Forschungsgebiete sollten

dieselben auch ihren Abschluß finden. Von der Villa Thurn und Taxis, der ehemaligen Villa Güllich, aus, von wo, wie anfangs erwähnt, im Jahre 1847 die Entdeckung des römischen Gräber feldes ausgegangen war, suchte Jenny im Herbst 1896 auf dem anstoßenden Grundstücke des hl. Kreuz Beneficiums die nach Osten gerichtete Fortsetzung; das Resultat ergab die Aufdeckung von 207 Gräbern. Es sollte leider des unermüdlichen Forschers letzte Ausgrabung aus dem Gebiete des alten Brigantinm sein. Als vr. Samuel Jenny im Jahre 1901

gestorben war, übernahm der Unterzeichnete die Leitung der römischen Untersuchungen. Der Zufall wollte es, daß ihm schon im darauffolgenden Jahre Gelegenheit geboten war, seine erste Ausgrabung zu unternehmen. Unweit — nur 30 Meter entfernt — von dem von Jenny im Jahre 1880 im Trüdinger'schen Gute frei gelegten großen Gebäudekomplex, „der landwirtschaftlichen Villa", war man im Frühjahre 1902 neuerdings auf römisches Gemäuer gestoßen. Die vorgenommenen Grabungen förderten eine nrößere Badeanlage

6
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165296/165296_42_object_5690722.png
Pagina 42 di 61
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 56 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/17
ID interno: 165296
. Nel 1552 insieme col colonnello Gio Battista Lodron ( 5 ) e cinquemila uomini col titolo di capitano passava dalla Vallagarina nel Piemonte; nel 1554 era a Genova, donde scri veva a suo cugino Felice : di presente mi trovo qua atta guardia di questa cita con la mia compagnia ( 6 ). Da Genova rifece il viaggio per fermarsi a Milano, poi a Vercelli, e nel 1563 passò a Vienna, dove in data 16 agosto scriveva a Felice: Mi son ago rato alla festa di San Lorenzo a Castellan e a S. Maria di Villa

( 7 ). Due anni dopo si trova a Madrid, per trattare con Ver gas, segretario del re Filippo II, un affare di somma importanza, di cui ne dava relazione al cugino Felice con lettera dei 17 gen naio 1566. La Maestà del re cattolico mi ha fatta mercede di p) Perini Q. : Il secondo processo delle streghe a Villa Lagarina (in corso di stampa). ( 3 ) Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nog'aredo. ( 3 ) Archìvio parrocchiale di Villa. ( 4 ) Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo. ( 5 ) Gio

Battista Lodron era della linea delle Giudicane ; ferito gravemente dai Francesi l’ultimo giorno di carnevale del 1555 a Casale Monferrato morì il giorno dopo in casa di suo genero. (Lettera del vicario Martinelli in data 20 marzo 1555 neH’archivio di Villa). ( u ) e ( 7 ) Archivio parrocchiale di Villa.

7
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1834
Storia della Valtellina e delle già contee di Bormio e Chiavenna ; 1
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/118978/118978_208_object_5751348.png
Pagina 208 di 374
Autore: Romegialli, Giuseppe / Giuseppe Romegialli
Luogo: Sondrio
Editore: Della Cagnoletta
Descrizione fisica: XXVII, 342 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Veltlin ; z.Geschichte
Segnatura: II 101.215/1
ID interno: 118978
. Questa pace però non ebbe molta durata poiché, correndo Fanno stesso (li 13 giugno ), le parti vennero alle mani nel mezzo della città con molto spargimento di sangue. Riappiccata il dì seguente la zuffa, non terminò che colla fuga de' due fra telli Pietro e Corrado Rosea e di Alberto e Bnmasio, nati da Giordano Busca, i quali tutti ritiraronsi a Villa, terra situata presso 1’ Adda. Il Quadrio pretende che i nominati Alberto e Brunasio fossero di Ponte in Valtellina e precisamente de’ Quadri; dice

provarsi questo da due ist romeo li l’uno del 1244 e l’altro dei 1299. Ciò può essere benissimo ; ma ad ogni modo avremmo desiderato che ce ne avesse recalo il testo od almeno un estratto, seguendo così quanto ha praticato in meno interessanti circo stanze. Per lo stesso pensare siamo niente inclinati a convenite col nostro storico, che quella terra denominata Villa presso F Adda ove rifugiaronsi i principali dei vinti Rusconi, fosse in Valtellina; tanto meno abbiasi a ritenere per essa il comune

di Villa nel distretto di Tirano, e ciò per due riflessi, il primo dei quali si è che non era necessario procacciarsi un asilo tanto lontano, potendo da un giorno all’altro avvenire di rifar testa; cd il secondo che a quel tempo il luogo dell'odierna Villa non offriva punto abitazioni e tanto meno in qualche modo adattate a personaggi di si eminente qualità. Stazzona e Coscio erano al lora quei comuni che tenevano luogo di Villa in Valtellina, e

8
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1891
¬Die¬ Thal- und Gerichtsgemeinde Fleims und ihr Statutarrecht
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/134613/134613_192_object_5416942.png
Pagina 192 di 234
Autore: Sartori-Montecroce, Tullio ¬von¬ / von Tullio v. Sartori-Montecroce
Luogo: Innsbruck
Editore: Wagner
Descrizione fisica: VIII, 222 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: Aus: Zeitschrift des Ferdinandeums ; F. 3, H. 36
Soggetto: g.Fleimstal ; z.Geschichte
Segnatura: II 64.827
ID interno: 134613
, testimoni a questo chiamati insieme specialmente, e altri constituiti a la presenti a del venerabile in XPO padre e domino Signor Fra Henrico de dio e de la apostolica Sedia per grafia Episcopo ali Trentini, del previde homo miss. Zuane qm Mr Zulian zovene de Fieme de la villa de Cavalexo, Oto (?) no darò Scario de la ditta valle de Fieme, Bertoldo, qm miss, ller de la villa de Cavalca, Thomaso qm Cilio de la villa de Caran, Bertolamio Paralupo de quel medemo logo, Federico da Tesido fiolo qm Arman

qm miss. Paso, Biasio qm Bontenella de la villa de Trodena de la prefiata Valle, per li e vice e nome de li homeni de la Comunità e Università de tutta la valle de Fieme e de tuti quelli, diquali lo interesse, hanno supplicarlo humilmentc al prefiato Signor Episcopo, aciochè a quelli e a mi notano infrascripto gràia concedere se degnasse liccntia e auctorità, de redur o far redur e esemplar cum bona fede senza fraude in forma publica lustramenti, Reson e lustramenti del ditto Signor Episcopo trentin

ta per queste parole. — Pummente che in lo nome de dio adì venere che è a quatordexe de ludo, indicion quarta, in la villa de Bau9a.11, in caxa de la habitation de Fedrigo, in presentia de li boni

9
Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/615084/615084_215_object_5812033.png
Pagina 215 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 343.180
ID interno: 615084
Wolkensteinschlòssl (Il Castelletto)-Villa Dolomiti Questa casa, chiamata attualmente villa Dolomiti, è unica nel suo stile in tutta Selva e attira la curiosità di tutti quelli che vi passano vicino. Fu fabbricata nell'anno 1899 (adibita a casetta di caccia) da Eduard Prinoth di Ortisei - chia mato anche il vecchio Brida - secondo il disegno dell'arch. A. Bitter von Inffeld e poi comprata nel 1936 da Franzl Perathoner - Col (bisnonno dell'odierna padrona). Questa casa ha una storia interessante

l'ebbe in affitto fino a dopo il 1960. Wolkensteinschlòssl/villa Dolomiti. Pian de Graiba: la strada principale fino agli anni 1970 era innevata du rante tutto l'inverno. Selva Gardena attraverso i secoli Turismo 213

11
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Cronaca di Arco : 1771 al 1879 con aggiunte e complementi
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/330212/330212_204_object_5665479.png
Pagina 204 di 217
Autore: Degara, Eliodoro
Luogo: Arco
Editore: Emmert
Descrizione fisica: 215 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Arco ; z.Geschichte 1771-1879
Segnatura: II 102.540
ID interno: 330212
— 203 — D, Antonio Bonisolli coll’ assistenza del D.r France sco de Negri ingegnere ha fatto la meridiana sulla facciata esterna del coro della Collegiata 1877 , — Dopo 1’ alienazione del Brodo e il trasferimento della Provvidenza alla villa Àloisi dì Mogno, restava ancora 1' antica Chiesetta della Madonna della Pinna fuori di porta Scaria qmsi all’ entrata della nuova villa Arciducale, ov’ erano diverse fondazioni missarie, ma ordinariamente chiusa e quasi abbandonata. In quest’ anno

il Consiglio Direttivo considerando che era di peso all’ istituto e dì nessuna utilità, avute le necessarie approvazioni, si pensò di farne 1' offerta a S. A. I R. )’ Arciduca Alberto, perchè ne disponesse come credeva meglio. Solo nel caso di demolizione faceva riserva dei materiali utili, che non gradissero a S. A. L’Arciduca accoglieva la fatta esibizione, e conservando soltanto la cam panella, che fece metter sulla toniceli a della sua villa, met teva gli altri materiali, fra i quali un bell’ altarino

di marmo lavoro dei Benedetti di Bastione a disposizione dell’ istituto. L’ antica immagine della Madonna fu trasferita alla villa Alo- isi, 1' altare venduto più tardi ad un’ altra Chiesa, e 1’ Arciduca, volendo mostrare 1’ alto suo aggradimento offriva alla Provvi denza due mila fiorini, che furono subito investiti in obbli gazioni di stato per un allunato Arciducale, cioè per mantener colla rendita un povero giovanetto di più nell’ istituto. 1878 . — Ai 9 di Marzo muore il Papa Pio

12
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165296/165296_25_object_5690705.png
Pagina 25 di 61
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 56 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/17
ID interno: 165296
colonelo è morto over no ( 1 ). La rotta, della quale si fa qui cenno, successe a Palasth che era bloccata dagli Austriaci; i Turchi gli otto agosto libera rono la città dopo aver fatta un’immensa strage degli assedianti, e vi cadde anche il nostro concittadino Agostino Sbardellati ve scovo di Vaccia. Dopò questa disfatta egli rimase al servizio della corte di Vienna, e nel 1559 lo troviamo di nuovo soldato e capo di una compagnia. Nel 1560, essendo morto l’arciprete di Villa, Felice ritornò in patria

per attendere ad un affare della massima importanza per la casa Lodron, cioè al juspatronato sulla chiesa di Villa, die il vescovo di Trento pretendeva spettasse alla chiesa di Trento, mentre il Lodron riteneva, che la nomina del parroco . fosse di competenza della sua famiglia; di qui una questione ad ogni va canza. Siccome Felice voleva assegnare il pingue beneficio della chiesa di Villa a suo fratello Antonio, per ottenere la nomina si recò a Roma con la speranza che la questione del

juspatronato venisse sciolta in favore della famiglia Lodron. Intanto durante l’assenza di Felice, il cardinale Madruzzo aveva nominato par- 0 Archivio parrocchiale di Villa.

13
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165296/165296_49_object_5690729.png
Pagina 49 di 61
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 56 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/17
ID interno: 165296
erede, perchè senza prole, lo zio arcivescovo Paride, il quale fondò con quella eredità nella cappella di S. Ruperto in Villa un beneficio di cinque messe settimanali. Beatrice si sposò in primi voti col conte Francesco Spaur e in secondi con Iacopo barone Wclsberg. Paride, primogenito di Nicolò, nacque in Castelnuovo ai 13 di febbraio 1586. Nel 1597 fu messo nel collegio di Trento, poi passò all’Università di Bologna nel 1606, anno nel quale per i buoni uffici del cugino conte Antonio, fu fatto

canonico nella sede di Salisburgo, dove ne prese possesso ai 13 febbraio 1607. Nel 1608 suo cugino conte Alfonso rinunciò al canonicato di Trento, che passò a Paride, il quale più tardi ebbe anche quello di Ratisbona. Quasi fosse poco, fu insignito pure della prepositura secolare nella collegiata di Solon nel salisburghese. Nel 1612 fu a Roma per ottenere anche la parrocchia di Villa, dopo la rinuncia in suo favore del conte Antonio, che s’era però riservati duecento scudi annui di pensione. Gli

. ( 3 ). 6) e (-) Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo. ( :! } La biografia del conte Paride è stata compilata sui documenti par rocchiali di Villa, pubblicati nell'opuscolo di G. Giordani : Il conte Paride Lodron e la chiesa di Villa Lagarina, Rovereto 1908, e di quelli dell'archivio notarile di Rovereto.

14
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1909
¬La¬ famiglia Lodron di Castelnuovo e Castellano.- (Famiglie nobili trentine ; 17)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/165296/165296_52_object_5690732.png
Pagina 52 di 61
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Rovereto
Editore: Ugo Grandi
Descrizione fisica: 56 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 15, 1909, fasc. 1
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/17
ID interno: 165296
II suo desiderio di fondare a Villa una casa di frati Zocco lanti e un collegio di Gesuiti fallì per certe opposizioni; fondò invece una scuola di preparazione agli studi superiori per dodici giovanetti. Da Rovereto chiamò Carlo Belloti e Benedetto Savioli, li provvide d’uno stabilimento ai Molini di Nogaredo (ora pro prietà Baldessarini) per filare, torcere e ridurre in istoffa i bozzoli e imprestò loro dodicimila fiorini per cinque anni senza interessi; altri quattromila per Io stesso scopo

ne consegnò a Ippolito Priami e Gio Maria Baroni, come da rogito Francesco Pedroni in data 5 marzo 1626 ('). Restaurò, ampliò e decorò il palazzo di Nogaredo c il castello di Castellano. Ma quello che fa spiccare maggior mente la magnificenza di questo insigne prelato è la costruzione e dotazione della cappella di San Ruperto nella chiesa di Villa. Ai propri genitori morti, la madre nel 1615 e il padre nel 1621, pensò di erigere un degno monumento, che è appunto quella superba cappella degna di una

di cappella e di otto cantori. I sacerdoti avevano a dis posizione il palazzo di Nogaredo, ora sede del giudizio di Villa ( 3 ). Paride destinò poi il frutto di sedicimila fiorini alla fabbrica della nuova chiesa. Siccome però gli interessi di quell’importo erano insufficienti, fece demolire nel 1645 a proprie spese la vecchia chiesa e fabbricare la nuova, assegnando invece i frutti dei sedi cimila fiorini per la decorazione della stessa secondo le esigenze dei tempi. E con questi appunto fu ridotta

la chiesa, dai succes sori dell’arciprete Paride, allo stato attuale. In data, 26 aprile 1622, a rogiti Francesco Pedroni ( 4 ) e 10 maggio 1623, a rogiti Gio Pietro Frisinghelli ( & ), fu fatto per ordine (*) (*) Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo. ( 2 1 c ( 3 ) Archivio parrocchiale di Villa. ( 4 ) e ( 5 ) Archivio notarile di Rovereto, giudizio di Nogaredo.

15
Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Wolkenstein in Gröden : von den ersten Besiedlungen zur touristischen Hochburg
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/589052/589052_388_object_5811786.png
Pagina 388 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig / hrsg.vom Tourismusverein Wolkenstein in Gröden ... Text und Gesamtkoordination: Rudolf Mussner. Beitr. von Herwig Prinot ...
Luogo: Bozen
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 327.857
ID interno: 589052
Kindergartens im Haus Villa Augusta. 1929 Das Hotel Oswald öffnet erstmals auch im Winter. 1934 Im Langental wird eine Sprungschanze gebaut. Diese wird 1936 restauriert. 1935-1936 Ausbau der Grödner Straße auf dem Abschnitt Maciaconi-Dorives. 1936 Am Sellajoch wird eine Kapelle errichtet. 1937 Gründung der Skischule Wolkenstein. 1937 Im Februar werden die Italienmeisterschaften im Skispringen (Langental) und im Ski Alpin ausgetragen. 1937 und 1938 Die Gemeinde verkauft zahlreiche Grundstücke an Auswärtige

49 junge Wolkensteiner müssen im Zweiten Weltkrieg ihr Leben lassen. 1940 Offizieller Name: Selva in Gardena (Wolkenstein). 1943 Der faschistische „podestà" Primo Bidischini unterschreibt zum letzten Mal ein Protokoll der Gemeinde. Am 2. Oktober unterzeichnet Adolf Senoner (Vastlé) als kommissarischer Bürger meister ein Protokoll in deutscher Sprache. 1944-1945 Zahlreiche Führer der SS und der Deutschen Armee kommen nach Wolkenstein. Himmler wohnt in der Villa Ardita (erbaut vom Präfekten Mastromattei

), Speer in der Casa al Monte, Bormann im Haus Villa Dolomiti (Wolkensteinschlössl) und dessen Familie (unter dem Namen Bergmann) im Haus Villa Stevia. 1945 Fünf Wolkensteiner werden am 17. Mai von den Partisanen zum Staulanzapass gebracht und dort ermordet: Adolf Senoner (Vastlé), Engelbert Ploner (St. Christina), Gabriel Riffeser (Pigon), Josef Pitscheider (Langental) und Cosmas Demetz (St. Christina). 1947-1948 Am Frèinahang wird der erste Skilift in Betrieb genommen. 1948 Der Sessellift

17
Libri
Categoria:
Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2012
Selva Gardena attraverso i secoli : dai primordi a rinomata stazione turistica
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/615084/615084_213_object_5812031.png
Pagina 213 di 420
Autore: Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / edito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ... - Mussner, Rudolf ; Prinoth, Herwig ; Tourismusverein (Wolkenstein, Grödner Tal) / dito dall'Associazione Turistica di Selva Gardena ... Testo e coordinazione generale: Rudolf Mussner. Contributi di Herwig Prinoth ...
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia Druck
Descrizione fisica: 416 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1a ed. Literaturverz. S. 407 - 410
Soggetto: g.Wolkenstein <Grödner Tal> ; z.Geschichte ; f.Bildband
Segnatura: III 343.180
ID interno: 615084
Hotel Gardenia - Pensione Delago La casa si chiamava una volta villa Delago e poi pensione Delago e fu costruita da Hans Delago (figlio del prof. Leo Delago che fu anche podestà) nel 1934. Nel 1939 furono ospiti qui perfino il re Umberto di Savoia, Maria Josè del Belgio con i figli Vittorio Emanuele e Maria Pia. La famiglia di Luis Hofer, che aveva comprato la pensione dopo il 1970, la ingrandì e la trasformò in hotel Gardenia. Albergo Miramonti L'hotel Miramonti (edificio oggi in rovina, nel

Gardena attraverso i secoli Turismo La villa Delago (hotel Gardenia) che ospitò la famiglia reale italiana. La regina Maria Josè con Vittorio Emanuele e Maria Pia bambini da vanti alla villa Delago. Hotel Miramonti. 211

20