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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 171 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
di Furstenberg, due autorevoli ed egregie persone che gode vano là piena fiducia dell’imperatore. Il giorno 25 di Maggio del 1276, il principe vescovo e il Conte del Tirolo, l’uno e l’altro con molto seguito, s’incontrarono nella Valle di Non, presso il Ponte Alto [juacta Pontem Altum) *), per affidare solennemente e formalmente agli arbitri l’incarico di definire le condizioni dis, Episcopio ducentcìs et ducentas Comes persolvel. Insuper alter in alte- rius praejudicium et gravameli tempore medio nihil

penilns procurabìt. — Datum apud Auguslam, Anno Domini 1275, Indiatone UT, XV Kal. Jun. — L' Egger, Gesch. Tirols I, pag. 308 scg., invece di Rothbach ha Rosen- bach, e dice che questi apparteneva a una nobile famiglia ministeriale di Trento, il cui nome occorre più volte nel Codice Vanghi ano , n.° 8ti, 122, 130; e Bonelli Notizie ecc., I, 485, 505. Il Ladurner ha Renimeli. ') Quello che oggi è detto Ponte A lto , sul Noce presso il ponte di S. Giustina, nei vecchi documenti è detto Ponte della

Carrara o Carraia. Sic come dopo la cerimonia la comitiva salì a Rorndlo, io credo che invece che al noto Ponte Alto, fra Cles e Derrnulo, la Convenzione sia seguita al Ponte di Pozzena, sulla Novella fra 6 am bel e Roncalo.'Dal Ponte Alto non potevano recarsi a Remalo. È da notarsi, che tutti i ponti sotto i quali l’acqua scorre profonda, sono detti Alti dai vicini; così v’è un Ponte Allo tra Fondo e Gastelfondo.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 21 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
1 ). La prima giunta al ponte di 8. Cristoforo,o del Dazio 2 ), presso la Rocchetta, si divide in due rami, e 1’ uno sulla destra del Noce, per Donno e Tuenno, 1’ altro sulla sinistra, per Tajo, Dominio, e pel ponte 8. Giustina 3 4 ), tendono a Cles. Di qui la bella strada prosegue ed entra pel ponte di Mostizzòlo ’*) nella Valle di Sole, e tutta ') Pochi anni or sono, prima die questa strada tosse costruita, il sentiero che .scendeva dalla Mèndola a Caldàro era uno dei -più ripidi e difficili dì tutta

vi sono duo ponti, in pietra, ad arco, uno detto di 8. Cristoforo, o del Dazio, perché fino a pochi anni or sono, quivi v' era 1’ ufficio del dazio stradale ; 1' altro, un po' più a monte di questo, dotto Ponte Alpino. L' uno e 1' altro, sono antichi, ma non si sa quando siano stati costruiti. Il ponte di S. Cristoforo, potrebbe risalire al- 1’ epoca dell’ impero romano. E alto sul livello dell' acqua 26 m,; cd ha 9 m. di luce.‘Meno alto (12 m.) ma molto più lungo (luce m. 12,50) è il Ponte Alpino

1 . Intorno a questi e agli altri potiti deli' Anaunia, v. C. Battisti, II Trentino, p. 104. 3 ) E uno dei ponti più notevoli del Trentino. E in ferro, con 60 metri di luce ; il Noce vi scorre sotto, alla profondità di circa 140 metri, fra due vive roccie clic scendono a picco, come duo gigantesche muraglie. Prende il nome da un antico eremo là vicino, detto dì 8. Giustina. 4 ) Ponte anche questo interessantissimo per 1' orrido aspetto del pae saggio. E in legno, con m. 27,70 di luce, e 85 di profondità

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 22 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
la percorre fino al Tonale, per scendere di là a Ponte di legno, nella valle Camollica. La seconda strada che entra dalla Nèndola, si congiunge alla prima con due diramazioni, con una, che passa per Cava rono e Sanzèno, a Pernialo, coll’ altra, che passa per Fondo, Revò e Cagno, al ponte di Mostizzòìo. Oltre a queste linee principali, altre strade secondarie, ina egualmente belle e carrozzabili, congiungono tra loro parecchi villaggi delle valli. Una da Mezolombardo, serpeggiando a zig-zag

su pel monte, sale sino a Fai, e prosegue per Andalo e Mol- véno, nella parte piu meridionale deH’Anaimia; un'altra da Coredo scende ripida al ponte di 8. Giustina; una terza (detta strada dei Regài) si stacca, a breve distanza da Dei-mulo, dalla via principale e scendendo fino alla Novella risale faticosamente a Revò ; una quarta congiunge Cavarène con Samónico e Fondo. Nella Valle di Sole belle strade carrozzabili si dipartono da Cles per Rabbi, da Di maro per Campiglio, dalle Fucine per Peio

in muratura, il Ponte Alpino e quello di S. Cristo- foro, nella gola della Rocchetta, più notevole ancora quello in ferro a 8. Giustina presso Dorinolo, gettato sopra il Noce, che ivi scorre fra due vive roccie che scendono a picco alla pro fondità di ben 140 metri, e che è il ponte più alto di tutta la monarchia. Bello per 1’ ardita costruzione e per la profondità è il ponte in legno di Mostizzòìo, belli quelli in pietra e re centi sulla Novella, presso il castello di Castelfondo, sulla Pe scara, presso

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 264 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
o) San IO agio '). Sulla via elio da Campiglio o dal Tonalo metteva alla Mondala, via, come si è dotto, molto frequentata noi secoli dol medio evo da commercianti, da. pellegrini, da vian danti della Valle ~)> troviamo due altri conventi-ospizio, quello di S. Ili agio o quello di S. Tomaso. lS. Biagio sta Ira Rovo o Damimi, nel punto in cui il sentiero scende ripido nell’avvallamento della, Novella por passare da nna sponda all’altra del torrente sul ponte detto di Bozzima, là dove og gidì c’è

la officina centrale elettrica, che reca la luce e la forza motrice a tutti i villaggi dell’Alta . Anaunia. 11 torrente scorre quivi inabissato in un profondo burrone, le cui pareti rocciose scendono a picco e si accostano in qualche punto tra loro in guisa, quasi da toccarsi. A valle del ponte, in mezzo a codesta gora in cui scorre la Novella, c che quivi alquanto si allarga, sorge stra namente un masso gigantesco di roccia viva a guisa di immenso torrione, isolato e staccato dalle duo pareti dol burrone

, ma cosi vicino all'mia o all’altra da, potcrvisi gettare con molta, facilità un ponte di travi su cui transitare. Da cima del masso è abba stanza estesa,: è coperta di un bosco di pini e per un piccolo tratto ridotta oggidì a, vigneto e cnmpicollo coltivato. Il ponte che lo congiunge alla sponda destra della Novella e che era. cortamente da. principio di legno, è oggidì costruito in muratura, o chiuso da una, porta. Il sentiero, clic da Devo motte a Pàmbel, corre in questo tratto sul ciglio del

burrone tino al ponte di Bozzima. Nei tempi più antichi quando il bosco era fitto e denso sull una e sull al tra, sponda, nè v’orano come oggi terreni messi a. coltura,, questo passaggio silvestre, aspre, solitario doveva riuscire assai peri coloso ai passaggieri, esposti a facili aggressioni e infortuni. Il masso roccioso di cui parliamo porta il nome di S. Bia gio, da una piccola chiesa consacrata a questo santo '), quivi 0 v. L. Rosati, H linn/ilorin di S. Bi.af/io in Val di Non, baila Ricusiti

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1905
Storia delle Valli di Non e di Sole nel Trentino : dalle origini fino al secolo XVI
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Pagina 26 di 377
Autore: Inama, Vigilio / di Vigilio Inama
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: VII, 366 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte Anfänge-1500<br>g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte Anfänge-1500
Segnatura: II 102.606
ID interno: 272018
le strade vennero tutte compiute e corrette ne! modo che sopra si è descritto. Quando poi 1' I. 11. Governo risolvette dì costruire, per iscopi militari, la bella strada che da Bolzano pel passo della Méndola mette al Tonale, allora la Concorrenza dii esc ed ottenne che il pubblico Erario si assumesse 1' impegno di costruire a proprie spese il ponte in ferro di S. Giustina, in luogo del Ponte Alto di Gles, cui ella aveva in progetto di rinnovare, e che dietro il compenso di sessantamila fiorini

solo costò ben 47,611,00 fiorini. — Il tratto sulla sinistra del Noce che va dal ponto di 8. Cristoforo alia Pongajóla fu costruito dopo il 1848, poco prima del 1859, quando gli Austriaci vi fab bricarono il forte detto della Rocchetta, dal nome che aveva già prima la gola. 11 tratto da Brez a Rovo fu ultimato nel 1870, quello da Revò per Cagno sino al ponte di Mostizzólo, col bel ponte a due archi in granito sui torrente Pescara, nel 1876 (e costò oltre 200 mila fiorini); il tratto da Ca varono

a Roméno, col riempimento della valle del torrentello Moscàbio, nel 1872; quello da Eppan, nella valle dell'Adige, alla Méndola e a Sar dònico tra il 1883 e il 1885 (inaugurato il 14 Maggio 1885); quello da Sardònico a Fondo e a Rrez, con due bei ponti in pietra sotto il castello di Castellbndo, nel 1890 ; il tratto da Dormalo a Cles, tra il 1886 e il 1888, uel quale anno, il 15 Agosto, fu inaugurato il ponte di Santa (-bustina.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1834
Storia della Valtellina e delle già contee di Bormio e Chiavenna ; 2
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Pagina 158 di 347
Autore: Romegialli, Giuseppe / Giuseppe Romegialli
Luogo: Sondrio
Editore: Della Cagnoletta
Descrizione fisica: 344 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Veltlin ; z.Geschichte
Segnatura: II 101.215/2
ID interno: 118980
i56 Quadrio di Ponte del quale scrivemmo (*). Era egli figlio di Giovanni Battista, cavaliere aureato e medico a servigi di Ferdi nando 1 imperatore. Intesosi con esso il padre Canisio in Germa nia 7 a spese del medesimo Quadrio e diretti dal Bobadilla, spedì alcuni suoi frati in Valtellina, i quali assunsero il titolo di mis sionari contro 1 ? eresia: predicavano in Ponte è nei dintorni , l’idea coltivando di formarvi ricco e fermo stabilimento. Correva l’anno i55g e a grigioni non piacendo

piu tollerare questo apo stolato, vollero torlo. Ma i gesuiti, trovalo il Quadrio in Au gusta, indusserlo a donare tutti i suoi beni per la fondazione d' un collegio di lojoliti in Ponte, e la donazione valeva talleri roma ni 28,666. B. 66. 1/2, come all’ inventario IY nell’ archivio di quel soppresso collegio. Ottenuta appena largizione siffatta, altri sette gesuiti, col su pcriore Tarquinio lì a inai di , rafforzarono in Ponte il primo drap pello. Affrettaronsi a porsi in possesso dei beni

sfacciataggine di questi avventurieri spiccò decreto pel quale, in nome di tutta la nazione, dovevano senz’altro sgombrar da Ponte non solo, ma da tutta la Valle. Èra assoluto e positivo il decreto di bando ; ma quo’ padri non ne tennero conto. Che osarono anzi rispondere non sortirebbero sino a che ricevuto non ne avessero un ordine espresso da tutta la Reta repubblica, e che rimarrebbero fino all’unione della dieta generale dell’ anno seguente. Pure temendo de’ pa renti ed eredi del benefattore

6
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1880]
Geschichte Tirols von den ältesten Zeiten bis in die Neuzeit ; 3
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Pagina 255 di 966
Autore: Egger, Josef / von Josef Egger
Luogo: Innsbruck
Editore: Wagner
Descrizione fisica: VIII, 954 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: In Fraktur
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 5.585/3 ; D II 5.585/3
ID interno: 553578
249 Zwischen Schuls und Fettan vereinigten sich die beiden Haupt-- colonnen. Das Hauptcorps kam am 1. Mai noch bis Fettan, die Avantgarde bis Ardetz, am 2. Mai fetzten die vereinigten Colonnen ihren Marsch nach Lavin fort und warfen hier dann bei Süß den Feind zurück. Lecourbe gieng nach Ponte und seine Nachhut floh in großer Unordnung nach Zernetz. Am 3. Mai trieben die k. k. Truppen die Franzosen auch aus Zernetz, Brail und Pontalt nach Oberengadin. Bei Ponte trennte sich das feindliche Corps

. Lecourbe gieng in der Nacht vom 3. auf den 4. über den Albula nach Lenz und hielt Weißenstein, Fluela und Davos besetzt; Loison, der Desolles' Colonne jetzt commandirte, führte 1500—1800 Mann, als Theil der italienischen Armee Über St. Moritz theils ins Moira-, theils ins Adda-Thal und hatte am 7. auch diese Thäler, sowie Ehiavenna geräumt. Bellegarde hatte am 5. sein Hauptquartier zu Süß, am 6. schlug er sein Lager bei Zernetz auf und besetzte Brail, Zinusel, Ponte und Silvaplana. Somit

war er in wenigen Tagen Herr des ganzen Engadins geworden. Noch vor seinem Angriffe, am 28. April stiegen 6 Bataillone und % Escadron der Brigade Strauch vom Nonsberg nach Ponte die Legno hinab und erhielten später von Suwarow Befehl, durchs Bal Bembrana und über Morbegno nach Ehiavenna zu marschiren, wo sie am 8. anlangten. Die noch auf den: Tonale zurückgebliebene Reserve dieser Brigade, 4 Bataillone, ließ Bellegarde am 5, Mai über Tirano ins Veltlin vorrücken.und Über Morbegno der Haupttruppe folgen

7
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1836
Storia della Valtellina e delle già contee di Bormio e Chiavenna ; 3
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Pagina 407 di 499
Autore: Romegialli, Giuseppe / Giuseppe Romegialli
Luogo: Sondrio
Editore: Della Cagnoletta
Descrizione fisica: 487, VIII S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Veltlin ; z.Geschichte
Segnatura: II 101.215/3
ID interno: 118982
4°5 salute fuorché nella fuga, vi si diedero in pieno disordine, e sul ponte accalcandosi, questo, giusta i disegni del duca, crollò. Picco! numero giunse di là, il resto in parte affogò e in parte fu ucciso. In questi fatti, porzione di alemanni sulla destra del fiume, fulminavano i francesi a sinistra ; ma il Roano, prima si levasse all’ attacco nelle parti di Rovere e di Sernio, passati aveva oltre il fiume seicento del Prugher e del Gianazzi, ap punto ne’ luoghi dall’ Alberti inutilmente

indicati a guardarsi, la quale trascuraoza disciolse affatto l’armata cesarea, a grave scre dito del vincitore di Fih’sburgo. I seicento pervennero non im pediti, a fianco ai tedeschi, e questi già tementi pei la disfatta, credendosi addosso la metà dell’armata francese, abbandonarono tutto, e fuggirono in guisa da non più rifar lesta. Aveva intanto il Roano rifatto il ponte, sicché anche i francesi poterono inse guire i fuggenti fino al ponte di Sondalo, L’arsero gli alemanni onde frenare

generale cesareo, e che dai resti da esso veduti a Molina, potè fare un giudizio più esatto dei danni dì queir eser cito. » Dio ha voluto, scrive gemendo, con la potente sua mano v in questa occasione di conflitto e di rottura ( del ponte ) di ri mostrare il suo castigo in punire questo esercito per li stra- v pazzi delle cose sacre, ed altri gravissimi errori commessi a » Bormio, come appunto seguì all’esercito Bernese nell’anno >» 1620 nel mese di settembre nel Borgo di Tirano ....»• Avrebbero

9
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1834
Storia della Valtellina e delle già contee di Bormio e Chiavenna ; 2
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Pagina 343 di 347
Autore: Romegialli, Giuseppe / Giuseppe Romegialli
Luogo: Sondrio
Editore: Della Cagnoletta
Descrizione fisica: 344 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Veltlin ; z.Geschichte
Segnatura: II 101.215/2
ID interno: 118980
54 l 1620 Crìtica condizione de grigìonì in Chùzvenrut pag. 270 Vi giungono forze le quali scacciano da Novale alcuni facinorosi di Sonico . . »271 I borni icsi uccidono un inviato grigiori e . » 272 CAPO 11. / grigìonì volgonsì agli svizzeri per soccorsi » 275 '2,5 dello Ingrossano in Chiavmna » ivi Una loro compagnia tenta invano uscire per Malenco » ivi 29 detto Da Chiavenna avanzami al Sasso Corbe e cacciano le guardie nemiche . . . . » 274 30 detto Vengono al ponte di Mantèllo

. . . . »> 275 5 1 detto Attaccano le truppe. valielline e grigione co mandate dal Guicciardi f e le fugano a Colico » ivi Occupano Traoria poi il ponte di Ganda . » ivi il Guicciardi, lasciato Morhegno, co* suoi cala a Delebio . « 276 capo m. Maneggi de 5 valtellini in Jsvizzcra ? Roma ed altrove . » 277 Manifesto per giustificare la rivolta e il mas sacro . . . . . ... . . . , . » 278 Non riescono a conciliarsi la repubblica ve neta ne a distarla dal favorire i grigìonì » 284 Provocano quindi soccorsi dal

Feria e ne arrivano in genti ed arredi da guerra - . » ivi Què del Guicciardi rendono vana altra prova de* grigìonì sopra Morhegno ... . » «a 85 1 agosto Non riesce al Robustelli sloggiarli dal Ponte di Ganda » 286 Pianta Rodolfo è loro infesto nell* Engadina , come pure il commissario arciducale Luigi Raldirone . . ......... N ivi Tentano ì nostri confini dal lato di Posckiavo ma sono respinti » 387 CAPO IV. ... 1 e 2 dello I grigìonì 7 scesi in Malenco, senza, contrasto

10
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 493 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
di ricompense mag giori si univano all’arciduca e ai conti d’Arco. La Repubblica affidò anche questa, volta al Sanse verii io- il comando dell’esercito sollecitandolo al soccorso della minacciata, città; ma troppo tardi, che già era caduto Rove reto e il Priuli e il Crasso fatti prigionieri. Il Senato mandò allora- compagno al Sanse verino il principe di Camerino ; i quali due d’accordo operando, decisero di gettar un ponte sull’Adige per poter più lestamente portarsi da una sponda all’altra e sorvegliare

, gettato un ponte sull’Adige, avanzò verso Trento. Giunto l'eser cito nella campagna presso la città, mal trattenuti i soldati dalla militare disciplina, qua e là disperdendosi si diedero a bottinare, sordi ai richiami dei. capitani. Dello scompiglio- che ne nacque, approfittarono i nemici, che ordinatamente usciti dalla città, diedero addosso agli sbandati, i quali nel- l’impossibilità ormai di rimettersi in atteggiamento di bat taglia., con gran scompiglio fuggirono verso il fiume. Vide- il San

severino la rotta de’ suoi senza poter porv i rip aro r .caduto il ponte o pel gran peso- d’uomini di carri e di cavalli che sopra vi stavano, o per malvagità e viltà d’un

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