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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 403 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
für Geschichte, Kultur und Kunst" 3, Bolzano: Athesia Dassmann, Ernst (1993): Die Anfänge der Kirche in Deutschland. Von der Spätantike bis zur frühfränkischen Zeit. Stoccarda-Berlino-Colonia: Kohlhammer De Biasi, Mario L. (1999): II Sudtirolo nella storia. Le antiche radici della cultura tirolese. Athe sia Dellago, Edmund - Tarneller, Josef (1984): Eisacktaler Höfenamen. 7° ed., Tappeiner delle donne, giorgio (a cura di) (1994): Incontri sulla storia dell'Alto Adige. Provincia Auto noma di Bolzano

- Assessorato alla Scuola e Cultura in lingua italiana dematteis, luigi (1986): Case contadine del Sud-Tirolo. "Quaderni di cultura alpina”, Ivrea: Priuli e Verlucca di michele, Andrea (1999): I podestä italiani della provincia di Bolzano, in: Faschismus in der Provinz-Fascismo in provincia, "Geschichte und Region/Storia e regione”, anno VIII, Bolzano

Bibliografia albasini, Carlo (1966): Castelli e altri monumenti storici della zona di Bressanone. Rovereto: Manfrini andergassen, leo (2003): Sudtirolo. Arte e luoghi. Bolzano-Lana: Athesia-Tappeiner Andergassen, Leo - Stampfer, Helmut (2005), Stephan Kessler. Un pittore dell'eta di Rubens (1622-1700), catalogo mostra al Museo Diocesano di Bressanone, 1 giugno - 31 ottobre 2005 andergassen, leo (2007): Kunstraum Südtirol. Bolzano: Athesia Atz, Karl - neeb, Philipp (1879): Der deutsche Antheil

des Bisthums Trient. Dekanat Klausen. Vol.I, H.l, Bolzano Atz, Karl - schätz, adelgott (1905): Der deutsche Anteil des Bistums Trient. Topographisch historisch-statistisch und archäologisch beschrieben. Das Dekanat Sarntal, Klausen und Ka- stelrut. vol. III, Bolzano Atz, Karl (1909): Kunstgeschichte von Tirol und Vorarlberg. Innsbruck Augschöll, Annemarie (2004): La storia della scuola in Alto Adige. Merano: alpha beta Bainton, roland H. (1958): La Riforma Protestante. Torino: Einaudi Bertoncello

, Francesco (1993): Josef Schöpf e le sue opere in Alto Adige. Provincia Autonoma di Bolzano - Assessorato Istruzione e Cultura in lingua italiana Bierbrauer, Volker - nothdurfter, hans (1988): Die Ausgrabungen im spätantik-frühmitte lalterlichen Bischofssitz Sabiona-Säben, in "Schiern" 62, 5/6 bitschnau, MARTIN (1977): Säben, in O.Trapp (a cura di), Tiroler Burgenbuch. Eisacktal, vol. 4, Bolzano bonoldi, ANDREA - obermair, Hannes (a cura di) (2006): Tra Roma e Bolzano, nazione e pro vincia nel Ventennio

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 193 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
” (La storia sotto i nostri piedi, cit., foglio 2). 353 Nel piano degli scavi essa e rappresentata dai lacerti del corpo di fabbrica denominato "A”, emerso nel settore 1, quello meridionale, della piazza Mercato. "La struttura ... distrutta presumibilmente in epoca ottocentesca, sembra costruita mediante l'impiego di pietre flu- viali di grandi dimensioni legate con malta” (/ resti archeologici strutturali emersi nel can- tiere di Chiusa Piazza Mercato, testo non pubblicato, esposto durante la mostra

principale e all’ingresso del ponte sull’Isarco erano le tre porte cittadine: il "Bozner Tor” (Porta bolzanina), il "Brixner Tor” (Porta brissinese) e l'"Eisacktor” (Porta Isar- co). Quattro invece le torri a difesa delle mura: il "Krautturm” (anche "Kreideturm”), o "Torre delle Erbe”, sopra la Porta Bolzano; il "Mesnerturm” o "Torre del Sagresta- no”, sopra la porta sull'Isarco; lo "Schulturm” o "Torre della scuola”, a nord della Parrocchiale; e il "Turm vor dem oberen Tor”, la "Torre

di fronte alla Porta superiore” collegata alla Porta Bressanone o Superiore. Quest'ultima in particolare, unica apertura superstite dell’antico sistema murario, rappresenta ancora oggi l'accesso nord della cittä storica. I resti archeologici rin- venuti nel periodo 2005-2007 tra la casa Wegmacher (ex "Kalter Keller”) e il nuovo Ufficio delle Poste, tutti databili al XIII-XIV secolo, rivelerebbero perö sorprenden- temente una diversa collocazione della primitiva Porta Superiore non tra la Chiesa degli

Apostoli e l'odierno Municipio, ma poco piü a nord, dove essa si congiungeva direttamente alla cinta muraria per mezzo della Torre Superiore, 352 come appare anche nella celebre immagine del Merian. In questo modo la torre stessa 353 si doveva presentare come un raro esempio di torre annessa al portone ("Torturm"), 354 con muri non molto spessi, a rivelare piuttosto che uno scopo difensivo una funzione di controllo della strada e di sbarramento dell’accesso in cittä. Inoltre dalle indagini

ar- cheologiche, in correlazione con i resti della torre sono emerse tracce di una struttu- ra muraria dalla caratteristica forma a prua di nave, 355 come una sorta di frangiflut- ti addossato all'edificio per proteggerlo dal fiume, le cui acque all'epoca dovevano lambire le case dell'odierno centro storico. Il rinvenimento su un lato del frangiflutti di alcuni piani pavimentali e di tre mensole, poste forse a sostegno di una struttura lignea sospesa, fanno ritenere possibile l'esistenza di un passaggio

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 95 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
/Stufles, poi inglobato entro i confini della cittä vescovile. L'insediamento, difeso da valli fortificati, intorno al I secolo a.C. venne a far parte probabilmente del regno celtico del Noricum, il cui territorio spa- ziava dalla Pusteria alle regioni danubiane; e quando questo entro nell’orbita dei do- mini di Roma, prima per via di accordi politici poi per annessione pacifica aH’Impero come nuova Provincia oltralpina (45 d.C., sotto il regno di Claudio), Stufles divenne senz’altro il piü importante

vengono inclusi nella Raetia Secunda, la parte centro- orientale della vecchia provincia retica, prossima ai confini con l’Italia e in dipenden- za dal municipium di Augusta Vindelicorum, l’odierna cittä di Augsburg in Germania. Sotto la pressione delle invasioni barbariche (la “Völkerwanderung”, le migrazioni dei popoli germanici della storiografia tedesca e anglosassone) a metä del IV secolo d.C., le popolazioni della Val d'Isarco si ritirano sulle alture per difendersi. Il bastione naturale

mento significativo nell’epoca tardo-romana. 98 Probabilmente a metä del IV secolo d.C. si stabilisce sul pianoro tra l'attuale chiesa della Madonna e i sottostanti vigne- ti una piccola comunita di Reti romanizzati, dediti soprattutto a lavori artigianali, come comproverebbero i resti di attivitä metallurgiche e d’intaglio di ossa anima- li." L'ipotesi di alcuni studiosi - come accennato precedentemente - giunge a col- legare quest’insediamento retoromano (forse dotato di edificio militare

] con una sottostante stazione stradale di confine prowista di dogana, posta a controllo della strettoia naturale tra fiume e roccia e della sua strategica collocazione lungo Tasse viario nord-sud. 100 Nella piana dell'odierna Bressanone, intanto, almeno a partire dal V secolo a.C., quando la via del Brennero cominciö ad acquistare rilevanza come collegamento tra i due versanti delle Alpi, alla confluenza della Rienza nell’Isarco si era sviluppato un importante centro retico, Yoppidum di Stufeis

centro romano della Media Val d'Isarco con bagni ter- mali, ponti, strade ed edifici militari e produttivi, se si tengono in considerazione i cospicui ritrovamenti archeologici emersi dagli scavi del 1976-'82. Sul finire del III secolo d.C., con il riordino dell'Impero voluto da Diocleziano (284- 305), i territori ad est di Stufles confluiscono nel Noricum Mediterraneum, uno dei due distretti autonomi in cui viene suddiviso l'antico Noricum-, invece il borgo roma no di Stufles e Sabiona stessa

17
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2010
Pfalzen : Landschaft - Kultur - Geschichte ; auf dem schönsten Plateau
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Pagina 213 di 389
Autore: Lechner, Stefan [Hrsg.] / hrsg. von Stefan Lechner
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 382 S. : zahlr. Ill., Kt.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Pfalzen <Pustertal> ; s.Heimatkunde ; z.Geschichte
Segnatura: III 282.305
ID interno: 524606
/JosefHARRASSER (Hg.), Pfalzen in Wort und Bild, Pfalzen 1987, S. 140-178, 188-236, 264-318, hier S. 223. 6 Jentsch, Das Brunecker Becken, S. 57. 7 Vgl. dazu die Angaben der Volkszählungen in den Statistischen Jahrbüchern Südtirols des Landesinstituts für Statistik (ASTAT). 8 Istituto Centrale di Statistica del Regno d’Italia, VIII Censimento generale della popolazione, 21 Aprile 1936 - XIV, Volume II: Province, Fascicolo 21: Provincia di Bolzano, Roma 1937 - Anno XV, Tav. n; Istituto Centrale di Sta tistica

, IX. Censimento della Popolazione, 4 Novembre 1951. Volume I: Dati sommari per comune, Fascicolo 17: Provincia di Bolzano, Roma 1955, Tav. 6; Istituto Centrale di Statistica, io° Censimento della Popolazione, 15 Ottobre 1961. Volume III: Dati sommari per comune, Fascicolo 21: Provincia di Bolzano/Provinz Bozen, Roma 1964, Tav. 6; Istituto Centrale di Statistica, 11° Censimento della Popolazione, 24 Ottobre 1971. Volume II: Dati per comune sulle caratteristiche strutturali della popolazione e delle abitazioni

, Fascicolo 17: Provincia di R Der Hochseilgarten 211 F: Pepi Hitthaler, Pfalzen Li Gasthaus Schöneck in Mühlen, L2 Gasthof Tänzer in Issing, frühe 1970er Jahre 1970er Jahre

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 106 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
Quellen, cit., p. 52. 123 Lunz 2005, pp. 297-299. 124 Ibd.,p. 297. 125 Andergassen 2007, p. 9. 126 Glaser 1996, pp. 83-100. Anche RGleirscher, Der Drei-Kapitel-Streit und seine baulichen Auswirkungen auf die Bischofskirchen im Patriarchat von Aquileia, in „Schiern" 74, 2000, pp. 9-17. 127 Tuttavia l’attuale Sovrintendente ai Beni Artistici della Provincia di Bolzano, Leo Ander gassen, nel suo Sudtirolo. Arte e luoghi (Athesia-Tappeiner 2003) parla esplicitamente di "battistero ariano” per quello

2.6. La cattedrale della diocesi di Sabiona Quella che oggi chiamiamo la Chiesa della Santa Croce ( Heilig-Kreuz-Kirche ) affonda perciö le sue radici nella costruzione altomedievale che la tradizione vuole inizia- ta proprio da Ingenuino, 121 per essere sede della cattedra episcopale. “Fundamenta eius in montibus sanctis", "le sue fondamenta sono sui monti santi” (Salmo 87, 1) si legge sulla parete sud della navata odierna. Le fondamenta storiche ed ideali della diocesi giacciono infatti

, a sinistra dell’entrata, segnala dal 1982 il luogo dove gli Stu diosi suppongono si potesse trovare il sepolcro prima che le reliquie ivi contenute venissero traslate, alla fine del X secolo, nell'erigendo “monasterium Sancti Stephani et Beati Ingenuini” di Bressanone. Le rilevazioni archeologiche datano la basilica doppia rinvenuta sotto la chiesa della S. Croce al tardo VI secolo 124 o, secondo studi piü recenti, ad un periodo non prece- dente alla prima meta del 700; 125 va citata perö anche la tesi

in uno dei due presbiteri e battezzava nel fonte della Chiesa della Madonna, ad imitazione delle due comunitä cristiane alternative, una romana e l’altra ariana, di Ravenna. 126 Ipotesi alquanto sug- gestiva, che perö non gode del sostegno unanime degli Studiosi. 127 Un’importante conferma della prestigiosa funzione di chiesa-madre del tempio so- 121 Atz 1909, p. 77. Inoltre: J. Weingartner, Die Kunstdenkmäler Südtirols, vol. 1, Vienna 1973, p. 174. 122 V.Bierbrauer-H.Nothdurfter, Die archäologischen

conservato nella chiesa della Madonna (p. 165); lo stesso dicasi per Gasser 2000, p. 173.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 109 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
strut- ture sociali e politiche. Agli albori del 700, con l’inizio della predicazione evangelica tra le genti bavare ad opera di missionari come Ruperto, Emmeramo e Corbiniano, le distanze tra gli au- toctoni e i nuovi dominatori si assottigliarono ulteriormente. Con l'erezione al di lä delle Alpi di nuove diocesi (Salisburgo, Frisinga) o la riorganizzazione di quelle piü antiche (Passavia, Ratisbona) si creö l'amministrazione ecclesiastica della Provincia Baiovariorum. 133 Sabiona probabilmente

sinodi di vescovi bavari, essendo la sua diocesi parte dei territori del Ducato di Baviera. 134 Quando il 133 S. Bonifacio, l'apostolo della Germania, nella sua attivitä di riorganizzazione della Chiesa bavarese nel 739 non fa menzione dell’episcopato di Sabiona, a conferma del fatto che questo all’epoca doveva sottostare ancora al Patriarcato di Aquileia (Gelmi 2001, p. 30), oppure poteva essersi costituito in diocesi autonoma nell’attesa di essere incorporato in una nuova provincia ecclesiastica

, anche la cella benedettina di S. Candido passö sotto la giurisdizione della diocesi bavarese. Con- temporaneamente lo stesso episcopato sull'Isarco andava acquistando rilievo all'in- terno dell'ordinamento ecclesiastico dei Bavari: infatti, all'atto di sottoscrizione del diploma di fondazione del monastero di S. Candido, a Bolzano presenziö il vescovo Alim di Sabiona (769 - 800 circa), il primo ad essere documentato dopo due secoli di silenzio. Forse di origine anglosassone, Alim partecipö a diversi

(Riedmann 2005, p. 230), come infatti sarebbe awenuto. 134 Con Alim - fiduciario del duca Tassilone III, amico del segretario di Carlo Magno Alcuino, collaboratore dei vescovi di Frisinga, Salisburgo e Ratisbona - si va consumando l'ultimo atto della riorganizzazione ecclesiastica di Sabiona che, nella seconda metä deH'VIII secolo, non guarda a sud piuttosto a nord. Al riguardo, Riedmann parla di una vera e propria "Um polung", di un mutamento di polo di riferimento per la sede sabionense (Riedmann 2005

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
2009
Clausa sub Sabione sita : Sabiona e Chiusa nel cuore della Val D'Isarco
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Pagina 105 di 412
Autore: Vitali, Andrea / Andrea Vitali
Luogo: Brixen
Editore: Weger
Descrizione fisica: 406 S. : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. 401 - 406
Soggetto: g.Klausen <Bozen> ; z.Geschichte<br>g.Klausen <Bozen> ; s.Heimatkunde
Segnatura: II 274.911
ID interno: 510589
scavi della "Kirche im Weinberg". Nostra osservazione critica sui testi che sono esclusivamente in lingua tedesca: considerando la loro funzione di pubblica divulga- zione e tenendo conto dell'incremento dei visitatori italiani e anche di altre nazionalitä, sarebbe auspicabile corredarli di didascalie in lingua italiana e in inglese, come awiene per gli altri percorsi espositivi della nostra Provincia. 119 Gasser 2000, pp. 174-175. 120 H.Nothdurfter, Der Burgberg von Säben

della vecchia caserma nei pressi del battistero, e documentata dal ritrovamento di oggetti orna mentali in oro, ed e segno eloquente dell'appartenenza dell'episcopato di Sabiona, ancora per qualche tempo, aH'amministrazione pastorale romana. Sempre intorno al 600, infine, una frana abbatte il muro settentrionale della chiesa che viene di seguito rinforzato insieme a quello della cappella laterale. E forse in questo stesso periodo che si da inizio alla costruzione di un nuovo tempio sulla som- mitä

dell'arce, insieme ad alloggiamenti per il clero. Come conseguenza di questi radicali mutamenti e alla luce degli sviluppi storici sus- seguenti, in assenza di documenti per il periodo tra il VII secolo e la prima metä dell'VIII, si puö supporre parallelamente una tendenza allo spostamento insediativo verso valle con la successiva trasformazione dell'antico tempio battesimale (la me- dievale chiesa della Madonna) in chiesa plebana ("Gemeindekirche”) delle comunitä che si andavano costituendo nella piana

sottostante. 119 Resta da dimostrare quando e in quanto tempo questa mutazione possa essersi verificata. Sta di fatto che dopo il 700 non si effettuano piü inumazioni nella necropoli di Sabiona; 120 il dato puö contribuire a far ritenere che nei dintorni della rupe esistesse ormai un sufficiente numero di chiese con cimiteri propri, rendendo verosimile l'ipotesi della graduale formazione di un nuovo insediamento nell'area dell'odierna cittadina di Chiusa. 118 L’armamento dei Germani era molto ricco

1988, pp.243-300; oppure nel giä citato V.Bierbrauer-H.Nothdurfter, Die archäologischen Quellen, pp. 38-55 (ne esi- ste una sintesi in italiano, molto meno dettagliata: S. K. Moser, Sabiona, Tappeiner, Lana 1995, 13-20); ancora in K.Kromer, Das frühgeschichtliche Gräberfeld von Säben bei Klausen in Südtirol, in "Archaelogia Austriaca” 64, 1980, pp. 1-46. Inoltre, all'interno della Chiesa della Madonna interessanti pannelli esplicativi, con belle foto dei reperti e testi didascalici, documentano gli

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