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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Pagina 18 di 50
Autore: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Luogo: Pisa
Descrizione fisica: 40 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Soggetto: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Segnatura: III 102.494
ID interno: 236700
Welfsperg co! Vescovo di Bressanone, ri guardo al loro castello e giurisdizione di Welfenstein, ed anche in quel caso fu Al berto Conte di Tirolo che sostenne gene rosamente i fratelli de Welfsperg. Già nell anno 1214 Ottone IV fu testi monio allorquando Alberto Conte di Tirolo rinunziò al castello di Sommersberg in fa vore del Vescovo di Bressanone. Nel 1218 Ottone de Welfsperg, Alberto Conte di Ti rolo e Dito de Firmian si recarono a Ve nezia, ove compariscono insieme in un do cumento dei

inesorabile faida, troncarono al Ve scovo ed ai suoi sudditi tutte le strade ed arrestarono i passanti. Fu in questa occa sione che Ottone de Welfsperg prese me diante assalto il castello di Matrey appar tenente al Vescovo. In questa guerra i ve scovili riportarono una sconfitta dopo l’al tra; lilialmente il Vescovo Bertoldo veden dosi incapace dì continuare la guerra, si rivolse all’imperatore, il quale indusse il 3 marzo 1221 Alberto Conte di Tirolo a fare una pace, nella quale anche Ottone de Welf

sperg s’obbligò di non molestare più il Ve scovo di Bressanone. Il relativo documento si trova stampato negli scritti dell’ Ilormayr, del Sinnaclier e del Sadurner. Nell’ anno 1237 fu Ditone testimonio della cessione del castello di Reifeneck, fatta da Alberto Conte di Tirolo in favore del Vescovo di Bressanone. Il relativo passo suona: Testes: 1). Ileinricus de Vecifespercit et D. Otto Welfus ejus frater. I). Ileinricus de Boimonl etc. Ad. Sterzìng a D. 1239 mi. I, Die martis 3 intrante Marth

nell’investitura pel ca stello di Reiffeneck fatta da Egnone Vesco vo di Bressanone in favore del Conte Al berto di Tirolo leggiamo fra i leslimonj : J). ileinricus de Welfesberch et D. Otto Welfus ejus frater. Nell’ anno 1243 conchiuse certo Enrico Beige un contratto col monastero d’I. Can dido in Jnnicben riguardo a’beni in Beiden, in Wüiienbach, ed in Walgratt, e ciò sotto le porle del castello di lleunfels in praesen tia D. Ottonis Wdf de lleunfels, come s e- sprime il relativo documento. A questa per

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Pagina 20 di 50
Autore: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Luogo: Pisa
Descrizione fisica: 40 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Soggetto: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Segnatura: III 102.494
ID interno: 236700
’ Adige e dell’ Ermo ed il loro avito castello di Weifestein. Allorquando Mainardo IV e suo fratello Alberto III divisero nel castello di Tiralo il 4 marzo 1271 le possessioni pa terne e materne venne fra le altre cose pat tuito, come si legge nel relativo documento: Quotisi praedicti Henricus t Veìfespergartus et Otto diclus Welf vel alter eorum sine herede masculo decesserit fenda et bona ipsorum ac homines vel alterius eorum cuilibet di ci torum D. Comitum cedent sive ab cis, sive ab alijs

quibuscunque Dominis ea visi fue rint possedisse in integrum et in lotum pos sidenda prout in eorum Comitum sunt ter minis costituta. Con questo patto vennero depredati i figli di Woìderigo della ricca eredità dei loro cugini. Ottone V non sopravvisse di molto a questi disastri; esso morì nel 1274, senza lasciar prole ; la sua eredità venne tantosto occupata da Mainardo Conte di Tiralo il quale vendette il castello di Wcl- fenstein all’ Ordine Teutonico. Enrico V Welf de Welfesperg figlio d’Enrico

nacher, Reseli, Burg ledi ne r, nei Meichclbeck ed in diversi altri autori. Nell’anno 1AV sposò Enrico Sofìa Con tessa de Scbaumbiirg. Le nozze furono ce lebrate in Svevia nel castello di Frauen berg in presenza del Conte de Hirschberg, dei Marchesi di Burgau e di Bonsperg, e di molti altri Dinasti svevi e bavaresi. Il relativo contratto matrimoniale si trova nell’ Archivio vescovile di Bressanone. Da | quel contratto risulta che i Signori Schilt c Gschurren erano Vassalli della famiglia Welsperg

il territorio appartenente al Vescovo nella Posteria, e vi fabbricò il castello di Welfsperg che diede in appannaggio al figlio del suo fratello, cioè a Guelfo VI de Welfsperg. Venne po scia nel 1030 fatta una pace col Vescovato di Frissinga, ed avendo in questa Guelfo IV cesso al vescovato la contea di Parten Nirchen, in risarcimento dei danni della guerra, i guelfi ritennero per sè la contea d’ Jnnicben. In questa contea d’Innicbei: trovavasi un monastero di Benedettini de dicato a S- Candido e fondato

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1942
¬I¬ ladini dolomitici.- (Collana azzurra); 1)
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Pagina 55 di 135
Autore: Filippone, Vincenzo / Vincenzo Filippone
Luogo: Bolzano
Editore: Ed. della rassegna mensile "Atesia Augusta"
Descrizione fisica: 136 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ladiner;z.Geschichte
Segnatura: D II 88.190 ; II 88.190 ; II 102.516
ID interno: 83099
il figlio, Giacomo, ucciso 1 durante un viaggio in Spa gna e resuscitato miracolosamente dal Santo, ricostruì la Chiesa di S. Giacomo in Gardena. Sulla graduale rovina dei conti di Stetteneck fiorì la potenza dei Wolkenstein. Il castello di Wolkenstein, a Selva di Gardena, nella Val Lunga, è ricordato la prima volta liei 1237 come possesso di Arnoldo di Maulrapp. Anzi l'origine del nome Wolkenstein pare strettamente connessa con la rovina di quel castello, avvenuta, come si rac conta, nel

secolo XVI. Narra, infatti, la leggenda che sopra il castello della Val Lunga si vedeva sempre, anche nei giorni sereni, una minacciosa nuvola av volgente la roccia; finché il castellano non ebbe per tre notti consecutive un medesimo incubo, sognando ripetutamente dì essere travolto da una frana. Impressionato dal sogno, il proprietario del ca stello volle mettersi al sicuro in altra abitazione. E vide, con soddisfazione e letizia per aver potuto scampare alla morte, effettivamente cadere il castello

. Onde per ricordare il fatto soprannaturale adottò il cognome Wolkenstein, che vuol dire 'Pietra delle nuvole,, *). Erede di Arnoldo fu forse Enrico di Castelrotto, ch'era al servizio dei vescovi di Bressanone, A lui successe Ruberto, il quale nel 1293 vendè il castello di Selva al cavaliere Kandolfo di Pradell signore di Vi Ila nd ro: onde la contea di Selva passò alla fami glia dei Pradell di Villandro, e le rimase fino ai tempi moderni. Un successore di Randolfo, il nipote Federico, avendo

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Pagina 36 di 50
Autore: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Luogo: Pisa
Descrizione fisica: 40 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Soggetto: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Segnatura: III 102.494
ID interno: 236700
de Welsperg, tìglio secondogenito, il quale nacque il 27 Agosto 1628, divenne Canonico del Duomo di Bressanone e Priore di 8. Martino di Ca strozza, e morì nell’anno 1687. 4. Cristoforo-Sigismondo, suo figlio pri mogenito. Cristoforo-Sigismondo Barone de Wel sperg e Conte de Raitenau, Dinasta nella Posteria, Gran-Cuciniere e Gran-Scudiere del Tirolo, Generale d’ artiglieria e Ciam bellano imperiale nacque nel castello di Tel- vana il 22 giugno 162», passò poscia alla Corte Austriaca qual Ciambellano

ed onori passarono quindi ai Conti di Welsperg. I primi Raitenau aveano le loro dizioni nei Grigioni.nei dintorni di Berna nella Sviz zera, fabbricarono poscia il castello di Raite nau presso Lindau sul Iago di Costanza, ed allorquando, ai tempi dell’Imperatore Alberto h la Svizzera si ribellò contro il dominio austriaco, i Raitenau 1’ abbandonarono in teramente. Acquistarono poscia la contea immediata di Langenstein situata nelle vi cinanze della selva nera verso il lago di Costanza, e le signorie

di Cristoforo Sigismondo sposò Adamo Sigisfredo Conte d’ Aichlburg. Carlo-Ulrìco-Annibaie Conte de Wel sperg e de Raitenau, terzo figlio di Cristo foro-Sigismondo, comperò il castello dì Piz-

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