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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 221 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
al Giudizio di Caldaro e amministrati congiuntamente, per modo che da quel momento si parlö solo di Giudizio di Caldaro-Laimburg. In un documento del 1596 e detto: Vadena cosituisce un Giudizio a se stante del tutto particolare anche se incorporato in quello di Caldaro; Piccolongo e Monte, invece, appartengono al Giudizio di Caldaro.» 76 Verso il 1400 Caldaro, unico Giudizio dell'area tedesca, adottö lo Statuto tridentino e lo conservö fino al 1681, quando l'imperatore Leopoldo lo sostitui con

l'Ordinamento tirolese. Nel 1447 Caldaro divenne persino sede del vescovo Giorgio Hack. Fin dal tardo Medioevo gli affari delle varie comunitä erano disciplinati dalle cosiddette Regole, che erano una sorta di Regolamento comunale. Le Regole, composte da 100 articoli, che Caldaro si diede nel 1439 si sono conservate fino ai nostri giorni. Esse disciplinavano la manutenzione delle strade, i mestieri e le professioni, il diritto d'abitazione, il servizio antincendio e quello a protezione delle acque

di Caldaro fecero perö ricorso perche a loro dire era stata ceduta ai Tänzl per una somma troppo esigua e chiesero al principe regionale di poterla riscattare. Evidentemente la comunitä di Caldaro, Laimburg e Vadena dalla somma di 6000 fiorini aveva tratto un inadeguato vantaggio. Ai Tänzl fu anche rimproverato che i loro funzionari si rifiutavano di vendere cereali agli abitanti del luogo, preferendo venderli fuori del Giudizio. 79 1 Caldaresi nel 1525 si lamentarono inoltre perche i giudici, i notai

e i messi giudiziari, da qualche anno non venivano piü nominati, come in passato, col loro consenso. Nel 1534 titolari dell'amministrazione di Caldaro erano sempre i Tänzl . M Essi riscuotevano la «Grande Decima» tramite funzionari. Ai Tänzl subentrarono i Liechtensteiner, i quali furono a loro volta amministra- tori di Caldaro dal 1490 al 1624. Intomo al 1577 la grande decima divenne appannaggio del margravio Giorgio Federico di Brandemburgo (1539-1603). In seguito essa passö alle sorelle Maria

un equivalente di 40 staia di frumento e 1200 uova. 81 Fra i funzionari governativi si annoverano: Adam Teutsch (1577), Hans Leis (dal 1578), Hans Ruedl (1595), il figlio di quest'ultimo Christof Ruedl ed il nipote Hans Ruedl; infine Niklas Greif. Dopo Wolfgang von Liechtenstein l'amministra- zione passö al conte Francisk von Lodron, che su Caldaro nel 1630 ottenne una lettera di pegno. Nel 1644 l'arciduca Karl Ferdinand diede in pegno 1'amministrazione ed il Giudizio di Caldaro-Laimburg, la grande decima

1
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(1991)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 15. 1991
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Pagina 78 di 352
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 340 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Französisch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Arbeitsbericht 6 zum Ald I / Roland Bauer ..., 1991</br> Bombonato, Gino: Ricerche archeologiche di superficie nella Val Gardena / Gino Bombonato, 1991</br> Caneppele, Paolo: ¬I¬ vagabondi nell'artigianato ligneo gardenese / Paolo Caneppele, 1991</br> Complojer, Franz: Disparità di trattamento accusata dai ladini viventi nella Regione Trentino-Alto Adige nei rapporti con gli uffici pubblici nel settore culturale e riguardo alla salvaguardia della integrità e stabilità della minoranza / Franz Complojer, 1991</br> Dal Ri, Lorenzo: Ritrovamento di una punta di lancia a Colfosco in Val Badia / Lorenzo Dal Ri, 1991</br> Dragogna, Giovanna: ¬La¬ terza campagna di scavi nell'abitato dell'Età del bronzo di Sotciastel in Val Badia (Bolzano) / Giovanna Dragogna ; Umberto Tecchiati ; Erio Walzolgher, 1991</br> Giger, Felix: Chancen und Vorteile des Rumantsch Grischun / Felix Giger, 1991</br> Goebl, Hans: ¬Das¬ Rätoromanische und das Dolomitenladinische in der thematischen Kartographie der Siebziger- und Achtzigerjahre des 19. Jahrhunderts : integraler und partieller Neudruck von vier Sprach- und Völkerkarten (Ascoli 1873, Schneller 1877, Gartner 1882 (a) und Le Monnier 1888/89) / Hans Goebl, 1991</br> Gsell, Otto: Beiträge und Materialien zur Etymologie des Dolomitenladinischen (R - S) / Otto Gsell. - 1991<br> Kattenbusch, Dieter: Franz Moroder : (1847 - 1920) ; ein Ladiner ohne Furcht und Tadel / Dieter Kattenbusch, 1991</br> Mourin, Louis: ¬Les¬ analogies dans la reflexion verbale du Gardenais dans une perspective romane / Louis Mourin, 1991</br> Munarini, Giuseppe: Breve quadro della letteratura ladino-ampezzana / Giuseppe Munarini, 1991 Steinicke, Ernst: ¬Die¬ Bevölkerungsentleerung in den friulanischen Alpen als ethnisches Problem / Ernst Steinicke, 1991</br> Tavano, Luigi: ¬La¬ badiota Suor Giovanna Nepomucena Piccinini (1815 - 1885) protagonista a Gorizia / Luigi Tavano, 1991
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/15(1991)
ID interno: 355133
Antonietta). Alla morte del principe reale nel 1834, il suo 3) Alla costituzione della Casa madre ad Innsbruck seguirono in rapida succes sione (segno della vitalità della Con gregazione e della richiesta di base) le Case di Mittelberg (1841), Appiano - S. Paolo (1842), Bressanone, Vipiteno e Bregenz (1843), Caldaro, Termeno, Merano (1844).

3
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 219 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
viene citato espressamente anche un giudice di Caldaro e Termeno. 57 Solo il 14 novembre 1362 Mainardo III, figlio di Ludovico,diede al maestro di corte Enrico V di Rottemburgo il Giudizio di Caldaro-Termeno assieme alla relativa potestä giudiziaria e alle corrispondenti entrate, quäle pegno per il prestito di 1200 fiorini, nell'intesa che esso sarebbe stato riscattato dal vescovo eletto col suo consenso. Poco prima infatti (4.1.1359) Margherita e suo marito Ludovico avevano ordinato

di restituire la Pieve ed il Giudizio di Caldaro al vescovo di Trento. Questa restituzione riguardava i territori, fra i quali c'erano anche Laimburg e Caldaro, di cui si era appropriato Ludovico di Brandemburgo, e costituiva l'atto di riparazione preteso fin dal 1357 dal papa, quäle prezzo per l'annullamento della scomunica comminata a Margherita e a Ludovico Wittelsbach. Il prezzo del pegno del 1362 risultava quindi formato in parte dall'equivalente del riscatto dei Giudizi di Caldaro e Termeno in pegno

ad Heinrich Campäner ed in parte dal prestito fatto a Margherita, moglie di Mainardo. 58 Nel gennaio del 1363, prima ancora della cessione della regione da parte di Margherita Maultasch, suo figlio il margravio Meinhard III confermö ad Enrico di Rottemburgo tutti i diritti conferitigli da Ludovico di Brandemburgo. 59 Anche dopo il settembre 1363, data di passaggio del Tirolo sotto la sovranitä austriaca, il Giudizio di Caldaro rimase in pegno ai Rottemburgo. Questi, tuttavia, al pari di non pochi altri

nobili locali, dovettero rinunciare a favore del nuovo sovrano Rodolfo IV d'Asburgo a diverse rendite acquisite illegalmente negli ultimi anni di regno di Margherita, fra cui al censo di 640 ettolitri di vino di Termeno. Il vescovo di Trento peraltro nominö Enrico di Rottemburgo suo Capitano regionale. Per via del Giudizio di Caldaro sorse una contesa fra il vescovo ed il principe del Tirolo Leopoldo. La Chiesa di Trento aveva sempre considerato i Giudizi di Appiano, Caldaro-Laimburg ed Enna come

propri feudi imperiali. In un documento del 3 aprile 1391 Enrico V di Rottemburgo dichiarava che il Giudizio di Caldaro gli fu ceduto in pegno per 25 anni dal vescovo Alberto di Trento (1363-1390); tale pegno fu trasformato dal vescovo Giorgio in vitalizio a favore del suddetto Enrico e dei suoi figli. 60 Il duca Leopoldo IV nel 1396 riconfermö ad Enrico V i feudi di Laimburg e Castelchiaro. Secondo Stolz di quest'atto si e conservato solo un frammento. 61 Dal momento che il Giudizio di Laimburg era

4
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(1989)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 13. 1989
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Pagina 124 di 304
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 300 S : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Arbeitsbericht 4 zum Ald I = Relazione di lavoro 4 per l'ALD I / Roland Bauer ..., 1989</br> Bagolini, Bernardino: Relazione preliminare e risultati della prima campagna di scavi nell'insediamento dell'età del bronzo di Sotciastel (Val Badia, Prov. di Bolzano) / Bernardino Bagolini ; Giovanni Tasca ; Umberto Tecchiati, 1989</br> Craffonara, Lois: Probleme der geographischen Nomenklatur im sellaladinischen Bereich / Lois Craffonara, 1989</br> Dorsch, Helga: Siur Ciprian Pescosta : (1815 - 1889) ; zur 100. Wiederkehr seines Todes / Helga Dorsch, 1989</br> Faggin, Giorgio: Testimonianze sulla lingua friulana ; 1 / Giorgio Faggin</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ Kartograph und Geograph Heinrich Berghaus : (1797 - 1884) ; ein früher Zeuge für die "Unità Ladina" / Hans Goebl, 1989</br> Gsell, Otto: Beiträge und Materialien zur Etymologie des Dolomitenladinischen (A - L)</br> Kattenbusch, Dieter: ¬Die¬ Ladiner und das Koalitionsprogramm für die X. Gesetzgebungsperiode des Südtiroler Landtages / Dieter Kattenbusch, 1989</br> Munarini, Giuseppe: Monsignor Giovanni Battista Martini : (1810 - 1877) / Giuseppe Munarini, 1989</br> Palla, Luciana: ¬I¬ Ladins y les opziuns / Luciana Palla ; Karin Demetz, 1989</br> Rizzi, Giovanni: Rilievo geoelettrico in un'area di insediamento preistorico sul Colle di Sotciastel (Badia-Pedraces/Abtei, Prov. BZ) / Giovanni Rizzi ; Carlo Trentini, 1989</br> Steinicke, Ernst: ¬Der¬ sozialgeographische Gegensatz in den "Dolomitenladinischen Sprachinseln" Friauls / Ernst Steinicke, 1989</br> Stolzenburg, Andreas: ¬Der¬ Maler Giuseppe Craffonara : (1790 - 1837) ; zum 200. Geburtstag am 7. September 1990 / Andreas Stolzenburg, 1989
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/13(1989)
ID interno: 355119
In der in Anmerkung 45 genannten Mappe befinden sich außerdem noch drei Seiten mit Zeichnungen, betitelt mit "Scavi di Stadler (in fondo alla gola verso Caldaro, non alla nota necropoli)” und ’’Nuove scoperte Re- to-Etrusche (in Mezzolombardo, in Mezzotedesco)”, die auch von Pesco- sta stammen könnten. Den oben erwähnten Bericht veröffentlichte Pesco- sta übrigens in etwas kürzerer Fassung und in deutscher Sprache 1864 in den Mittheilungen des Österreichischen A/pen-Vereines. 46) Pescosta

11
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 378 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
Nel 1604 Jacob Tschuegg acquistö il secondo maso da Niclas Stafler, consorte di Christina Lännserin. In quel- 10 stesso anno si addivenne alla definizione dei confini del bosco tra Jacob Tschuegg di Greit e a Valtin Pfan- zelter del maso Pelhamer. In quell'occasione viene menzionato anche un pendio abbandonato sotto il maso, appartenente all'Ospizio di Caldaro e in affitto ad uno dei proprietari del maso Pelhamer. 13 Jacob Tschuegg nel 1610 fece costruire una nuova casa a Greit. L'allora

fienile, il novale e i prati a Vadena «al di la del lago». De Jeronimi doveva versare annualmente all'ufficio di Caldaro a titolo di censo fondiario: 10 staia di segala, 3 di frumento, 3 ome di mosto e 17 capponi. A titolo di canone d'affitto doveva inoltre versare metä del vino , bianco o rosso che fosse, e 4 ome di mosto per la casa e i campi. Al momento del recesso doveva ri- consegnare, come da inventario, il bestiame e l'attrezzatura ricevuti. Lui e i suoi eredi garantivano con tutti i loro averi

. La disdetta del contratto doveva avvenire nel giorno di S. Giorgio. 16 Funzionario amministrativo a Caldaro a quel tempo era Hans Ruedl. 17 11 vecchio fienile fa pensare ad un piü antico maso ; nel catasto tributario teresiano si parla di ««vecchio maso» e viene identificato nelle particelle fondiarie 312, 313 e 315. Nell'elenco delle imposte del 1633 il maso viene descritto come segue: 2 edifici abitativi e, un po' discosti, fienile, stalla, giardino e bosco. Tutt'intomo 30 iugeri di arativi e vigneti

, di cui 1/3 in pendio. Presso il fiume Adige, inoltre, 50 Tagmahd di prati e paludi. Nel suo insieme il maso versava annualmente all'ufficio di Caldaro 6 ome di mosto, 2 staia di frumento, 20 di segala, 2 di miglio, 34 capponi, 2 capretti e 30 uova. 18 Il 1649 vide sorgere una nuova contesa per la legna. Rosina Tschueggin era andata sposa ad Hans Pedranz di Caldaro. Con ciö uno dei masi di Greit passö dalla famiglia Tschuegg alla famiglia Pedranz. 11 ' Rosina Tschuegg cessö di vivere giä nel 1647

. Lasciö 5 figli, i quali nel febbraio dello stesso anno si divisero pacifica- mente il maso cedendone metä ai fratelli Gotthart e Hanns Pedranz. Tale metä fu a propria volta suddivisa fra i due fratelli, senza tuttavia fissare dei nuovi confini e conservando la coabitazione. Paul Pedranz, figlio di Hanns, fino al 1674 scritturale e dal 1688 giudice a Caldaro, vendette nel 1674 la sua quarta parte dell'intero maso, cosi come l'aveva ereditata dal padre, a Johann Baptist Remich von Weißenfels di Caldaro

13
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 96 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
40 CAL Edizione di Appiano e Ältenburgo fu cessa al governo il 4.° aprile 4827 e quella di Caldaro dei conti Giovanelli nell’anno 1830, L’ attuale giudicatura di II classe di Cal ciare colla presente estensione fu istituita il 4.“ ottobre 4831. In base a questo ordi namento il distretto di Caldaro ha i se guenti comuni : B’ imposizione diretta il distretto paga lire austriache 44.202 cent. 60, d’industria Jir. oustr, 8.42!) cent. 32. Il distretto di Caldaro si estende sulla destra sponda

si limita a soli vini comuni da ta vola, si usano metodi semplici e poche cure tanto nelle vendemmie quanto nei processi di fermentazione. Si calcola che il distretto di Caldaro produca 400,000 emeri di gras- pato, e V vini più pregiati sono quelli pro venienti dalle colline intorno al lago e nelle vicinanze di Termeno, Del resto si coltiva il fomento, la segale, l’orzo e nei comuni di Yndena, Corlazza, Magre e Fa- vogna siccome abitati principalmente da Italiani si coltiva molto il grano turco

, In questi stessi comuni vi è anche introdotta la coltivazione del gelso, e V industria della seta va sempre più progredendo col dila tarsi della popolazione italiana. In Ter meno vi sono due filande, una di 46 l’altra di 42 caldaie, e due si trovano in Magre nna di 42 l'altra di 8 caldaie. II prodotto di bozzoli del distretto di Caldaro viene calcolato a 800 centinaia di libbre è di queste la metà viene prodotta dai solo comune di Yaiena, c h - è tutto di abitanti italiani stabiliti in quel luogo, CAL

Il decanato di Caldaro ha 6 parocclne, le quali sono Caldaro. Termeno, Cortazza, Magrè, Appiano e Giuria] abitanti 42,934, chiese minóri 46, sacerdoti 43. In tutto il decanato vi sono scuole ele mentari 24 frequentate da 887 fanciulli e da 816 fanciulle. CALDARO, lago, situato a mezzogiorno circa un miglio dal borgo dello stesso no me. Il lago di Caldaro è metri 498,54 dal livello del mare, ha poco più di un miglio in lunghezza e mezzo miglio in larghezza, CALDES. Circolo di Trento, comune del distretto

14
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 220 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
opposto una tenace resistenza. 68 Alla fine perö il Rottemburgo dovette sottomettersi al principe regionale Federico e cedergli i due manieri. Perse altresi il Giudizio di Caldaro che aveva in pegno, quello di Laimburg che aveva in feudo, ed inoltre i Giudizi di Enna e Kaldiff, di Cortaccia, di Gries e Bolzano ed altri ancora. Enrico VI mori nella primavera del 1411. Le rendite che i Rottemburgo ricavavano dai loro beni si trasmisero imme- diatamente al principe regionale. Questi censi costituivano

la cosiddetta «grande decima», la quäle era gestita da un apposito ufficio amministrativo che il principe assegnava separatamente dal Giudizio. Il duca Federico prese a feudo il Giudizio di Caldaro dal vescovo di Trento e ne avocö a se l'amministrazione insieme a quella dei castelli. 69 Fra gli orrori di quel periodo ci fu anche la peste che nel 1407 infuriö a Caldaro e dintomi. 70 In seguito alla sentenza dell'imperatore Sigismondo, Federico IV fu dichiarato colpevole e costretto a restituire tutti

di rendere nuovamente abitabile e confortevole Laimburg e di risiedervi. Questo fatto costituirebbe la riprova che nel 1410 il castello fu effettivamente distrutto e reso inabitabile. Nel 1433 divenne amministratore Rudolf Kampaner di Caldaro. 71 Anche in seguito il principe regionale ha continuato a nominare i vari amministratori dei due fortilizi; nel 1446 fu cosi la volta del cavalier Hillbrand von Weineck, nel 1454 di Balthasar di Liechtenstein e nel 1465 di Werner Fuchs. 71/1 Nel 1465 il Giudizio

di Laimburg venne unito a quello di Caldaro. Amministratori e giudici di Caldaro furono: Marx Strobl (1412-1414), Bartolomeus Ritzon (1416-1421), Marx Strobl (1422-1433), Hans von Castelbarco (1434), Heinrich Campener (1438-1446) - nel frammezzo: Bernhard Wolf (1443), in qualitä di giudice assoldato 7l/2 -, Burkhart von Mareit (1453) 7I/3 , Bernhard Wolf (1453-1460), Hans von Ransperg (1459), Wemher Fuchs von Fuchsberg (1465), il quäle riuni il Giudizio di Laimburg-Vadena a quello di Caldaro, Hans Ramung

(1466-1469), Cristof Firmianer (dal 1470), Daniel Khuen (dal 1478), Hans Baumgartner (dal 1488), Matheus von Liechtenstein (dal 1490). Gli appartenenti a quest'ultima casa conservarono l'amministrazione di Caldaro fino al 1624. (Zingerle riporta in parte altri nomi.) 71 L'amministrazione di Castelchiaro continuö, invece, a venir assegnata separatamente e precisamente a : Hans Homburger (dal 1469), Matthäus barone von Castelbarco (dal 1478), Kaspar Maltiz (dal 1481), Heinrich Mertensdorfer (dal 1482

15
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 95 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
CAL La sua paroechiale è un fabricato di buona architettura adorno nell’ interno di affreschi di Schöpf, con altari di mar mo é dipinti di qualche pregio. La posizione di Caldaro è fra le più amene di tutto il paese; poggiato a mat tina del monte la Mendola , coperto a settentrione dal terreno elevato del co mune di Appiano si apre a mezzogiorno del medesimo l’amena veduta del lago che porta il nome della borgata e 1’ ampia valle dell’Adige. Questo borgo è la piazza di maggior commercio dì vini

di tutto il paese, e in esso sono stabiliti i principali speculatori di questo genere. Il comune di Caldaro oltre il borgo com prende i villaggi S. Nicolò , S. Antonio, Pianizza di sopra, Pianizza di sotto, Al- tenburgo e i due casali S-Giuseppe alLago e S. Rocco. Abitanti 3219, case 373, Questi villaggi circuiscono e sono così vicini al borgo che danno a Caldaro l’aspet to d’ una città e tale si presenta veduto dalla valle dell’ Adige. Il territorio di questo comune è tutto di colline più o meno

inclinate che dal Jago si estendono fino alle falde del monte la Mendola. La loro posizione è da mat tina a mezzogiorno e per conseguenza la più propizia alla coltivazione della vite. Di fatto tutto il territorio è quasi esclu sivamente dedicato a questa coltivazione, le viti sono sostenute a pergolati e le selve del distretto di Fondo forniscono i legnami a questa dispendiosa coltivazione, . Il distretto di Caldaro è composto dei seguenti comuni: Appiano , Caldano, Vadena, Termeno, Cortazza, Magre, Cor

tina, Favogna di sotto. Abitanti 41,774 dei quali 5928 di sesso maschile, Ö846 di sesso feminile. Case 4235 abitate da 2436 famiglie. Superficie geografica tornature qua drate 49,823,42, Questo distretto si formò coll’ aggrega zione ài varie antiche giudicature o dina stie, le quali hanno un capitale censuario staccato. Questi distretti steorali sono: Altenburgo estimo fior, 404319 Appiano.... » 35496 Caldaro, ...» 359948 car,29 Laimburgo. . . » 52654 Cortazza ...» 474844 Termeno ...» 453875

Fiorini meranesi 4474803 car. 29 4/a La giudicatura di Caldaro apparteneva anticamente ai principi di Trento e veniva CÀL 3 i h direttamente amministrata col mezzo d’uii 1 oro gastaldo o castellano, carica per lungo tempo sostenuta dai signori di Rottenburgo, i quali dall’altro canto tenevano a tltolo°di feudo dagli stessi principi il vicino castello di Laimburgo coi diritto di giurisdizione. Per questo modo le due dinastie vennero indirettamente sotto il medesimo potere. Mainnrdo III conte del Tirolo

16
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(1988)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 12. 1988
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Pagina 217 di 300
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 295 S. : Ill., graph. Darst., Kt., Noten
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Arbeitsbericht 3 zum Ald I = Relazione di lavoro 3 per l'ALD I / Roland Bauer ..., 1988</br> Crazzolara, Claudia: ¬La¬ tragica fine di G. B. Alton / Claudia Crazzolara, 1988</br> Diekmann, Erwin: Ergebnisse einer Umfrage im bündnerromanischen Sprachgebiet zur Akzeptanz des "Rumantsch Grischun" als gesamtbündnerromanische Schriftsprache / Erwin Diekmann, 1988</br> Kattenbusch, Dieter: Rätoromanisch oder Ladinisch? : Dolomitenladinisch = Sellaladinisch = Zentralladinisch = Zentralrätoromanisch? ; einige Bemerkungen zu einem terminologischen Streit / Dieter Kattenbusch, 1988</br> Lindner, Christine: Libr por i foresti nell Ciastell Trafoi : das Wiener Gästebuch von Franz A. Rottonara / Christine Lindner, 1988</br> Lunelli, Clemente: Nuovi documenti e musiche di Giovanni Battista Runcher / Clemente Lunelli, 1988</br> Munarini, Giuseppe: Proverbi e detti del Comelico / Giuseppe Munarini, 1988</br> Palla, Luciana: Processi di tedeschizzazione e di italianizzazione dei Ladini dolomitici nel periodo della grande guerra e dell'annessione all'Italia / Luciana Palla, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sul castello di Andràz / Bepe Richebuono, 1988</br> Richebuono, Giuseppe: Aggiunte alle notizie sulle chiese della Ladinia fino alla metà del 1500 / Bepe Richebuono, 1988</br> Toth, Alfred: Historische Grammatik der Mundart von La Plié da Fodom (Pieve di Livinallongo, Buchenstein) / Alfred Toth, 1988
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/12(1988)
ID interno: 355106
gli era stato difficile trovare la voro, perché Alton, interpellato a, favore del Großrubatscher, aveva dato delle referenze che non gli giovavano. Trovandosi poi nel periodo di marzo in condizioni finanziarie poco buone, aveva meditato di fare un bottino in casa Alton, dato che avrebbe dovuto sposarsi poco tempo dopo con una certa Gschnell di Caldaro, servente in casa Rößler. Großrubatscher ammise così di aver rubato dopo l’omicidio della giovane 200 fiorini, che si trova vano in un cassetto

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 375 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
volta. Il primo verrä incendiato e distrutto durante il conflitto che vide il duca Federico IV contrapposto ad Enrico VI di Rottemburgo. 3 Maggiori particolari in merito si possono leggere nel capitolo dedicato alla sto- ria delTagricoltura. Intorno al 1469 il maso superstite viene ripetutamente citato per via di una lite scoppiata fra il comune di Caldaro e i fratelli di Gereut. 4 Caldaro, 1469. L'intera comunitä di Caldaro si rivolge al locale amministratore dolendosi perche i fratelli abitanti

a Gereut avevano fatto legna nel bosco di sua comune proprietä. Essa afferma che nel suddetto bosco era stata scorta una persona sospetta mentre faceva legna abusivamente e di nascosto. La comunitä caldarese chiede che ven- gano interrogati i fratelli di Gereut, ma questi non si presentano. Essi trasportano invece la legna nel loro ma so. Gli abitanti di Caldaro dichiarano di non voler togliere ai fratelli di Gereut ciö che appartiene loro, per averlo ricevuto dal Principe regionale e dai Rottemburgo

, ma di voler ricordare ad essi i limiti dei loro legitti- mi diritti. I Caldaresi sostengono che i suddetti fratelli non sono al servizio del Principe regionale, ne presta- no servizio armato ne pagano tasse. A quel tempo amministratore a Caldaro era Hanns Ramung. Egli diede ragione agli abitanti di Caldaro e negö ai fratelli di Gereut il diritto di fare legna nel bosco contestato. Per niente soddisfatto della sentenza Anthoni Gereut si rivolse senza indugio al Principe regionale. Il 28 giu- gno 1469

da Hall Eleonore di Scozia, prima moglie del granduca Sigmund, risottopose la questione all'atten- zione del proprio amministratore in Caldaro ed il granduca Sigmund dispose un supplemento d'indagine. Caldaro, 21 novembre 1469. 5 Poiche era sorta una lite tra il comune di Caldaro e i fratelli di Gereut: Anthoni, Jörg e Peter a causa di certa legna fatta da quest'ultimi, il principe regionale Sigmund incaricö l'amministratore Hanns Ramung di ascol- tare le parti in causa, di interrogare dei testimoni

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 281 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
e a Piccolongo. La prima citazione a me nota del Comune o, meglio, della frazione di Vadena quäle parte del Comune di Bronzolo, e datata 1813. A quel tempo Vadena apparteneva perciö al Comune di Bronzolo, che era retto da un sindaco 1 . In quell'anno (1813) nel Regno d'Italia fu introdotta la nuova ripartizione amministrativa napo- leonica. Vadena di sotto e Vadena di sopra vennero aggregate al Comune di Caldaro; quest'ultimo insieme a Termeno e ad Appiano formava il cosiddetto Cantone di Caldaro, il quäle

di Caldaro e Laimburg del conte Josef Anton von Giovanelli (p. 215). Vadena paese e Vadena di sotto facevano parte del Comune di Caldaro. Con decreto imperiale del 14 agosto 1819 anche l'attivitä dei Comuni fu sottoposta a regolamento. Laimburg-Vadena divenne Comune autonomo, amministrato da un sindaco, due consiglieri, un tesoriere ed un esattore. 3 Gli uffici comunali erano situati nell'edificio municipale del maso Castello. Giovanni Miori nel 1900 li tra- sferi nel proprio maso Birti (numero civico

si pensö di suddividere il territorio comunale di Vadena tra Laives,Bronzolo e Ora. La delibera consigliare del 28.1.1928 optö, invece, per l'aggregazione di Vadena di sopra a Laives e di Vadena di sotto (a sud di Carnel) a Caldaro. A seguito dell'accorpamento suddetto l'archivio municipale fu trasferito a Laives e ha fatto ritorno a Vadena solo nel 1944. In quella occasione furono per errore trasportati a Vadena anche documenti appartenenti a Laives. Fra gli svariati compiti del Comune si annovera

la manutenzione delle strade e dei ponti. Il Governo Tirolese nel 1600 diede ordine di apportare migliorie alla strada che da Monte conduce a Caldaro. Se ne deduce che tale arteria rivestiva importanza non solo locale. Notizie piü particolareggiate su di essa possia- mo apprenderle dai libri copiali. Nel 1602 il giudice amministratore su istanza del sindaco autorizzö il pro- prietario del maso Klughamer ad esporre la «Tabella dei dazi». Ciö significa ch'egli aveva l'incarico di incas- sare fedelmente

i pedaggi e di riversarli al Comune (vedi il capitolo sul Maso Klughamer). In quella localitä quindi il Comune di Caldaro esigeva dei diritti di transito. Avendo nel 1624 acquistato la proprietä del sud-

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 118 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
, distretto di Tione, circolo di Ro vere do. CORT AZZA. Cìrcolo dì Bolzano, di stretto di Caldaro, forma un comune con alcuni casali. Abitanti 4805, case 233. Estimo fior, meran. 436,365 car. 39. Villaggio situato alla destra dell’Adige, 6 miglia a mezzogiorno da Caldaro, 3 miglia a ponente da Egna, La rendita principale di questo comune è prodotta dalla coltivazione della vite e dal commercio dei vini; si coltivano però i gelsi specialmente dai possidenti italiani stabiliti in questo paese misto

di popola zione italiana e tedesca. Il suo territorio al piano è sovente inondato dall’Adige e il paese non molto salubre per le mefiti delle vicine paludi. Parocehia dipendente dal decanato di Caldaro, diocesi di Trento. CORTE. Frazione del comune di Va iarsa, distretto di Roveredo, circolo dello stesso nome. CORTE, Frazione del comune di Livi, nalongo, distretto dello stesso nome, cir colo di Posteria. CORTESANO. Frazione del comune di Meano, distretto di Lavis, circolo di Trento. Villaggio situato

sul monte alla sinistra dell’Adige. CORTINA, per tedesco Kurtinìg, Cir colo di Bolzano, comune del distretto di Caldaro, Abitanti 1 97, case 24. Estimo fior, meran. 26,634 car, 46. Piccolo villaggio situalo presso la sponda destra dell’Adige, 9 miglia a mezzogiorno da Caldaro, 2 miglia a settentrione di Sa- lorno. Il territorio di questo comune esposto a frequenti e quasi continue inondazioni dell’Adige è poco ubertoso e il paese in salubre. Espositura filiale della parocehia di Ma- grè, decanato

di Caldaro, diocesi di Trento. CORTINA. Frazione della comune dì Ampezzo, distretto dello stesso nome , circolo di Pusteria. Villaggio di 52 case e 446 abitanti si-

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Storia , Südtiroler Dorfbücher
Anno:
1991
Vadena : paesaggio e storia
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Pagina 305 di 404
Autore: Tengler, Georg [Red.] ; Kiem, Maria Luise / Red.: Georg Tengler. Con saggi di: Maria Luise Kiem ... Ed. a cura del "Comitato per la realizzazione di una monografia su Vadena"
Luogo: Bolzano
Editore: Casa Ed.Athesia
Descrizione fisica: 395 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: 1 Karte
Soggetto: g.Pfatten ; s.Heimatkunde ; f.Aufsatzsammlung
Segnatura: II 122.101
ID interno: 134910
Maso Dal Lago (Rosi) N. C. 12 P. ed. 49 La Chiesa di Vadena ha acquistato questo maso intorno al 1500 dagli eredi Told. 1 Anch'esso era tenuto a versare all'ufficio di Caldaro gli usuali tributi e censi. La Chiesa di Vadena prima ancora del suo acquisto percepiva annualmente dal maso 10 libbre di rendita; in seguito lo diede in affitto per un canone di 13 fiorini all'anno, da pagarsi il giorno di S. Martino. Dal 1585 fino 1587 affittuario e «Vilg Raimann,oste in Vadena» 2 , il quäle lo era

contemporaneamente anche dell'Urfer di sopra. I contratti d'affitto venivano stipulati dal rappresentante laico della chiesa, ovverosia dall'amministratore del Giudizio di Caldaro-Laimburg. Nel 1589 Balthasar Camentari, amministratore di Caldaro-Laimburg, e Hans Leis, funzionario margraviale di Caldaro lo diedero in affitto ad Anthoni Schatt. 3 Il maso era composto da un casolare con annesse costruzioni per i famigli, un vigneto, alcuni prati al di lä dell'Adige, un campo in localitä Neupruch, un terreno incolto

ed infine il pendio del monte a ridosso del maso vero e proprio. Per Neupruch deve intendersi un campo dissodato di recente. Il fittavolo doveva corri- spondere alla chiesa S. Maddalena in Vadena 13 fiorini, all'ufficio di Caldaro per conto dei proprietari 3 staia di sorgo oltre alle solite tasse e gabelle. Il maso poi doveva al Beneficio S. Biagio di Castel Firmiano la deci- ma sia «liquida che solida». Nel limite dei mezzi a disposizione del maso il fittavolo doveva infine tenere in ordine la strada

. Proprietario del maso nel 1610 risulta Mathias Pfesl di Laives. 5 Nell'urbario di Castel Firmiano del 1632 il maso e intestato al nome dei fratelli Marthin e Simon Pfösl. Interessante al riguardo t la descrizione dei confini: «a levante e delimitato dal maso Tröpfl, che ora si trova al di lä del fiume Adige, a meridione confi- na con la proprietä di Hans Jacoben Khuens von Aur Mayrhof, a ponente con i comuni di Appiano e Caldaro e a settentrione col maso Urfer». Se ne deduce che agli inizi del XVI secolo

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