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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 259 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
i confini della Lombardia e del Veneto perchè, come si è detto - considerato nella totalità della produzione, e senza confronti con vini speciali deir altra (t) Queste sono le cantine dirò così ufficiali, senza dire di altre molte non meno Importanti di Società private. (*) Da una tabella unita al già ricordato Studio sulla produzione del vino in Malia e all* estero, rilevo che la media dell’alcool in vo lume per 0/0 del vino che si produce nella provincia di Brescia è di 10,39, secondo in Lombardia

dopo quello della provincia di Sondrio che è di 11,04; e nella provincia di Verona di 10,56, se condo dopo quello della provincia di Rovigo che ne misura 13,18.

che il vino della nostra regione è ricco di alcool come in generale tutti i vini italiani ( 2 ), che le uve sono ricche di tannino, di glucosio e di tutti gii altri ele menti'che ne facilitano la lavorazione a base di scienza, e permettono di poter contare sopra una produzione sotto ogni rispetto buona e rimuneratrice. Presentemente il vino nostro si vende nelle provinole Lombardo-Venete, specialmente in quelle di Brescia, Ve rona, Vicenza, Mantova, Cremona, Milano: quello di Bar dolino varca però

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 228 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
rimedio, Si noti però che ultimi mali sodo trascu- rabilissimi in confronto del terribile flagello della gomma, nò mai impensierirono seriamente i nostri coltivatori come neppure quelli delle altre regioni agrumiere d’.Italia, che ne vanno sog'g Ed ora, prescindendo dai danni gravissimi recati agli agrumeti del Benaco dalla malattia della gomma, come frenare la maraviglia nel vedere questa industria soppor tare l’enorme concorrenza degli agrumi delle altre parti della penisola nostra

? (*). Il motivo per il quale il nostro limone ha potuto rog hi avvenire - speriamo - nelle qualità sue intrinsiche fanno preferito in Italia e al- :> e delle altre regioni agru- , morbidezza, lucentezza e pro- ger fin ora e reggerà A air urto delia concorrenza, che - come s 5 è detto - lo l’estero ai suoi fratelli di ! mie re. E queste sue qua fumo della buccia., acidità, fragranza.- ed abbondanza di (fi L’Italia a ragione fu chiamatala terra classica degli agrumi anche oggi che Spagna e Grecia e Siria

produzione annuale complessiva, data quasi tutta dalle provincia di Palermo, Messina e Catania, Nella Legione meridionale Mediterranea, che figura con 750 milioni circa, è la provincia di Reggio Calabria che occupa il primo posto. La regione meridionale Adriatica vien dopo con 50 milioni, dati dalle Puglie; poi la Liguria - specie la provincia di Porto Maurizio - con .28-milioni; la Sardegna con 22 milióni dati quasi per intero dalla provincia di Cagliari, e finalmente'le Marche nella parte lito ranea

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 749 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
l’ampiezza e distribuzione dei locali da lavoro, depositi, e uffici, come pure pel macchinario a (i) A Gavardo, meritano ancora, di essere ricordate le Fornaci di laterizi a fuoco continuo delle ditte Grumi e Ferretti, tra le più importanti della provincia di Brescia, (-) 11 Cotonificio di Campione fu aperto in quest’anno (1891) : il grandioso fabbricato è compiuto soltanto a metà. L’intero pro montorio - lungo poco più di 700 metri, largo circa 300 - fu ac quistato dalla Società del Cotonificio

. (3) 11 prof, Cozzaglio, geologo sapiente e scrittore geniale, illu strò con importantissimi lavori i monti della provincia bresciana, meritando la lode di illustri scienziati.

ALTEE INDUSTRIE. 727' Più tardi (1890), a nessuno secondo per grandiosità, di costruzione ed importanza, economica, sorse in località detta Boston# - tra Villanuova e Gavardo -, il Lanificio dì Gamr- do, (filatura e tintura della lana), Società anonima per azioni. Splendida la travata per la conduttura, dell 5 acqua, tutta in pietra viva, opera egregia dell 5 ing. Ovidio Rossi, bre sciano, in questi giorni ingrandita. L’opificio, vasto, ele gante, sul modello dei congeneri dell’estero

, è provveduto di macchinario perfezionatissimo, e dà lavoro a circa 400 operai ( 4 ). Ultimo in ordine di tempo, magnifico sopra tutti pci gli maggiori arditezza di attuazione - attraverso a. cento ostacoli -, fra dia regione, è il Cotonificio della i e C. } testò inaugurato nel promontorio di Campione, nel cuore della Riviera, in quella striscia di terra felice e ridente, sacra, alle arti, sii cui per tanti secoli esercitarono il braccio muscoloso, e acquistarono fama e ricchezza i più antichi padri nostri

nel pesante lavoro del ferro ( (i) 2 ). La forza., pari a cavalli vapore 700, è derivata dal fiume Campione (a circa. 100 metri sopra il livello del lago) per mezzo di uno splendido canale, condotto nella parte più alta a, traverso una galleria appositamente scavata nella roccia, e lungo il fianco della montagna, fino allo Stabilimento da potenti e colossali tubi di lamiera-; opera veramente ammirabile, diretta- dall 5 idraulico prof. Arturo Cozzaglio di Trernosine ( 3 ). Lo Stabilimento per

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 67 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
quindi soltanto si deve chiedere la luce per giudi care delle condizioni climatiche delle spiaggie bagnate dall 7 azzurro Benaco. Limpido come cristallo purissimo, scintillante come orientale zaffiro è il cielo che sovrasta al nostro lago ; questa limpidezza largamente diffusa pel vasto orizzonte, accresce e dà risalto alla magnificenza del paesaggio, è una delle caratteristiche della regione, e nel mentre chiama l’ammirazione dello straniero, sull 5 animo del nativo che forse non avverte ina sente

, benefica influisce. ■ Baro è che la nebbia, offuschi questa trasparente chia rezza del cielo, e se qualche volta trasportata, dal vento qui si diffonde, presto si scioglie e fogge lontana,. Scrive il Gargnani. « Una volta, erano rarissime (le nebbie), e mi ricordo precisamente quand’ io era fanciullo che mi si ac cennava la nebbia come un fenomeno strano » {*). Lo stesso autore attribuisce la comparsa della, nebbia sul nostro orizzonte al taglio delle grandi boscaglie al sud dell 7 Italia e alla

moltiplicazione delle risaie nelle limitrofe Provincie di Verona e di Mantova ( 2 ). (fi Op, cit. Il Gargnani’ scriveva queste parole nel 1803. (-) La coltivazione del riso nel Veronese è un fatto relativa mente recente ; vi fa introdotta nel 1522 per opera di Teodoro Trivulzio. Ristretta da prima nei terreni vallinosi, a poco a poco fu estesa per tutta la provincia, così che questa oggi conta comples sivamente più di 1800 ettari dì risaie. Ognuno poi sa che le risaie nella provincia di Mantova sono assai

estese, occupando essa in Italia, subito dopo la provincia di Pavia, il.primo posto nella colti vazione di questo cereale, senza poi contare che nel Mantovano sono

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 236 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
mo alla coltura della vite, specialmente nella zona centrale e meridionale, sull/una e sull’altra, sponda,. In die tempo la vite sia venuta tra noi è impossibile stabilire; la storia tace di ciò, soltanto dice che nel primo secolo di Cristo già il nostro vino era famoso e figurava tra i primi sulle mense dei ricchi Romani, col nome di vino Melico. Marco Onorato Servio, gramatico latino del quarto se colo, nel suo Commento su Virgilio? ricco di preziose ettari in meno nel periodo di 10 anni, differenza

dovuta unica mente alla terribile malattia. Presentemente molti, vigneti vennero ripiantati e certamente la differenza dev’essere minore. La produzione di vino francese era salita nel 1815 a 84 milioni di ettolitri all’anno, ora la media è di 30 milioni circa. L’Italia lia quindi oggi per le suesposte ragioni il primo posto. La differenza grande tra la produzione relativa nostra confrontata colla fran cese sta sopratutto nel modo di coltivazione della vite e di fab bricazione del vino. Tra le regioni

italiane, prima per produzione assoluta di vino è la Sicilia, vien seconda la regione meridionale Adriatica, terza la Mediterranea, quarta il Piemonte, quinta le Marche ed Umbrie, Beata la Toscana, settima l’Emilia con Romagna, ottava il Lazio, nona la Sardegna, decima la Lombardia, undecima il Veneto, ultima la Liguria. Nella Lombardia, la provincia di Brescia è terza per la produ zione assoluta del vino (ett. 108.000), prima essendo quella di Pavia, (ett. 501.700) seconda quella di Mantova (ett

. 114.400). Nel Veneto la provincia di Verona vien subito dopo quella di Vicenza, questa con ett. 110.000, quella con ett. 126,800. La provincia di Brescia ha una superficie vitata di ettari 26.096; quella di Verona di ett 64.842, circa, (Min. Agr. Ind. e Comm. « Pro- uuz. e commercio del vino in Italia e all’estero. 1892). (1) Op. cit. Lib, 3°. Gap. 1°.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 597 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
Mentre le milizie di Francia s’accampavano intorno a Peschiera, Riva, desolata dagl’ imperiali, deliberava di darsi spontaneamente al vescovo di Trento, Giorgio. I patti della resa furono redatti in Trento, e il 29 maggio Antonio Tabarelli de Fatis decano del Consiglio prese possesso della città in nome e per conto del vescovo 9). Contemporaneamente i conti d'Arco, approfittando del generale trambusto, s’impadronivano delle terre di Torbole e A ago e del castello di Penede (-). Lodovico

di riceverli riman dandoli a Massimiliano cui la città loro era destinata. Narra il Guicciardini che prima di tornarsene in Fran cia-, desideroso Lodovico di trovarsi a colloquio coll’impe ratore che indugiava a Trento, essendo suo parlamentario mente proprietà della famìglia del signor Bortolo Castelli. Un Ste- fanino Calsene ebbe la difesa d’uria parte dei bastioni di Brescia nel famoso assedio del 1438 sotto i comandi del cronista e soldato Cristoforo Soldo. 11 Francesco Cai sono di cui qui si tratta

si fermava al Mincio, die era il limite di sua conquista assegnatogli nel trattato dagli altri potentati, mentre la sponda orientale cadeva in mano del vescovo di Trento luogotenente dell’ imperatore, e il conte di Lo (irono occupava alcuni castelli in vicinanza del lago. Verona intanto, die già s’era rifiutata d’aprir le porte all’ esercito del Pitigiiano, inviava legati a far atto di omaggio al re di Francia; ma egli già impaziente di licenziare l’esercito perchè a corto di quattrini, si rifiutava

pare abbia abbracciato giovanissimo la carriera deìl’armi e che prima mente sia andato dì presidio in Cremona dove anche si distinse come ingegnere militare. È inutile ch’io aggiunga che ho tratto queste notizie dalla monografia del Fossati, diligentemente da lui messa insieme col sussidio di vecchie carte della famiglia Calsene, avute dagli eredi del salodiano Paolo Peninomi. (9 Uno dei primi atti del nuovo signore fu la concessione, ac cordata per mezzo del suo rappresentante capitano bus taccino

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 283 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
questi ultimi per l’ intensa e sapiente (') Nel 1883, per iniziativa dì alcuni possidenti della Riviera occidentale, e col concorso di parecchi Municipi lacuali e di altre persone della provincia di Brescia (in tutto circa 70 Soci fondatori) si istituiva in Bogliaco di Gargnano una Scuola di Orticoltura e .AlhericoUura, allo scopo di fornire ai giovani cognizioni agrìcole riguardanti la regione nostra sia lacuale come di collina e di monte, praticamente esercitandoli a tutto ciò che più propriamente

lazione vive in gran parte del prodotto di esse; qualcuna se ne trova a Maderno, a Toscolano, a G&rgmno ( 4 ), senza dire de’ piccoli orti che, in tutta la regione, ogni colono coltiva presso la casa a comodo della famiglia. Celebri per ampiezza e abbondanza di prodotti sono sulla riviera orien tale le ortaglie del distretto di Bardolino, le quali, secondo ring. Perez, sono di ampiezza, di circa 150 ettari di terreno p), Nè vanno dimenticati i belli orti di Riva e di Torbole, famosi specialmente

pochi che la frequenta rono, finché, agginntevisi difficoltà diverse anche d’ ordine finan ziario. cessò definitivamente nell’ottobre del 1893. Peccato davvero ; perchè credo che più largamente e con mag gior costanza , appoggiata, e meglio fatta conoscere a chi vi aveva interesse, avrebbe potuto una Scuola di tal genere recare non ■ poca utilità alla nostra agricoltura, {-) Perez. Osservazioni agrarie sulla Provincia di Verona per d’anno 1880. Verona, 1882.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 265 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
FJLOSSKKA. era-no ripiantati a vigneto, con una spesa complessiva di più di un miliardo, senza contare quella sostenuta per la distru zione dei vecchi (*). A tali miracoli può arrivare la tenacia e il coraggio d'un popolo che sappia fortemente volere.. Non andranno molti anni che la Francia avrà compieta- mente riparato alla terrìbile crisi vinicola da cui per questa causa fu colpita. In Italia, la filossera si mostrò per la prima volta nel 1879 a Yalinaclrera in provincia di Como, Fanno dopo

in Sicilia e in Liguria, Secondo le statistiche ufficiali, dal 1879 a tutto 1896, furono distrutti in Italia in totale ettari 437 circa di vigneto, nelle provinole di Corno, Milano, Novara, Porto Maurizio, Sassari, Siena-, Grosseto, Livorno, Catanzaro, Seg gio Calabria, Catania, Siracusa, , Caltanissetta, Girgenti e Palermo. Finora fortunatamente l'insetto micidiale non s’è fatto vedere tra. noi;.ma la vicina /provincia di Bergamo n’è già infestata-, e pur troppo anche quelle di Brescia e Verona

cominciano ad esserlo; non conviene dunque dormire per non esser colti alla sprovvista. Fino dal 1884, il prof.- Sandri, direttore della- R. Scuola d’Agricoltura in Brescia-, tenue in Salò, e più'tardi anche altrove, pubbliche conferenze e lezioni sulla- filossera per insegnare a conoscerla. e a combatterla-, e - presenti molti proprietari e contadini - mostrò il metodo migliore da. se guirsi nell’innesto e impianto di viti americane resìstenti all’insetto devastatore. Quelle conferenze furono giovevoli

allora, perchè parecchi viticoltori cominciarono a piantare- vivai di vitigni americani, coi quali di mano in mano sosti tuire le vecchie viti e far nuovi impianti; poi, diminuitala paura-, si ricominciò a sonnecchiare. Se non che le gravi notizie dell’invasione filosserica nella provincia ha animato- alcuni a farsi iniziatori di provvedimenti a difesa: così-è che recentemente in Valtenése si istituì una Società con p) Minisi, d ? àgr. Imi. e Cornili. - Studio citato.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 738 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
. presidente del Comitato pel Monu mento, nella Relazione del Comitato, afferma che in lui e nell’ irig. An nibaie Apollonio nacque l’idea del Monumento Panno stesso in cui si fondò 1 * * * la Pro Patria. (Vegga*i « il Trentino a Dante Alighieri », splendida pubblicazione eseguita a Trento in ricordo dell 5 inaugu razione, (-} Il Monumento, opera lodatissima dello scultore fiorentino ■Cesare Zocelii, fu inaugurato in Trento nel piazzale della Stazione Pii ottobre 1896.

E IL TRENTINO ? 716 mento a Dante Alighieri, quella la parola; questo, il pen siero : tutti e due espressione altissima del sentimento tren tino, affermazione solenne della sua italianità (•), Air attuazione dell’idea non mancarono ostacoli; ma tutti furono rimossi e vinti: saldi animi hanno i Trentini che non piegano per resistenze che incontrino. 0|-a F opera è finita, e resta, sublime manifestazione di Tortezza e di concordia, plebiscito generoso ed eloquente di tutto un popolo, espresso

nella forma più pura e geniale che il patriottismo potesse imaginare. Intorno alla figura del Poeta, alto drizzata in atto di benedizione e di auspicio sul limitare sacro d’ Italia, là dove FAlpì scendono sorridenti e festose nel mezzogiorno fiorito, levino i cuori i liberi Italiani, e fausti impetrando e gloriosi I destini alla Patria, riverenti s ? inchinino davanti alla ma schia grandezza dei fratelli dì Trento, cui il gran Padre ■comune protegge e conforta (fi. (i) Il dotfc. Guglielmo Ranzi

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 572 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
pallone, specialmente nel Trentino, a Riva, ad Arco e in tutti i passetti d’intorno (senza dire di Trento e di Rovereto), dove sì giu oca con arte e passione, e sono società fio rentissime, delle quali fanno parte persone d’ogni ceto ed età. Tra i pubblici festeggiamenti dati a Trento nel 1895 pel Congresso della lega nazionale vi furono partite al pallone. Fino a 30 anni fa circa erano celebri in Salò le giuncale al pallone che sì facevano nella piazza del Carmine. V. ( 2 ) Il giuoco dei dadi - htd

i combattimenti a piedi o a cavallo contro montoni e vi telli, specie di giostre, nelle quali restava la palina, della vittoria a chi sapeva con colpo più sicuro recidere netta la testa d’uno di quegli animali. Spesse volte tra paese e paese correvano sfide, specialmente al giuoco della palla in cui valenti erano i Benacensi, e non sempre il giuoco finiva senza risse e spargimento di sangue (‘}. Tra ì giuochi dirò così sedentari, prediletti dal popolo erano quelli dei dadi, della .biscazza

e della reginetta, ( 2 ), (fi II merito di aver fissato per primo regole e leggi pel giuoco della palla, e d’aver ordinato in trattato, quasi vera arte, quello che prima era semplice sollazzo, affidato unicamente all’uso e al capric cio, spetta per intero ad un benacense. Antonio Scarno - nato a Salò l’8 ottobre 1524 - trovandosi a studio in Ferrara, e avendo dimestichezza col duca Alfonso d’Este, per risolvere un puntiglio. - così egli lo chiama nella dedica del libro - dei duca con altri giocatori

di palla, ebbe l’idea di scrivere un libro, che uscì nel 1555 in Venezia coi tipi di Gabriel Giolitto de 7 Ferrari et fratelli, col titolo « Trattato del giuoco della palla diviso in ire parti ; ope retta oggi rarissima, con sei tavole su cui sono disegnati gli stru menti ai diversi giochi di palla necessari e ì piani su cui i singoli giochi devono tenersi. Il volume è preceduto da una lettera al duca Alfonso e da breve prefazione in cui sono dette le ragioni dell’opera. La quale - ben disse il Mosso

(L 7 educazione fisica della gioventù) - non fu scritta dallo Scarno per il semplice gusto di fare un libro di passatempo, ma per dimostrare quanto l’esercizio regolato del corpo giovi a mantener sana e a render robusta la gioventù. Àncora oggi valenti e appassionati giocatori di palla sono tutti i Benacensi da Riva a Desenzano, anche nei paesi di monte dove appena un po’ di piano lo permetta. E insieme a quelle della palla continuano qua e là nella regione le buone tradizioni del giuoco tatto italiano del

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 756 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
hanno merci e derrate da spedire o ricevere, e sanno che il costo s’accresce col crescere delle distanze e della spesa di trasporto. . Cento volte quei comuni fecero istanze all’autorità pro vinciale perchè provveda al loro bisogno con la costruzione di una strada che nel miglior modo possibile li leghi alla restante Riviera, e al capoluogo della provincia da cui dipendono (Brescia), disposti a concorrere proporzional mente alla spesa che per ciò s’incontrerebbe ; ma fin ora la giusta domanda

STRADE della Valtenese e della così detta Valle di Salò. Le quali tutte, ben mantenute per cura dei singoli Comuni cui ap partengono, e dolcemente serpeggianti ora tra allegre cam pagne, ora su per dossi aprichi, o tra vallette pittoresche, si percorrono senza noia e disagio, anzi piacevolmente, con ricreazióne dell’occhio e dello spirito insieme | 4 }. La strada lacuale, che più o meno interna corre lungo la riva occidentale, s’arresta a Gargnano: di qui per strada mulattiera, lunga

e le reiterate lagnanze rimasero senza effetto. Per verità corsero delle promesse, e non una sola volta, ed anche si nominarono commissioni per vedere e studiare, e si elaborarono progetti, ina la strada non si fece inai; e i buoni montanari dell’alta Riviera che nel 1802 concorrevano - come avverte il Tiboni - con ingente somma di danaro per la costruzione della strada dei Ter mini e di quella per Gagnano e della bassa Riviera, nella 0) È degno di nota che le strade della regione in generale sol levano

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 391 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
, secondo il Balbo, sono gli undici nell' Au stria, tra i quali Verona, Brescia e Trento. A ciascun ducato fu preposto un capo col titolo di duca o generale, con autorità grandissima nella città e nel territorio da essa dipendente. A Verona, a Brescia, a Trento assai pro babilmente vennero uniti rispettivamente le terre, della regione, a destra«, a sinistra e a settentrione del lago; unione negata dagli scrittori benacensi già ricordati, fieri nel so stenere sempre T indipendenza di questi popoli dalle

città vicine senza però addurre prove decisive. Sottoposti ai duchi erano i giudici, amministratori della giustizia nelle città; gli sculdasci, giudici delle terre mi nori nel contado e dipendenti dai giudici; i decani e i sal- iarii sotto gli sculdasci ; i gaslaldi, • amministratori ed eco nomi dei poderi e dei beni patrimoniali del regnante f 1 ). I Longobardi non tolsero ai proprietari il terzo delle terre come aveano fatto gli Bruii e i Goti, ma li obbliga rono a dar loro il terzo dei prodotti

del suolo, così che vennero ad aggravare la condizione dei lavoratori, ridotti già in miserevole stato per le estorsioni patite anteceden temente. Abborrenti - specie nei primi tempi della con quista - di ogni arte civile e delle lettere, occupati sol tanto di guerre e di caccie, è certo che finirono di rovinare qui come altrove quello che della civiltà romana era stato (fi Muratori. Antichità ita!. Biss, 10 a .

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 377 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
rurale che -le dipendeva. Che se così non fosse, noi dovrem mo ora veder uniti sotto una sola giurisdizione ecclesia stica popoli 6 paesi assai diversi 6 lontani gii uni dagli ■altri, pel solo fatto che - come spesso avvenne - da uno ■stesso vescovo apostolo furono convertiti al cristianesimo, E per citare un esempio che non esca dai nostri confini, noi vedremo che pur avendo san Vigilio vescovo di Trento sul Tuna e sull’altra sponda predicato e convcrtito popoli, non ne venne di conseguenza

che tutte quelle terre' fossero incorporate alla' diocesi di Trento, ma bensì rispettiva mente - tranne Tignale - alla veronese e bresciana cui ■anche oggi appartengono. Degli apostoli primi che si adoperarono per divulgare nella regione il vangelo, V unico di cui si abbia qualche notizia- certa è „appunto il già ricordato san Vigilio, Visse egli nel quarto secolo, a Roma da prima, poi a Trento condottovi, si ignora il perchè, dalla madre Massenza coi fratelli Claudiano e Magoriano. Ivi tra

i pochi cristiani che formavano allora- la chiesa trentina, Vigilio emer geva per dottrina e per fervore religioso, così che morto il vescovo Abbondanzio fu chiamato a sostituirlo nell 5 im portante ufficio. Aiutato Vigilio da tre emigrati d' Oliente, Martirio, Sissinio e Alessandro, cominciò nel Trentino - la mia predicazione, ma presto rimase solo perchè i tre suoi compagni dai pagani dell' Ànaunia (V. di Non) furono uc cisi (397) (*), Vigilio alla notizia- della morte loro accorse colà e raccolte

le reliquie dei tre martiri le mandò a »Sim pliciano vescovo di Milano succeduto a sant’Ambrogio, indi si portò in Val ben demi ed ivi abbattuta coll'aiuto di «viciuri suoi fedeli e gettata nel Sarca una statua di bronzo (fi Ambrosi. « Commentari della Storia Trentina ». v. 1°. Rove reto. 188 /.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 461 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
' I CARRARA NEL VERONESE. 443' doverglisi dal defunto Duca, chiese ed ottenne la signoria, di Brescia e di tutta la Riviera occidentale (1404). * Nello stesso tempo gravi mutamenti succedevano sulla- sponda opposta. Francesco Carrara che avea aiutato Gu glielmo Della Scala nel ricupero di Verona, poco dopo,, mancando ad ogni fede, si impadroniva della, città, caccian done Guglielmo che si ri covra va in Germania- Vogliono- altri storici clic lo abbia avvelenato. Come padrone di Verona

, il Carrara, estendeva i suoi confini fino al principato di Trento : si sentiva per ciò ■inuzzolito di occupare anche Riva che - come si ò detto — era caduta in potere del Visconti nel 1388. Ma il Vescovo- di Trento Giorgio 1°, che per la morte di Galeazzo vedeva- possibile il riacquisto di quella terra, cercò di opporsi al divisa,mento del Carrara, e chiestogli un abboccamento in Riva, stessa, mediante Y esborso di forte somma., ottennu che ritornasse a lui la cittadetta,; ma per la sopravvenuta, guerra

Carrara,, che dopo la morte di. Galeazzo approfittando della generale confusione a veva ■ occupato le fortezze di Peschiera e di Ostiglia. Gli alleati, mossero insieme contro Verona-, da due diverse parti assai- dandola e facilmente la presero; il Carrara si rifugiò in Radova. Verona restò a-Venezia-, che in pochi giorni ebbe anche- tutti i castelli e paesi del territorio, e vi mandò a reggerla.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 262 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
•Di tutti i malanni della vite antichi e nuovi, nessuno però tanto la flagellò come F oidio } la perom-rpora vincola e la filossera (*). Nella regione del Benaco il maledetto oìdio comparve intorno al 1852; imperversò dal 1853 al 1855 tanto da portar via tutto il raccolto. Quasi contemporaneamente cominciò la malattia della gomma negli agrumi: così, due delle più importanti produzioni del nostro suolo furono crudelmente ad un tratto colpite cagionando perdite enormi e mia. crisi economica che

di chi avrebbe avuto obbligo di farsi. bandi tore del rimedio trovato, ritardarono quel beneficio che in altre prò vinche d’Italia più prontamente fu sentito. I più intelligenti e animosi tra i proprietari nostri si videro co stretti a salariare operai zolforatori di Toscana per dar lo zolfo ai loro vigneti. L’evidenza della, riuscita vinse a poco a poco i più restìi e la, zolforatura della, vite diventò finalmente generale; oggi è entrata nelle abitudini dei (i) L’oìdio - oidmm - che, come ognun

sa, è.un fungo parassita che investe le foglie, il fratto e i rami della vite e ne succhi agli umori producendo in breve la putrefazione degli acini e delle foglie ed anco spesso, ma in un tempo più lungo, la morte della pianta,, fa per la prima volta avvertito da un giardiniere inglese, il Tucker, che lo scoprì verso il 1845 su alcune viti coltivate in Inghilterra nelle serre di Margate - città inglese nella contea di Kent nell’isola, Thanet alla bocca del Tamigi-. In poco tempo dall’Inghilterra

la terribile crittogama passò in Francia, e di là in Italia, dove per la prima volta si manifestò nel 1851. L’invasione sì distese per tutta la penisola rapidamente il danno che ne risentirono i vigneti è incalcolabile. (-) Cqcchetti Carlo « Brescia e sua provincia ». Milano. 1859.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 727 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
il segnale di guerra. Quelle parole come elettrica scintilla corsero in un baleno tutta la penisola. Il 20 gennaio si firmava il trattato di alleanza tra il regno di Sardegna e l’impero francese. Raddoppiò allora l’emigrazione da ogni provincia d’Ita lia : attivi comitati, sotto gii occhi stessi della polizia, aiu tavano col danaro e con l’opera l'esodo dei volontari oltre il Ticino : giovani e uomini, d’ogni ceto, d’ogni età, in fiammati di santo entusiasmo, partivano esultanti tra le benedizioni e gli

narca ricevette i complimenti delle Autorità. Tulli i par- rochi e i deputati comunali dei distretti di Gargvano, di Salò, di Festone, dì Desenzano vennero imita li. La spesa, del ricevimento, sostenuta dai distretti sop ranno minati, fu di circa 12000 lire austriache (O. * Le celebri parole pronunciate da Vittorio Minarmele II 0 all’ apertura della nuova sessione legislativa il 10 gennaio 1859 « non siamo insensibili ai grido di dolore che da tante parti d’Italia si leva verso di noi » furono

auguri delle madri, delle spose, dei vecchi. Largamente rispose la regione nostra all’appello della patria: comitati emù vi a Salò, a Riva, a Desenzano, a Peschiera, a Bardolino. Dal Trentino emigravano non i gagliardi soltanto, ma anche i meno atti alle armi, per rendersi utili in altro modo, non. foss* altro per la sete di vedere e salutare il nazionale vessillo ( 1 2 ). (1) Memorie Grisetti. In quest’occasione convennero a Brescia 25 bande musicali, tra cui quella di Salò, che fu classificata tra

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 755 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
STRADE, * * * Ad agevolare lo scambio delle merci, servirono i gra duali miglioramenti alle strade e alla navigazione lacuale, Yie importanti già s’erano compiute sul principio dei -secolo : quella dei Tor-mini, durante la Repubblica italiana ,(1802), per facilitare le comunicazioni della Riviera col ■capoluogo delia, provincia; quella detta le Zelie (1823) da Salò .per Vattene alla località Cunettone, e di là a Desenzano ; ampie tutt 5 e due e ridenti, tra vigneti e campagne fiorite. Più tardi

, durante la dominazione austriaca, fu aperta la bella strada che da Peschiera conduce a Bardolino, e nel 1860 quella splendidissima, detta del Fonale } che da Riva mette in Val di Ledro, girando nel fianco del Monte Oro a perpendicolo sul lago, poi internandosi con gallerie nel monte stesso, e finalmente salendo serpeggiante fino a raggiungere iì piano della valle, a circa 600 ni. sul livello -del lago ( l ). Nel 1873 si costruì la strada che corre lungo il lago tra Tosco lane e Gargnano ; all 3 ultimo

tratto della quale, verso Bogliaco, si sta lavorando attualmente. Nel 1877 si allargò e migliorò quella già antica che col nome di Gardesana - oMova come oggi - unisce Garda con Mal- cesìue, tra-il lago a sinistra e i dossi del Baldo r» diritta; nel 1879 si pose mano all 5 altra che da Salò conduce a Gardone Riviera, completata poi e allargata e resa più co moda per diminuite pendenze nel 1895, e subito dopo con tinuata fino a Fasano. Contemporaneamente si sistemavano le stradette secon darie che

.dal lago salgono al monte, e quelle numerose (>) Prima della costruzione di questa strada, da Riva si saliva in Val di Ledro per un erto e scabroso sentiero, scavato nel sasso ■ a foggia di gradinata, La via attuale è dovuta all’energia-e per severanza di Giacomo Cìs di Bezzecea, che ne fu l’iniziatore, e poscia il sostenitore più caldo, .

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Pagina 734 di 785
Autore: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Luogo: Salò
Editore: Devoti
Descrizione fisica: XIII, 759 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Segnatura: II 172.910
ID interno: 203700
, Storo, e poco dopo Condino, nel mentre stesso che ordinava l'assedio al forte d’Ampola; che, fulminato dalle artiglierie, doveva arrendersi a discre zione il 17 di luglio. A Bazzecca, sull’imboccatura della Tal di Ooncei, nuovo e più fiero combattimento, il più illustre ni quella gloriosa campagna, finito colla vittoria dei nostri (21 luglio). Contemporaneamente ì garibaldini rom pevano il nemico a Condino - su cui aveva tentato un colpo di mano - e a Monte Navone, e s J avvicinavano al forte

di Lardare.-ultimo ostacolo ormai per arrivare alle Gli Austriaci in ritirata su tutta la linea, s' affrettavano verso Val Lugana, avvertiti dell' avvicinarsi di colà del generale Medici, che per Tergine mirava a Trento per riunirsi coir esercito garibaldino. A Borgo e a Levino il Medici vinceva: un piccolo sforzo ancora e il Trentino era libero. Ma la mattina del 25, mentre.si stava per cominciare il bombardamento del forte di Lardato, e il Medici marciava verso Trento - da cui era lontano pochi

chilometri - arri vava l’annunzio dell’armistizio con l’ordine di sospendere ini mediatamente le ostilità. ' Ciò che in quel momento abbia sentito Garibaldi nell'a nima, non si può dire ; qual lotta abbia sostenuto in se stesso, è un segreto per tutti: egli solo forse avrebbe po tuto spiegarlo : nulla però lasciò trapelare a chi l’attor niava, nerume no ni più, intimi - dice il Gnomoni - della tempesta che gii rumoreggiava di dentro, e una sola parola rispose al Lama nuora, « obbedisco ». Questa parola

fu l’atto più eroico della campagna garibaldina.

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