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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 34 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
di carrozze che accompagnavano e che provenienti da Cremona venivano ad incontrar l'augustissima Coppia Imperiale, erano stati eretti magnifici archi trionfali; e ad ogni stazione non solo le autorità locali ma immensa quantità di popolo con proprie bande musicali accolsero rispettosamente e con letizia gli eccelsi Viaggiatori. ÀPusterlengo trovaronsi le Autorità ed i Rappresen tanti della Provincia, che al Sovrano ed all' Imperatrice deposero i loro omaggi. Circa alle quattro il lungo, imponente treno

circonvicine a contemplare le auguste sem bianze delle Maestà. Partenza da Cremona. — All' indomani, il 4, alle 8, là Coppia Imperiale ricevette gli omaggi delle Autorità Ci vili, Militari,-Ecclesiastiche e della Nobiltà. L'augusto Monarca degnossi in questi ultimi istanti esprimere all' I. R. Vice-Delegato ed al Podestà l'alta Sua soddisfazione per la festevole accoglienza fatta a Lui ed alfa grazio- sissima Sovrana' dalla Città e dalla Provincia. Poscia gli eccelsi Ospiti e il Loro Seguito partirono per

corona. ' Udienza dall' Imperatrice. — In questo frattempo l'au» ^ustissima Imperatrice compiacevasi ricevere colle ma niere più graziose e con paròle amorevoli le Dame am messe agli onori di Corte. ' Illuminazione della Città, « Teatro*— A sera Mantova tutta venne splendidamente illuminata; ed un effetto bel lissimo per le miriadi di luce vagamente disposte fecero non pochi palazzi Regi! e privati. Durante questo spet- tacolo le bande civiche e della Provincia percorsero le vie, eseguendo l'Inno

Imperiale e diversi bei pezzi di musica. Ben puoi idearti o Lettóre, la folla di popolo, che v'era venuto in quantità dai paesi limitrofi e lon tani! Al Teatro, rischiarato a giorno, e decorato sfar zosamente, 'erasi raccolto il fior de' Signori e delle Dame della Provincia. Le auguste Maestà degnaronsi inter venirvi assieme alla Famiglia Granducale, ed alla Loro comparsa furono accolte da fragorosi applausi, che si

sera dello stesso dì nel Teatro della Scala; ma come passar sotto silenzio la festa dell' ultima serata? Egli è ben naturale, che tanto seme di buono, d'utile e di nobile sparso in sei settimane dovea produrre i più bei frutti. Allorché quindi la Coppia Imperiale, accom pagnata dall' Arciduca Ferdinando Massimiliano e dallo splendido Seguito di Corte, intervenne al Teatro della Scala, ove si diede la »Semiramide», la numerosa e no bile adunanza scoppiò in una dimostrazione, che più forte, più

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 24 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
condurre a questo scopo; esponete liberamente ad ogni tempo i desideri ed i bisogni del paese, e per ciò'mettetevi, Yi prego, in accordo nelle intenzioni del Mio Governo, che non co nosce altro scopo, che il promuovimento del bene mate riale e morale della Provincia.» In seguito del mattino denn presentata all' augusto Sire da Sua Eccellenza il Luogotenente Dr. Burger una Deputazione proveniente dal Tirolo italiano, la quale era formata da cinque persone per meriti e nobiltà ragguar devolissime, cioè

Sovrana. I Signori furono accolti con molta benignità e poterono trattenersi lungamente col loro Sovrano su affari importantissimi della Provincia. Dopo di loro ebber luogo altre udienze, che occu parono l'Imperatore sino all' ora della mensa, passala la quale, Egli e l'amabile Imperatrice si disposero ai pie- parativi per andar ad assistere ad una festa, ad un trion fo, che la Città Loro offerse per esultanza, per gratitu dine nell' imponente Teatro calla Scala.» Festa da ballo alla Scala. — Già all

ai Suoi sudditi; il clic avrà certamente ferito sino all' imo de' cuori que' pochi av versarli, che già avviliti, svergognati dagli altri avveni menti ninna consolazione poleano sperare dalle novità della giornata. La mensa Unì co' brindisi più solenni, e l'Imperatore die ai Suoi ospiti la mano in suggello dell' alto di pace ooiicliiuso con tutto il popolo nella Casa di Dio sin dal primo momento del Suo arrivo in Milano. li Corso notturno. — Appena il sole ebbe fatto il suo tramonto, tutti! la gran

di questa sera hanno mostralo, quanto sia lor grata la visita dell' eccelsa Coppia Imperiale, e quali sicu per Essa i loro sentimenti. Dicesi, clic Sua Maestà l'Imperatore, appena entrato nel Suo appartamento' s'abbia esternato così: «i miei Milanesi non sono quali mi furono prima descritti: io non posso dubitare della loro fedeltà, e glielo voglio provare», Così finì il 18 Gennajo; e ben pochi saranvi, che non ne parlino con piacere sino alla più tarda età. 19 Gennajo. Visita dell' Imperatore nel

Collegio „Longone'. — La Scuola «Longone» in Milano guidata dai zelanti RR. Barnabiti è in somma reputazione, e v'accorrono all' ammaestramento i figli delle principali famiglie. Sua Maestà l'Imperatore la visitò nel mattino del 19. Mae- stri e Scolari Lo accolsero col maggior rispetto e colla letizia in volto. Di poi la scolaresca cantò l'Inno Nazionale e nella grand' Aida ornata a festa diede prove della sua capacità. Fra que' giovani uno per ingegno distinto presentò all' illustre Monarca un poema

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 47 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
ed un pomeriggio di attesa, alle 20 in contro di Erich Amonn e Raffeiner con Innocenti. Annotazione di Raffeiner: « Innocenti ci comunicò di aver parlato con il presidente della Commissione, on.le Perassi, su tutte le richieste da noi formulate e che si era deciso di ac cettarle al 90%, tra cui - cosa per noi di grande importanza - il ritorno del l’intero Unterland ossia della Bassa Atesina, ivi compresi i comuni di Egna e di Salorno, alla provincia di Bolzano. Il problema finanziario verrà regolato in modo

delle nostre richieste venissero accol te. Porteremmo l'elenco delle nostre richieste nei prossimi giorni. La sera intense consultazioni tra di noi in al bergo fin dopo mezzanotte ». Dal 19 al 22 gennaio 1948 Erich Amonn e Raffeiner informano del loro colloquio con Innocenti il mi nistro Schwarzenberg (19) il quale era del parere che al punto dove si era arrivati la delegazione altoatesina dif ficilmente potrebbe sottrarsi alla richie sta della dichiarazione sollecitata per non mettere in forse

l’accoglimento dei miglioramenti auspicati. La dele gazione si mette a comporre l’elenco delle richieste raggruppandole in ri chieste essenziali e importanti. Volgger la sera del 20 parte per Bolzano, men tre la delegazione continua fino alle una di notte i colloqui con i trentini nelle persone di Elsa Conci, Carbonari, Veronesi e de Unterrichter rientrato da Trento. La sera del 21 Amonn e Raffeiner consegnano a Innocenti lo elenco ultimato delle richieste, discu tendole fino a notte avanzata. Il giorno

successivo (22) nuovo incontro con Schwarzenberg alla legazione d’Austria per informarlo dell’avvenuta consegna dell’elenco. A tarda sera altro incontro con Innocenti venuto in Albergo per parlare con Erich Amonn e Raffeiner. Scopo della visita: esame di vari argo menti, tra cui la composizione della Giunta Regionale e di quelle Provin ciali, nonché esame del futuro ordina mento elettorale e delle modalità di approvazione dei bilanci. 23 gennaio, venerdì Giornata cruciale. Dopo una mattinata

da escludere la possibilità di mettere in minoranza i sudtirolesi. Le materie per le quali la Regione, rispet tivamente la Provincia, dovranno esse re investite di competenza legislativa - a parziale accoglimento delle nostre ri chieste - vengono ampliate oppure spo state tra Regione e Provincia. Per quanto concerne la questione dell'au tonomia scolastica, la nostra richiesta di piena autonomia, veniva purtroppo respinta; tuttavia la Provincia verrà investita di competenza legislativa per le scuole

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1911
¬La¬ corrispondenza del Cardinal Cristoforo Madruzzo nell'Archivio di Stato di Innsbruck : coll'elenco delle lettere e documenti, un indice dei nomi e dei luoghi e una riproduzione del quadro del Cardinal Madruzzo del Tiziano, già esistente a Trento
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Pagina 7 di 53
Autore: Galante, Andrea / Andrea Galante
Luogo: Innsbruck
Editore: Libr. Acad. Wagneriana
Descrizione fisica: XII, 35 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 58.093
ID interno: 318469
Trento, continuava le tradizioni di splendida ospitalità del Clesio, riunendo principi e prelati a geniali convegni. In particolar modo, per la fiducia in lui riposta dalla Corte imperiale, il Madruzzo fu l'intermediario fra il partito imperiale al Con cilio, i Legati pontifici e la Curia romana, e il Diario del Massarelli, che fu segretario del Con cilio, ci informa minutamente e precisamente dei colloquii quotidiani col Cardinale e della parte da lui avuta nelle mille trattative diplomatiche, per

più illustri pittori, scultori ecc., ed. MILANESI, Firenze, 1880, vol. V, pag. 137, dove 6 detto che Girolamo da Trevigi avrebbe lavorato a Trento pel Cardinale. Cfr. SCHMÖLZER, Die Fresken des Castello del Buon Con siglio und ihre Meister, Innsbruck, pag. 44 ; WÖZL, Il Castello del Buon Consiglio (trad, di C. T. POSTINGHER ) in Atti della i. r. Accademia degli Agiati, 1898, p. 208 sog., anche nelle Mitteilungen der Central-Commission für die Erforschung und Erhal tung der histor. Denkmale, 1898

. Per gli affreschi della facciata del Palazzo della Comunità di Cavalese fatti eseguire dal Card. Madruzzo, cfr. SCHMOLZER, Kunsttopographisches aus Südtirol, nelle Mitteil. der Central-Commission, cit. 1899, pag. 192. Cfr. anche G. ZOIIZI, Andrea Palladio a Trento, va Bollettino dell'Associaz. Trento—Trieste, Vicenza, 1909, dove si fa cenno del car teggio fra il Card. Madruzzo e l'Arcivescovo Lodovico Chiericati; IDEM, Di alcuni documenti inediti sul Concilio di Trento, nel Archivio Trentino, Vol

. XXIV, fol. 3—4. n ) Cfr. GALANTE, L' autore del Palazzo delle Albere, nella rivista Pro Cultura, Trento 1910, n. 2, pag. 129, dove in base alla lettera n. [V16] della corrispondenza madruzziana, si determina che il Palazzo fu veramente fatto costruire dal Cad. Cristo foro Madruzzo, per mezzo di Francesco da Gandino. 7 ) Cfr. ANGELI MASSARELLI, De Concilio Tridentino Diarium Primum, nella raccolta Concilium Tridentinum. Dia- riorum, Awiorum, Epistularum, Traciatuum Nova Callectio. Edidit Societas

Gorresiana. I. Friburgi Brisgoviae, 1901, p. 150 seg. 8 ) Cfr. SFORZA PALLAVICINO, Storia del Concilio di Trento, Roma 164G, I, p. 539, 560, 9<=6. Per la parte avuta dal Card. Madruzzo nella discussione sulle versioni della Bibbia negli idiomi nazionali cfr. ÉHSES, Das Coiml von Trient und die Vebersetzung der Bibel in die Landessprachen, (nella raccolta Fünf Vorträge von der Limburger Generalversammlung, Köln, 1908, pag. 37—so) dove è riprodotto il memoriale dol Madruzzo, che si intitola: Cardinalis

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 35 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
esultante \ Ella passò per la nuova «Porla Elisabetta» e pervenne al palazzo Revedin. Straordinario fu il movimento della Città, tutta parata a festa, impaziente di dimostrare la pienezza della sua letizia per essere onorata della presenza del magnanimo Francesco Giuseppe I. e dell' angelica Elisabetta. Udienze imperiali. — Subito furono ammessi ad udienza da S. M. l'Imperatore le principali Dignità civili, militari ed ecclesiastiche; poi varie Deputazioni della Provincia e del ceto mercantile

dell' alpestre Istria, affidato alle solerli cure, alla gran perizia ed al valore dell' amalo T. Maresciallo Ca valiere de' Mertens. Questi, il Presidente circolare Ba ron Buda, e molte Autorità della piccola Provincia in contrarono ed accolsero ai Confini gli augusti'Viaggia tori, che alle 6 dèi pomeriggio arrivarono all' arco trionfale elegantemente eretto avanti Gorizia, dove Li attendevano i Rappresentanti del Comune e della Città, il Commandante della guarnigione, ed una massa di popolo

Sovrano, e tanto sul progresso degli scolari come suH' ordine della Scuola Egli espresse al Sigr. Direttore la Sua soddis fazione. - In vero il nuovo piano d'organizzazione ginnasiale del sapiente Ministro Conte Thun produsse' già ottimi resultati nella gioventù studiosa del Lombardo-veneto, essendo ora l'istruzione non solo più estesa dèi passato ma anche più scientifica. Da questo Istituto passò Sua Maestà all' Orfanotrofio maschile ed in egual ora movevasi dalla Corte l'augu stissima Sua Consorte

per le di Lei solite visite religiose. Sua Maestà l'Imperatrice in pubbliche Scuole femminili ed in luoghi pil. — L 'amorosissima Madre, Angelo tutelare de' poveri e degli sgraziati, Protettrice della coltura, e Confòrto degli Infermi, dedicò anche a Mantova molte ore. a visitare Asili e Scuole femminili. L'eccelsa Donna l'ermo lungamente la Sua attenzione nell' Orfanotrofio, e godette grandemente sentirsi chiamare da quelle mi- serelle loro Madre, e loro sostegno. Le alla visita dèlie Chiese

e de' rari monumenti - di »àntova — La Còppia Imperiale si compiacque en trare in diverse delle Chiese più belle della Città, e v'ammirò i preziosi dipinti, come i capolavori dell' im mortale Canova. Mantova è* ricca di magnifici edifici e g' Augusti entrarono nell'.antichissimo della Dogana, e nel palazzo del Te, costrutto precisamente nella forma d'un T, dal quale esso ebbe il nome. Corso straordinario^ — La sera non potea trascorrere più brillante, più serena, e più dilettevole. L'intera Città venne

5
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 22 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
della razza italiana. Trento fu presto cospicuo, splendido municipio ro mano. Memorie e monumenti d'ogni genere ne par lano e fra gli altri la famosa lapide o Tavola Clesiana, trovata nei Campi Neri di Cles nel 1869, recante l'editto di Claudio Cesare, che conferisce la cittadi nanza romana agli abitanti dell'Anaunia, ora valle di Non, emanato l'anno 46 di C.ai 15 di marzo. In quella . tavola il Municipio di Trento, al quale gli Anaunieiisi erano obbligati d'obbedienza , è qualificato

\)e,\' splendido. Nel travolgimento dell'Impero Romano l» sorte del Trentino non é disgiunta da quella di tutta l'Italia superiore. I barbari vi calano sopra, precipitando dalle Fig. 56. — Trento : Palazzo Tabarelli. Alpi non più guardate e difese dagli antichi legionari, rumando sul loro passaggio tutto quello che la gran dezza romana vi aveva creato. In quel periodo il Cri stianesimo si diffonde nelle valli dei Trentino portatovi da Ermagora d'Aquileja: Trento diventa la sede, il centro della nuova Chiesa

e Giovinone è il primo pre sule precursore di San Vigilio, instancabile predicatore della nuova Cede fra i barbari abitatori rielle vicine lìezic. Caduto l'Impero d'Occidente il regno dei Goti fa di Trento una delle sue provincie e delle più importanti, perchè antemurale ad pi tre minacciatiti invasioni di barbari. Per questo Tcodorico riedifica le mura e le torri della città e la muiihce di numeroso presidio. Colla venuta dei Longobardi, Trento segni le vicende della madre patria, e dei trontasci duchi

Alta Valle dell'Adige 183 vescovile di Trento, la quale pagava un assegno annuo di 120 lire veronesi agli uomini di Vigolo perché vi tenessero una guardia. Fu distrutto da Ezzelino, poscia, riedificato, sfidò il tempo ed è ancora a tutt'oggi iu istato di sufficiente con servazione. CENNO STORICO Nelle sue antichissime orìgini Trento segui le leggi etniche e storiche ita liane, e nulla ebbe a che fare colle razze nordiche, le quali fin dopo il periodo romano, quando si spinsero a mezzodì, non

si affacciarono mai oltre il limite delle Alpi. Con ogni probabilità i primi colonizzatori dell'alta valle dell'Adige furono gli Etruschi, sovrappostisi ai primitivi abitatori della valle, aborigeni od autòctoni, appartenenti a quella grande famiglia ariana che prima po polò la valle Padana, insinuandosi gra datamente — risospinta quasi dalla fatalità e dal sopraggiungere di genti nuove — su per le vallate laterali e tributarie. Agli Etruschi si sovrapposero poi le invasioni galliche, che hanno dato es sere

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 19 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
conico acutissimo, coperto da piastrelle in cotto a smalto giallo e verde, donde gli efletti bizzarri se condo la luce e quando il sole vi batte sopra. Torre Vanga (fig. 54). — Più recente, anzi per fettamente medioevale, meno singolare nella sua forma tozza in mattoni, ma .non meno celebre della Torre Venie nella storia trentina è la Torre Vanga, sorgente all'estremità opposta della città e della stessa via nella quale è la Tor Verde. La cinta murata di Trento che si staccava dalle pareti bugnate

e corrose dal tempo della Tor Verde, giungeva, con una linea quasi retta, fino alla Tor Vanga — presso la quale aprivasi l'an tica porta Bresciana — ingresso a Trento per quanti, attraversate le giogaie di Vela e di Bondone, giunge vano dalla Lombardia. La guardia di questa porta si estendeva fino alla testa dell'antico ponte detto di Sa» Lorenzo, sull'Adige. Il nome di Vanga venne a questo massiccio tor rione da una illustre famiglia tridentina, che molto probabilmente la eresse. Fra i molti cittadini

che facessero rimodernare e ricostrnrre il ca stello del Buon Consiglio. Il Mariani, nel suo Trento con il Sacro Concilio et notabili, dice questo edifizio tanto antico che ospiti in esso « furono persino i pre decessori di San Vigilio ». Lasciamo al cronista tridentino ìa responsabilità della sua affermazione. La parte più antica di questo edifizio è il torrione costruito in pietra viva, merlato, nel quale è conservata l'antica campana del Comune, detta Renf/a, perchè chiamava, coi suoi rintocchi

al l'arringo i magistrati del Comune. Ora è serbata al più modesto ufficio di avvisatrìce delle funzioni re ligiose. Municipio. — Il Magistrato civico di Trento ebbe nel secolo scorso due residenze : il palazzo Vecchio ed il palazzo Nuovo del Municipio : sì l'uno che l'altro sorgono nella via più centrale della città, la via Larga. Il primo, ora adibito a sede della I. B. Scuola Com merciale, è dotato di un'antica torre. Vi si serba an cora intatta la spaziosa sala che serviva alle riunioni del Consiglio

tridentina nel 1801. In questo edifizio sono allogati tutti gli uffici del Comune, la Biblioteca ed il Museo. In tempo del Con cilio vi ebbero fastosa dimora i cardinali Ercole Gon zaga e Giovanni Morene. Palazzo Nuovo della Giustizia. — È il più no tevole degli edifizi pubblici moderni di Trento, per la grandiosità o la ricchezza con cui venne costruito, nella nuova via che da piazza Fiera va a piazza d'Armi. I primi disegni di questo maestoso e severo edifizio furano dati dall'architetto trentino

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 41 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
. In questastessa linea abbiamo la continuazione delle mura antiche, verso mezzogiorno. Quando nel 1407 il Principe Ve scovo Giorgio I, della casa di Liechten stein, dopo la rivolta deiTrentini contro di lui, dovette abbandonare l'ufficio e la città di Trento, dal Duca Federico IV d'Austria furono concessi dei privilegi ai Trentini. In forza di queste concessioni era riconosciuto ai cittadini di Trento il libero uso della parte racchiusa fra la Torricella e la Port'Aquila, in modo da esser loro permesso

.45) rappresenta l'in terno della porta e della torre. Nella parte interna della muraglia, sopra l'arco della porta sino alla volta della torre, è conservato ancora un affresco colle iscrizioni della Fig. 46. L'autore dell'affresco è oriundo da Bamberga, lavorò a Trento sul finire del se colo XV e nel principio del XVI, e si chiamava Girolamo daTrento. L'abbreviatura G. E.T., che si legge in alto, signi fica: GEORGIUS EPISCOPUS TRIDENTINUS. Sotto questo Principe Vescovo (1505—1514) fu dipinto l'affresco

NATALE T0MMAS1 - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — vembre 1531: furono applicati i contorni di pietra e le cor nici alle finestre, dipinte l'arma e le imprese col cappello cardinalizio, l'Aquila di Trento ed altre ornamentazioni. La scala a chiocciola rimase nello stato primiero. Sulle pareti interne sono dipinti paesaggi di non molta impor tanza; invece il soffito di legno, di cui si vedono le travi, fu dipinto da Dosso Dossi. Con questi lavori finisce l'attività di Dosso Dossi, come

Palazzo del rinascimento alla Torre d'Aquila una parte del muro interno fu posta sopra una lastra di pietra sporgente, della quale l'estre mità inferiore è lavorata a toro. Le mura che corrono tra la Torri- cella e la Torre d'Aquila non dovreb bero appartenere alle mura primitive della città. Esistono ancora, come ab biamo accennato, gli avanzi delle mura antiche, già da lungo tempo demolite, paralleli alle mura di oggi. Questi avanzi si trovano nella linea della parte interna diPorta Aquila

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 70 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — somma sia stata adoperata per lavori straordinari della „Stua Grande', perchè l'importo di 112 fiorini rainesi sborsati per i dipinti di questa sala sembra troppo esiguo per questi lavori. Dopo aver discussa ulteriormente la questione risguar- dante gli organi dell'esecuzione dei lavori, di quella parte del Castello che rìsale all'epoca del rinascimento, ritor niamo volentieri a trattare quanto concerne la compila zione dei progetti

S. Giovanni, nel 1530 la Porta Savonarola in Padova; pose le fondamenta della chiesa di S. Maria delle Grazie e del castello di Osopo. Nell'anno 1533 gli venne affidata la direzione dei lavori della cap pella del Santo in Padova. Quale pittore dipinse nel 1490 le ale dell'organo di S. Zeno in Verona, ove eseguì principalmente molti affreschi di grande importanza. Negli anni 1506—1508 Falconetto fu occupato a Trento, per incarico del Capitolo, nell' esecuzione del grande or gano del Duomo, quale

fatta la conoscenza del prima nominato Ingegnere Zaffran, diret tore dei lavori della parte del rinascimento del Castello, con che si spiegherebbero naturalmente i loro rapporti per la compilazione dei progetti, direzione ed esecuzione dei lavori dello stesso. Siccome Falconetto era partigiano dell'Imperatore Mas similiano passò, in tempi torbidi, da Verona a Trento. Tutto quindi ci fapresumere che egli abbiapresoparteattiva all'ese cuzione della parte del rinascimento del nostro Castello. Non v'ha

progettante delle parti architetto niche e con suo fratello Tommaso eseguì i lavori di pittura dell'organo. Nell'anno 1514 egli ritornò a Trento, dove restaurò la pala dell'altare di S.Vigilio nel Duomo. In quell'anno pre cisamente fu consacrato il Principe Vescovo Bernardo Clesio, che agli 8 di settembre celebrò la prima sua Messa nel Duomo. E quindi chiaro che Falconetto fu introdotto alla Corte del Principe Vescovo Bernardo. Siccome il Ve scovo già fin dal suo primo ingresso nel Castel Vecchio dimostrò

inclinazione per l'immediato abbellimento ed in grandimento della Residenza, non è da escludere il caso che Falconetto abbia ricevuto l'incarico di compilare il progetto della parte del rinascimento del Castello, tanto più che ambedue questi personaggi furono in Roma e co nobbero per certo le parti del Vaticano, donde, come ab biamo osservato più sopra, fu presa l'ispirazione per l'ese cuzione del Castello. Falconetto fu anche in Mantova, ed ha lavorato pei Gonzaga. In questa occasione egli dovrebbe aver

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 17 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
tal mente, da impedire ógni passo. * Con sempre maggiore entusiasmo il popolo accom pagnò la carrozza delle Maestà seguita da ccntinaja d' altre sino all' antico e magnifico Palazzo Trento- Papafava. Tutti gli edificj erano stati superbamente or nati per celebrare quell'arrivo avventuroso; suonavano a festa i sacri broad della tante Chiese della Città; rim bombavano i cannoni; ma ancor più frangevano 1' aria le alte grida di gioja di migliajà e migliaja di persone. Non vale, eh' io accenni, come

IL VIAGGIO IMPERIALE. 15 che in certi momenti ne Padre nò figli poteano proseguire. Nel volto del graziosissimo Monarca leggevasi il contentò, a vedere tanta ricchezza, sì bel gusto e i progressi d'in dustria della Sua Venezia, che Egli tiene per la gemma più preziosa della Sua Corona. In molti negozj entrò il Monarca per ammirarne più dappresso, o dirò franca mente, più paciüco quelle merci costose e finissime, e dappertutto esternò sensi di gratitudine, di partecipipa- ztone e di piacere

voli che in quest' oggi ottennero udienza da Francesco Giuseppe la più dignitosa era il canuto e caritatevole Pa triarca alla testa della Commissione generale di pubblica beneficenza. L'Imperatore e Principe della Chiesa, cono sciuto il bisogno di tante famiglie dalle paterne parole del provvido Pastore, assegnò 18,000 Lire A. a loro suffragio. Nello slesso tempo altre Persone ebbero udienza dall' Imperatore e molte Dame dall' Impera trice,, ed'in sollievo di certi poveri furono e dal Padre e dalla

tenera Madre largite somme ingenti. 23 Dicembre. L'Imperatore al Palazzo de' Dogi. — Dopo aver esami nato diversi Istituti- della Città recossi S. Maestà al Pa lazzo de' Dogi, ove per riceverlo erano stati fatti grandi apparecchi. Qui prese in particolare considerazione il Museo Archeologico, lg sale del Consiglio de' Dieci e delie sedute de' Senatori e finì colle prigioni sotterra nee. Passò alla Zecca, ove in onore dell' alta visita fu coniata una medaglia, della quale Egli degnossi pren dere due

. — Nella seconda festa il Pa triarca, Monsignor Multi, in compagnia del RR. Capi- • tolo fu ricevuto dall' Imperatore, il quale agli au- gurj di benedizione proferiti dal canuto Prelato rispose: «Tutto ciò, eh' io ho fatto per la nofetra santissima Chiesa cattolica, lo ho tatto per adempiere un mio do vere, e tutto che potrò fare per Essa, il farò con gioja, poiché io vado superbo a poter essere il Protettore della Chiesa. Io aspetto da tutti questi Signori un contegno corrispondente, cioè che Eglino

10
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1911
¬La¬ corrispondenza del Cardinal Cristoforo Madruzzo nell'Archivio di Stato di Innsbruck : coll'elenco delle lettere e documenti, un indice dei nomi e dei luoghi e una riproduzione del quadro del Cardinal Madruzzo del Tiziano, già esistente a Trento
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Pagina 46 di 53
Autore: Galante, Andrea / Andrea Galante
Luogo: Innsbruck
Editore: Libr. Acad. Wagneriana
Descrizione fisica: XII, 35 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 58.093
ID interno: 318469
(Alfonso da —). 73'), (D. Francesco : da —), 580; IlOO; 1353; (Luigi da —). ; 1153; 1657; 1666; (Maddalena da —), 433 ; (Sigismondo da —729; 1097; 1326. F. Famiglia (Holo della — del Card, di Trento), 1642: (C'Ir. Galante. Un ruolo di Famiglia del Card. Cristoforo Mad ruzzo nella rivista Pro Cul tura. Trento 1910, Fase. 4), Fanteria I Documenti relativ alla —V 1442; 1447 ; 1449. Fantino, 267; 349: 641. Farnese (Cardinal —). 108: 116; 451: 543: 718: 1179; 1180: 1390: 1509; (Ottaviol. 415 ; 459 ; 1075

Caucus (Jacob. Arciv. di Corfu;, 639. Cazzuffo (Francesco. canonico di Trento», ■297. Cayas (Alonso de —\ 984-, 9S5. Cesi (11 Cardinal —), 1131. Cesi 'Pier Diodato. Vescovo di JN'aniiì. 1580. Challant (Isabella de 1618: 1G27: 1634. Chafcillon iCard. di —\. 685. Chieregatto ^Lodovico. Arciv. di Autivarii, 553: 1004: 1 (in'} ; 1654. Cluzzola t'tì. 13. Canonico di Broscia e Arci prete di Condinoi. 7. Cibo; (Alberico'; 1165; 'Card. Giov.', 358. Ciera 'Johannes a - - », 132. Cilus [Cilia], fenici

Locumteiiens, 1731). Ci pelli : Benedetto i. 697. Cle- (Aliprandn del Castel di —. Luogote nente di Trento). 43. Clodoi. 098. Cock. 957. 976, 981. Collalto ^Pompilio Conte di —). 595. Colonna; (Ali gi e ri;, 304; (Arcivescovo), '254; iA>cnnio . 202; Camillo, 337: (Fabrizio''. 196: 354: 420; 507; (Isa bella). 764-: Marcantonio), 549: 551; (Pompeo», 842; ;£tefano, 125. ('omo ili Governatore di —ì. 1382; 1385* 1404; 1407; 1535. Cornile (Here, de —1042. Congregazione Cassinense .11 Preside e i Definitori del

Capitolo generale della —). 1422. Consiglio Aulico di Innsbruck, 1673: 1674; 1680: 1681: 1686: 1688. (Jontarini (Giulio Vesc. di Feltre>. 912. Conti (Luca», 093: 854. Conventuali (Il Generale dei — miuoriì, 846. Cordoua ^Alonso de — y los Rios), 1118. Core (Francesco). 261. Corgna (Ascanio dalla —i. 682: 6SS. Coria (Card, di —) v. Guinones. Cornaro (Card. Cornelio'), 243: 400. Cornelio (F. — Vicentino), 51. Cornetto (Nicola dal —), 1027. Correggio (Andrea da —), 1521: {Iliero- ninio da —), 455; 1400

; (Ippolito da -)> 321. Corrilla (-Maestro), 183. Costa (Leonzio), 1317. Counteville, (Josse), 1702; 1712. Coyro (Giov. Batt.), 782. Crasso (Francesco), (543; 787. Criuello* (Giov. Batt.), 746; 3 BUG. Croce fìsicolò, teologo minorei, 28. Crognolo (Andrea), 62. Cropello (11 —862; 866; 150*5. Crotta (Carlo), 398. ]). Damala (Marco Antouioi. 1633. Dandini (Geral. Card. d'Imola'». 607- 673• 739. Darscot (Duca d' —). 962. I) 1 Auanyon (A.). 1406. Del 13en (Gio. Batt.) 823. Della Torre (Gerolamo'», 299

11
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 20 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
Maestà tenne una ri vista alla piecola ma brava guarnigione, od onorò quindi di Sua presenza qualcuna delle molte Fabbriche, che abbelliscono Bergamo, città più di lanl' altre in Italia industriosa. Nulla oinmise quel Municipio, savio interprete dei voli della popolazione, por rendere allo Loro Maestà piacevole il soggiorno. Fra gli spettacoli, quello dell' illuminazione della città riuscì brillantissimo od attirò gente dai luòghi più remuli della Provincia. Non men bella e vivace fu l'illuminazione

nesf I. It- IJftii'j c imlililici istillili. — Visita dell' Imperatile« nelle doso ili inibblica bciiellccnzo. — La musica in Breseia, — Se conda vìsita della Coppia Imperiale nel Teatro. — Illuminazione stra ordinaria ß partenza da Urescki. — B ergamo . Entusiasmo de' J 'cryamasclii. — Arrivo in U «rganio delle Loro Maestà.— Udienza Imperiale. — Ispezione dell'Imperatore ne' Suoi Dicasteri, in Istituti .« t'abUrioliu. — l'resciiza delle Loro Maestà nel Teatro. — Vìsita dell'Imperatrici! Ilu

' luoghi ili pubblica Jienelìcenza.— tlrazie Sovrane. — L'Aucailemia Carrara. — Ili vista militare. — Tea tro. — Grande illuminazione della Città. — Partenza per Milano. Arrivo jn Peschiera e Deseniano. — In brevi istanti il treno Imperiale ebbe toccato il suolo Lombardo e giunse a Peschiera, ove Deputazioni, popolo e musicanti erano accorsi da tutti i paesi circonvicini per salutare con entusiasmo le illustri Maestà. Qui la sosta fu di mi nuti e si prosegui il viaggio per Dcsenzano. La Sta zione v'era

stata adornala d'arance e di cedri, e vi si trovavano le Autorità del luogo con Sua Ecc. il Luogo tenente della Lombardia, Dr. de li urger, che v'era giunto da Milano per riverire l'augusta Coppia. Appena spuntò il treno, s'alzarono le grida di gjoja d'un*'infinità di po polo. La Coppia Imperiale volle corrispondere a quella viva esultanza e smontò. L'accoglimento non avrebbe potuto essere più amoroso: su tutti que' volli vedovasi stampato il piacere, come se avessero avuto fra loro dopo guerra

1. assieme all' eccelsa Imperatrice fece il Suo ingresso in Brescia, tutta la città era in festa; erano stati costruiti diversi archi trionfali di Una e bella eleganza; tutte le classi della popolazione esultavano; in tutte le contrade, ove passò l'augustissima Coppia, sentivansi musiche e canti; dai tanti villaggi che attorniano Brescia, era ve nuta quantità di gente, e, tulli, popolani e cittadini, ricchi e poveri ricevettero nel loro seno con Evviva interminabili il gran Signore e la heneliea Sovrana

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 56 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS] — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — dove, oltre al Castelletto del Duomo, fu rappresentata anche una torre che, come abbiamo osservato, ricorda la Torre Romana del nostro Castello. La stessa potrebbe però rappresentare la Torre di Piazza, la quale è congiunta col suddetto Castelletto del Duomo. A sinistra un'altra torre s'innalza dietro il Castelletto; essa potrebbe rappresentare una torre del vicinato. Della torre di Piazza nel quadro di gennaio si vede però soltanto

e le loggie frequenti nei paesi tedeschi vennero certo prese da noi e da altri luoghi italiani. Non ho ancora trovato nè a Trento nè ad Innsbruck e nemmeno a Vienna, dove specialmente nell' i. e. r. Archivio della Casa, della Corte e dello Stato si trovano molti do cumenti antichi di Trento, atti riguardanti gli affreschi della Torre d'Aquila; — i conti, esistenti nell'Archivio in Inns bruck, di Enrico di Sopramonte dei 5 novemberl290 riguar dano solo le spese „pro edificiis supra portam Aquile

la parte superiore, di forma quadrata con la merlatura, simile a quella nella veduta del Dürer del 1493; sotto la merlatura però la torre nel nostro quadro sembra dipinta in forma rotonda; ciò dovrebbe dipendere dal fatto, che i quadri rappresentano più o meno composizioni fantastiche e non copie precise. Nel quadro di Dicembre si vede un timpano a scaglioni simile a quello della parte medioevale del Castello; inoltre una chiesa con campaniletti sugli angoli, come si riscontrano sulle chiese medievali

italiane. I nostri affreschi sono ideati e compilati secondo le istru zioni di personaggi dotti, sono di impareggiabile originalità nella finezza artistica e vivacità delle rappresentazioni, si distinguono affatto da tutti gli altri cicli dei mesi, che noi conosciamo, e sono tali che possono aver servito d'esem pio ad altri pei loro lavori. Dobbiamo notare che non stanno quasi in nessuna re lazione nè per arte nè per epoca coi nostri gli affreschi eseguiti in luoghi non lontani da Trento e di cui

in generale. Non v'ha dubbio che l'arte italiana abbia influito sulla tedesca e viceversa, appunto pel contatto delle naziona lità in special modo nei luoghi di confine. E noi lo ve diamo anche nell'architettura delle case, incominciando da Chiusa di Bressanone, dove, come a Trento, in certe case vi sono grandi luminari coperti, di speciale costruzione, coi fori verticali aperti sopra i tetti, dai quali entra la luce per le scale e per altri locali. La scadenza dei tetti, le finestre binate, le arcate

13
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1911
¬La¬ corrispondenza del Cardinal Cristoforo Madruzzo nell'Archivio di Stato di Innsbruck : coll'elenco delle lettere e documenti, un indice dei nomi e dei luoghi e una riproduzione del quadro del Cardinal Madruzzo del Tiziano, già esistente a Trento
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Pagina 48 di 53
Autore: Galante, Andrea / Andrea Galante
Luogo: Innsbruck
Editore: Libr. Acad. Wagneriana
Descrizione fisica: XII, 35 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 58.093
ID interno: 318469
. Escobedo, (Joan de 958. Este (Alfonso da —). 730, (D. Francesco da—), 580; IlOU; 1353; (Luigi da—). 1153; 1657; 1666; (Maddalena da —t, 433; (Sigismondo da —ì, 729; 1097: 1326. F. Famiglia (Koìo della — del Card, di Trento), 1642: (Cfr. Galante, Un ruolo di Famiglia del Card. Cristoforo Madruzzo nella rivista Pro Cul tura. Trento 1910, Fase. 4), Fanteria -Documenti relativi alla —\ 1442: 1447; 1449. Fantino, 267; 349; 641. Farnese (Cardinal —>. 108; 116 543: 718; 1179; USO: 1390; (Ottavio'). 415 ; 459

Caucus (Jacob. Arciv. eli Corfu;, 639. C'azzuffo (Francesco. canonico di Trento'), 297- Cayas (Alonso de —984. 9S5. Cesi (Il Cardinal —/. 1131. Cesi (Pier Diodato. Vescovo di Narnii, 1580. Challant (Isabella de—■. 1618: 1627 ; 1634. Chatillon -Card. di 685. Chieregatto i Lodovico. Arciv. di Antivarii, 553 : U '04 : 1 652 : 1654. Cluzzola iG. B. Canonico di Brescia e Arci prete di L'ondino■. 7. Cibo; (Alberico; 1165: 'Card, Giov. , 358. Ciera i-Johannes a —'!. 132. Cilua I Cillàl, tienici Locum

Capitolo generale della —). 1422. Consiglio Aulico di Innsbruck. 11373: 1674; -11)80: 1681 : 1686; 1688. Contarmi (Giulio Vese. di Feltre». 912. Coati (Luca.ì. 593; 854. Conventuali (Il Generale dei — minori S4fi. Cordona (Alonso de — v los Rios), 1118. (.'ore (Francesco). 261. l'orgiia (Ascanio dalla — -). 682: 6KH. Coria (Card, di —i v. Guinones. Cornaro (Card. Cornelio 1 , 243: 45G. Cornelio (F. — Vicentino), 51. Cornetto (Nicola- dal -), 11)27. Correggio (Andrea da —1521: üliero- nnno da —i, 455

: 14<wi; (Ippolito da —}, 321. Corrilla (Maestroi, 183. Costa (Leonzio), 1317. Counte vili e, (Josse). 1702: 1712. Coyro (Giov. Batt.). 782. Crasso (Francesco). 643: 787. Criuello (Giov. Batt.), 746 ; 1606. Croce (Nicolò, teologo minoro, 28. Crognoìo (Andrea). 62. Cropello (11 --i, 862; 8(56; 1506. Crotta (Carlo), 398. 1). Damala <Marco Antonio i. 1633. Dandini VGeral. Card. d'Imola;. 607: 673; 789. Darscot (Duca d' —). 962. IV Auanyon (A.'), 1406. Del Ben (Gio. Batt.» 823. Della Torre (Gerolamo'!, 299

de —), 155. Frosio (Maurizio Nicolò — de ftpor), 104. < ì . Gaddi (Cardinal de ■—), 1663. Gaffaitàdo (Gio. Pietro), 10; 27. Gambara (Cesare. Vescovo di Tortona), 1648; 1649; 1655; (Giov. Francesco di 900. Gandino (Francesco da, —), 716. (Cfr. Ga lante. L'autore del Palazzo delle Albero a Trento, nella rivista Pro Cultura. Trento 1910 fase. 2). Gtuaiz (Alonso'. 583; 953; 954; 955; 959;. 960': 966—971; 973; 975; 980; 989; 990; 1494; 1567; 1569; 1717; 1722; 1723; 1724. Garcia (D.), 182. Garo, 895. Gattono

14
Libri
Categoria:
Scienza del libro, biblioteconomia
Anno:
1890
¬I¬ tipografi trentini e le loro edizioni
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Pagina 28 di 38
Autore: Ambrosi, Francesco / F. Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Marietti
Descrizione fisica: 34 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Archivio Trentino ; 9
Soggetto: g.Trentino ; s.Buchdruck ; z.Geschichte
Segnatura: 2.262
ID interno: 187216
E LE LOÙO EDIZIONI Ìj2l>j 159 lasso, pose mano all’opera, edificando il nuovo teatro entro il cortile del Palazzo Festi e sue adiacenze. Ne commise il piano e la, direzione all’ architetto ingegnere Giuseppe Maria Ducati di Trento ; scelse a Capo-mastro della fabbrica Tomaso Cipolla di Borgo di- Yalsugana, a pittore e figurista il Prof, della scuola di disegno. Giuseppe Ambrosi di Trento, ed a pittore e disegna tore delle decorazioni; Baldessare Cipolla pure di Borgo, e allievo del celebre

, professore Canna. Nel 1819, agli 11 Luglio, ne seguì, 1? : apertura* rappresentando La Cenerentola , che fu distribuita colle stampe, di. Trento, 1 ed li Barbiere di Siviglia , che fu dato come secondo -spartito. La festa dell’ apertura durò fino al giorno 18 dello stesso mese, alternando gli spartiti insieme con i balli pure alternati : il Flauto magico e la Gundfberga. In seguito vi sì.con tinuarono le rappresentazioni d’ogni genere : i drammi per musica, le commedie, ed altri, simili spettacoli

, ad eccezione delle acca demie, musicali, che si soleaoo dare al palazzo Tabarelli, ed agli spettacoli di ginnastica e di equitazione che si davano entro il : recinto del Castello. Tra, i drammi stampati in Trento per il nuovo teatro possiamo citare la Matilde di Chabran , 2 3 Edoardo e Cristina, 3 e il Furioso ali isola di S. Domingo , 4 La letteratura dialettale continua anche in questo secolo ad avere i suoi cultori : il parroco di Lizzanella D. Giacomo Tur- 1 Cenerentola (La), ossia la cova cenere

, dramma giocoso per mu sica- in due.atti da rappresentarsi nell 5 apertura del Nuovo Teatro Mazzu-. rana in Trento nella primavera dell’anno 1819. Trento, dall’Imp. Reg. Stamp. Monauni — in 8 .o, 76 pag. 2 Matilde di Ghabran, ossia Bellezza e cnor di Ferro, melodramma giocoso da rappresentarsi nel Teatro Mazzurana in. Trento perla fiera di- S. Vigilio 1’ anno 1823. Trento dall 1 1. R, Stamp. Monauni 1823 — in 8.0 50 pag. (Parole di Giambattista Ferretti, e musica di Gioachino Rossini). 3 Edoardo

e Cristina, dramma per musica da rappresentarsi nel Teatro Mazzurana in Trento ricorrendo la fiera di S. Vigilio l’anno 1826. Trento dallT. R. Stamp. Monauni — in 8 . 0 . 37 pag. (Musica di M. Gioac chino Rossini Pesarese). 4 Furioso (II) all’isola di S. Domingo, Melodramma in due atti da rappresentarsi in Trento per la fiera di San Vigilio 1’ anno 1834. Trento dall’I; R. Stamperia Monauni — in 8 . 0 , 48 pag. (Parole di Giacomo Fer retti, e Musica del-Maestro Gaetano Donizzetti).

15
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Pagina 33 di 42
Luogo: Torino
Editore: Ute
Descrizione fisica: S. 163 - 202 : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Segnatura: III 215.967
ID interno: 359312
194 Appendice I. Distretto di ROVERETO. — Il Capitanato distrettuale comprende ammini strativamente tutta la valle Lagarina e convalli, insieme a piccola parte della valle superiore dell'Astico, con oltre 52.000 abitanti. Esso è poi diviso nelle seguenti giudicature: 1° distretto della Pretura urbana di Rovereto, con circa 21.000 abitanti, ripartiti nei Comuni di Rovereto, Besonello, Calliano, Folgaria, Lizzana, Marco, Noriglio, Isera, Sacco, Terragnolo, Trambilleno, Yallarsa, Villa Lagarina

, Avio, Borghetto, Chizzola, Santa Margherita, Pilcante e Serravalle. Bovereto (circa 1 0.000 ab., a 214 ni. sul livello del mare). — È sede del Capitanato distrettuale ; del Tri bunale circolare e della Corte d'assise pei finitimi di stretti; della Pretura urbana ; della Camera degli av vocati, per il circondario giudiziario; della Camera di commercio ed industria, stendente la sua giurisdizione su tutto il Trentino (360.000 ab.) ; e sede d'una fi liale della Banca Àustro-Ungarica. Appartiene alla

diocesi di Trento. Rovereto, sotto ogni rapporto, si può dire la seconda città del Trentino e, dal punto di vista industriale, contende il primato alla stessa Trento. Per c'hi viene da quest'ultima città in ferrovia Rovereto si presenta di prospetto, adagiata su un leggiero declivio, mentre il Cengialto, monte abbastanza aspro, le s'innalza a tergo. Intorno le sta un ampio bacino circoscritto dalle propaggini dello Scanupia, del Bondone, dello Zugna; il fondo di questo bacino, spazioso e piano

, solcato dall'Adige, percorso dalla ferrovia e da varie strade postali e carreggiabili, si presta a tutte le coltivazioni delle nostre pianure ed è dai suoi abitatori coltivato con grande cura. Un poggio isolato, nei pressi della stazione ferroviaria, detto Doss' Circole, consente di abbracciare con un solo sguardo il panorama grazioso della piccola città e girando all'intorno tutto il pano rama dell'incantevole bacino roveretano e delle alte cime che Io chiudono. Rovereto ha tutti gli agi di una città

si veggono ancora dipinti a fresco i ritratti di tutti i podestà veneti, che tanta orma di saggio governo quivi lasciarono. 11 Castello è, fra gli edilizi pubblici di Rovereto, il più cospicuo ed antico. Le sue origini sono anteriori al mille, probabilmente longobarde. Fu ricostrutto verso il 1300 da Guglielmo di Castelbareo, fattosi si gnore di gran parte della valle Lagarina. 1 Veneziani lo ingrandirono e fortificarono meglio, secondo le esi genze militari d'allora, costruendo il massiccio torrione

16
Libri
Categoria:
Scienza del libro, biblioteconomia
Anno:
1890
¬I¬ tipografi trentini e le loro edizioni
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Pagina 12 di 38
Autore: Ambrosi, Francesco / F. Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Marietti
Descrizione fisica: 34 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Archivio Trentino ; 9
Soggetto: g.Trentino ; s.Buchdruck ; z.Geschichte
Segnatura: 2.262
ID interno: 187216
lastico. Di queste possiamo citare YEustacchio vincitore della For tuna e della Morte ; 8 YIremo, ovvero la pace dell’ animo , 4 e la Pietà figliale provata alla pietra di paragone del cuor paterno . & 1 MàKTAXI (D. Michel’Àngelo) Trento con il Sacro Concilio, et altri notabili. Aggiunte varie Cose Miscellanea Universali. Descrittion Histo rica libri Tre Con un Ristretto del Trentin Vescovato: Vindice delle Cose no tàbili etc. (pag. 434)'. Trento M.DC.LXXI1L Con Licenza dà Superiori — in 4.o (620 pag

). 4 Irenia. ovvero la Pace dell’ animo smarrita per il peccato, cer cata in vano fra le Creature, ritrovata in Dio. Rappresentata in Teatro del Ginnasio della Compagnia di Gesù in Trento li 4 e 6 di Settembre. In Trento M.DC.XC. Nella stamperia Episcopale di Francesco Nicolò Vida. Con Licenza de’ Superiori, — in 4.o picc. (8 pag.). 5 Lapis' Lydius pietatis, sive Amor filialis in Tribus Fratribus ad cor paternum examinatus — La Pietà figliale, provata in tre Fratelli alla pietra da Paragone del cuor

paterno. Dramma^rappresentato in scena, dal Ginnasio della Compagnia di Giesù in Trento li 4 e 6 settembre del 1691. Nella Stamperia Episcopale di Francesco Nicolò Vida — in 13.o (4- pag-).

E LE LOlìO EDIZIONI [ 9 ] 143 Il Mariani si può dire che ripete su per giù la stessa cosa, ove dice, che “ non regnano d’ ordinario à Trento Opere Comiche Teatrali, come in altre città Dominanti. „ 1 Se ne facevano talora di straordinarie, come avvenne, secondo che narra lo stesso Ma riani, d’ una Commedia recitata in Castello nell’anno 1649. Le opere in musica pare sieno state più gradite, e queste si davano con maggiore frequenza in Castello e nel Palazzo Madrnzzo. Par lasi d’ un opera

.). 2 SARACINO (Carlo Matthia) La Tragedia di Stratonica dedicata all’Eccellenza Reverendiss. di Mons. Carlo Emmanuele Conte Madrnzzo etc. Vescovo e Principe di Trento. In Trento. Per Carlo Zanetti stamp. Episc. Con. Licenza de’ Super. 1652 — in 8.o (212 pag.). 3 Eustachius Fortunae et Mortis victor a iuvenfcute Gymnasii So cietatis Iesu Tridenti in scenam productus mense Septembris die III et ■V. M.DG;LXXV. Ex Typographia Episc. Privileg. Iacobi'Antonii Vidm. Sbperiorum Permissu — in 8.o picc, (11 pag

17
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2002)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 24/25. 2000/2001
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Pagina 93 di 508
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 503 S. : Ill., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: Craffonara, Lois: ¬Na¬ parora de comié / Lois Craffonara, 2002</br> Craffonara, Lois: ¬Die¬ Studentenverbindung "Ladinia" (1910 - 1920), ihr Wappen und ihre Zeitschrift / Lois Craffonara, 2002</br> Dorsch, Helga: ¬Ein¬ Hochzeitsgedicht von Antone Agreiter aus dem Jahre 1838 / Helga Dorsch, 2002</br> Frontull, Jepele: Chronik des Pfarr-Chores Enneberg / Jepele Frontull. Transkribiert von Barbara Kostner, 2002</br> Goebl, Hans: Externe Sprachgeschichte des Rätoromanischen (Bündnerromanisch, Dolomitenladinisch, Friaulisch) : ein Überblick / Hans Goebl, 2002</br> Hederer, Kerstin: ¬Der¬ Salzburger Hofmaler Jacob Zanusi : (1679 - 1742) / Kerstin Hederer, 2002</br> Kostner, Barbara: Canti religiosi in lingua italiana in Val Badia : tradizione orale contemporanea e fonti scritte / Barbara Kostner, 2002</br> Kronbichler, Johann: ¬Das¬ künstlerische Werk Jacob Zanusis / Johann Kronbichler, 2002</br> Mischì, Giovanni: ¬Die¬ Freilegung und Sanierung eines Kalkbrennofens in Lungiarü/Campill enthüllt und verlebendigt ein interessantes Stück Lokalgeschichte / Giovanni Mischì, 2002</br> Nagler, Annamaria: ¬I¬ "Fastentücher" (Draps dla Pasciun) / Annamaria Nagler, 2002</br> Pancheri, Roberto: ¬Un'¬ aggiunta al catalogo di Giacomo Zanussi / Roberto Pancheri, 2002</br> Planker, Stefan: Relazione sulla scoperta archeologica del castello Stetteneck in Val Gardena / Stefan Planker ; Herwig Prinoth, 2002</br> Richebuono, Giuseppe: Stralci da alcuni documenti degli archivi di Innsbruck riguardanti la Ladinia / Giuseppe Richebuono, 2002</br> Richebuono, Giuseppe: Visite pastorali e sacerdoti della Ladinia dal 1572 al 1688 / Giuseppe Richebuono, 2002</br> Sotriffer, Toni: ¬Der¬ Grödner Lehrer und Organist Mathias Ploner : (1770 - 1845) ; Leben und Werk im Lichte seiner Tagebuchaufzeichungen / Toni Sotriffer, 2002</br> Steinberger, Johann: Historische Beschreibung des kaiserl. königl. Staats-Guts Ennenberg, Kreises Pusterthal, Landes Tyrol / Johann Steinberger. Hrsg. und mit Anmerk. vers. von Lois Craffonara. - [Nachdr. der Ausg. 1802], 2002</br> Tecchiati, Umberto: ¬Una¬ fibula di tipo celtico dal bosco di Plaies in Val Badia : quota ca. 1620 m/slm. / Umberto Tecchiati, 2002</br> Thiele, Sylvia: ¬Die¬ gadertalischen und grödnerischen Personalpronomina / Sylvia Thiele, 2002</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 1999 - 2000 - 2001 / Paul Videsott, 2002
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/24-25(2000-2001)
ID interno: 355235
stimonianze ritengo possa essere aggiunta, sempre nell’area geografica del Som- molago, la bella Pietà della chiesa curaziale di San Tommaso Apostolo a Padàro. La tela, finora erroneamente assegnata al pittore neoclassico Giuseppe Craffona ra 9 * presenta tutti i tratti stilistici della produzione di Zanussi successiva al suo decisivo incontro con l’astro trogeriano, avvenuto a Salisburgo nel 1727“ A par tire da tale data, infatti, egli adotta composizioni più serrate e misurate, ottun dendo

le note più brillanti della propria tavolozza, mentre il chiaroscuro si fa più insistito e contribuisce in maniera decisiva alla resa plastica delle figure. Dalla profonda oscurità del Golgota, ai piedi della croce, emerge il corpo esanime di Cristo, compianto dalla Madonna e da San Giovanni Evangelista. Il volto di Gesù, nell’abbandono della morte, appare rasserenato e si contrappone all’espressione sconsolata della madre, che rivolge al cielo gli occhi lagrimosi, mentre in Giovanni prevale

un doloroso raccoglimento. L’anatomia del torace, reso a pennellate ampie e fluide e rischiarato da una luce lunare, ricorda da vici no la tela di analogo soggetto dell’abbazia di Admont, firmata e datata 1727, come pure il San Sebastiano della parrocchiale di Großgmain, risalente al 1734. Familiare è pure la fisionomia della Vergine, che ritorna in numerose opere sacre di Zanussi, come l’ Annunciata di St. Andrä in Lavanttal, la Maddalena peniten te di Linz o ancora l’Apparizione della Madonna col

Bambino a Sant’Antonio da Padova di Mondsee. Il dipinto di Padaro misura cm 161 x 96 ed è collocato, entro una semplice cornice modanata, nella specchiatura di un pregevole altarolo rina scimentale in legno policromato e dorato. L’opera di Zanussi sostituì la perduta ancona cinquecentesca, anch’essa raffigurante una Mater dolorosa, come rivela il cartiglio dipinto al centro della predella. Accanto alle tre opere concentrate nel territorio di Arco, vanno ricordate in questa sede la tela col Sacrificio

di Melchisedech già in San Pietro a Trento, oggi al Museo Diocesano Tridentino, e una squisita Madonna col Bambino destinata alla devozione privata, pervenuta in anni recenti alla collezione Giuseppe Pros- ser di Calliano. Di grande interesse è inoltre un ritratto di gentiluomo provenien te da palazzo Firmian a Mezzocorona, già pubblicato da Leone Melchiori ma sfuggito alla letteratura successiva 11 . Nonostante il cattivo stato di conservazione, l’elevata qualità dell’opera balza all’evidenza nella resa dei

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Pagina 652 di 828
Autore: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: XCVI, 730 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 103.346/2
ID interno: 337106
DEI Xlll. SECOLO. 555 „ diai tie Arcu, quorum unus Veneris (?) Qttefta figla E. forfè vorrà lignifica- „ conjunftas : alter vero praedi&o Ar- re Egnone, giacché questo Nocajo Zaccheo „ chiduciSigifmundo virilicer'adhaefit. „ coftumò in altre Carte di nominare tal (c) Qyefto Vescovo dunque trovoflì Ve [covo colla medefima lìgia ; laddove perfonalmente ^refente in Trento alla nominando il VdcovoEnrico lì. usò.di pubblicazione di fienili Laudi nel 122.2.. , fcrivere dfistefo il di lui nome , come

ß ed è molto lungi dal vero, cheinqueft* otferva nel Codice Wanghianq. anno , elTendo egli affente, fienfi i Ve- (f) Qpefto stello Notajo Zaccheo , rile- ronefi impolle ilari di Trento lotto la vò in forma autentica, per autorità , èd condotta di Manfredo da Cordovico gene- ordine del Ve (covo E. , un' altra Carta frale lor Capitano . Nè fi creda, che al- registrata in Breviaturis quondam Conradini meno negli anni apprestò i Veronefi fie- . Tiotarii. Ha la data » in Schala Vaiati» no venuti in pofleflb

fe non di Trento, ,, Epifcopatus. prelent. D.Gifoldo Cano* bensì dei Territorio Trentino, perchè da „ nico. D. Odolrico de Veleno. Arpolinó. altra Carta autentica dello fteffo Archi- „ de Cleto Sc Wihelmo luo frarre. tri vio del Cartello di Trento, rogata da „ moldo deCagnò. Xoopo deLivo. Am- Matteo Notajo del facro Palazzo, e pub- „ brofio Gaftaldione. Contolino. Henri- blicata Jlnno Domini Mìllefìmo Ducentefimo „ co de Porta. & aliis. An. Dni Mill. vigefmo quinto Indizione Xlll. die nono intran

: ed eflfcndo nata grave concroverfia in maniera prefiedeva in Villa Rovredi Do- tra Sindici e Troccuratori della Città diTren- tninusjacobinus de Lizana^, che indepen- to, zBruno di Cafielbarco, non giudicò già déntfmenre da medefimi Veronefi conßi- fu la medefima il detto Manfredo, o nitro tiitt ibi prejenternManfredum de Lizana fuum a luo nome, ma bensì Gerardo Jlrcidia* yjiicum ad racionem faciendum proto in 'Pie- cono della Chief a di Trenta. Tai Sindici e batti Lizane in Monte & Tlano Teutonias

procuratori dunque ( che furono D- 2or- latinis &c. , pretesta ndofi dipendente, datius de Telvo, AG. Odolrìcus de Rambaldo, non già da'Veronefi , ma bensì dal Ve & D. Montenarius de Difuculo ) portarono fco ?o di Trento, ch'era allora Gerardo , le loro querele, e ricercaron giustizia, a fino % dichiararli efpreflamente, quod ha- motivo che „ D. Brianus de Caftrobarco bet Jurifdiftionem & Cmitatum ad Feudum „ per vim accipit & accipere fecit unum a Domino Epifcopo Tridentino & Epatu ut in „ ioloneum

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Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Pagina 77 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS1 — CASTELLO DEL BUON CONS1QLIO IN TRENTO — CONTENUTO DELL'OPERA. Frontespizio. Pag. 1, 2 Pag. 3 Pag 4 4, 5 5, 8, 9 5 Prefazione; pubblicazione e progetto di restauro del Castello. Descrizione storica generale del Castello, Porta di S. Martino, Torre Verde, Porta Aquila. Aspetto esterno e interno del Castello, Porta di S. Vigilio. Bastioni e mura di circonvallazione, porte d'entrata nel cortile anteriore. Torre (Romana) di Augusto. Entrata nel Castello Vecchio e rampa nel Cortile

dei Leoni. Parte medioevale del Castello. Pianterreno: Cortile con arcate e sovrastanti gallerie e loggia gotica, parete postica del cortile. •. 7—10, 72 Cappelle della Residenza ed Oratorio. Primo, secondo, terzo e quarto piano: Stanze d'alloggio, locali ad uso d'ufficio per Prelati ed altri Digni tari, grande sala per le festività ed i ricevimenti di Re ed altri alti personaggi, origine e uso del Castello Vecchio, Palatium episco pale, Castrum Boni e Mali Consilii ; 9—11 progettati ristauri

; 11, 12, 16, 38-51, 54-57, 59-63 Mura della città, Torresella, Torre di Port'Aquila; 11, 12, 63 lavori di ristauro eseguiti e da eseguirsi. Parte del rinascimento del Castello. Facciata principale, bastioni, parti accessorie, fortificazioni. Pag. 13,15,16,18,19—21, 26,28—36,38, 39, 63, 71, 72 ristauri progettati in tutti i piani. Pianterreno : Pag. 12 Prigioni; J3—17 locale per l'assaggio del vino, cantine, locali accessori, Piccola Loggia, gioco del pallone, entrata principale, scalone. Primo Piano: Pag

Martini ed altri artisti del secolo XIV, i costumi; 51, 56 Badia di Pomposa, S. Nicolò da Tolentino; 51, 53, 58 S. Francesco in Assisi; 47l 51, 52 S. Maria dell'Arena a Padova, S. Maria in Porto Fuori Ravenna, S. Lorenzo in Napoli, Avignone, Castello di Avio; 52, 53 pittori italiani autori dei quadri, influenza straniera; 52—54, 70 Duomo di Trento, Castelletto attiguo. Pa lazzo Pretorio, Torre di Piazza; 53, 54 chiese antiche e campanili nei dintorni di Trento e in Italia, altri affreschi nel Tirolo

meridio nale, arte tedesca e suo contatto coll'italiana; 54—56 lo stemma originale del Principe Vescovo Nicolò Alram ed altri stemmi; 56—58, origine dei quadri sotto i Principi Vescovi Arrigo di Metz e Nicolò Alram; 58, 59 Alberto di Ortemburg e Giorgio di Liechten stein, l'arte in Boemia sotto Carlo IV; 59—61 gli stemmi nei quadro del Torneo. Terzo piano, la sala bassa, altre pitture nel primo e secondo piano. Inventari della mobilia nei locali della Torre d'Aquila. I cortili del Castello ed i lavori

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Libri
Anno:
1880
¬Il¬ Trentino : appunti e impressioni di viaggio ; volume unico
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Pagina 288 di 297
Autore: Gambillo, Carlo / di C. Gambillo
Luogo: Firenze
Editore: Barbèra
Descrizione fisica: XII, 277 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturverz. S. [265] - 274
Segnatura: II 74.459 ; II A-3.889
ID interno: 154750
SAGGIO DI BIBLIOGRAFIA TRENTINA. 269 G-ncsofti Gipricmo. - Memorie per servire alla Storia delle Giudicane. (Trento, 1786.) • — Statuti della Val di Ledro. Graziadeì Girolamo. - Ricordi domestici 1796-1829. (Tren to, 1862.) Ledere. - Le Tyrol e le Pays des Dolomites, (Paris, 1880.) Liebner Leonardo.- Die Mineralien Tirols, (Innsbruck, 1852.) Liégeard Stephen.-A travers PEngadine, la Valtelline et le Tyrol du Sud. (Paris, 1877.) limati Filippo. - Valsngana, ovvero La Divisione Medici nel Tirolo

.) Mmici Sigismondo. - Annali di Trento dall’ origine della città all’anno 1804. (Manoscritto.in 4 volumi.) Mariani M. A. - Trento con il Sacro Concilio. Mar sili Fr. Ani. - Caste! Corvo o Le Nozze degli spiriti. (Rovereto, 1854.) Martini conte Carlo. - Scritti di storia e d’archeologia, or dinati da Tommaso Grar. (Trento, 1855.) Marzolla doti. Antonio. - Un Alpinista a Cornano. Escursioni nelle Giudicari e. Massarello. - Diario confidenziale del Concilio Tridentino. (Manoscritto. Libi. civ. di Trento

. Poema. (Parma, 1868.) Löss G. -La Valle di Non- (Trento, 1873.) — La Val di Sole. (Trento, 1864.) Maffei Antonio. - Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole. (Rovereto, 1805.) Malfatti prof. Bart. - Il Gasino del Diavolo. (Milano, 1865.) — Il Quadrilatero, la Valle del Po ed il Trentino. (Mi lano, 1866.) — Degli idiomi parlati anticamente nel Trentino, e dei dia letti odierni. (Dal giornale di Filologìa, romanza, 1878.) Malpaga Bari. - Nuova organizzazione del Tirolo italiano, (1848

.) Mattioli Pietro Andrea. - Il magno Palazzo del Cardinale di Trento. (Venezia, 1539 ; Trento, 1858.) Mazzetti Antonio. - Delle antiche relazioni fra Trento e Cre mona. (Milano, 1831.)

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