590 risultati
Ordina per:
Rilevanza
Rilevanza
Anno di pubblicazione ascendente
Anno di pubblicazione discendente
Titolo A - Z
Titolo Z - A
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_56_object_3883720.png
Pagina 56 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS] — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — dove, oltre al Castelletto del Duomo, fu rappresentata anche una torre che, come abbiamo osservato, ricorda la Torre Romana del nostro Castello. La stessa potrebbe però rappresentare la Torre di Piazza, la quale è congiunta col suddetto Castelletto del Duomo. A sinistra un'altra torre s'innalza dietro il Castelletto; essa potrebbe rappresentare una torre del vicinato. Della torre di Piazza nel quadro di gennaio si vede però soltanto

e le loggie frequenti nei paesi tedeschi vennero certo prese da noi e da altri luoghi italiani. Non ho ancora trovato nè a Trento nè ad Innsbruck e nemmeno a Vienna, dove specialmente nell' i. e. r. Archivio della Casa, della Corte e dello Stato si trovano molti do cumenti antichi di Trento, atti riguardanti gli affreschi della Torre d'Aquila; — i conti, esistenti nell'Archivio in Inns bruck, di Enrico di Sopramonte dei 5 novemberl290 riguar dano solo le spese „pro edificiis supra portam Aquile

la parte superiore, di forma quadrata con la merlatura, simile a quella nella veduta del Dürer del 1493; sotto la merlatura però la torre nel nostro quadro sembra dipinta in forma rotonda; ciò dovrebbe dipendere dal fatto, che i quadri rappresentano più o meno composizioni fantastiche e non copie precise. Nel quadro di Dicembre si vede un timpano a scaglioni simile a quello della parte medioevale del Castello; inoltre una chiesa con campaniletti sugli angoli, come si riscontrano sulle chiese medievali

italiane. I nostri affreschi sono ideati e compilati secondo le istru zioni di personaggi dotti, sono di impareggiabile originalità nella finezza artistica e vivacità delle rappresentazioni, si distinguono affatto da tutti gli altri cicli dei mesi, che noi conosciamo, e sono tali che possono aver servito d'esem pio ad altri pei loro lavori. Dobbiamo notare che non stanno quasi in nessuna re lazione nè per arte nè per epoca coi nostri gli affreschi eseguiti in luoghi non lontani da Trento e di cui

in generale. Non v'ha dubbio che l'arte italiana abbia influito sulla tedesca e viceversa, appunto pel contatto delle naziona lità in special modo nei luoghi di confine. E noi lo ve diamo anche nell'architettura delle case, incominciando da Chiusa di Bressanone, dove, come a Trento, in certe case vi sono grandi luminari coperti, di speciale costruzione, coi fori verticali aperti sopra i tetti, dai quali entra la luce per le scale e per altri locali. La scadenza dei tetti, le finestre binate, le arcate

1
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_57_object_3883722.png
Pagina 57 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
monumento del Vescovo Alberto di Ortenburg (*j* 1390) nella cripta del Duomo di Trento comparisce il corpo dell'aquila ancora contornato dalle fiamme. Nel 1407 l'aquila fu assunta quale stemma della città di Trento allorché i Trentini si solle varono contro il Principe Vescovo Giorgio di Liechtenstein (1390—1419); ed invero l'aquila apparisce nel sigillo della città diTrento dell407, tuttavia le fiamme erano scomparse. Lo stemma originale di Alram era dipinto all' interno della finestra verso la città

NATALE TOMMAS] - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — gambo di trifoglio in forma di fascia su ambe le ali pari mente di oro. Le fiamme si alzavano dallo sfondo dello scudo. (Cronaca Trentina 1518.) Il giorno 9 agosto 1339 Giovanni Re di Boemia conferì questo stemma pel Prin cipato e per la chiesa di Trento al Vescovo Alram, che nel 1340 fece coniare una moneta coli'impronta dell'aquila e fece suo questo stemma. I Vescovi successivi unirono all'aquila il loro stemma di famiglia. Sul

, nello spazio tra il foro della finestra e l'arco a sesto acuto. Più tardi venne ridipinto e sembra anche coi due leoni bianco e rosso di Bernardo Clesio, inoltre con decorazioni, che esistono ancora, sor montate da un leone. L'aquila sola però non completa e con piccoli resti di contorno d'oro e che sembra ritoccata si trova dipinta sotto l'arco della stessa finestra, mentre nelle spallette vi sono ornamentazioni a chiaro oscuro. Sulla parete attorno alla finestra corre un fregio ornato similmente

2
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_36_object_3883676.png
Pagina 36 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS] — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - sei cassettoni nella lunghezza e tre nella larghezza della sala. Ora la sola parete postica è libera per una tale de corazione, giacché quella davanti, verso la facciata princi pale, ha sei finestre e su quella d'entrata era dipinto uno stemma assai grande in mezzo a S. Girolamo e S. Ambro gio, sopra uno sfondo di tinte sfarzose paonazze. La pa rete verso mattina doveva avere la finestra murata, perchè sulla stessa era dipinto un grande

quadro rappresentante la Vergine in trono col Bambino, S.Vigilio e Bernardo Clesio inginocchiati e circondati da angeli con trombe. Ai lati del quadro si trovavano alcuni Padri della Chiesa latina: S. Agostino, S. Gregorio, S. Ambrogio e S. Giro lamo. I sei busti mancanti potrebbero dunque esser stati dipinti ugualmente su legno come gli altri ed incastonati nel fregio, ovvero dipinti sul muro. L'esistenza di pitture fu già constatata; ora le pareti sono imbiancate. Allorché si eseguiranno i ristauri

, si vedrà, se i quadri in generale siano ancor conservati. Essi sareb bero opere preziose del pennello di Dosso Dossi, e meri tano certo di essere ristaurarti e conservati. Alle altre parti delle pareti basterebbe dare la tinta. E necessario rifare il pavimento secondo la pianta (Tav. III). Dodici dei suddetti busti si trovano oggidì nella sala del Ginnasio di Stato (sezione italiana) in Trento. Io venni a conoscere per il primo l'esistenza di questi quadri e l'an nunziai nella relazione datata

nel locale N. 154 e passare alla scala segreta a chiocciola (N.155), che serviva di comunicazione colle Sale Rotonde del primo e secondo piano. Sala Rotonda. La Sala Rotonda (N. 156) era riservata all'uso privato del Cardinale Clesio. Nella stessa per un certo spazio di tempo furono appesi i famosi arazzi dei quali parlammo altrove. Il suo soffitto, quantunque di forma rotonda, ha 20 cassettoni profondi ad angolo, dei quali otto sono quadri lunghi, gli altri seguono da un lato la linea della

pareti. Le modanature architettoniche e le decorazioni pitto riche sono di ricca composizione. Nel fregio della cornice erano dipinti i 58 stemmi dei Vassalli Vescovili, che accom pagnarono Bernardo Clesio a Bologna all'incoronazione di Carlo V, in occasione della quale egli ottenne il Cardi nalato. Presso la parete postica della sala era collocato un famoso camino di marmo, scomparso da lungo tempo. Tutt'intorno stavano tappeti di cuoio, con impresse orna mentazioni d'argento e colonne dorate, come

3
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_32_object_3883667.png
Pagina 32 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - In questo refettorio è necessario levare la grossa incro stazione di tinta gialla di calce, ristaurare le pitture che si trovano sotto e tinteggiare il resto della volta e delle pareti. Inoltre va fatto un nuovo pavimento secondo il disegno (Tav. II) e la futura destinazione del locale. Locale di Passaggio. Le pitture della volta di quest' anticamera (N. 141) sono di Dosso Dossi e rappresentano: Cibele, Apollo, Diana, Mercurio, Minerva

colla sinistra un bambino, e ai lati erano due Angeli pronti al volo per eseguire i comandi divini. Del ricco arredamento non fu per ora possibile scoprire che alcune parti e 10 statuette di Apostoli di bronzo, appar tenenti all'altare e ora in possesso di privati, come pure diverse parti di figure e di ornati, ora nel Museo civico di Trento, le quali furono messe a disposizione per i ristauri. I ristauri della Cappella sono di molta entità, perchè in primo luogo bisogna demolire la parete divisoria

, Giove, Giunone, Marte armato con Cupido incatenato, Bacco e Sileno, Plutone nell'Orco, Ve nere e Cupido inghirlandati di rose e fiori, Nettuno col tridente, Cesare e Vulcano nella fucina. L'arma di Ber nardo Clesio col cappello cardinalizio di stucco ad alto rilievo, su fondo azzurro, domina nel centro della volta. Tutto è da pulire e ristaurare; le pareti devono essere tinteggiate. Al pavimento di pietra sono necessari piccoli completamenti. In una delle porte contornate da pietra si legge scolpito

: LOCVS REFECTIONIS. Sull' altra parte, dirimpetto, che mette alla Cappella si legge : DOMVS ORATIONIS. Cappella. Le statue della Cappella (N.142) rappresentavano i do dici Apostoli, i quattro Evangelisti ed i Padri della Chiesa; stavano entro nicchie sotto la volta della Cappella. Al cune sono ancora esistenti, richi ornamenti di gesso com pletano le decorazioni. La figura del Padre Eterno stava trionfante nel mezzo della volta colla destra in atto di be nedire, tra una schiera di Angeli, sorreggeva

4
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_69_object_3883748.png
Pagina 69 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — In questa si legge tra altro: A Renovar et meter in opera la fontana del Cortile. A Renovar la Capela Vecchia. Segue in fine l'ultima nota dei 15 gennaio 1536, la quale accenna ad alcuni creditori della fabbrica per importi non rilevanti. Per conseguenza deduciano che il Crivelli, vassallo del PrincipeVescovo Bernardo Clesio, aveva qualche mansione nella fabbrica, conforme la nota dei 13 novembre 1527, ma appena coi capitoli del dicembre

1531 venne incaricato di far parte della sovraintendenza della fabbrica. Siccome nella detta nota si accenna al suo viaggio a Verona insieme coli'Ingegnere Zaffran, non sarebbe certo fuori di luogo la supposizione che il Crivelli sia rimasto qualche tempo in Italia per studi e sia ritornato solo l'Ingegnere col maestro tagliapietra Polo; supposizione avvalorata dal fatto che il Crivelli dopo i lavori del Castello ha continuato la carriera di capomastro. Egli diresse nel 1537 alcuni lavori pel

Castel Toblino e, come risulta dagli atti dell'Archivio in Innsbruck, anche per un'altro fabbricato alle Sarche. Dal l'anno 1537 fino al 1539 troviamo il suo nome negli atti risguardanti i lavori di restauro del Palazzo Vescovile in Cavalese. Dal „Jahrbuch der Kunstsammlungen des aller höchsten Kaiserhauses', vol. 11 risulta, tra altro, che nel 1549, chiamato a Innsbruck per l'edificio della Chiesa di Corte, ne fece i progetti e che il Re Ferdinando ai 2 aprile 1553 approvò il progetto definitivo

in base alle proposte della Reggenza di Innsbruck. Crivelli quale capomastro diresse i lavori, incominciati nel 1553, fino a tutto il 1554, anno in cui fu mandato a Vienna con nuove proposte, disegni e modelli per spiegare tutto al Re. In questa fab brica era fra altri occupato anche il conosciuto Maestro Alessio (Alessandro Longhi milanese). I lavori della Chiesa di Corte vennero continuati e compiti dimodoché in essa venne celebrato il primo officio divino ai 24 giugno 1562; la consacrazione della

medesima ebbe però luogo appena ai 14 febbraio 1563 alla presenza dell'Imperatore Ferdinando I. Dagli stessi atti risulta inoltre, che il Crivelli in questo tempo era anche occupato nel fabbricato della Chiesa di S. Paolo in Eppan. Dalla relazione fatta da Andrea Crivelli al Cardinale Clesio a Innsbruck il giorno 31 dicembre 1531 risulta che i progetti per una fontana in bronzo e pietra (certamente quella del Cortile dei Leoni) vennero compilati da Dosso Dossi e da suo fratello. I lavori in pietra

5
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_7_object_3883612.png
Pagina 7 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - nel cortile davanti al Castello, e ai tempi del rinascimento murata; essa metteva sul luogo dove attualmente si trova il locale No.82, come apparedallapiantadelpianoterra(Tav.I). Il Castello ha tutt'ora due entrate (Tav. I): una rampa con ponte levatoio forma l'entrata al cortile della parte medioevale, l'altra entrata conduce alla scala principale del Palazzo del rinascimento. Esiste pure una parte della rampa che dal cortile anteriore

a sorvegliare la città e i dintorni. La piattaforma ad alto parapetto e a merli posta sopra la volta superiore appartiene alle costruzioni più recenti. Difatti si vede che il rivestimento dei muri nelle parti basse della circonferenza interna della Torre è fatto con lastre sottili di pietra viva calcarea, rossiccia e bianca, di differente grossezza, e precisamente esse variano press' a poco dalla grossezza d' un mattone romano fino circa al doppio. La malta è di una composizione speciale e la la vorazione

di tutto il materiale accenna a mano romana. Tale maniera di costruzione adottavano i Romani nei luoghi dove esisteva il materiale adatto, ed esempi di ciò si possono riscontrare nelle opere romane ancora esistenti lungo la costa dell'Adriatico. Queste parti si possono quindi attribuire ai tempi romani e dovevano già esistere nell'epoca in cui furono costruite le mura della città (515 d. C.). — Il rivestimento della periferia esterna è formato da lastre di pietra per la maggior parte rossiccia

, a strati più alti che nell'interno, la qual cosa fa supporre che questo rivesti mento sia stato ricostruito più tardi, forse in occasione di qualche rialzamento della Torre. Tale supposizione è confermata dalla circostanza che i muri, compreso il rive stimento esterno ed interno, raggiungono la grossezza di 2.50 m. Nel pavimento della Torre, composto di una massa speciale e situato presso la roccia, si trova soltanto l'abbassamento a forma di canale indicato nella pianta (Tav. I) e nello spaccato

e 8), come pure quello della colonna di mezzo della galleria laterale In der antiken Stadtmauer zwischen dem alten Kastell und der letzten Bastion befinden sich noch immer die Stein einfassungen eines Spitzbogentores, welches seinerzeit als Eingang zum Hofraume vor dem Kastell ausgebrochen und während der Renaissancezeit wieder vermauert wurde ; dasselbe mündete an der Stelle des Raumes, der im Grund risse des Parterres (Taf. 1) mit No. 82 bezeichnet ist. Das Kastell besitzt noch heute zwei Zugänge (Taf

6
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_40_object_3883685.png
Pagina 40 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - ture del Castello Estense in Ferrara, ora Consiglio della Provincia, e furono dipinti da Dosso Dossi e dalla Scuola Dossesca. Coi frammenti esistenti si potrebbero rimettere nello stato originale almeno il soffitto e il fregio; in ogni caso si deve raccomandare caldamente l'acquisto dei fram menti e la loro conservazione per il ristauro del Castello. Ed ora dopo aver constatata l'esistenza di nuove impor tanti pitture di Dosso Dossi

, finora non conosciute, da cui viene accresciuta di molto la fama artistica del grande Maestro, credo mio dovere di proporre alla città di Trento che s'accordi con Ferrara per l'erezione d'un monumento in Trento che corrisponda ai meriti dell' illustre patriota. Sala degli Scarlatti. Questa sala (N.159) ha il soffitto di legno a cassettoni profondi, ed è costruita simile alla Sala Grande e alla Ro tonda. 11 colorito e le decorazioni esistono ancora, ma d'una sola metà, cioè di sei cassettoni; il resto

tappeti anche semplici, secondo la futura destinazione della sala. Il pavimento è da rifarsi conforme al disegno (Tav. III). Dietro la sala si trovano il locale N.160 e la scala a chiocciola N. 161, che metteva nel sottostante Oratorio e nel Gabinetto N. 162. La sala, come il resto, venne dipinta dal Dossi. Da questa sala si passa da una parte sulla Galleria (N.163) che congiunge il Palazzo del rinascimento col Castello vecchio ed è spoglia dei quadri nei cassettoni del soffitto. Dall'altra parte

7
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_31_object_3883665.png
Pagina 31 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TO MM ASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO Apollodoro colla grammatica, Gorgia colla rettorica, Cri- sippo colla dialettica, Pitagora coli' aritmetica, Archimede colla geometria, Beroso coli' astronomia, inoltre un uomo col martello in mano e un trombettiere. Sulle parti late rali della volta stanno gli stemmi del Cardinale Clesio e del Papa. Addobbavano le pareti sei arazzi colle figure della Musica, dell'Aritmetica, dell'Astrologia, della Geometria, di Cupido e della Prima vera

(vedi spaccato longi tudinale, Tav. IX). Secondo le descrizioni di quel tempo, il pavimento doveva essere di marmo a mosaico di ric chi colori. I dipinti sono di Dosso Dossi. I ristauri consistono nella radicale pulitura degli af freschi e degli stucchi, nel- l'apertura della finestra sulla parte postica, che in gran parte è murata. Il pavimento era di lastre di pietra. Esso va rifatto conforme il disegno. Le pareti sono da coprirsi con arazzi. Refettorio. Da questa sala si passa al grande

la parte centrale della volta, negli angoli stavano 1* arma della famiglia dei Clesi coi due leoni bianco e rosso, l'arma del Vescovado sormontata dal cappello cardinali zio, l'Aquila Trentina e l'Aquila Doppia. Infatti constatai nel centro della volta l'impresa del Clesio collesetteverghecolorite però a finto oro su fon do turchino chiaro, con iscrizioni latine in nero. Questo fondo è contor nato da una tinta d'ocra oscura, misto con colore di seppia, come ho segnato nelle piante dei soffitti (Tav

. IV). Riguardo alle quattro armi, che dovevano trovarsi negli angoli, potrebbe essere incorso uno scambio con quelle che abbiamo già descritte nei quattro angoli della volta nella Sala delle Udienze, dove la volta stessa venne costruita in modo adatto per il loro sviluppo, mentre in questa sala gli angoli della volta sono meno atti a simili pitture. Verweigerung des Opfers für Latona; Niobe in ihrem Hochmut; Jupiters Zorn; und die Tötung ihrer Kinder durch die Hand der Diana und des Apollo dargestellt. Ueber

8
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_62_object_3883732.png
Pagina 62 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE T0MMAS1 — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — mente visibile. Un Calepini riscontriamo già nel 1255 Giu dice a Riva, fedele vassallo del Principe Vescovo Egnone Conte di Appiano. Nel 1331 troviamo nuovamente un Cale pini Giudice aTrento e più tardi ancora diversi Signori Cale pini de Calepinis. Del resto questa famiglia appartiene ad una delle più vecchie e ragguardevoli di Trento e occu pava le principali cariche nell'amministrazione della città e alla corte dei Principi Vescovi

. Lo stemma dei Calepini, da quanto si può presumere da uno schizzo che ci sta a disposizione, una volta era pure sormontato da un'ala spie gata a decorazione dell'elmo, come lo porta il cavaliere del nostro quadro. Sulla parte anteriore della coperta del cavallo si vede una rosetta, che dovrebbe solamente appar tenere alla decorazione dell'arredamento di questo, tanto più che una simile rosetta si vede, presso a poco nella stessa posizione, sulla coperta del cavallo che sta di rim- petto a questo di cui

presenta la forma di cappello a piccola punta. L'armatura listata darebbe indizii della fa miglia dei Reifer von Campili, perchè quella portava i colori azzurro-argento, rosso e nero. Il cavaliere che segue dietro a questo è pure listato a rosso e bianco su cavallo bruno; porta elmo a cono alto, decorato con piumette e dovrebbe rappresentare un membro della famiglia dei von Villanders, il cui stemma aveva i colorì rosso e argento. Lo scudiere nell'angolo vestito in verde sopra cavallo bianco allaccia

cerchiato comparisce nel loro stemma rosso-argento. Il secondo cavaliere indossa armatura verde e monta cavallo grigio oscuro e quantunque non sia riconoscibile lo scudo, questo cavaliere colla decorazione a corno sul l'elmo, da a divedere che fosse uno della famiglia degli antichi Wanga. Osserviamo però che i colori non si pos sono bene determinare. Simili corna troviamo nello einem italienischen Künstler und zeigt einen nachweis baren Zusammenhang mit den Kunstrichtungen, welche dort im Kreuzgange

9
Libri
Anno:
(1892)
¬Der¬ Gebirgs-Wasserbau (Flußregulierung und Hauptschlucht-Verbauung) im alpinen Etsch-Becken und seine Beziehungen zum Flußbau des oberitalienischen Schwemmlandes ; [Textbd. 1])
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/162483/162483_15_object_4828814.png
Pagina 15 di 232
Descrizione fisica: XVIII, 213 S. : Ill.
Lingua: Deutsch
Commenti: Xerokopie. - Enth. T. 1 - 4;
Segnatura: IV 102.197/1
ID interno: 162483
1878. 103. Michel Ch., Karte von Tirol. 164. Müller, Das Moorland der Alpen. (Natur 1868, Nr. 31.) 165. Muratori, Della antichità Estensi ed Italiane. »166. Noe Heinrich. Bilder aus Süd-Tirol. München 1871. ■lf)7, Oster, Dr. II. E., Die Vcroneser Klause und Otto v. Wittelsbach. Zeitschrift des österr. Alpenvereines, 1885. 168. Rabbeno, I Club Alpini e le foreste. Turin 1877. 169. Ranzi Fr,, Pianta più antica della città di Trento, 1869. 170. Räsfeldt v„ Der Wald und die Alpen. Zeitschrift

III. Tojioirriipliie, Gooirrajtliio, ft escili elit e und Statistik. 137. Acten der k. k. IIirlTcanzK't des k. k. Ministeriums des Innern etc. i;>8. Ambrosi Francesco, .Sommario della storia Trentina dai tempi più antichi sino agii ultimi avvenimenti. Borgo 1881. Tip. Marchetti. I:i0. A in tli or. Führer «lurch Tirol. 1-10. Baedeker. Siid-Baiern, Tirol und Salzburg. 141. Baaing, Waldverwiistung in Tirol. Zeitschrift: der deutschen und ''tsferr. Alpenvereines, 1872. 142. Berlepsch, Die Alpen

in Natur und Lebensbildern. Jena 1871. 143. Boni Cesare, 'Valle Lagrima. I'overedo 1883. - 141. Brachvogel 'Wolfgang, Am Ktsch und Eisack, Bilder aus Sfid- Tirol. München 1888. 145. Brentari Ottone, Guida del Trentino, Bassano 1891. ,''14tj. Credner, Dio Deltas. Ergänzungsheft zu Petermann's Mittheilungen. 147. Desjardins, Geografie de la Gaule romaine. 148. Dizionario geografico statistico de Trentino. Trento.*Tip. Perini. 149.Fischer Theobald, Kiistenveründerungen im Mittelmeergebiete. Berlin 1878

des deutschen und österr, Alpenvereines, 1878, 171.Reclus, La France. r . 172. Relazione statistica della camera di comercio e d 1 industria in Rovereto per Tanno 1880. 173. Schaubach, Die deutschen Alpen. 174. Schlagintwcit Hermann und Anton, Untersuchungen über die physikalische Geographie der Alpen in ihren Beziehungen zu den/'l Phänomenen der Gletscher, zur Geologie, Meteorologie und Pflanzenyl geographic. Leipzig 1850. 175. Sehn eller Christian, Süd-Tirol nach geographischen und ethno graphischen

10
Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1894
Österreichische Reichs- und Rechtsgeschichte : ein Lehr- und Handbuch
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/OeRRG/OeRRG_213_object_4001194.png
Pagina 213 di 598
Autore: Werunsky, Emil / von Emil Werunsky
Luogo: Wien
Editore: Manz
Descrizione fisica: VII, 989 S.
Lingua: Deutsch
Commenti: In Fraktur
Soggetto: g.Österreich;s.Recht;z.Geschichte Anfänge-1894
Segnatura: II 109.498/1
ID interno: 132993
von additàes und galt vor allem für Friaul, aber auch für die allerdings fehr zusammen- geschrumpften Lande des Patriarchen in Jstrien. Zum erstenmal wurden die Constitntiones patriae Foriiulii gedruckt Venetiis 1497, zum letzten mal herausgegeben von Vincenzo Joppi mit Einleitung und Urkunden- anhang, Udine 1900. — Gesetze der Republik Venedig für Venezianisch-- Jstrien seit 1445 enthält die Sammlung Leggi statutarie per il buon governo della provincia d'Istria, 1757. b. Erzeugnisse der autonomen

städtischen Gesetzgebung waren die zahlreichen Statuten der einzelnen Komunen, von welchen nachstehende gedruckt sind. Buttazoni, Statuto municipale della città die Albona dell'anno 1341 ini Archeograio Triestino*), nuova serie, vol. I., supple mento. — Buttazoni, Dello statuto municipale di Capodistria compilato nel anno 1423 im A. T. II. Gedruckte Statuten von 1668 erwähnt Kandler im Codice diplomatico Istrianp, vol. II., Anmerkung zur Urkunde von 1394 Juni 22. — Kandler, Statato municipale

di Cittanuova (von 1450), Trieste 1858. — Morteani, Isola ed i suoi statuti (lateinischer Originaltext von 1360) in: Atti e memorie della società istriana di archeologia e storia patria**), vol. IV e V. — Morteani, Statuto di Montona (1300—1507) im A. T., XIX und XX. — Die Statuten von Parenzo in lateinischer Redaktion von 1363 erhalten, sind in alter italienischer Übersetzung von Kandler herausg. u. d. T.: Atti Istriani editi per cura della direzione del museo Tergestino di antichità, Tergeste 1846. Volume

II. Statuti municipali della città di Parenzo. — Von dem ältesten Statut von Pirano (von 1274) ist nur ein Bruchstück erhalten, herausg. von Kandler im Codice diplomatico Istriano, vol. I.; das älteste vollständig erhaltene ist das von 1307, welches aber wie spätere revidierte Statuten wohl noch ungedruckt ist; gedruckt ist nur das jüngste 1606. — Die Statuten von Pola, in lateinischer Redaktion von 1431 erhalten, sind in italienischer Übersetzung von 1640 von Kandler herausg. u. d. T.: Atti Istriani

editi a cura della direzione del museo di antichità, Tergestine, Tergeste 1843. Vol. I. Statuti municipali della città di Pola. —• Kandler, Statuti municipali di Roviguo (von 1531) in der Zàschrift Istria von 1815). — Kandler, Statuti municipali del comune di Trieste, che portano in fronte 1' anno 1150, Trieste 1849, 4 libri und 366 rubricae enthaltend, entstanden erst um 1300; die erhaltene Handschrist datiert von 1319. Die revidierten Statuten von 1350, 1365 und 1421 sind noch ungedruckt

11
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_72_object_3883754.png
Pagina 72 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS! — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — nascimento per il tratto che comprende quattro finestre, risale all'anno 1686. Sulla rustica dell'angolo del nuovo edificio si legge l'iscrizione della Fig. 63. Sotto al cornicione è collocato lo stemma (Fig. 64) del Principe Vescovo Alberti di Poja. I locali di questa aggiunta portano nelle piante Tav. I, II e III i numeri 174—180. Quelli al pianterreno non sono decorati, mentre le stanze del primo e secondo pia no sono ricche

, dedicatosi poi all'arte edilizia e pit torica, ne imparò i primi rudimenti dal Liberi a Venezia, seguendo più tardi a Roma le direttive della scuola ro mana. Ritornato in patria (1682) edificò la magnifica Cap pella del Crocefisso decorata con affreschi sulla facciata laterale a mezzogiorno del Duomo in Trento per ordine del Principe Vescovo Francesco Alberti di Poja. Questi poscia lo consacrò sacerdote. Mori ai 3 febbraio 1716 e lasciò molti allievi di fama. Fondandosi sui fatti precedenti si deve

di decorazioni in gesso e legno e di pitture in stile barocco. Stanza No. 176 (primo piano). La volta di questa stanza ci mostra il trionfo della Cristianità sopra iTurchi; gli ani mali allegorici dell'Apocalisse tirano un carro che passa sul corpo di un turco, che tiene in mano una bandiera bianca. Quattro medaglioni contornano il quadro. L'uno rappresenta un vecchio, che tiene nella destra un flagello ed una lucerna e nella sinistra il ritratto di Innocenzo XI colla scritta: 1688 Innocenzo XI. Nello sfondo

vedute di città. Ora ne restano soltanto i nomi: Esseg, Szegedin, Fünfkirchen, Strigonium, Alba Regalis, Tokay, Wisegrad, Neuhäusel, Vienna e Palota. L'autore di questi quadri deve essere Giuseppe Alberti, il quale dipinse pure i due quadri ad olio, che un tempo si trovavano in questo locale, cioè S. Girolamo e il Mar tirio di S.Simonino da Trento. L'ultimo quadro rappre senta uno dei suoi migliori lavori. Questo artista, nato a Tesero presso Cavalese ai 3 ottobre 1640, studiò l'arte medica in Padova

12
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_18_object_3883637.png
Pagina 18 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE T0MMAS1 - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - il Castello vecchio e il Palazzo del rinascimento, e la fine stra del locale N. 100, che dà sul Cortile dei Leoni. L'ala verso mattima contiene dei locali riservati agli usi domestici (N. 103—108). Li presso s'apre la Piccola Loggia (N.109), nella quale trovavasi una grotta con giochi d'acqua, un paesaggio con mulini mossi dall' acqua e piante acquatiche: tutto rendeva aggradevole l'entrata dal famoso giardino, che stava di rimpetto

(N. 17) ancora esistenti, grosse come le altre mura della città e alte circa 3,00 m. Furono costruite press' a poco come linea di continuazione delle mura interne di Port' Aquila. Quindi le mura ora esistenti nella linea esterna della porta dovrebbero essere di data posterione. Dalla porta d'ingresso al Castello (Fig. 21) si giunge alla scala principale (N. 93). A destra era la sala d'aspetto (N. 94), che fu dipinta da Romanino con soggetti capric ciosi e prospettive; questi dipinti deperirono per l'umidità

. Sotto il bianco di calce si riscontrano solamente quelle riquadrature che appariscono dallo spaccato traversale (Tav. X). In questo locale è necessario levare soltanto il bianco di calce delle pareti e della volta e rimettere il pa vimento di marmo sul disegno del pezzo eh' esiste vicino alla porta d'entrata e segnato nella pianta (Tav. I), e rifare i serramenti della porta e delle finestre. Il picolo locale a sinistra (N. 95) serviva per il custode della porta. Esiste anche l'entrata nel locale

N. 96 e nella grande cantina N. 98. La scala di costruzione originale conduce al primo e secondo piano. Tutti i locali del primo piano sono segnati nella pianta (Tav. II). Nel progettare la distribuzione dei locali il Cardinal Clesio, che di frequente si trovava in Roma, dovrebbe aver presa l'ispirazione dagli alti concetti della costru zione vaticana, giacché nelle parti del Vaticano eseguite non molto prima del nostro Castello si nota una simile distribuzione. Del resto la costruzione dei locali era

parzial mente legata alle mu raglie sottostanti erette anteriormente. Sotto la volta della scala che porta dal pianterrenno (N. 93) al primo piano (N. 125) havvi un affresco che raffi gura la lotta dei giganti, e la grande figura di donna simbo leggia la superiorità dello spirito umano sopra la rude die Figuren, von denen wir bereits gesprochen haben, befinden. Gewiss entsprechen die Gemälde, die wir beschrieben, dem Gebrauche des Lokales. Dieselben befinden sich leider im schlechten Zustand

13
Libri
Categoria:
Storia , Storia culturale, folclore, musica, teatro
Anno:
1933
Zur Geschichte der Hofburg und der Rumergasse in Innsbruck
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/441951/441951_170_object_4423873.png
Pagina 170 di 237
Autore: Klaar, Karl / von Karl Klaar
Luogo: Innsbruck
Editore: Wagner
Lingua: Deutsch
Commenti: In: Tiroler Heimat ; [N.F.], Bd. 6. 1933 ; S. 42 - 48.
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte ; f.Zeitschrift<br />g.Tirol ; s.Volkskunde ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 191/N.F.,6
ID interno: 441951
. Die Arbeit des jungen Berliners, der nicht nur aus Büchern, sondern in mehreren Sommern Tirol mit eigenen Augen kennen gelernt hat, wird mit seinem sehr ausführlichen Literatur verzeichnis (fast 400 Nummern) allen zukünftigen Arbeiten, die sich irgendwie mit dem Oberinntal zu beschäftigen haben, wertvolle Grundlagen bieten. Dr. Fritz Plaseller. Studi Trentini di Scienze Storiche. Rivista della Società di Studi per la Venezia Tridentina. Annata XII (1931), 390 Seiten, Trento, A. Scotoni, 1931

) über die Entwicklung der Grenzen der Großpfarre und Groß gemeinde Pine (z- T. deutsches Siedlungsgebiet, nordöstlich Trento) und ihre allmählidie Auf lösung. Von den übrigen Aufsätzen mögen die Titel mit-einigen erklärenden Beiworten ge nügen: Baglioni J., Genealogia della famiglia Roecabruna (Stammtafel saec. XII ex. — XVIII in. mit Nachweisen für diese audi im Bozner Unterland begüterte Adelsfamilie, S. 114—127); Mario Chiesa, Un carteggio politico di Fr. Ant. Marnili con Ant, Rosmini 164

doch einiges auch die deutsch- tirolische Heimatforschung. Voran der Aufsatz von P. Zadra, Claudia Augusta-Via (S. 295 bis 323) mit fleißiger Literaturzusammenstellung (es fehlt freilich die Studie von Frank in den „Deutschen Gauen'), nicht ohne originelle Varianten des Straßenverlaufes und mit dem an und für sich richtigen, hier jedodi stark überspitzten Hinweis auf die Wichtigkeit der Patro- zinien für die Altstraßenforschung. Ferner G. Gerola, La serie dei vescovi di Trento e la fondazione del Principato (S. 199—217

, die uns leider erst aus viel späterer Zeit (saec. XV, XVI u. XVIII) und audi da nur mehr in Bruch stücken im Hof und Saal des Castelvecchio del Buonconsiglio (Trento) erhalten sind, und findet in diesen Darstellungen (einschließlich der K. Heinrichs II. und Kunigundes!) keine Stütze für die These Breslaus, daß die Grafschaft Trient nicht erst 1027 (Konrad IL), sondern schon 1004 (Heinrich II.) dem Bistum verliehen worden sei. B. Gerola, I nomi di luogo del Trentino documentati prima del mille (S. 3—21) gibt

15
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_67_object_3883744.png
Pagina 67 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS! - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - La seconda lista del mese di maggio 1530 scritta in la tino, la riportiamo nel suo originale: Infrascripti sunt Uli, quibus mandata est certa solutio pecuniarum pro fabrica R m ' dm! nostri. Massarius vallis annauny solvat R.300 Matarius darmei 200 Massarius citra ultraque duronum „ 450 Matarius Castri Mani „ 100 Capitaneus Rippe „ 200 Fiscalis 200 Odoricus Spaur Capit'' Vallis Flemarum . . . . „ 200 Ex condemnatione illorum de Trilaco

(Terlago presso Trento) „ 200 Rochus guelphus bulletarius „ 50 Tremanus phisicus residuum debiti Francisci olim bulletarii „ Summa R. Da queste due liste risulta chiaro che si tratta di entrate per la fabbrica del Castello e quindi di importi che dovet tero venire pagati dai vassalli, capitani, economi, ammini stratori o affittuali addetti al Principe Vescovo e che Andrea Crivelli dovette pagare l'importo di fiorini rainesi 600 per obbligo assunto. Difatti nei libri feudali che si trovano nell'Archivio

dell' i. r. Luogonenza in Innsbruck riscon triamo un documento d'investitura dei 5 luglio 1529 su parte delle entrate nel circondario del paese di Baselga di Sopramonte, dal quale risulta che Andrea Crivelli, citta dino di Trento, era vassallo del Principe Vescovo Ber nardo Clesio. Invece dalla nota: „Cardinal R m0 Monsignor et episcopo de Trento Signor nostro gratiosissimo de dar adì 12 zugno 1531 per dinari contadi in li infrascripti et prima', si ricava che il Crivelli ha ricevuto un pagamento

li alegati desengni li quali si variarano juxta al piacimento di V. R'!''''S. ge spazio de la spalerà di lingnami sino ala cornise dela sufita pei 6 de alteza et va torno atorno in 4 fazade la qual vora subito habuto de V. R. S. Resolution darli principio et de questo expecto risposta. Della fontana de bronzo lo aparer de m° Doso saria de far lui et suo fradel la forma dela figura a tio foxe bona Ex condemnatione illorum de Trilaco (Terlago bei Trient) R. 200 Rochus guelphus bulletarius 50 Tremanus

16
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_26_object_3883654.png
Pagina 26 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — È qui da notare che non venne compilata una lista speciale nemmeno per le pitture fatte da Marcello Fogolino. Realmente dobbiamo attribuire le pitture della Sala Rotonda a Dosso Dossi, che alla Corte di Bernardo Clesio era tenuto come vero maestro, sia per la maniera dell' ese cuzione, sia per il colorito ed i soggetti classici svolti nelle composizioni. E noto quale valente pittore, che fu pareg giato ai più grandi maestri ed ha saputo

Imperiale a Pe saro, nel Castello di Belriguardo, residenza estiva dei Duchi estensi e nel nostro Castello sono pure opere loro. Inoltre sotto Alfonso d'Este, che ha regnato dal 1505 al 1539, con Garofalo hanno fondato o fatto rifiorire la Scuola di Ferrara. Dosso Dossi dovrebbe esser nato nel 1474 e morto nel 1542, e suo fratello Battista nato nel 1479 e morto nel 1548. Erano figli di Nicolò de Lutero o Luteri di Trento, che fu a Ferrara quale Amministratore di Ercole I d'Este ed ebbe poi dei possessi

di vaglia nel loro genere, e hanno ricevuto circa fiorini rainesi 600. E naturale che tutti lavoravano sotto la direzione delle persone sovrastanti alla fabbrica del Castello. La ben pensata e ragionata organizzazione del personale di fab brica nell'anno 1527 era così combinata: Ingegnere e Direttore della fabbrica era Lodovico Zaf- fran di Mantova, al quale spettava l'obbligo di prestarsi colla Uebertrag rhein. Gulden 2686 Bartolamè, deutscher Maler, hat auf Grund des Zahlungsbuches vom 12. Juni 1531

17
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_28_object_3883658.png
Pagina 28 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - tutto quello che veniva condotto in fabbrica, faceva i conti delle cose condotte dal sollecitatore e dall'Ingegnere, che metteva poi nelle rispettive partite, e descriveva sul giornale di fabbrica tutti i contratti. Doveva far memoria di tutte le ferramenta ricevute. Egli non poteva mai sborsare denari nè somministrare alcunché senza il mandato diZuan Antonio, sottoscritto dall'Ingegnere. Nicolò Padarel da Caden era sollecitatore della

fabbrica. Teneva un cavallo per procurare con sollecitudine le cose necessarie per la fabbrica e per l'adempimento degli ordini ricevuti da Zuan Antonio, dal Maggiordomo e dall' In gegnere. Doveva in fine sollecitare ogni cosa. Sotto questa direzione della fabbrica stavano, oltre i muratori e carpentieri, anche tutti gli altri professionisti, come quelli degli importanti lavori delle pietre, dei quali gerente era maestro Alexio. Quale esecutore dei lavori da falegname del fabbricato comparisce

rilievo. Le figure negli spazi a cassettoni della volta rappresentano i pianeti; nei mezzi cerchi sulle pareti si trovano busti di astrologhi; solamente le ornamentazioni sono dipinte. Le pareti e la volta della sala sono coperte da un'incrostazione di bianco di calce, sotto la quale, come potei constatare avanti molti anni, esistono ancora le figure e i busti di gesso, inoltre le decorazioni di pitture policrome ben mantenute, che devono venir messe a nudo, ristaurate e conservate. Le decora zioni

18
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_25_object_3883652.png
Pagina 25 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE T0MMAS1 - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - Riporto Raines 390 El volto interno soto la loza .... Raines 100 (N.94) La lozeta zoe el Lausloden Raines 120 (N.138) Assieme Raines 610 Paga et paga da bö. maestro. I pittori che hanno lavorato nella fabbrica del Palazzo del rinascimento e nei ristauri del Castello vecchio e hanno ricevuto pagamenti sono i seguenti: Dosso Dossi (il vero nome è Giovanni de Lutero o Luteri), secondo il libro dei pagamenti incominciato e intestato «adi

di pittura; anzi comparisce soltanto Dosso Dossi quale vero maestro, quindi egli solo è da considerarsi come autore delle opere. Dosso Dossi, coli' importo suddetto di fiorini rainesi 153, ha ricevuto in cifra rotonda fiorini rainesi 374 di più di quello che comparisce nella lista speciale citata sopra, che contiene l'indicazione dei singoli locali. Questo rilevante importo non può essere che il pagamento per le pitture a fresco della Sala Rotonda e, forse, anche per altre piccole prestazioni. Questa

somma non fu aggiunta alla lista speciale, forse perchè al momento della compi lazione della stessa non erano ancora compiute le pitture della sala. Uebertrag rhein. Gulden 547 Der grosse Saal „ „ 100 (N.157) Der Fries und Wappen im Runden Saal des zweiten Stockes „ „ 16 (N. 156) Das Zimmer hinter dem Runden Saal des ersten Stockes „ „ 12 (N.134) DerVorplatzüberderStiege „ „ 50 (N.147) Das Vorzimmer bei der Bibliothek „ „ 30 (N. 152) Der Gang zur Bibliothek „ „ 12 (N. 151) Die Bibliothek „ „ 200

19
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_64_object_3883737.png
Pagina 64 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - di legno. Questa sala è bassa e molto deperita, presenta poche tracce del suo stato primitivo. Il soffitto manca completamente; sono conservate però la trave principale di mezzo e quelle del coperto. Come fu detto avanti, la forma attuale della Torre deriva da Bernardo Clesio. Tuttavia una delle travi del coperto porta l'iscrizione fatta con co lore nero: „de ottobrio 1552', la quale potrebbe essere stata fatta da un carpentiere

nell'occasione di qualche riparatura del tetto, sotto il Cardinale Cristoforo Conte Madruzzo, ciò che si riscontra di frequente. Nell'an golo sopra l'imboccatura della scala sono rimasti alcuni avvanzi di affreschi; si vedono cioè da una parte delle fi gure incomplete in atteggiamento di corsa. Nella direzione verso mezzogiorno rimangono le tracce di un paesaggio, del quale si può distinguere una parte verso sinistra. A destra è disegnata una scala, che mette a una porta sulla quale sta una persona. Il resto

dell'affresco rappresenta un altro paesaggio cinto da muro. Dalla parte dell'angolo, verso la città, dove stava il caminetto, di cui si trova ancora qualche pietra, si vede un'altra traccia di affresco. E il resto di una figura femminile, di cui rimane solo la parte inferiore della veste, una parte di un braccio e una mano. Questo locale probabilmente era tutto dipinto a fresco in un modo simile a quello del piano inferiore. Poi venne ridipinto e vi si scorgono ancora alcuni avanzi; una fascia che corre

dei quadri, resesi necessarie per la ragione che ai suoi tempi i nomi secondo i segni dello zodiaco, posti nella parte superiore in vicinanza dei raggi solari, non sarebbero stati facilmente compresi. L'uso della cosi detta scrittura gotica del se colo XIV in questi nomi dei mesi prova, che essi appar tengono alla stessa epoca dei quadri. Il nominare i singoli irgend ein Mitglied der Familie Firmiano hindeuten, da einst der Helm ihres Wappens von grünen Federn über ragt war. Die Speere der Ritter

20
Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica
Anno:
1975
Südtirol unter dem Faschismus.- (Schriftenreihe des Südtiroler Kulturinstitutes ; 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/SudF/SudF_67_object_3936213.png
Pagina 67 di 142
Autore: Gruber, Alfons / von Alfons Gruber
Luogo: Bozen
Editore: Verl.-Anst. Athesia
Descrizione fisica: 263 S. : Ill.. - 2., überarb. Aufl.
Lingua: Deutsch
Commenti: Literaturverz. S. 249 - 255 ; Def. S. 217 - 222!!
Soggetto: g.Südtirol ; z.Geschichte 1922-1939 ; <br />g.Südtirol ; s.Faschismus
Segnatura: II 23.391
ID interno: 93021
über die Jahre 1926/27, a. a. O., S. 58. 23) Vgl. E. Reut-Nicolussi, Tirol unterm Beil, München 1928, S. 187. 240 Tolomei, Le due province. Trento è Bolzano, in: AAA XXII (1927), S. 193 bis 218 (196). Ubers.: „Es war eine schöne Zeit kühner Tätigkeit.' 25) Tolomei forderte mehrmals in seinem .Archivio' die Vereinigung des Bozner Unterlandes, das als politischer Bezirk Neumarkt seit dem 6. 12. 1926 zur Provinz Trient gehörte, mit der Provinz Bozen. In dem bereits erwähnten Aufsatz: „Le due province, Trento

e Bolzano' begründete er diese Forderung folgendermaßen: „Per assimilare l'Alto Adige . . . bisogna rendersi padroni nazionalmente del capoluogo. Ora in verità non si vede come possa giovare alla rapida assimi lazione di Bolzano il portar via alla città . . . tutti gl'italiani del contiguo Valdadige e farli scendere per gli uffici e per gli affari ... a Trento! Di maniera che gli uffici e i mercati di Bolzano non accolgono che tedeschi!' AAA XXII (1927), S. 213. Vgl. auch: AAA XXVII (1932), S. 479, 495

MARZIALI Der neue Präfekt Giovanni Battista Marziali traf am 19. Sep tember in Bozen ein. In einer Grußbotschaft an die Bevölke rung erklärte er: „Nel compimento della mia missione rimanendo fedele alle direttive del Governo Nazionale, mi propongo soddis fare le legittime vostre attese. Se nell'esigere da tutti, indistinta mente, la massima attività feconda di bene e la più ferma cosciente disciplina dovessi essere anche particolarmente severo, guideranno ogni mia azione la obiettività più serena

21