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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 124 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
filiale della parecchia dì Tscliengls, decanato di Schlünders, diocesi di Trento, F FAEBO. Circolo di Trento, distretto di Lavis, comune composto oltre il vil laggio dei casali Masetto e Cadino e del castello Corona. Abitanti 499, case 78. Estimo fior, meran. 53,986 car. 42. Villaggio situato sul monte alla sinistra dell’Adige, 5 miglia a settentrione da Ln- ’vis, un miglio a levante da Sari-Michele. Curazia filiale della parecchia di San Michele, decanato di Cemhra. FAIDA. Frazione del comune di Pine

, istreito di (Svezzano, circolo di Trento. '«Sfi® situato alle falde del monte uostaila, 4 miglia a levante da divezzano. Espositura filiale della parocchia di Ra- selgo, decanato di divezzano, Abitanti 3S7 ; FAJ, Circolo di Trento, distretto di Mezzolombardo, comune composto oltre il villaggio del casale Costalta. Abitanti 657, case 98, Estimo fior, meran, 49,040 car. 50. Villaggio situato sul monte sopra Zam- bana alla destra dell’Adige, 2 miglia a mez zogiorno da Mezzolombardo. Curazia filiale della

68 ESS borgo di Egna, La prima sicura notizia dei castello e dei signori di questo nome l’ab- biarno nell' anno 4018 dal documento di fondazione del monastero di Sonneburg in Pusteria. Verso il principio del secolo XIII i tre fratelli Giacomo, Roberto ed Ottoiino d’ Enno uccisero il conte Arrigo di Piano, e per questo fallo furono messi al bando dal principe di Trento, di cui erano vassalli. Riconciliati nel -1217 fu rono da Federico Vanga investiti nova- niente delle loro rocche Enno e Corona

verso il pagamento di 1000 lire veronesi. In conseguenza delle guerre insorte fra Mainardo II conte del Ti colo ed il prin cipe di Trento la casa d’Enna perdette la dinastia, la quale fu da Mainardo data a Tridentino d’Ora e ad Arrigo di Corredo. In seguito i conti del Tirolo ne investi rono ora l’uno ed ora l’altro casato e nell’anno 4387 fu data alla casa di Rot- tenburgo. Alla caduta di questa casa la dinastia venne amministrata dai conti del Tìrolo a mezzo di gastaldi e ciò lino al l’anno 4493

al distretto di Egna. lìPPAN, V. Ara so. * EURE per tedesco Eyers. Cìrcolo di Bolzano, comune del distretto diSchlanders, Abitanti 314, cuse 33, Estimo fiorini meran, 49,802 car. 44. Villaggio della valle Venosta 6 miglia a pon. da Sctilanders e 5 a levante da Glo- renza, situato in riva ad un torrente che scende dalla catena delle Alpi, il quale si gonfia talvolta cori tanto, impeto che ro vina i campi e danneggia lo stesso villag gio. In fondo al villaggio sorgeva un antico castello, del quale sono ancor

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Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 113 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
, Circolo di Trento, comune e di stretto dello stesso nome. Il borgo di Cles è situato alla destra del Noce nel mediluglio della valle di Non, che quivi si allarga e forma un ampio ba cino circondato a guisa d’anfiteatro dì villaggi e castella seminati alle falde de’ monti che fiancheggiano la valle. Il borgo ha 222 case e 2046 abitanti, è discosto dalla città di Trento 48 miglia per il passo della rocehetta, e da quella di Bolzano 47 miglia per il passo della Mendola, La sua paroechiale ricca

dì argenteria, dono ge neroso della casa Clesio, è una buona fa brica ampliata in questi ultimi tempi, Ha un convento di Francescani, il quale pos siede una numerosa biblioteca e delle pre giate pitture, Poco lontano dal borgo giace il castello di Cles, posto in eminenza, va sto e grande edificio, La famiglia dei si gnori di questo nome risale fino al secolo XII e nel castello medesimo nacque il ce lebre cardinale Bernardo Clesio vescovo e principe di Trento, che più d* ogni al tro illustrò la sua casa

eiv presso il villàggio; fu espugnato da Gia como da Carrara e riconquistato da Lo dovico marchese dì Brandeburgo, Siccome il comune di Pine scorgeva in questa rócca situata all’ingresso nella valle un pericolo alla sua libertà, la quale era bensì li mitata dalla dipendenza ai vescovi di Tren to, ma scevra di vassallaggi e di angherie feudali, comperò nel 4357 dal marchese la rócca e la fece demolire, Alla secolarizzazione del principato di Trento fu istituita in divezzano una giu dicatura

imperiale e ad essa furono aggre gati i comuni di Civezzano, Pinè, Albiano e Poro, la castellala di Fornace, la di nastia di Yigolo con Yattaro a Bosentino e quella di Severo con Sevignano che ap parteneva al capitolo dì Trento. Rinun ziato poi al governo dai conti di Prato la dinastia di Segonzano fu anch’essa unita a questo distretto e per la soverchia esten sione ne furono staccati i comuni di Bo sentino e Vattiro che passarono prima a Caldonazzo poi al distretto di Levico. Fi nalmente fu istituita

la giudicatura di Cem- bra alla quale furono assegnati i comuni delle dinastie di Segonzano e Sovero, e così al distretto di Civezzano restarono i soli 6 comuni che furono di sópra anno verati. Il distretto si estende dal fondo della valle di Pinè lino ai confini del comune di Folgaria, per cui ha un’estensione di 48 miglia in lunghezza con una larghezza di, circa due miglia. Abitanti 43,469, dei quali 6786 di sesso maschile e 6383 di sesso femìnite. Case 2074 abitate da 2448 famiglie. Superficie lóro

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Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 103 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
, H castello di questo nome, posto nelle vicinanze del villaggio, aveva diritto di giurisdizione ed apparteneva alla casa Ca- stelbarco. Nel 1456 Georgio vescovo e principe di Trento investì i conti di Lo- drone dei feudi di Castellano e Caslelnovo, spogliandone Giovanni di Castelbarco, per chè ricusava di riconoscere il diritto d’alto dominio della chiesa di Trento. I conti di Godrone, quantunque fossero imparen tati per donne coi signori di Castelbarco, non solo accettarono rinvestitura dei feudi

la giurisdizione di Nomi e alcuni comuni dell’antica giu risdizione di Roveredo e composto il pre sente distretto di Nogaredo. Castellano ha una curazia filiale della parocchia e decanato di Villa Lagarina, diocesi di Trento. CASTELLO. Frazione de' comune eli Li- vinalongo, distretto dello stesso nome, cir colo di Posteria. CASTELLO. Circolo di Trento, co mune del distreUo di Male, Abitanti 240, case 37. Estimo fior, meranesi 6084 car. 45. Villaggio di monte alla sinistra del Noce nella valle di Sole, 7 miglia

a ponente da Malè, Curazìa filiale della parocchia di Ossa- na, decanato di Malè. CASTELLO. Circolo di Trento, distreUo di Cavalese, forma un comune eoi casali Predaja c Molina, Abitanti 4433, case 458. Estimo fior, meranesi 29,372 car. 47. Villaggio situato alla destra dell’Avisio nella valle di Flemme, un miglio a po nente da Cavalese. Anticamente Castello formava un vi cariato da sè 0 una piccola dinastia, la quale fu staccata da quella di Flemme alla restituzione della valle nel 4314 fatta dai conti

CAS il villaggio dello stesso nome, compren deva Senale, con Malgaron, S. Felice, Brez, Ambiar, Don, Rufi'è e Tavoli. Aveva Un estimo di fiorini 226,153 car. 53, Sul territorio di Castelfondo non cre scono che cereali, la pastoreccia è l’og getto principale di rendita, Parocchia dipendente dal decanato di Fondo, diocesi di Trento. Ha una sola chiesa filiale in Doventi. CASTELLALTO. Antico castello fabri cato sopra un colle a settentrione di Telve nella Yalsngana. Aveva diritto di giuri sdizione

ed apparteneva alla casa dello stesso nome, la quale derivava dall’antica casa dì Telve. L’ultimo di questo casato fu Francesco Castellaito colonnello nelle guerre di Fiandra, e in quella contro Ve nezia. Al tempo del concilio di Trento so stenne la carica di capitano de! concilio medesimo e morì in Trento il 29 dicem bre 1555. La dinastia di Castellalto passò alla casa Taudmnnsdorf, dalla quale nel 1635 fu venduta all’arciduchessa Claudia contessa del Tiralo, e da suo figlio, l’ar ciduca Ferdinando

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Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 160 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
dei quattro Vicariati della Valle Lagarina. Nell'anno 1324 Aid righello figlio di Fe- derivo di Gasteibareo comperò dai signori di Gardiimo il Dosso ed il castello situati sulla montagna di Gardumo verso il lago dì Sant’Andrea con tutte le terre, vassalli e famiglie che i venditori possedevano nella pieve di Gardumo e nel casale di Loppio per 72,300 lire piccole veronesi e eoll’oh- bligo dì riportarne l'assenso del Principe di Trento rispetto al feudo del costello. Questa dinastia paese poi

il nome dal ca stello di Gresta, il quale fu fabbricato da Àldrighetto .e Giordano di Gardumo nel- 1' mino Ifla per consenso di Gebardo prin cipe di Trento. Il castello di Albano non comincia a com parire nelle investiture che verso 1’ anno 1339 e da esso si chiamò Una linea della famiglia Gasteibareo. Nell' anno 1413 Gu glielmo di Gasteibareo ereditò dà Ottone, Ultimo discendente di questa linea il ca stello d Albano, il quale era situato sopra il paese di Mori, I quattro vicariati e con essi anche

104 MOR con quello di Nognredo, a levante con quello di Riva, a mezzodì in parte colla provincia di Verona, in parte eoi distretto di Ala, a mattina eoi distretto di Roveredo. Abitanti 7680. Case 1298 abitate da 1856 famiglie. Estimo fiorini meranesi 364.929 car. 45. 11 distretto paga d’ imposizione diretta Lire ausi. 11J15 cent. 20, d’industria Lire anst. 917 cent. 25. I comuni die lo compongono sono 9, cioè Mori, Brentonico, Valle, Palinone , Varano, Ghienis, Ronzo, Manzano, No- mesino

principe di Trento li ottenne in Ra- lisbom» il 4.” marzo 1332 come fendi ap partenenti al principato. Il suo successore Cristofo Madruzzo ne investì la sua fami glia, e di qua cominciarono i liligj fra i Madruzzo ed i baroni di Gresta, i quali, ripigliato il potere ed il nome degli anti chi Gasteibareo , la vinsero e furono in vestiti il 4.° giugno dell’ anno 4664 dei quattro Vicariati. Il villaggio di Mori è posto 4 miglia a ponente da Roveredo sulla via postale, che dalla valle dell’Adige conduce

al lago di Garda ed a Riva. Il comune è formato dai villaggi di Mori, Besagno e Tierno e dai casali Ravazzone e Sano. Abitanti 3817, case 457. Estimo fiorini meranesi 452,040 car. 53. Il suo territorio è dei più fertili del Tren tino, molti campi sono coltivati a tabacco, vi prosperano i gelsi e le viti, e frutta d’ogni specie che sono molto squisite. Mori è sede della giudicatura e del de canato. 1 Il decanato ha 3 paroeehie, 44 chiese minori, 34 sacerdoti e 40,304 abitanti. Le paroeehie adelte

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Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 79 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
si tengono di sotto ai medesimi. Ha qualche fabricato di buona architettura fra i quali meritano menzione quello del Magistrato mercantile e dell’al bergo della Corona. La congregazione di carità ha i seguenti istituti filiali: Un ospe dale, già nell’anno 1202 dal principe di Trento Corrado II consegnato ai Cavalieri dell’ ordine teutonico, e nel 1844 affidato alle Suore di carità ; all’ ospedale è con giunta la casa di ricovero e di lavoro; Un istituto di lavoro libero per fanciulli ed adulti

BOL sullo stesso stile della chiesa e compito j soltanto nell’ anno <1525. L’ altare mag giore è fregiato d’un dipinto del veneziano Lazzaro Lazzarini e rappresenta l’Ascen sione. Bolzano ha un ginnasio affidato ai Fran cescani, e il loro convento è la più antica istituzione di quest’ordine di tutto il Tren tino ; la consaerazione della chiesa seguì nell’ anno 4340. Le vìe della città sono alquanto anguste, la principale è però fiancheggiata da portici ampi e molto co modi per le fiere che

di Trento.Negli antichi documenti èchiamata Bausane, Bausana. Bosana, Bulsanum, Nell’ anno 4028 fu donata dall’ imperatore Corrado al principe di Trento, l’autenti cità di questo documento fu però messa in gran dubbio, il fatto certo, che i prin cipi di Trento non vennero che più tardo in possesso, nel quale si tennero i conti guelfi di Piano. Questi conti nel 4453 fu rono viluppati in fazioni ostinate di guerra coi ghibellini conti del Tirolo, e avuta la peggio dovettero cedere ai principi di Tren

to e ai conti del Tirolo la signoria di Bol zano, la quale venne ripartita in modo che delle rendite del comitato due terzi spet tavano ai vescovi e un terzo ai conti, Am bo le parti vi esercitavano promìscuo il diritto di giudicatura; la prepotenza di Mai- nardo Il valse a cacciare da questo diritto il principe di Trento, e di ciò la popola zione di Bolzano fece lagni e tumulto per cui Mainardo nelfanno4277 venne addosso alla città colla forza dell’arnii. Enrico figlio di Mainardo restituì ai principi

di Trento i loro antichi diritti, restarono però i con flitti fino all’ anno 4462, nel quale il prin cipe Giorgio venne ad un accordo coll’ar ciduca Sigismondo intorno a Bolzano, in vigore del quale cesse all’arciduca intera mente quella giurisdizione colla solita ri serva delle decime- Stesero anzi un istru- menlo di locazione duratura per anni sei e che rinnovata per altretanti , continuò poi tacitamente, fino alla permuta dì Bol zano con Pergine. Questa permuta seguì nell’ anno 4534, nel quale

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Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 61 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
e castel S. Giorgio e su tutta la destra spon da dell’Adige rendevano mal sicuri questi possedimenti^ del principe sulla sinistra. Fino dal 1255 essi misero piede in Se- ravalle , infeudati dai principi di Trento perchè gli fossero fedeli contro Ezzelino da Romano, e nel -1307 furono dagli stessi principi investiti anche di Ala e del suo territorio. Àzzone di Castelbarco morendo lasciò i quattro vicariati della Val Lagarina, cioè Ala, Avio, Brentonico e Mori alla repub blica di Venezia, la quale per

’ impero germanico e finalmente decisa in favore dei Castelbarchi. Nell’anno 1655 Francesco conte di Castelbarco fu solennemente in vestito dei quattro vicariati dal principe di Trento. In conseguenza di ciò Ala restò una giudicatura patrimoniale della casa Castelbarco fino all’anno 4844 che per ces« sione divenne imperiale. La città di Ala è celebre per le sue fabri- ehe di velluto. Due tessitori genovesi fug girono dalla loro patria e cercarono asilo in Ala. Alfonso Bonacquisti di Riva e arci prete

vie di smer cio in Italia e in Oriente, e i suoi pro dotti sostennero la concorrenza coi prodotti della Francia e d’altri paesi. Dietro l’esem pio del Bracchetti migliorarono anche le altre fabri che di velluto e l’industria ri prese vigore, ma avendo l’imperatore Giu seppe Il introdotto negli Stati austriaci il sistema proibitivo, Ala come fetido del principato di Trento , restò esclusa dalla linea doganale austriaca e la sua industria n' ebbe grave nocumento. Well’anno 1783 10 stesso imperatore

ALA. che quivi fosse una stazione romana. Nei tempi di-mezzo si chiamava Sala, donde le venne ; fórse il presente nome. Passato il ducato di Trento sotto il dominio tem porario dei vescovi, fecero d’ Ala una gastaldia , la quale nel 1-166 fu occu pata e guastata dai signori di Castelbarco, che stavano pei Guelfi contro il vescovo ghibellino : un documento però del 1175 c’istruisce che il principe di Trento vi te neva un giudice e gastaldo delle rendite, ma i Castelbarchi già annidati in Avio

transato di pace li cesse nell’ anno 1509 all’ impera tore Massimiliano I. Esso impegnava questi feudi per 14,000 fiorini ai conti d’Arco, e Bernardo principe di Trento ottenne dal l’imperatore Ferdinando I di poterli re dimere al principato. Il suo successore Cristoforo Madruzzo ne infeudò Gaudenzio suo padre e la casa Madruzzo si tenne in possesso fino all’ anno 1541. I signori di Castelbarco accamparono i loro antichi diritti sopra i quattro vicariati, la causa fu lungamente agitata alle diete dell

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 86 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
vi riesce un poco aspro; i gelsi vi allignano me glio e la ricchezza del comune è princi palmente formata dagli estesi pascoli e praterie eh’esso possiede sui fianchi del monte premesso, Briano di Castelbarco ottenne nel 4248 dal principe di Trento il permesso di fa bricare in Brentonico un palazzotto feu dale a condizione però che avesse a di struggere il castello di Lione. I Castelbar- chi assodarono sempre più il loro domi nio sopra Brentonico, che divenne la sede del capitano dei quattro vicariati

della Val Lagarina. Questi vicariati erano Bren- tonico, Mori. Ala e Avio. Ciascheduno di questi comuni aveva un vicario, e da ciò il nome di vicariati: il comune aveva il diritto di proporre quattro soggetti fra i quali il dinasta sceglieva il vicario. Il Ca . pitano o luogotenente di Brentonico era scelto e nominato dal dinasta; esso era giudice di appello e in parte pronunziava anche sentenza in prima istanza. Le cose civili e criminali erano rein late da uno statuto, che poco differiva da quello

Trento, Parecchia dipendente dal decanato di Mori, diocesi di Trento. Come parecchia ha 4447 abitanti e 4 curazie filiali e sono Prada, Cornò, Cazzano, Crosano. BRESIMO. Circolo di Trento, distretto di Cles, comune composto delle frazioni Bresimo, Bevio, Fontana e Baselga, Estimo fior, meran, 45,789 c . Villaggio situato ©Ila sinistra e _ nella piccola valle che dal comune e mata la valle di Bresimo. Il suo rio è ricco di selve, di pascoli e P 1 gli abitanti traggono dalia pastorec mezzo principale

di sussistenza. Curazia filiale della parecchia di decanato di Cles. * RRESSANO?iB, per tedesco Br negli antichi documenti BrixinOj l BRE nuntj Brixino e talvolta Brixia- Città regia situata sulla destra riva dell’ Isarco alla foce della Rienza: giace a settentrione di Bolzano, da cui è discosta 20 miglia* 48 miglia a ponente da Brunecco, 46 mi glia a mezzogiorno da Sterzing. A Bres sanone s’incontrano le vie che guidano ai due grandi varchi delle Alpi, cioè a quello di Brennero da cui è 23 miglia lontana

, e a quello di Tobiacco da cui è 30 mi glia a ponente. Posizione astronomica, longitudine 29 n , 17' latitudine 46°, 40 . Altezza al disopra del livello del mare metri 596. Temperatura, il massimo freddo dai 9 ai 40 gradi sotto zero. R. il massimo caldo dai 24 ai 23. Abitanti della città 3457, case 334. Il più bell’ornamento dello città di Bres sanone è il suo duomo, fabricato elegante e di buona architettura; ha nove altari di marmo e i dipinti sono tutti di artisti di qualche rinomanza; due sono

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Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 274 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
-'ün bel dipinto, capolavoro di CignaroU, rappre sentante il beato vescovo móriente. La chiesa della Santa Trinità si-Trova.: nella via dello stesso nome, presso il borgo Nuovo, e serve ai bisogno del ginnasio. Un tempo essa apparteneva al monastero dei padri Filippini, fondato nel 1525 da An tonio Prato, celebre giureconsulto. II fab bricato del ginnasio cadente, e quasi in rovina, fu riedificato dann fondamenta nel 1816 dietro- il disegno dei signor inge gnere Floriano Menapace, di Trento, at tuale

che, le derivasse dal l'èssere stata per diversi armi un feudo di questa famiglia. -Nel növembre,del 1220. Alberto, vescovo di Trento,^circondato' dai suoi' nobili vas salli-, si trovava coll'esercito dell’ impera tore Federico, Accampato presso la città di Roma. Sotto il, padiglione del vescovo i due fratelli Adalperio e Bfertoldo Vanga furono investili d’una còsa con orto e mu-, lino, giacenti n capo del póntè-déU’Adige, verso la città’ di Trento, Qui non vien fatta alcuna menzióne .della torre

ove viglie. U8 TRE cappella situata in contrada Larga , nelle vicinanze del duomo, ove sono ammirabili alcune colonne grandiose di marmo rosso trentino, le quali essendo d’ón sol pezzo sono molto pregiale. In questa chiesa si conserva un dipinto di nissun conto ar tistico, ma stimato cóme una memoria sto rica, rappresentando alcurte scene della peste, che desolò questa città nel seco lo xv h. ; La cappella del Suffragio situata in con trada Tedesca, ha di pregevole la sua fac ciata regolare

colte persone, attraversato dagli idioti, protratto dai partiti e dalle miserie attuali della patria. La cappella della Prepositnra si trova poco discosta falla chiesa di Santa Maria Maggióre, ed è annessa olla casa un tempo de’ prepositi capitolari, convertita poi in collegio, di fanciulli ed ora ricoverò delle figlie del Sacro Cuor di Gesù che abban donarono il loro convento nel 1848 al- TRE l’uso di ospitale militare. Nei fabbricato della.Prepositura in tempi rimoti sta vano le monache dì Santa

di Trento -ed oraf’ 1. R. corte 'di giustizia,,sembra molto antica nè se ne conosce rorigine. In essa conservas» uria campana denominata la Renga± per chè il magistrato o il vescovo facevaia suo nare quando volevasi arringare il popolo. Cosi nel 4275 il vescovo Arrigo 11, suo nata la campana , adunò il popolo nella chiesa di S. Vigilio, ed ivi quel popolo che poco prima aveva valorosamente scac ciato dal territorio il tiranno Eccellilo, giurò innanzi ad un aureo crocifisso di riconoscere il vescovo

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Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 86 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
Vezzano è uno dei punti di convegno degli alpinisti e degli escursionisti di Riva e di Trento,- perchè la sua posizione centrica si presta a buon numero di ascensioni e di escur sioni piu o meno importanti, ma tutte interessanti e dilettevoli. Per questo motivo e per quello dell’ària pura e della frescura che si trovano.nelle sue vallate, nei suoi boschi, a Vezzano nella state affluiscono i forestieri, ed i 'suoi due alberghi sono sempre pieni di famiglie e della miglior clientela

studiosi d’una visita, è' certamente quello di Madruzzo o Castel Madruzzo, culla della più illustre famiglia vantata dalle storie Tridentine e della quale egli porta il nome. « La casa Madruzzo — scrive lo storico trentino Barbacovi — che con ragione può «riguardarsi come una delle più insigni famiglie d’Italia, regnò in Trento, cominciando dal «cardinale Cristoforo, pel corso non interrotto di centodiciannove anni, ed il governo di « quattro vescovi principi, che si succedettero, fu sempre giusto

da Adalpreto II, vescovo e principe di Trento. Era una piccola rocca che dominava la terricciuola-ed il passo della montagna. I due fratelli cominciarono a fabbricarlo ed ampliarlo, sicché divenne in breve uno dei più sontuosi ed agguerriti castelli del Trentino. D’allora in poi Castel Madruzzo fu la culla, l’alveare della nobile famiglia — e vi nacque fra gli altri il famoso cardinale Cristoforo, grande manipolatore nel Concilio di Trento, amico del Fracastoro — il famoso medico del Concilio — di altri

. Le escursioni più indicate nei dintorni di 'Vezzano sono: la Cimi del Gess — escursione alpina in tutta regola, perchè porta a 2716 metri sul livello del mare, e che offre uno stupendo cerchio.d’orizzonte, avente per limiti all’ingiro, la Marmolata da un lato, e dal l’altro il lago di Garda fino a Desenzano: il monte Baldo, l’AdameJlo, -la Bocca di Brenta, le valli di Non e della Mendola — la salita al monte Gazaci (1986) più facile, ma meno imponente, dalla cui vetta si domina tutta la vallata del Sarca

9
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 246 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
in altri'paesi in traccia di lavoro e volgono di preferenza verso i piani di Arco e di Riva e lungo le riviere del Garda, Il contadino del di stretto di Stenico è laborioso, svegliato, pulito e bastantemente colto. ' La sede del decanato del distretto è in Lamar; Stenico è curazia eretta nel l’anno. 4628, filiale della paroechia di. Ba nale. , - . . STERHIGO. Frazione del comune di Pine, distretto giudiziale di Civezzano, ca pitanato di Trento. Piccolo villaggio di 27 case e 478 abi tanti, situalo alla

e altrettanti in guardia ai Rastelli: spese nel mandare tante volte persone proprie a parlamentare collim- peratore Massimiliano fn Trento per in- j tendere la sua volontà e domandare soc corsi quando fu perduta la Rocca,,cioè innanzi «1 9 novembre 4516. Il borgo di Storo fu incendiato . dalle scorrerle ne miche l’8 gennajo 4547, e alla compagnia della borgata fu ucciso il suo capitano nella vai d’Ampola. * Questa sorte toccò alla borgata anche nell’anno 4702 nella guerrft francese, nu» quella volta

.. I prati e i pa scoli formano un ramo importante dell’e conomia rurale degli abitanti delie Giu dicarle esteriori; con essi mantengono co pioso bestiame e si dedicano particolar mente alla fabbricazione del burro, di cui fanno commercio sulla .piazza di Trento, trasportando il venerdì d'agni settimana ii loro prodotto in questa città. Così pure , vi smerciano molti vitelli da,latte. ■ L’emigrazione non è così frequente come nelle valli del Noce; alcuni però nella sta- . gione invernale si recano

piccola repubblica, tenen dosi indipendente dai vicini signori di Go drone, i quali non giunsero mai ad esten dere il loro dominio feudale sugli uomini di Storo; anzi i vescovi di Trento si val sero alcune fiate di questa popolazióne per reprimere la prepotenza dei Lodronì. Da ciò derivava a Storo il privilegio con servato fino agli ultimi tempi di nominar il proprio vicario nelle càuse Civili, il qùale era confermato dal principe di Trento. Nelle cause criminali il borgo dipendeva però dal

luogotenente di Stenico. Nella_ guerra veneia, sotto l’imperatore Massimiliano, questo comune fu soggetto a gravi disastri, i qu,ali risultano da un registro delle spese sostenute dalla comu nità nel 4516: 4.' per iseoprire i primi andamenti del nemico, 2.° per intendere i sentimenti dei popoli della vai dìVesfino, 3.° pei guastatori mantenuti ad ergere le trincee di Darzo, Lodrone e una bastia, presso Anfo, colle rispettive batterie: Spese per mantenere i soldati in presidio della Rocca d’Anfo

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 80 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
gastaldie, Gries e Laifers formavano una giurisdizione a parte, la città era governata dal principe di Trento col mezzo di un suo gastaldo o castellano che aveva residenza nel castello Foimi- gario, poi Formiano , ed ora Corona di Sigismondo per tedesco Sigmunsliraih Una piccola parte della città era fendo dei si gnori di Vanga. Veli’ anno 4462 Giorgio principe di Trento cedette a Sigismondo d’Austria e conte del Tiralo la città di Bolzano, come fu osservato di sopra e le due giurisdizioni di campagna

24 BOL IL distretto di Bolzano è formato dai quattro comuni, -i.° Bolzano città, 2.° ie dodici gastaldie in tedesco Malereien, 3,° Gries, 4.' Laifers o Leifers. Abitanti 41,289, dei quali 5074 di sesso maschile, 62-13 di sesso feminite. Case 4117 abitate da 2338 famiglie. Estimo fiorini meranesi 4,492.798, dei quali 370,788 spettano al comune della città di Bolzano. Superficie tornature 7666,40, Anticamente ramministrazione giuridica della campagna era staccata da quella della città; le dodici

si estendeva sopra i distretti incorporati dal governo bavaro ad ecce zione di Caldaro ed Egna. Questo stato di cose durò anche sotto il governo austriaco fino al 4.° maggio 1817 e coll’organizza- zjone delle giudicature fu istituito nella citta di Bolzano mi tribunale civile e eri- BOL minale ; gli affari politici furono affidati al magistrato civico della città pei quattro comuni che compongono fattuale distretto di Bolzano. Il distretto di Bolzano è confinante a settentrione da quello di Merano

, a levante dai distretti di Castelrotto e della Chiusa, a mezzogiorno da quello di Egna e a. po nente è separato dall’ Adige ila quello di Caldaro. Il territorio di questo distretto è dei più fertili di tutta la valle dell’ Adige; nelle vicinanze della città i campi somigliano ad ortaglie tutte piantate a vili sostenute con immenso dispendio di legnami a forma di pergolati. Col decadere del commercio dei vini e colf aumentare del prezzo dei legnami, per la distruzione delle selve, questo territorio deve

è in vantaggio nella tenuta dei bestiami ai quali mette tutte le cure e ripone in essi queU’impor- tanza che meritano in agricoltura. Con questo mezzo il territorio del distretto di Bolzano è giunto a quella fertilità di ce reali, di prati e di vili che supera a pari condizioni di terreno quella del territorio di Trento. Il circolo di Bolzano conta tre città e sono Bolzano con 7620 abitanti, Merano con 2386, la Chiusa con 759; tre borgate, Termeno con 4609 abitanti, Caldaro con 4240 , Egna con 4053

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 163 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
e Tommaso di Caslelbareo si tenne Castelcorno in pa gamento della sua dote di 2000 zecchini, e cesse il castello al principe di Trento lasciando ai figli il diritto di redimerlo. Giovanni di Caslelbareo ricusava di ri conoscere i feudi dal principe di Trento, per cui il principe si mosse neH’anno 4456 e ne investì la casa di Lodrone, I signori di Lodrone accettarono rinvestitura, sor presero Castellano e vi fecero prigioniero Giovanni colla moglie , la quale lasciata poi in libertà si rifuggì coi figli

. Circolo dì Pusieriu, comune del distretto di Welsberg. Abitanti 4043, case 441, .Villaggio situato 5 miglia a ponente dal passo delie Alpi di Tobiacco. A un quarto d’ ora di distanza dal villaggio sulla de sim della Rienza si trova una fonte di aeque alcaline solforose. Scaturisce l’acqua da uno strato di argilla scistosa; contiene molto allume ed un poco di zolfo, di cui manifesta altresì il sopore. Impiegasi in bagni ed in bevanda come astringente e corroborante, principalmente nelle perdile

di sangue di qualunque natura. 11 numero degli accorrenti è di circa 200, per la mai’- gioì' porte di sesso femminile. ° INCARNA. Circolo di Roveredo, comune del distretto dì Nogaredo. Abitanti 481, case 25, Estimo fiorini meran. 8,037 ear. 5. Villaggio posto sul monte sopra IVoga- redo, da cui giace un miglio a ponente, NOCE. Volgarmente TVos e latinamente ■Nonnus, ha forse dato il nome alla valle ed al popolo della Naunin , per la quale scorre questo fiume. Esso trae la sua origine dalle ghiacciaje

di Pejo e precisamente da quella del Corno dei tre signori, bagna la valle di Sole te nendo la direzione da ponente ad oriente, s’incurva presso il borgo di Cles ove s’in contra colla Novella e prende la direzione verso mezzogiorno, scorre lungo la valle di Non ed imbocca nell’Adige di fronte al ■villaggio di S. Michele. P1QGÀRÈ, Circolo dì Trento, comune del distretto di Perginc. Abitanti 347, case 42. Estimo fior, meran. 3604 car. 22. Villaggio silnato 6 miglia a settentrione da Pergitie a sinistra

del torrente Siila. Curazia filiale della parochia di Pergine decanato dello stesso nome. NOGAREDO, Circolo di Roveredo, co mune e distretto dello stesso nome. NOG- 407 Questo distretto è formato dalle antiche giurisdizioni di Castellano , Castelnovo e Castelcorno, spettanti alla famiglia Castel- barco. Col testamento di Guglielmo di Custel- borco (1349) le tre giurisdizioni si concen trarono in una sola linea, la quale stette al possesso dei tre costelli fino all’anno 4429. La madre di Giovanni

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 191 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
‘400.9,''ve dendo i Cittadini di Riva il pèssimo stato in cui erano le cose de’Venezìanì prèsero il partito, di.darsi al vescovo, di Trento, al qua! fine inviarono allo stesso ì loro snidaci'. li vesco vo mandò, tre commissari e con essi il decano Antonio De Fatis, 'facendoli scortare da contadini armati,' af finchè. prendessero, possesso della città; Su! viaggiò intesero che il provveditore, te-, neva-occupate, le porte nè lasciava entrare persona, per coi ripararono nel castello di Tenho'ed

di Riva, La chiesa di Trento cercò poi dì averne la conferma dall’imperatore, e l’ottenne con decreto di Carlo .V dei 3 maggio 4524. La consegna forinole seguì il 46 ottobre 4^21, essendo state consegnate al principe di Trento le chiavi dello città e della rocca e' scioltala popolazione di Riva dal giu ramento verso l’ imperatore. Presenti a quest’ atto erano il podestà di Riva, Gi rolamo Roncngnano, i -sindaci e il popolo. Il 5 lùglio 4522 il vescovo Bernardo con fermò poi alla città di Riva

i>privilegi già-convenuti con Giorgio suo anteces sore, i quali erano del seguente tenore: 4, Che il-giudice fosse scelto fra la terna dei dottori che ogni due àninìi presentereb be la città-;. . 2. Che i,.monti, i pàscoli e le selve del territorio fossero di proprietà di Riva 1 , nveno il bisogno per la rocca ; 3. Che i comuni di .Gargnopo, Limone e Tignale venendo'sotto il dominio della chièsa di Trento, dovessero far parte della giurisdizione di Riva, come lo erano per l’addietro; ’ 4. Che non fosse

lì 1V Insorta poi un'altra volta lo guerra fra j la Repubblica e il Visconti, Alessandro, vescovo di Trento, si dichiarava pel VU scoriti,, e i Veneziani occuparono tosto il villaggio di Torbole, mentre le genti del ‘ Visconti stavano nel castello di Tenno. Il 42 gennajo -1439 seguirono dei fatti fra Ball.ino'ed Arco, e Nicolò Piccinino rifug- gtavasi nel castello di Tenno che fu stretto di assedio dal conte Sforza.- Preso il ca stello di assalto vi' restarono prigionieri Carlo figlio dèi

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 75 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
della parecchia e decanato di Lomaso, diocesi di Trento. B ALTERI. Frazione del comune di No- vigiio, distretto di Roveredo, circolo dello stesso nome. BANALE. Circolo di Roveredo, distretto di Stenico, Una delle sette pievi delle Giudicane : il suo territorio si estende sulla sinistra del Sarca ed è confinato a mez zogiorno dal fiume, a ponente dal distretto di Tione, ad oriente da quello di Vezzano e verso settentrione dalie cime del monte Spinale, ' Il Banale è suddiviso in due grandi co muni

generali, l’uno distinto col nome di Banale verso costei Stenico , l’altro di Baimle verso costei Alani, Al comune generale di Banale verso castel Stenico appartengono i sei comuni di Stenico, Seo, Selenio, Premione, Yilla di Banale e Tnvodo; al comune generale di Banale verso castel Mani i tre comuni di San Lorenzo, Dorsino ed Àndoguo. Questi due comuni generali derivano dalle due gastaldie che il principe di Trento teneva nella pieve di Banale; della prima il capitano 0 castellano risiedeva nel

BAL BALDO o Monte Baldo, Fra r Adige e il lago di Garda sorge maestoso questo monte e si estende in parte nella provin cia di Verona, in parte nel circolo di Ro veredo. La lunghezza del giogo su que st’ultimo territorio è di 40 miglia, La massa principale di Monte Baldo è un calcare compatto della formazione del Giura, al quale sovrasta il calcare nu- mulitico e gli sta di sotto il conchigliac- ceo. Le arenarie intermedie e che accom pagnano queste formazioni si scorgono di quando in quando

colle loro gradazioni di colori. Le falde inferiori di questo monte sono ridenti per belle ed estese praterie, le su periori per pascoli; vi sono rarissime le macchie di abeti, più frequenti quelle di faggio e di quercia. Monte Baldo è cele bre per la ricchezza della sua flora, e al cune piante furono nominate da questo monte, come l’anemone baìclensis , il Ca re x baìclensis , il Gallium baìclensis ed al tre sebbene siano state ritrovate anche altrove. Altezza di alcune cime determinate del Baldo

situate sui territorio trentino: Cima di Montmaor metri 2228 40 » di Novesa . . , B 2201’ 36 » di Costabella . . » 2044, 87 » di Finestra . . » 2450,’ 76 » dell’Altissimo. . » 21-17, 95 Al tempio della Madonna della Corona ...» 776, SO ÀI tempio della Madonna della Reve .... » 4062 Esistono in Monte, Baldo delle cave di carbon fossile e di terra verde, e diverse cave di marmi, fra le quali le più pre giate sono: 4.° il giallo con macchie color violetto e vene bianche di Vnlcaregna presso Castione

14
Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 438 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
como Tesino [['Aperto), Gio. Simone Bassetti (il Difeso), Francesco Felice degli Alberti (I’ Immutabile), che fu poi vescovo e principe di Trento, ed alcun altro *). L’Accademia procedette da prima fervorosa; ma dopo l’anno 1732, di cui sono gli ultimi suoi componimenti 2 ), incominciò a languire, ed a dileguarsi per intero. Alla metà del se colo XVIII più non esisteva. Anche dopo l’anno 167L non avea mutato indirizzo : continuò ad essere un istrumento ossequioso della Reazione, e come tale

fu condannata a perire. In Trento era dove questa reazione avea trovato da insediarsi, ed a mantenersi più a lungo che in altri luoghi del Trentino. Con Ì Gesuiti c’era il Vescovo che la difendeva con la sua autorità, e c’ erano i Frati francescani e minorili, nonché il Decano del Capitolo che si valevano delle proprie armi per combattere contro i nemici della medesima. F mentre così andavano le cose in Trento, a Rovereto si disponevano diversamente : era la città erede delle libertà conse guite dal governo

della veneta Repubblica, e in essa 'il genio nasceva più libero e indipendente, meno attecchivano i pregiudizi della gior nata, e le influenze della reazione vi giungevano in gran parte senza effetto.. All’estinzione dell’ Accademia degli Accesi, vi s'era formato un consesso di chiari ingegni, che parvero destinati a portare la luce su tutto il Trentino. Girolamo Tartarotti avea già incomin ciato a combattere la Scolastica, a dare precetti intorno all’arte crìtica sin* allora trattenuta entro

storici, statistici e biografici , eco. Disp, 1, pag. 11-26. 2 ) Il doppio debito scarsamente pagato dagli Accademici Accesi a S. A. lima Mons. Domenico Antonio C.te di Thunn eoe. prima loro sti matissimo Coaccademico, ed ora Clementissimo Protettore dell’Accade nda. Trento, Parone, 1732, in 4°.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 9 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
il territorio di Bolzano. Si staccò da questo corpo il capitano dello stato maggiore SNeipperg con pochi dragoni ed una mano di Croati, e il 10 di aprile 1797 occupò la città di Trento, cacciandone i Francesi. Seguirono dei piccoli scontri nelle stesse contrade della città: i dragoni austriaci si avanzarono fino alla piazza, ove la fanteria francese, appostata sotto i portici inaccessibili ai cavalli, faceva fuoco sugli stessi. Partirono i Francesi, e il conte Neipperg continuò la sua marcia alla volta

PftEFÀZiaSÈ Xt najo la città di Trento fu’ occupata dalla divisione francese comandata dal gene rale Joubert. Joubert sciolse il Consiglio Amministrativo creato dall’Austria, ed' eresse un Consiglio Centrale per tutto il paese occupato dalle armi francesi. Questo Consiglio Centrale prestò i suoi buoni nfFicj al paese e ottenne un ri basso alla forte contribuzione imposta da’ Francesi. Intanto Mantova- era caduta in potere de’Francesi, e Joubert solennizzava que sto fatto con brillanti feste

da ballo date nel castello dei principi di Trento, dove gli scaltri stranieri, promettendo libertà, velavano la schiavitù, e le signore trentine si trovarono con essi alle danze c ai convitti. Allo spuntar dell’alba del giorno 20 marzo 1797 udivasi in Trento il cannone de’Francesi che avevano attaccalo su tutti i punti. Essi presero la posizione al monte Corona, ove gli Austriaci si orano fortificati ; restava un grosso corpo dei medesimi accantonato in Cembra, il quale fu tolto di mezzo da una brigata

fran cese die presso Lisignago aveva passato di notte l’Avisio, fosso per tradimento di un ufficiale superiore dei Croati, come dicevasi, o per negligenza dei posti. Questo corpo fece ostinata resistenza, ebbe molli morti e feriti, ma 'finalmente fu costretto in gran parto ad arrendersi. Ancora la sera dello stesso giorno sfilarono per Trento miglia ja di questi prigionieri, fra i quali alcune compagnie di ber saglieri tirolesi, di’ebbero trattamento o preferenza migliore dell’altra truppa

, essendosi accordalo agli ufficiali di ritornare, sulla parola, nel seno delle loro famiglie. Restava in Trento colla scoria di piccolo corpo francese il generale Serviez, die meno lindo dei suoi predecessori, faceva molto sentire ai Trentini il peso del giogo straniero. Era in essi ancor viva e radicata la memoria di uno stalo proprio indipendente, c sebbene i Francesi avessero loro recali tanti migliora menti nelle condizioni sociali e nelle forme liberali di governo, al quale erano state chiamate

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1860
Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)
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Pagina 397 di 828
Autore: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: X, 550 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540
Segnatura: II 103.174
ID interno: 219661
Bernardino e Paride di Lodrone, sempre molesti al principe di Trento loro signore» ardirono dì vietare, sotto pena di morte, agli uomini di Storo e di Con dirlo, sudditi vescovili, di non uscire dai confini della pieve di Tipne (1). In questo stesso anno il Conte del Tiroio impartì alle valli di Annone e di Sole uri pri vilegio assai ampio (2). Nel 1488, dopo diligente discussione intorno ai di ritti d'ambi i competitori al Vescovato di Trento, la Corte di Roma decise in favore di Udalrico

di Frundsberg; il quale, consacrato in quella metropoli, s 'avviò verso Trento, ove prese solennemente possesso della sua Chiesa, li 7 agosto. Dovette però il nostro vescovo contrastare a lungo col cardinale Orsini, al quale il papa aveva assegnata la pensione di cinquecento scudi d'oro sul Vescovato di Trento. La questione durò quattro anni con sommo dispendio del nostro vescovo (5). Dei 27 giugno di quest'anno è l 'atto di appellazione in terposto alla Santa Sede da Simone preposilo di S. Mi chele

17
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Pagina 43 di 160
Autore: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 135 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Segnatura: II 102.542
ID interno: 150490
parrocchie. Essi venivano chiamati « Canonici rurali » e anche « confratres » : vivevano in comune sotto la direzione del parroco, la cui casa fu per questo chiamata « Ca nonica ». 1214.— II nuovo vescovo di Trento Federico Wanga investiva di un feudo un tal Giovannino, figlio di Riccorda, « monaca » dì s. Ro medio. Per monaca qui si deve intendere la moglie del santese, detto presso di noi appunto volgarmente « monech ~ monaco ». 1280. — Si fa menzione della chiesa di s. Romedio e de' suoi compagni

, <■ s. Romedii et soeiorum ejus ». Ai 4 luglio il vescovo Gerardo Oscasalli cremonese, principe di Trento, consacra la cappella di s. Cosma in Griffenstain, inchiudendo- nell' altare della stessa reliquie dei Martiri Anauniesi e di s. Romedio. Priore di san Romedio: Federico di Cles. Questi, forse il primo dei Priori del santuario, donava alla chiesa di s. Romedio un mulino, posto nelle vicinanze di Sanzeno, non solo, ma anche una tal donna di nome Crescenda, che era serva della gleba, condizione simile

1200. — Fino da tempo immemorabile si celebravano in tutta la chiesa tridentina le feste elei nostri/ santi Martiri Anauniesi e an che di s. Romedio, Ce ne fanno fede gli atti capitolari e un calendari spettanti alla stessa chiesa, scritti in quest' epoca, nei quali anzi, oltre la festa principale di s, Romedio dei 15 gennaio, si fa cenno anche di quella della traslazione delle di lui reliquie, 1204. — Un documento di quest' anno, appartenente al mona stero di s, Giorgio presso Innsbruck

18
Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1860
Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)
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Pagina 103 di 828
Autore: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: X, 550 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540
Segnatura: II 103.174
ID interno: 219661
Enrico vescovo di Bressanone, ai comizii della provincia del Tirolo, che da Ottone, duca di Merano, furono tenuti nel borgo di Innsbruck, da poco tempo fondato (5). Ài 28 d'apri le 1224, il vescovo Gerardo, raccolti nel suo palazzo i canonici, gli abbati dei monasteri, i prelati, gli arci preti della sua diocesi, chiese loro se avessero a rim proverarsi di vivere in concubinato. Tutti si confessa rono colpevoli di questo errore e promisero di emen darsi; dopodiché Ü vescovo, in virtù d'una bolla pon

non abbiamo da riferire intorno al nostro prelato, che morì alla fine di quest 'anno 1225. Gerardo I, cremonese, fu ancora in quell'anno 1223 eletto a pieni voti vescovo e principe di Trento (1). Dal pontefice Onorio III egli ottenne licenza di potere, caso di necessità, infeudare e alienare una porzione di beni spettanti alia Mensa vescovile, e di visitare ogni tre anni il sepolcro dei santi Apostoli (2). Nello stesso anno, o al principio del susseguente, intervenne il nostro Gerardo, con

tificia , li prosciolse dalla scomunica (4), Nel inaggio delio stess' anno , da Odorico conte di Eppan veniva donata al vescovo Gerardo Sofia, figlia di Vichcro di (1) Egli era (lolla nobile famiglia degli Oscasali. Vedi Maz zetti : Bello antiche relazioni fra Cremona e Trento. Milano, Ri volta, -1851. (2) Fon la ni ni, liegest. Vatic. Miscellanea Alberti, T. V ♦ lei. G7). (•') Oeiìlilotli, in Nolis ad Italiani Sacram. (4) Codice Wanghiano, pag. 337. Monelli, Mommi. AVe/. Tri ri., pria. 5<i,

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Libri
Categoria:
Religione, teologia
Anno:
1860
Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)
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Pagina 228 di 828
Autore: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: X, 550 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861
Soggetto: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540
Segnatura: II 103.174
ID interno: 219661
vescovo ad Àncio di Termeno (5). A questo stess 'anno appartengono la investitura feudale di molti beni, si gnorie e giurisdizioni comperate da varii dinasti vicini, specialmente sotto il vescovo Filippo, che il nostro ve scovo Bartolomeo concesso a Guglielmo di Castelbarco, coli'estensione ai nipoti, pronipoti e collaterali, clic fossero da lui chiamali all' eredità (4); la confermazione dello Statuto della città e principato di Trento. È ri marchevole che fosse fatto compilare da un vescovo ita

— c 2i G — Vacio eli Term ono, di certa investitura a lui fatta in nome del vescovo Filippo, cFiina pezza di terra gia cente nella Regola di Termeno, coli'annuo obbligo di mezzo carro di vino bianco (1); del maggio del me desimo anno, un investitura data dal nostro vescovo a Concio di Termeno, a titolo di feudo, di tre case poste in Bolgiano, coli'incarico di un' annua contribuzione d'i lire tredici a favore della ^Camera vescovile (2) ; del mese di giugno, una locazione perpetua accordala dal

liano in lingua tedesca questo Statuto, che fu il primo che avesse il Municipio di Trento, il quale si reggeva per T addietro secondo le leggi comuni (5). 11 vescovo e principe di Trento, Bartolomeo Qni fi) Miscellanea Alberti, T. VI, fui, HI). (2) Misceli. Alberti, T, VI, Ibi. MA. (3) Misceli. Alberti, T. VI, fol. 204. (4) Misceli. Alberti, T. II, fol. 95. T. VII, fol. 27-28. (5) L'erroneità di colesla asserzione del cronista Alberti Tien dimostrala abbastanza dal Cresscri nelle Ricerche storiche

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Libri
Anno:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Pagina 318 di 633
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Rovereto
Editore: Sottochiesa
Descrizione fisica: 317 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: II 102.611
ID interno: 350295
L’ultimo Madruzzo e la stregoneria nel Trentino. (1629 — 1658) Carlo Emanuele Madruzzo avea treni' anni di età quando suc cedette allo zio Cardinale. Era nato nel castello d’ Issogne a dì 5 novembre 1599 0 da Emanuele Renato, figlio di Gianfederico Ma druzzo, e da Filiberta dei marchesi di Chambre, una delle più co spicue famiglie di Savoja, imparentata con molti principi savoiardi e francesi 2 ). Da nove anni Fu trasportato a Riva di Trento presso il cugino colonnello Giangaudenzio Madruzzo

, che non avea prole ma schile e morì lasciando due figlie, una monaca, ed una di nome Giovanna che prese a marito Alberto dei conti di Wolkenstein. Fece i suoi primi studj nel collegio dei Gesuiti di Monaco, e li prosegui in Ingolstadt ed a Perugia, dove colse la laurea di dottore in ambe le leggi. Era solo di sua famiglia, che la potesse salvare dal pericolo della vicina estinzione, ed avea tendenze non conformi allo stato ec clesiastico. Sentiva il bisogno fortemente di amare e di essere amato

. Avea incontrate relazioni e promesse con la figlia di Lodovico Parti- cella di nome Claudia, giovinetta di belle doti, cui amava grandemente e designava di sposare ; ma lo zio Carlo Gaudenzio, allora vescovo e principe di Trento, seguendo la politica de’ suoi antecessori lo de stinava al sacerdozio per averlo poi successore nell’ alta dignità da lui occupata. A questo fine, nel tòt8, dispose che il nipote venisse aggregato al collegio dei canonici delle cattedrali di Bressanone e di Trento

della Collez. Mazzetti, II.a disp. pag. 11.

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