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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 53 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
di previsione 1968, dove su un totale di 16,234 milioni di en trate tributarie è prevista l’assegnazione alla Provincia di Bol zano di 420 milioni, corrispondenti al 2,5% delie entrate ». Il gettito delle imposte indirette nella Provincia di Bolzano attri buibili alla Regione in base all’art. 60 raggiunge almeno il 55% del gettito regionale. Per quanto concerne la spesa della Regione per impieghi sociali o produttivi nelle materie di propria competenza, risulta che nel 1966 la Regione

riservato quasi esclusivamente alla popolazione tedesca nella Provincia di Bolzano - « la semplificazione » ha portato sul medesimo territorio alla presenza di tre enti legislativi. Inoltre dobbiamo notare l’assurdità che le Province autonome di Bolzano e di Trento non hanno avuto delegate funzioni che risultano delegate in tutte le altre Province italiane in materia di caccia e pesca. Come premessa per una •> mentalità regiona le » è ovvia una minima conoscenza dei relativi problemi. La Corte

causati dall'ambiente montuoso e dal la bilinguità della popolazione. La «divisione amministrativa» tra le due Province, promessa ai rappresentanti dei sudtirolesi all'atto della creazione della Re gione Trentino - Alto Adige e che doveva trovare pratica attua zione specialmente coll'applicazione degli art. 14 e 73 dello Statuto d'autonomia risulta invece ridotta ad una amministrazione spesse volte assai complicata. Si pensi per esempio che nel campo dell'agricoltura e delle fo reste - settore

Costituzionale ha dichiarato incostituzionale « la clausola della residenza triennale agli effetti elettorali... ». Nel campo delle deleghe si deve precisare conclusivamente che l'art. 14 è stato praticamente ignorato dallo Stato e che la Re gione ha delegato l'esecuzione di numerose leggi che concer nono le erogazioni di contributi con durata limitata nel tempo, mentre risultano delegate le funzioni per pochissime competen ze di carattere continuativo: espropriazione per pubbliche uti lità, vigilanza sugli

enti locali turistici, apertura rifugi, camping. Per necessità di spazio bisogna ridurre le considerazioni a que ste constatazioni. L'attuale Statuto d'Autonomia affida alla maggioranza di lingua italiana i bisogni speciali della popolazione tedesca. Tale Sta tuto non ha tenuto sufficientemente conto delle necessità cultu rali, sociali ed economiche del gruppo etnico tedesco. I mezzi finanziari concessi alla Regione per l'attuazione delle sue com petenze risultano inadeguati alle entrate

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 63 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
23 MILIARDI DI INVESTIMENTI NELLA „FRAGILE“ ECONOMIA INDUSTRIALE L'alluvione del novembre 1966, ha inciso in misura particolare sulle strutture deH’economia industriale, turistica e commerciale. Per quel che riguarda particolarmente l’industria ed il commercio all’ingrosso, l’evento si è verificato con intensità tutta particolare - e con conseguenze gra vissime - in alcune zone della Valsugana, del Pri miero e di Fiemme e nella zona settentrionale del centro urbano di Trento: ubicazióni che

a nord ed a sud, nei decenni a cavallo del secolo, dai paesi di lingua tedesca alla piana lombarda, esplodeva il « boom » della nuova civiltà della macchina. Una situazione che non subì molti mutamenti nem meno dopo la prima guerra mondiale, in quel periodo si registrò, invero, qualche realizzazione: dalla « zona » di Bolzano a taluni insediamenti a Trento ed a Rovereto. Prescindendo dalla polemica che gli insediamenti a Bolzano hanno suscitato (non ancora sopita), rimane il fatto che il progresso

registrati da 275 aziende industriali (250 delle quali in Trentino) ed i 4,5 miliardi di danni al commercio (anch’essi quasi esclusivamente in provincia di Trento) pesavano assai più di quanto l'identica cifra avrebbe potuto incidere in una qua lunque delle regioni italiane dove l'industrializzazione abbia tradizione più antica ed organizzazione più solida. Per questo assume significato particolare il fatto che nessuna azienda industriale abbia, da noi, chiuso de finitivamente i battenti in conseguenza

dell'alluvione: che, anzi, dalla SLOI alla Prada, dalla Saturnia all’Aor, per dire alcuni nomi di Trento, alla già ricordata Baur-Foradori di Strigno, a von Pretz di Mezzaselva, tutti si siano impegnati alla ricostruzione, così che la capacità produttiva dell'industria regionale è tor nata rapidissimamente ai suoi livelli del 1965 e li ha largamente superati; così che gli indici dell'occupa zione operaia non hanno registrato flessioni preoc cupanti nemmeno nel periodo più acuto della crisi. Ciò è avvenuto

erano state considerate ottimali dalle autorità e dai tecnici per indirizzarvi gli insediamenti nuovi e rinnovati delle attività industriali e del commercio all'ingrosso; e dove molte realizzazioni avevano preso piede e consistenza. Valga per tutti l'esempio della « Baur-Foradori » di Strigno: uno stabilimento nuovo che doveva essere inaugurato il 7 novembre 1966 e che era stato realiz zato attraverso lunghi contatti dei competenti uffici regionali con gli operatori economici in una zona nella quale

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1860
De' governi del Trentino : dal 1796 in poi
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Pagina 15 di 26
Autore: Bernardelli, Pietro / [Pietro Bernardelli]
Luogo: Milano
Editore: Agnelli
Descrizione fisica: 24 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte 1796-1824
Segnatura: II 129.904
ID interno: 65092
— li — orizzotil.'ile fra kolmamt c Gargazone. E tosi il nuovo Regno 61- lalia non abbracciò nè lolla la coutca «li Bolzano, nò alcuna parie delia contea della Veuosta, dei quali terriiorii, col Du calo di Trento imi (smelile. al marchesato di Castellavo nel Manto vano. fino dal secolo XI gli imperatori romano-germanici aveano investilo a titolo di donazione con piena sovranità territoriale i Vescovi di Trento. La Diocesi di Trento anche attualmente si estende su quelle due antiche contee

di Bolzano c della Venosta, e conta in lutto 450 mila anime (I). Designato che fu il territorio da annettersi al Regno d’Italia, venne questo eretto a Dipartimento delTÀlto Adige, che con pro clama del 10 giugno 1810 venne anche solennemente inaugurato; ed in quel giorno Trento, capitole di quel nuovo Dipartimento ita liano, vide innalzare le armi del Hegno. Posta mano alla Sua or ganizzazione, della quale con vicereale decreto di Parigi del 18 maggio 1810 si aveva data la commissione al consigliere

di Stato prefetto del Dipartimento delfAdige in Verona, sì attivò col 1 set tembre 1810 la Prefettura del Dipartimento. Fu questo diviso ' in cinque distretti, ossia viceprefetturc. dì Trento, Rovereto, Riva, Cles c Bolzano, e questi in venti Cantoni ed altrettante giudicature di' pace. Coniava allora una popolazione di 2(io,loft anime, che ora sì sono cerio a innen late a 400,000, delle quali 550,000 appartengono al solo Trentino. Il distretto di Bolzano comprendeva 54,456 abi tanti. In Trento

si instimi una Corte di Giustizia civile e crimi nale subordinata alla Corte di Appello in Brescia, ed una Camera di Commercio, tutti gli uffici! amministrativi centrali; un Tribunale di prima istanza in Bolzano ed un Tribunale di Commercio in (in La conte.! di Bolzano c la contea della Venosta giacciono nella valle superiore dell’Adige; di quella valle die si apre sopra Verona al punto den minalo Cliitisa Veronese, e die terminale sulla vetta delle Alpi d’Italia al gran passo del monte Vertone, alla

sorgente di quel fiume, che scaturisce presso Beseiten (Rasenia) il più alto villaggio; la qual sorgente principale, con altre ancora, forma poco sotto t tre laghi dell'Adige, detti anche lago rosso, lago bigio e lago verde. La contea di Bolzano abbraccia la valle dell’Adige colle sue laterali dal paese di Salorno fino al luogo detto la Teli (teloneo dei ro mani) s sera di Merano, c la contea della Venosta abbraccia la parte più settentrionale fra la Teli e Besehen. La grande strada lombarda del monte

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Libri
Anno:
1902
Technischer Bericht.- (¬Die¬ Fleimstalbahn ; 1)
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Pagina 96 di 114
Descrizione fisica: 9 S.
Lingua: Deutsch
Segnatura: III 101.253/1
ID interno: 211895
; prolungamento, che nello sviluppo che prendessero in Moena la fabbricazione della calce idraulica e l’utilizzazione delle miniere e nel concorso dei molti forestieri, che transitano per Fassa, potrebbe trovare la propria giustificazione economica. In proposito i delegati della Camera non esitano a esprimersi nel senso di ritenere opportuno, che anche da parte del Comitato di Trento dovesse venir presa in considerazione e con studio accurato chiarita 1’ opportunità di questo prolungamento. 9. Dal lato

Sarebbe inutile raggiungere parole all’esposizione di Predazzo, alla quale i rappresentanti della Camera si associano. Solo quando riuscisse di abbattere le eloquenti cifre di confronto del con teggio Zucchelli e rispettive rettifiche di Predazzo si potrebbe parlare sul serio d’uua preferenza da darsi alla tramvia Egna-Moena. 8. Grli interessi di Moena e della valle di Passa non potevano a meno di rendere assai desi derabile alle rispettive popolazioni il prolungamento del tram fino a Moena

industriale si devono fare due principali riflessi: Il primo, che la vagheggiata industria di forestieri si raggiungerà assai più facilmente con un’ apertura nuova verso il sud e specialmente verso Trento, nodo di varie ferrovie e tramvie, ehe col munire di tramvia il passo di S. Lugano verso Egna, che ormai sembra destinato a discendere ad un valico di secondarla e forse piccola importanza di fronte alla nuova via per il passo di Costalunga. L’altro riflesso poi si è, che tutta la valle dell’A visio

secolo si abbia.aperta la via per il passo S. Lugano, trascurando la continuazione della via lungo il corso naturale del fiume. Fino a tanto, che non si conosceva la trazione meccanica e finche questa poteva avere appli cazione solo sulle grandi linee, tale via non avrebbe potuto praticamente servire in causa della sua lunghezza; ed a ragione i Fiemmesi non tentarono quest’opera, tanto più che fino ad un certo tempo potevano usare della fluitazione sull’Avisio, e chi volesse ancora ritentare l’opera

coll’aprire oggi al commercio una strada carreggiabile cosi lunga, non farebbe che procurarsi un’ illusione. Non si possono trasportare per carro merci pesanti per 50 e più chilometri, quando si può valersi di un’ altra via forse più commoda di soli 24. Ma la trazione meceauica cangia affatto l’aspetto delle cose; la via lunga si abbrevia per la celerità della percorrenza e quando questa via corre verso il centro naturale di gravitazione del com mercio essa è doppiamente vantaggiosa, perchè avvicina con

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
[ca. 1925]
Prospetto e carta a volo d'uccello di Bolzano, centro delle Dolomiti e dei ghiacciai
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Pagina 2 di 4
Autore: Fremdenverkehrskommission <Bolzano> / [Commissione Movimento Forestieri Bolzano]
Luogo: Bolzano
Descrizione fisica: 1 Faltbl.. - 4a ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Bozen;f.Führer
Segnatura: I A-36.128
ID interno: 510874
Levante, Gardena, Funes, San Martino per Carezza, Cortina, Dobbiaco ecc. ecc. Il monte Calvario (un quarto d'ora) paesaggio diBolzano e della vallata Il Castello di Flavon può essere raggiunto in 1 ora «traverso un bellissimo josco di pini. (Vedi anche Gite in carrozza'). ,o Stallerhof (locanda) con fista stupenda ; vi si arriva lalCastello di Flavòn in 30 min. percomodo sentiero. Sulle sponde dell'Isarco vi sono 1 deliziose passegg. specialmente in primave ra: sulla sponda destra kerso Reticio

altipiani, nelle vallate e sulle cime (Renon, Mendola, Gardena, Funès, Alpi Sarentine ecc.). La vicina j stazione climatica di Gries attrae inoltre molti forestieri a Bolzano. - Quando poi il tempo è sfavorevole alle passeggiate, vi sono nella città stessa. Molte altre cose degne d'esser vedute. Essendo però l'inverno bolzanino ricco di giorni di sole, e non cadendo che poca neve, che si scioglie presto e lascia il terreno asciutto, anche d'inverno si possono fare della bellissime passeggiate. I Portici

a Bolzano-Gries. La Parecchia ÀI Castello di Flavon (Haselburg) si va per buona strada. Al Castello Roncolo (Runkelstein): rinomato castello allo sbocco della valle Sarentina, con interessanti affreschi, decantato da Scheffel ed altri poeti. A San Giovanni: una rupe di porfido alta 200m sopra il cosidetto ,,Maghena' t dietro il castello Roncolo ed il Castello Novale (Ried) nella va''* Sarentina. Alla cascata della Val d'Ega: per il romantico burrono fino al ponte, sotto il quale precipita la cascata

è un argine con giardini, lungo 1400 m. sulla sponda sinistra della Talvera é il miglior punto per contemplare il rosseggiare del Catinaccio. - Copratutto a Pasqua, nella stagione turistica estiva ed in autunno il movimento forestieri a Bolzano è animatissimo. Ma Bolzano merita di essere visitata in ogni Stagione. In primavera tutta la valle è un giardino di fiori, e sono particolarmente belle le passeggiate sulle prealpi, libere di neve fin su a 1300 m. È questa la I- Stagione più propizia per visitare

superiore ; da questa si gode una splendida vista su Bolzano-Gries, sul Rosengarten e sul Latemar; una poeteggiata camoda ci nor tu al ristorante Jìeichsrietilerliaf*- La ferrovia del Renön (Ritten) comincia in piazza Walther ed in ora 123 ci conduce per Soprabolzano a Collalbo. Presso la stazione iniziale della ferrovia comincia la cremagliera; il bellissimo e variatissimo panorama comprende la conca di Bolzano e le guglie delle Dolomiti che sempre più alte e più imponenti si drizzano dietro le prealpi

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Economia
Anno:
1928
¬La¬ grande guida descrittiva illustrata delle stazioni climatiche delle Dolomiti e dell'Alto Adige : raccolta e ricostruita con i dati ufficiali dei Comitati di cura, societa d'abbellimento = Großer illustrierter Führer der Dolomiten-Kurorte und des Alto Adige
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Pagina 8 di 71
Autore: Colasanti, Luigi [Hrsg.] / ed. e dir. da Luigi Colasanti
Luogo: Bolzano
Editore: Colasanti
Descrizione fisica: 63 S.
Lingua: Italienisch; Deutsch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Südtirol;s.Gaststätte;f.Verzeichnis
Segnatura: III 65.649
ID interno: 311719
in questa stagione sono le passeggiate sulle Prealpi colla veduta sui vasti vigneti della tanto uber tosa regione Atesina. D'inverno Bolzano ha un clima mitissimo ed una crescente im portanza come centro di escursioni alpini- Ponte della Talvera Talierbrucfee Garage Bonfioli Concessionaria - Vertretung A. G. Fiat Sede - Sitz: TRENTO, VIA VERDI N. 1 bis : : Filiale: BOLZANO VIA MENOTTI 3 - VIA STAZIONE 7 - VIA VITT. EM. 7. Altre Filiati - Weitere Filialen: MERANO - BRESSANONE BRUNICO - ROVERETO - LEVICO

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Merano attraverso la Passiria e per il Passo di Giovo a Vipiteno, Brennero e Innsbruck; altre automessaggiere per Trafoi allo Stelvio, Bormio e per il Passo del Forno nel- l'Engadina. Speciali automessaggiere per il lago di Molveno e giornalmente al Passo della Mendola (Grandi Alberghi) a Madonna di Campiglio e Campo Carlo Magno, nonché a San Martino di Castrozza. Poi escursioni nella romanticaVal Sarentino fino a Sarentino, a Ponte all'Isarco, all'alti piano ai piedi dello Sciliàr con Castelrotto

. Presso la stazione iniziale della Portale del Duomo Pfarrkirche, Lösventor Chiesa parrocchiale Pfarrkirche Albergo Croce Bianca Nel centro della città - Ottimo trattamento - cu cina scelta - prezzi mo dici Propr. Corra Im Stadtzentrum ge legen - Vorzügliche Be dienung - Auserlesene Küche - Mäßige Preise t/cT Bes.: Corra JcT Gasthof Weißes Kreuz ferrovia comincia la cremagliera; il bellissimo e variatissimo panorama comprende la conca di Bolzano e quelle guglie delle Dolomiti che sempre più alte e più

ottima vista sono gli alberghi. Attraverso boschi e prati arriviamo in breve a Collalbo 1190 m ove si vede il massiccio dello Sciliàr, un massiccio dolo mitico alto 2564 m poi Costalovara. LA FERROVIA DELLA MENDOLA ci porta in un'ora e mezza dalla stazione di Bolzano al Passo della Mendola 1360 m. Oltrepassato Castel Firmiano la ferrovia s'inoltra nell'altipiano di Appiano e poi conduce a Caldaro ove comincia l'erta salita della Mendola. Da Sant'Antonio la funicolare, lunga 2380 m con pendenza che

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Libri
Categoria:
Scienza del libro, biblioteconomia , Storia
Anno:
1926
¬Die¬ Literatur über Südtirol seit der Lostrennung von Österreich.- (Schriften des Instituts für Sozialforschung in den Alpenländern an der Universität Innsbruck ; 2)
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Pagina 50 di 93
Autore: Margreiter, Hans / zsgest. von Hans Margreiter
Luogo: Innsbruck
Editore: Wagner
Descrizione fisica: 92 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Südtirol;f.Bibliographie 1918-1926
Segnatura: III 58.594
ID interno: 145468
e perchè le riavemmo. In: „La Lettura“ . . . Milano. Anno XXIII, Nr. 2. Mostra d’arte della Venezia Tridentina. In: „Le nuove Provincie“, Anno I, fase. 1, Roma, 1922. Roberti, Giacomo. Il nostro patrimonio storico ed artistico. Trento. 1919. In: „La Libertà“, 13 giugno, 1919. Sandonà, Mario. Per la ricostruzione dell’ antico foro tridentino. Roma. Alfieri e Lacroix. 1923. 9 S. Scritti di storia organarla per il restauro dell’organo di Santa Maria Maggiore in Trento, raccolti a cura del comitato. Trento

. Tridentum. 1925. 129 S., 9 Tfln. Tommasi, Natale. Castello del Buon Consiglio in Trient. Kunsthistorische Beschreibung. Projekte für die Restaurierungsarbeiten. Mit 66 Illu strationen im Text und 11 Tafeln. Innsbruck, t. Meisenbach, Riffarth & Co. in ©tünchen. (1918.) (2) — 78 S., 11 Tfln. Trois, Enrico Giulio. Mostra della Venezia Tridentina. Con 2 illustra zioni. In: „II Cimento“, Anno I, voi. 1, Napoli, 1922. Trombelli, C(arlo). Trento. Il castello del Buon Consiglio. Trento, t. Tridentum. 1920

Lareo, Renzo. La mostra d’ arte in Bolzano. Con 4 tavole. In: Le nuove Provincie, Anno I, fase. 2, Roma, 1922. Less, Michele. Guida del duomo di Trento. Trento. Tridentum. 1923. 63 S. mit 25 Illustrationen. Modigliani, Ettore. Catalogo degli oggetti d’ arte e di storia restituiti dall’ Austria-IJngheria ed esposti nel r(eale) palazzo Venezia in Roma. (I.) e II. edizione. Roma. Alfieri e Lacroix. 1923. 100 S., 20 Tfln. Modigliani, Ettore. Le opere d’ arte rese dall’ Austria. Come le perdemmo

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica , Economia
Anno:
(1930)
Relazione sull'andamento economico nella Provincia di Bolzano ; 1929
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Pagina 158 di 278
Autore: Bolzano <Provincia> / Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Luogo: Bolzano
Editore: Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Descrizione fisica: 252 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Später u.d.T.: Relazione sulla struttura e sull'andamento economico della Provincia di Bolzano : dell'anno ...
Soggetto: g.Südtirol;s.Wirtschaftliche Lage g.Südtirol;s.Wirtschaft;f.Statistik
Segnatura: III 100.545/1929
ID interno: 169069
birra durante il 1929 an novera due soli stabilimenti in attività, uno dei quali la vecchia rinomata fabbrica di bir ra „Forst' di Merano. Gli organismi produttori di birra hanno subito quindi nella nostra provincia una nuo va decurtazione e precisamente colla liquida zione della fabbrica di Gossensass - Brennero. La restrizione degli esercizi è un risul tato del severo raccoglimento e della revisio ne alla quale spontaneamente s'è sottoposta questa industria in unisono colle aziende si- miliari del

' di Bolzano. La produzione di maggiore entità è rap presentata dalle marmellate di frutta atesine che per la particolare selezione della merce impiegata nella lavorazione costituiscono un prodotto di prima qualità. Si calcola che dagli stabilimenti atesini si sia raggiunto nel 1929 una produzione com plessiva di marmellate di circa 7000 q.li che al prezzo medio di Lire 450 al quintale rap presentano un realizzo di 3.150.000 Lire. In dette industrie sono addetti in media 150 operai permanenti e sarebbe

stato possi bile un maggiore sviluppo se nella seconda metà del 1929 non si fossero verificate serie difficoltà nei collocamenti a causa della su perproduzione di frutta nelle vecchie Provin cie che consentì la confezione di grandi par tite, di marmellate al di là della capacità di assorbimento del mercato normale. La grande offerta di frutta alle varie fab briche e ciò a prezzi di gran lunga inferiori al fabbisogno già assicurato a prezzi più alti indusse molte aziende ad allargare il proprio

programma di fabbricazione per ristabilire l'equilibrio dei costi. La contemporaneità dei buoni raccolti ve rificatisi anche all'estero ed in ispece in Spa gna, non permisero un collocamento dell'ec cesso di produzione a mezzo dell'esportazio ne di modo che nella necessità di realizzo li quido, le merci subirono forti deprezzamenti rendendo molto difficile il mantenimento del le posizioni dell'industria atesina, sia! sui mer cati esteri, che su quelli del Regno. Industria della birra L'industria della

Regno. Le difficoltà che da tempo intralciavano un fertile sviluppo dei collocamenti della bir ra indussero le fabbriche già nel 1927 ad una zonifìcazione delle sfere commerciali onde e- vitare dispendiose concorrenze e realizzare le massime economie da contrapporsi ai note voli oneri della tassa di fabbricazione, al ri stagno nelle esportazioni ed all'invasione del prodotto estero.

8
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 169 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
PER permuta coll’ arciduca Ferdinando cedeva i diritti della chiesa^ di Trento sulla eiLtà di Bolzano e riceveva il castello e la giu risdizione di Pergine in compenso, I ve scovi la tennero fino alla secolarizzazione del vescovado. Questa giurisdizione conservò il suo vecchio statuto anche sotto il governo dei vescovi, il quale fu dall’imperatore Mas similiano I, nell’anno 4544, e, revisto nel •1523, dall’ arciduca Ferdinando approvato. In complesso era conforme allo statuto di Trento

filande si spedisce nelle piazze di maggior consumo, specialmente in Francia e in Inghilterra. Il prodotto delle altre filande si vende per lo più in Trento o in Roveredo. Il pro dotto della cultura de’ bachi nel distretto non basta per alimentare tutte le filande, ed un terzo ed anche più de’ bozzoli che si consumano, si compra nei contorni di Trento e nel distretto di Civezzano, Le più estese filande si trovano in Per gine, fra le quali meritano particolare menzione quella dei signori Chimelli

, La comunità presentava tre soggetti al capitano de! castello perchè uno ne elegesse a vicario; per le cause minori il Regolano teneva foro ogni sa bato; alla comunità spettava il diritto di eleggere i giudici di pace eh’ erano chia mati della concordia, i quali prestavano giuramento al capitano : innnzi ad essi le cause terminavano all’ amichevole ed ogni attore era obbligato di ricorrervi sotto pena di perder le spese. Il distretto di Pergine era anticamente diviso in 8 gnstaldie o comunità : I. Pergine

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
[ca. 1925]
Prospetto e carta a volo d'uccello di Bolzano, centro delle Dolomiti e dei ghiacciai
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Pagina 3 di 4
Autore: Fremdenverkehrskommission <Bolzano> / [Commissione Movimento Forestieri Bolzano]
Luogo: Bolzano
Descrizione fisica: 1 Faltbl.. - 4a ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Bozen;f.Führer
Segnatura: I A-36.128
ID interno: 510874
attraverso la Passiria e per il Passo di Giovo a Vipiteno (coincidenza colla ferrovia del Brennero); altre automessaggerie per Trafoi allo Stelvio-Bormio e periipassodel Fornonell'Engadina.Speciali automessaggerie perii lago di Molveno egiornalmente al passo della Mendola (Grandi Alberghi), a Madonna di Campiglio e Campo Carlo Magno (Grandi Alberghi), nonché a San Martino di Ca- strozza. Sicché i più rinomati paesaggi possono essere raggiunti comodamente in automessaggeria dal capoluogo di Bolzano

: a sinistra sorge il Teatro civico, costruito dal consigliere Littmann, nel parco a destra si trova il busto dello scrittore Dr. Heinrich Noe, opera dello scultore bolzanino Kompatscher. e l'Ufficio Viaggi e turismo dell'Enit. La piazza Walther, il cosidetto Salone di Bolzano , è certamente una delle più belle piazze; ivi sorge il monumento al noto poeta medievale Walther von der Vogelweide, opera di Natter. Ad un lato della piazza si erge la Chiesa parochiale in stile gotico col rinomato campanile

traforato, costruita nel cinquecento da Lutz von Schussenried. Qui vicino l'Ufficio Viaggi Schenker e, di fronte, l'Ufficio automobilistico ENiT dell'« Atesina ». Dalla piazza Walther, andando verso nord si entra negli originali «Portici», ai cui sbocco occidentale sorge il Municipio (costruito su disegno del professore Hocheder di Monaco). A metà della via dei Portici si trova il Palazzo Mercantile, costruito nei primi decenni del settecento dal consorzio dei commertafMti di Bolzano; ora è sede della

Camera di Commercio e d'una esposi zione d'arte e d'industria casalinga. È il più bel palazzo di Bolzano, monumento d'arte italiana. La via dei Portici nella quale ferve tutt'ora maggiormente la vita commerciale di questo antico centro di traffico, sbocca in Piazza delle Erbe, ove le fruttivendole offrono al passante le frutta più squisite di questa regione soleggiala Ivi fannocapo le due strade più frequentate della città: la via Goethe e la via del Museo; in questa si trova il Museo (costumi

nazionali ecc.) costruito su progetti del prof. Delug; di fronte al Museo la Cassa di risparmio. Da notarsi per lo stile e per l'arredamento sono anche le Scuole Civiche ed elementari nella Via dei Francescani e nella via Regina Elena e la scuola elementare in Oitrisarco. Dalla via del Museo si arriva al ponte della Talvera, torrente capriccioso che scende dalla Val Sarentina. Sull'altraspondadellaTalvera si trova Gries,stazione climaiica, uno dei più attraenti soggiorni per convalescenti. Tramvie

10
Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica
Anno:
1975
Südtirol unter dem Faschismus.- (Schriftenreihe des Südtiroler Kulturinstitutes ; 1)
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Pagina 55 di 142
Autore: Gruber, Alfons / von Alfons Gruber
Luogo: Bozen
Editore: Verl.-Anst. Athesia
Descrizione fisica: 263 S. : Ill.. - 2., überarb. Aufl.
Lingua: Deutsch
Commenti: Literaturverz. S. 249 - 255 ; Def. S. 217 - 222!!
Soggetto: g.Südtirol ; z.Geschichte 1922-1939 ; <br />g.Südtirol ; s.Faschismus
Segnatura: II 23.391
ID interno: 93021
-Nicolussi, Tirol unterm Beil, S. 238. «) Vgl. I.N., 18. 10. 1927. 'd ovi . nc ! a di Bolzano' vom 11. 8. 1927. 2 »£: rov wcia di Bolzano' vom 19. 8. 1927. toi »Provincia di Bolzano' vom 9. 8. 1927. 'V. ovlnci a di Bolzano' vom 1. 9. 1927 und vom 4. 9. 1927. JHJ zitiert nach Grentrup, a. a. O., S. 183 f. S Gre ntrup, a. a. O., S. 184. 41) Ebda. XXIII (1928), S. 360. — übers.: „Werkstätte des Irredentismus'. Vgl- AAA XXIII (1928), S. 281 f., und I. N„ 31. 10. 1927. vgl. Bollettino Ufficiale della Reale

lichungen, a. a. O., S. 134. 11) Das Memorandum ist auszugsweise in den I.N. vom 1. 8. 1927 abgedruckt 12) Vgl. I.N., 1. 8. 1927. 13) Die erste Nummer der „Provincia di Bolzano' erschien am 21. 4. 1927 14) Vgl. I.N., 5. 3. 1927. 15) Zitiert nach „Provincia di Bolzano' vom 2. 8. 1927. 16) Vgl. I.N., 28 . 7. 1927, und X.N., 1. 6. 1927. 17) AAA XXIII (1928), S. 296. Übers.: um zu wachen, und wenn notwendig, um zu strafen.' 18) Vgl. I.N., 27 . 8. 1927. 19) Vgl. I.N., 27. 8. 1927. 20) Ebda. 21) „Provincia

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Libri
Anno:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Pagina 42 di 554
Autore: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Lingua: Italienisch
Segnatura: II A-3.847
ID interno: 154518
lo ebbero in sommo onore, e consevano di lui lavori pregievolissimi. Ne tengono Brescia, Treviso, Ferrara, Monsclice e persino Trau in Dalmazia ; ma noi in Trento, non abbiamo di questo nostro illustre concittadino, che un’opera sola, il busto del Senatore Lorenzo Cappello, che fu donata alla città dal can. Moschi ni. Morì in Venezia il 27 Maggio 1608, ed ebbe sepoltura in San Zac cheria nel monumento da lui eretto tre anni prima della sua morte. 1 ) Suoi discepoli furono: Andrea Dall’Aquila, che fece

la statua della Madonna conservata nella Chiesa dei Gesuiti in Venezia; Battista chiamato il Xp ENTINO ; i 'VICENTINI GIO VANNI, Giannàntqniq e Lorenzo; Bernardino di Sant’A- GNE 5 E, Vigilio Rubini, Giovanni Dal Sasso, un Dal Sale ed altri trentini che divennero scultori e squadra tori di merito* Vincenzo Vicentini avea preceduto il Vittoria, e fu artista valorosissimo. Di lui abbiamo l’opera stupenda della Cantoria dell’organo di Santa Maria Maggiore in Trento, che fu eseguita nell’anno 1534

giano e in molti altri palazzi e chiese dì Venezia. II suo genio per l’arte lo traeva in ispecie a ritrarre in marmo le persone, il che faceva con quella maniera sublime, che rendeva alle stesse lo spirito e la morbidezza di farle parere viventi. Vene zia fu il principale teatro della sua attività artistica, e colà lasciò le migliori sue opere; opere che vi si vedono in quasi tutte le chiese, nella vecchia libreria di San Marco, e in molti palazzi pubblici e privati. Padova, Vicenza e Verona

* — Giovanni Limzo va ricordato nella famosa statua di Ercole che strozza il leone, posta alla *) Per maggiori ragguagli si vedano le seguenti biografie: Temmanza (Toni.) Vita di Alessandro Vittoria scultore Trentino. Venezia, 1827. — Giovanellì (Ben.) Vita di Alessandro Vittoria riordinata ed accresciuta da Tom maso Gar. Trento, 1867. Ceresole (Victor) dans «L’Art* 1 Mars 1S85, N.o 499.

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1939
Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
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Pagina 11 di 387
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 291 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Ortlergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Adamellogruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Brentagruppe;s.Schutzhütte;f.Führer g.Monte-Baldo-Gebiet;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/3
ID interno: 328724
INDICE ANALITICO 9 Vermiglio e di Péio, pag. 104. — Gruppo delTAdamello con l'Alta Val Cà- monica, pag. 120. — Gruppo della Presanella con la Valle di Genova, pag. 136. — Gruppo dell'Adamello con la Val Gludicàrie, pag. 152. — Gruppo di Brenta 'sottogruppi centrale e meridionale) col sottogruppo della Paganella, pag, 200. — Gruppo di Brenta (parte meridionale) coi mas sicci della Cima Brenta e della Cima Tosa, pag. 216. — Le Alpi di Val di Non e il Gruppo di Brenta (parte settentrionale), pag

di Mezzocorona. — XXVIII. Rif. G. e C. Lanfranchi. — XXIX. Rif. Denza. — XXX. Rif. Segantini in Val d'Ämola. — XXXI. Rif. della Pre sanella. — XXXII. Alberghetto di Fontana Bona nel Pian di Génova. — XXXIII. Rif. Gabriele Rosa al Lago della Vacca. — XXXIV. Rif. Bré- scia al Passo Dernal. — XXXV. Rif. Paolo Prudenzini in Val Salarno. — XXXVI. Rif. Fianco Tonolini al Battone. — XXXVII. La Conca del Baitone. — XXXVIII. Rif. Garibaldi al Lago di Venerócolo. — XXXIX L'Adamello, parete Nord. — XL. Il Corno Bianco

e la Vedretta del Man- drone.— XLI. Rif. « Ai Caduti dell'Adamello » alla Lòbbia Alta.— XLII. La Seraccata della Lòbbia e del Mandrone col Grozzon di Làres. — XLIII. Rif. Cesare Battisti alla Paganella. — XLIV. Rif. Pedrotti (in alto) e Rif. della Tosa (in basso). — XLV. Cima Tosa e Cima Margherita, da Pozza Tra montana. — XXVI. Campanile Basso e Brenta Alta. — XLVII. La Punta Campiglio col Rifugio dei Brentei. — XLVIII. Cima XII Apòstoli col ri fugio omonimo. — XLIX. Rif. Tucket e Sella col panorama

dell'Adamello. — L. Cima Sella, Bocca di Tucket e Cima Brenta. — LI. Busa di Castelaz con la Bàita del Pastore. — LII. Cima di Brenta (dalla Cima Sella). — LUI. Cima di Vallon. — LIV. Il Gruppo centrale di Brentafdalla Capanna dello Spinale. — LV. Rif. Antonio Stoppani con la Pietra Grande. — LVI. Rif. Péller. — LVII. Rif. Candriai. — LVIII. Rif. alle Vaneze. — LIX. Rif. Bondione alle Viotte. — LX. Alb. al Lago di Cei. — LXI. Rif. Damiano Chiesa sull'Altissimo. — LXII. Alb. Madonna della Neve in Val

13
Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
[2000]
Landesgesundheitsplan 2000 - 2002
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Pagina 266 di 327
Autore: Bozen <Provinz> / Abteilung Gesundheitswesen / Assessorat für Personal, Gesundheits- und Sozialwesen, Autonome Provinz Bozen - Südtirol, Abteilung Gesundheitswesen
Luogo: Bozen
Editore: Abteilung Gesundheitswesen
Descrizione fisica: 170, 159 S. : graph. Darst.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text dt. und ital. - Nebent.: Piano sanitario provinciale 2000 - 2002
Soggetto: g.Südtirol ; s.Gesundheitswesen ; s.Recht ; f.Quelle
Segnatura: II 170.694
ID interno: 196396
nazionale; ulteriore ed Il valenza per ricorsi esterni basata sulle somme effettivamente P®. gate; standardizzazione demografica in base a coefficienti 0 ricorso al ricovero differenziato per classe di età forniti dal M in ’ stero della sanità. I (***) Tasso basato sul parametro 160 ricoveri per 1000 abitanti, int@ s come ricoveri DRG equivalenti. Nel complesso, la Provincia presenta una mobilità atti^ superiore a quella passiva (10,4% contro 7,2%). Il tasso di ricorso alle prestazioni di ricovero

■ Indicatori Balzano iinno Bressanone Brunice Provincia t i - Verso ospedali pubblici - 11,6% i di altre ASL delle Provincia 11,4% 12,1% 10,6% 12,3% • Verso strutture 8,4% 7,2% 1,4% 0,8% 5,8% private provinciali -Verso strutture austriache 2,0% 3,8% 5,2% 4,1% 3,2% -Verso altre strutture ospedaliere fuori Provincia 6,7% 2,8% 1,4% 1,6% 4,1% 5. Nr. Posti letto equivalenti I per 1000 residenti (in base ai ricoveri attuali di residenti) f) 5,7 6,0 5,5 4,8 5,6 I 6. Tasso di ospedalizzazione dei

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Pagina 19 di 136
Autore: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 108 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Segnatura: II 8.257
ID interno: 84057
Abbiamo voluto qui riportare questo passo del Perini, onde poter avere una idea nel periodo dell’ alto Medio-Evo ; forse questa descrizione sarà un po’ esagerata, male comune del resto a molti scrittori quando parlano delle loro città, certamente però che lo sviluppo che essa aveva acquistato allora era ben grande. Il periodo più bello e più famoso della storia Veronese è però quello durante la Signoria Scaligera, perchè ivi le industrie sono assai sviluppate e i loro prodotti sono diffusi per

l’Italia ed all’estero per mezzo di Venezia, le arti sono fiorenti e numerose, nel 1319 raggiungevano ben il numero di 44 ; principali erano quelle dei Pannilana, dei Tessitori, dei Garzatori, dei Tintori, dei Linaroli, degli Orefici, dei Fabbri, dei Molinari che si servivano esclusivamente della forza della corrente del fiume per macinare. L’industria principale era però quella dei lanifìcio « essa fu prima cura del Comune che la favorì per quanto gli era possibile; Alberto I della Scala accordò

privilegi all’ arte delia lana e mise divieti per la esportazione delia materia prima, favorendo in tale guisa una industria dei quali prodotti si faceva copioso e profittevole traffico con i Veneziani. Alle preparazioni ed alla manifattura della lana erano riservati luoghi particolari le Sgarzerie, così dette dalla destinazione della contrada a gargiare , cioè alla scardas satura delle lane. Un autore Veronese, il Biancolini, ci fa sapere come .ventimila pezze di panno annualmente si fabbricavano nel

riedificata da Cangrande in muratura verso il 1310. Le relazioni commerciali fra Venezia e Verona, durante la dominazione Scaligera, erano numerosissime, perchè oltre ad essere una stazione importante per la comunica zione con i paesi della Germania, i Veneziani vi esportavano tutti i prodotti, che poi diffondevano specialmente i panni sui mercati di Grecia e di Oriente (2) e vi importa vano gli oggetti necessari alla vita cittadina e di lusso. L’ Adige quindi serviva ottima mente e riesci va come mezzo

(3) col compito di tutelare gli interessi dei commercianti veneziani, di tenerla informata sull’andamento deli’industria e sul prezzo dei grani. Relazioni commerciali e trattati esistono anche fra Verona e Mantova, con Ferrara, con i paesi Trentini e della Germania. Moltissimi tedeschi infatti, avevano preso stabile dimora a Verona, già fin dal 1228, perchè di essi più volte si parla negli Statuti Albertini. Erano tutti dediti al commercio e avranno esercitato indubbiamente la funzione inter mediaria

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Libri
Anno:
[ca.1956]
Guida di Cavalese e di Carano, Daiano, Varena, Castello, Molina, Predaia, Stramentizzo
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Pagina 16 di 37
Autore: De Marchi, Giuseppe ; / Giuseppe De Marchi
Luogo: Rovereto
Editore: Manfrini
Descrizione fisica: 35 S.
Lingua: Italienisch
Segnatura: I 100.175
ID interno: 329331
Autorimesse e Officili®. - DELLANTONIO GIUSEPPE, Via Trento 2, tel. . Riparazione auti, distribuzione benzina, ecc. - ZANGHELLINI CARLO, Piazza 12 Martiri, tel. , Officina meccanica con tutti i servizi necessari, Distributori - MARCHETTO EGIDIO, bivio Castello, Riparazione moto - cicli - auto, revisione motori - BETTA CARLO, Via Roma, tel. 65, Vasta autorimessa, con tutti i servizi di officina, Servizio noleggio. Bagni pubblici, in Via Sorelle Sighel. palazzo municipale. Farmacia alla Madonna

con valenti pro fessori di ogni specialità, provenienti da fuori. L'ospedale di Fiemme, che sostituisce quello vecchio, fondato da Gian Giacomo Giovanelli, nel 1703, non più corrispondente alle moderne esigenze, è soprattutto opera della Comu nità Generale di Fiemme. Fu aperto nel maggio 1955. Impianti sportivi, - Campo Sportivo Comunale ad oriente della borgata, dove si disputano gare di calcio. Due campi da tennis al Parco dietro la chiesa Parrocchiale ed uno dietro il Teatro Comunale. Nel mese

di agosto si disputa un Torneo regionale di tennis. Esistono pure vicino al tennis del Teatro dei campi di bocce. Parco giochi per bambini. Sulla ombreggiata spianata della Parrocchiale. È dotato di altalene, dondoli, ecc., e si presta assai bene per il divertimento dei piccoli ospiti. Alpinismo. - lì centro offre numerose possibilità di escursioni, ascensioni, scalate nelle vicine Dolomiti, raggiungibili in breve tempo con automezzi. Per informazioni rivolgersi all'Azienda di Soggiorno o al Gruppo CAI

MURATORI, dotata di numerosi volumi di opere antiche e manoscritti - BIBLIOTECA DEI PADRI FRANCESCANI, presso il Convento, Museo di storia e preistoria nel palazzo della Magnifica Comunità Ge nerale. Vi sono ordinati relitti scoperti nei Castellieri e cimeli storici della Valle. Nello stesso palazzo vi è pure una Salleria di quadri pregevoli, di pittori italiani e stranieri. Vi sono 22 quadri dei rinomati pittori cavalesani Cri stoforo Unterbergher, Michelangelo, Francesco Sebalde, Ignazio Unterbergher

16
Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1933
Opere pubbliche : edilizia, idraulica, strade, ferrovie, porti, archeologia ; rassegna mensile illustrata "; An. 3. 1933, n. 6/7)
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Pagina 138 di 172
Descrizione fisica: S. 225 - 374, XIII - XVI : zahlr. Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Südtirol;s.Öffentliches Gebäude
Segnatura: III A-60
ID interno: 243817
abbandonato tale progetto avendo le competenti autorità dichiarato sospette tali sorgenti e, quindi, non consigliabili per l’ali mentazione della nuova Borgata. Altre ricerche, condotte sul Monte di Àvelengo, rimasero infrut tuose. Non rimaneva, quindi, che ricorrere ad un allacciamento aH’Acquedollo di Merano. Così av venne. L’Azienda Acquedotti iniziò i lavori nel settembre 1929 portandoli completamente a ter mine il 30 agosto 1930. La tubazione si allaccia direttamente all’Acque dotto di Maia, nei

pressi del serbatoio, seguendo il tracciato delle tubazioni già esistenti. A linea spezzata il tracciato si snoda attraverso l’abitato fino a sboccare in Via Roma, c, continuando lungo la stessa, fino a terminare al confine della proprietà 0. N. C. Stabilimento Montecatini. I tubi di acciaio Mannesmann, del diametro di mm. 150, 125, 100 e 80, impiegati in questo tracciato, misurano complessiva mente la lunghezza di mi. 4308,30. Lungo le strade della Borgata sono state posate le tubazioni

di distribuzione con tubi pure in acciaio nei diametri di mm. 50 e 60 e por una lunghezza di mi. 644,50. La spesa complessiva sostenuta ammontò a L. 299.000, delle quali L. 100.000 come contributo dell’Opera Nazionale Combattenti. Nuova condotta Via Leonardo da Vinci. — Come primo passo di attuazione del problema che fra non molti anni dovrà essere risolto, e cioè di con sentire la regolare sufficiente fornitura d’acqua alla zona «bassa » della città, è stata costruita una nuova condotta in acciaio Mannesmann

da mm. 250 in Via Leonardo da Vinci. Allacciata in Piazza del Duomo a quella già esistente di eguale diametro, che fa capo diretta mente al serbatoio di Monte S. Zeno, la condotta sbocca in Piazza della Rena dopo aver percorso la detta Via L. da Vinci, per una lunghezza di m. 106. Allacciamento di fabbricati alVAcquedotto co munale. — Il numero dei nuovi allacciamenti di fabbricati all’Acquedotto comunale nell’ultimo de cennio è stato di 270, segnando il numero massimo nel 1930 in cui furono, fra l’altro

, congiunti all’ac quedotto medesimo 35 nuovi fabbricati della Borgata Vittoria. I lavori eseguiti in economia importarono la spesa di L. 363.900, che è stata conteggiata a carico dei singoli utenti. Riassumendo, la spesa complessiva sino al 1932 sostenuta per la sistemazione ed il potenziamento thè laying down of a distributing System in thè town. Borgata Vittoria, which was built on tlie land reclaimed at Sinigo by thè Opera Nazionale Com battenti, had no regulär drinking water supply until 1929, tlie

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica , Economia
Anno:
(1930)
Relazione sull'andamento economico nella Provincia di Bolzano ; 1929
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Pagina 168 di 278
Autore: Bolzano <Provincia> / Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Luogo: Bolzano
Editore: Consiglio e Ufficio Provinciale dell'Economia
Descrizione fisica: 252 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Später u.d.T.: Relazione sulla struttura e sull'andamento economico della Provincia di Bolzano : dell'anno ...
Soggetto: g.Südtirol;s.Wirtschaftliche Lage g.Südtirol;s.Wirtschaft;f.Statistik
Segnatura: III 100.545/1929
ID interno: 169069
munite di servizi a gas per cuci na. Con tutto ciò il consumo del Gas a Bol zano si mantiene tutt' ora al disotto della media delle altre città italiane mentre a Me rano, rispetto all'ammontare della popolazio ne, la produzione e le vendite si adeguano al la media citata. Industria Questa industria è rappresentata, nella no stra provincia quasi esclusivamente dai gran diosi stabilimenti di Marlengo e Sinigo della Società Ammonia & Derivati (Gruppo Mon tecatini) nei quali si producono concimi azo tati

Officine del gas Il gas viene prodotto in due stabilimenti e precisamente nella Officina del Gas di Bol zano e nella Officina del Gas di Merano. Il quantitativo prodotto nel 1929 segna un aumento in tutte e due le Officine: Produzione 1928 1929 m 3 gas m 3 gas Officina di Bolzano 708.290 836.630 Officina di Merano 772.162 783.434 Totale 1.480.452 1.620.064 L'aumento della produzione e delle ri spettive vendite è sensibilmente aumentato a Bolzano in seguito alle nuove costruzioni di abitazioni

superiori al ritmo della produzione causa il vecchio sistema di tubazione che giacendo a poca profondità è continuamente danneggia to dal transito di veicoli pesanti. Pei sottoprodotti si hanno i seguenti dati del 1929: Coke Catrame Officina di Bolzano 19.723 7.347 q.li Officina di Merano 16.670 1.050 q.li Totale 36.393 8.397 q.li Il Gas di produzione meranese è molto più costoso derivando il medesimo dal pro cesso . di distillazione con un potere di 5500 calorie. L'Azienda di Merano non è munita

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Libri
Categoria:
Tecnologia, matematica, statistica
Anno:
1939
¬I¬ trasporti sull'Adige da Bronzolo a Verona e gli spedizionieri di Sacco
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Pagina 129 di 133
Autore: Canali, Guido / Guido Canali
Luogo: Gleno
Descrizione fisica: 130 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Archivio per l'Alto Adige ;34;
Soggetto: g.Etsch;s.Binnenschifffahrt;z.Geschichte 1600-1800 ; <br>g.Etsch;s.Flösserei;z.Geschichte 1600-1800
Segnatura: II 102.472
ID interno: 106813
il loro giogo, al quale non avevano modo e possibilità di sottrarsi (168). Ma i giorni della Compagnia erano ormai contati. Una prima temporanea sospensione dal godimento del privilegio, provocata, fra l’altro, dalla richiesta di nuovi aumenti, seguì tra il gennaio e il febbraio dell’anno 1806 (169). Il Magistrato Mercantile assunse diretta- mente, per mezzo di suoi deputati, la gestione delle spe dizioni di merci. Il trasporto di queste veniva effet tuato con barche delle Arti Nautiche

di Trento e di Pe- scantina. Verso il maggio dello stesso anno la Compa gnia, ricorsa ad Innsbruck, rientrò peraltro nel parziale possesso delle sue prerogative. Ma, gli ulteriori passi fatti dall’istituto di Bolzano che promosse, tra l’altro, un’a zione comune con la Camera Primaria di Commercio di (168) V. un’esposizione in data 16 dicembre 1803, in C. R., lib. 48. n. 2, dovuta al cancelliere Plattner ; v. pure un memoriale dei montanari di Nova Ponente, Nova Levante e Valdagno, in C. R., lib

. 45, n. 23. Numerosi sono i memoriali e gli esposti contro la Compagnia di Sacco dovuti al suddetto Plattner che, in qualità di attuario prima e di i cancelliere poi, fu, tra gli anni 1797-1817, alle dipendenze del Magi strato Mercantile ed alla cui opera tenace ed instancabile si dovè in gran parte la definitiva soppressione della Compagnia stessa. V., di lui, una « Geschichtliche Darstellung der für den Tyrolischen Transito- handel so schädlichen Existenz des privilegirten Saccoischen Speditions- monopois

», in C. R lib. 46, n. 2; v., inoltre, in C. R., lib. 54, n. 11. (169) Con il pretesto di nuovi aumenti reclamati dai propri zattieri e di maggior oneri a suo carico, anche per la penuria del legname che lasciava prevedere occorrenze straordinarie per il proseguimento delle spedizioni, la Compagnia aveva tentato, sul finire dell’anno precedente (1805), di carpire sensibili aumenti sul prezzo di condotta sia per Ve rona che per Trento, Rovereto e Tortole. Il Magistrato aveva ottenuto però dalle Autorità del

paese l’autorizzazione a passare a quei provve dimenti che avesse ritenuti piu necessari per la pronta prosecuzione della spedizione, interrotta dalla Compagnia, sino a tanto che questa non avesse receduto dalle sue esose pretese (C. R., lib. 46, n. 2).

19
Libri
Anno:
1912
Perché la Valle di Fiemme non ottenne ancora una ferrovia? : ricordi e speranze
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Pagina 21 di 33
Autore: Riccabona, Vittorio / di Vittorio Riccabona
Luogo: Trento
Editore: Zippel
Descrizione fisica: 31 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Fleimstalbahn;z.Geschichte ; <br>g.Fleimstal;s.Eisenbahn;z.Geschichte
Segnatura: II 278.535
ID interno: 517937
Ora una ferrovia da Egna a P re*lazzo è una ferrovia' sba= gliata, die non soddisferà mai a queste esigenze, e non presenta neppur promettente avvenire per le seguenti ragioni: 1. Il movimento locale delle persone sarà minimo: e ciò per la scarsezza della popolazione. Come io ho già dimostrato altra volta in un precedente mio lavoro, la popolazione che si trova nel raggio d’attrazione della linea Egna - Predazzo non è che di 30.000 abitanti, ed anche questi per la massima parte con centrati sul

breve tratto da Predazzo a Cavalese (13 Km.) mentre per il tratto assai maggiore da Cavalese ad Egna (33 Km.) non si trovano che bòschi e dirupi. AlFopposto sulla linea Lavis - Moena il raggio di attrazione offra 1 ' una popolazione doppia cioè 60.000 abitanti, e quello che ò più importa lite sbocca verso la città di Trento, eri in genere, nel centro più abitato di tutto il Trentino (Lavis. S. Michele. Mezo- lombardo) in collegamento colle linee di Valsugana. Valle di Non e Giudicane, laddove

la linea di Egna non si collega direttamente con nessun centro, e la stazione in arrivo è ugualmente distante » dalle città di Bolzano e Trento, ed ha tutti gli inconvenienti del trasbordo per merci e persone, cosa dannosissima per una ferrovia locale. Quanto ciò influisca sulla frequentazione e sulla rendibilità risulta dal calcolo dei viaggiatori chilometri, che cori un ooeffi- conte del 3 per ogni persona e per ambe le linee, e colla media percorrenza di 25 per la Egnese e di 30 per l’Avisiana

la parte infe riore della valle medesima e con la capitale del Trentino. In somma, la linea di Egna ha un tronco di 33 Km. senza risorsa di movimento locale delle persone, e deve vivere a spalle di un tronco di J3 Km. sul quale soltanto il movimento avrà una qualche intensità.

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Libri
Categoria:
Storia , Giurisprudenza, politica
Anno:
1975
Südtirol unter dem Faschismus.- (Schriftenreihe des Südtiroler Kulturinstitutes ; 1)
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Pagina 79 di 142
Autore: Gruber, Alfons / von Alfons Gruber
Luogo: Bozen
Editore: Verl.-Anst. Athesia
Descrizione fisica: 263 S. : Ill.. - 2., überarb. Aufl.
Lingua: Deutsch
Commenti: Literaturverz. S. 249 - 255 ; Def. S. 217 - 222!!
Soggetto: g.Südtirol ; z.Geschichte 1922-1939 ; <br />g.Südtirol ; s.Faschismus
Segnatura: II 23.391
ID interno: 93021
presto, nell'interesse reciproco della sincerità delle relazioni... La politica italiana nell'Alto Adige non può essere, nè sarà mai, un riverbero della politica estera!' Vielmehr war Tolomei der Meinung, daß eine Intensivierung der Beziehungen zwischen Österreich und Italien, Österreich zum endgültigen und aufrichtigen Verzicht auf den Kampf „für die Erhaltung des Deutschtums in Oberetsch' 18 ) bewegen sollte. Da jedoch trotz des Freundschaftsvertrages zwischen bei den Staaten in Südtirol noch immer

weitverzweigte Zellen des Widerstandes gegen die faschistische Assimilierungspolitik be stünden, „ritorna in tutti il convincimento di dover intensificare e spingere a fondo, in tutta la sua ampiezza, l'azione, per ottenere nella proprietà, nella produzione, nelle attività professionali, nelle cariche civili e nel clero, nella stampa e nell'alta coltura, in tutte le manifestazioni della vita, insomma — senza riguardi per chi non li merita — una situazione totalmente e profondamente italiana' 19 ). 1) Schober

am 6. 6. 1930 geschlossen und trat am 1. 7. 1930 in Kraft. — Vgl. I.N., 7. 6. 1930; vgl. auch AAA XXV (1930), Seite 333. 14) Vgl. D.S., 15. 9. 1930; Dolomiten, 8. 9. 1930; D.S., 1. 1. 1930; D.S., 1. 2. 1931; D .s., 15. 2. 1931; vgl. auch AAA XXV (1930), S. 835. 15) Vgl. I.N., 16. 10. 1930. 16) Vgl. I.K., 7. 6. 1930, und D.S., 15. 6. 1930. 17) AAA XXV (1930), S. 843; vgl. dazu auch: „Provincia di Bolzano' vom 28. 9. 1930. Ubers.: „Diese Illusion muß im gegenseitigen Interesse der Aufrichtigkeit

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