448 risultati
Ordina per:
Rilevanza
Rilevanza
Anno di pubblicazione ascendente
Anno di pubblicazione discendente
Titolo A - Z
Titolo Z - A
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_76_object_3883763.png
Pagina 76 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
Vescovo Francesco Felice degli Alberti (1758—1762), contenenti copie di documenti e di altri importanti atti. Benedetto Bonelli : „Monumenta ecclesiaetridentinae. ' Trento 1760-1765. Francesco Bartoli, Socio d'onore dell'Accademia Clementina di Bologna: „Le Pitture, Sculture ed Architetture della città di Trento e di altri luoghi' 1780. (Il manoscritto si conserva nella Biblioteca di Trento.) Diari del Conte Graziadei e del Pietrapiana, 1796—1824. Sigismondo Manci: „Annali di Trento fino al 1824

in italiano della precedente con note ed aggiunte 1898. Luisa Anzoletti: Breve disertazione su qualche parte del Castello con tenuta in un opuscolo pubblicato in Trento Y 11 ottobre 1896. Dr. Giovanni Schmölzer, i. r. Professore ginnasiale: „Die Fresken des Castello del Buon Consiglio in Trient und seine Meister'. Innsbruck 1901. (In quest' opuscolo e ancora prima in qualche sua comunicazione Io Schmölzer attribuiva a se la scoperta dei dodici busti dipinti da Dosso Dossi, che una volta come abbiamo già

storico Innsbruck, 1902. Sac. Vicenzo Casagrande: „Arazzi fiamminghi dei Principi Vescovi di Trento.' Trento 1903. Nostra Conferenza tenuta a Roma nel Congresso di Scienze Storiche, che ebbe luogo dai 2 fino ai 9 Aprile 1903. Dr. Gino Fogolari, Direttore del Museo di Cividale: Descrizione degli affreschi della Torre d'Aquila, a luì mostrati da me quale direttore dei lavori di ristauro. „Rivista Tridentum', 1905. ['I*, ^ 'r=T3^-^T| la : ,»<. ài/]® .W'jf Fi<r. 66. ANHANG. Alle Ausführungen

principio sino all'anno 1518.' „Miscelanee', gesammelt vom Fürst Bischof Franz Felix degli Alberti (1758—1762), enthaltend Kopien von Dokumenten und anderen wichtigen Akten. Benedetto Bonelli: „Monumenta ecclesiae tridentinae'. Trento 1760-1765. Francesco Bartoli, Ehrenmitglied der „Accademia Clementina' von Bologna: „Le Pitture, Sculture ed Architetture della città di Trento e di altri luoghi' 1780. (Das Manuskript ist in der städtischen Bibliothek in Trient aufbewahrt.) „Diari' des Grafen Graziadei

NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — APPENDICE. Tutte le esposizioni di questa mia opera sono fondate in prima linea sulla relazione che unitamente al progetto di ristauro presentai d. d. Trieste, 30 Ottobre 1896, all' i. r. Ministero pel Culto ed Istruzione. In essa indicai ì Luoghi principali in cui si trovano tutt'ora oggetti apparte nenti al Castello e che devono rimettersi al loro posto durante i ristauri. Inoltre nell'Archivio dell'i, r. Luogotenenza di Innsbruck

1
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_54_object_3883716.png
Pagina 54 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
a Trento a dipingere nel nostro Castello. — Simone Martini ebbe in Avignone speciale incarico di eseguire il ritratto del grande poeta Petrarca, che soggior nava alla Corte dei Papi. E certo che a Trento almeno non molto più tardi e non molto prima dell'esecuzione dei nostri quadri dei mesi, hanno lavorato pittori italiani, come appare dall'affresco sulla parete interna della facciata principale del Duomo, rappresentante una chiesa con campanile e in mezzo S.Vi gilio tra quattro Angeli, il quale

affresco rammenta, spe cialmente nelle parti architettoniche, l'affresco nell'Ora torio di S. Giorgio in Padova di Altichiero e Avanzo (pittore Veronese del secolo XIV), che rappresenta il fune rale di S. Lucia. Anche gli affreschi della vita di S. Giuliano, sulla parete interna settentrionale del Duomo di Trento, sono certo stati dipinti da pittori italiani. 1 paesaggi sono però dipinti in modo primitivo. Il vestiario delle figure di questi quadri presenta costumi che si riscontrano ancora prima del

stato tedesco, ma si deve attribuire a qualche personaggio del Castello, il quale indicò all'artista le iscrizioni da eseguirsi. Presso la Corte vescovile in Trento vi erano nel medio evo sempre personaggi tedeschi, come pure i Vescovi al tempo dei nostri quadri erano in maggior parte tedeschi. Anche negli inventari tedeschi del Castello nel secolo XV vediamo adoperato ancora il w ew per u. Al contrario l'omissione della lettera „s' in „Geminis' nel quadro di maggioèda den päpstlichen Hof

NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — da Roma, dove dipingeva nella Basilica di S. Pietro, alla corte dei Papi in Avignone nel 1336, da dove ritornò poi a Siena e a Firenze) e Riconi d'Arezzo, inoltre i pittori Matteo di Giovanni e Pietro da Viterbo, dei tre ultimi è dimo strato che negli anni 1343 e 1344, ma certo anche prima dipinsero in Avignone insieme a pittori francesi, cosi si può ben ritenere che pittori italiani, che furono prima in Francia, siano venuti anche

1300. Simili costumi appariscono anche in certe figure degli af freschi eseguiti nel 1332 in S. Maria in Porto Fuori in Ra venna, così pure negli affreschi di Simone Martini, affre schi che rappresentano la Vita della Vergine e che si trovano in S. Lorenzo in Napoli, come pure in qualche figura degli affreschi del palazzo dei Papi in Avignone. Nel Castello di Avio (edificato nel secolo XÌII), che an cora avanti pochi decenni apparteneva ai Conti di Castel- barco, vi sono affreschi che dovrebbero

2
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_42_object_3883689.png
Pagina 42 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
j iu in uasso sopra un largo nastro, con abbreviature ab biamo questa iscrizione: HIERONYMUS DA TRENTO TUNC TRIDENTI PORTAE HUIUS AEDIFICATOR. Siccome l'iscrizione dice che Girolamo da Trento è l'edifi catore della porta, cosa che non possiamo ammettere, perchè egli dovrebbe essere autore solo del quadro soprastante, è lecito supporre,che, contemporaneamente alla pittura fatta da questo Girolamo, sia stata cambiata o ristaurata la parte esterna della porta. La porta infatti, com'è oggidì

orientazione. Il quadro dipinto da Girolamo da Trento rappresenta certamente S.Vi gilio, primo Vescovo, Patrono della Città e della Diocesi di Trento, e S.Giorgio, Patrono del Principe Ve scovo di allora, Giorgio III de Neidek. Nel centro del quadro, sotto la mitra, è dipinto infatti lo stemma di questo Principe Vescovo: da una parte l'Aquila del Principato, dall'altra tre conchiglie. Le ornamentazioni di pinte intorno alle conchiglie furono aggiunte arbitrariamente dall'artista. A destra di chi esce

, è sormontata da un arco a mezzo cerchio; antica mente poteva avere un'altra forma, come si può tutt'ora constatare nella Porta di S. Margherita. Potremmo anche ammettere che qualcuno abbia aggiunta più tardi l'iscrizione, che del resto non appartiene al quadro principale, nella persuasione, che Gi rolamo da Trento avesse costruita la porta. II campo coi tre scudi, dise gnato nel mezzo dell'iscrizione, rap presentalo stemma usato dagli artisti. L'iscrizione: PORTA AQUILEIA, sopra l'arco inferiore, serve per

, sulla parete sotto la volta della torre, si presenta, su d'un pezzo di malta applicata più tardi, lo stemma di Bernardo Clesio, in cui si alternano l'Aquila e il Leone; più in basso abbiamo le imprese e da ultimo lo stemma antico in pic colo, coi due Leoni dei Cles, nel quale ! ! però i Leoni eccezionalmente sono posti uno verso l'altro. Ai lati dello stemma principale si trovano due altri piccoli stemmi. Quello a destra dovrebbe appartenere ai nobili Ca- F valieri di Castelalto, benché le fasce

am Ende des XV. und Anfang des XVI. Jahrhunderts ge arbeitet und nannte sich Girolamo da Trento. Die Abkürzung G. E.T., die man oben liest, bedeutet: GE- ORGIUS EPISCOPUS TRIDEN- TINUS. Unter diesem Fürstbischof wurde das Fresko gemalt. Weiter unten auf einem breiten Bande haben wir in Abkürzungen folgende In schrift: HIERONYMUS DATREN- TO TUNC TRIDENTI PORTAE HUIUS AEDIFICATOR. Nachdem aber diese Inschrift bedeutet, dass Girolamo daTrento der Erbauer des Tores sei, was nicht zugegeben wer

3
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_57_object_3883722.png
Pagina 57 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
monumento del Vescovo Alberto di Ortenburg (*j* 1390) nella cripta del Duomo di Trento comparisce il corpo dell'aquila ancora contornato dalle fiamme. Nel 1407 l'aquila fu assunta quale stemma della città di Trento allorché i Trentini si solle varono contro il Principe Vescovo Giorgio di Liechtenstein (1390—1419); ed invero l'aquila apparisce nel sigillo della città diTrento dell407, tuttavia le fiamme erano scomparse. Lo stemma originale di Alram era dipinto all' interno della finestra verso la città

NATALE TOMMAS] - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — gambo di trifoglio in forma di fascia su ambe le ali pari mente di oro. Le fiamme si alzavano dallo sfondo dello scudo. (Cronaca Trentina 1518.) Il giorno 9 agosto 1339 Giovanni Re di Boemia conferì questo stemma pel Prin cipato e per la chiesa di Trento al Vescovo Alram, che nel 1340 fece coniare una moneta coli'impronta dell'aquila e fece suo questo stemma. I Vescovi successivi unirono all'aquila il loro stemma di famiglia. Sul

, nello spazio tra il foro della finestra e l'arco a sesto acuto. Più tardi venne ridipinto e sembra anche coi due leoni bianco e rosso di Bernardo Clesio, inoltre con decorazioni, che esistono ancora, sor montate da un leone. L'aquila sola però non completa e con piccoli resti di contorno d'oro e che sembra ritoccata si trova dipinta sotto l'arco della stessa finestra, mentre nelle spallette vi sono ornamentazioni a chiaro oscuro. Sulla parete attorno alla finestra corre un fregio ornato similmente

4
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_36_object_3883676.png
Pagina 36 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMAS] — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - sei cassettoni nella lunghezza e tre nella larghezza della sala. Ora la sola parete postica è libera per una tale de corazione, giacché quella davanti, verso la facciata princi pale, ha sei finestre e su quella d'entrata era dipinto uno stemma assai grande in mezzo a S. Girolamo e S. Ambro gio, sopra uno sfondo di tinte sfarzose paonazze. La pa rete verso mattina doveva avere la finestra murata, perchè sulla stessa era dipinto un grande

quadro rappresentante la Vergine in trono col Bambino, S.Vigilio e Bernardo Clesio inginocchiati e circondati da angeli con trombe. Ai lati del quadro si trovavano alcuni Padri della Chiesa latina: S. Agostino, S. Gregorio, S. Ambrogio e S. Giro lamo. I sei busti mancanti potrebbero dunque esser stati dipinti ugualmente su legno come gli altri ed incastonati nel fregio, ovvero dipinti sul muro. L'esistenza di pitture fu già constatata; ora le pareti sono imbiancate. Allorché si eseguiranno i ristauri

, si vedrà, se i quadri in generale siano ancor conservati. Essi sareb bero opere preziose del pennello di Dosso Dossi, e meri tano certo di essere ristaurarti e conservati. Alle altre parti delle pareti basterebbe dare la tinta. E necessario rifare il pavimento secondo la pianta (Tav. III). Dodici dei suddetti busti si trovano oggidì nella sala del Ginnasio di Stato (sezione italiana) in Trento. Io venni a conoscere per il primo l'esistenza di questi quadri e l'an nunziai nella relazione datata

nel locale N. 154 e passare alla scala segreta a chiocciola (N.155), che serviva di comunicazione colle Sale Rotonde del primo e secondo piano. Sala Rotonda. La Sala Rotonda (N. 156) era riservata all'uso privato del Cardinale Clesio. Nella stessa per un certo spazio di tempo furono appesi i famosi arazzi dei quali parlammo altrove. Il suo soffitto, quantunque di forma rotonda, ha 20 cassettoni profondi ad angolo, dei quali otto sono quadri lunghi, gli altri seguono da un lato la linea della

pareti. Le modanature architettoniche e le decorazioni pitto riche sono di ricca composizione. Nel fregio della cornice erano dipinti i 58 stemmi dei Vassalli Vescovili, che accom pagnarono Bernardo Clesio a Bologna all'incoronazione di Carlo V, in occasione della quale egli ottenne il Cardi nalato. Presso la parete postica della sala era collocato un famoso camino di marmo, scomparso da lungo tempo. Tutt'intorno stavano tappeti di cuoio, con impresse orna mentazioni d'argento e colonne dorate, come

5
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_40_object_3883685.png
Pagina 40 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - ture del Castello Estense in Ferrara, ora Consiglio della Provincia, e furono dipinti da Dosso Dossi e dalla Scuola Dossesca. Coi frammenti esistenti si potrebbero rimettere nello stato originale almeno il soffitto e il fregio; in ogni caso si deve raccomandare caldamente l'acquisto dei fram menti e la loro conservazione per il ristauro del Castello. Ed ora dopo aver constatata l'esistenza di nuove impor tanti pitture di Dosso Dossi

, finora non conosciute, da cui viene accresciuta di molto la fama artistica del grande Maestro, credo mio dovere di proporre alla città di Trento che s'accordi con Ferrara per l'erezione d'un monumento in Trento che corrisponda ai meriti dell' illustre patriota. Sala degli Scarlatti. Questa sala (N.159) ha il soffitto di legno a cassettoni profondi, ed è costruita simile alla Sala Grande e alla Ro tonda. 11 colorito e le decorazioni esistono ancora, ma d'una sola metà, cioè di sei cassettoni; il resto

tappeti anche semplici, secondo la futura destinazione della sala. Il pavimento è da rifarsi conforme al disegno (Tav. III). Dietro la sala si trovano il locale N.160 e la scala a chiocciola N. 161, che metteva nel sottostante Oratorio e nel Gabinetto N. 162. La sala, come il resto, venne dipinta dal Dossi. Da questa sala si passa da una parte sulla Galleria (N.163) che congiunge il Palazzo del rinascimento col Castello vecchio ed è spoglia dei quadri nei cassettoni del soffitto. Dall'altra parte

6
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_43_object_3883692.png
Pagina 43 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
in parentela; inoltre Francesco di Castelalto era Luogo tenente del Principe Vescovo Bernardo Clesio, il quale, quando nel 1525 si ritirò a Riva per la sollevazione dei rustici, affidò in modo speciale la difesa di Trento e del suo territorio al suddetto Luogotenente. Nel mezzo della facciata principale verso la città esisteva un affresco colla meridiana, che ora è quasi totalmente scomparso. Soltanto la parte superiore della torre appar tiene a Bernardo Clesio. Un largo fregio con finestre

in testate, decorato da stemmi ed imprese, una grande guscia e un tetto a poca scadenza formano l'estremità della torre. Si entra nella torre da una porta del secondo piano, che si apre nel corridoio posto sulle mura. Sopra questa porta è scolpito in pietra lo stemma del Cardinale Clesio. Dal locale segnato nella Tav. III col N. 56 si discende al primo e si ascende al terzo piano. Essendo provvisoriamente chiusa la porta della Torricella che mette nel corridoio sulle mura, si può entrare nella Torre

d'Aquila dal Gioco del Pallone per mezzo di una semplice scala di legno, e fu aperta una porta nel locale del primo piano della torre. La Torre d'Aquila ha quindi tre locali sovrapposti. Le stanze del primo e se condo piano misurano 7,85 X 6,10 m e quelle del terzo 7,85 X 6,21 m. Da questi locali era formato già in tempi antichi un appartemento signorile separato, dove talvolta si ritirava lo stesso Prin cipe Vescovo per godere la vista della città e dei dintorni, ed esaminare il movimento di quella

parte importante della città. Talvolta vi abitavano forse anche gli ospiti. E noto che più tardi questi locali furono riservati alle don zelle degli ospiti : sappiamo dal Mattioli che sotto Bernardo Clesio la Torre d'Aquila era „parata per ricever le donzelle della magna regina'. Difatti si usava assegnare agii ospiti locali ben decorati e addobbati. Nel locale del primo piano (Tav. III, N. 35) si apre nel mezzo una boccaporta che permette di controllare i passanti per la Port'Aquila. Da una parte

del locale sporge il cesso altrove menzionato, e si nota una porta murata, che metteva sulle mura della città. Nella parte verso il Castello rimangono gli avanzi di un ca mino. Nelle parti superiori delle pareti interne si vedono dipinte più volte le imprese del Cardinale Clesio. Il soffitto è di legno con policromia, ornato da rosette di legno sulle incrociature dei cassettoni. Si giunge al secondo piano mediante la scala a chioc ciola di legno, formata da scalini lavorati, ognuno d'un sol pezzo

7
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_37_object_3883678.png
Pagina 37 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
, palme ed emblemi del Cardinale. Altri giocano con leoni bianchi e rossi, altri portano nastri colle parole d'oro „Bernardo Cardinal di Trento'. In congiunzione col fregio della parete laterale, dirimpetto alla porta principale d'entrata, si vede ancora l'arma colla corona del Cardinale Clesio, sotto la quale pendeva il baldacchino che proteggeva il trono e la grande tavola. Il camino di marmo bianco (pietra di Trento) situato nel mezzo della parete postica, che com parisce nello spaccato

NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — tavola rotonda coperta di broccato. Alia parete erano appesi quadri di valore. Questa sala ha bisogno di essere ristaurata: le pareti e le ornamentazioni devono venir liberate dall'incrosta zione di calce e colorite, lasciando bianchi gli stucchi. Il soffitto deve venir pulito e ristaurato, applicando le ro sette dorate di legno, che mancano, sulle incrociature dei cassettoni. Il camino, che manca, va rifatto, almeno con forma semplice

, per mantenere il carattere generale della sala. Il pavimento, che era di lastre di pietra bianca e rossa, dev'essere rimesso. Sala Grande. Dalla porta sopra nominata della scala principale si do mina la Grande Sala del Castello (N. 157), che servì per le piccole adunanze del Concilio. Era l'aula principale del Palazzo, dove si raccoglievano gli ospiti illustri e si tene vano le grandi feste. Il soffitto è di legno a cassettoni profondi come tutti quelli del secondo piano (Tav.VIII). J ventiquattro

8
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_23_object_3883648.png
Pagina 23 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
Ca- ravaglia portante la data 1551, conservato ora nel Muni cipio di Trento, nè quelli del palazzo Ridolfi-Lisca di Vero na, che rappresentano la calvacata in Bologna di Cle mente VII e Carlo V dell' anno 1531 e sono il capolavoro dell'artista, stanno in relazione colle pitture della Sala Rotonda. Non si deve finalmente confondere col Brusasorzi quel Domenigo Rizo che appare negli atti di fabbrica (qualcuno vuole che Brusasorzi sia un soprannome e che l'artista si chiami del Riccio). Il nome Domenigo Rizo

NATALE T0MMAS1 - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - Siccome la Sala Rotonda serviva come stanza da letto per il Clesio e per i successori, l'addobbo consisteva in un letto con colonnette decorate con oro e argento, che so stenevano il baldacchino portante tende di broccato con ricami e frange d'oro. Sulla parete pendeva solo un quadro, l'Annunciazione, fatto di smalto e d'argento. Una sedia di metallo stava vicino al letto. I restauri di questa sala consistono nell'assicurare certe parti

si cre dono ispirati o fatti da Tiziano Vecellio, che venne a Trento nel 1548. Probabilmente il Tiziano si fermò aTrento quando per invito dell'Imperatore si portò in Augusta per fare i ritratti dei principali personaggi del grande Parlamento colà riunito. Due anni più tardi rifece questo viaggio per completare la serie dei quadri. E noto che altri quadri del Castello, dipinti ad olio, sono opera di lui p. e. il ritratto del Cardinale Cristoforo Madruzzo. Negli ultimi anni le pitture di questa sala

vennero invece attribuite a Domenico Brusasorzi, che lasciò precisamente aTrento dei lavori, in cui si vorrebbero riconoscere gli stessi pregi artistici che presenta la Sala Rotonda. Dobbiamo anzitutto osservare che le pitture vennero eseguite durante la fabbrica e che nel 1539 esse furono descritte dal ben conosciuto Mattioli. II Brusasorzi è nato appena nel 1516 e morì nel 1567 in Verona. Inoltre le pitture della Sala Rotonda non sono del tipo che si vorrebbe; infatti nè l'affresco di casa

9
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328719/328719_276_object_4615688.png
Pagina 276 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
194 REPERTORIO TOPONOMASTICO TEDESCO - ITALIANO Gschwel - Casabella. Gsieser Tal - Y. di Casies. Gsieser Tòri - Forcella di Cas'es. Gschnitzer Tribulaun - Tribulàun di dentro. Gurgl Bis jock - Forcella Gelata. Gürtlivand - Croda della Cintola. H Haider See - Lago della Mutta. Halsferner - Vedretta del Colle. Halsjoch - Passo del Colle. Hasental - V. delle Lepri. Häuller Kogl ~ M. del Cùmulo. Hangender Femer - Vedretta Pen dente. Heilbronner Hütte - Rifugio al Giogo Tasca « Verona ». Heiliger

Geist - S. Spirito. Heiliggeist Jöchl (Feldjöchl ) - For cella di Campo. Heimioald Jöchl - Giogo del Bosco. Hellböden - M. Chiaro. Hempe Spitze - Pausa di M. Gruppo. Hintere Hintereis Spitze - Punta della Cresta Bianca. Hintereis Ferner - La Vedretta. Hinter Eis jock - Passo della Ve dretta. Hintere Schwärze - Cime Nere. Hintere Umbal Tori - Bocchetta del Vento di dentro. Hinterkirch - S. Maddalena. Hochalpenhäusl - Casa dell'Alpetta. Hoch Ferner - Vedretta Alta. Hochferner - Gran Vedretta

. Hochfirst - M. Principe. Hoch Gall (Risser) - Coll*Alto. Hochgang - Valico di Mara. Hochgang Hans - Rifugio Casa del Vàlico. Hochgewand - Parete Alta. Hochgrindl - Incisa Alta. Hochhorn - Corno Alto. Hochkreutz Spitze - M. Altacroce. Bocksäge Scharte - Forcella della Sega. Hochsteller - M. Lavizza. Hoch Wieden - San Vito. Hochwild spitze (Hohe Wilde) - L'Altissima. Höfen - Corti. Hohenbichl - Collalfco. Hoher Zahn - Dente Alto. Hoher Weisszint - Alta Punta Bianca. Hoke Stellen - Luoghi Alti. Hohe Wand

- Croda Alta. Hoke Wand Spitze - Croda Alta. Hohe Warte - Guardia Alta. Hohe Weisse - Cima Bianca Grande Hohe Wildejoch - Bocchetta del l'Altissima. HöUerhütte (Karlsbader Hütte) - Rifugio di Màzia. Höller scharte - Forcella dell'Antro. Huber Alpe - Alpe di Sopra. Haber Alpe - Malga dei Masi. Hundsback - Rio del Cane. Hundskehle - Gola del Cane. Hütte La Capanna. I Illmach - Olmeto. Im Gingl Quàira delle Céngie. Im Hinter Eis - Punta della Ve dretta. Im Putz - La Pozza. Imst Alpe - Malga Amista

. Imstjoch - Giogo d'Amistà. In der Wiegen - Le Cune. In der Wöhr - Alla Difesa. Infangl - Alla Preda. Innere Matscher Alpe - Malga Màzia di Dentro. Innere Quell Spitze - Cima della Sorgente di Dentro. Innere Rötalpe - Malga Rossa di Dentro. Innere Solum Kopf - Punta della Saldura di Dentro. Innere Schaf berg alpe - Alpe del M. Pècora di Dentro. Innerhitt - Capanne di Dentro. Issing - Issengo. J Jaufental - V. di Giovo. Joch in der Enge - La Stretta. K Kaindl Tunnel - La Galleria. Kalm Bach - Rio della

10
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328719/328719_281_object_4615693.png
Pagina 281 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
REPERTORIO TOPONOMASTICO TEDESCO - ITALIANO 199 Stettinerhiitte - Rif. dell'Altissima « Petrarca ». Stieberfall - Cascata. Stier Alpe - Alpe del Toro. Stuben Ferner - Vedretta della Stua. Stuben Joch - Bocchetta della Stua. Tablander ÌMcken - Laghetti Tablà. Taisten - Tésido. Tascheljòcìd - Giogo Tasca. Taschel Seen - Laghi Tasca. Tauern Kopf - Testa dei Tàuri. Tauernkreuz - Passo dei Tàuri. Telfesweissen - Cime Bianche di Télves. TeplitzerMitte - Rifugio della Ve dretta Pendente. Terenten

- Terento. Terenten Back - Rio di Terento. Teufelseck - Cresta del Diàvolo. Texel - Picco di Tessa. Thanei - Fontanei. Tiefrasten See - Lago della Pàusa. Timmel - M. Tumulo. Timmels Alpe - Alpe del Tumulo. Timmels Bach - Rio del Tumulo. Timmels Tal - V. del Rombo. Tteen TCisa Tisenberg Hütte - Malga di M. Tisa. Tisen Tal - V. di Tisa. Tobelbrücke - Ponte del Tovo. Toblach - Dobbiaco. Toblacher Pfannhorn - Corno Fana di Dobbiaco. Töl Graben - Tovo di Tel. Trenker Kogel - Cima Snella. Tribulàunhutte

~ Rio di Vàlles. Valser Bad - Bagni di Vàlles. Valser Tal - V. di Vàlles. Valtmar Bach - Rio Valmàr. Yaltschnall Alpe - Malga di Val- canale. Varmazon Bach - Rio di Valmez- zana. Vellau - Velloi. Vernagel Wand - La Vernaga. Verseli Alpe - Alpe dì Vallesella. Verseli Bach - Rio Vallesella. Vinne Bach - Rio Vena. Vintschgau - V. Venosta. Vordere Umbal Tòri - Bocchetta del Vento di fuori. Vorder Käser - Casera di Fuori. W W agner schneid - Cresta del Lago. Wahlen - Valle. Waldner See - Lago della Selva

. Waldwies - Pradibosco. Wanger Alpe - Malga Vanga. Wasserfall Alpe - Malga della Ca scata. Wasserkopf - Cima dell'Acqua. Weinberg - Mongaelfo. Weissenbach - Riobianeo. Weissenbach - Rio Bianco. Weissenbachtal - V. di Rio Bianco. Weisser Knott - Nodo Bianco. Weisskaar - Qudirà Bianca. Weisskugel ~ Palla Bianca. Weisskugel hätte - Rif. della Palla Bianca.

11
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_10_object_3883620.png
Pagina 10 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — il locale N. 7. Nella parete a destra dell'entrata vi era una specie di galleria, la quale metteva nel locale N. 8 che ser viva da oratorio ; questo appare nella pianta del pianoterra (Tav. 1) e nello spaccato longitudinale (Tav. IX). Gli altri locali del pianterreno erano destinati agli usi domestici. La cucina si trovava nel primo piano (N. 27), dove esiste tutt'ora la cisterna per il deposito dell'acqua fornita nel mezzo di una pozzetta

a sifone e di una boccaporta per la pulitura. Nel primo piano si trovavano stanze d'abitazione e locali per gli uffici, cosi nel secondo, terzo e quarto piano. Vi erano pure i locali per i Prelati e Dignitari della Corte dei Principi Vescovi. Nella grande sala al terzo piano venivano tenute le grandi feste e accettati i Re e gli alti Personaggi. Nella parte a nord ovest, dietro la Torre esiste nel I, 11 e 111 piano un locale, presso il quale una costruzione a mo' di torre (segnata nella Tav. I col

i piccoli nella parte postica, che servivano soltanto per singole persone. Le slanciate forme anchitettoniche danno al Castello vecchio un aspetto piacente e il carattere d'una maestosa compostezza, resa completa dalla perfetta esecuzione dei singoli particolari, per esempio delle scale, delle colonne, dei capitelli, degli archi, delle cornici, dei contorni nelle porte e finestre, che sono tutti lavorati in pietra rossa e bianca di Trento. La decorazione deilocali consisteva generalmente in qua dri

. 13. Dalla pianta del pianoterra (Tav. I) si conosce che il Castello vecchio venne fabbricato attiguo alle mura della città, e che gli altri tre muri di riq uadro hanno press' a poco la medesima grossezza delle mura. Quindi probabilmente essi formavano un'opera di fortificazione, appunto come le mura della città, e dovrebbero rappresentare un lavoro a quelle contemporaneo. La Torre Romana s'innalza a wahrscheinlich im Parterre links beim Eingang des Hof raumes, wo noch immer das Lokal N. 7 vorhanden

12
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_50_object_3883708.png
Pagina 50 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - la dama lega un anello. La gentildonna ha vesti bianche e porta sul capo una ghirlanda. Questa coppia ha della somiglianza colla prima coppia del mese di giugno. A si nistra, nella viva roccia, è dipinta una cascata. Un ponte di tavole conduce ad un portone arcuato, che si apre nelle mura da cui è circondato un castelletto, tutto coperto di rosso (tegole) con finestre di stile gotico e balcone. Sul tetto si vedono un nido e tre cicogne

, le quali erano gradite giacché si aveva l'opinione, che il loro nido protegesse la casa contro il fulmine e pericolo d'incendio; del resto la cicogna potrebbe avere anche un altro significato corrispondente alle nostre rappresentazioni. Verso il mezzo del quadro si vede un ammaestratore di falchetti. Da sinistra si avvicina un altro ammaestratore, che sta per passare un piccolo ponte. Nel centro della scena è dipinto un laghetto, dove tre persone stanno pescando sopra un battello. Nella parte superiore

si distende un prato fiorito nel quale sette contadini, tutti in abito bianco, sono occupati nella falcia tura. A sinistra sorgono due case rurali, coperte di paglia, davanti alle quali un contadino sta battendo la falce. L'edi ficio a destra, sopra l'arco della finestra, ha torri e mura con finimento orizzontale e, verso l'interno, si scorge la piramide di un campaniletto. Questo edificio formava cer tamente l'entrata al castello superiore, del quale non re stano che le rovine. Al di là del prato sono

dipinte delle rocce brulle. Augustus. Sol in Virgine (Fig. 53). Il quadro occupa l'altra metà della parete a destra del quadro precedente. Nella parte inferiore, che è divisa da quella di mezzo con un leggero steccato di legno, ci si presentano tre fi gure: un signore vestito di broccato e due gentildonne; di queste la prima indossa un abito di broccato nero con fodera rossa chiara, l'altra veste sfarzosamente di bianco. Anche qui troviamo che il signore e una dama hanno una certa somiglianza colla

prima coppia del quadro di giugno. Queste tre persone si divertono coll'ammaestramento del falco. A destra si apre un portale che conduce in un edi ficio ideato al di là della colonna divisoria. rotem Wams, halb kniend mit einem Falken in der Hand vor einer Dame, welche dem Falken einen Ring anbindet. Die Edeldame hat weisse Kleider und trägt einen Kranz am Kopfe. Dieses Paar hat eine gewisse Aehnlichkeit mit dem ersten Paare des Monates Juni. Links ist ein Wasserfall am Felsen gemalt

13
Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1905
Alla vetta d'Italia : prima ascensione della vetta più settentrionale della grande catena alpina spartiacque ; (cima nord del Monte Lana, o Glockenkaar K. della carta militare austriaca) ; (m. 2194)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/VDI/VDI_31_object_3974651.png
Pagina 31 di 48
Autore: Tolomei, Ettore / Ettore Tolomei
Luogo: Torino
Editore: Candeletti
Descrizione fisica: 46 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: p.Tolomei, Ettore ; g.Klockerkarkopf ; f.Erlebnisbericht
Segnatura: 1174
ID interno: 184507
no minate Tattrisane t . Cfr, Taurinorum (Torino), e Tannino, Taurasi, Taurisano, Montauro, ecc 2) Toponomastica. — Monte Lana, in vecchie carte della provincia : Lana Wand. — Waurl, pareana {Schneller Nf. p. 187), parete. — Lana, Jan e loti fre quenti in nomi locali dell'Alto Adige, di paesi presso un declivio di ghiaie, latrina, dal lat. lahina Schneller). Le valanghe, nella Valle Aurina, chiamate lane |Baiiner p. 26). lanstriche , le traccio delie valanghe. Laneralpe una delle malghe fra la Casère

e la For cella, Lambach casale di Pusteria all'ingresso della Valle di Bures. Lambach o Lawi- nenhach in Val del Reno, Lawinenthal ivi; LanebachgpUg una delle cime di Monte Fumo, Cima Lan in Primiero, [Lana, grosso villaggio in Val d'Adige, deriva da Leoniannm; il nome indica che fu un praedium, un fondo rurale romano ; Egger, Gesch. Tir. I. 36], Glocken ka ari eenkafel. Kofeì = cima, in altre carte Kopf (= testa). Appellativo di monte (frane. Tòte). Kees. Nella Valle Aurina quest'antico appellativo

, Carasca, Corona, Careri, Carini, Carnnia, ecc.) — Karspitze presso il Plan de Coronen. Glocken = campana. \Glocl-enkaarkeeskofel sarebbe Punta O Testa della vedretta del quadro della campana \!)] — Glockenhaar: Quadro delta Campana — (E COSÌ Steinkaar, Quadrarli

14
Libri
Categoria:
Geografia, guide , Sport, gioco
Anno:
1929
Alpi pusteresi, aurine, breonie, passirie e venoste.- (Da rifugio a rifugio ; 1)
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/328719/328719_280_object_4615692.png
Pagina 280 di 287
Autore: Club Alpino Italiano
Luogo: Milano
Editore: Arti grafiche E. Calamandrei
Descrizione fisica: 200 S. : Ill., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Zillertaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Stubaier Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Ötztaler Alpen;s.Schutzhütte;f.Führer<br>g.Rieserfernergruppe;s.Schutzhütte;f.Führer
Segnatura: I 87.740/1
ID interno: 328719
1Ö3 REPERTORIO TOPONOMASTICO TEDESCO - ITALIANO Sandes Joch - Passo di Sànes. Sandfeld Ferner - Vedretta del Campo di Sàbbia. Sandjóchl - Forcella della Rena. Sankt Jakob (in Pfitsch) - S. Gia como (di Vizze). Sankt Johann in Ahm - S. Giovanni. Sankt Magdalena in Gsies - S. Mad dalena in Casies. Sankt Martin - S. Martino di. M. Nevoso. Sankt Martin - San Martino di Passiria. Sankt Martin in Gsies - S. Martino in Casies. Sankt Peter - S. Pietro. Sankt Sigmund - S. Sigismondo. Sankt Valentin

auf der Haide - S. Valentino alla Mutta. Sattelnock - Cima Sella. Schaf Alpe - Alpe delle Pecore. Schaf Berg - M. delle Pècore. Schartl - Forcella. Scheiben - La Costa. Scheiber Kogl - Cima Rocciosa. Schlanders - Silandro. Schlandrauner Bach - Rio di Silan dro. Schlegeisen Scharte - Forcella delle Vedrette. Schleis - Clusio. Schliff er See - Lago Quieto. Schlinig - Slingia. Schlinig Pass - Passo di Slingia. Schliniger Tal - V. di Slingia. Schladerns - Sluderno. Schlüssel Joch - Col della Chiave. Schmansner

Alpe - Alpe Semanza. Schnals - Senàles. Schnaìser Bach - Rio di Senàles. Schnalser Tal - V. di Senàles. Schneeberg Scharte - Forcella di M. Nevoso. Schneebigernock (Rutnerhorn ) - M. Nevoso. Schneebigernock Kees - Vedretta di M. Nevoso. Schnee Sp. - M. della Neve. Schneetalscharte - Forcella del Tri- bulàun. Schupferhof - Masi di Malandrò. Schönau - Bel prato. Schütthaischneide. - Cresta di V. delle Frane. Schwarzen Bach - Rio Nero. Schioarzenstein - Sasso Nero. Schivarzensteinhütte - Rifugio del

Sasso Nero « Vittorio Veneto ». Schwarze Scharte - Bocchetta Nera. Schwarze Wand - Croda Nera. Schwarz8ee Spitze - Cima del Lago Nero. Schwarzspitz Ferner - Vedretta Nera. Schwarzu'and - Croda Nera. Schwarzwand Ferner - Vedretta della Croda Nera. Schwarzwandscharte - Forcella della Croda Nera di Malavalle. Schwarzwand Spitze - Croda Nera di Malavalle. Schwemser Joch - Forcella di Palla Bianca. Schic emser Spitze - Punta d'Obe- réttes. Seeber (Säger) - Maso Lago. Seeber Alpe - Alpe del Lago. Seeber

. Steinschlag Ferner - Vedretta delle Frane. Steinwand - Croda di M. Capra. Sterzing - Vipiteno. Sterzingerhütte - Rifugio al Picco della Croce « Vipiteno ».

15
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/155047/155047_129_object_4439593.png
Pagina 129 di 151
Autore: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Luogo: Firenze
Editore: Ed. "La Voce"
Descrizione fisica: 145 S. : zahlr. Kt.
Lingua: Italienisch
Commenti: Literaturangaben
Soggetto: g.Tirol ; z.Geschichte
Segnatura: II 88.776 ; II A-3.986
ID interno: 155047
) e tagliando la Yal di Stol raggiungeva, alla Croda Rossa ^Hohe Gaisl, m. 2859), il confine dell'Ampezzano. (I) .Cfr. per i dettagli, il testo riportato da Galante (A,), I confini storici del Principato e della Diocesi di Trento , cit., pag. 537 e seg.

Alla mente di Napoleone questa regione alpina dovette apparire dallo stesso angolo visuale, dal quale era apparsa al genio militare romano : la zona cioè delle comunica zioni strategiche, da sud verso nord, fra l'Italia e la Ger mania. Il Dipartimento dell'Alto Adige doveva quindi essere il territorio dì guardia dei nodi stradali, che scendono dai valichi e si diramano nella sottoposta pianura padana; doveva quindi comprendere i due centri di Bolzano e di Trento, come già il territorio del

«Municipium tridenti- num », ed essere aggregato al Regno Itàlico, allo stesso modo che, all'epoca di Diocleziano, lo era stato alla X Re gione d'Italia. La Baviera invece, guardava la regione dei valichi ed occupava la contigua pianura settentrionale, collo stesso fine strategico della Rèzia romana ; mentre le Province Illiriche avevano la funzione militare dell'antico Is ùrico, coprire cioè i confini orientali d ? Italia, Secondo il protocollo del 7 giugno 1810, firmato a Bol zano, dai commissari

francesi e bavaresi (1), il nuovo con fine settentrionale del Regno Itàlico , dalle « alte montagne al limite con Salisburgo » (Alti Tauri) scendeva diretta mente a sud, sullo spartiacque, fra gli affluenti dell' Isel e quelli della Taufercrtal, fino al punto detto « Con tin Hom berg » (Rote Wand, m. 2820) ; di qui tagliava la Gsiesertal, e attraverso il dorso di Bggerberg, giungeva alla Riènza, fra Mederdorf e Dobbiaco ; da dove, sempre verso sud, risaliva sulla dorsale del Durrenstein (m. 2840

17
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_45_object_3883696.png
Pagina 45 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
fatti non occupa il posto principale, e d'altra parte trattan dosi di un torneo tenuto in febbraio, la scena potrebbe riferirsi alla vita del carnovale di Trento. Quindi qui sa rebbe piuttosto da pensare a una dama incoronata di fiori e tutt' al più appartenente all' alta aristocrazia. Il torneo verisimilmente ebbe luogo nella parte vecchia del Castello: infatti il tratto di Castello che è dipinto in rosso oscuro rammenta la Tor- ricella, che è portata da modiglioni, e le mura a destra

e a sinistra della stessa. In quel tempo le mura non erano coperte e perciò vi si poteva costruir sopra una loggia provvisoria. Nel mezzo della scena lottano tre coppie di combattenti. Il primo cavaliere sul davanti, con armatura bianco turchina e montato sopra un cavallo bianco, sta per abbattere il suo rivale, che porta un'armatura turchina e tiene un cavallo grigio. Più indietro si ve dono due cavalieri, uno nero e uno grigio, poi due altri cavalieri dall'armatura verde e rossa. Nell'angolo a sinistra

da terra delle schegge di lancia. A destra, più in basso, si vede un fabbro che lavora davanti alla sua officina. Martius. Sol in Ariete. Questo quadro non esiste più, perchè fu dipinto sulla parete della scala a chiocciola, che in questo pia no manca completamente. Aprilis. Sol inTawro (Tauro). (Fig. 49). La grandezza del quadro risulta dallo spaccato ; l'altezza resta sempre eguale, lalarghezzaammontaa2.00m. E una magnifica composizione, che rappresenta dei lavori rurali nella primavera e scene

18
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_16_object_3883632.png
Pagina 16 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - e non dovevano servire per gli scopi, ai quali furono des tinate in seguito. La forma rotonda fu data probabilmente durante l'esecuzione dell'opera, giacché nell'interno del locale si vede un tratto di muro rettangolare che accom pagna la scala in basso e si eleva circa fino all'altezza del pavimento del pianterreno. Appare quindi che si voleva costruire un'altra parte di Castello con muri di riquadro ad uso fortificatorio, ancor

^ BERNÀRDVS EPI3; --TRIDENT - ; _ : -T A'F0NDA7AE -EREXIT ■ - ^DIÈ pv -TEBWARII Ä A- ^ ortV-:ghri5ti --- » :: A -oocvnf- Fig.18. più grossi di quelli del riquadro del Castello vecchio. Tali parti rimasero incomplete fino alla venuta di Bernardo Clesio, che continuò la fabbrica e applicò i sei pilastri di pietra viva rossiccia a ridosso del muro postico della grande cantina N. 98, per innalzarvi sopra il muro dei piani superiori. Alla difesa egli provvide coi bastioni. Una pietra del primo pilastro porta

l'iscrizione della Fig. 18 e doveva una volta contenere un ritratto di Ber nardo Clesio. Tuttavia questo ritratto era dato solamente dalla nota medaglia dello stesso del 1519, che è ripro dotta al naturale nella Fig. 19. Non si deve quindi porre in dubbio che i pilastri appar- m Fisj.19. tengano alle opere del Clesio, che eresse anche le parti superiori del Palazzo. Il locale N.99 davanti alla grande cantina era destinato per l'assaggio del vino e la ricreazione, e fu artisticamente decorato (Fig

. 20). L'entrata originale era ad occidente verso l'aggiunta fatta dal Principe Vescovo degli Alberti Poja. La porta nella rustica sulla facciata principale, che mediante una scala libera forma l'entrata attuale, fu cos truita posteriormente. In questo luogo si apriva una finestra, della quale nella porta ora esistente rimangono gli stipiti. Nella parte postica si trovano una cantina (N.100) e una scala a chiocciola (N.101), che porta al primo piano e nel Cortile dei Leoni. Esiste ancora la porta situata tra

19
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_17_object_3883634.png
Pagina 17 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - tina N. 98: tutto è di pietra. Le parti superiori delle pareti e la volta sono dipinte a fresco da Marcello Fogolino. La parete verso la facciata principale, ai lati e sopra l'attuale porta d'entrata, è divisa in tre quadri. Il quadro a destra, entrando, contiene un' elegante figura bionda con tunica nera e un'artistico cappello ugualmente nero: sta dietro una balaustrata e tiene un compasso nella mano destra che poggia sulla cornice. Nel

secondo quadro, a sinistra, si vedono altre due figure dietro una balaustrata. Una di esse, sorridente, tiene un martello nella mano. Il dipinto di mezzo rappresenta una nicchia in forma di loggia, nella quale si vedono cinque figure: due sedute in atto di spet tatori e tre in piedi; di queste una sul davanti e un'altra indietro suonano strumenti a fiato. Sulla parete che sta sopra la porta originale d'entrata, a sinistra della porta attuale, esiste un dipinto rappresentante cinque figure sedute

, mentre dei due postici non si riscontrano che le linee principali sotto un' imbiancatura. I due primi, entrando, contengono due figure d'uomo con barba bianca e veste nera. Quella a destra rap presenta un vecchio che sta spremendo dell' uva in un catino, la seconda un' altro vecchio che fa l'assaggio del mosto. Nel medaglione di mezzo ritornano le imprese, nell' altro il cappello cardinalizio. Nel centro degli spazi della volta sono dipinti quattro medaglioni. Il primo rappresenta una donna che colla

destra innalza delle palme; il secondo porta lo stemma del Cardinale, che contiene due leoni dei quali uno è bianco, l'altro, contro il solito, ha soltanto delle parti rosse. Degli altri due medaglioni non si scorgono che le linee principali coperte da bianco di calce. Sotto l'arco del l'attuale porta d'entrata si ripete lo stemma del Cardinale e sotto quello della vecchia porta ne ritornano le imprese. Tutta la volta era inoltre decorata con arabeschi, festoni, frutta e piccole rappresentazioni

20
Libri
Categoria:
Arte, archeologia
Anno:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/CBC/CBC_34_object_3883671.png
Pagina 34 di 91
Autore: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Luogo: Innsbruck
Editore: Selbstverl.
Descrizione fisica: [40] Bl., 11 Taf.
Lingua: Deutsch; Italienisch
Commenti: Text ital. und dt.
Soggetto: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Segnatura: IV 301.953
ID interno: 495368
NATALE TOMMASI - CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO — ristaurare le pietre di costruzione della scala e del pavi mento. Inoltre bisogna fermare l'incrostazione di malta della parte principale del fregio, che fu applicata sopra una trave, e per ciò s'è staccata ed in parte è crollata. Gli affreschi sono da pulirsi e ristaurarsi, cosa necessaria anche per le pitture del soffitto. Le pareti sono da tinteg giare. Si devono rifare i serramenti delle porte e finestre, e questo è necessario anche

rilievi rappresentanti battaglie di Filistei. Sulla parete principale, sotto un baldacchino, pendeva il ritratto di Re Ferdinando e, dirimpetto, quello della Regina e dei Principi Reali. La stanza di mezzo (N. 149) era divisa dalla prima me diante una semplice parete con porta grande in modo che riusciva quasi un locale solo. Il soffitto, tuttora esistente, consta di cassettoni policromi, ed era circondato da un cornicione pure di legno e da un fregio del Romanino, con ornati e rappresentazioni

21