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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 34 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
di carrozze che accompagnavano e che provenienti da Cremona venivano ad incontrar l'augustissima Coppia Imperiale, erano stati eretti magnifici archi trionfali; e ad ogni stazione non solo le autorità locali ma immensa quantità di popolo con proprie bande musicali accolsero rispettosamente e con letizia gli eccelsi Viaggiatori. ÀPusterlengo trovaronsi le Autorità ed i Rappresen tanti della Provincia, che al Sovrano ed all' Imperatrice deposero i loro omaggi. Circa alle quattro il lungo, imponente treno

circonvicine a contemplare le auguste sem bianze delle Maestà. Partenza da Cremona. — All' indomani, il 4, alle 8, là Coppia Imperiale ricevette gli omaggi delle Autorità Ci vili, Militari,-Ecclesiastiche e della Nobiltà. L'augusto Monarca degnossi in questi ultimi istanti esprimere all' I. R. Vice-Delegato ed al Podestà l'alta Sua soddisfazione per la festevole accoglienza fatta a Lui ed alfa grazio- sissima Sovrana' dalla Città e dalla Provincia. Poscia gli eccelsi Ospiti e il Loro Seguito partirono per

corona. ' Udienza dall' Imperatrice. — In questo frattempo l'au» ^ustissima Imperatrice compiacevasi ricevere colle ma niere più graziose e con paròle amorevoli le Dame am messe agli onori di Corte. ' Illuminazione della Città, « Teatro*— A sera Mantova tutta venne splendidamente illuminata; ed un effetto bel lissimo per le miriadi di luce vagamente disposte fecero non pochi palazzi Regi! e privati. Durante questo spet- tacolo le bande civiche e della Provincia percorsero le vie, eseguendo l'Inno

Imperiale e diversi bei pezzi di musica. Ben puoi idearti o Lettóre, la folla di popolo, che v'era venuto in quantità dai paesi limitrofi e lon tani! Al Teatro, rischiarato a giorno, e decorato sfar zosamente, 'erasi raccolto il fior de' Signori e delle Dame della Provincia. Le auguste Maestà degnaronsi inter venirvi assieme alla Famiglia Granducale, ed alla Loro comparsa furono accolte da fragorosi applausi, che si

sera dello stesso dì nel Teatro della Scala; ma come passar sotto silenzio la festa dell' ultima serata? Egli è ben naturale, che tanto seme di buono, d'utile e di nobile sparso in sei settimane dovea produrre i più bei frutti. Allorché quindi la Coppia Imperiale, accom pagnata dall' Arciduca Ferdinando Massimiliano e dallo splendido Seguito di Corte, intervenne al Teatro della Scala, ove si diede la »Semiramide», la numerosa e no bile adunanza scoppiò in una dimostrazione, che più forte, più

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Libri
Categoria:
Economia
Anno:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Pagina 32 di 48
Autore: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Luogo: Trento
Editore: Tipogr. Tridentum
Descrizione fisica: 41 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Segnatura: III 96.585
ID interno: 243371
radioelettrici - Trento. F.lli Grassi - apparecchi radioelettrici - Trento. GLI IMPIANTI IDROELETTRICI DI FIES E DI DRO eserciti dall'Impresa dei Pubblici Servizi di Trento. (Dati desunti dall'opuscolo: „Gli Impianti Idroelettrici della Città di Trento' L'Impianto di Fies Nel 1886, per iniziativa del benemerito Podestà Paolo Oss-Mazzurana, la città di Trento deliberava la eostruzione di un impianto idro-elettrico, fra i primi in Europa, sul tor rente Fer.sina, della potenzialità, allora considerevole, di 500

di integrarne la portata. Con l'aggiunta di questo impianto, la cui potenza è di 120 mila Kw, dal 188C a questa parte l'energia elettrica an nuale a disposizione della città di Trento e di altri utenti allacciati alle reti comunali passò dalla cifra iniziale di 2 milioni di Kwh, con una potenza di 500 Kw a 500 Volts, a quello attuale di Kwh 98 milioni con una potenza di 22.750 Kw a 70 Volts. L'utilizzazione dell'energia elettrica II consumo annuale di energia elettrica prodotta dagli impianti del Fersina

, di. Fies e di Drò, il cui costo si aggira sui 32 milioni di Lire, ascende presentemente a 24 milioni di Kwh, nelle ore di massimo carico. Questo consumo potrà, fra poco raggiungere i 50 milioni di Kwh, quando cioè saranno ili pieno esercizio due nuove industrie, siderurgica l'ima c tessile l'altra, che stanno eri gendo i loro stabilimenti a Trento. L'eccedente energia elettrica viene trasportata nelle li mitrofe Provincie a, mezzo di una linea a 70.000 Volts (in fu turo a 120.000 Volts) della Società

■t &, l (V^ l 7//^n^.'^V^l7/4*^ r V^^VA*VV/i'lVlh' 1,, ' l ^-M(?/ , ''l wv ^»' LA SEZIONE INDUSTRIA IDROELETTRICA, MINERARIA, DEL LEGNAME, ECC. Scopo di questa seziono della Mostra tridentina fu sopratutto illustrativo, mirando ossa a ilare una visione sintetica, specialmente sulle risorse naturali della regione ed inoltre su quelle attività che per il loro recente sviluppo meglio si fossero prestate n dimostrare il progresso indu striale della nostra regione neg'li ultimi tempi. Gli espositori

Gli espositori di tale sezione furono perciò i seguenti: Industria idroelettrica Impresa (lei Pubblici Servizi - Trento Società Generale Elettrica Tridentina - Sede in Milano - Uff. Su ce. Trento « Etschwerkc » - Officine elettriche delle città di Merano e Bolzano - Merano Consorzio Elettrico fra i Comuni di Rovereto e Riva per il Pönale. Industria costruzioni cemento armato Società Cementi Armati Centrifugati - Riva am. (Stabilim. Mori-Ferrovia). Industrie minerarie Istituto Piccole Industrie

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 53 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
di previsione 1968, dove su un totale di 16,234 milioni di en trate tributarie è prevista l’assegnazione alla Provincia di Bol zano di 420 milioni, corrispondenti al 2,5% delie entrate ». Il gettito delle imposte indirette nella Provincia di Bolzano attri buibili alla Regione in base all’art. 60 raggiunge almeno il 55% del gettito regionale. Per quanto concerne la spesa della Regione per impieghi sociali o produttivi nelle materie di propria competenza, risulta che nel 1966 la Regione

riservato quasi esclusivamente alla popolazione tedesca nella Provincia di Bolzano - « la semplificazione » ha portato sul medesimo territorio alla presenza di tre enti legislativi. Inoltre dobbiamo notare l’assurdità che le Province autonome di Bolzano e di Trento non hanno avuto delegate funzioni che risultano delegate in tutte le altre Province italiane in materia di caccia e pesca. Come premessa per una •> mentalità regiona le » è ovvia una minima conoscenza dei relativi problemi. La Corte

causati dall'ambiente montuoso e dal la bilinguità della popolazione. La «divisione amministrativa» tra le due Province, promessa ai rappresentanti dei sudtirolesi all'atto della creazione della Re gione Trentino - Alto Adige e che doveva trovare pratica attua zione specialmente coll'applicazione degli art. 14 e 73 dello Statuto d'autonomia risulta invece ridotta ad una amministrazione spesse volte assai complicata. Si pensi per esempio che nel campo dell'agricoltura e delle fo reste - settore

Costituzionale ha dichiarato incostituzionale « la clausola della residenza triennale agli effetti elettorali... ». Nel campo delle deleghe si deve precisare conclusivamente che l'art. 14 è stato praticamente ignorato dallo Stato e che la Re gione ha delegato l'esecuzione di numerose leggi che concer nono le erogazioni di contributi con durata limitata nel tempo, mentre risultano delegate le funzioni per pochissime competen ze di carattere continuativo: espropriazione per pubbliche uti lità, vigilanza sugli

enti locali turistici, apertura rifugi, camping. Per necessità di spazio bisogna ridurre le considerazioni a que ste constatazioni. L'attuale Statuto d'Autonomia affida alla maggioranza di lingua italiana i bisogni speciali della popolazione tedesca. Tale Sta tuto non ha tenuto sufficientemente conto delle necessità cultu rali, sociali ed economiche del gruppo etnico tedesco. I mezzi finanziari concessi alla Regione per l'attuazione delle sue com petenze risultano inadeguati alle entrate

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 35 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
esultante \ Ella passò per la nuova «Porla Elisabetta» e pervenne al palazzo Revedin. Straordinario fu il movimento della Città, tutta parata a festa, impaziente di dimostrare la pienezza della sua letizia per essere onorata della presenza del magnanimo Francesco Giuseppe I. e dell' angelica Elisabetta. Udienze imperiali. — Subito furono ammessi ad udienza da S. M. l'Imperatore le principali Dignità civili, militari ed ecclesiastiche; poi varie Deputazioni della Provincia e del ceto mercantile

dell' alpestre Istria, affidato alle solerli cure, alla gran perizia ed al valore dell' amalo T. Maresciallo Ca valiere de' Mertens. Questi, il Presidente circolare Ba ron Buda, e molte Autorità della piccola Provincia in contrarono ed accolsero ai Confini gli augusti'Viaggia tori, che alle 6 dèi pomeriggio arrivarono all' arco trionfale elegantemente eretto avanti Gorizia, dove Li attendevano i Rappresentanti del Comune e della Città, il Commandante della guarnigione, ed una massa di popolo

Sovrano, e tanto sul progresso degli scolari come suH' ordine della Scuola Egli espresse al Sigr. Direttore la Sua soddis fazione. - In vero il nuovo piano d'organizzazione ginnasiale del sapiente Ministro Conte Thun produsse' già ottimi resultati nella gioventù studiosa del Lombardo-veneto, essendo ora l'istruzione non solo più estesa dèi passato ma anche più scientifica. Da questo Istituto passò Sua Maestà all' Orfanotrofio maschile ed in egual ora movevasi dalla Corte l'augu stissima Sua Consorte

per le di Lei solite visite religiose. Sua Maestà l'Imperatrice in pubbliche Scuole femminili ed in luoghi pil. — L 'amorosissima Madre, Angelo tutelare de' poveri e degli sgraziati, Protettrice della coltura, e Confòrto degli Infermi, dedicò anche a Mantova molte ore. a visitare Asili e Scuole femminili. L'eccelsa Donna l'ermo lungamente la Sua attenzione nell' Orfanotrofio, e godette grandemente sentirsi chiamare da quelle mi- serelle loro Madre, e loro sostegno. Le alla visita dèlie Chiese

e de' rari monumenti - di »àntova — La Còppia Imperiale si compiacque en trare in diverse delle Chiese più belle della Città, e v'ammirò i preziosi dipinti, come i capolavori dell' im mortale Canova. Mantova è* ricca di magnifici edifici e g' Augusti entrarono nell'.antichissimo della Dogana, e nel palazzo del Te, costrutto precisamente nella forma d'un T, dal quale esso ebbe il nome. Corso straordinario^ — La sera non potea trascorrere più brillante, più serena, e più dilettevole. L'intera Città venne

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 72 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
a lui solo ser bato in tutta l’estensione dell’impero, ma nello stesso anno l’imperatore confermò. al principe Corrado di Trento questo di ritto esclusivo, Le miniere di Trento salirono in fiore sotto il principe Federico Vanga; il suo statuto montanistico deli’anno 4207 è il più antico documento di questo genere che si trovi in Europa - il più antico della Germania è ritenuto quello di Vence- slao II re di Boemia e Polonia esteso fra Fanno 4300 e 4305 e perciò d’un secolo posteriore al trentino

. Da quell’ epoca in poi le miniere del monte Argentario andarono in decadimen to ; in una vecchia cronaca montanistica della Germania è detto, che le miniere di Trento svanirono in un giorno, forse iperbolicamente accennando al loro diseio- glimento: certo, che verso la fine del se colo decimoquinto erano in piena deca denza, imperocché in una supplica di quel tempo che il Capitolo di Trento faceva al sommo Pontefice per una mitigazione delle annate, fra gli altri molivi era adotto pur quello del

49, Estimo fior, meranesi 5490 car. 59 t 'Villaggio situato nella valle di Testino, 40 miglia lontano da Condino. Curazia filiale della parocchia di Tur-r rano, ARA AGO, anche Dersago. Cìrcolo di Trento, comune del distretto di Male, Abitanti 452, case 23, Estimo fior, meranesi 4973 cai-,-42., Piccolo villaggio situato nella valle di Sale di sotto a Male, da cui è un miglio lontano,- -AA ARNO, Grosso rivo- che trae origine sul monte Cima grisa, diramazione della ghiacciaia di Adamello, bagna la valle

e talvolta vi cade la neve nel mese di giugno. La popolazione vive di pastoreecia e il 30 giugno e il 30 settembre d’ ogni anno si tengono due fiere di bestiami. Curazia filiale della parocchia di Livi- nalongo, diocesi di Bressanone. ARS1Q, Frazione del comune di Brez, distretto di Fondo, circolo di Trento, Villaggio alla destra della Novella tra Fondo e Gles dal primo dei quali è lon tano 2 e dal secondo 5 miglia,

48 ARG dentine. 11 principe Alberto nell’anno '1185 rilasciò un privilegio ai lavoratori e pro prietari di queste miniere, col quale li esimeva dall’ ordinaria giudicatura, tolte le trasgressioni di polizia, c dall’ altro canto essi si obbligavano di pagare al principe un annuo tributo in due rate. Siccome il principe, seguendo la consue tudine degli antichi ducili Longobardi di Trento, fruiva di queste miniere senza un’ investitura imperiale , fu dall’ imperatore citato per questo diritto

5
Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 22 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
di consiglie ri provinciali per la loro Provincia. E si noti che non si tratta di Province comuni, ma di Province autono me con attribuzioni maggiori delle altre e soprat tutto anche di carattere legislativo. La compenetrazione, e questo è il secondo tema che intendo toccare, tra gli interessi e le esigenze della Regione e delle Province si è accentuata quando, dopo la nota vicenda dell'interpretazione del proble ma della delega ex art. 14, conclusasi con una chiara sentenza della Corte Costituzionale

Commissione governativa, istituita nel 1917 per la ri forma della finanza locale e della legge comunale e provinciale, e si trova d’accordo, assieme pure con altri di varie correnti, nell’impostazione autono mistica e per la libertà delle autonomie locali. 'Gli accentratori statalisti, gli uniformisti politici, i dittatori nascosti e palesi, sono contrari alle libertà comunali, perché queste sono alla base di ogni sana libertà politica... Le autonomie municipali sono ele menti di ordine, perché

mancano la responsabilità personale di chi le usa, responsabilità delle quali si rende conto di fronte al corpo elettorale...” (Don Sturzo, Comuni e Autonomie, in ”La Via” 5 mag gio 1951). Ma l’avvento del fascismo spezzò questo tentativo di riforma autonomistico-democratica. Non posso chiudere senza ricordare uno dei suoi insegnamenti primari, l'idea federalista incardinata in una concezione spiritualistica della vita. Nel 1918, mentre tutti si illudevano che la Società delle Nazio ni sarebbe stata

un efficiente strumento di pace, anche senza limitare le sovranità degli Stati nazio nali, Einaudi scriveva parole sagge e profonde di significato umano e storico a sostegno dell'unifica zione federale dell’Europa, a condizione, almeno li mitata, della sovranità dei singoli Stati. Nel 1948, dopo il fallimento della Società delle Nazioni, alla vigilia della nomina alla suprema carica della Re pubblica, espresse parole ancora più accorate, per impegnare il popolo italiano a farsi banditore degli Stati Uniti

d’Europa. Rileggo queste parole: 'Scrivevo - disse Einaudi - trent'anni fa e seguitai a ripetere invano, ripeto oggi - spero dopo le terribili esperienze sofferte non più invano - che il nemico numero uno della civiltà e della prosperità è il mito della sovranità assoluta degli Stati. Questo mito funesto è il vero generatore delle guerre. Desso arma gli Stati per la conquista dello spazio vitale, desso pronuncia la scomunica contro gli emigranti dei paesi poveri, desso crea le barriere doganali

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Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
[ca. 1925]
Prospetto e carta a volo d'uccello di Bolzano, centro delle Dolomiti e dei ghiacciai
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Pagina 2 di 4
Autore: Fremdenverkehrskommission <Bolzano> / [Commissione Movimento Forestieri Bolzano]
Luogo: Bolzano
Descrizione fisica: 1 Faltbl.. - 4a ed.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Bozen;f.Führer
Segnatura: I A-36.128
ID interno: 510874
Levante, Gardena, Funes, San Martino per Carezza, Cortina, Dobbiaco ecc. ecc. Il monte Calvario (un quarto d'ora) paesaggio diBolzano e della vallata Il Castello di Flavon può essere raggiunto in 1 ora «traverso un bellissimo josco di pini. (Vedi anche Gite in carrozza'). ,o Stallerhof (locanda) con fista stupenda ; vi si arriva lalCastello di Flavòn in 30 min. percomodo sentiero. Sulle sponde dell'Isarco vi sono 1 deliziose passegg. specialmente in primave ra: sulla sponda destra kerso Reticio

altipiani, nelle vallate e sulle cime (Renon, Mendola, Gardena, Funès, Alpi Sarentine ecc.). La vicina j stazione climatica di Gries attrae inoltre molti forestieri a Bolzano. - Quando poi il tempo è sfavorevole alle passeggiate, vi sono nella città stessa. Molte altre cose degne d'esser vedute. Essendo però l'inverno bolzanino ricco di giorni di sole, e non cadendo che poca neve, che si scioglie presto e lascia il terreno asciutto, anche d'inverno si possono fare della bellissime passeggiate. I Portici

a Bolzano-Gries. La Parecchia ÀI Castello di Flavon (Haselburg) si va per buona strada. Al Castello Roncolo (Runkelstein): rinomato castello allo sbocco della valle Sarentina, con interessanti affreschi, decantato da Scheffel ed altri poeti. A San Giovanni: una rupe di porfido alta 200m sopra il cosidetto ,,Maghena' t dietro il castello Roncolo ed il Castello Novale (Ried) nella va''* Sarentina. Alla cascata della Val d'Ega: per il romantico burrono fino al ponte, sotto il quale precipita la cascata

è un argine con giardini, lungo 1400 m. sulla sponda sinistra della Talvera é il miglior punto per contemplare il rosseggiare del Catinaccio. - Copratutto a Pasqua, nella stagione turistica estiva ed in autunno il movimento forestieri a Bolzano è animatissimo. Ma Bolzano merita di essere visitata in ogni Stagione. In primavera tutta la valle è un giardino di fiori, e sono particolarmente belle le passeggiate sulle prealpi, libere di neve fin su a 1300 m. È questa la I- Stagione più propizia per visitare

superiore ; da questa si gode una splendida vista su Bolzano-Gries, sul Rosengarten e sul Latemar; una poeteggiata camoda ci nor tu al ristorante Jìeichsrietilerliaf*- La ferrovia del Renön (Ritten) comincia in piazza Walther ed in ora 123 ci conduce per Soprabolzano a Collalbo. Presso la stazione iniziale della ferrovia comincia la cremagliera; il bellissimo e variatissimo panorama comprende la conca di Bolzano e le guglie delle Dolomiti che sempre più alte e più imponenti si drizzano dietro le prealpi

7
Libri
Categoria:
Generale, opere di consultazione
Anno:
(1925)
Fernsprech-Verzeichnis für Südtirol ; 1925, 2
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Pagina 82 di 91
Luogo: Meran
Editore: Pötzelberger
Descrizione fisica: 82 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Südtirol ; f.Telefonbuch
Segnatura: II Z 285/1925,2
ID interno: 474246
Trento - Trient Trento-Trient Auszug der wichtigsten Telphonadressen A Albergo Agnello d'Oro e Sole 25 — alla Posta 453 — Brescia (Carlo Cittadini) . 360 — Centrale . 418 Amministrazione Nuovo Trentino 499 . — Provinciale della Venezia Tridentina 21 % 95, 106 Antoldi Pietro (Caffè Europa) . 79 Appolonio F. & C 256 Archivio di Stato 44 Assicurazioni d'Italia , . , , 198d — Generali Venezia , . , . 458 — Nazionale Mutilati ed Invai, di Guerra . 240 Autonoleggi, de Gaspari Ales sandro , . 396

— Nazionale sasicurazicni so ciali 538 — Nazionale Infortuni , , 146d Ccmbran Antonio 445 Ceschi Fili, Conti ..... 403 Circolo ferroviario 218 Cittadini Carlo (Alhe go Brescia) 360 ColbacMni Luigi & figli . . , 440 Comando di Divisione milit. Ter, di Trento 377, 378 Comitato Diocesano Trentino Amm 400 Commissariato Servizi Postele- fonici della Venezia Trid, 298, 299, 300 —- Ispettorato Poste e Telegrafi (Ispettore Capo) 28 — Riparto Amministrativo — Contabile Servizi Telefonici 180 — Ufficio Telegrafico

Principale (Direttore) 284 — Ufficio Poste Trento (Centro) Capo Ufficio 588 . Conci Enrico Dr,, avvocato, Senatore 65d Consiglio Agrario Provine. 85d. 414 Coesorcio Atesino S, Michele- Sacco 46 — Commercianti 421 — della Provinzia e dei Comuni Trentini 224, 225 — Esercenti di Trento . . .491 Corte d'Appello — Presidenza 200 Credito Italiano .... 420, 329 Croce Rossa Italiana .... 482 Curia P. V. 241 C. Caffè Europa (Arnold! P.) . 79 — Ristaurante Villa Alessandra 116 Canziani Celestino, Coni in., Prof

Baisi Ernesto Dr, e Baisi Ales sandro Ing 307 Banca Calderari e Moggioli 332 , 376 — Cattolica Trentina 175, 187, 188 — Commerciale Italiana . . 73, 64 — Commerciale Triestina 91 und 408 — • Cooperativa di Trento 112, 444, 538, 498 — Industriale 197 — d'Italia . . 56 Banco di Napoli 100 Barduzzi Carlo Ing, 144 Bertolmi Adolfo Dr, e Dr, Gius, Cadonna 89 Bierreria Blnmau-Vilpian . , 368 Brusco C, & Co,, Trasporti Infernaz. 101 — di Risparmio di Trento . 86 — distrett, ammalati (Trento Città) 176

. ........ 324 Cappelletti Giuseppe , . . . 152 Carabinieri R, (Comdo, Leg. Territ, di Trento) 219 und 445 Casa di Salute, Dr, Merl er , 388 Cassa del circondario di Trento 86

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Libri
Categoria:
Giurisprudenza, politica
Anno:
1968
XX annuale dello Statuto speciale di autonomia : 16. 2. 1948 - 26. 2. 1968
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Pagina 188 di 241
Luogo: Trento
Editore: Pres. della Giunta, Ufficio Stampa
Descrizione fisica: getr. Zählung : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Aggiornamenti ; 1968, Suppl. 1-3. - Enth.: XX annuale dello Statuto speciale di autonomia. - 1966 - 1968: Risposta ad una alluvione. - Oggi più domani. Resoconto. Destinazione avvenire;
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; s.Autonomie ; z.Geschichte 1948-1968
Segnatura: III 7.517
ID interno: 237750
esigenze che si prospettano per il settore turistico. Di particolare interesse l’iniziativa, della quale sono state poste le pre messe (e che, per le sue dimensioni e le sue implicazioni finanziarie deve essere, evidentemente, accuratamente studiata) per la realizzazione del- l’«Interport»: una stazione di smi stamento dei grandi traffici com merciali; la sua ubicazione è prevista presso Trento, in zona di incrocio delle arterie e dei trasporti centro europei, in parallelo con la realizza zione

nel solco della tradizione antica il rinnovamento ed il potenziamento del commercio La posizione geografica del Trentino- Alto Adige, ai margini alpini del mondo latino é comprendente le val late lungo le quali corrono, da sem pre, le vie naturali di comunicazione col centro ed il nord Europa, ha fatto sempre del commercio una delle at tività economiche più importanti della nostra terra. Bolzano soprattutto deve la sua im portanza al commercio: fin dal Me dioevo in quel centro (allora pic colo

) si incontravano le concorrenti commerciali che dalla Repubblica Veneta e dal ducato di Lombardia salivano al Tirolo settentrionale ed alla Baviera. A Bolzano furono va rati gli statuti commerciali per i traf fici internazionali del 1476 — fra i primi che si conoscano — con dispo sizioni che regolano l’uso dei pesi e delle misure nonché il monopolio della piazza per tutti i commerci dell’olio diretto al nord. Da quegli statuti e dal Magistrato mercantile che ne curò l’applicazione, ebbe origine l’attuale

Camera di com mercio, ancora situata nella vecchia sede medioevale e dalla quale prin cipalmente ha avuto origine quella moderna Fiera di Bolzano che, giunta alla sua ventesima edizione, s’è gua dagnata un posto di assoluto presti gio fra le rassegne merceologiche in campo europeo. Così a Trento, fin dal Medioevo, il principato vescovile approvò gli sta- ; futi a protezione delle attività eco nomiche di allora, con particolare ri guardo ai prodotti minerali e, più tardi, alle sete ed ai velluti

, nonché al «vino retico», fin da allora di larga fama e destinato ad una scelta ed esigente clientela. Né i successivi mutamenti politici ed economici hanno gran che variato l’importanza del commercio nella economia della Regione; forse quelli più recenti — con la creazione del mercato comunitario — hanno dato impulso a questa attività, in ragione della ricordata posizione geografica che ci pone al centro delle grandi zone industriali del «triangolo» pa dano e della zona danubiana, in po sizione

9
Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 104 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
gente a nuova vita con un nuovo popolo — popolo multiforme perché ad ogni città era diverso — sentivasi attratta. L’Impero die mano valida ai vescovi nel compiere la loro rivoluzione — e tra i favoriti fu Udalrico li che vide dall’imperatore Corrado il proprio vescovado di Trento trasformato in principato, con dominio temporale, con giurisdizione estesa per tutta la valle dell’Adige e dipendenze, dalla Chiusa di Verona a quella superiore di Bressanone. E di questa importante fase della storia

italiana, preparatrice dell’era comunale, il principato vescovile di Trento è forse l’unica istituzione che sia sopravvissuta fin quasi ai nostri tempi: cioè sino alla fine del secolo scorso. Sotto il governo dei vescovi, conti o marchesi o principi, a seconda dell’importanza delle loro città o chiese, cominciarono vitalmente a sorgere le istituzioni comunali, preludio al periodo più glorioso dei tempi di mezzo nella storia della vecchia Europa. Ed in Trento, come nelle altre città dell’Italia

di razza. Il Magistrato consolare di Trento, godeva diritti stabiliti e riconosciuti in precedenza di quelli dei principi vescovi: prendeva con questi parte ai pubblici affari, a seconda della loro natura con voto consultivo o deliberativo: aveva un proprio e largo statuto riconosciuto e confermato dagli imperatori che succedettero a Corrado il Salico, esclusi però Barbarossa e Federico II di Svevia .suo nipote, i quali, nelle peculiari circostanze in cui si trovò l’Impero, per causa loro, di fronte

romane eransi conservate in maggior purezza ed integrità che non altrove, ond’è che le istituzioni municipali di Trento — siccome risulta dalle antiche memorie e dagli Statuti — ritennero in gran parte del carattere liberale e popolare del municipio latino. Infatti, per molto tempo, non Comune fu detto — come nel rimanente d’Italia — bensì, Magistrato consolare come s’usava ai tempi di Roma: cosa bella anche questa a sapersi per coloro che si fanno beffe del diritto storico, od impugnano quello

al movimento comunale, credendo, salvare le prerogative imperiali coll’opporsi ad esso, attirarono invece sull’Impero e su di loro medesimi quei mali, quelle disgrazie che tutti sanno e che condussero in Italia ed in Germania all’estrema rovina la casa di Svevia. T Delle franchigie di cui godeva il Magistrato consolare di Trento di fronte all’autorità •vescovile, la più gelosa era quella del diritto di presentare al principe vescovo la terna delle

10
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 21 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
. — Consegna n Francesco Gin- so|n>e I, (Ielle Chiavi deliri Città. — Solenn« ingresso nella llnpitnU». — Aito ili riconciliuziouo nel Duomo. — Seguilo dolio Maestà n Corte.— Udienza dnll' Imperatore. « dall' Imperatrice de' Nobili Milanesi. — Itivisia militare. — Illuminazione «Iella Città. — Teatro «alla .Scala'.—' Il Luogotenente della Lombardia ad udienza Imperiale e Francesco Giuseppe I. in vari« L'IUcj. — Iti vista militare. — I Ministri n l'Imperatore. — Teatro alla nCanoldjiatKio e lutto a Col

le. — Udienza Imp. « S. il. l'Impera- toro al Corso. — Granile invilo a Corte. — Il Corso notturno. — Visita dell' Imperatore nel Collegio «Longone». La Casa di Correzione. — l'Im peratrice in varii [stilliti, — Caccia a Monza. — Visita dello Maestà nel Teatro della Canohbiaiia. — Cita a Como. — Visite dell' Imperatore in luoghi pii. — I Membri della Congregazione C, ad udienza Imperiale. — L'iw Deputazione del Tirolo italiano ad udienza da S. M. l'Imperatore. — Festa ila balio «alla Sesia». — Monza

' Imperatore d'Austria fa incontrastabilmente il più memorando. Chi sperava, che i Milanesi non si movessero all' arrivo nella loro città della Coppia Imperiale; e chi ciò temeva affannosamente. .Ma i primi che nò all' Austria, nè ad altro Governo mai vollero e non vogliono sotto- mettersi. amici soltanto de' tumulti, degli scompigli per proprio interesse e per insane vendette, sperarono grazie a Iddio, invano; e gli altri, veri, leali Sudditi della gloriosa , potente Dinastia degli Absburgo, ma paurosi

che i Milanesi pel contatto con qualche infermo di peste fossero stati o po' o molto affetti dal morbo spaventevole, furono ben presto persuasi, che la popo lazione di Milano andò lieta, festosa incontro alla gio vane Coppia Imperiale, ed ancora conobbero, che sol tanto i sentimenti più nobili e più cordiali la animarono a festeggiare solennemente l'arrivo e la permanenza nella bella Città del cavalleresco Monarca e della bene fica , amorosa Imperatrice. I Milanesi erano pieni di gratitudine per

da Loro visitate pel ben pubblico e privato, e come festevolmente in ogni luogo e grande e piccolo furono quelle due Anime sensibili e care accolte e trat tate. — Come quindi restar duri e fermi a impulsi si grandi; come inai poter corrispondere colla più nera in gratitudine a beneficj, a prove della più alta magnani mità? Perchè seguire le voglie nefande di gente vile, abbominevole, che sulla terra non trova stanza, ove riposar tranquilla, e sicura? — Anche i Milanesi rico nobbero la falsa via

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 8 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
su una sola gondoletta, che si dirige, come migliaja d'al tre, ai giardini pubblici. La puossi dire un padiglione nuotante, di legno inciso, ed indorato con spaziose finestre di cristallo.' 1 fornimenti interni della nobil barchetta sono di finissimo raso bianco con ricami di fiori dorati; il coperto n'è fatto di velluto cannesino, e tien nel mezzo 'mia ghirlanda d'auree frondi con bianchissime e cadenti piume di struzzo; alla som mità huvvi la Oca della vittori», che tiene duo drap pi di velluto

rosso-giallo fiorato, i quali formano una specie dì tetto del padiglione, che porta superior mente la Corona Imperiale. I gondolieri, uomini ro busti , giovani e di beile forme, son vestiti d'abiti ricamati in seta, oro ed argento: eglino passano pei primi rematori di Venezia. Ogni parte di questi, e della gondola mandava raggi vivissimi, e niente di più bello potessi vedere fra le tanto bellezze, che galeg- giavano su quella superficie: era la gondola desti nata ad accogliere dal vapore «Elisabetta

ad un nuovo segnale. Ed ecco spandersi per l'aere i cupi suoni del campanone di San Marco, e dopo due minuti secondi sentirsi pur quelli dei sacri bronzi di tutte le Chiese della Capitale. La fu in vero una mu sica commovente, i cui suoni ben presto si confusero ài tuonare di tutte le artiglierie, e alle gerne • dell' in- Unità-dei cittadini, che co' propri occhi giù distingue vano l'imponente vapore a Elisabetta» fendere maestoso le onde e condur loro sani e salvi il cavalleresco Sire coli' amorosa

ti sorrise al primo vederti, e stupì avanti i tuoi rari monumenti; il Padre, potente e valoroso, ti die la mano e li salutò con volto sereno, con occhi scintillanti ed insiem pietosi, benigni. Appena il vapore «Elisabetta» fece sosta, la gondola Imperiale ne fu con una sola remata alla scala; ma altra ad egual tempo vi giunse in magnifico orna mento; ed era appunto il Barchetto del Console Ba varese col Serenissimo Principe, fratello della eccelsa Imperatrice, che col maggior trasporto di gioja

; tutte le campane della città suonarono a festa, e tutt' all' intorno si fecero sventolare finissimi e itivei fazzoletti dallo gen tili mani del nobil sesso, che v'era accorso in gran numero ad omaggiare la graziosa e magnanima Regina. Dopo essersi la Coppia Imperiale trattenuta brevi istanti nel padiglione, comparve Ella sulla punta dell' ele gante naviglio. Il giovane Sovrano mostrava d'essere contento e corrispondeva gentilmente ai continui saluti di gioja. L'Imperatrice tenevasi appoggiata

12
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Pagina 48 di 159
Autore: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Luogo: Roveredo
Editore: Marchesani
Descrizione fisica: X, 144 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Segnatura: III 102.554
ID interno: 255010
d' Austria , che' 1' anno me desimo' della.' morte 1 dell'Arciduca 1 ricevette in' persona- venuto: in Innsbruck F omaggioy unendosi m un-solo-Principe tutta- V austriaca, monarchia-, e in conseguenza- di questo possesso-' l'avvocazia della chiesa di' Trento entrò ne gli Augusti della casa d'Austria.' L- Imperatore- per il', governo-del paese insti tili-- uü : consiglio detto-dell' arcano,- 1'anno'1673. sposò in; secóndi vot ^ la-figlia del-defunto'Ferdinando-Carlo e il Tirolo , che per il'corso di ft'e

morirà? tutta: ìà'gratitudine' versoi' questo 1 Arciduca-- Francesco- .Sigismondo: mentre- fatta-dai Sindaci' delle Val li di quei tempo-'una raccolta' degli anti chi' privilegi, e ; statuti, ed inseritavi la convenzione di Bolzano ■ sopracitata , il' tutto in- novantadue capitoli egli- con- pubblico- diploma li 25, Maggio 1O61 graziosamente-la : confermò-.• Per questa? estinzione della ; linea' Tirolese la- Contea^ del- Tirolo passò nell' augusto- 1 Imperatore' Leopoldoil.- della- casa

di; streghe , che ivr facevano i- loro tripudj,. Altra? prova abbiamo in. un pro- eesso'formato-contro-Leonardo-Pèrizalli Cancelliere di Castel Fondo , An tonio della Fattora- di' Romeno 4 ,, ed altri per delegazione del- Cardinale Car lo Madriizzo* segnata fi' dì a- Febbrajo- 1615 V il quale spedì un. suo Consi gliere a farne 1- inquisizione. Da- un vecchio manuscritto di Lorenzo Tor- resani giureconsulto di quel< tempo-fogl..-317-abbiamoche la. terza volta furono' abbruciati tre malefici 1 ,, e tra

questi, il Perizalli il di 10 Aprile 1615 : tvi det to Vìr'/zlias'in kac regions magri#' autliorìtatìs de àìtiorihus„ E sicco me' questo- infelice non aveva eredi, fu- confiscata la. sua facoltà, ed appli cata: a! fìsco- ad onta delle opposizioni , che vi fece il detto- giureconsulto Torresani ( T b).■ ^ L' anno jöyo- il'Tirolo 5 fu. inquietato^ da frequenti- terremoti.. Un gran de terremoto ci- fu anche in Trento il dì 16 Luglio- y come attesta il Ma riani (c). Siccome però egli non individua, danni

recati , conviene che il Tirolo meridionale non. abbia patito gran, cosa, Molto più soffrì il Tirolo set- . % («) Trento con il sacro' concìlio pag- 57°' (£) La_ chimera de' Congressi del demonio con le streghe per tre- % 0 quattro secoli ha fatto delirare quasi tutf i tribunali dell' Europa } dice il Marchese Maffei nel suo libro Arte Magica annichilata pag. 22. senza entrare nella questione teologica da canto nostro . Il Tommasio celebre Giureconsulto del secolo 17 esaminò la questio

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Pagina 29 di 37
Luogo: Lipsia
Editore: Weber
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Lingua: Italienisch
Commenti: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Soggetto: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Segnatura: IV 1.107
ID interno: 209509
esperienza e dall' amore dell' illustre fondatore, Sigr. 51. Barozzi, diedero alla presenza dell' eccelsa Coppia provo molte ed in vero incantevoli della loro idoneità. Fra.'gli allievi distai- guonsi alcuni nella musica; ed uno di essi, certo Cesare Luvoni, che dall' amoroso Padre ebbe il regalo d'un bellissimo Pianoforte, espresse all' Imperatore la sua ri conoscenza mediante un Inno da lui composto ed im presso nella Stamperia dell' Istituto stesso. Le Maestà Imperiali esaminarono in diversa guisa

solennemente dai Canonici e dall' illustre Pre lato, il quale ringraziò il generoso Monarca del dono graziosisshno, che, come or ora notai, Egli volle asse gnare alla riparazione delle vecchie mura e dell' interno del Tempio. Gli augusti Personaggi presero a consi derare le preziose antichità che vi si conservano; e l'Im peratore, vero Principe della Chiesa, promise al Reve rendo Prelato, che farebbe ineseguito ancor più a decoro di quella magnifica Casa di Dio. Alla line fu cantato il «Domine salvimi

fa e-Imperatoren!» ed in un attimo quegli spazii sì riempirono di devoti per implorare le più copiose benedizioni siili' augusta Famiglia Imperiale. Kamine Sovrane. — Nel dì SCgllCljte SÌ seppe, che Sua Maestà degnossi graziosissimamente di stabilire a Presi denti delle Accademie per Scienze, Lettere ed Arti in Milano e Venezia i Vicepresidenti delle stesse, Dr. An drea Verga e Dr. Lodovico Manin; a Vicepresidente della detta Accademia di.Milano Sua Ecc. Baron Vaca ni ed a Segretario della stessa il rinomalo

Isterico Cesare Canlù; finalmente a Vicepresidente di quella di Venezia Ferdi nando Conte de' Cavalli. Visita ai varie chiese. — Prima del mezzodì Is Loro Maestà uscirono per entrare nelle Chiese più ricche e pivi belle di Milano. Considerarono lungamente quella di ' Santa Maria della Grazia e alcune parti del Convento de' Domenicani, il cui refettorio è fregiato de' htvori del sommo Leonardo da Vinci. Al ristabilimento di queste pitture danneggiate dai francesi nelle guerre della Re pubblica

l'artistico Monarca assegnò grossa somma ed ancora il capitale di 20,000 Lire per innalzare'un mo numento a ricordo perpetuo dell' eccellente artista. Fu pur visitata dalle Maestà Imperiali la Chiesa di Maria a S. Celso, e quella di S. Maurizio, che sta sotto il patrocinio dell'- illustre Duca Lìtta. Quest' uomo di stintissimo, che gode la benevolenza della Famiglia re gnante, ebbe l'onore di accogliere in quest' ultimo aK bergo di Dio la Coppia Imperiale, e di mostrarLe i molti capi d'opera, che

14
Libri
Categoria:
Scienze naturali, agricoltura, economia domestica
Anno:
1924
¬L'¬economia agraria nel Trentino : saggio economico-sociale.- (Quaderno mensile ; 12)
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Pagina 14 di 113
Autore: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Luogo: Venezia
Editore: Ferrari
Descrizione fisica: 88 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino;s.Landwirtschaft
Segnatura: II 214.199
ID interno: 351985
di eletti artisti costruì, allargando, la sontuosa residenza del Castello del Buon Consiglio : il Romanino ed il Brusasorci ornarono le belle sale coll'arte divina del loro ingegno cinquecentesco; sorsero palazzi in purissimo stile rinascimento che ancor oggi abbelliscono le contrade di Trento; sotto il Clesio vennero fatti i preparativi per accogliere degnamente 3 partecipanti al Concilio triden tino, che doveva fermare l’onda della Riforma germanica minacciosa ormai per l’intera Europa. Ai successori

in anno anche ai giorni nostri estendendo la sua attività a tutto il Trentino ; l’industria tessile si sviluppò di pari passo valorizzando la lana delle numerose mandre di pecore che pascolavano d’estate sulle montagne trentine. Rovereto divenne così una minuscola Manchester ed un centro intellettuale di spiriti indipendenti e rinnovatori. La produzione cerealicola non bastava alla alimentazione della popolazione : «grano per tre mesi e vino per tre anni » scriveva il Mariani nel 1670. Difatti

il magazzino gra nario del Trentino era il Lombardo-Veneto, il quale viceversa comperava bestiame e legname dagli abitanti trentini. Sotto l’impulso della vita Industriale l’agricoltura cominciò la specializzazione della coltura; la Val d’Adige si coprì d'una fitta selva di gelsi, che si estesero man mano nei terreni di colle e di monte, II granoturco, introdotto negli ultimi decenni dei 1600, trovò fino alle guerre napoleoniche scarsa diffusione. L’arteria principale del commercio trentino era il fiume

Adige, sul quale si tragit tavano verso Verona e verso Bolzano le merci locali ; diversi punti come Lavis, Sacco, S; Michele, ecc,, erano scali importanti per il commercio fluviale; Bolzano era 1’ultima tappa della navigazione atesina. Per lunghi secoli la cittadinanza dell’ Isarco fu l’inter mediaria del commercio fra il Nord ed il Sud: colà convenivano i commercianti italiani e tedeschi, gli uni attraverso Venezia a vendere ed esportare, gli altri a comperare per le città della Germania

meridionale. Trento invece, che sempre difese con tenacia le libertà comunali ed il proprio sta tuto, vìsse d’arte e di feste e restò appartata al commercio ed all’industria per l’incep pamento burocratico-polìtico.

15
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 105 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
. Circolo di Trento, distretto di Strigno,forma un comune colla frazione Cainari. Abitanti 3449, case 643. Estimo fior, meranesi 78,754 car, 67, Villaggio situato nella valle di Tesino alla sinistra del rivo di Grigno, un miglio ad oriente da Pieve di Tesino. Sul territorio di questo comune non crescono-viti nè gelsi; i campi sono col tivati a cereali ed è ricco di pascoli e di prati. La pastoreccia è l’oggetto principale di rendita, Gli abitanti di questo, come di tutti i comuni della valle di Tesino

, hanno una particolare intelligenza per il com mercio , si dedicano particolarmente a quellojli stampe e di oggetti d’ornamento e si diffondono per tutta T Europa, Parocchia dipendente dal decanato di Strigno. CASTIONE. Frazione del comune di Brentonico, distretto di Mori, circolo di Roveredo, Villaggio di 62 case posto a setten trione di Brentonico sulle pendici di monte Baldo, Curazia filiale della parocchia e decanato di Mori, diocesi di Trento. Abitanti 406, CAVATONE. Frazione del comune

distretto erano Castelrotto, S, Michele, Tagusens, Tisens, S. Osvaldo, S. Vigilio, Seis, S, Valentino, Tufnes, Rungarditsch e Cibenvasser. _ La dinastia di Vels apparteneva da tempi rimotissimi alla casa Colonna Vels, la quale si estinse nell 1 anno <1804, e fu dal governo bavaro unita alla piccola giudicatura di Tiers che spettava al principato di Bres sanone, Nell’ anno 4824 fu istituita la giu dicatura imperiale di III classe in Castel lilo: ad essa furono incorporali i villaggi della dinastia

dì Larido, distretto di Stenico, circolo di Ro vereto, CAVATONE. Frazione del comune di Mazzdne, distretto di Stenico, circolo di Roveredo, CAVALESE, Circolo di Trento, comune e distretto dello stesso nome. Il borgo di Cavalese capoluogo del di stretto giace alla destra dell’Avisio, 9 mi glia a levante da Egna : alto dal livello del mare metri 992. La stia chiesa paroc chiale giace a mezzogiorno del borgo, dal quale è pochi passi discosta e contiene delle pitture di merito. Di fianco alla me desima

16
Libri
Anno:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Pagina 111 di 379
Autore: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Luogo: Milano
Editore: Aliprandi
Descrizione fisica: 374 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Segnatura: III 79.502
ID interno: 333735
, dei suoi artisti, de’ suoi pensatori (1). (1) Fra i documenti della lotta che nel Trentino sì combatte per la lingua patria da me raccolti, non posso trattenermi dal rendere pubblico questo eloquentissimo, che desumo dal giornale il Popolo Trentino del 15 aprile 1889, come tanti altri, da gemile ma ignota mano, inviatomi da Trento. Ecco l’articoletto: « I vostri lettori si ricorderanno ancora della notizia comparsa nel passato dicembre sul Popolo Trentino, che nn signore, Antonio Rigoni, nato

della politica dinastica, noi assisteremo fra non molto allo strazio supremo di questa gente italiana, sangue del nostro sangue, che dopo aver lottato e lottato, -senza un soccorso dai fratelli, senza una speranza per ['avvenire, dovrà chinar il capo alla fatalità dalla quale è oppressa — abbandonando la lingua dei suoi padri, de’ suoi affetti, della sua storia, per abbracciarne un’altra che le suona barbara sulle labbra, per darsi ad una coltura, alla quale non rispose mai il genio dei suoi poeti

sottoscrìtta dal Capocomune dì Lavarone e da qualche altro rappresentante comunale, e si promettesse l’istituzione della scuola tedesca. Questa nuova insidia del degno dottore fu sventata dalla ripulsa del previdente Capocomune il quale dichiarò, ch’ei non metterebbe mai la sua firma ad una simile domanda. Ma non sì perdè d animo il manìaco Schulverereinista per questo rifiuto. Sfogata la*sua rabbia contro gli oppositori dei suoi piani col chiamarli italianissimi , irredentisti, rivoluzionari, ecc.,ecc

., egli si rivolse ai suoi fidi mezzani, ai quali appartengono forse anche i Schuìvereìnisli di Luserna, e tentò di corrompere alcuni rappresentanti comunali, perchè i seimila fiorini venissero accettati. Come vedete, le batterie dello Schulverein prussiano erano messe a posto e bastava ordinar, fuoco ! Ma sul pili bello la lodevole rappresentanza, radunata a sessione nel giorno 5? cori'., con assoluta maggioranza deliberò di non accettale 1 fiorini del defunto Antonio Rigoni per la istituzione della

scuola tedesca, e con ciò la batteria piantata dal dott. Lotz fu smontata. Lode pertanto a questa lodevole rappresentanza comunale che seppe allontanare dal paese la rovina morale e materiale della gioventù, lode pure alla popolazione che in generale accolse giubilante il conchiuso comunale. L’esempio di questi alpigiani serva di norma anche ad altri Comuni del Trentino esposti alle insidie dello Schulverein, e, quando si vedono-venir fra i piedi gli agenti di questo, con doni 0 con offerte

17
Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Pagina 17 di 85
Autore: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Luogo: Feltre
Editore: Tipogr. Zanussi
Descrizione fisica: 80 S.
Lingua: Italienisch
Soggetto: g.Trentino ; z.Geschichte
Segnatura: II 104.059
ID interno: 151174
H Il primo documento storico che la menzione di Civezzano, è uua carta del vescovo tridentino Bortolomeo, del 4 febbraio 1307, di inve stitura di diritti di muta data dal vescovo Egnone a certo Udàlrico Dal Ponte per difesa del territorio del Calimperg (Calisperg), di Castel Selva presso Levicoe di Castel Veteri presso Civezzano; operata dal Dal Ponte contro Eccellino da Romano quando questi infestava il territorio della Chiesa di Trento. (Bonelli doc. ito). Il Codice vanghiano ricorda al doc

a Ci vezzano l'anno 1885 ( ustodito al Museo Ferdinandeum di Innsbruck), ed altri cimelii dell'epoca longobarda dissoterrati colà 1' anno 1904, fanno lede dell 'importanza storica di questo ridente villaggio trentino, come Civezzano e contorni abbia sempre fatto parte del Ducato longobardo e della Contea o Comitato di Trento ; mentre la Valsugana al tempo dèi Longobardi appartenne al Ducato del Friuoli (Trevigi). Nella storia del diritto comunale, Civezzano comparisce la prima volta in un documento del

, Àlbiano, Meano, Montevaccino, dove si estraeva dallo spato pesante miniera d'argento, come ne fanno fede gli statuti minerali del vescovo Federico Wanga del 1208 e 1213, i più antichi conosciuti di Europa, una delle più importanti. Nel Placito tenuto a Trento l'anno 845 da Gariboldo giudice pala tino e messo regio, alla presenza di Luitprando duca di Carintia, inter vennero come vassalli di re Lodovico li, un Blando da Civezzano, un Gaidero Ottario da Fornas, un Todo Avar do da Pergine, un Carentano

pure da Pergine -, il che prova come Civezzano, Fornasa e Pergine fos sero in quel tempo centri importanti di diritto feudale, aggregati alla Marca della Carintia. Fornas fino al 1533 fece,.parte della Comunità pi- netana. Alla venuta delle signorie feudali dell' impero germanico verso il Mille Civezzano perdette l'importanza politica della gastaldia militare amministrativa longobarda, sorgendo in sua vece le signorie feudali di Fornas e Pergine. Il sarcofago di un principe longobardo rinvenuto

18
Libri
Categoria:
Geografia, guide
Anno:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Pagina 96 di 335
Autore: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Luogo: Milano
Editore: Civelli
Descrizione fisica: XLVI, XIII, 278 S.
Lingua: Deutsch
Soggetto: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Segnatura: III 154.332
ID interno: 138326
, In questi stessi comuni vi è anche introdotta la coltivazione del gelso, e V industria della seta va sempre più progredendo col dila tarsi della popolazione italiana. In Ter meno vi sono due filande, una di 46 l’altra di 42 caldaie, e due si trovano in Magre nna di 42 l'altra di 8 caldaie. II prodotto di bozzoli del distretto di Caldaro viene calcolato a 800 centinaia di libbre è di queste la metà viene prodotta dai solo comune di Yaiena, c h - è tutto di abitanti italiani stabiliti in quel luogo, CAL

Il decanato di Caldaro ha 6 parocclne, le quali sono Caldaro. Termeno, Cortazza, Magrè, Appiano e Giuria] abitanti 42,934, chiese minóri 46, sacerdoti 43. In tutto il decanato vi sono scuole ele mentari 24 frequentate da 887 fanciulli e da 816 fanciulle. CALDARO, lago, situato a mezzogiorno circa un miglio dal borgo dello stesso no me. Il lago di Caldaro è metri 498,54 dal livello del mare, ha poco più di un miglio in lunghezza e mezzo miglio in larghezza, CALDES. Circolo di Trento, comune del distretto

di Male. Abitanti 346, case 55. Estimo fior, meranesi 20,603 car. 20. ■Villaggio sulla sinistra del Noce, un mi glio ad oriente da Male. In Caldes ebbe i natali il famoso Ugo Candido, cosi chia mato pel mirabile candore della sua fronte, il quale nel secolo XI rappresentò una parte molto importante ma in pari tempo abbominevole. Creato, come alcuni pre tendono, cardinale da Leone IX, in una delle sue passate d’Italia in Germania (4049-4052) non tardò a vendersi all’im pero in odio al sacerdozio

.' Scomunicato già nel 4061 favoreggiò caldamente le cose dell’ antipapa Cadalo presso la corte di Germania a danno di Alessandro IL Nel concilio romano del 4078 fu con altri ve scovi nuovamente scomunicato , e brigò nel conciliabolo di Bressanone del 4030 contro papa Gregorio 'VII, Curazia filiale della parecchia e deca nato di Male. CALDIF. Antico castello situato sopra il borgo di Egna alle Falde del monte Ma- zone , sede della giurisdizione di questo nome che fu sempre congiunta sotto lo stesso potere

di quella di Egna, CALDONAZZO. Cìrcolo di Trento., du stretto di Lavico , forma un comune col villaggio di Càlceranica e coi casali Strada, Campregher, Lochere, Brenta e Molini. Abitanti 2588, case 305. Estimo fior, meranesi 76,384 car. 35. Villaggio situato a breve distanza e sulla sponda occidentale del lago dello stesso nome, 2 miglia a ponente da Levico. Anticamente Caldonazzo era capoìuogo del distretto dello stesso nome , il quale oltre Caldonazzo e Calcerariica compren deva i comuni di Centn

19
Libri
Categoria:
Economia
Anno:
1926
¬Le¬ industrie tridentine alla fiera di Milano nel 1926
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Pagina 13 di 40
Autore: Condini, Cornelio ; Consorzio per il Padiglione Tridentino alla Fiera di Milano / comp.: Cornelio Condini. Ed. dal Consorzio per il Padiglione Tridentino alla Fiera di Milano
Luogo: Trento
Editore: Monauni
Descrizione fisica: 32 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Soggetto: c.Mailand / Mailänder Messe <1926>;g.Trentino-Südtirol
Segnatura: III 96.584
ID interno: 272151
tecnica al direttore signor Lodovico Riccabona. Questa industria non confeziona merce di con correnza, ma solamente di qualità finissima, impiegando per la confezione delle frutta candite, frutta allo sci roppo e marmellate uso inglese (Jams) esclusivamente frutta ottenute nelle vallate della Provincia di Trento. Le marmellate che questa industria confeziona con le albicocche della Val Venosta, le più saporite del Re gno. costituiscono una fine specialità molto ricercata da una eletta clientela

[NDUSTlìlE TRIDENTINE 11 Fabbrica Conserve Alimentari Cioccolato già Figli di G. Ringler Bolzano Fondala nell'anno 1856 da Giuseppe Ringier, que sta industria si limitò nei primordi del suo esercizio, alla confezione di frutta candite e di frutta allo sciroppo e aveva la sua sede in Bolzano, in Via Portici, 7. In seguito al continuo e crescente sviluppo di que sta industria, dopo la morte del fondatore, i siglo di que sto eressero un grande stabilimento in Via della stazione N. 11, dove

allargarono l'attività dedicandosi anche alla produzione delle marmellate, delle gelatine di frutta, dei legumi al naturale e sott'aceto, delle conserve di carne, della mostarda di senape ed alla confezione di sciroppi di frutta e di caramelle. l.a fama dei prodotti «Ringler» si diffuse ben pre sto in quasi tutta Europa, i quali ottennero numerose ed alte onorificenze ili moltissime esposizioni nazionali ed internazionali, come ne sono prova le 19 medaglie ed i numerosi diplomi d'onore detenuti da questa

industria. In conseguenza della crescente importanza, la ditta si trasformò, nel 1873, in Società per azioni e nel 1910 trasferi i suoi impianti nel suo nuovo e magnifico sta bilimento in Via del Renon N. 1, dove, nell'anno 192!), al reparto per la confezione delle conserve, venne ag giunto un impianto per la produzione del cioccolato: impianto che viene giudicato fra i più moderni esistenti in Italia. Presentemente la parte amministrativa dell'azienda è affidata al direttore signor Gins. Karis e quella

. Oggidì un fortissimo quantitativo dei prodotti Rin- gler viene esportato in Austria, Inghilterra, Francia, Ger mania, Danimarca, Egitto, America Centrale ed America del Sud. Ingentissimo è inoltre il consumo di prodotti Rin- gler in tutte le provincie italiane, dove questa industria ha saputo affermarsi vittoriosamente dati i pregi parti colari della sua produzione. A questa affermazione ha contribuito efficacemente la Fiera Campionaria di Milano, dove quest'industria, per due anni consecutivi

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2010)
Ladinia ; 34. 2010
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Pagina 378 di 419
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 413 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 6. Arbeitsbericht (2008 - 2009) / Hans Goebl ..., 2010</br> Bernardi, Rut: Jan Francësch Pezzei : (1765 - 1819): ein Buchensteiner als Autor der ersten gadertalischen Verse? / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2010</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 5</br> Etter, Barbla: Rumantsch Grischun als Sündenbock? : eine Analyse der rätoromanischen Standardsprache mit Blick auf ihre aktuelle Situation und die Entwicklung der letzten Jahre / Barbla Etter, 2010</br> Holtus, Günter: Bündnerromanische, dolomitenladinische und friaulische Forschungen 2004 - 2007/2008 / Günter Holtus ; Johannes Kramer, 2010</br> Kattenbusch, Dieter: Vivaldi Trentino-Südtirol / Dieter Kattenbusch ; Fabio Tosques, 2010</br> Ködel, Sven: ¬Die¬ napoleonische Sprachenerhebung in Tirol und Oberitalien in den Jahren 1809 und 1810 / Sven Ködel, 2010</br> Melchior, Luca: Sprachkompetenz und Sprachgebrauch friaulischer Einwanderer in Bayern : eine Untersuchung / Luca Melchior, 2010>
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/34(2010
ID interno: 598193
Federico Vicario C isilino , William: Lingue in bilico. Buone pratiche nella tutela delle minoranze linguistiche in Europa, Roma, Carocci, 2009, 112 pp. Il volume che qui si segnala, uscito nel 2009 nella collana Lingue e letterature della Carocci di Roma, con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, è ope ra di W. C isilino , giurista, riconosciuto esperto di diritti linguistici, responsabile del Servizio identità linguistiche e corregionali all’estero della Regione autono ma Friuli

-Venezia Giulia, attivo nel settore della cultura e dell’associazionismo friulano. L’argomento del volume è la promozione e la valorizzazione delle lin gue minori in Europa, argomento che viene svolto attraverso la rassegna di alcuni programmi o interventi di tutela applicati a diverse realtà, più o meno grandi, del nostro continente. Il titolo del volume Lingue in bilico. Buone pratiche nella tutela delle minoranze linguistiche in Europa, crea un efficace contrasto tra la condizione di difficoltà

, a collaborare con gli altri; l’approccio ad un problema attraverso le buone pratiche vuol dire essere propensi, in generale, a cercare e ad adottare, se del caso, soluzioni pensate e già sperimentate da altri per risolvere problemi uguali o simili ai nostri. L’idea o il metodo non sono affatto nuovi, al contrario, dal momento che l’incremento della conoscenza, nei più diversi settori, muo ve prima di tutto dall’esperienza che altri fanno al nostro posto e prima di noi, dall’eredità di saperi e di competenze

momento che le lingue con un numero di parlanti limitato talora non dispongono, all’interno della “Ladinia”, XXXIV, 2010, 375-377 ISSN 1124-1004; © Istitut Ladin Micurà de Rü, San Martin de Tor (BZ)

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