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Libri
Anno:
1924
¬L'¬Alto Adige : il reggimento reale dalmata nell'Alto Adige negli anni 1809 e 1810
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Pagina 8 di 18
Autore: Emmert, Bruno / Bruno Emmert
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia
Descrizione fisica: 14 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Archivo per l'Alto Adige. Vol. 17 (1922);
Segnatura: II 102.177
ID interno: 325480
il 1° battaglione, dietro gli ordini del generale Bertoletti per Bolzano e continuò la marcia fino a Gries da dove spedì due com pagnie comandate dal capitano Vucassinovich al ponte dell’Adige, ossia a Sigmundskron (Castel Firmiano) ed una compagnia comandata dal ca pitano Cambiotti a St. Georgen (San Giorgio). 11 II 0 battaglione si portò a Grìes appena al 18, restato essendo a Klausen (Chiusa), e si unì col P. La mattina del 19 novembre, il colonnello Moroni fu avvisato che il posto di St. Georgen (San

Giorgio, comune di Gries) era stato attaccato dai Tirolesi. Dietro questa notizia vi si portò in persona con un rinforzo. Giunto colà il capitano Cambiotti io informò, che il nemico aveva attaccato alla sua diritta un posto del 1° di linea e nel tempo stesso quello dì St. Georgen (S. Giorgio) da cui fu respinto dopo un’ora di fuoco. II medesimo giorno, fu spedito dietro agli ordini del generale Seve- Tolì, la compagnia dei volteggiatori del 11° al castello di Rafenstein (Castel Sarentino) sulla

diritta del fiume Talfer (Talvera) ad un’ora da Gries. Lo stesso giorno i tirolesi attaccarono nuovamente, verso le 4^2 pom. il posto di St. Georgen (San Giorgio). Il colonnello fece rinforzare questo posto da altri 100 uomini; il fuoco divenne vivissimo, ma il nemico fu respinto quantunque era di forze superiori. I dalmati ebbero un morto •e 7 feriti. Il 20, per ordine del generale Severoli, il colonnello partì col 1° bat taglione da Gries per rendersi collo spuntar del sole a Jenesien (San Genesio

). Passando per St. Georgen (San Giorgio) condusse seco le compagnie che erano colà destinate. Gli insorgenti occuparono la mon tagna al di sopra di St. Georgen (San Giorgio) per dove indispensabil mente conveniva che si passasse per andar a Jenesien (San Genesio). Marciando dunque per quella volta rinimico fece fuoco sulla colonna, però a suo danno, perchè incalzato, fu costretto di abbandonare pronta mente la sua posizione. Arrivato così il 1° battaglione a Jenesien (San Genesio); s’incontrò col

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Libri
Anno:
1924
¬L'¬Alto Adige : il reggimento reale dalmata nell'Alto Adige negli anni 1809 e 1810
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Pagina 10 di 18
Autore: Emmert, Bruno / Bruno Emmert
Luogo: Bolzano
Editore: Athesia
Descrizione fisica: 14 S.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Archivo per l'Alto Adige. Vol. 17 (1922);
Segnatura: II 102.177
ID interno: 325480
Alle 6 1 /a di sera il colonnello ricevette l’ordine di rientrare col batta glione a Gries, ove difatti giunse alle 9 ore della sera, avendo di nuovo lasciato a St. Georgen (San Giorgio) due compagnie, cioè la l.a e 2,a del l° battaglione dalmata, oltre ad una del II 0 , che era al castello di Rafen- stein (Castel Sarentino) e restò a Gries fino a tutto il 22. Il 23 partì il II 0 battaglione da Gries per riunirsi al I° del primo leggero sotto agli ordini del maggiore Barbieri, onde dirigersi

assieme sopra Tisens (Tesimo) verso Marling (Marlengo), lasciato avendo però al ponte dell’Adige 100 uomini. Il colonnello prese lo stesso giorno il comando della piazza di Bolzano ed il 1° battaglione forni due compagnie al castello di Ratea ste in (Castel Sarentino) oltre a quelle distaccate al ponte di Sigmunds- kron (Castel Firmiano) e St. Georgen (San Giorgio). Le sole compagnie dei carabinieri e cannonieri restarono a Bolzano. 11 24 rientrarono a Bolzano le due compagnie distaccate a St. Georgen

(San Giorgio) e quelle del castello di Rafenstein (Castel Sarentino). Le altre due distaccate al ponte di Sigmundskron (Castel Firmiano) si cam biarono ogni due giorni. Il 25 rientrò del pari il 11° battaglione a Bolzano restando in questa piazza fino a tutto il 27. 11 29 partirono le compagnie dei carabinieri e la prima del II 0 bat taglione, comandate dal capitano Knappich, in «colonna mobile», unita mente ad altre due compagnie scelte del 1° reggimento di cacciatori na politani e con

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Libri
Categoria:
Geografia, guide , Linguistica
Anno:
(2011)
Ladinia : revista scientifica dl Istitut Ladin Micurà de Rü ; 35. 2011
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Pagina 10 di 427
Luogo: San Martin de Tor
Editore: Ist. Ladin Micurá de Rü
Descrizione fisica: 419 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Lingua: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Commenti: ALD-II: 7. Arbeitsbericht (2010 - 2011) / Hans Goebl ..., 2011</br> Bernardi, Rut: Frühe ladinische Texte aus Col/Colle Santa Lucia / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2011</br> Borghi, Guido: Possono i toponimi Fursìl, Fèrsina, Festornìgo, Fodóm risalire all'indoeuropeo preistorico attraverso il sostrato preromano venetico? / Guido Borghi, 2011</br> Casalicchio, Jan: ¬L'¬ uso del gerundio con i verbi di percezione gardenesi / Jan Casalicchio, 2011</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 6</br> Piazza, Sabine: Armenfürsorge in der Gemeinde St. Ulrich : eine mikrogeschichtliche Untersuchung mit Fokus auf das 19. Jahrhundert / Sabine Piazza, 2011</br> Principali risultati delle ricerche archeologiche nei siti della recente età del Ferro di Ortisei (Ciamp da Mauriz, Via Roma, Col de Flam) / Umberto Tecchiati ..., 2011</br> Verdini, Massimiliano: ¬Lo¬ Zibaldone poetico di Alessandro Goglia : plurilinguismo letterario a Gorizia tra XVIII e XIX secolo / Massimiliano Verdini, 2011</br> Zanello, Gabriele: ¬Il¬ vocabolario della lingua friulana di Giorgio Faggin : 25 anni dopo / Gabriele Zanello, 2011
Soggetto: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Segnatura: II Z 1.092/35(2011)
ID interno: 563400
, zweibän digen friaulischen Wörterbuchs von Giorgio Faggin (1985). — Wolfgang E ichen hofer (Berlin) liefert (nunmehr bereits zum sechsten Mal) kritische Anmerkungen zu einer Reihe von Etymologien aus dem sursilvanisch-deutschen Wörterbuch von Alexi Decurtins (2001). — Guido B orghi (Genua) bricht in seinem überaus detail lierten Beitrag eine Lanze für die Indoeuropäistik (in die er eingangs anhand von Stammbäumen und übersichtlichen Karten einführt) und schlägt dabei auf der Basis genealogischer

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