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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1912
¬La¬ famiglia Piomarta de Langenfeld.- (Famiglie nobili trentine ; 22)
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Pagina 8 di 15
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Roma
Editore: Unione editrice
Descrizione fisica: 10 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Giornale Araldico-Storico-Genealogico ; 1,9/10
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 102.483 ; II 89.169/22
ID interno: 165300
andò sposa a Francesco Antonio degli Orefici; Elisabetta che prese per marito Francesco Antonio Bresadola di Avio — carta di dote 23 aprile 1719, a rogiti Dio. Francesco Turrini, 5 — i discen denti della quale conservano tuttora il ritratto ad olio con la seguente iscrizione: LISABET PIUMAKTA LONGHELFELDT FRÀNCTSCI ANTON II BRASA VOLA DE MASSA VXOE OBIXT 7 ABBILIS 1760 .ETATIS SUB? 63 Altri figli di Bartolomeo erano: Matteo, Giorgio Francesco, Leonardo e Antonio. Matteo s’avviò al sacerdozio

— carta di patrimonio in data 1° gennaio 1694, a rogiti Giuseppe Camelli ; 4 — morì venticin quenne nel 1696. Giorgio Francesco, secondo figlio di Bartolomeo, è ricordato nel diploma di nobiltà, del quale parlerò piu avanti, e in un atto in data 11 agosto 1730, a rogiti Giuseppe Mascotti, 5 col quale il prete Giacinto Passerini acquistò dal nobile Girolamo Saibante un appezzamento di terreno per formare la piazza avanti la chiesa di San Rocco e l’orto dei padri Francescani. Si seppe poi che il vero

compratore fu Giorgio Francesco Pio- mar t a, uomo molto caritatevole per opere di pubblico bene. Insieme coi fratelli dottor Leonardo ed Antonio, Giorgio Fran cesco comperava inoltre dalla famiglia dei nobili Savioli, in data 1 Arch. Nofc. 3 Ibid. 3 Ibid. * Ibid. fi Ibid.

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1912
¬La¬ famiglia Piomarta de Langenfeld.- (Famiglie nobili trentine ; 22)
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Pagina 9 di 15
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Roma
Editore: Unione editrice
Descrizione fisica: 10 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Giornale Araldico-Storico-Genealogico ; 1,9/10
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 102.483 ; II 89.169/22
ID interno: 165300
9 marzo 1736, a rogiti Gio. Francesco Turrini, 1 la casa situata in piazza Pretoria. Con l'atto dei 22 aprile 1749 Giorgio Francesco lasciava al l’istituto ginnasiale di Rovereto, ragnesi 3000 da troni 4 e ca- rantani 10, col frutto dei quali si doveva migliorare lo stipendio dei professori di quell istituto. 2 Si dedicò anche alla vita pubblica e negli anni 1729, 1730 e 1735 occupò la carica di provveditore della città. Testò in data 1° gennaio 1749, a rogiti Antonio Giordani, con codicillo

del mar chese Dionisi di Verona e Anna Giulia, moglie del. barone Gian Giulio Pizzini da Rovereto, in parti eguali alle due famiglie, coll'obbligo dì unire al nome del loro casato quello di Piomarta.* Le medesime condizioni fissò pure il fratello di Leonardo, Giorgio Francesco nel testamento e codicillo sopra citati. Al testamento del 1749 Leonardo aggiunse i seguenti codi cilli: 12 luglio 1751, a rogiti Antonio Giordani, 6 7 agosto 1758, a rogiti Lorenzo Garavetti 6 e 25 gennaio 1763, scritto

di proprio pugno e inserito nei rogiti del notaio Lorenzo Garavetti. Morto Giorgio Francesco, Leonardo, fece un secondo testa mento in data 24 agosto 1769, 7 lasciando oltre il fedecommesso una vistosa somma ai figli maschi dì Gian Giulio Pizzini nel caso che morisse senza eredi maschi Antonio Gaetano, suo ni pote, l'unico superstite, a quel tempo, della famiglia Piomarta. 1 Arch. Not. * Gberziner Lodovico, Nicolò Tommaseo e il concorso per la cattedra di grammatica nel ginnasio dì Rovereto

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Libri
Categoria:
Storia
Anno:
1913
¬La¬ famiglia Carpentari de Mittenberg di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 24)
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Pagina 9 di 13
Autore: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Luogo: Roma
Editore: Unione editrice
Descrizione fisica: 8 S. : Ill.
Lingua: Italienisch
Commenti: Aus: Giornale Araldico-Storico-Genealogico ; 2,5/6
Soggetto: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Segnatura: II 89.169/24
ID interno: 165302
1785, a ro giti Girolamo Untersteiner, 4 a favore dei suoi nipoti e un unico figlio, Leonardo. Questi come il padre studiò diritto all’università di Bologna, dove si laureò in ambo le leggi. Si ritirò a Rovereto dove passò tutta la sua vita provvedendo al bene della città. Fu nominato provveditore negli anni 1727, 1732, 1735, 1737, 1740, 1743, 1746, 1749. 1752 e 1754. Con un atto in data 4 settembre 1755, à ro giti Bartolomeo Giorgio Battisti, 5 Leonardo istituì una cappel lata di due messe

da celebrarsi nella chiesa della B. V. del Loreto nella nostra città. Testò in data 15 marzo 1757, a rogiti Bartolomeo Giorgio Battisti, 6 * coll’istituzione di un fedecommesso di primogenitura. Fin dal 1725 aveva per moglie Giulia Anna, figlia del dottor Melchiore Partini, nobile de Meuhof la quale testò in data 23 agosto 1776, a rogiti Giuseppe Bettini, 1 e alla sua morte, avvenuta il giorno 16 marzo 1757, lasciò dopo di sè numerosa prole, della quale ben sette figli si dedicarono al sa cerdozio: Pietro

Oristano, patrimonio per il chiericato in data 14 agosto 1747, a rogiti Bartolomeo Giorgio Battisti, 8 9 morì tren taduenne nel 1758; Gio, Oristano dell’ordine dei gesuiti, morto trentenne nel 1750; Giuseppe, patrimonio per il chiericato 5 feb braio 1756. a rogiti Carlo Antonio Grasser, !) fu rettore del se minario di Trento ; Melchiore, nel 1752 vestì, nel collegio a Sant’ Ignazio di Bologna, l'abito della Compagnia .di Gesù, fu professore di filosofia a Mantova e morì nel 1813 a Monza; Gio. Battista

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